Fortifying the Island at the time of the viceroy Ferrante Gonzaga (1536-1546): sites, master builders and designers, clients - RiuNet

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Defensive Architecture of the Mediterranean. XV to XVIII centuries / Vol I / Rodríguez-Navarro (Ed.)
                                                             © 2015 Editorial Universitat Politècnica de Valencia

                                                      DOI: http://dx.doi.org/10.4995/FORTMED2015.2015.1672

Fortifying the Island at the time of the viceroy Ferrante Gonzaga
(1536-1546): sites, master builders and designers, clients
Emanuela Garofalo
Università degli Studi di Palermo, Scuola Politecnica, Dipartimento di Architettura, Palermo, Italy,
emanuela.garofalo@unipa.it

Abstract
The ten-year government of Ferrante Gonzaga marks a crucial time in the process of modernization of
fortifications on the largest island of the Western Mediterranean. Even if the cornerstones of the strategy
pursued and the projects undertaken to realize an adequate defense system have already been
highlighted by previous studies, and it is well-known how much the viceroy himself and the royal
engineer Antonio Ferramolino participated in resolving the longstanding problem, new interesting data
emerge from research on the archival collections of Tribunale del Real Patrimonio, kept in the State
Archive of Palermo. Using this mostly unpublished documentation, the paper focus on building sites
started during this decade, looking at aspects related to construction as well as to organization and
functioning, and on the intertwining of skills and responsibilities of the various actors involved in the
various phases, from design to execution. The information included in the documents allows us to
clarify the state of the art of fortification works undertaken in the main Sicilian cities during that decade,
providing technical and financial data, but also information on the measures that were adopted to
guarantee efficiency and promptness on the sites. Moreover, this knowledge forms a good basis for a
new analysis of the roles played by the different people involved.

Keywords: Ferrante Gonzaga, Antonio Ferramolino, Sicily, building sites.

1. Introduzione
Il decennio di governo di Ferrante Gonzaga                 difesa nell’azione di governo di quest’ultimo,
(1536-1546) in qualità di viceré di Sicilia si             nonché la concentrazione di sforzi finanziari e
colloca in un momento cruciale dello scontro               progettuali sull’ammodernamento e messa a
politico-militare tra Carlo V e Solimano il                sistema delle fortificazioni dell’isola.
Magnifico, dal 1536 alleato con i Francesi.
                                                           Occorre a questo punto precisare che non si
Altrettanto cruciale è il ruolo assegnato all’isola
                                                           trattava tuttavia di partire da zero, trovando
nella strategia militare imperiale, come presidio
                                                           l’azione promossa da Gonzaga un importante
difensivo avanzato nel Mediterraneo (Giarrizzo,
                                                           precedente nel programma di interventi e nei
1989; Giuffrida, 1999). La particolare
                                                           cantieri avviati dal suo predecessore, Ettore
congiuntura storico-politica e le esigenze che ne
                                                           Pignatelli duca di Monteleone (Vesco, 2009-
derivavano, quindi, hanno sicuramente giocato
                                                           2010). Allo stesso modo, sulle solide basi poste
un ruolo determinante nella scelta di conferire il
                                                           da Gonzaga, spetterà al suo successore Juan de
prestigioso incarico di viceré di Sicilia a un
                                                           Vega portare a termine la difficile impresa,
uomo d’armi e fedelissimo dell’imperatore come
                                                           introducendo diverse novità. Il dispendioso e
Gonzaga (Gosellini, 1574; Capasso, 1905-1906),
                                                           non      sempre      lineare    processo      di
giustificando inoltre la centralità della questione

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ammodernamento e implementazione delle                       Milazzo, nonché a un complessivo ripensamento
difese dell’isola al principio dell’età moderna è            del sistema difensivo di Palermo «nella quale
quindi frutto dell’intreccio delle visioni                   non era cosa di buono». Relativamente a
strategiche e progettuali portate avanti, come in            quest’ultima, Gonzaga si attribuisce il merito di
una ideale staffetta, dai tre viceré e da altrettanti        averla dotata di un fitto circuito di bastioni,
ingegneri militari di nomina imperiale (Pietro               nonché di aver escogitato un astuto espediente
Antonio Tomasello, Antonio Ferramolino e                     per accelerare il processo di realizzazione del
Pedro Prado) succedutisi nel delicato incarico               fossato mancante.
quasi con la stessa cadenza dei primi (Giuffrida,
                                                             Le principali preoccupazioni erano state destate
2007).
                                                             infine dalla costa orientale «come quella, che
L’importanza strategica e la mole delle opere                dava più facile adito, […] per essere dotata di
intraprese pressoché simultaneamente in diversi              bellissimi porti, di Città principali, per essere
capisaldi del territorio siciliano negli anni del            paese fertilissimo et piano». Qui, al
Gonzaga, nonché la modernità delle strutture                 soddisfacente assetto riscontrato a Siracusa si
progettate, è comunque innegabile, così come è               contrapponeva l’abbandono nel quale versavano
a nostro avviso la centralità della visione                  le strutture difensive a Messina e a Catania,
strategica complessiva dallo stesso brevemente               nonché l’indifendibile porto di Augusta. A tali
delineata, in particolare nelle due note relazioni           criticità si era posto rimedio avviando
indirizzate all’imperatore nel 1537 e a fine                 innanzitutto un’alacre attività costruttiva per la
mandato, nel 1546 (Dufour, 1999). Tali                       difesa di Messina, dal momento che «quella
documenti restano le fonti primarie per                      occupata, si può dire che fusse occupata la
conoscere il pensiero del viceré sulla questione,            chiave di esso (regno) et del regno di Napoli».
con alcuni ripensamenti tra la prima e la seconda            L’importanza strategico-militare attribuita dal
relazione.                                                   Gonzaga a Messina emergeva già nella
                                                             precedente relazione del 1537.
1.1 La difesa dell’isola nella Relazione delle               Relativamente alla città di Catania, invece, se
cose di Sicilia (1546)                                       nel documento del 1537 la valutava indifendibile
In sintesi, dopo aver enfaticamente enunciato un             e da abbandonare in caso di invasione, tale
cambio      di    strategia     nella valutazione            convincimento mutò radicalmente negli anni
dell’importanza da attribuire alle diverse                   successivi, come appare evidente nella relazione
piazzeforti, nella Relazione delle cose di Sicilia           del 1546. La ricchezza del sito e la possibilità di
(Gonzaga, ed. 1896) Gonzaga illustra la                      sopperire alle carenze del porto per la vicinanza
condizione delle tre coste - di levante,                     di quello di Augusta, nonché l’impegno preso
tramontana e mezzogiorno -, lo stato dell’arte al            dalla città a finanziare l’impresa con 40.000
momento del suo arrivo e i cantieri avviati per              scudi – oltre alle pressioni esercitate dall’élite
rimediare alle principali carenze riscontrate. Se            locale - lo avevano persuaso ad avviare un
trascurabile appariva l’assetto della costa                  progetto di fortificazione, portato «in assai buon
meridionale, «per non avere alcun ridotto nel                termine» al momento della sua partenza.
quale Armata possa firmarsi» e per l’assenza di              Procedendo verso sud, si presentava poi la
fortezze delle quali il nemico potesse                       spinosa questione del porto di Augusta «il qual
impossessarsi, sulle altre due si erano                      per esser tanto grande che più tosto si può
concentratati tutti gli sforzi.                              chiamar Golfo». Per le difficoltà e l’eccessiva
Lungo la costa settentrionale, protetta comunque             spesa che avrebbe richiesto l’attuazione di un
dalla presenza di «montagne asprissime» a                    programma di fortificazione, la risoluzione presa
ridosso della stessa, si era posta particolare cura          era stata di puntare sul potenziamento delle
al completamento delle strutture difensive di                strutture difensive delle tre città esistenti intorno
Trapani, «fortificata dalla parte di terra molto             al grande porto, Catania e Siracusa, a nord e a
bene, ma dalla parte di mare apertissima», e di              sud, Lentini un po’ arretrata in posizione

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centrale. In merito a quest’ultima, all’iniziale             bastione secondo il progetto dell’ingegnere
idea di fortificare una parte dell’abitato si era            Ferramolino e le opere per «voltari rustici lu
sostituita, per i guasti causati dal terremoto del           dammuso di la porta di lisola»3. Dal 1542
1542, l’ipotesi di una ricostruzione complessiva             compaiono notizie circa le opere di
della città in altro sito, questione in realtà ancora        fortificazione nella città di Catania, dagli accordi
irrisolta al momento della partenza di Gonzaga               per la spesa di 40.000 scudi erogati dalla stessa
dall’isola e che avrà un diverso epilogo con la              città, all’approntamento di disegni da parte di
fondazione di Carlentini negli anni di De Vega               Ferramolino, all’invio di un adeguato numero di
(Aricò, 2012).                                               pirriaturi (maestri cavatori) per la costruzione di
                                                             un baluardo. Oltre che per Catania, dalla stessa
Per Siracusa, infine, sebbene proponesse un
                                                             lettera si apprende che Ferramolino aveva
restringimento della fortezza - riferendosi forse
                                                             contemporaneamente realizzato disegni per le
alle strutture all’ingresso della città dalla parte
                                                             fortificazioni di Lentini e di Noto. Relativamente
del Forte Casanova (Dufour, 1999) - la reputava
                                                             a quest’ultima, si segnala la presenza in uno dei
«forte nel modo che la sta», avendo promosso
                                                             volumi dell’«Instructione et ordinatione di
come ulteriore precauzione per la sicurezza dei
                                                             quanto si havirà di exequiri per li magnifici
territori limitrofi e a copertura della stessa
                                                             deputati eletti a la cura di li fabrichi», emanata
Siracusa la fortificazione della città di Noto,
                                                             dallo stesso Gonzaga il 31 maggio del 1542, che
nell’immediato entroterra.
                                                             osserveremo più dettaglio di seguito.
2. Lo stato dell’arte attraverso le Lettere                  Le ingenti opere avviate a Palermo, sono
Viceregie                                                    invece citate soltanto in una lettera del 31
Se la relazione del 1546 fornisce quindi un                  dicembre 1541, da Gonzaga indirizzata a
efficace quadro d’insieme delle problematiche                Ferramolino, nella quale lamentando i lenti
affrontate e delle strategie perseguite, utili               progressi delle fabbriche auspicava che dalla
precisazioni sullo svolgimento del programma,                presenza dello stesso in cantiere derivasse una
la sequenza delle opere e gli obiettivi raggiunti si         accelerazione.
ricavano dal corpus delle Lettere Viceregie                  Due lettere affrontano la questione della
relative al governo di Gonzaga, fino ad oggi solo            costruzione di una torre a difesa del caricatore di
parzialmente indagato2.                                      Agrigento, questione per la risoluzione della
Nel 1537 si concentra innanzitutto una serie di              quale il viceré aveva inviato nel marzo del 1543
disposizioni relative alla città di Messina, dove            l’ingegnere Ferramolino, col mandato di fornire
alle riparazioni, innalzamento di mura e                     disegni e istruzioni, verificando inoltre il prezzo
parapetto nel preesistente castello del Salvatore -          fissato per l’acquisto di calce e pietra e per la
ancora sulla scorta delle disposizioni lasciate              manodopera. L’opera in realtà era in agenda già
dall’ingegnere Tomasello - e in quello di                    da tempo, come testimonia tra l’altro una
Matagrifone, si aggiunge la costruzione di due               supplica indirizzata al viceré il 12 dicembre del
nuovi bastioni, della “cardilla” e nella torre di            1541. Sull’argomento Gonzaga tornerà nel
Don Blasco. Ai lavori in atto nelle fortezze di              maggio del 1546, per rendere esecutive le
Messina si riferiscono inoltre le disposizioni               disposizioni provenienti dallo stesso imperatore,
contenute in diverse lettere, tra 1540 e 1546, per           su sollecitazione dell’Università di Agrigento.
lo più inerenti l’erogazione dei fondi necessari             Per imprimere una accelerazione ai cantieri
alla prosecuzione delle fabbriche, confermando               avviati, infine, il viceré aveva in più
nel complesso la centralità attribuita alla città nel        occasioni vietato che i maestri e gli stessi
più generale progetto di difesa del regno.                   materiali da costruzione - calce e pietra -
Nello stesso arco cronologico, alcune lettere                potessero essere distratti per qualsiasi altra
testimoniano di lavori nel castello e nelle mura             opera fino al compimento dei primi,
di Milazzo, compresa la costruzione di un                    disponendo talora anche il reclutamento
                                                             coatto di maestranze dai centri limitrofi.

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3. Dal progetto all’esecuzione, i soggetti                  marzo 1542; nella stessa data, inoltre, Gonzaga
coinvolti e le competenze                                   informa i giurati e i deputati delle fabbriche di
                                                            Noto di avere ordinato a Ferramolino di recarsi
Oltre alle indicazioni sulle opere avviate e sul            mensilmente nella città per sorvegliare
loro avanzamento, dalle Lettere Viceregie è                 l’andamento del cantiere.
possibile ricavare alcune informazioni su diversi
soggetti convolti nei cantieri delle fortificazioni.        Sebbene la componente retorica non vada
                                                            trascurata, nelle       lettere si fa più volte
Figura chiave, tanto per la messa in atto del               riferimento a disposizioni impartite dallo stesso
generale disegno difensivo, quanto per                      Gonzaga per i singoli cantiere che
l’effettivo avanzamento delle opere è di certo              sembrerebbero confermare la sua diretta
l’ingegnere regio Antonio Ferramolino. Dalle                partecipazione alle scelte progettuali e operative.
Lettere Viceregie, innanzitutto, emerge a pieno             Il caso più eloquente è quello relativo alle
la poliedrica e itinerante attività dell’ingegnere,         fortificazioni della città di Messina, per le quali
chiamato a: redigere disegni di progetto; dettare           il viceré precisa in una lettera rivolta ai giurati
le odinationi, ossia dettagliate istruzioni per             della città il 23 agosto del 1540 che si doveva
poter procedere all’esecuzione delle opere anche            procedere «secundo lo novo modello che per noi
in sua assenza; vigilare sull’andamento dei                 è stato ordinato»7.
cantieri con periodiche ispezioni e permanenze
nei diversi siti, a garanzia non soltanto di una            In aggiunta al binomio Gonzaga/Ferramolino,
buona qualità e di una celere realizzazione delle           dalle lettere emerge – sebbene in modo
opere programmate, ma anche di una corretta                 episodico – l’interessamento di altri soggetti alle
gestione tanto dei materiali e delle maestranze,            vicende relative alla difesa dell’isola, che aprono
quanto dell’assegnazione degli appalti (staglio);           uno spiraglio sulla maggiore articolazione di
a selezionare, infine, le maestranze da inviare             responsabilità che un programma così complesso
nelle postazioni nord-africane4.                            richiedeva. Nel febbraio del 1540, il marchese di
                                                            Terranova, che in qualità di Presidente del
Le stesse lettere inoltre danno contezza del                Regno svolgeva in tale frangente le veci del
rapporto di fiducia da questi instaurato con il             viceré assente, dispone una retribuzione di dieci
viceré, che in più occasioni non lesina attestati di        scudi in favore di Antonio di Milazzo «ingigneri
stima, elogiandolo per il servizio reso e                   di Sua Maestà Cesarea in questo regno», per
intimando di «prestare quella credenza al                   «aiuto di costa», ma anche per il servizio
magnifico Ferramolino come alla persona nostra              prestato nella città di Messina8. Alle valutazioni
propria»5.     Spostamenti      e     permanenze            del capomastro delle fabbriche Domenico Lanza
dell’ingegnere nei diversi cantieri non sembrano            si affida lo stesso per una delicata decisione
rispondere a criteri prefissati ma alle esigenze            tecnica relativa alla costruzione di una volta in
contingenti, essendo spesso regolati da direttive           corrispondenza di una porta nelle fortificazioni
provenienti dallo stesso viceré, in funzione dello          di Milazzo. Al parere espresso dallo «spettabili
stato di avanzamento delle fabbriche o di                   regio consigleri et nostro consultore» Andrea
problematiche relative alla gestione delle opere.           Arduino (Bazzano, 2009) fa riferimento invece
Così, ad esempio, in una lettera del 10 dicembre            Gonzaga in una lettera del 18 gennaio 1542, per
1541 Gonzaga preannuncia ai deputati delle                  le riparazioni intraprese nel bastione di Don
fabbriche e ai giurati della città di Messina di            Blasco a Messina9. Compiti di supervisione sono
avere convocato l’ingegnere «per dare ordine a              assegnati, infine, rispettivamente a Don Pedro
la expeditione di li fabrichi come per li altri cosi        Gonzales de Mendoza, nella primavera del 1543
che occurressero farse per la bona tutela et                per le fortificazioni di Siracusa e Messina, e a
defensione de ditta cita»6; a preoccupazioni di             Don Carlo Elabes, chiamato a risiedere a
diversa natura si deve invece il suo invio a                Messina nel marzo del 1546 per sovrintendere
Catania, per vigilare sulla fornitura di calce e            alle fortificazioni di quest’ultima e della vicina
sull’assegnazione dello staglio (appalto per la             città di Milazzo.
costruzione), come precisa una lettera del 20

                                                       72
4. Il cantiere, dati tecnici e organizzazione              giorni per discutere delle necessità della
                                                           fabbrica, man mano che questa avanzava.
Scendendo di scala, un secondo aspetto sul quale
intendiamo soffermarci è quello relativo al                Oltre agli aspetti amministrativi brevemente
cantiere, cioè alla costruzione delle singole              commentati, i capitoli affrontano questioni
strutture difensive, osservandone organizzazione           pratiche inerenti i materiali da costruzione
e aspetti tecnici attraverso la documentazione –           (calce, sabbia e pietra) e le maestranze da
di diversa natura – rintracciata per due capisaldi         coinvolgere nel cantiere. Relativamente ai primi,
del complessivo progetto di difesa perseguito nel          si precisa in particolare che la calce doveva
decennio in esame, Noto e Palermo.                         essere di buona qualità, ben cotta e senza pietre,
                                                           dovendo provvedere al momento della consegna
4.1 I capitoli per le fortificazioni di Noto               a bagnarla e ricoprirla di sabbia. Per la fornitura
(1542)                                                     di pietra, il più possibile abbondante, si richiede
                                                           di estrarla direttamente nel sito sul quale
Come accennato in precedenza, tra le Lettere
                                                           insisteva la nuova costruzione10, facendo in tal
Viceregie sono registrati i capitoli emessi dal
                                                           modo economia sui costi di trasporto. In
viceré Gonzaga per la costruzione delle
                                                           aggiunta alla pietra ottenuta per tal via, si
fortificazioni di Noto, il 31 maggio del 1542.
                                                           disponeva l’acquisto di «cento cantoni di
Articolato in sedici punti, il documento fornisce
                                                           longhezza di palmi quattro et di larghezza per
innanzitutto     una     chiara      testimonianza
                                                           omni verso di palmi dui quali diviranno di
dell’organizzazione amministrativa preposta a
                                                           serviri a li canthoneri et bombarderi», cioè
vigilare sul corretto funzionamento del cantiere.
                                                           elementi lapidei accuratamente intagliati da
Dallo stesso viceré era stato designato un
                                                           utilizzare per la realizzazione delle parti della
«depositario et pagatore di ipsi fabrichi», al
                                                           struttura chiamate ad avere una maggiore
quale i giurati dovevano far pervenire
                                                           resistenza. La sabbia, infine, doveva essere
annualmente la somma di denaro che la città
                                                           acquistata in un quantitativo ingente ancor prima
doveva destinare alle fortificazioni.
                                                           dell’avvio dei lavori, provvedendo anche in
 Le questioni più tecniche, legate in particolare          seguito a rifornire continuamente il cantiere.
alla fornitura dei materiali da costruzione e al           Relativamente alle maestranze da coinvolgere, si
reclutamento delle maestranze, erano di                    prescrive l’ingaggio di «alcuni boni perriaturi et
competenza di due deputati, che duravano in                alcuni calcarari» (cioè cavatori ed esperti nel
carica soltanto due mesi. Altri due ufficiali,             confezionamento della calce), da reclutare
prescelti ancora dal viceré, completavano                  principalmente nella contea di Modica.
l’organigramma il «tenitore di lo libro di li
                                                           La maggior rapidità dei lavori garantita dal
fabrichi», responsabile cioè della compilazione
                                                           sistema condiziona infine la scelta di affidare a
di un registro di fabbrica, e il «rechipituri di li
                                                           staglio (cioè in appalto) piuttosto che a giornata
attratti», ossia un funzionario preposto a ricevere
                                                           tanto l’esecuzione dei lavori di muratura,
e ispezionare tutti i materiali acquistati per la
                                                           «quanto lo fare di la petra et di la calche»,
costruzione.
                                                           «advertendo peroche ditta opera di staglo si fazi
Gli obblighi strettamente definiti per ciascuna di         et perfecta et non si permetta che si fazi trista per
queste figure e il sistema di controlli incrociati         farsene multa quantita».
istituito miravano a scongiurare il pericolo di
frodi. Così, ad esempio, se tenitori e richipituri         4.2 La costruzione delle fortificazioni di
erano tenuti ad annotare nel libro di fabbrica i           Palermo in due libri contabili (1536-1539)
nominativi di tutti i maestri e manovali impiegati
                                                           L’annotazione quotidiana di tutte le spese
a giornata nel cantiere, i deputati erano a loro
                                                           sostenute, ivi compresi i pagamenti ai diversi
volta obbligati a revisionare quotidianamente tali
                                                           operatori che a vario titolo avevano prestato
annotazioni «per non si posse commettere alcuna
                                                           servizio nel cantiere, imposta dai capitoli per le
fraude». I capitoli disponevano inoltre che i
                                                           fortificazioni di Noto era in effetti una prassi
suddetti officiali si riunissero ogni quindici

                                                      73
generalizzata. Strumento di controllo di una                 per le nuove fabbriche dalle strutture difensive
regolare conduzione del cantiere, a tutela del               che si era deciso di dismettere (torri medievali e
bene collettivo, tali registri lamentabilmente               rivellini), alla cui demolizione si procedeva
sono andati dispersi. Un’eccezione è costituita              parallelamente. Tra queste figurano anche
da due volumi che riportano la contabilità                   quattro torri del palazzo reale. Oltre alla pietra,
relativa ai lavori per la costruzione delle                  l’approvvigionamento di materiali riguarda
fortificazioni di Palermo, tra il 12 novembre                principalmente calce e soprattutto sabbia. In
1536 e il 23 agosto 153911. All’esigua lista degli           misura minore, tra gli acquisti compaiono anche
introiti riservati a finanziare tali opere,                  tavole, travetti e altri elementi lignei, utilizzati
essenzialmente provenienti dalla gabella della               per lo più per costruire scale o strutture a
farina, riscossa in città da due appositi deputati,          supporto di macchine da cantiere. Tra queste
segue la dettagliata annotazione di tutte le spese           figurano      gru     e    trabucchi,     impiegati
sostenute, de die in diem, per l’esecuzione delle            principalmente per il sollevamento dei materiali
stesse.                                                      provenienti dallo scavo dei fossati. Tra gli arnesi
                                                             da lavoro acquistati figurano a più riprese zappe
I due volumi fotografano l’avvio della messa in
                                                             e zappuni, marruggi e pali di ferro «per calcare
opera del progetto per le fortificazioni di
                                                             la pietra». Procedendo nell’attività di
Palermo ideato da Ferramolino (Di Giovanni,
                                                             costruzione      delle    nuove     strutture,    le
1896; Giuffrè, 1976; Tadini, 1977; Palazzolo,
                                                             professionalità coinvolte includono maestri
2007) che oltre alla costruzione di nuovi bastioni
                                                             muratori (o fabricatores), come Antonio di
prevedeva significative demolizioni di strutture
                                                             Baudo e Giovan Battista Faya, e intagliatori
preesistenti, talora anche di recente costruzione.
                                                             coinvolti in particolare per la realizzazione di
Il processo di ammodernamento del circuito
                                                             «merguloni et cannoneri». Per la realizzazione
difensivo della capitale dell’isola così avviato
                                                             delle macchine da cantiere, di scale in legno e di
avrà tuttavia tempi di esecuzione dilatati, con
                                                             centine (furmi) per la costruzione di volte, si
significative modifiche al disegno iniziale. Oltre
                                                             registra inoltre la presenza di maestri d’ascia.
che sul progetto in corso di esecuzione -
                                                             Tra le diverse professionalità annotate nei
concentrato in particolare in quegli anni sulla
                                                             registri in esame, segnaliamo infine il pittore
costruzione dei bastioni della Spasimo e di torre
                                                             trapanese Francesco Soprano compensato per
tonda - i due volumi contabili forniscono
                                                             aver «depinto la pianta di quista chitati cum soi
preziose informazioni per la conoscenza del
                                                             misuri per la fortificationi». Il conferimento di
cantiere.
                                                             un simile incarico, preventivo all’avvio di una
Dai pagamenti indirizzati a maestri, maestranze              riforma urbana importante, a un pittore conta del
e fornitori si ricava innanzitutto un quadro delle           resto nella Sicilia del XVI secolo altri esempi
professionalità coinvolte, dei materiali e degli             (Gazzè, 2012).
arnesi da lavoro utilizzati, nonché delle
                                                             Le retribuzioni indirizzate ai diversi soggetti
macchine da cantiere predisposte. Le diverse
                                                             coinvolti nella vicenda costruttiva rivelano
attività via via retribuite restituiscono inoltre la
                                                             inoltre      alcuni      aspetti     relativamente
sequenza delle operazioni necessarie per
                                                             all’organizzazione e al controllo di questi
l’attuazione del progetto. I perriaturi (cavatori)
                                                             complessi cantieri pubblici. Come già
provvedevano innanzitutto all’escavazione dei
                                                             sottolineato, la figura di vertice è quella
fossati, liberati dalla terra e dalle pietre ad opera
                                                             dell’ingegnere, progettista e autore delle
di semplici manovali, via via che i primi
                                                             ordinazioni, ossia disposizioni esecutive per
procedevano nello scavo. L’operazione quindi
                                                             l’attuazione del progetto. Nel caso in esame, si
aveva una duplice utilità, garantendo oltre alla
                                                             apprende che tali ordinazioni furono copiate in
realizzazione       del      fossato     un     buon
                                                             tre esemplari distribuiti ai tre deputati delle
approvvigionamento di materiali da costruzione
                                                             fabbriche – uno eletto dalla regia curia e due dal
in situ. Ancora all’insegna dell’ottimizzazione
                                                             consiglio civico tra i procuratori della città - per
delle risorse e delle energie lavorative impiegate
                                                             potere dare ordini circa le opere da eseguire,
appare inoltre l’ulteriore acquisizione di pietra

                                                        74
garantendo la fedeltà al progetto dell’ingegnere.          fortificazioni in Sicilia negli anni del governo di
Come nel caso di Noto, la supervisione                     Ferrante Gonzaga.
amministrativa era affidata alla vigilanza
                                                           Sebbene molti aspetti, in particolare quelli
esercitata dai municioneri (equivalenti al tenituri
                                                           relativi    alle      responsabilità    progettuali
del libro), chiamati ad annotare quotidianamente
                                                           meriterebbero una più approfondita riflessione
in appositi registri i nominativi dei lavoratori
                                                           caso per caso, nel quadro generale e
impegnati nel cantiere e l’attratto. Sopra i
                                                           attraverso gli esempi esaminati, emerge con
munizionieri stavano i deputati e a questi si
                                                           chiarezza     l’esistenza     di     un   modello
affiancano altri funzionari, cioè il tesoriere e il
                                                           organizzativo ben preciso e replicabile, e
secreto, per gli aspetti finanziari.
                                                           l’attenzione     alla     costituzione    di    un
Se l’ingegnere è il principale responsabile del            organigramma piramidale piuttosto articolato,
progetto generale e fornisce le istruzioni                 ma in grado di garantire efficienza, rapidità,
attuative, la sua saltuaria presenza in cantiere           qualità delle opere, ma anche il controllo
rendeva necessaria l’introduzione di una figura            della gestione finanziaria.
stabilmente alla guida della costruzione.
La corretta esecuzione delle opere era quindi              Note
garantita da un capomastro delle fabbriche, nel            (1) The research leading to these results has
caso specifico Antonio Belguardo sostituito poi            received funding from the European Research
da Francesco Basilicata, al quale veniva                   Council under the European Union's Seventh
corrisposto per tale incarico uno stipendio annuo          Framework Programme (FP7/2007-2013) / ERC
di 30 onze. Se la stabilità dell’incarico                  grant agreement n° 295960 – COSMED.
consentiva al capomastro di incidere sull’esito
finale della costruzione, i gradi di libertà di            (2) Archivio di Stato di Palermo (da ora ASP),
quest’ultimo rispetto alle previsioni di progetto          Tribunale del Real Patrimonio (da ora TRP),
dovevano comunque essere limitati.                         Lettere Viceregie, voll. 299-347.

Una conferma in tal senso proviene da un                   (3) ASP, TRP, Lettere Viceregie, vol. 339, cc.
rimborso     spese accordato a Belguardo e                 493v-497v.
annotato nei registri del cantiere palermitano,            (4) Si tratta delle fortezze di Bugia e Goletta, per
«per haviri andato in trapani per conferiri cum lu         le quali Ferramolino è incaricato di selezionare
ingigneri supra la maramma di la turri di lo               una squadra composta da un capomastro, cinque
tronu».                                                    muratori e quattro carcaroti (maestri che
I documenti indicano nel caso in esame anche               confezionavano la calce). ASP, TRP, Lettere
l’esistenza di un capo dei manovali – tale                 Viceregie, vol. 327, cc. 86v-87r.
Gabriele Blanchino - che riceveva i pagamenti              (5) Ivi, vol. 332, c. 493v-49188v.
che a sua volta distribuiva agli operai dallo
stesso controllati. Questi risulta inoltre                 (6) Ivi, vol. 326, cc. 78r-v.
coadiuvato da due aiutanti rispettivamente
                                                           (7) Ivi, vol. 320, cc. 317r-319r.
addetti alla supervisione del lavoro dei manovali
- tale Stefano Russo - e alla ricezione della              (6) Ivi, vol. 321, cc. 364r-v.
sabbia trasportata via mare fino al piano di San
                                                           (9) Ivi, vol. 327, c. 97v.
Sebastiano.
                                                           (10) Tale soluzione, era stata già attuata in
5. Conclusioni                                             altri cantieri; in particolare è il caso delle
                                                           fortificazioni di Palermo, come ricordato dallo
I documenti commentati contribuiscono a
                                                           stesso Gonzaga nella Relazione del 1546.
tracciare uno spaccato, ancora provvisorio, ma
denso di spunti per una conoscenza più                     (11) ASP, TRP, Numerazione Provvisoria, voll.
approfondita dei cantieri per la costruzione delle         1336 e 1450

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