GIACOMO RACIOPPI: SUI TREMUOTI DI BASILICATA DEL 1857 - riskelaboration
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102 Focus RISK elaboration, 2021, II (1) RISK elaboration, 2021, II (1) 103 GIACOMO RACIOPPI: SUI TREMUOTI DI BASILICATA DEL 1857 Antonio Rubino Storico - Sindaco di Moliterno arubino68@gmail.com - a.rubino@comune.moliterno.pz.it Abstract – Il 16 Dicembre 1857 un terribile sisma colpì la Basilicata. La Val d’Agri, tra le zone maggiormente colpite dal terremoto, incredula, restò mortificata e sbigottita. Lo studioso e storico Giacomo Racioppi1, nativo di Moliterno, fu testimone oculare di quei tragici fatti. Egli, osservatore diretto dell’evento, scrisse una relazione per il giornale L’Iride2. L’opera, innovativa e originale, tradotta in Francia, Svizzera e Gran Bretagna3, è l’occasione per un inquadramento di quegli anni e per alcune riflessioni di carattere generale sulla rilevanza della conoscenza del passato quale esempio della forza rigenerante dell’operosità umana capace di opporsi alle forze distruttrici della natura. La traccia di un evento passato. via crescendo. La sua produzione di scritti Il contesto politici, storici ed economici post-1860 Una testimonianza è la traccia del passato chiarisce meglio le sue posizioni7. Egli, che nel presente. Essa costituisce la possibilità di prenderà parte attiva al Governo dittatoriale una conoscenza “indiretta” del passato4. La di Garibaldi e sarà chiamato a far parte della testimonianza deve essere “osservata” dallo prima Giunta Centrale di Amministrazione storico in un contesto, così come nelle scienze dopo il 18 agosto 1860, nel 1857 auspica naturali avviene l’osservazione diretta o una svolta in senso moderno del Regno strumentale. Borbonico, ma intuisce che tale attesa è solo costituiscono un concreto e grave della resilienza, vantata ma ancora Per noi, oggi, la testimonianza scritta nel un’illusione. La sua propensione a rendere la pericolo per la pubblica e privata così poco diffusa, una “conditio 1858 da Giacomo Racioppi è una traccia di sua testimonianza traccia per una storia, riesce incolumità, specialmente al verificarsi sine qua non” per lo sviluppo e un un avvenimento che non abbiamo vissuto ma a far dialogare le sue posizioni politiche con “ di episodi sismici. “habitus” culturale per l’Italia, la che ha ancora importanza per il presente. l’osservazione della realtà dal punto di vista Da tutto questo emerge Pertanto, sul piano della prevenzione, Basilicata e, nello specifico, per il La relazione fa intersecare le due “nature” dello storico, infatti, in conclusione della sua la misura più efficace è sicuramente territorio della Val d’Agri. di uomo politico e di storico del Racioppi, relazione sul terremoto per L’Iride, scrive: una ricostruzione a la messa in sicurezza del patrimonio facendo comunque prevalere la sua capacità macchia di leopardo, edilizio privato e pubblico. di analisi oggettiva dei fatti. In una lettera allo «Aiuteranno possibilmente a queste che rischia di essere un La sicurezza e la prevenzione zio, l’abate Antonio Racioppi, il 29 dicembre desolate regioni le strade carreggiabili, vero e proprio “tallone di antisismica nei centri storici già 1857 scrive: «Oggi sono 13 giorni, e nessun che cooperino o creino i commerci delle interessati da eventi sismici diventano, • Note soccorso è giunto ancora in questo Vallo! derrate e delle idee; e i prodotti del suolo, Achille” dei centri abitati, quindi, precondizioni di vivibilità Come descrivervi lo sfacelo? Sto raccogliendo, che quinn’anzi avanzeranno all’interno poiché tanti immobili e di qualunque sviluppo duraturo. 1 F. S. Nitti, Inchiesta sulle condizioni dei contadini come posso ora, per stendere a mio agio una consumo diminuito, concambino a in Basilicata e in Calabria in Scritti sulla questione oggi costituiscono un Per questo nell’azione politica di meridionale, (1910), a cura di Pasquale Villani e relazione di questo orrendo disagio»5. miglior ragione su più popolosi mercati. rilancio post-Covid e nell’ambito Angelo Massara, Laterza, Bari 1968, p. 60. La famiglia Racioppi era nota agli uffici Le faran pro’ istituzioni di credito agrario concreto e grave pericolo del Recovery Plan/Next Generation EU della polizia borbonica, lo stesso Giacomo, e industriale, e casse di risparmio, e simili per la pubblica e privata occorre prioritariamente destinare le 2 Cfr. G. Guarino, Rischio Natech in Val d’Agri nonostante il suo moderatismo, non scampò congegni, che aiutino alla formazione del (Basilicata), in “Risk Elaboration”, anno I, n. 1, incolumità, specialmente risorse per mettere in sicurezza l’Italia 2020, p. 115. al sospetto di sentimenti antiborbonici, anzi capitale, leva economica della civiltà»8. al verificarsi di episodi e in particolare il ricco patrimonio patì il carcere (1849-1853) e fu iscritto nella edilizio delle zone a più elevato rischio 3 G. Guarino, cit., p. 114. lista dei controllati per reati politici6. Il suo Racioppi scrive il suo resoconto immerso nelle sismici.” sismico. domicilio coatto a Moliterno (1853-1860) macerie, con la desolazione e la povertà che lo 4 G. Calvello, in “Risk Elaboration”, anno I, Sarebbe una bella e concreta n. 1, 2020, pp.118-121. dopo la detenzione, è un periodo fecondo di toccano da vicino9, ma ha la lucidità di indicare testimonianza di non avere ancora studi che lo tengono prudentemente distante una strada per la ripresa. Oggi, diremmo, un una volta la memoria corta e di fare 5 Idem, p. 120. ISSN 2724-1971 da moti e attività sovversive che vanno via piano di ricostruzione e resilienza.
104 RISK elaboration, 2021, II (1) Focus 105 che possano condurre una ricostruzione con profonda dei contesti in cui avviare «la società «quell’accordo si pieno di tutti gl’interessi per la strada di un’innovazione progressista sociali, che fa della società un’armonica quanto equilibrata, basata sulla liberazione macchina»14: infrastrutture, sostegno ai degli individui dalla soggezione feudale e dalla commerci, istituti di credito agrario e corruzione borbonica»19. industriale. Riguardando ai moti del 1860, a distanza di Il 1857 è l’anno della spedizione di Carlo tempo egli ebbe a dire: «I moderati furono Pisacane a Sapri15, che non infiamma il rivoluzionari»20. magmatico mondo politico del Regno delle Due Sicilie sotto Ferdinando II, sotto al quale La relazione di Racioppi sul terremoto. comunque covavano e si diffondevano i La Testimonianza propositi del movimento patriottico nazionale. Nelle sue lettere allo zio in quei tragici giorni, Tra posizioni mazziniane, carbonare, moderate Giacomo Racioppi sembra ammettere e nuovi scenari internazionali, in uno stato di faticare a trovare le parole giuste per dal regime poliziesco, si preparava un terreno descrivere il disastro del terremoto. Quando che sarà fecondo per l’impresa risorgimentale. racconterà il momento della scossa nella sua Racioppi, in quel 1857, rappresenta il relazione, in realtà, sembra aver trovato tutte liberalismo moderato locale, convinto che le parole, tanto che al lettore sembra di vivere la causa nazionale non debba sfociare in il movimento tellurico insieme con lui: sanguinose rivolte ma in graduali accordi per concrete conquiste soprattutto sul terreno «Il giorno 16 dicembre 1857 fu, quali i economico-sociale. Nello studio accurato della suoi precedenti dello stesso mese, sereno situazione, nell’analisi e nella elaborazione di e tiepidissimo. A mezzo il corso del di un pensiero ben ponderato che tenga conto il cielo si velò di quei sparsi bioccoli di dei vari elementi sociali, economici e naturali, nuvole, che paiono ordinate serie di vellosi Racioppi individua la base di un piano futuro tosoni, promettitrici di pioggia al cultore di ricostruzione generale. Al terremoto che dei campi; ma il sole sereno si volse fa piombare le popolazioni della Basilicata all’occaso, e una tiepida notte sovvenne. 50 anni indietro nel tempo, immagina di E già eran tutti a giacere, secondo il Gli auspici di Racioppi non si sottrae, dunque, a una analisi contrapporre un percorso graduale che attivi costume della provincia, quando poco Racioppi, condensati dell’evento dal punto di vista economico uno sviluppo economico già latitante in «quella oltre le 5 della notte una prima e violenta anche nella sua solida e sociale: «Il terremoto è vissuto come un ultima e quasi ignorata plaga d’Italia»16. Il scossa ci sbalza esterrefatti dal letto; e nel formazione economica blocco di civiltà, un arretramento economico, terremoto da «blocco di civiltà» può divenire cieco spavento dei brancolanti nel buio ispirata alla scuola del una dispersione di mezzi e di ricchezza, occasione per una nuova progettazione. Non a covrirsi di un cencio, ad accendere un Genovesi, sono lucidi un ristagno generale da cui ci si potrebbe una rapida rivoluzione, Racioppi non è uomo lume, una seconda, feroce, fischiante propositi in quel 1858, ma sollevare soltanto con il risparmio e con da credere agli stravolgimenti improvvisi, e prolungata per 30 secondi, accese il per fugare ogni dubbio l’accumulo di capitale (…)»12. egli crede nella forza della graduale opera di cielo a sanguigne fiamme, commosse circa un’eventuale ipocrisia della sua attesa, lo Le speranze avveniristiche dello studioso pianificazione, è consapevole degli ostacoli ma a sbalzo la terra, agitò l’aere a fremito. stesso Racioppi confessa la sua consapevolezza moliternese nel 1858, tradite già sul nascere, si convinto che l’unica forza capace di modificare La terra convulsa si dibatte; e le mura allo zio, una settimana dopo la pubblicazione scontrano con i ritardi nei soccorsi, denunciati le cose è il meticoloso lavoro quotidiano, si schiantano, i tetti si sfondano, i palchi della relazione: «Avete riso amaro delle e sottolineati dal Racioppi nelle lettere allo lo studio dei contesti per cogliere le tracce ruinano, le imposte si convellono! mie proposte e non credete possibile cosa zio, mentre con la maestria politica che «d’identità nel lungo periodo», illuminare Precipitano le mura e si proiettano nuova quale che sia»10. Ci ritornerà con più contraddistingue il suo moderatismo, nella le «strutture economico sociali», scoprire d’impeto lontano: spavento! ululato, chiarezza nel suo Storia dei moti11: relazione da dare alle stampe mette in luce «le forme del malessere sociale», sapendo orrore, cui il buio della notte accresce e i meriti della «pubblica e privata carità», «comporre il moderatismo con le esigenze più il rombo dell’aere e il fremito della terra «Certo è che il governo di Napoli sovvenne sottolineando gli aiuti inviati dalle altre generali della società, senza spirito di parte né rispondono. Fuggono nude e lacere le a tanta jattura scarsissimo e male; e il male nazioni «sintomo, benché ancor minimo, di un chiusure settoriali»17. La possibilità di andare genti; altri chiama a soccorso, altri a men per trista indole o tristo proposito, futuro affratellamento de’ popoli nello spirito e oltre il tragico evento, per Racioppi, si sostanzia raccolta, si urtano nel buio, e nuove ruine che per la condizion delle cose stesse, per nella carità del Vangelo»13. in un «realismo concreto» sul lungo periodo, un precipitanti all’assiduo scrollar della la sciagura larghissima, e per l’azione Velatamente emergono gli ideali unitari «empirismo concettuale»18 che accompagna la terra ricoprono in un cupo fragore grida, deleteria di un governo ignavo nei tempi di Racioppi, quasi profetici. Chiaramente sua convinzione che a poter modificare i fattori gemiti e vite. La potenza di un’arcana tranquilli ai civili progressi». sono esposti i propositi economico-politici di una storia generale siano la conoscenza forza slancia ad incredibile distanza le
106 RISK elaboration, 2021, II (1) Focus 107 oltre alla conformazione argillosa del terreno, immerso nello spirito ottocentesco si fa la situazione delle costruzioni mai oggetto pioniere di un interesse per il terremoto di utile manutenzione («le mal cementate che non si ferma alla filosofia come nel fabbriche»), ha influito sulla grandezza del secolo dei Lumi e indaga al solo fine della disastro: «de settemila abitanti, già popolo ricerca antropologica le credenze magico- sottilmente industrioso e trafficante, or non religiose. Intuisce che bisogna concentrare le avanza che qualche gramo migliaio, sottratto osservazioni sulle cause fisiche del fenomeno, lacero e pesto alle miserande ruine»25. sulla geologia e dunque sulla stratigrafia dei «Non è si fero spettacolo, a chi guarda da terreni dove sono poggiati i paesi colpiti. Lo fa lungi, la vista di Viggiano» altro centro con osservazioni e descrizioni dettagliate della duramente colpito dal sisma ma che, secondo stratigrafia31 e analizzando i danni prodotti si il Racioppi, conterà meno vittime perché «era affida ai futuri studi scientifici citando Plinio: stagione che un popolo di musicanti vagava «ai dotti cui a descrivere la miseranda storia migrato per lontane contrade»26. del gran flagello piacerà di investigare per le Saponara, odierna Grumento Nova, si desolate regioni la costituzione geologica del presenta come un «caos di sassi e di frantumi» un «mare di smosse pietre»; «paese di quattro mila abitatori e più, men della metà trovò uno scampo»27. Il Racioppi volge lo sguardo anche ad ovest, al Vallo di Diano, dove Polla, Atena e Pertosa contano danni e morti, come gli altri Comuni della Val d’Agri. Il racconto della loro situazione sembra fatta sorvolandoli: «oltre ai tre nabissati paesi or d’infelice fama illustrati, ha nella pianura e su pei colli d’intorno Moliterno, Tramutola, Marsico Nuovo, e Vetere, Spinoso e Sarconi». Lo sguardo si spinge anche «fuori del vallo» verso il Raparo, e poi Roccanova, Aliano, S. mura spezzate; un edifizio si scroscio delle fabbriche minanti o un comignolo (…)»22. Moliterno, Arcangelo, Carbone, Castronuovo, Missanello, compenetra nell’altro; imposte, è successo un ululato di spavento a differenza degli altri Comuni, è Armento, Gallicchio e Corleto. Sono macerie usciali, battenti si spalancano di e di preghiera (…) Così, e tra «l’unico illeso», dunque alla mattina ovunque, anche risalendo l’Appennino verso forza, o strappate dai cardini e ineffabili ambasce, passa la feral del 17 dicembre, lo stesso Racioppi Brienza, Calvello e Tito «con 260 cadaveri, slanciate come schegge volano di notte del 16, limpidissima, mite, partecipa «a quell’affannarsi di un già scrollato dai terremoti del 1826». via in via, di camera in camera. anzi tepidissima; senza un lieve popolo intorno ai suoi lari scrollati»23. «Ottomila vittime e più tocca di piangere, Così uomini e cadaveri, animali alitare di vento; giocondamente Nei paesi vicini la situazione è ancor in questa luttuosa statistica, al solo Vallo di e suppellettili, ingenti sassi e adorna, quasi scherzo più drammatica. Marsico; duemila all’incirca al resto della suolo o la meccanica disposizione delle rocce, gravi mobiglie spinte a ignoto intempestivo, di filanti stelle Provincia; e a tutti 1350 feriti»28. I numeri darà problema di utile curiosità questo quasi segno da arcano impeto; quindi a centinaia; e cui solo rendea I paesi ridotti a cumuli di forniti da Racioppi verranno confermati senza tortuoso procedere del sotterraneo uragano»32. rinvenuti vivi, o sfracellati, o ferale il rombo, che di tratto in macerie grossi scostamenti dalle successive statistiche29. Inoltre, intuisce l’importanza di verificare malconci, o scomposti tra le tratto rompea l’aere in alto, e il Racioppi lancia uno sguardo sulla Val e controllare i materiali da costruzione, le macerie di lontani edifizii i fremito della terra scotentesi di d’Agri. Raccoglie notizie, ne invia a Le cause. Osservazioni alla ricerca di tecniche di costruzione e la cadenza temporale sopravviventi al feral gioco non sotto i piedi. Venti e più volte fu suo zio circa la loro casa di Spinoso24. spiegazioni ragionevoli del fenomeno oltre che la qualità della manutenzione e dei sanno ridire dello smarrimento avvertito il fero sommovimento Utilizza un cannocchiale, si sposta sul «Ancora ignote leggi sommettono la cieca restauri degli edifici, al fine di avere elementi in che guisa balzarono portati fino all’alba del 17»21. territorio, ciò che vede è un «informe forza» scrive Racioppi, volendo chiarire validi in vista di una futura prevenzione: a si grande distanza: alcuno sfasciume». Montemurro, «paese che le cause del sisma e la possibilità di paragonò lo scroscio degli edifizii Ciò che si presenta della Val d’Agri mal fermo» a causa di un accentuato prevedere un terremoto non sono chiare ai «… Ai cui miserandi effetti non mi proiettati lontano al fremente agli occhi di Racioppi alle prime dissesto idrogeologico che Racioppi suoi contemporanei. Su questo tema nutre la parrebbe esatto se altri intendesse di strepito di dieci locomotive luci del 17 dicembre è un paesaggio analizza anche dal punto di vista speranza che qualche eccelsa «mente godrà non considerare altresì le condizioni sfrenate; altri al rombo sconvolto «non più case, ma macerie, storico, è completamente raso al nell’avvenire di averle indagate»30. architettoniche de’ caseggiati. Ottimo dell’uragano (…). Intanto allo non edifizi ma mine, non un tetto suolo. Secondo lo storico Moliternese, Nonostante le caute premesse, il Racioppi cemento, acconcio materiale alle
108 RISK elaboration, 2021, II (1) 109 “ Così uomini e cadaveri, animali e suppellettili, ingenti sassi e gravi mobiglie spinte a ignoto segno da arcano impeto; quindi rinvenuti vivi, o sfracellati, o malconci, o scomposti tra le macerie di lontani edifizii i sopravviventi al feral gioco non sanno ridire dello smarrimento in che guisa balzarono portati a si grande distanza…” costruzioni muratorie, suolo saldissimo, Dopo aver individuato geograficamente il ignote terre cercando, giungerà all’orlo osservazioni sul campo, conscio dei propri limiti cura sollecita, ed assidua negli agiati fenomeno, con una dettagliata descrizione del di questa ultima Tule per chiedere al e rimandando ai futuri scienziati le conclusioni abitatori di ristaurarne e rinnovarne luogo dell’epicentro che egli chiama «Vallo suolo il segreto dei suoi tesori e de’suoi su diversi aspetti che egli non può delineare. gli edifizii, sono condizioni favorevoli, di Marsico» descritto sotto diversi aspetti, misteri»36. L’osservazione parte da una storia dei recenti che l’osservatore troverà nell’abitato di da quello geografico a quello antropologico, terremoti (1807, 1826, 1837) e si sposta alla Moliterno; e non punto nei paesi del Racioppi annota che la Valle è: Quella che appare oggi quasi come una ricerca di precursori sismici: inizia dal clima, Vallo scrollati»33. profezia nella terra del giacimento petrolifero citando una ipotesi di Kant37, notando che «terra ancor vergine ai passi della su terra ferma più grande d’Europa, era la una insolita mitezza del mese di Dicembre era Non ha più valore affidarsi alle fasi lunari scienza, non è ancora esplorazione prima grande intuizione del Racioppi che apre seguita a una estate «scalorata e piovosa per prevenire un terremoto, «come il volgo mineralogica, che argomenti a vetusta nei primi giorni del 1858 una stagione di studi e un triste autunno»38. pretende di avvertire»34, ma è utile prevenire storia vulcanica di questo monte [Volturino sui terremoti che, sulla spinta degli intellettuali Raccoglie, poi, le testimonianze di alcune suore con costruzioni idonee e interventi sapienti: ndr]: ma le polle sulfuree, l’indizio del del nord Europa che giungeranno nei luoghi di Saponara, che avrebbero sentito nei giorni «or dato un urto di eguale intensità non sarà nome (…) e i ripetuti sommovimenti di del disastro, sarà il primo passo per l’indagine precedenti alla grande scossa «lievi sussulti la varia resistenza degli edifizii in ragione di questa valle dell’Agri, vorranno esser eziologica del fenomeno. Un terreno sul quale della terra». Di seguito l’osservazione passa ai loro solidità?»35. prese in esame dalla scienza; quando ella, cerca di spingersi anche lo studioso lucano, con fenomeni che possono interessare il sottosuolo,
110 RISK elaboration, 2021, II (1) Focus 111 tra questi lo sprigionarsi di una colonna di gas Non manca, il Racioppi, di osservare i Resilienza, storia, memoria ad un artificio che non è storia e che può tiepido dal suolo nei pressi di Salandra (MT), danni agli edifici: a Missanello e Corleto La “rivoluzione” della scienza dei terremoti essere utile ad una resilienza effimera, ma con l’intorbidirsi delle acque nei pozzi e, secondo alcune mura non crollarono ma ruotarono si coniuga al Gran Tour degli intellettuali l’evidente rischio che l’inganno, prima o poi, quando osservato da un mugnaio moliternese, su se stesse, a Saponara nel convento dei d’Oltralpe. Osservare i fenomeni sul campo, torni a galla; 2. La memoria idiosincratica l’accrescere della portata delle sorgenti. Cappuccini «una muraglia è orizzontalmente raccogliere dati ed elementi sul posto, e la storia sono due cose diverse. Lo diceva Colpito dal rumore che accompagnava e a rettifilo tagliata alla sua metà, e giù di un elaborarli, studiarli. A questo fermento con chiarezza Pierre Nora48, vi è ritornato di la scossa ben descritto nel suo racconto, solo pezzo rovescia»; a Tramutola una casa partecipa Giacomo Racioppi. Ed è nello recente in modo efficace Alessandro Barbero: Racioppi ricorda che fin dal mese prima si è squarciata in due mentre a Laurenzana un studio, nell’osservazione, nella conoscenza «La storia è la capacità di andare oltre la erano udite «cupe e prolungate detonazioni torrione è caduto nella valle sottostante «come che individua la possibilità di resistere al memoria di ciascuno»49. Infatti, la memoria è nel lontano aere sereno, che avvisammo balzato di peso». dramma e guardare al futuro, diremmo oggi sempre di qualcuno, è soggettiva ed è divisiva. tranquilli all’eco ripercossa dell’eruttante Ha notizie di una calma piatta del Mar di concretizzare la resilienza. La storia invece consiste nel cercare di guardare Vesevo»39. Tirreno, mentre invece registra una generale Il termine resilienza, così in voga, così abusato il contesto, al quadro d’insieme, attraverso La relazione si concentra, inoltre, anche crescita di portata dei fiumi e l’intorbidarsi e persino criticato è oggi di largo utilizzo in tutti i punti di vista, sebbene anch’essa, nelle sui «fenomeni posteriormente avvertiti». dell’acqua delle pubbliche fonti. A Tramutola si ambito ecologico e sta interessando con forza esperienze più mature ed equilibrate, può Il Racioppi cerca di elencare tutti quelli era aperta una voragine, e una netta spaccatura gli economisti45. Un aspetto del dibattito fiorito proficuamente servirsi della memoria. che possano arrecare un qualche dato al comparve sul Monte Alpi di Latronico43. attorno a questo concetto, ritiene indiscutibile La storia è la capacità di “osservare” tutte fine di analizzare il terremoto, pertanto Raccoglie elementi sul territorio, li analizza e il legame utile tra memoria, storia e resilienza, quelle “testimonianze”, confrontare le enumera quelli più che altro insoliti e quelli fornisce dati per studiare il fenomeno. ossia l’indispensabile relazione tra la capacità fonti, tenendo conto anche della miriade di che si collegano direttamente al sottosuolo. di ricordare, far tesoro del passato, rielaborare testimonianze fortuite, inconsapevoli, che sono Un «lampo di sanguigna luce» aveva Da Racioppi a Mallet: la nascita della esperienze e la possibilità di essere resilienti a spesso così disinteressate di lasciare tracce accompagnato la seconda scossa, illuminando sismologia osservazionale momenti difficili e complicati. Rispetto a tale che si fanno testimonianza privilegiata per la notte di una stranissima luce, mentre le Precursore dei fiumi di inchiostro che seguiranno tema, fioccano le analisi su memorie di eventi rispondere alla domanda che ogni storico si persone che erano fuggite verso le case di sul terremoto del 1857, il Racioppi e la sua tragici che quasi esorcizzano le difficoltà per pone quando inizia a scrivere: «come posso campagna avevano avvertito odori di «bitume relazione hanno il merito di aprire una lunga poter affrontare e addirittura capovolgere sapere ciò che sto per dire?»50. e zolfo» provenienti da spaccature del terreno. teoria di scritti che raccolgono e catalogano dati situazioni avverse. La memoria della Grande In questa ottica la ricerca di Racioppi scava Quelle che oggi chiamiamo “scosse di esaminati sul campo. Guerra è dunque momento utile per essere un solco dove mettere a dimora i semi della assestamento”, secondo quando riportato resilienti rispetto ai conflitti? Così come la storia che consentono di osservare e analizzare Sui Tremuoti della Basilicata del 1857 è una delle da Racioppi, si avvertirono per molti giorni, memoria di un terremoto è indispensabile per dati oggettivi e tener conto della complessità prima opere impregnate di quel realismo «quotidianamente, a volta a volta con certa guardare al futuro della ricostruzione? degli avvenimenti. Con una memoria intellettuale improntato all’eziologia che si regolarità periodica, più avvertite di notte che Resterà perplesso chi volesse approcciare attenta e accorta, la conoscenza storica concentrerà su questo evento sismico dando di giorno, e più ad aere sereno che nuvoloso», questo tema con l’idea che la memoria è tende a contemplare punti di vista anche vita allo studio sistematico del terremoto, tanto che mentre stende la sua relazione insegnamento per il presente e antidoto per controversi nel tentativo di rendere intellegibili considerato basilare per la nascita della Racioppi dichiara che le scosse ancora si il futuro. Racioppi non è uomo da cadere avvenimenti complessi. moderna sismologia. susseguono: «oggi, dopo novanta e più giorni in semplificazioni, infatti scrive: «Ma più di La conoscenza del passato dona un importante di crisi». Lo sforzo di fornire informazioni Racioppi, che fin dai primi giorni passati in una tutto aiuterà il tempo. Il quale sperdendo elemento per avere la libertà di analizzare sulle onde sismiche è apprezzabile ai nostri tenda e poi in una baracca fatta costruire nei le memorie, creerà la fiducia nei popoli il presente, di avere uno sguardo ampio e la occhi, non scontato in quel periodo, ancor pressi della sua abitazione a Moliterno, intende sgomenti; e la fiducia preparerà l’avvenire mente aperta rispetto alla complessità del di più perché proviene da un intellettuale di scrivere su questo terremoto, sembra partecipare di una fiorente civiltà, cui vedranno i nostri nostro mondo, abbattendo i pregiudizi. In tal formazione prevalentemente umanistica. Egli al fermento che si crea nel mondo giornalistico e posteri; e di che i presenti spargeranno i semi, senso non esiste resilienza senza storia. spiega che si alternavano scosse sia ondulatorie scientifico nel documentare il disastro44. Quando, se il Signore propizii il suolo, e il difenda da Da questo punto di vista, dunque, la storia non che sussultorie, ma che quella del 16 Dicembre il 5 febbraio 1858 giunge a Napoli Robert futuri disastri»46. è maestra che automaticamente, quasi per forza fu «di sbalzo, e vorticosa, e ondulatoria in tutti Mallet, in attesa che il Governo Borbonico gli Che validità ha, quindi, il suo tentativo di magica, insegna ad allievi magari poco propensi i sensi»40. fornisse l’autorizzazione per la sua missione nei tracciare una storia o una memoria di quegli ad apprendere, ma laboratorio conoscitivo che Spiega poi queste sue conclusioni ricordando luoghi colpiti dal sisma, finanziata dalla Royal accadimenti? moltiplica le esperienze. il comportamento degli oggetti durante la Society di Londra, Racioppi sta ultimando la Chiariamo che non è in discussione la validità Lo sforzo di Racioppi nella sua tenda, scossa, descrive la caduta delle caraffe e delle sua relazione. L’irlandese percorse 500 km in della memoria collettiva e sociale, magari mentre vive da sfollato, va analizzato nel statuette di gesso41, precedendo in questo 15 giorni: osservava, studiava, discuteva lungo i sarebbe utile ragionare «sull’idea di una politica suo contesto e «va visto come impegno della tipo di osservazione lo stesso Mallet che, a sentieri disagevoli e tra le macerie. della giusta memoria» 47 (ma non è questa la storiografia a combattere per la libertà, che Moliterno osserverà la traiettoria di caduta Rientrerà in Inghilterra ad Aprile e inizierà la sede per farlo). Bensì, bisogna soffermarsi su è l’esigenza suprema dello spirito che giunge delle bottiglie di rosolio in un cafè moliternese stesura della sua opera Great Neapolitan earthquake due concetti molto importanti: 1. La memoria all’autocoscienza»51. e quella dei candelabri della chiesa del of 1857 nella quale Mallet definì “sismologia può essere piegata alle esigenze e soprattutto Non esisterebbe resilienza senza questa lotta e Rosario42. osservazionale” la scienza che studia i terremoti. alle convenienze del momento, dando vita senza risposte a questa esigenza.
112 Focus RISK elaboration, 2021, II (1) RISK elaboration, 2021, II (1) 113 ECOLOGIA, STORIA, NATURA: • Note 20 Ivi, p. 57. pioggie, grosse cadendo, scendono nelle pro- fonde caverne del globo ad incontrarvi uno 21 G. Racioppi, Sui tremuoti … op. cit., p. 7. strato di perigliosa ebollizione». QUALCHE MESSA A PUNTO FILOSOFICA 1 Per una biografia di Giacomo Racioppi si vedano: A. Lotierzo, Giacomo Racioppi, Salerno, 22 Ivi, pp. 9-10. 38 Ibid. Edisud, 1987; P. Borrao (a cura di), Giacomo Ra- cioppi e il suo tempo, Atti del Convegno nazionale di Stu- Ibid. Ivi, pp. 6-9. SUL CORONAVIRUS1 23 39 di sulla storiografia lucana, Rifreddo Moliterno 26- 29 settembre 1971, Galatina, Congedo, 1971. 24 D. Sabella, Giacomo Racioppi … op. cit., pp. 40 Ivi, pp. 3, 6, 7, 23-25. 922-925 2 G.Racioppi, Sui Tremuoti della Basilicata nel Di- 41 Ivi, p. 25. Manlio Iofrida cembre 1857, in «L’Iride», a. 2 n. 41. 25 G. Racioppi, Sui tremuoti … op. cit., pp. 11-12. Università di Bologna 42 R. Mallet, The Great Neapolitan Eartquake of manlio.iofrida@unibo.it 3 D. Sabella, Giacomo Racioppi attraverso la corri- 26 Ivi, pp. 12-13. Interessante caso di studio è 1857, Londra, Chapman and Hall, 1862, pp. 411- spondenza con lo zio Abate Antonio, in «Realtà del anche il ritorno nel paese Natale di molti di 412. Mezzogiorno», a. XI, n. 8-9, 1971, p. 925. questi viggianesi espatriati, si veda: E. V. Al- Abstract – Coronavirus Pandemic is reconsidered, from a philosophical, political and ecological liegro, Il flautista magico. I musicanti di strada tra 43 G. Racioppi, Sui tremuoti … op. cit., pp. 25-26. point of view, underlining the great historical rupture it represents, especially in relation to 4 M. Bloch, Apologia della Storia o Mestiere dello Sto- identità debole e rappresentazioni contraddittorie (secc. neoliberalism which was dominant till now. The resulting absolute centrality of the ecological rico, Torino, Einaudi, 2009, s. 2020, pp. 40-41. XVIII-XIX), in «Mélanges de l’Ecolefrançais 44 I primi resoconti del terremoto sono pubbli- question is stressed and a philosophical model of a different relationship man-nature, modelled on de Rome», T. 115, 2003. cati subito dai principali quotidiani di Londra 5 D. Sabella, Giacomo Racioppi … op.cit., p. 923. e Parigi: Il Times il 24 dicembre inizia una se- Merleau-Ponty’s philosophy, is proposed. 27 Ivi, pp. 13-15. rie di pubblicazioni dettagliatissime, mentre il 6 D. Morlino, Nel Mezzogiorno di epoca unitaria. francese L’Illustration inizia a pubblicare le pri- L’evento di dimensioni enormi e di Questo taglio di lettura ultrapolitico Per una biografia politica di Giacomo Racioppi (1827- 28 Ivi, pp. 16-20. me immagini, seguito dal londinese L’Illustrated carattere catastrofico del Coronavirus, dell’evento Coronavirus ha avuto, nel dibattito, 1908), Tesi di Dottorato, Università degli Stu- London News. Infatti, il terremoto del 1857 è un evento che sembra ricalcare la trama molto peso, anche se non sono mancate voci di di Milano, 2012-2013, p.22. 29 E. Boschi, G. Ferrari, P. Gasperini, G. Valen- anche il primo terremoto documentato con la sise, Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 461 a.C. fotografia, soprattutto grazie ad Alphonse Ber- di tanta letteratura e cinematografia diverse (a livello giornalistico, ma con molta 7 Si veda l’elenco delle opere del Racioppi in al 1990, Bologna, Ing-Sga, 1997. naud, fotografo di corte a Napoli, che già dopo fantascientifica di impronta apocalittica, consapevolezza filosofica, Michele Serra; fra i A.Lotierzo, Giacomo Racioppi … op. cit., pp. quattro giorni dal terremoto inizia a scattare le ha suscitato, come era da aspettarsi, anche filosofi, Rocco Ronchi; fra i sociologi, Pellizzoni 149-152. 30 G. Racioppi, Sui tremuoti … op. cit., p. 3. prime foto ai paesi martoriati. molte discussioni filosofiche. Le prese di e Villa3); mi sembra dunque importante 8 G. Racioppi, Sui tremuoti … op. cit., p. 28 31 Il Racioppi scrive di Montemurro che è 45 A. Zolli, Resilieza. La scienza di adattarsi ai cam- posizioni più importanti o, per lo meno, che presentare una linea di lettura filosofica diversa posto «su banchi di plastica argilla, che co- biamenti, Milano, Rizzoli, 2014. più hanno suscitato polemiche e dibattito sono e distinguerò a questo scopo una serie di assi 9 Cf.: D. Sabella, Giacomo Racioppi … op. cit., p. vre strati di pietra arenaria, era stretto ai due gli interventi, ormai numerosi, di Giorgio fondamentali del discorso. 925-927. fianchi da due torrenti, che per lenta guerra 46 G. Racioppi, Sui tremuoti … op. cit., p. 28. Agamben2; questi interventi possono servire al suolo cretoso scavarono a se altissime ripe, 10 Ivi, p. 925. e assottigliarono di anno in anno il fil d’in- P. Ricouer, La memoria, la storia, l’oblio, Milano, 47 da esponenti di una classe più ampia, che Lo statuto della natura ferma terra, su cui sedeva il caseggiato (…)»; Raffaello Cortina Editore, 2003, p. 7. possiamo denominare, per usare una categoria A un primo livello, il virus rappresenta in 11 G. Racioppi, Storia dei moti della Basilicata e delle « (…) son di calcarea formazione questi colli ormai diventata di moda, “biopolitica”, in cui modo concreto il limite: ricorda che il dominio province contermini nel 1860, Napoli, A. Morelli, ove seggono Saponara e Viggiano», Ivi, pp. 48 P. Nora, Mémoire collective, in Jacques Le Goff rientrano anche, ad esempio, gli interventi di compiuto delle forze naturali e la famosa 1867. 20-22. (a cura di), La nouvelle histoire, Paris, Retz, 1978, Roberto Esposito e del suo gruppo dell’Italian tecnologizzazione integrale del mondo, su cui p. 398. 12 A. Lotierzo, Giacomo Racioppi … op. cit., p. 19. 32 Ivi, p. 21. Thought: l’impianto filosofico di questi ultimi è tanta parte del nostro immaginario filosofico e 49 A. Rubino, Storia e memoria: un derby da non dispu- molto affine a quello di Agamben, anche se, politico risulta ancora incardinata, sono un mito. 13 G. Racioppi, Sui tremuoti … op. cit., p. 27. 33 Ivi, pp.21-23; Cf.: F.T. Gizzi, N. Masini (a tare, articolo sul blog www.minutidistoria.com specie sul piano politico, le conclusioni sono Abbiamo avuto la dimostrazione tangibile cura di), Historical eartquakes and damage patterns un po’ diverse. che, certo, noi riusciamo a controllare molto 14 Ivi, p.28. in Potenza (Basilicata, Southern Italy), in Annals of 50 Cf.: M. Bloch, Apologia … op. cit., pp. 40-61. Geophisics, V. 50, n. 5, Ott. 2007 pp. 675-687: Su cosa ha insistito, dunque, Giorgio meglio che in passato tanti eventi naturali, 15 Su questa impresa fallita il Raciopi scriverà «after the earthquake, no work was undertaken 51 A. Lotierzo, Giacomo Racioppi … op. cit., p.124. Agamben? Sul fatto che la reazione dei vari ma che questo controllo è parziale e che la un’opera: G. Racioppi, La spedizione di Carlo toward systematically strengthening the bul- Stati all’evento pandemico ha costituito una natura ha ancora una sua autonomia. Ma Pisacane a Napoli, Napoli, G. Marghieri, 1863. dings, due in part to the house owners poverty. conferma dell’interpretazione apocalittica che in cosa consiste questa autonomia? È bene Thus, the strongher 1857 eartquake happened 16 G. Racioppi, Sui tremuoti … op. cit., p. 27. Per at a time of structural vulnerability», p. 679. da decenni egli viene dando della situazione allora passare a discutere un secondo livello comprendere a fondo questa visione economi- politica e (verrebbe da dire) ontologica della del discorso e domandarci: che natura è questa co-sociale di Racioppi bisogna leggere la sua 34 Ibid. civiltà occidentale; in quest’ultima una scorza di cui parliamo? Che statuto ha? Non è un opera: G. Racioppi, Antonio Genovesi, Napoli, A. democratica coprirebbe un nocciolo totalitario; biologico puro, ha certamente anche una Morano, 1871. 35 Ibid. la riduzione delle libertà a cui siamo stati di dimensione biopolitica, nel senso che è anche 17 A. Lotierzo, Giacomo Racioppi … op. cit., pp. 36 Ivi, p. 5. recente sottoposti non è altro che l’ennesimo la conseguenza di scelte storiche: il disastro 123-127. avatar dello stato d’assedio che rappresenta la ecologico, gli allevamenti animali, la velocità 37 Ivi, p. 6 n.1: «Ecco un altro esempio in soste- struttura fondamentale delle nostre società, degli scambi hanno concorso nello scatenare 18 Ivi gno della ingegnosa ipotesi di Kant, che ritiene organizzate per ridurre la ricchezza della vita la pandemia. Quindi, non parliamo di natura i tremuoti più terribili e frequenti avvenire in 19 Ivi, p. 70. autunno e nella fine dell anno; poichè allora le ISSN 2724-1971 umana (bios) a nuda vita (zoé). pura; ma nemmeno di storia pura: quello che
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