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Gianni Testino Centro Alcologico Regionale Ligure ASL3 c/o Ospedale Policlinico San Martino, Genova Società Italiana di Alcologia Alcologia Una disciplina ben definita
CONSUMO DI ALCOL Fegato Sistema Nervoso -App. Cardio-Vascolare -Stato Nutrizionale -< Performance Pancreas -App. Digerente -App. Immunitario -< Qualità di vita -Sist. Emopoietico -Cancerogenesi -
ALCOLOGIA COINVOLTA IN NUMEROSE DISCIPLINE MEDICHE INTERNISTICHE Ricoveri ospedalieri Complicanze post-chirurgiche Importante fattore di trapianto d’organo - Non percepito il problema alcologico - Se percepito non affrontato in modo adeguato - Etica
PATOLOGIA ALCOL CORRELATA ED OSPEDALIZZAZIONE 7-24% prevalenza ricoveri in ambiente internistico (Kennel-Webb et al, QJM 1999; Smothers et al, Arch Intern Med 2003) 18.6% dei ricoveri (Cameron et al, Scott Med J 2006) 16% dei ricoveri in degenza ordinaria (Salvagnini et al., Intern Emerg Med 2008) 10% dei ricoveri in terapia intensiva (Moss and Burnham, Lancet 2006)
CONSUMATORI ALCOL: Caratterizzazione del RISCHIO Minor rischio età 18-64 anni: 1-2 bicchieri e NO Binge drinking Low risk level MASCHI età>=65 anni: 1 bicchiere e NO Binge drinking MINOR RISCHIO FEMMINE età >=18anni: 1 bicchieri e NO Binge drinking età 18-64 anni: 1-2 bicchieri MA Binge drinking Low risk level MASCHI BUT età>=65 anni: 1 bicchiere MA Binge drinking binge drinker Consumatori a rischio FEMMINE età >=18anni: 1 bicchieri MA Binge drinking MASCHI Età 18-64 anni : 3-5 bicchieri e/o Binge drinking Medium risk level FEMMINE età 18-64 anni: 2-4 bicchieri e/o Binge drinking RISCHIOSO MASCHI E età>= 65 anni: 2-4 bicchieri e/o Binge drinking FEMMINE High risk level MASCHI età >=18 anni: 6+ bicchieri e/o Binge drinking DANNOSO FEMMINE età >=18 anni: 4+ bicchieri e/o Binge drinking
CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE IN SOGGETTI SANI Donna < 10 gr/die Basso rischio Uomo < 20 gr/die one in 1000 deaths * Donna 11-40 gr/die Consumo Rischioso Uomo 21-60 gr/die one in 100 deaths * > 65 anni e fra i 16-18 anni >12/die Donna > 40 gr/die Consumo Dannoso Uomo > 60 gr/die Binge Drinking Scafato E et al, Istituto Superiore di Sanità 2010 Italian Society on Alcohol (SIA), 2018 *Rehm et al, BMC 2014 higher than the usually accepted involuntary risk of one in one million !!! *
ACCEPTABLE DAILY INTAKE (ADI) FOR LIVER CIRRHOSIS MORBIDITY AND MORTALITY ADI= BMDL/UF 2.6 g/day IPCS: international Programme on Chemical Safety BMD: brenchmark dose BMDL: lower one-sided confidence limit of BMD UF: uncertainly factor Lachenmeier et al, Int J Epidemiol, 2011 US Environmental Protection Agenct, 1995 EFSA. EFSA J 2005 Bi J, J Food Sci 2010
Consumo Rischioso
ALCOHOL Fatty Liver Chronic Pancreatitis Parotid Hypertrophy Carcinogenesis* Glossitis Alcohol Hepatitis/Fibrosis Stomatitis Gastro-Esophageal Reflux Mallory-Weiss Syndrome Cirrhosis Chronic Gastritis Erosive Hemorrhagic Gastritis Delayed Gastric Emptyimg Hepatocellular Carcinoma Malabsorption Reduce Transit Time *Upper Aero-Digestive Tract, Colon, Rectum, Breast, Liver, Pancreas
Popolazione italiana ≥18 anni (stima) 50.001.556 2012-2020 Consumatori Astemi ed astinenti Mancata risposta 34.247.747 15.119.878 633.931 (68,5%) (30,2%) (1,3%) Consumatori giornalieri Consumatori occasionali 13.892.563 20.355.184 (27,8%) (40,7%) HCV BASSO RISCHIO HBV MEDIO RISCHIO ALTO RISCHIO M=1-3 UA ; F=1-2 UA M>5 UA ; F>3 UA M=4-5 UA ; F=3 UA 11.546.644 SM 1.529.976 815.943 ecc Modified by E. Scafato, ISS SM: Sindrome Metabolica
Moss M. and Burnham E. L., The Lancet 2006
Trigliceridii Triglicerid Obesità Centrale HDL HDL Colesterolo Colesterolo Obesità centrale Pressione arteriosa GlicemiaBasale Glicemia basale Pressione Arteriosa Sindrome metabolica Insieme di fattori di rischio di origine metabolica, tra loro correlati, che inducono lo sviluppo di una malattia cardiovascolare aterosclerotica Patogenesi: Insulinoresistenza
LA SINDROME METABOLICA La sindrome metabolica è un fattore prognostico per lo sviluppo di diabete mellito T2, aterosclerosi e malattie cardiovascolari e si definisce con la presenza di almeno 3 delle seguenti alterazioni: Circonferenza vita: 102 cm per l’uomo, 88 cm per la donna Trigliceridi plasmatici: 150 mg/dL Colesterolo-HDL: < 40 mg/dL per l’uomo, 50 mg/dL per la donna Pressione arteriosa: 130 sistolica e/o 85 diastolica mmHg Glicemia a digiuno: 110 mg/dL 50 NHANES 1999-2000 (1677 casi) Prevalenza, % 40 30 20 10 0 Obesità > TGL < HDL-C > PAO Glucosio Glucosio ≥100 mg/L ≥110 mg/L Ford ES, et al. Diabetes Care. 2004;24:2444-2449. Wilson PWF, et al. Circulation. 2003;108:1422-1425. ATP III From F. Bonino, Liver Day, Genova 2017
L’ instabilità della placca,più che la severità della stenosi determina la progressione della malattia coronarica IL –6 IL-1 IL-2 IL-8 TNF-a La stratificazione del rischio potrebbe essere basata non solo sull’ anatomia ma anche su marker di attività della malattia e sulla possibile vulnerabilità della placca
HCC alcohol+/no eradicazione alcohol + eradicazione 29.7% 23.8% 21.7% 10.6% 2% scompenso P=0.6 22.3% 18.4% Vandenbulcke et al, J Hepatol 2016
Centro Alcologico Regionale – Regione Liguria
Williams et al; The Lancet, Vol 391 March 17, 2018
Addolorato et al; Alcohol Clin Exp Res 2013
ALCOHOL Neurology F. Bonino, Liver Day, Genova 2017
ALCOHOL AND ALZHEIMER’S DISEASE Venkataraman et al, Alcohol Alcohol 2017; doi: 10.1093/alcalc/agw092
Alcol, Ipertensione, Aritmie Femmine 0 gr 1-19 gr/die 20-39 gr/die IPETENSIONE (RR) 1 1.4 2 ARITMIE (RR)* 1 1.5 2.2 *Sino al 30% delle FA da consumo sociale di alcol Scafato E., Istituto Superiore di Sanita’, 2010
E. Scafato, ISS 2010
E. Scafato, ISS 2010
Minerva Cardioangiologica; 66: 744-6, 2018
Salmaso et al; Istituto Superiore di Sanità, 2014
IARC; Lancet Oncology, November 2009
IARC; Lancet Oncology, November 2009
World Health Organization, International Agency for Cancer Research, Volume 100 E, pag. 476 – Lyon, France 2012
ALCOHOL AND CANCER Smyth et al, Lancet 2015 Rehm, BMJ 2015 Cao et al, BMJ 2015
ALCOL LESIONI ALLA MAMMELLA IN ACCRESCIMENTO
Prospective Study of Adolescent Alcohol Consumption and Risk of Benign Breast Disease in Young Women Drinking Frequency OR Never to less than weekly 1.00 (referent) 1-2 U/ wk 1.72 3-5 U/ wk 3.34 6-7 U/ wk 5.94 Berkey CS et al, Pediatrics 2010 Printz C, Cancer 2010
Effetto DOSE-RISPOSTA nel CANCRO della MAMMELLA Valutazione studio mondiale: 58.515 donne con CANCRO della MAMMELLA e 95.067 controlli Per ogni 10 grammi di alcol consumati al giorno (meno di un bicchiere) il rischio di CANCRO della MAMMELLA aumenta del 7 % (del 27 % nelle donne con recettori CYP2E1 positivi per gli estrogeni). Superati due bicchieri il rischio sale al 25 %.; dopo 3 al 40-50 %. Hamajima N et al. British Journal of Cancer 2002;87(11):1234-1245. K. Seitz, Carlo La Vecchia et al Alcohol and Alcoholism (May/June 2012) 47 (3): 204-212. Source: Hamajima et al. (2002) BJC 87, 1234 Relative Risk ESISTE una relazione diretta tra QUANTITA’ consumate di ALCOL e RISCHIO di CANCRO rilevato a partire da quantità minime Alcohol consumption [g/day] (number of drinks)
Social Consumption Testino, 2011 Volgelstein et al, Science 2013
IMPACT OF ALDH2-DEFICIENCY GENES ON THE RISK FOR OESOPHAGEAL CANCER Genes/polymorphisms Alcohol 1-30 g/day Alcohol > 30/ g/day ALDH2-active OR
Roma, 29 Gennaio 2015
NAD NADH+ ADH – NEL SESSO FEMMINILE RIDOTTA ADH maschi e femmine < 18-20 anni ETANOLO ACETALDEIDE ALDH – NEL SESSO CIP2E1 FEMMINILE RIDOTTA ? NAD NADH+ NADP NADPH ACETATO Social Drinker ADH = Alcool deidrogenasi CIP2E1 = Citocromo P-4502E1 ALDH = Aldeide deidrogenasi
GENDER DIFFERENCES IN ALCOHOL METABOLISM Smaller volume of distribution of ethanol Sex hormones Decreased first-pass metabolism or more rapid absorption Hepatic ADH activity reduced Liver volume Hepatic P450IIE1 (?)
STOMACO: FEMMINE ALCOLDEIDROGENAS Corpo-Fundica Ridotta di circa 40-50% ALCOLDEIDROGENASI ANTRALE Ridotta di circa 30-50%
NAD NADH+ ADH ETANOLO ACETALDEIDE ALDH CIP2E1 NAD NADH+ NADP NADPH ACETATO Alcoldipendenza ADH = Alcool deidrogenasi CIP2E1 = Citocromo P-4502E1 ALDH = Aldeide deidrogenasi
NAD NADH+ ADH ETANOLO ACETALDEIDE CIP2E1 ALDH NAD NADH+ NADP NADPH ACETATO ACETALDEIDE NADH H+ ADH = Alcool deidrogenasi CIP2E1 = Citocromo P-4502E1 ALDH = Aldeide deidrogenasi
Weathermon and Crabb, Alcohol Res Health 1999
Sistema di sorveglianza PASSI 2012 (pop. 18-69 aa) Pool di Asl di 21 Regioni e P.A. (n=32.208) 2008-12 Attenzione degli operatori sanitari al consumo di alcol* 15% • Significative differenze regionali: dal 7% della Basilicata al 25 del Friuli Venezia-Giulia • Significativo trend in diminuzione nella classe di età più giovane (18-34 anni) * Persone, che sono state dal medico o da un operatore sanitario negli ultimi 12 mesi, a cui è stato chiesto se bevono
DISTURBO DA USO DI ALCOL e MORTALITA’. Effetto dell’ampliamento del numero di trattati Ampliando la copertura del trattamento al 40 % degli alcoldipendenti si otterrebbe una riduzione della mortalità del 13% negli uomini e del 9 % tra le donne in un anno in Europa. Modificata, E. Scafato, Istituto Superiore di Sanità
ALCOL SCREENING SCORES (CAGE e AUDIT) RISCHIO DI COMPLICANZE GASTROINTESTINALI Pazienti al di sotto di 50 anni con CAGE > 2 o AUDIT > 4 hanno un rischio aumentato sino a 7 volte, dopo un periodo di osservazione di 4/5 anni, di sviluppare complicanze come: Cirrosi epatica scompensata Sanguinamento da varici gastro-esofagee Pancreatite Au DH et Al,Alcoholism: Clinical and Experimental Research 2007; 31:443
2015 2-3 risposte approfondimento/ 4 risposte probabile dipendenza
GRAVITÀ CONSUMO/PPAC e TIPO DI INTERVENTO Alcoldipendenza Dannoso Trattamento specialistico Intervento Rischioso Breve Prevenzione Basso primaria V. Patussi; Centro Alcologico Toscano
Past episodes of alcohol abuse Social discomfort Previous traumas Psychiatric disorders Baldassarre et al, Addictive Behaviors 2018
Paziente identificato con Disturbo da Uso di Alcol e Comorbilità (internistica) organizzazione frammentata UO di riferimento UO Alcologia e Patologie Correlate Addiction Specialist Futura organizzazione Integrazione Astensione/Stile di vita («NON SOLO MALATTIA») Riduzione ricadute (slip, lapse, relapse) Riduzione recidive comorbilità Risparmio economico
Alcohol Consumption Consumption Consequences Heavy severe Alcohol dependence Advanced Alcoholic Diseases Harmful Risky use Alcoholic diseases Low risk use None Abstinence None Testino G.
Alcohol Consumption Consumption Consequences Heavy severe Alcohol dependence Advanced Alcoholic Diseases Harmful Risky use Alcoholic diseases Low risk use None Abstinence None Testino G.
GENETIC INFLUENCES ON ADOLESCENT BEHAVIOR DRD4, OPRM1, CHRNA2, CHRNA4, GABRA2, C1QTNF7: chromosomes 11-13……. Rose et al, Alcohol Clin Exp Res 2001
Ufficio Scolastico Regionale (MIUR) Ligure – ASL3 Liguria (Ospedale Policlinico San Martino) patrizia.balbinot@hsanmartino.it
An International Consensus for Medical Leadership on Alcohol ……medical professionalism includes the responsability to speak out,tolead,andtovoiceadvocacy.Itiseveryclinician’s responsability to address alcohol harm, both on a daily basis with individual patients and in the wider context of health harms and inequalities at the population level. The voice of doctors is valued and trusted within societies, and therefore we call on all doctors to show effective leadership by holding ministries of health accountable for their lack of action in the face of such robust evidence. We ask governments to act urgently and to champion evidence-based initiatives for the implementation of effective alcohol strategies at all levels to improve the health of populations worldwide. Coltard C et al, Lancet 2011; vol 378: 1215
GRAZIE…….
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