Geografia urbana e partecipazione nell'era digitale: tre esperienze a Padova tra GIScience e VGI Urban geography and participation in the digital ...

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EUT EDIZIONI UNIVERSITÀ DI TRIESTE

Bollettino della ASSOCIAZIONE ITALIANA di CARTOGRAFIA                                2019 (166), 62-76

ISSN 2282-572X (online) ISSN 0044-9733 (print)                                       DOI: 10.13137/2282-572X/30189
http://www.openstarts.units.it/dspace/handle/10077/9933

Geografia urbana e partecipazione nell’era digitale: tre esperienze
a Padova tra GIScience e VGI
Urban geography and participation in the digital era: three studies
in Padova between GIScience and VGI

Guglielmo Pristeri, Francesca Peroni, Daniele Codato, Salvatore Eugenio
Pappalardo, Edoardo Crescini*, Massimo De Marchi
Università di Padova; guglielmopristeri@gmail.com; daniele.codato@unipd.it; salvatore.pappalardo@unipd.it;
massimo.demarchi@dicea.unipd.it; francesca.peroni@dicea.unipd.it
*
  Università di Torino; edoardo.crescinidimo@edu.unito.it

Riassunto                                                                          Abstract

Con il rapido sviluppo delle tecnologie digitali per la raccolta, gestione         The rapid development of digital technologies to collect, manage
e diffusione di dati spaziali, la ricerca geografica ha beneficiato in             and spread spatial data has led the geospatial research field to be
anni recenti di numerosi contributi basati sulla partecipazione o                  involved in a great number of projects based on participation by citi-
collaborazione di cittadini, singolarmente o in gruppo, facilitata da              zens, both individually and in groups, facilitated by geographic in-
tecnologie dell’informazione geografica, geotool, geoapp. Processi di              formation technologies, geotools, geoapps. Such processes may be
questo genere possono essere catalogati sotto diverse terminologie:                classified under different terms and definitions: Citizen Science, Vol-
Citizen Science, Volunteered Geographic Information (VGI),                         unteered Geographic Information (VGI), Participatory Mapping, Pub-
Participatory Mapping, Public Participation Geographic Information                 lic Participation Geographic Information Systems (PPGIS) and more.
Systems (PPGIS) e altre ancora. Uno dei campi di applicazione                      One of the most common fields of application for interaction-based
più diffusi delle ricerche basate sull’interazione tra ricercatori e               geographical researches is the urban context, especially mapping
cittadini è la realtà urbana, in special modo le azioni di mappatura di            features and themes which are relevant from a social or environmen-
tematismi rilevanti dal punto di vista sociale o ambientale.                       tal point of view.
Nel Laboratorio GIScience e Drones for Good attivo presso il Dipartimento          Within the GIScience e Drones for Good Lab, part of the Department
di Ingegneria Civile Edile e Ambientale dell’Università di Padova, e con           of Civil, Environmental and Architectural Engineering of University of
la collaborazione di altri dipartimenti, il gruppo di ricerca collegato            Padova, and with the collaboration of other departments, the group
al Master di II livello in GIScience e Sistemi a Pilotaggio Remoto per             linked to the post-graduate Master in GIScience and UAV has been
la gestione integrata del territorio e delle risorse naturali sviluppa da          leading for several years a line of research based on participatory
alcuni anni una linea di ricerca fondata su metodologie di mappatura               mapping methodologies in support of urban sustainability analy-
partecipata a supporto di analisi sulla sostenibilità urbana. In questo            sis. Here, three of the performed projects are presented: “Il Valore del
contributo vengono illustrati tre dei progetti afferenti a tale linea di           Suolo”, to map perviousness of surfaces in a sample neighbourhood
ricerca: “Il Valore del Suolo”, per mappare la permeabilità delle superfici        in Padova; “Piste Riciclabili”, to detect critical issues in Padova cycle
in un quartiere campione di Padova; “Piste riCiclabili”, per individuare le        paths; “MUES – Mapping Urban Empty Spaces”, to map abandoned
criticità dei percorsi ciclabili padovani; “MUES – Mapping Urban Empty             sites in Padova.
Spaces”, per la mappatura di spazi abbandonati nel comune di Padova.               For each of these projects, objectives, methodologies, involved geo-
Per ogni progetto si descrivono obiettivi, metodologie, tecnologie                 graphic information technologies and actors, results are described,
dell’informazione geografica utilizzate, attori coinvolti e risultati              with the aim to find connections between such elements and think
ottenuti, allo scopo di trovare connessioni tra questi elementi e                  about pros and cons of these kinds of processes.
ragionare su pregi e limiti di tali operazioni.

Parole chiave                                                                      Keywords

Sostenibilità urbana, Partecipazione, Tecnologie dell’Informazione                 Urban sustainability, Participation, Geographic Information
Geografica, GIS                                                                    Technologies, GIS

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G. PRISTERI, F. PERONI, D. CODATO, S. E. PAPPALARDO, E. CRESCINI, M. DE MARCHI             Geografia urbana e partecipazione…

1. Introduzione                                                    sultazione, modifiche e annotazioni da parte di molte-
                                                                   plici contributori” (See et al., cit., p. 4).
Nel campo della geografia, in particolare dagli anni                    La Contributed Geographic Information è definita in
1980, le attività di raccolta dati, mappatura e analisi            opposizione alla VGI come “informazione geografica
spaziale si sono arricchite di esperienze e ricerche acco-         raccolta senza la consapevolezza e l’esplicito consenso
munate dal contributo a vari livelli di singoli cittadini          di un utente di dispositivi mobili che registrano la posi-
o gruppi in una o più fasi del processo. A partire dallo           zione” (See et al., cit., p. 5).
scorso decennio, poi, una serie di circostanze conco-                   Il Crowdsourcing è “un tipo di attività partecipativa
mitanti – disponibilità di dati spaziali open e gratui-            online in cui un individuo, un’istituzione, un ente non
ti anche a seguito della direttiva comunitaria Inspire             profit, una società propongono a un gruppo di individui
(Commissione Europea, 2007), diffusione di massa di                […] lo svolgimento volontario di un compito [che] im-
device quali smartphone e tablet con opzioni di geo-               plica un mutuo beneficio” (Estellés-Arolas, González-
localizzazione e connessi in rete, sviluppo di siti e ap-          Ladrón-de-Guevara, 2012, p. 197).
plicazioni di web mapping – ha prodotto il proliferare                  Per Geocollaboration si intende la “collaborazione su
di tali azioni in ambiti molto diversi. Il paradigma in            interfaccia visiva con informazioni geospaziali attra-
cui ricadono questi tipi di attività si può far coincidere         verso tecnologie geospaziali” (See et al., cit., p. 6).
con il concetto di Citizen Science, termine-ombrello di                 Il GeoWeb è “la fusione di informazioni spaziali con
grande diffusione che accorpa una serie di attività va-            attributi non spaziali sul web, che permette ricerche
riamente articolate, in cui è rilevante un qualche tipo di         spazializzate su internet” (See et al., cit., p. 6).
coinvolgimento da parte di pubblico non esperto, citta-                 La Involuntary Geographic Information (iVGI) fa uso
dini o comunque figure non identificabili con scienziati           di “dati georeferenziati non forniti volontariamente da-
o ricercatori responsabili dei progetti.                           gli individui, che possono essere usati per molti scopi
    Per orientarsi nel variegato panorama della Citizen            inclusi quelli di mappatura, ma anche per applicazioni
Science nella sua accezione geografica, diversi studiosi           commerciali come il profiling geodemografico” (See et
hanno prodotto contributi volti a classificare le pratiche         al., cit., p. 6).
a essa afferenti, chiarendo i significati dei termini usati             Il Participatory Sensing è “l’impiego di dispositivi
e definendo ambiti di applicazione e tipo di coinvolgi-            mobili in una rete di sensori interattivi da utilizzare per
mento pubblico. Una rassegna molto puntuale ed effica-             raccogliere dati e condividere conoscenza” (See et al.,
ce (See et al., 2015), che qui si prende come riferimento,         cit., p. 7).
nel suo titolo raccoglie le esperienze in esame sotto la                I Public Participation Geographic Information Sy-
definizione di Crowdsourced Geographic Information. Di             stems (PPGIS) sono “un insieme di applicazioni GIS per
seguito si ricorrerà dunque a lessico e categorie dell’ar-         facilitare un più ampio coinvolgimento pubblico nei
ticolo citato per inquadrare i progetti trattati.                  processi di pianificazione e decisione” mentre la Public
    Tra i termini definiti nel testo in questione, ne ri-          Participation in Scientific Research (PPSR) rappresenta
prendiamo alcuni di particolare interesse per i nostri             “il coinvolgimento pubblico nella scienza, tra cui: sce-
scopi.                                                             gliere e definire ambiti di studio; reperire informazioni
                                                                   e risorse; sviluppare ipotesi; pianificare metodologie;
    La Citizen Science, secondo il White Paper on Citizen          raccogliere, analizzare, interpretare dati e trarre con-
Science for Europe (Socientize, 2014), è “il coinvolgimento        clusioni; diffondere e discutere risultati ponendo nuove
dei cittadini in attività di ricerca scientifica a cui             questioni” (See et al., cit., p. 7).
essi contribuiscono attivamente con il loro impegno                     Lo User-Generated Content “consiste di utenti che
intellettuale, attraverso la conoscenza diffusa o con i            pubblicano i propri contenuti in forma digitale (ad
propri strumenti e risorse” (Socientize, cit., p. 8).              esempio dati, video, blog, messaggi su forum, imma-
    Collaborative Mapping indica “la creazione colletti-           gini, mappe, file audio, arte pubblica ecc)” (See et al.,
va di mappe online che possono essere oggetto di con-              cit., p. 8).

                                                                                                      ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                        63                                      ISSN 0044-9733 (print)
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     La Volunteered Geographic Information (VGI) è “l’u-             ricordato come questo tipo di progetti partano dalla
tilizzo di strumenti per creare, assemblare e dissemina-             necessità di sviluppare forme di didattica innovativa e
re dati geografici forniti volontariamente da individui”             trovino nella sperimentazione di metodologie collabo-
(See et al., cit., p. 8).                                            rative di ricerca insieme a studenti e cittadini un valore
     Infine, il termine Web Mapping indica “lo studio del-           aggiunto tanto sul versante didattico quanto per i risul-
le rappresentazioni cartografiche che usano il web come              tati scientifici raggiunti1.
medium, con enfasi sulla progettazione centrata sull’u-
tente […] sui contenuti generati dagli utenti e sull’acces-
so universale” (See et al., cit., p. 8).                             2. Analisi dei progetti

Alla luce delle definizioni riportate verranno illustrate tre        2.1 Il Valore del Suolo
esperienze nate come Progetti Innovativi degli Studenti
dell’Università di Padova, basate su metodologie di map-             Il progetto “Il Valore del Suolo” ha l’obiettivo generale
patura partecipata in ambiente GIS e volte a produrre                di attivare gli studenti sul tema della sostenibilità ur-
mappe di tematismi urbani rilevanti dal punto di vista               bana all’interno del loro territorio, indagando il feno-
sociale o ambientale. La città è infatti uno dei campi di            meno del consumo di suolo e fornendo gli strumenti
applicazione più diffusi delle ricerche basate sull’intera-          concettuali e tecnologici per analizzare la problematica.
zione tra ricercatori e cittadini, e processi collaborativi          Nello specifico il progetto si è prefisso di far adottare
come quelli messi in atto possono servire a sensibilizzare           agli studenti gli strumenti propri della GIScience e tra-
la collettività sui temi della sostenibilità urbana.                 smettere il potenziale della mappatura partecipata come
    I progetti presi in esame sono: “Il Valore del Suo-              strumento per affrontare tematiche complesse e specia-
lo” coordinato dal Dipartimento di Scienze Economiche                listiche come quella del consumo di suolo.
e Aziendali "Marco Fanno", che attraverso la parteci-                     Si sottolinea che tale progetto rientra in una linea
pazione e il lavoro di un gruppo di studenti ha pro-                 di ricerca più ampia, volta all’analisi della sostenibili-
dotto una mappatura di dettaglio della permeabilità di               tà urbana a Padova, che si pone come obiettivo futuro
un quartiere campione a Padova; “Piste riCiclabili”, del             quello di mappare, a scala di dettaglio, la permeabilità
Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale,                del suolo dell’intero territorio comunale.
che attraverso un sistema di segnalazioni e raccolta dati                 Il progetto si è svolto mediante una serie di labora-
sia su supporto cartaceo che in digitale ha individuato,             tori didattici rivolti agli studenti universitari. I work-
classificato e rappresentato su un webGIS le criticità dei           shop, 8 in totale, hanno visto la partecipazione volon-
percorsi ciclabili padovani; “MUES – Mapping Urban                   taria e continuativa di 26 studenti provenienti da ambiti
Empty Spaces”, del Dipartimento di Agronomia Animali                 disciplinari differenti (Fig. 1). L’analisi è stata svolta in
Alimenti Risorse Naturali e Ambiente, che ha integrato               ambiente GIS mediante l’applicazione di un indice eco-
diverse fonti e metodologie per una mappatura GIS e                  logico urbano, denominato Biotope Area Factor (BAF)
webGIS di edifici, aree e complessi abbandonati o sot-               (Becker et al., 1990), che restituisce, in output carto-
toutilizzati in un’area campione di Padova.                          grafici a grande scala, il grado di impermeabilizzazione
    Nelle sezioni seguenti, ognuno di questi progetti                delle aree in esame. Per ottenere un’analisi di dettaglio,
sarà letto in rapporto alla terminologia di cui sopra e              sono state utilizzate ortofoto del 2015 della Regione del
analizzato secondo parametri quali obiettivi, metodolo-              Veneto (volo REVEN 2015) ad altissima risoluzione geo­
gie, tecnologie impiegate, attori coinvolti, controllo del           metrica (0.2 m/pixel).
dato e risultati ottenuti.
    I tre progetti verranno poi confrontati tra loro per             1 Gli autori ringraziano chiunque abbia contribuito alla riusci-
                                                                     ta dei progetti, e in particolare: per Il valore del Suolo Edoardo
trovare possibili connessioni tra metodologie applicate,
                                                                     Crescini e Stefano Brugnaro; per Piste riCiclabili Elena Ghezzo e
numero dei cittadini coinvolti e loro livello di parte-              Diego Malacarne; per MUES Daniele Zago, Francesco Facchinelli
cipazione, tipologia dei dati raccolti ed esiti finali. Va           e Giuseppe Della Fera.

                                                                                                            ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                          64                                          ISSN 0044-9733 (print)
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Figura 1 – Attività partecipate di “Il Valore del Suolo”

                                                  Fonte

Fonte: elaborazione degli autori

    Il fenomeno del consumo di suolo è un tema di                ne di Padova sia uno dei comuni con il più alto tasso di
notevole interesse a livello sia nazionale che europeo           suolo impermeabilizzato: 49,4% (ISPRA, 2018).
(ISPRA, 2017). L’ISPRA, da alcuni anni, monitora il fe-              Si è scelto quindi di effettuare l’analisi del consumo
nomeno su scala nazionale attraverso le tecnologie del           di suolo in un quartiere rappresentativo di Padova, For-
remote sensing, che consentono, con procedure di clas-           cellini, di circa 300 ha, situato ad est del centro storico
sificazione semi-automatica, di dare uno sguardo com-            (Fig. 2). Il quartiere presenta una struttura urbana ete-
plessivo alla problematica. Dai dati dei rapporti annuali        rogenea, a carattere prevalentemente residenziale con
dell’ISPRA sul consumo di suolo emerge come il Comu-             presenza di aree agricole e di alcune aree industriali.

                                                                                                    ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                      65                                      ISSN 0044-9733 (print)
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Figura 2 – Inquadramento territoriale del quartiere Forcellini nel Comune di Padova

Fonte: elaborazione degli autori

    Durante i primi workshop sono state fornite agli stu-              area, anche attraverso la produzione di cartografie di
denti le basi del software open source QGIS, nonché gli                sintesi come l’hexagon tessellation (Fig. 4).
strumenti conoscitivi per svolgere le elaborazioni vetto-                  Nelle fasi di mappatura di uso del suolo e classifi-
riali utili ai fini dell’analisi. L’area di studio è stata poi         cazione BAF gli studenti sono stati accompagnati e su-
suddivisa in 26 settori affinché ciascun studente potesse              pervisionati da ricercatori del Master in GIScience e del
concentrarsi sull'analisi BAF di una porzione del quar-                Laboratorio GIScience e Drones for Good dell’Università
tiere. Ogni studente ha quindi operato svolgendo, me-                  di Padova (Fig. 1). I workshop iniziali e l’affiancamen-
diante fotointerpretazione, una prima classificazione al               to di ricercatori esperti hanno prodotto una qualità del
fine di mappare gli usi del suolo al 2015 (Fig. 3).                    dato elevata. Si è reso tuttavia necessario un lavoro di
    Alle features estratte durante la prima classificazio-             omogeneizzazione e pulizia dei dataset per unire tutti i
ne sono stati in seguito assegnati i valori di BAF (com-               settori ed ottenere il quadro complessivo della permea-
presi in una scala di valori da 0 a 1, dove 0 indica i suoli           bilità del quartiere Forcellini. L’accuratezza della map-
impermeabili e 1 i suoli permeabili). Infine ogni studen-              patura è stata verificata attraverso un confronto con
te ha calcolato il BAF medio all’interno della propria                 mappe satellitari. L’esito finale ha consentito il calcolo

                                                                                                         ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                            66                                     ISSN 0044-9733 (print)
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Figura 3
Mappatura partecipata:
i 26 settori mappati
dagli studenti
Fonte: tesi triennale
Edoardo Crescini

Figura 4
Hexagon tessellation
della mappatura BAF.
In verde le superfici
permeabili (valore BAF
=1), in rosso le superfici
impermeabili (valore BAF
=0), in colori intermedi
le superfici con valori
compresi tra 0 e 1.
Fonte: tesi triennale
Edoardo Crescini

                                                                                           ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                      67                             ISSN 0044-9733 (print)
Geografia urbana e partecipazione nell'era digitale: tre esperienze a Padova tra GIScience e VGI Urban geography and participation in the digital ...
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del valore medio di BAF, ovvero 0,56. Il risultato ha                che portano a risultati parziali, viziati o non credibi-
mostrato come circa metà della superficie del quartiere              li e quindi inutilizzabili (Brown, Kyttä, 2014; Haklay,
sia totalmente sigillata.                                            2016). L’utilizzo di queste piattaforme di comunicazione
    Il coinvolgimento degli studenti ha permesso di                  è stato gestito anche nell’ottica educativa di diffondere
mappare, ad altissima risoluzione e in maniera spedi-                informazioni di interesse su buone pratiche e progetti di
tiva, un’area vasta come il quartiere Forcellini, poiché             sostenibilità ciclabile. Inoltre una sezione apposita del
la fotointerpretazione è avvenuta a scale comprese tra               sito è stata strutturata per aiutare il cartografo volonta-
1:500 e 1:1000. Si può affermare che, se da un lato gli              rio nell’utilizzo degli strumenti di mappatura e di con-
studenti sono stati spinti dal desiderio di apprendere le            sultazione dei dati, attraverso video tutorial e istruzioni
basi della GIScience e dei software GIS, dall’altro hanno            dettagliate. A questo scopo anche il processo di map-
aumentato la loro consapevolezza sulle tematiche del                 patura è avvenuto in più modalità (Fig. 5): da un lato
consumo di suolo e dello sviluppo sostenibile delle città.           attraverso l’uso di cartografia in formato cartaceo della
                                                                     città di Padova durante eventi e manifestazioni pubbli-
                                                                     che o in zone di affluenza studentesca come le mense
2.2 Piste riCiclabili                                                universitarie, dove dei facilitatori aiutavano i presenti
                                                                     a rappresentare con pin colorati le differenti criticità
Il progetto denominato “Piste riCiclabili” ha avuto svilup-          e a segnalare altre informazioni di interesse; dall’altro
po tra settembre 2016 e ottobre 2017, inizialmente come              attraverso tecnologie digitali, utilizzando la suite Open
laboratorio didattico in seno a un corso di Volunteered              Data Kit (ODK, opendatakit.org). ODK mette a disposi-
Geographic Information (VGI) del Master in GIScience e               zione una serie di strumenti open source per costruire
Sistemi a Pilotaggio Remoto per la gestione del territorio           formulari di raccolta dati georeferenziati ad hoc, scari-
e delle risorse naturali e poi come progetto innovativo              care e compilare via smartphone o tablet Android questi
degli studenti finanziato dall’Università di Padova. Gli             formulari grazie all’app geoODK collect (anche offline)
obiettivi erano il coinvolgimento della cittadinanza pa-             e infine inviare le segnalazioni raccolte a un server ap-
dovana e degli studenti universitari, tra i principali frui-         positamente strutturato.
tori della bicicletta, nella mappatura e raccolta di infor-              Dato che ODK funziona solo su dispositivi Android,
mazioni partecipata di 11 tipologie di criticità delle piste         per gli utenti con altri sistemi operativi era stato predi-
ciclabili di Padova (pista interrotta, incrocio pericoloso,          sposto un formulario simile da compilare via web. La
pista dissestata, ecc.) e l’elaborazione e restituzione dei          struttura del formulario e le tipologie di criticità da rac-
dati raccolti attraverso un geoportale liberamente con-              cogliere sono state frutto di un processo di dialogo e
sultabile. Il fine ultimo era costruire un sistema aperto            test con alcune associazioni della società civile padova-
di informazioni utili a promuovere il dialogo sul tema               na che si occupano di tematiche ambientali e di sosteni-
tra i cittadini e tra questi e l’amministrazione pubblica,           bilità, nell’ottica di validare socialmente il lavoro e rac-
avviando un processo che potesse portare infine a un mi-             cogliere dati di effettivo interesse. Tutte le informazioni
glioramento della ciclabilità padovana.                              raccolte sono state in seguito aggregate in un progetto
    Per poter raggiungere il maggior numero di poten-                GIS utilizzando il software QGIS, sottoposte ad analisi
ziali utilizzatori delle piste ciclabili senza distinzioni di        geografiche e statistiche (come la creazione di mappe di
categoria, il progetto fin dalle sue fasi iniziali ha fat-           densità di punti per evidenziare le zone a maggior con-
to grande uso di interazioni dirette con le associazio-              centrazione di un certo tipo di criticità) e pubblicate sul
ni, attraverso social network, sito internet e altri ca-             web attraverso un webGIS costruito tramite l’applicati-
nali. Collo di bottiglia di molte attività di questo tipo è          vo Lizmap, un plugin di QGIS (Fig. 6). Il webGIS è con-
proprio la bassa partecipazione o la sovrapartecipazione             sultabile alla pagina pistericiclabilipd.wordpress.com.
di certe categorie di attori o singoli mappatori rispetto                Al 31 ottobre 2017, data di chiusura del progetto,
ad altre, per differenti cause (poca dimestichezza con le            si contavano 379 followers su Facebook e oltre 5.000
tecnologie usate, bassa motivazione a partecipare, ecc.)             visualizzazioni del sito Wordpress. Per quanto riguarda

                                                                                                        ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                          68                                      ISSN 0044-9733 (print)
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Figura 5
Dall’alto in senso orario:
pagina Facebook del progetto,
due screenshot dell’app geoODK collect,
un momento della mappatura cartacea
Fonte: elaborazione degli autori

Figura 6 – Screenshot del webGIS del progetto Piste riCiclabili

Fonte: elaborazione degli autori

                                                                                           ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                            69                       ISSN 0044-9733 (print)
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il coinvolgimento della cittadinanza e i punti raccolti,              campo (urban walk) con gli studenti per la mappatura
sono stati inclusi nell'analisi e nel webGIS oltre 798                diretta dei luoghi anche tramite l’uso dell’app GeoPa-
punti relativi a differenti tipi di criticità, di cui 116 rac-        parazzi; azioni di mappatura partecipativa collegate ad
colti con la mappatura cartacea e i restanti 682 via di-              eventi pubblici, in cui i cittadini hanno potuto segnalare
gitale. I cittadini che hanno segnalato almeno un punto               siti di loro conoscenza su mappe cartacee oppure tra-
critico via digitale sono stati 152, mentre 278 sono stati            mite tablet aperti sull’applicazione My Maps di Google
quelli che hanno segnalato il loro interesse ad essere in-            Maps, usata per la sua semplicità come supporto digita-
formati del progetto e delle sue novità via mailing list.             le per la localizzazione degli elementi da mappare.
I dati raccolti dal progetto sono stati inoltre utilizzati                 Tra le fonti della mappatura, dunque, una (le urban
dall’amministrazione comunale per il piano di Bicipo-                 walk) ha visto la collaborazione degli studenti coinvolti
litana di Padova, relativo alla creazione di un sistema               nel progetto, un’altra (gli eventi pubblici) si è aperta alle
integrato di percorsi ciclabili rapidi e sicuri.                      segnalazioni da parte di tutti i cittadini (Fig. 7).
    Date le caratteristiche qui esposte, in particolare l’i-               La seconda fase del progetto è consistita nell’im-
deazione e primo sviluppo da parte di un ente di ricerca              portazione in ambiente desktop GIS (QGIS), tramite il
poi evoluto nel coinvolgimento di cittadini, studenti e               formato di scambio KML/KMZ, dei siti mappati in My
l’amministrazione pubblica e l’approccio multimodale di               Maps e nella creazione di una tabella informativa per
raccolta dati, il progetto può essere inserito nelle defini-          ogni elemento mappato, con attributi quali: indirizzo;
zioni di PGIS/PPGIS, VGI in un’ottica di crowdsourcing.               superficie; tipologia; epoca di costruzione; tipo di ab-
                                                                      bandono; livello di abbandono; destinazione d’uso pre-
                                                                      vista. La banca dati risultante è stata infine trasposta
2.3 MUES – Mapping Urban Empty Spaces                                 in un webGIS sulla piattaforma open source Lizmap. La
                                                                      seconda e ultima fase del lavoro, ovvero l’elaborazione
Il progetto “MUES – Mapping Urban Empty Spaces” si è                  dei dati raccolti e la produzione dell’output finale, è sta-
svolto da aprile a settembre 2018. Il suo obiettivo era di            ta dunque svolta quasi esclusivamente in studio e non
avviare la costruzione di un Atlante dell’abbandono del               si è basata su metodologie collaborative. Il progetto ha
comune di Padova, sulla scia di quanto fatto in altre cit-            curato attentamente le comunicazioni sui social media
tà italiane (Casti, 2014), per individuare spazi disponi-             con corsisti e persone interessate al tema, attraverso un
bili a nuove funzioni urbane e limitare così il consumo               canale Facebook e uno Instagram dedicati.
di suolo attraverso il riuso. L’area di studio principale                  Dal lato dei contenuti l’output principale è il webGIS
sono stati i quartieri cittadini Portello e Stanga, dove              con i siti mappati, disponibile online a questo indirizzo:
sono presenti numerosi spazi abbandonati, ma nel cor-                      http://62.77.153.17/mastergis/lizmap/www/index.
so della mappatura sono stati aggiunti anche elementi                 php/view/map/?repository=230918&project=mues2309
esterni a queste zone. Il progetto si è articolato in due                  Qui è possibile visualizzare, sullo sfondo di una ba-
fasi: 1) seminari e raccolta dati, 2) costruzione e diffu-            semap di Padova, i luoghi oggetto di indagine, suddivisi
sione banca dati.                                                     nelle tre categorie di edifici, aree e complessi abbando-
    La prima fase ha compreso 7 seminari sull’uso dei                 nati o sottoutilizzati. Interrogando uno di essi si apre
GIS in ambito urbano e le procedure di raccolta dati.                 un popup con la tabella attributi, contenente tutte le
Quest’ultima si è basata su fonti eterogenee, tra cui:                informazioni raccolte, e per i luoghi più noti e rilevanti
esame di articoli di giornale, siti web, gallerie fotogra-            il link a un’immagine fotografica (Fig. 8).
fiche dedicate al tema e alla cronaca dell’abbandono;                      In totale sono stati catalogati 79 elementi, in gran
ricognizione di cartografie e banche dati digitali messe              parte concentrati nell’area di studio descritta in prece-
a disposizione dalle amministrazioni locali; sperimen-                denza, per un’estensione totale di circa 865.000 m2. Na-
tazione di un rilievo termografico invernale con APR                  turalmente questa cifra rappresenta solo una porzione
per cercare di individuare strutture non utilizzate usan-             del totale delle superfici abbandonate a Padova. Sui dati
do come indizio le coperture non riscaldate; uscite sul               raccolti sono poi state prodotte suddivisioni percentuali,

                                                                                                          ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                           70                                       ISSN 0044-9733 (print)
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Figura 7
Seminari, uscite sul campo
e mappatura partecipativa
nell’ambito del progetto MUES
Fonte: elaborazione degli autori

Figura 8 – Il webGIS del progetto MUES. In rosso gli edifici, in blu le aree, in giallo i complessi

Fonte: elaborazione degli autori

                                                                                                                ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                                71                                        ISSN 0044-9733 (print)
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da cui risulta ad esempio che la tipologia di siti più este-         zione, opportunità di apprendimenti e coscientizzazione
sa è quella delle aree permeabili incolte o inutilizzate             dei partecipanti; 3) complessità del quadro conoscitivo
(28%), seguita dagli edifici o complessi commerciali, da             da costruire in forma collaborativa; 4) credibilità/affi-
quelli militari e da quelli industriali.                             dabilità del dato.
    Dal punto di vista della partecipazione pubblica, come               Riguardo il primo punto, si può notare come “Il Va-
detto essa si è concentrata nella prima fase del progetto,           lore del Suolo” si sia basato essenzialmente sulla meto-
secondo pratiche di VGI (Goodchild, 2007). I seminari –              dologia del lavoro in aula per le operazioni di mappatu-
tenuti a frequenza settimanale tra aprile e maggio 2018 e            ra, e come di conseguenza l’unico strumento di gestione
riservati agli studenti dell’Università di Padova – hanno            dati spaziali impiegato sia stato QGIS. Gli altri due pro-
visto il coinvolgimento di 12-15 partecipanti per volta.             getti avevano bisogno, per i loro scopi, di procedure di
Nello stesso periodo studenti e collaboratori del progetto           raccolta dati più vicine al crowdsourcing o di esplora-
hanno svolto passeggiate urbane all’interno dell’area di             zioni conoscitive sul campo. Le tecnologie dell’informa-
studio per mappare, fotografare e raccogliere informazio-            zione geografica usate hanno quindi coperto le fasi di
ni. Gli eventi di mappatura partecipata tenuti tra maggio            raccolta e aggregazione dati e di trasmissione di infor-
e luglio hanno ampliato la platea degli attori coinvolti             mazioni georiferite. Il punto d’incontro dei diversi pro-
permettendo a cittadini informati, spesso membri di as-              cessi e strumenti descritti è stato il software open source
sociazioni attive sul territorio, di segnalare luoghi in ab-         QGIS con i suoi plugin.
bandono di propria conoscenza. Inoltre questi sono stati                 Le operazioni svolte nei tre casi affrontati hanno
momenti di diffusione al pubblico dei contenuti di soste-            richiesto differenti livelli di formazione. Per “Il Valore
nibilità urbana del progetto, in cui si è spiegato come il           del Suolo”, data la complessità tecnica e interpretativa
riuso degli spazi liberi possa servire a limitare il consumo         della procedura di produzione del dato, i partecipanti
di suolo. Sul versante degli strumenti e delle tecnologie            hanno seguito durante i seminari un corso tematico di
impiegate, così come in Piste riCiclabili si sono integrate,         formazione GIS; sono stati inoltre affiancati da persone
durante gli eventi aperti alla cittadinanza, interfacce di-          esperte nella fase dell’hexagon tessellation. Per Piste ri-
gitali e analogiche (le mappe cartacee), per favorire l’in-          Ciclabili sono stati prodotti e diffusi online tutorial per
terazione anche con chi è meno abituato all’uso di nuove             compilare i moduli di segnalazione su ODK. In MUES,
tecnologie e device. A livello di controllo del dato, infine,        i laboratori in aula hanno incluso lezioni sull’uso di
la condizione di abbandono o sottoutilizzo dei siti map-             applicazioni di web mapping e geotool, tra cui l’app
pati attraverso segnalazioni è stata verificata dai coordi-          GeoPaparazzi che è stata utilizzata nella mappatura sul
natori del progetto in fase di costruzione della banca dati.         campo. Tutti i progetti hanno poi accresciuto la consa-
                                                                     pevolezza degli attori coinvolti circa le dinamiche urba-
                                                                     ne e ambientali.
3. Discussione e conclusioni                                             Al tema della formazione si collega quello della
                                                                     complessità nella raccolta o produzione del dato. In
Si propone ora una tabella (Tabella 1) che riassume le               questo senso, “Il Valore del Suolo” ha scelto la via della
caratteristiche dei tre progetti descritti secondo i para-           geocollaboration lungo tutta la filiera dalla fotointer-
metri di riferimento elencati nel primo capitolo: tipolo-            pretazione al calcolo del BAF sulle aree di lavoro in
gia o tipologie prevalenti di appartenenza, in rapporto              cui era stato suddiviso il quartiere Forcellini. Piste ri-
alle definizioni iniziali; obiettivi; metodologie e proce-           Ciclabili ha richiesto un impegno medio ai suoi parte-
dure; tecnologie impiegate; attori coinvolti nelle diverse           cipanti, soprattutto quelli coinvolti nella raccolta dati
fasi; risultati raggiunti dal punto di vista dei contenuti.          per via digitale: essi hanno di fatto prodotto i contenuti
    Sono diversi i possibili temi di confronto e discus-             informativi sui singoli punti mappati, che dopo un pro-
sione fra i progetti presentati. Per semplicità possiamo             cesso di aggregazione e conversione sono confluiti nel
individuare quattro assi: 1) metodologie di partecipazio-            webGIS disponibile online. Il progetto MUES ha optato
ne e tecnologie dell’informazione geografica; 2) forma-              per una fase di raccolta dati partecipata “ibrida”, dove

                                                                                                        ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                          72                                      ISSN 0044-9733 (print)
G. PRISTERI, F. PERONI, D. CODATO, S. E. PAPPALARDO, E. CRESCINI, M. DE MARCHI                             Geografia urbana e partecipazione…

Tabella 1 – I tre progetti a confronto

            Progetto                 Il Valore del Suolo                      Piste riCiclabili                            MUES

                              Geographic Citizen Science,
                                                                                                             VGI, Collaborative mapping,
Tipologia/e                   Public Participation in Scientific     PPGIS, VGI, Crowdsourcing
                                                                                                             GeoWeb
                              Research, Geocollaboration

                              Mappatura della permeabilità           Mappatura delle criticità dei
                                                                                                             Mappatura degli spazi abbandonati
Obiettivi                     secondo l’indice BAF in un             percorsi ciclabili nel Comune
                                                                                                             in un’area campione di Padova
                              quartiere campione a Padova            di Padova

                              Fotointerpretazione, ridisegno in
                                                                     Raccolta dati geolocalizzati            Raccolta dati da fonti pregresse,
                              GIS e classificazione per livello di
Metodologie                                                          attraverso form online o pin su         urbanwalk e segnalazioni,
                              permeabilità su ortofoto RGB ad
                                                                     mappe cartacee                          creazione banca dati per ogni sito
                              alta risoluzione

                                                                                                             GeoPaparazzi, My Maps (raccolta
Tecnologie di informazione                                           ODK, Jotform (raccolta dati), Qgis
                              Qgis                                                                           dati), Qgis (elaborazioni), Lizmap
geografica impiegate                                                 (elaborazioni), Lizmap (webGIS)
                                                                                                             (webGIS)

                              Studenti                               Studenti e cittadini                    Studenti (seminari e urbanwalk),
Attori coinvolti
                              (seminari e lavoro in aula)            (raccolta segnalazioni)                 cittadini (raccolta segnalazioni)

                              Controllo in aula e revisione in fase Visita di alcune zone per verificare     Verifica segnalazioni da parte dei
Controllo del dato
                              di aggregazione dati                  presenza criticità segnalate             realizzatori del webGIS

                              Mappatura GIS normalizzata della                                               WebGIS con localizzazione e
                                                                    WebGIS dei punti critici della rete
Risultati                     permeabilità nel quartiere Forcellini                                          schede informative di edifici, aree e
                                                                    ciclabile del Comune di Padova
                              di Padova                                                                      complessi mappati

Fonte: elaborazione degli autori

cioè è stato possibile sia limitarsi alla segnalazione di                  denza con lo stato di fatto; in MUES tutti gli elementi
un sito abbandonato che aggiungere informazioni su di                      segnalati sono stati verificati in fase di realizzazione
esso, in particolare attraverso la geoapp usata. Il lavoro                 della banca dati. Una questione ulteriore è la possibile
di costruzione delle schede informative associate è stato                  incompletezza o non piena rappresentatività del dato
svolto a schermo in seguito, poiché voci come quelle su                    finale in relazione agli obiettivi: nel caso de Il valore del
superficie o destinazione d’uso prevista necessitavano                     suolo lo scopo ben definito e la circoscrizione dell’area
di un supplemento di indagine.                                             di intervento hanno permesso il raggiungimento di un
    Per ciò che concerne la credibilità o affidabilità dei                 risultato compiuto. In Piste riCiclabili la concentrazione
dati prodotti, emerge come un progetto quale Il valore                     di partecipanti tra giovani e studenti può avere condi-
del suolo, basato sulle attività in presenza dedicate allo                 zionato gli esiti finali, nonostante la predisposizione di
svolgimento di un preciso compito, abbia il vantaggio                      un doppio canale di mappatura cartacea e digitale. In
di un controllo in tempo reale sulla creazione del dato,                   MUES, infine, sono state accettate segnalazioni esterne
nonché del supporto tecnico e conoscitivo da parte di fi-                  ai quartieri campione scelti in partenza, in previsione di
gure esperte. Gli altri due progetti hanno condotto veri-                  un successivo ampliamento dell’Atlante dell’abbando-
fiche a valle delle segnalazioni: in Piste riCiclabili sono                no; ciò ha condotto a un risultato che, rispetto all’intera
stati controllati alcuni punti campione distribuiti sul                    superficie comunale, risulta incompleto e aperto a inte-
territorio mappato, riscontrando una buona corrispon-                      grazioni future.

                                                                                                                      ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                                73                                              ISSN 0044-9733 (print)
G. PRISTERI, F. PERONI, D. CODATO, S. E. PAPPALARDO, E. CRESCINI, M. DE MARCHI              Geografia urbana e partecipazione…

    In conclusione, si può dire che progetti di questo tipo        GIS rappresentano un supporto tecnico di grande utilità
testimoniano la vitalità della Geographic Citizen Science          in processi di mappatura collaborativa.
come strumento per mettere a sistema conoscenze diffuse                Per ovviare agli inconvenienti discussi riguardo
tra la popolazione nonché per diffondere consapevolezza            squilibri nella partecipazione, incompletezze o difetti di
e competenze scientifiche su temi di forte presa sociale           validazione dei dati, è opportuno bilanciare l’ambizione
come la mobilità e l’uso sostenibile degli spazi urbani. In        degli obiettivi prefissati con la prudenza nella stima dei
questo contesto le geotecnologie e l’interoperabilità nello        partecipanti attesi e delle effettive possibilità di control-
scambio dati tra app per device mobili e software desktop          lo dei risultati.

                                                                                                       ISSN 2282-572X (online)
AIC 2019 (166) , 62-76                                        74                                       ISSN 0044-9733 (print)
G. PRISTERI, F. PERONI, D. CODATO, S. E. PAPPALARDO, E. CRESCINI, M. DE MARCHI            Geografia urbana e partecipazione…

Bibliografia                              Becker C., Giseke U., Mohren B.,            Comunità europea (Inspire)”, Gazzetta
                                          Richard W., Landschaft planen und           ufficiale dell’Unione Europea, 25 aprile
                                          bauen (1990), The Biotope Area Factor       2007.
                                          as an Ecological Parameter: Principles      Crescini Di Montevecchio Benedetti E.
                                          for Its Determination and Identification    (2018), Consumo di suolo a Padova:
                                          of the Target, Berlin Senate Department     analisi GIS del quartiere Forcellini
                                          for Urban Development and the               (PD) e calcolo dell’indice Biotope Area
                                          Environment, Berlin.                        Factor, tesi di laurea triennale, corso di
                                          Bonney R., Ballard H., Jordan R.,           laurea in Scienze Naturali,
                                          McCallie E., Phillips T., Shirk J.,         Dipartimento di Biologia, Università
                                          Wilderman C.C. (2009), Public               degli Studi di Padova.
                                          Participation in Scientific Research:       Elwood S., Goodchild, M.F., Sui, D.Z.
                                          Defining the Field and Assessing Its        (2012), “Researching volunteered
                                          Potential for Informal Science              geographic information: Spatial data,
                                          Education, Center for Advancement of        geographic research, and new social
                                          Informal Science Education (CAISE),         practice”, Annals of the Association of
                                          Washington, DC.                             American Geographers, 102,
                                          Brown G. (2004), “Mapping Spatial           pp. 571‑590.
                                          Attributes in Survey Research for           Estellés-Arolas E., González-Ladrón-
                                          Natural Resource Management:                de-Guevara F. (2012), “Towards an
                                          Methods and Applications”, Society          integrated crowdsourcing definition”,
                                          and Natural Resources, 18, pp. 17-39.       Journal of Information Science, 38,
                                          Brown G., Kyttä M. (2014), “Key issues      pp. 189–200.
                                          and research priorities for public          Goodchild M.F. (2007), “Citizens as
                                          participation GIS (PPGIS): A synthesis      sensors: The world of volunteered
                                          based on empirical research”, Applied       geography”, GeoJournal, 69,
                                          Geography, 46, pp. 122-136.                 pp. 211‑221.
                                          Capineri C., Haklay M., Huang H.,           Haklay M. (2016), “Why is
                                          Antoniou V., Kettunen J., Ostermann         participation inequality important?”,
                                          F., Purves R. (2016), “Introduction”, in    in: Capineri C., Haklay M., Huang H.,
                                          Capineri C., Haklay M., Huang H.,           Antoniou V., Kettunen J., Ostermann
                                          Antoniou V., Kettunen J., Ostermann         F., Purves R. (eds.), European Handbook
                                          F., Purves R. (a cura di), European         of Crowdsourced Geographic
                                          Handbook of Crowdsourced Geographic         Information, Ubiquity Press, Londra,
                                          Information, Ubiquity Press, Londra,        pp. 35‑44.
                                          pp. 1‑11.
                                                                                      Harvey F. (2013), “To volunteer or to
                                          Casti E. (2014, a cura di), Aree            contribute locational information?
                                          dismesse e obsolete in Lombardia,           Towards truth in labeling for
                                          Rapporto I fase di ricerca del progetto     crowdsourced geographic information”,
                                          Rifo/It, DiathesisLab, Bergamo.             in Sui, D., Elwood, S., Goodchild, M. (a
                                          Codato D., Malacarne D., Ghezzo E.,         cura di), Crowdsourcing Geographic
                                          Pappalardo S., Diantini A., Artico C.,      Knowledge, Springer Netherlands,
                                          Gianoli F., De Marchi M. (2017),            Dordrecht, pp. 31‑42.
                                          “Mapping from below: mappatura              Howe J. (2006), “The rise of
                                          partecipata della rete ciclabile e delle    crowdsourcing”, Wired Magazine, 14,
                                          sue criticità nella città di Padova”, in:   pp. 1–4.
                                          Atti della XXI Conferenza Nazionale
                                          ASITA, Salerno 21-23 novembre 2017,         ISPRA (2018), “Consumo di suolo,
                                          pp. 263-270.                                dinamiche territoriali e servizi
                                                                                      ecosistemici”, in: Munafò M. (a cura
                                          Commissione Europea, “Direttiva             di), Rapporti 288/2018, Roma.
                                          2007/2/CE del Parlamento europeo e
                                          del Consiglio, del 14 marzo 2007, che       Jiang B., Thill J.-C. (2015),
                                          istituisce un'Infrastruttura per            “Volunteered Geographic Information:
                                          l'informazione territoriale nella           Towards the establishment of a new

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