FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO
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2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017 FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO GIANMARCO PETERLONGO Università degli studi di Torino FRANELEROS: URBAN TRANSFORMATION AND INFORMAL WORK IN MEXICO CITY. ABSTRACT: The article discusses the complex relation- space through the so-called displacement ship that exists between the contemporary policies. The ethnographic goal is to enter neo-liberal metropolis and the popular the world of daily life of the informal work uses of the public space, with particular of abusive parkers in La Merced, an inten- reference to the presence of informal com- sive commercial area of the city center of merce in urban spaces. From the empirical Mexico City, to understand closely, study case of abusive parkers in Mexico through the eyes of the subjects involved, City, I try to reflect on how actors who do what are the social functions covered by not find space in the formal economy cre- informal commerce, how it is organized ate practices and survival strategies to fit and what is the use and appropriation of into a social context that marginalizes, ex- urban space for the Mexican capital popu- cludes and tries to expel them from public lar sector. KEYWORDS: INFORMAL ECONOMY, GENTRIFICATION, PUBLIC SPACE, URBAN ETHNOGRAPHY, INFORMAL PARKING ATTENDANTS. This work is licensed under the Creative Commons © Gianmarco Peterlongo Franeleros: trasformazione urbana e lavoro informale a Città del Messico. 2017 ⎸América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017: 95-116. DOI: 10.13125/américacrítica/3016
96 GIANMARCO PETERLONGO 1. Premessa: città in disputa male nelle metropoli latinoamericane non può essere compreso a fondo senza L'occupazione dello spazio pubblico prendere in considerazione le trasforma- urbano da parte dei commercianti infor- zioni urbane che stanno vivendo le città e mali ha da sempre attirato l'attenzione le politiche rivolte alla riqualificazione delle autorità locali incaricate della ge- dei centri storici a fini turistici, culturali e stione dell'ordine. Come sottolinea John commerciali (Delgadillo 2006). In tutto il Cross, in uno dei più celebri lavori di contesto latinoamericano, infatti, negli studio sulla vendita informale e sul rap- ultimi trent'anni soprattutto, si è assistito porto con le politiche pubbliche, “gli a una forte implementazione delle politi- street-vendors vivono in un costante sta- che rivolte alla conservazione, alla patri- to di potenziale o concreto conflitto ri- monializzazione e alla museificazione spetto allo spazio, in un modo che li por- dei centri storici (Jones e Varely 1994; ta alla ribalta nel dibattito sull'informali- Delgadillo 2012; Janoschka 2016), oltre a tà nelle moderne configurazioni urbane” una generica mercificazione degli spazi (Cross 1998, 8)1. Se da un lato gli street- urbani (Smith 2002). Il “riordinamento vendors invocano il proprio diritto costi- dell'uso dello spazio fisico dei centri sto- tuzionale alla sussistenza per giustificare rici delle città latinoamericane” è diven- l'occupazione dello spazio pubblico, dal- tata una costante nelle politiche urbane l'altro le istituzioni cittadine devono af- volte alla promozione del turismo e alla frontare la scelta tra la tolleranza del fe- riscoperta del patrimonio storico conser- nomeno, tentando di regolamentarlo, o vato nelle metropoli (Middleton 2003, l'eliminazione dello stesso dallo spazio 119). Le zone centrali delle città latinoa- tramite l'uso della forza. Il conflitto che si mericane tradizionalmente abitate da set- genera tra classi popolari e governi ha tori popolari della popolazione hanno as- reso il commercio informale una delle sunto il carattere di 'spazio disputato' questioni più urgenti nell'agenda delle della metropoli, in cui si scontrano diver- governance urbane latinoamericane. L'at- si modi di pensare e di praticare l'abitare tacco al fenomeno del commercio infor- la città (Giglia e Duhau 2008). Il concetto 1 Se non altrimenti specificato, tutte le traduzioni di abitare, infatti, se compreso come no- sono dell'autore zione ampia, richiama il concetto di 'do- 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO 97 verci essere nel mondo' di Ernesto De una sull'altra per definire quale debba Martino e va oltre alla semplice presenza essere l'uso appropriato dello spazio localizzata in uno spazio fisico: stesso. L'uso dello spazio urbano centrale che ne fanno le classi popolari allora si definiamo l'abitare come il congiunto di pratiche e rappresentazioni che permetto- trova per forza di cose a confliggere con no al soggetto di collocarsi dentro un ordi- l'idea della città neoliberista di uno spa- ne spazio-temporale, e allo stesso tempo di zio disciplinato totalmente asservito agli affermarlo. È il processo mediante il quale interessi del turismo, del consumo cultu- il soggetto si situa al centro di coordinate rale o della speculazione immobiliare spazio-temporali mediante la sua percezio- ne e la sua relazione con il contesto che lo (Delgadillo 2012). L'uso sociale dello spa- circonda. Abitare la metropoli allude quin- zio urbano più visibile dei settori popola- di al congiunto di pratiche e rappresenta- ri è senza alcun dubbio quello del com- zioni che rendono possibile e articolano la mercio informale, e ciò spiega perché le presenza – più o meno stabile, effimera o amministrazioni locali si spendano tanto mobile – dei soggetti nello spazio urbano e la loro relazione con altri soggetti (cit. in per controllarlo, arginarlo o rimuoverlo. Giglia e Duhau 2008, 24). La città disputata, quella delle aree stori- che e centrali, vede allora l'articolarsi di Diversi modi di abitare la città corri- politiche di displacement volte ad allonta- spondono quindi a diversi tipi di espe- nare o eliminare gli usi dello spazio pub- rienze metropolitane che hanno gli attori, blico che possono ostacolare lo sviluppo intese come differenti configurazioni di turistico e commerciale deciso dall'alto pratiche e rappresentazioni dello spazio dalla città del neoliberismo contempora- urbano che permettono di significare e neo: ovviamente il commercio informale vivere la metropoli da parte di attori col- è in cima alla lista. Sebbene sia piuttosto lettivi diversi (Giglia e Duhau 2008). Nei complicato ottenere dei dati esatti sulla centri storici delle maggiori città latinoa- presenza dello street-vending nelle città mericane le esperienze dell'abitare la me- contemporanee, i dati dell'Istituto Nazio- tropoli appaiono oggi particolarmente nale di Statistica messicano stimavano al- differenziate: la diversità delle rappre- l'inizio degli anni duemila la presenza di sentazioni che assumono e delle pratiche circa 200 mila street-vendors nel solo cen- che sviluppano portano inevitabilmente tro di Città del Messico (Middleton a concezioni conflittuali dello spazio 2003). In tutto il paese si calcola che circa pubblico. Tale spazio diviene allora di- il 57% degli occupati lavori in condizioni sputato, conteso tra diverse esperienze di informalità, e tra questi il commercio metropolitane che tentano di imporsi informale risulta essere la fetta più gros- 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
98 GIANMARCO PETERLONGO sa, costituendo circa il 33% di tutto il set- Janoschka 2014). Altre volte i provvedi- tore economico informale (INEGI 2015; menti sono diretti a particolari categorie ILO 2013). Tali dati risultano perfetta- di lavoratori informali che usano lo spa- mente in linea con le stime dell'Interna- zio pubblico per svolgere la propria atti- tional Labour Organization, riassunte da vità: venditori ambulanti, lavavetri, lu- Tokman (2001), che calcolano che a parti- strascarpe, parcheggiatori abusivi sono re dagli anni novanta ogni dieci impieghi alcune delle categorie di soggetti che si generati nelle città latinoamericane sei ritrovano spesso citate in causa tanto nel- sono nel settore informale; ovvero, più le ordinanze securitarie nostrane, come della metà dei lavoratori urbani di tutto in numerose leyes civiles urbane latinoa- il continente è impegnata in attività eco- mericane. Nella 'città disputata' si scon- nomiche informali (Tokman 2001). tra quindi il diritto delle classi popolari di utilizzare lo spazio pubblico per svol- 2. Politiche del displacement e gere le proprie attività economiche infor- commercio informale mali di sussistenza e la volontà della città Nella metropoli contemporanea si neoliberista di essere ordinata, pulita e sono moltiplicati i percorsi che portano sicura al fine di attrarre interessi e inve- sempre più abitanti delle città verso la stimenti legati al consumo, al mercato povertà e l'esclusione sociale. Se il benes- immobiliare, al turismo e alla rivalorizza- sere delle aree urbane centrali si fonda zione del patrimonio urbano. Con il ter- sull'espulsione di quanti non siano desi- mine displacement si fa infatti riferimento derabili, allora i processi di displacement a tutta quella serie di pratiche politiche sono rivolti a sempre più soggettività che imposte dall'alto che adottano l'uso della abitano la metropoli: tra quelle più inte- violenza, tanto simbolica quanto fisica, ressate da provvedimenti istituzionali ri- per rimuovere ed allontanare i soggetti e sultano senza dubbio i lavoratori infor- gli usi non desiderati degli spazi urbani mali urbani. Spesso sono proprio le aree che si considerano fondamentali per la di intenso scambio commerciale non re- rivalorizzazione delle città. Quindi, se- golato, come i mercati, ad essere più col- condo l'opinione del sociologo urbano pite da interventi pubblici e di polizia esperto di processi di gentification Jano- volti ad eliminarle o allontanarle verso la schka, “il displacement ha una intima rela- periferia: si pensi nel contesto latinoame- zione con l'applicazione di politiche pub- ricano ai casi di Città del Messico e Qui- bliche che aspirano a trasformare in pri- to, tra quelli più presenti in letteratura mo luogo lo spazio pubblico, mediante (Moctezuma 2016; Delgadillo et al. 2015; politiche securitarie, di igienizzazione ed 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO 99 espulsione degli usi che non paiono ade- dell'America Latina, mirando a trasfor- guati per garantire gli investimenti o per marne la sua tradizionale vocazione for- favorire il turismo” (Janoschka 2016, 48). temente popolare. A partire dai primi Ovvero, in altre parole, “il displacement è anni duemila numerosi provvedimenti e una politica strategica volta ad espellere ordinanze pubbliche furono rivolti a sra- certe pratiche (sociali, culturali, economi- dicare il commercio ambulante dal cen- che e politiche) non desiderate, impeden- tro storico, che secondo le istituzioni lo- do che una parte di popolazione possa cali ostacolava il pieno sviluppo econo- consumare ed appropriarsi di certe fette mico dell'area. Decine di strade del cen- specifiche della città, sradicando così le tro furono 'ripulite' con imponenti inter- espressioni culturali della povertà dai venti di polizia, e migliaia di street-ven- centri di queste città” (Janoschka e Se- dors, lustrascarpe, parcheggiatori, sex- quera 2014, 85). Già solo con queste brevi workers, senzatetto e indigenti vennero formulazioni del concetto, è evidente che allontanati dalle aree centrali. Tra i com- le politiche del displacement abbiano mercianti ambulanti iniziarono a diffon- un'intima relazione con la gentrification, dersi pratiche di resistenza spaziale che intesa come processo di ristrutturazione permettessero di proseguire la propria delle relazioni socio-spaziali e di trasfor- attività nel cuore della metropoli aggi- mazione tramite il quale aree centrali e rando il problema della propria condi- tradizionali della città, dove risiedono zione di illegalità: nella capitale messica- prevalentemente classi popolari e lavora- na coloro i quali tornano a vendere nelle trici, vengono orientate verso l'uso com- zone proibite e precedentemente sgom- merciale e residenziale per le classi socia- berate vengono chiamati “toreros”. Tali li con maggior potere d'acquisto, produ- commercianti collocano le proprie mer- cendo di conseguenza un aumento del canzie per terra su teli che possono esse- valore economico degli immobili e, spes- re rapidamente raccolti nel momento in so, una trasformazione fisica e simbolica cui si avvicinino le forze dell'ordine. Il del territorio che porta all'allontanamen- termine torero deriva proprio dall'uso del to degli abitanti originari (Smith 1996; telo che in caso di emergenza viene rac- Semi 2015). colto e trasportato velocemente via, ri- Città del Messico ha visto negli ultimi cordando proprio le movenze del torero due decenni soprattutto, l'implementa- che cerca di evitare il toro usando il suo zione di una lunga serie di politiche ur- manto. Attualmente, la fase di trasforma- bane volte a rinnovare radicalmente il zione del centro di Città del Messico sta proprio centro storico, uno dei più estesi soprattutto interessando un'area ad alta 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
100 GIANMARCO PETERLONGO intensità commerciale, La Merced, che del Messico, sempre intenti a sventolarlo fin dall'epoca coloniale rappresenta il ba- all'aria o tenendolo appoggiato a una cino di approvvigionamento principale spalla nei momenti di inattività. Altri per l'intera metropoli, e che oggi vede la nomi e nomignoli che si usano per rife- presenza di ben sette mercati coperti e di rirsi ai parcheggiatori sono: cuidacarro, migliaia di commercianti informali che ovvero colui che cura e tiene d'occhio le popolano le strade adiacenti. L'interven- auto, lavacarro, in quanto spesso i veicoli to rivolto a riqualificare la zona inaugu- vengono anche lavati a fondo all'interno rato nel 2014, chiamato Plan Maestro de e all'esterno, o viene-viene, alludendo me- Rescate Integral de La Merced, promette di taforicamente all'invito verbale che i par- rinnovare radicalmente il quartiere ini- cheggiatori scandiscono dando aiuto agli ziando a sradicare innanzitutto l'illegali- automobilisti nelle manovre di staziona- tà e l'informalità economica. Una delle mento. Come già accennato in preceden- soggettività che nel variopinto mondo za, i franeleros sono uno tra i settori del dell'economia informale de La Merced lavoro informale più stigmatizzato, in viene più duramente messa sotto attacco quanto occupano e fanno proprio lo spa- è quella dei parcheggiatori abusivi, in zio pubblico per il proprio interesse eco- gergo chiamati franeleros, considerati nomico. Per questo vengono considerati spesso e volentieri al pari di parassiti che spesso al pari di una lobby che opera a operano sulle spalle della collettività. discapito della collettività, che tiene in ostaggio le strade per il proprio torna- conto personale: la Legge di Cultura Ci- 3. I franeleros della Candelaria de Los vica promulgata dal governo di Città del Patos, Città del Messico Messico nel 2004 presentava i franeleros, Ci sono diversi termini usati per fare insieme ad altre categorie del lavoro in- riferimento ai parcheggiatori abusivi di formale, come l'antitesi del cittadino del- strada di Città del Messico. L'accezione la città rinnovata, come nemici principali più comune è quella di franeleros, dal dell'ordine e della legalità, burberi e vio- nome della franela, il panno di tela usato lenti, figure astoriche degne solo di un per spolverare le auto e per dare indica- passato primitivo della città (Leal Martí- zioni agli automobilisti in merito al posto nez 2016). In realtà, come si vedrà in se- dove sostare. Tale oggetto ha un valore guito, tali visioni troppo semplicistiche simbolico intrinseco, serve innanzitutto a non tengono conto del valore sociale e identificarsi e a farsi riconoscere, è parte del ruolo che i parcheggiatori ricoprono, dell'habitus dei parcheggiatori di Città secondo la loro stessa opinione e di quel- 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO 101 la degli attori che li circondano. Certa- che è installata da anni nella Candelaria mente, data la grande varietà presente de Los Patos e che vive del proprio com- dentro lo stesso mondo dei parcheggiato- mercio nel mercato. La Candelaria è una ri abusivi della città e le differenze nei tra le zone de La Merced considerate più modi di operare, sarebbe piuttosto diffi- marginali e insicure: proprio nelle strade cile giungere a generalizzazioni affrettate adiacenti, tra Corregidora e via General sui franeleros: piuttosto ciò che risulta in- Anaya soprattutto, operano i cosiddetti teressante è descrivere il normale funzio- “chineros”, ladri capaci di asfissiare i pas- namento e i meccanismi di regolazione santi con una presa dietro al collo, chia- di un mestiere tanto stigmatizzato come mata appunto mossa della “llave china” questo e tentare di analizzare la funzione [chiave cinese], per poi lasciarli svenuti sociale che ricoprono i parcheggiatori nel al suolo e poterli derubare tranquilla- caso specifico di studio affrontato. Quin- mente di tutti i loro averi. La Candelaria di la scelta del metodo etnografico è det- è però soprattutto un quartiere popolare, tata dalla volontà di addentrarsi nel famoso per le sue vecindades3 e per i suoi mondo della vita quotidiana dei franele- edifici decadenti, per i suoi tanti indigen- ros della Candelaria, con i quali mi sono ti e senzatetto, per la sua vitalità com- trovato a lavorare insieme per circa due merciale e per il mercato all'aperto delle mesi, tra ottobre e dicembre del 2016. pulci e dell'usato che lo anima quotidia- L'appuntamento che mi danno per ini- namente. Settore limitrofo della città già ziare il turno di lavoro è quasi sempre dall'epoca preispanica, e ancora oggi alle nove di mattina nella strada dove porta d'ingresso al centro per numerosi operano i parcheggiatori guidati da flussi commerciali, la Candelaria de Los Mauricio2, giusto di fronte alla fermata Patos ha iniziato da poco a conoscere le della metropolitana di Candelaria, nel trasformazioni urbane che hanno rivolu- barrio de La Merced, o meglio al suo mar- zionato radicalmente il centro storico di gine occidentale, dove la ressa del merca- Città del Messico negli ultimi decenni, to inizia ad assottigliarsi e a confondersi senza finora aver mai perso il proprio ca- con la povertà dei quartieri residenziali rattere di quartiere popolare e continuan- popolari del Distretto Federale, dove le do ad essere colpita da un forte stigma bancarelle degli ambulanti lasciano il po- negativo da parte dei media. sto alle auto parcheggiate e alle case di Il capo squadra dei parcheggiatori, lamiera della comunità indigena Triqui Mauricio, ha 34 anni e vive a Iztapalapa, delegazione orientale della metropoli, è 2 I nomi utilizzati sono di fantasia, per rispettare la privacy degli intervistati. 3 Complessi di edilizia popolare. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
102 GIANMARCO PETERLONGO laureato in giurisprudenza e da 17 anni è accuratamente il veicolo, auto, furgone o parcheggiatore in quell'isolato. Racconta camion che sia, prendere in consegna le di aver 'ereditato' la zona da suo padre, chiavi e tenere al sicuro il mezzo, per la poliziotto, che era il referente del nucleo cifra forfettaria di 15 pesos messicani, cir- della polizia del Distretto Federale nel ca 70 centesimi di euro, e 30 pesos per barrio della Candelaria e che lo aiutò a furgoni e mezzi ingombranti e per chi si sostituirsi agli agenti che gestivano i par- ferma l'intera giornata. Su richiesta è an- cheggi per arrotondare. È il capo, nel che possibile far lavare l'automobile per senso che gestisce i turni, trova nuova 50 pesos: gli strumenti del mestiere sono forza lavoro all'occorrenza, e incassa la un grosso secchio di acqua che viene maggior parte degli ingressi. A lavorare riempito ogni mattina, una bottiglia di insieme a Mauricio c'è quasi sempre Ja- sapone, un paio di stracci e un paio di te- vier, suo zio di primo grado da parte di ste di scopa, con i quali si ripuliscono a padre, ma ci sono altri tre parcheggiatori fondo interni ed esterni dei veicoli. Il nello spiazzo più avanti, e altri pronti a “campo base” è giusto alla fine del corri- sostituirli per il turno pomeridiano dalle doio di commercianti che vendono su teli tre: “qui nella via siamo in otto in tutto stesi sul marciapiede mercanzia usata di che ci alterniamo. Ho diviso la strada in ogni tipo e circa a metà della strada ge- due per permettere una migliore ammi- stita dalla 'banda' di Mauricio, in un nistrazione e ho stabilito i due turni per- punto che permette un'ottima visuale su ché sarebbe molto difficile farti un turno tutto il corso della carreggiata fino alla competo, dalle cinque di mattina alle curva, dopo la quale sono “El Barbón” e nove di sera, termineresti distrutto4”, mi gli altri soci a gestire i posteggi. Dall'altro racconta Mauricio. Javier è sempre tra i lato invece, proseguendo ad ovest verso primi ad arrivare intorno alle cinque del il caos dei mercati, a gestire i pochi posti mattino, quando i primi commercianti auto disponibili prima della distesa di arrivano alla Merced e parcheggiano le banchi e bancarelle sono i 'veri' abusivi, proprie vetture, seppur sia anche uno tra che di nascosto impongono una quota a quelli che deve percorrere più strada, chi parcheggia sotto minaccia di danneg- giungendo tutti i giorni alla Candelaria giare il veicolo, arrivando a chiedere più da Chalco, nell'Estado de México, fuori del doppio della tariffa base decisa da dai confini del Distretto. Il servizio che Mauricio. Alla Candelaria, invece, siamo viene offerto consiste nel parcheggiare alla luce del giorno, visibili, riconoscibili e riconosciuti da tutti. L'uniforme di rico- 4 Intervista a Mauricio, capo squadra dei franele- noscimento consiste in pantaloni in jeans ros della Candelaria. 26 dicembre 2016. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO 103 e in una maglietta di colore blu: “al con- si posizioni senza prima essere stato invi- trario degli altri [parcheggiatori] che lo tato. La maggior parte dei clienti che fanno di nascosto e sotto minaccia, io de- vengono a parcheggiare conoscono Mau- cisi di metterci una uniforme che ci ren- ricio e la sua squadra, con tutti scappa desse riconoscibili, così che la gente si una battuta o un albur6, una risata e un potesse fidare di noi, così che tutti sanno caloroso saluto. Difatti, Mauricio fa par- che noi siamo i franeleros della Candela- cheggiare di solito solo chi già conosce, ria: per tutti consiste in pantaloni di perché sa che non avrà problemi con il jeans, una maglietta polo di colore blu e pagamento o con la consegna delle chia- un cappellino5”. Mauricio sa bene quanto vi: “aquì no quiero broncas7”, ripete spesso. il proprio mestiere sia generalmente mal La maggior parte dei clienti sono com- visto, e difatti con l'uso di una sorta di mercianti che vengono a scaricare o cari- uniforme vorrebbe proprio fugare ogni care merce a La Merced, ma ci sono an- sospetto sul loro modo di operare, onesto che tanti avventori del mercato, spesso a e alla luce del giorno. loro volta gestori di attività per le quali Al campo base si lavano le auto e si hanno bisogno di rifornirsi all'ingrosso e tiene sempre un veicolo aperto a disposi- perciò si recano al mercato in auto o in zione per riporvi dentro le chiavi delle furgone. Con tutti i clienti si avverte su- macchine e gli effetti personali della bito una solida relazione di fiducia, pre- squadra. Le autovetture vengono dispo- miata da molti con qualche pesos in più ste generalmente su due file da un lato per il servizio. della carreggiata e su una dall'altro; ai Dal punto di vista legale, i parcheggia- proprietari viene indicato dove parcheg- tori della Candelaria vivono in un limbo, giare e si prendono in consegna le chiavi: che li costringe comunque ad essere abu- per i tempi del pagamento la scelta sta al sivi. Da un lato sono dotati del permesso cliente, chi vuole, soprattutto chi tornerà fornito dal Ministero del Lavoro come a recuperare il proprio mezzo a sera, “lavoratori non salariati” del Distretto paga subito la quota, molti altri invece Federale, dall'altro la prassi quotidiana preferiscono pagare una volta terminate del loro mestiere ne vìola puntualmente le proprie commissioni. Ogni volta che si le regole. Il “regolamento per i lavoratori muove un veicolo bisogna spostarne pri- non salariati”, promulgato nel 1975 dal- ma altri se lo ostruiscono, o prontamente tenere il posto per piazzarne uno di quel- 6 Per “albur” si intende la tipica forma messicana li in doppia fila per evitare che qualcuno di interazione scherzosa fondata su doppi sensi e prese in giro. 5 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 7 “Qui non voglio problemi”. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
104 GIANMARCO PETERLONGO l'Assemblea Legislativa del Distretto Fe- segna dai franeleros e le auto vengono la- derale e ancora vigente, è rivolto a una vate in strada con abbondante uso di ac- larga fetta di lavori informali che non qua e sapone. Per aggirare tali divieti im- prevedono un salario, ma che offrono un posti dal regolamento vengono messe in servizio ricompensato sulla base di un pratica una serie di negoziazioni infor- contributo monetario volontario, ovvero mali con le forze dell'ordine incaricate di una mancia. Tale regolamento vale per sorvegliare la viabilità pubblica che per- franeleros, lustrascarpe, artisti e musicisti mettono a Mauricio e alla sua squadra di di strada, riparatori di carrozzerie, par- lavorare senza problemi. Ogni settimana rucchieri di strada, addetti alla pulizia e viene offerta agli agenti che operano nel- al ritiro dei rifiuti, addetti al rifornimento la zona una piccola “mordida”8, ovvero di carburante, e tanti altri mestieri che vi- una mazzetta, grazie alla quale i franele- vono delle mance volontarie dei clienti a ros possono continuare a svolgere il pro- cui offrono un servizio. In tale documen- prio lavoro senza avere scocciature. to ci sono regole precise da rispettare: ad “Quando arriva la pattuglia mi avvicino esempio, per quanto riguarda da vicino il e gli passo qualcosa, come venti pesos, caso dei franeleros, non si può far par- per la loro bibita. E così tutte le settima- cheggiare di fronte alle fermate del Me- ne. Sai, bisogna mettersi dentro la corru- tro né far sostare in doppia fila e biso- zione perché ti lascino lavorare, per con- gnerebbe lasciare libero almeno un metro tinuare a gestire i parcheggi, e così gli dagli scivoli pedonali; vige il divieto di diamo qualcosa per un refresco e stanno chiedere una quota che non sia una coo- tranquilli”9. La parola “refresco”, che si- perazione volontaria; non si può gettare gnifica bibita gassata refrigerante in spa- acqua in strada e non si possono guidare gnolo, viene usata spesso come sinonimo i veicoli né prendere in consegna le chia- di mazzetta di piccola entità e sembra vi, ma solo limitarsi a indicare il posto che venga anche adottato come termine auto dove stazionare. Tali divieti vengo- per alleggerire a livello simbolico, alme- no puntualmente violati dai parcheggia- no dal punto di vista del linguaggio, e tori della Candelaria: i mezzi vengono per rendere più legittimabile l'azione del guidati dai parcheggiatori e disposti in corrompere agli occhi degli attori coin- doppia – se non tripla – fila senza rispet- volti. Oltre a rappresentare una piccola tare gli scivoli né la prescrizione di la- sciare libera l'area di fronte alla fermata 8 Per “mordida”, che letteralmente significa “mor- della metropolitana; la quota richiesta ai so” in spagnolo, s'intende la mazzetta usata per clienti è fissa; le chiavi sono prese in con- corrompere le autorità. 9 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO 105 somma di denaro, il termine refresco è an- di tre euro), che però è moltiplicabile per che metafora di una dimostrazione di ri- i giorni in cui viene accusata l'infrazione. conoscimento del lavoro degli agenti e di Se la multa è particolarmente elevata, mi ringraziamento per chiudere un occhio spiega Mauricio, ci si può mettere d'ac- sulle irregolarità commesse dai franeleros. cordo, non richiedere la ricevuta e pagar- Uno stesso agente di polizia in turno alla ne magari solo metà: “così va bene a me Candelaria, al momento di ricevere la e al funzionario del tribunale che si inta- sua mordida, pur rifiutandosi di conce- sca i soldi”. Anche con gli ufficiali e giu- dermi una intervista, mi spiega con tutta dici del tribunale amministrativo Mauri- tranquillità in cosa consista quella che cio si preoccupa di costruire un legame, definisce la “tassa del poliziotto”: in lubrificato a sua volta con la sommini- cambio di non fare multe alle auto in strazione di piccoli regali e mazzette: doppia fila e di non segnalare le violazio- tutte le volte che portano me o uno degli ni compiute dai franeleros, riceve qualche altri al tribunale amministrativo, vado a moneta per un refresco ogni settimana da parlare col giudice e poi nel caso pago la parte di Mauricio. Nonostante le mazzet- multa. Mi piace andare d'accordo con tutti, te che vengono puntualmente offerte sia con la polizia, con i vigili, con i rappresen- tanti della delegazione. E con il giudice alla polizia federale che alla policía de amministrativo anche! Bisogna metterci la tránsito, l'equivalente dei vigli urbani per testa, e allora gli porto un regalino, un pa- intendersi, Mauricio mi racconta che in nino, un dolce, un refresco, una decorazione diciassette anni di lavoro alla Candelaria floreale. E cerco di farmi conoscere dal per- circa otto volte è stato prelevato dalla po- sonale di tutti e tre i turni. Adesso già mi riconoscono, mi fan passare rapidamente e lizia, portato al tribunale amministrativo a volte è successo che il giudice mi dicesse e multato per l'attività che svolgeva, pur semplicemente di aspettare che il poliziot- essendo in possesso della credenziale che to che mi aveva condotto lì se ne andasse lo riconosce come “lavoratore non sala- per lasciarmi libero di andare via10. riato”. “Praticamente ogni volta che cam- Le negoziazioni informali portate biano gli agenti della pattuglia di zona avanti dai franeleros, però, non sono rivol- mi portano via con la scusa che intralcia- te solamente alle forze dell'ordine o alle mo la viabilità pubblica o che violiamo autorità amministrative della Delegazio- qualche regola. Poi col tempo ci cono- ne. Mauricio, infatti, da quando ha ini- sciamo, iniziamo a dargli la mazzetta e ziato a lavorare alla Candelaria si preoc- non ci sono più problemi”, spiega. La cupa anche di intrattenere delle relazioni multa corrisponde al salario minimo giornaliero (circa 70 pesos, cioè poco più 10 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
106 GIANMARCO PETERLONGO con la piccola delinquenza del quartiere dio del territorio e contribuisce a rendere affinché non si verifichino furti e rapine la strada meno insicura, pur sapendo che ai danni delle vetture e dei clienti nell'a- tale funzione non venga riconosciuta dal- rea dove opera la squadra di Mauricio: l'esterno: “grazie a noi nella zona è dimi- “quando ho cominciato ho dovuto inizia- nuito l'indice di criminalità, ma i poli- re ad avere a che fare anche con gli stessi ziotti non vedono il nostro lavoro così, ladri, con i chineros, con i ragazzi che ru- come un lavoro sociale, pensano che non bano in giro per il quartiere. Li chiamavo abbiamo nulla a che fare con l'indice di e dicevo loro: tieni prendi venti pesos! criminalità: e invece sì, ce l'abbiamo ecco- Prenditi il tuo refresco però non rubare me a che fare! Perché ti ripeto noi diamo niente dai veicoli che stanno qui. Vai a qualcosa per un refresco ai ladri, e loro rubare da un altra parte, qui no! E tanto non si fermano qua, sanno chi siamo. A meno alle persone che passano, e i clienti noi non interessa nulla di più che il no- non li devi toccare! E così gli stessi delin- stro lavoro, che è ciò di cui viviamo... È quenti hanno iniziato a riconoscerci e se un qualcosa che ci tocca fare per difende- vogliono qualcosa semplicemente vengo- re il nostro mestiere”12. Mauricio ammet- no qui e mi chiedono qualche pesos per te che le negoziazioni con i delinquenti un refresco, e io do loro dieci, quindici, siano portate avanti per il proprio inte- venti pesos. […] Alla lunga è una cosa resse specifico, per difendere il proprio che ci è molto utile, perché qui ora non spazio di lavoro, ovvero per garantire un rapinano nessuno, non rubano gli spec- servizio sicuro e fidato ai propri clienti: chietti o altre cose alle auto e ci lasciano però sa bene anche che i risvolti positivi lavorare in pace. Quindi si può dire che ricadono su tutta la zona e su quanti la sia un buon lavoro sociale quello che fac- vivono quotidianamente. Persino qual- ciamo. Perché la zona è molto brutta, ma che commerciante che vende nel mercato la gente viene lo stesso, fa affidamento delle pulci e dell'usato della Candelaria su di noi e ci lascia la propria auto, spes- riconosce l'utilità e il ruolo di controllo so con dentro cose di valore. I commer- del territorio che hanno i franeleros di cianti a volte vanno in giro con molto Mauricio: “la zona si dice che sia molto contante, ma si fidano di noi, sanno che pericolosa, che ti possano derubare in qui non succederà nulla”11. Mauricio so- ogni momento. Avevo molta paura le pri- stiene che del lavoro svolto in tal senso me volte che venivo qui […]. Adesso che ne va a beneficiare l'intero quartiere, in conosco molte persone vengo con tran- quanto la loro presenza funge da presi- quillità, so che posso contare sull'aiuto 11 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 12 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO 107 degli altri se succede qualcosa. I franele- sti familiari sgretolati, o da storie perso- ros son belli grossi, se ci sono problemi si nali marcate dalla marginalità, dal disa- mettono in mezzo. E fidati che sono pure gio o dalla solitudine. Javier, lo zio di buoni con le mani!”13. Anche un altro Mauricio, è il primo a riconoscere che ambulante de La Merced riconosce il grazie al lavoro come cuidacarro abbia ab- ruolo che i parcheggiatori hanno nel bandonato una vita violenta e amara: mantenere la zona sotto controllo: nella zona da cui proviene, Chalco, nella periferia della zona metropolitana di Cit- I cuidacarro si può dire che offrano un ser- vizio per il posto dove lavorano, nel fare in tà del Messico, rapimenti, uccisioni e vio- modo che non succeda nulla ai veicoli e lenza di strada sono all'ordine del gior- alle persone che passano lì; è come se fosse no. Lui stesso mi confida che in gioventù un presidio. In molti si lamentano del fatto si arrabattasse tra lavori ai limiti della le- che facciano pagare, certo, chiedono una galità, frequentasse brutti giri e girasse quota, però ti stanno dando un servizio di sicurezza, per il tuo patrimonio che è la tua per le vie del suo quartiere sempre con auto o la tua mercanzia14. una pistola nella fondina: ora è felice di avere lasciato quella vita al passato ed è Ciò che è certo è che un'area tanto riconoscente nei confronti del nipote per stigmatizzata e tanto dimenticata dalle averlo portato a lavorare con lui. Anche politiche pubbliche come la Candelaria, gli altri franeleros, come mi racconta Mau- percepita dalle istituzioni come zona ricio, giungono da contesti sociali svan- franca dell'illegalità da gestire come pro- taggiati o da storie sfortunate: blema di ordine pubblico, sarebbe di gran lunga più pericolosa e violenta sen- al signore che vendeva riviste in giro qui a La Merced, dato che gli rubarono il carret- za la presenza dei parcheggiatori. to e rimase senza lavoro, gli parlai perché Esiste però un'altra funzione sociale si unisse a noi a badare alle auto […]. che svolgono i franeleros della Candelaria: Quello del turno del pomeriggio è una per- l'inclusione sociale e lavorativa di sogget- sona di cinquant'anni che si chiama Víctor. ti marginali e con minori opportunità. A Lui vendeva succhi di frutta a La Merced e rimase un giorno senza più lavoro. E dice- parte il capo, Mauricio, gli altri membri va che allora voleva fare il ladro, il chinero, della squadra dei franeleros arrivano da perché vedeva che qui tutto il mondo ruba- situazioni sociali svantaggiate, da conte- va, che era facile e si guadagnava bene, e allora anche lui voleva farlo. Io l'ho invita- 13 Intervista a Guadalupe, commerciante del to a lavorare con noi, e così gli passò l'idea tiangui de chacharas della Candelaria. 16 novem- di fare il chinero, di rubare. E pensa che ora bre 2016. sono già quindici anni che sta con noi e 14 Intervista a Raul, commerciante ambulante de non si è mai rubato nulla, va d'accordo con La Merced. 25 novembre 2016. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
108 GIANMARCO PETERLONGO le persone, si comporta bene con i clienti; va ai miei genitori per aiutarli economica- cioè, è responsabile al pari degli altri15. mente”16. Un altro dei componenti della squa- Conclusa con successo la carriera uni- dra, Roberto, è un indigeno di una comu- versitaria, non trovando un'occupazione nità delle montagne dello stato di Oaxa- nel campo del diritto e della giurispru- ca, è arrivato a La Merced per unirsi alla denza, Mauricio decide di proseguire a sua comunità Triqui, vive insieme a loro lavorare come franelero alla Candelaria. nelle case in lamiera della Candelaria e La sua storia si fa conoscere tra i com- da anni mantiene la sua famiglia grazie mercianti e gli abitanti del quartiere, così al lavoro di franelero. Per tutti, fare il par- che diverse persone iniziano a rivolgersi cheggiatore è l'unica occupazione e la a lui per avere delle consulenze legali; in principale fonte di introito che permette poche parole, la strada dei franeleros della alle proprie famiglie di andare avanti. La Candelaria diviene anche una sorta di uf- storia di vita del capo squadra, Mauricio, ficio di consulenze legali a cielo aperto: è però ben diversa e rappresenta senza alcuni dei miei stessi clienti del parcheggio dubbio un caso sui generis. Cresciuto in mi chiedevano se avessi concluso gli studi una famiglia senza gravi problemi eco- e mi chiedevano di aiutarli in qualche que- nomici, figlio di un ufficiale di polizia, stione legale, mi chiedevano come fare in Mauricio riconosce di essere stato meno certe situazioni. E io proprio qui davo delle consulenze, ricevevo documenti da legge- svantaggiato e sfortunato dei propri col- re, davo suggerimenti. Mi chiedevano di leghi. Ha concluso la scuola ed ha avuto risolvere qualche faccenda, io mi portavo una formazione universitaria laureando- le carte a casa e lo facevo, ovviamente gra- si in giurisprudenza, cosa piuttosto rara zie alla forza degli insegnamenti avuta dai tra i lavoratori informali de La Merced, miei professori. Perché quando uno comin- cia ha dei dubbi, non sa bene le cose, ma- grazie all'apporto economico che gli for- gari sa bene la teoria, ma la pratica è un'al- niva il mestiere di parcheggiatore: tra cosa. Però io mi lanciavo, quindi ho ini- ziato a dare consulenze, acquisendo man grazie a Dio, è un lavoro dove si guadagna mano sempre più esperienza in tema di di- bene. Mi andava bene lavorando il fine set- ritto, e ricevendo anche qualcosa come ri- timana e solo a volte durante la settimana, compensa17. fai che con dieci giorni di lavoro al mese mi pagavo i trasporti e la retta dell'univer- Tale posizione peculiare occupata da sità […]. È grazie al lavoro di parcheggia- tore che ho portato avanti i miei studi, che Mauricio, parcheggiatore e avvocato, gli ho dato da mangiare ai miei figli, e nel frat- permette di avere un etero-riconoscimen- tempo davo anche qualcosa che mi avanza- 16 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 15 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 17 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO 109 to che lo posiziona a un gradino superio- gli esami e spero di essere preso presto a re rispetto ai suoi colleghi: lavorare in qualche istituzione, anche se qui, il lavoro di parcheggiatore non voglio quindi, terminata l'università, la gente ini- lasciarlo, non voglio lasciare soli i miei ziò a rispettarmi di più, già non ero sola- compagni20. mente il parcheggiatore, non ero più sem- plicemente Mauricio, adesso mi chiamano Oggi, la doppia affiliazione di Mauri- con il prefisso Lic. che significa licenciado18. cio, ovvero la sua appartenenza allo stes- E servo persino da esempio! Pensa che so tempo al mondo del lavoro informale, venne un giorno un signore che disse a suo ma con una formazione elevata che lo in- figlio: guarda, lui è quello che ti dicevo, è scrive nel mondo del Diritto, non sembra Mauricio, vedi, ha studiato, se lui ha potu- to tu anche potrai! Io da un lato pensavo creargli problemi, dato che, se ne avesse quanto fosse bello che io potessi essere d'e- la possibilità, proseguirebbe entrambi i sempio, dall'altro mi faceva un poco arrab- percorsi contemporaneamente, ricono- biare, ossia, siamo tutti uguali! Spesso i scendo dignità ad entrambi. Tuttavia, parcheggiatori sono denigrati e insultati, quando era più giovane, ammette di aver senza sapere che molto probabilmente io ho un'istruzione più elevata di tutti i miei provato un senso di frustrazione nello clienti19. svolgere un mestiere considerato umile come quello del parcheggiatore abusivo. Certamente Mauricio desidererebbe Col passare del tempo tale sensazione si un impiego nel campo del diritto per po- è man mano affievolita, bilanciata dai ter proseguire il suo percorso di studi in vantaggi e dagli ingressi monetari che il ambito lavorativo, ma dall'altro lato lavoro di franelero poteva fornire: avrebbe delle remore ad abbandonare i propri compagni: all'inizio fu difficile per me. Considera che io stavo studiando alle superiori, mi passa- continuo a lavorare qui per mancanza di va del denaro la mia famiglia, ero uno che altre opportunità di lavoro. Terminata la pensava a divertirsi e a stare con gli amici, mia carriera di studi, ottenni un impiego oppure alle ragazze! Venire qui a lavorare, alla Procura della giustizia, ma sfortunata- vestito male, col cappellino, in maglietta, mente non mi fecero restare. Feci gli esami con la mia franela lavando i veicoli, pensa- per la Commissione Nazionale di Sicurez- vo all'inizio che fosse umiliante per me za, ma non mi presero. Alla fine è la man- […]. Pensavo: che vergogna! Lo vedevo canza di opportunità il problema qui in come qualcosa di umiliante, come potevo Messico, però proverò di nuovo a fare de- io andare a lavare automobili? Però poi quando inizi a racimolare denaro, quando 18 “Licenciado” si può tradurre come “laureato”. con i tuoi soldi puoi aiutare tua sorella ma- Di conseguenza il prefisso “Lic.” equivale a lata, puoi aiutare la tua famiglia con le spe- “dott.”. 19 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 20 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
110 GIANMARCO PETERLONGO se, beh, termini la giornata di lavoro e pen- 4. Conclusioni si che valga la pena stare qui”21. Il caso empirico dei franeleros confer- Il caso di Mauricio aiuta a comprende- ma che il commercio informale rappre- re quanto il settore informale sia eteroge- senti innanzitutto un fondamentale cu- neo e come costituisca un bacino di acco- scinetto di salvataggio che impedisce ai glienza per soggetti con biografie molto settori di popolazione più vulnerabili di diverse tra loro: la storia di vita di Mauri- sprofondare nella povertà estrema, ma cio è senz'altro atipica rispetto alla mag- anche una valvola di sfogo per quanti in- gior parte dei commercianti informali de corrano in fallimenti nel mercato del la- La Merced, ma non è nemmeno un'ecce- voro formale; il caso dei franeleros mostra zione. Le parole di Mauricio dimostrano inoltre la funzione di integrazione e coe- inoltre quanto cambi la percezione del la- sione del lavoro informale nel momento voro informale, e dei franeleros nello spe- in cui permette il consolidamento dei le- cifico, a seconda della posizione sociale. gami sociali e incrementa la produzione Per Mauricio e i suoi colleghi, così come di capitale sociale per i soggetti coinvolti per gli altri commercianti della Candela- in zone dove il tessuto sociale è forte- ria, il mestiere del parcheggiatore è mente sgretolato a causa del disinteresse ugualmente dignitoso ad altre attività e dell'abbandono politico da parte delle che si possono svolgere nel mercato del istituzioni. E infine, a partire da quanto lavoro regolato. Anzi, nelle parole di dimostrato con il caso empirico, il com- Mauricio, si evince spesso un sentimento mercio informale assume anche il ruolo di orgoglio nell'aver messo in piedi in di presidio del territorio garantendo un maniera autonoma un'attività remunera- minimo di sicurezza, ordine e pulizia in tiva che dia di che vivere a diversi nuclei spazi altrimenti totalmente lasciati in ba- familiari e che permetta a lui di mantene- lìa della microdelinquenza. Ciononostan- re i propri figli. Quella che può essere te i franeleros, come tante altre categorie definita come una forma di auto-impren- del commercio informale, vengono co- ditorialità dal basso è per Mauricio ragio- stretti a permanere in un limbo di illega- ne di vanto e motivo per sentirsi fiero lità che impedisce alla loro attività di es- della propria posizione acquisita, costrui- sere riconosciuta formalmente. Più che ta e curata nel tempo con le poche risorse altro, nelle politiche urbane neoliberiste a disposizione. ciò che sembra essere sotto attacco sono in generale gli usi popolari dello spazio pubblico, di cui il commercio informale 21 Intervista a Mauricio, 26 dicembre 2016. rappresenta una delle parti più visibili: 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO 111 sembra che alcuni segmenti di popola- come di un cancro che va rimosso in zione perdano il proprio diritto di citta- quanto impedisce lo sviluppo turistico e dinanza, venendo espulsi dai quartieri commerciale. L’uso di tali termini cela centrali dove risiedevano e lavoravano. Il una violenza simbolica contro le forme di caso del Plan Maestro conferma che i pro- abitare e gli usi dello spazio pubblico cessi di urbanizzazione neoliberista di in- delle classi popolari, considerate non tervento nei centri storici si siano tradotti troppo velatamente responsabili dei pro- nella stigmatizzazione e nell'espulsione blemi e del mancato sviluppo socioeco- di gruppi vulnerabili, tra i quali spiccano nomico del quartiere: i poveri vengono soprattutto i lavoratori informali (Becker considerati come forza residuale e mi- e Muller 2012; Crossa 2009). A Città del nacciosa, colpevoli dei limiti al progresso Messico il discorso pubblico risulta per- urbano che insegue la città neoliberista meato da una forte discriminazione dei contemporanea. I lavoratori informali si lavoratori informali, rappresentati come confermano come parte della popolazio- una cittadinanza di serie B, disordinati e ne degli espulsi della metropoli, vivendo immorali, che tengono in ostaggio la so- in un perenne stato di ricollocazione, e cietà e che incarnano l'antitesi del cittadi- abitando degli spazi dove gli orizzonti di no consumatore, che appare invece come possibilità sono costantemente negati. l'abitante ideale della città rinnovata. Eppure ciò che esprimono è semplice- Come era già avvenuto nei primi anni mente la propria volontà di esistere, il duemila per l’area del centro storico at- proprio diritto di abitare la metropoli, di torno alla piazza principale, lo Zócalo, di esserne parte integrante e per di più fun- fronte a un’area presentata come perico- zionale alla riproduzione urbana. La città losa, con gravi problemi legati alla sicu- neoliberista, con le politiche del displace- rezza e all’igiene, anche nel caso de La ment, toglie di mezzo qualsiasi cosa in- Merced si sviluppa un discorso revansci- tralci la strada al profitto, negando alla sta da parte delle istituzioni che si tradu- radice il diritto alla città, in quanto impo- ce in una volontà di riscatto quasi mes- ne una visione univoca dello spazio ur- sianico di fronte al degrado della zona. bano e impedisce la fruizione dello stes- Lo stesso lessico utilizzato nei program- so da parte dei cittadini. L'attacco allo mi di trasformazione urbana riflette tale street-vending nei centri storici delle me- atteggiamento: si parla di “riscatto”, “re- tropoli contemporanee rappresenta allo- cupero”, “rivitalizzazione” de La Mer- ra la negazione del diritto alla città per le ced, come si trattasse di un corpo malato classi svantaggiate ed in generale del di- che ha bisogno di cure, o, ancora peggio, ritto di esistenza della città informale, nel 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
112 GIANMARCO PETERLONGO momento in cui vengono sanciti determi- verse al fine di rispondere ai propri biso- nati usi dello spazio pubblico come non gni primari e simbolici. Ciò da cui sem- adeguati o illegali. Ovviamente bisogna bra che siamo molto lontani, però, è com- anche fare attenzione a non idealizzare il prendere che i margini delle nostre socie- mondo informale solo perché si sviluppa tà siano territori non carichi di problemi su piccola scala e si nutre e consolida da risolvere, quanto piuttosto di occasio- grazie a reti di legami e a meccanismi di ni da non sprecare. reciprocità: il concetto di 'economia ba- rocca' mi ha aiutato sul piano concettuale 5. Nota metodologica proprio in tal senso, evidenziando anche Il presente articolo è frutto del lavoro nel corso del lavoro di campo che il mon- di ricerca svolto per la realizzazione del- do del commercio informale è innervato l'elaborato finale della laurea magistrale da spietati meccanismi semi-mafiosi di in Sociologia, ottenuta nel marzo 2017 potere e non è affatto esente da forme di presso l'Università degli Studi di Torino. sfruttamento dettate dalla logica del pro- Il lavoro di campo, finanziato da una fitto. Tuttavia, come nota Veronica Gago borsa per la ricerca tesi all'estero dell'U- (2014), a muoversi in questi spazi sono niversità di Torino, è stato realizzato nel- soggetti diversi dall'homo oeconomicus ca- l'arco di tempo di circa tre mesi, tra otto- nonico. Come quindi si può concludere a bre e dicembre del 2016, presso il quar- partire dal caso empirico studiato, il tiere de La Merced di Città del Messico. commercio informale, pur contenendo Il materiale empirico è stato raccolto gra- forme di sfruttamento o meccanismi zie al mio affiancamento al lavoro ad al- clientelistico-mafiosi, si sviluppa in degli cune categorie di lavoratori informali del interstizi, delle borderlands, ovvero delle quartiere preso in analisi, in particolare fratture regolatorie, dove si possono dei parcheggiatori abusivi della Candela- creare sperimentazioni inedite e nuovi ria de Los Patos. Gli accordi presi in loco modi di vivere la città. Tali esperimenti con il gruppo di franeleros prevedevano sono possibili soprattutto in quegli spazi che lavorassi insieme a loro tutti i giorni lasciati liberi dalle logiche dominanti, in per circa mezza giornata senza percepire quelle 'nicchie di autodifesa della una paga e quindi senza sottrarre alcuna società', dove gli esclusi, i naufraghi del- somma dal loro totale di guadagni gior- lo sviluppo, i poveri, possano agire auto- nalieri. Gli strumenti di indagine adottati nomamente, inventandosi costantemente sono quelli tipici dell'approccio metodo- nuovi escamotage per la sopravvivenza e logico qualitativo delle scienze sociali: organizzandosi combinando logiche di- 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
FRANELEROS: TRASFORMAZIONE URBANA E LAVORO INFORMALE A CITTÀ DEL MESSICO 113 ovviamente la maggior parte del mate- dizioni che situano il soggetto lì dove si riale empirico utilizzato giunge dall'os- trova. Il tipo di intervista adottato è stato servazione partecipante e dalle interviste quello discorsivo: le interviste erano se- discorsive realizzate con diversi soggetti mistrutturate attorno a un nucleo di temi presenti nella vita quotidiana de La Mer- chiave che volevo indagare, ma in alcuni ced. Una seconda parte del materiale em- casi ho preferito affidarmi a un'intervista pirico necessario all'indagine è stato pre- libera per lasciarmi guidare nel vivo del- levato grazie all'analisi dei documenti le biografie dei soggetti dagli intervistati istituzionali e dei regolamenti che riguar- stessi. dano il lavoro informale a Città del Mes- sico. L'immersione nel campo è stata pos- sibile grazie alla presenza di un paio di soggetti, tra cui Mauricio, che hanno svolto il ruolo di gatekeeper della ricerca. Con un processo di campionamento a 'valanga' ho quindi potuto raccogliere le testimonianze orali di una parte delle soggettività presenti nel contesto che po- tessero aiutarmi a ricostruire il punto di vista e le percezioni dei lavoratori infor- mali de La Merced. Un totale di dodici interviste sono state raccolte con com- mercianti informali, tra cui chachareros e franeleros, leader degli ambulanti, diable- ros22, commercianti formali, avventori del mercato e residenti della zona. Le inter- viste sono state realizzate non prima di aver passato un mese lavorando nel mer- cato: difatti la conoscenza previa del con- testo è fondamentale per comprendere quello che si ascolta e per poter raggiun- gere il punto di vista dell'altro è necessa- rio prima essere a conoscenza delle con- 22 Trasportatori di mercanzie tramite l'uso di un carretto a due ruote chiamato “diablo”. 2017 América Crítica. Vol. 1, n° 2, dicembre 2017
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