Frascati, lavoratori STS chiesto

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Frascati, lavoratori STS chiesto
Frascati,   lavoratori   STS
Multiservizi:        chiesto
l’intervento del prefetto e
proclamato   lo   stato   di
agitazione   di   tutto   il
personale

FRASCATI (RM) – Ancora in alto mare l’accordo tra la Cisl FP
Roma Capitale Rieti con i vertici aziendali della STS
Multiservizi di Frascati e l’amministrazione comunale di per
cercare di risolvere le gravi problematiche aziendali che
affliggono la Multiservizi.

Risultati nulli i vari tentativi sindacali, fa sapere
Giancarlo Cosentino Segretario Generale Cisl FP Roma Capitale
Rieti, “Sia con i vari vertici aziendali che si sono
susseguiti nel corso di questi ultimi anni nonché con
l’amministrazione comunale di Frascati, dobbiamo constatare la
totale mancanza di corrette relazioni sindacali. Sono infatti
mesi che sono state inviate richieste formali di incontro con
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i vertici aziendali per riconoscere le spettanze contrattuali
riferite ancora allo scorso anno ai lavoratori, per iniziare
la contrattazione del nuovo contratto decentrato, per
conoscere il piano industriale e la realtà finanziaria
dell’azienda, ma alcuna risposta è ad oggi arrivata. Le uniche
voci giunte dagli organi comunali sono quelle che
comporterebbero la necessità di riduzione dei costi aziendali,
senza conoscere però quali ripercussioni potrebbero comportare
sulle retribuzioni e sul mantenimento dei livelli
occupazionali. Siamo giunti necessariamente a chiedere
l’intervento del Prefetto di Roma, con la proclamazione dello
stato di agitazione di tutto il personale. Chiederemo al
Prefetto di intervenire per la seconda volta, la prima era
avvenuta già nel novembre del 2018, per trovare adeguate
soluzioni ad una vicenda che per quanto ci riguarda è divenuta
oramai molto difficile e ingarbugliata. Non vogliamo in alcun
modo sentire parlare di tagli alle retribuzioni né tanto meno
di licenziamenti, ma vogliamo ascoltare discorsi su
efficienza, efficacia ed economicità, fattori importanti per
la gestione amministrativa e soprattutto per il benessere
organizzativo dei dipendenti in funzione soprattutto di
un’erogazione ottimale dei servizi ai cittadini”.

Acireale, estorceva parte
dello stipendio e i buoni
pasto ai propri dipendenti:
interdetto il titolare del
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distributore “Esso”

ACIREALE (CT) – I Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Acireale e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di
Catania il 23 maggio 2019 hanno eseguito un’ordinanza di
misura cautelare personale e reale del Tribunale di Catania
del divieto temporaneo di esercitare determinate attività
professionali o imprenditoriali per la durata di anni uno nei
confronti del titolare della Stazione di servizio e
distributore di carburanti “ESSO”, di Acireale in via Alcide
De Gasperi.
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L’Autorità Giudiziaria etnea ha concordato pienamente sugli
esiti dell’attività investigativa dei militari acesi che
accertavano che dal mese di agosto 2015 al mese di novembre
2018, con minaccia di licenziamento, l’uomo costringeva
quattro dipendenti a consegnare mensilmente parte della
retribuzione indicata in busta paga, nonché a svolgere
prestazioni lavorative per un numero di ore superiore rispetto
a quelle stabilite dal contratto e anche a lavorare “in nero”
per diversi periodi dell’anno. Il datore di lavoro pretendeva
anche di farsi consegnare i buoni pasto dei propri dipendenti.

Nella circostanza, i Carabinieri sottoponevano a sequestro
preventivo le quote e l’intero patrimonio aziendale della
società consistente nella stazione di servizio e i relativi
esercizi commerciali quali bar con annessa sala giochi e
autolavaggio, il cui valore complessivo è risultato pari ad
euro 800.000,00, nonché una somma di denaro superiore a euro
8.000,00, quale somma complessiva dell’estorsione posta in
essere nei confronti dei dipendenti. L’azienda è stata
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sottoposta in regime di amministrazione giudiziaria.

Doganella di Ninfa, semaforo
verde per la 176ima edizione
della Sagra della Pecora

CISTERNA DI LATINA (LT) – La Sagra della Pecora, organizzata
dal Comitato Parrocchiale Doganella di Ninfa a Cisterna di
Latina per la giornata di domenica 26 maggio.

L’appuntamento è presso la Parrocchia S.Maria
Assunta di Doganella, in via Ninfina
Alle ore 12.30 la prelibata pietanza – preparata sin dalle
prime ore del giorno, visto il tempo necessario per la cottura
– sarà servita al pubblico.
Verranno inoltre preparati maccheroni al sugo di pecora,
arrosticini di pecora, pecora al sugo, panini con prosciutto e
piatto rustico. Saranno in vendita anche i dolci a cura della
Caritas locale. Alle 18 la santa messa. Tutto il ricavato sarà
devoluto per opere parrocchiali.
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Questa sagra ha preso spunto dalle numerosa attività di
pastorizia presenti nella borgata ed ha visto aumentare di
anno in anno i visitatori che hanno degustato il piatto
tipico. Quest’anno si potrà contare su circa 1000 posti al
coperto in caso di avverse condizioni meteo.

Pacco bomba a Lione: 13
feriti. E’ caccia all’uomo

Attacco in centro a Lione. Un pacco bomba ha provocato 13
feriti, tutti lievi, non gravi, tra i quali ci sarebbe anche
una bimba di 8 anni. Undici di loro sono stati portati in
ospedale. Secondo le prime informazioni, i fatti si sono
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verificati in una zona pedonale nei pressi di Place Bellecour,
nel cuore di Lione. Il pacco, sarebbe stato “riempito di
chiodi, viti e bulloni era posato per strada”, precisano le
fonti del sito Le Progrès. Un uomo in bicicletta è sospettato
di aver depositato il pacco bomba: è attivamente ricercato
dalla polizia, riferisce BFM-TV.

“Scusate il ritardo ma c’è stato un attacco a Lione“: con
queste parole il presidente Emmanuel Macron si è scusato con
uno youtuber di 22 anni con il quale era fissata un’intervista
alle 18:15. L’incontro è cominciato un quarto d’ora più tardi.
“Non faccio bilanci – ha esordito Macron – al momento ci sono
soltanto feriti, non vittime. Penso a loro e alle loro
famiglie”

Secondo 20 Minutes, l’esplosione è avvenuta in rue Victor-
Hugo, dinanzi al negozio La Brioche Dorée, nell’ipercentro di
Lione. Un’informazione confermata dalla Préfecture du Rhôn. I
pompieri e la polizia sul posto.

“Penso ai feriti dell’esplosione di Lione, alle loro famiglie
colpite dalla violenza che si è abbattuta in strada sui loro
cari e a tutti i cittadini di Lione. Siamo al vostro fianco”,
ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron.

Guidonia, Ammaturo lancia
l’allarme degrado e incuria
per l’Istituto Comprensivo
Frascati, lavoratori STS chiesto
Giovanni XXIII: “Situazioni
di evidente pericolo nascoste
sotto il tappeto”
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GUIDONIA (RM) – Il capo gruppo di fratelli d’Italia Giovanna
Ammaturo è in campagna elettorale ma a Villanova di Guidonia
ha voluto visitare la scuola IC Giovanni XXIII: “Un edifico
violaceo fuori ma che fa assumere lo stesso colore a chi ci
entra. Un plesso di fronte alla Delegazione Comunale, quella
per intenderci che dal primo Giugno dovrebbe chiudere per fine
locazione senza che la giunta pentastellata di Guidonia
Montecelio intervenga se non all’ultimo momento per far
diminuire le pretese economiche dell’affittuario. Una scuola
con una sala mensa in cui mangiano più di 500 bambini e
ragazzi trattandosi di elementari e medie. In cui la pittura è
un ricordo con soglie di travertino staccate da un pezzo, con
umidità alle pareti ed al soffitto che ha cinto lumi e prese
di derivazione dell’impianto elettrico. Salnitro e muffa dalle
pareti quanto la decarburazione del cemento e travetti
arrugginiti, infiltrazioni d’acqua e scollamento dei verticali
della guaina sul terrazzo, quanto la palina parafulmini. A
piano terra di due bagni da mesi ne funziona solo uno con
l’indicazione del sesso per le due tazze. Una situazione
irreale che ho voluto verificare con il bravissimo Dirigente
ai LLPP Arch. Olivadese che fa quello che può senza soldi.
Eppure un mese fa la giunta penta stellata si è votato il
bilancio di programmazione economica ed i soldi per la scuola
sono stati stanziati e c’erano sul conto corrente dell’Ente
che al 23 aprile scorso aveva un saldo di 20 milioni e 805
mila euro. Con questo saldo i grillini al comando non sono
stati capaci di mettere in sicurezza e fare gli opportuni
lavori, anche in economia. Barbet pensa solo al Comunicatore
ed al Portavoce a sua disponibilità esclusiva al costo di
70.000 euro all’anno. L’assessore Strani forse alla campagna
elettorale. Da sei anni la scuola è guidata da un reggente e
da due dalla Dottoressa Carla Basurto dirigente presso il
Professionale Olivieri di Tivoli. Preciso, chiaro e puntuale
il registro tenuto dalla scuola sulle e-mail inviate al Comune
e l’indicazione con firma dei tecnici, operai e chiunque
esternamente dalla Scuola è intervenuto. Il sindaco Barbet
come Paperone preferisce non mollare il malloppo dimenticando
che dalla scuola nasce la civiltà di un individuo e il
Giovanni XXIII di Villanova è una scuola: così è se vi pare.
Anche le due bandiere o quello che resta sono il sintomo del
degrado del plesso e per cui il tecnico Olivadese ha
confermato che lunedì saranno sostituite con le nuove già
pronte”.

Boom di turismo verso la
Lapponia: la Finlandia amplia
l’aeroporto di Ivalo

I lavori di costruzione intrapresi
da Finavia, la società proprietaria degli scali finlandesi,
all’aeroporto di
Ivalo sono in corso. Le nuove strutture saranno aperte in sei
mesi.
“Alla fine di aprile, abbiamo avviato il lavoro di ampliamento
delle
strutture passeggeri dell’Aeroporto di Ivalo. Al momento, c’è
un grande scavo
alla fine del terminal, ma abbiamo in programma di aprire più
di 1000 m2 di
nuove strutture prima del prossimo anno “, afferma Veli-Pekka
Pitkänen, responsabile della regione della Lapponia in
Finavia.

Pitkänen precisa che
l’aeroporto avrà una nuova sala per il ritiro di bagagli e
aree di attesa oltre
a raddoppiare il numero attuale di stand di aerei. I quattro
nuovi stand aperti
per l’uso lo scorso        autunno    hanno   già   aumentato
considerevolmente la capacità
operativa dell’Aeroporto di Ivalo nella passata stagione. Al
momento,
l’aeroporto di Ivalo ha un totale di otto stand di aerei.
“Ci saranno un totale di 1200 m2 di nuove strutture,
un’aggiunta del 18%
circa al pavimento del terminal. Una spaziosa sala ritiro
bagagli con nuove
attrezzature sarà aperta per gli arrivi. La nuova sala renderà
anche il resto
del terminal più spazioso, migliorando così l’esperienza del
cliente in tutto
l’aeroporto “, afferma Pitkänen.

L’aeroporto investe anche
nello sviluppo di servizi. Un nuovo negozio aperto in
aeroporto sarà gestito da
una società locale chiamata Unique Design
Finland Oy di Ivalo. Il nuovo Design Center Shop venderà
souvenir della
Lapponia e anche note marche di design finlandesi, come
Marimekko e Iittala.

Pitkänen è orgoglioso
dell’aeroporto più settentrionale della Finlandia, e non senza
motivo:
l’aeroporto di Ivalo è anche considerato l’aeroporto più bello
della Finlandia.

“L’aeroporto è un’esperienza in sé e per sé. I turisti hanno
anche preso
possesso di questo eccezionale aeroporto poiché il numero di
passeggeri aerei
all’aeroporto di Ivalo continua a crescere. Il numero di
passeggeri su voli
charter internazionali è cresciuto del 4% a gennaio-marzo
rispetto all’anno
precedente. Complessivamente, il numero di passeggeri è
aumentato del 2% nel
primo trimestre “, afferma Pitkänen.

L’estensione dell’Aeroporto di
Ivalo fa parte dell’investimento di 55 milioni di euro della
Finavia negli
aeroporti della Lapponia. La quota di Ivalo dell’intero
investimento è di 10
milioni di euro. L’estensione del terminale è stata progettata
dallo studio
dell’architetto di Oulu, UKI Arkkitehdit Oy. L’appaltatore è
JoTa-Rak Oy di
Kittilä. Finavia è responsabile della progettazione e della
costruzione
dell’estensione del piazzale.

Oltre a Ivalo, sono in corso
notevoli estensioni anche negli aeroporti di Rovaniemi e
Kittilä. I lavori di
costruzione in tutti gli aeroporti della Lapponia sono
iniziati nella primavera
2018 e saranno completati           entro   la   fine    del   2019.
L’investimento su vasta scala
consentirà l’ulteriore crescita dell’industria turistica della
Lapponia e
migliorerà l’accessibilità e la competitività della Finlandia.
Con questo
programma    di   sviluppo,   gli    investimenti       di   Finavia
nell’industria turistica
finlandese nei prossimi anni aumenteranno a quasi 100 milioni
di euro.

Nel     salotto                                 romano
dell’Harry’s                                Bar     la
criminologa     più    famosa
d’Italia: Roberta Bruzzone
ospite della trasmissione “Ci
vediamo a via Veneto”

Roberta Bruzzone ospite nel salotto romano dell’Harry’s Bar
di Piero Lepore per la terza puntata della trasmissione “Ci
vediamo a via
Veneto” condotta dalla giornalista Chiara Rai.

Un’intervista, quella che andrà in diretta dall’Harry’s Bar di
via Veneto sabato 25 maggio alle 18 sul canale
www.civediamoaviaveneto.it ma anche sui social Facebook e
Youtube alla scoperta degli aspetti meno noti della
criminologa più famosa d’Italia.

L’intervista potrà essere seguita anche
su questa pagina a
partire dalle ore 18 di sabato 25 maggio
Roberta Bruzzone è divenuta nota principalmente per il suo
coinvolgimento nelle indagini sul delitto di Avetrana, quando
le fu affidato il
ruolo di consulente della difesa di Michele Misseri. In
seguito fu chiamata a
testimoniare proprio contro Misseri, dichiarando che l’uomo
durante un
colloquio in carcere aveva accusato dell’omicidio la propria
figlia Sabrina. Misseri
ha poi accusato la psicologa e il suo legale Galoppa di
avergli esercitato
pressioni per spingerlo ad attribuire la responsabilità
dell’accaduto alla
figlia. In precedenza, la Bruzzone era stata consulente per
altri casi di
cronaca nera, fra cui la strage di Erba, tornata alla ribalta
ultimamente.

Anbi in prima linea nella
prevenzione della risorsa
idrica: a palazzo Rospigliosi
premiati i vincitori del
concorso         fotografico
“Obiettivo acqua”

ROMA – Premiati i vincitori del concorso fotografico
“Obiettivo Acqua” promosso da Coldiretti insieme all’ANBI
l’Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del
Territorio e Acque Irrigue e alla Fondazione Univerde.

Ad aggiudicarsi il primo premio di questa prima edizione del
concorso fotografico, alla quale hanno partecipato oltre 400
opere, il bolognese Sergio Stignani.
Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/5/2019
La mostra delle opere che hanno concorso alla fase finale
della kermesse, si è tenuta gli scorsi 16 e 17 maggio, presso
le Sale della Marina del Centro Congressi di Palazzo
Rospigliosi a Roma dove si è tenuta anche la premiazione dei
vincitori. E nell’occasione si è tenuto l’importante confronto
sulla situazione idrogeologica del Paese tra Tullio Berlenghi
in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente, Ettore Prandini
presidente di Coldiretti Nazionale, Elena Lorenzini Vice Capo
di Gabinetto al Ministero dello Sviluppo Economico, Vincenzo
Gesmundo Segretario Nazionale Coldiretti, Francesco Vincenzi
Presidente dell’ANBI, Alfonso Pecoraro Scanio presidente della
Fondazione Univerde e il Direttore Generale dell’ANBI Massimo
Gargano.

“Visto l’eccellente riscontro – ha commentato
il direttore Generale ANBI Massimo Gargano – puntiamo a
riproporre il concorso
fotografico anche il prossimo anno. Abbiamo bisogno, infatti,
di momenti, che
trasmettano positività, ricollocando l’acqua nel ruolo di
madre e non matrigna,
risorsa di tutti e non mero bene economico.”
Ciampino aeroporto: al Tar
non si presenta nessuno, ma
ai comizi elettorali si. Ecco
come è andata
CIAMPINO (RM) – Sulla recente sentenza del Tar che rimanda a
Gennaio 2020 la decisione sull’applicazione del decreto del
ministro Costa che prevede tra l’altro la riduzione dei voli
all’aeroporto di Ciampino c’è un fatto di cui si è parlato
poco o nulla, ma che fa capire il paradosso della politica e
delle istituzioni.

Nonostante si debba registrare che il
governo gialloverde nella persona del ministro Costa si sia
mosso sul tema dopo
anni di immobilismo, sconcertante è il fatto che il giorno
della sentenza di
sospensione presso il Tribunale Amministrativo del Lazio,
nessuno dei
rappresentanti del Governo, ne tantomeno della Regione Lazio
fossero presenti.

Ancora più singolare è il fatto che però il ministro Costa si
sia presentato , pochi giorni dopo la sentenza, ad un incontro
elettorale del candidato sindaco di Ciampino del M5s Marco
Bartolucci e abbia risposto sul tema dell’aeroporto.

All’incontro elettorale sì e al Tar no?
Perché? Totale assenza delle istituzioni che avrebbero potuto
far sentire la
loro voce rispetto una situazione che adesso rimane sospesa
per altri otto
mesi.

L’assessore all’Ambiente di Marino:
“Nessuno aveva avvisato gli uffici
che era stata presentata questa
memoria”
Il video cone le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente di
Marino intervistato da Chiara Rai durante la trasmissione
giornalistica Officina Stampa del 23/5/2019

L’assessore all’Ambiente del Comune di Marino
Adolfo Tammaro ha risposto al perché dell’assenza
dei rappresentanti del Governo gialloverde
“La problematica che si è creata – ha detto
Tammaro durante un’intervista rilasciata a Chiara Rai nel
corso della
trasmissione giornalistica Officina Stampa, dove era presente
anche il
portavoce del Criaac Roberto Barcaroli – è un corto circuito.
Il ministero dell’Ambiente,
– ha proseguito Tammaro – così come Enac che per certi versi
ha interessi
contrastanti,     purtroppo    ambedue    devono  rivolgersi
all’avvocatura dello Stato e
quindi un unico avvocato da una parte ha supportato il memo
presentato da
Aeroporti di Roma e da Enac e dall’altro doveva difendere gli
interessi del
ministero dell’Ambiente. Tanto è vero – ha aggiunto
l’assessore all’Ambiente di
Marino – che questo è un punto che va superato. Ma non solo,
non c’era neanche
la rappresentanza dell’avvocato della Regione, che si era
costituito, i Comuni
non erano stati citati da Ryaner e quindi non potevano proprio
presentarsi e l’altra
cosa veramente miracolosa che succede quando si tocca questi
potenti signori è
che l’8 viene presentata questa memoria e il 13, con in mezzo
il sabato e la
domenica, già esce la decisione del Tar. Quindi non c’erano,
ahimè, – ha
concluso Tammaro – me lo hanno detto con una certa vergogna,
perché nessuno
aveva avvisato gli uffici che era stata presentata questa
memoria”.

Ryanair vince dunque al Tar il braccio di
ferro con il ministero dell’Ambiente e ottiene che nessun volo
venga ridotto
all’aeroporto di Ciampino fino al 2020. La società guidata
dall’irlandese
Michael O’Leary aveva chiesto l’annullamento del decreto del
ministro
dell’Ambiente Costa di dicembre scorso, per altro il primo
Piano disposto in
Italia per l’abbattimento del rumore aereo, che prevedeva
sostanzialmente la
riduzione da 97 a 65 voli giornalieri e nessun volo notturno.

Il tribunale amministrativo ha accolto l’istanza cautelare
della compagnia low cost e sospeso ogni decisione fino
all’udienza pubblica del 29 gennaio 2020, auspicando che
“medio tempore – si legge nell’ordinanza dell’8 maggio – si
concluda la sperimentazione della “Nuova Procedura di Volo”
predisposta da Enac che potrebbe ridurre l’impatto ambientale
e tranquillizzare i residenti che vivono intorno allo scalo.

Aeroporto   Ciampino,    una
storia lunga un secolo al
centro di battaglie legali

CIAMPINO (RM) – Situato nella zona sud-est della Capitale
l’aeroporto Pastine ricade per un terzo nel comune di Ciampino
e per tre terzi in quello di Roma. La parte situata nel comune
di Ciampino è quella militare, dove hanno sede il 31º Stormo
dell’Aeronautica Militare ed il 2º Reparto Genio
dell’Aeronautica Militare. L’aeroporto è anche la base
principale della flotta di velivoli antincendio CL-415 della
Protezione Civile Nazionale.

Nato nel 1916 come cantiere per dirigibili si
trasforma negli anni ’30 in aeroporto militare aperto al
traffico civile e nel
ventennio che va dall’inizio degli anni ‘60 con
l’inaugurazione dell’aeroporto
di Fiumicino e il 1980 il Pastine è lo scalo destinato in
termini di sicurezza
per la maggior parte dei capi di Stato e personalità in visita
a Roma, con un
volume di traffico aereo comunque ridotto e mai superiore ai
15mila movimenti
aerei annui. Ma sempre in questo periodo la città di Ciampino
assiste alla sua
massima estensione urbanistica, favorita anche dal fenomeno
dell’abusivismo
edilizio. E così dopo decenni di convivenza con il territorio
limitrofo,
l’aeroporto dal 2001, con l’avvento dei vettori a basso costo,
vede
quintuplicare il volume di traffico.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/5/2019
Una convivenza, quella tra aeroporto e residenti ancora oggi
al centro di battaglie legali sfociate nel recente decreto del
ministro dell’Ambiente, che riduceva i voli giornalieri da 97
a 65 vietando i voli notturni ma che il Tribunale Regionale
del Lazio, lo scorso 8 maggio ha sospeso rimandando la
decisione al gennaio del 2020.

Ciampino, riduzione voli?
Ancora 8 mesi di attesa

CIAMPINO (RM) – La compagnia aerea low cost Ryanair vince al
Tar il duello con il ministero dell’Ambiente e ottiene che
nessun volo venga ridotto all’aeroporto Pastine di Ciampino,
almeno fino al 2020.

Ryanair aveva chiesto l’annullamento del decreto del
ministro dell’Ambiente Costa dello scorso dicembre, che
prevedeva la riduzione
da 97 a 65 voli giornalieri e nessun volo notturno.
Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/5/2019
Il Tar Lazio ha dunque accolto l’istanza cautelare della
compagnia low cost e sospeso ogni decisione fino all’udienza
pubblica del 29
gennaio 2020, auspicando che “medio tempore – si legge
nell’ordinanza dello
scorso 8 maggio – si concluda la sperimentazione della “Nuova
Procedura di
Volo” predisposta da Enac che potrebbe ridurre l’impatto
ambientale e
tranquillizzare i residenti che vivono intorno allo scalo.

In pratica se Enac riuscirà a provare nell’arco di circa
otto mesi che il traffico aereo è sostanzialmente ridotto e
contenuto nei
parametri di legge, il Tar potrebbe prevedere una riduzione a
80 movimenti
giornalieri invece dei 65 previsti nel Piano Costa.

Il decreto, senza lo stop del Tar,
sarebbe entrato in vigore a ottobre 2019
 Ciampino aeroporto: al Tar non si presenta nessuno, ma ai
comizi elettorali si. Ecco come è andata

L’attuale freno al drastico taglio del traffico aereo tampona,
almeno per il momento, difficoltà sia per coloro che avevano
già acquistato il biglietto aereo, sia per i conseguenti tagli
dei posti di lavoro degli addetti aeroportuali.

Una decisione quella del Tar che fa crescere il
malcontento in gran parte dei residenti che vivono nelle
vicinanze dell’aeroporto
e che hanno promosso in oltre dieci anni più di duemila
denunce alla
magistratura, una procedura d’infrazione comunitaria, una
petizione al
Parlamento Europeo   ,   nonché   innumerevoli   iniziative   di
protesta.

Sul piede di guerra i membri del Comitato Aeroporto di
Ciampino
(CRIAAC) per cui, a loro dire, la condizione di salute dei
cittadini non è
destinata a migliorare: “I dati di cui disponiamo – fanno
sapere dal comitato –
pubblicati ogni mese dall’ARPA, mostrano che la media dei LAeq
(misura del
rumore in ambiente urbano) è peggiorata di giorno nelle
centraline Ciampino 2,
Marino 1 e nella centralina Roma 2 sia di giorno che di
notte”.
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