CAPODANNO IN IRAN - Doit Viaggi
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CAPODANNO IN IRAN L’ANTICA PERSIA 1 DAL 27 DICEMBRE 2019 AL 5 GENNAIO 2020 10 GIORNI E 9 NOTTI Con accompagnatore dall’Italia e guida locale parlante italiano Shiraz, Persepoli, Pasargade, Abarkuh, Yazd, Na’in, Isfahan, Natanz, Kashan, Tehran DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
INDICE ITINERARIO __________________________________________________________________________________ 3 1° giorno: venerdì 27 dicembre PADOVA – VENEZIA – ISTANBUL – SHIRAZ ________________ 3 2° giorno: sabato 28 dicembre SHIRAZ ___________________________________________________ 3 3° giorno: domenica 29 dicembre SHIRAZ – PERSEPOLIS – NECROPOLIS – SHIRAZ ________ 4 4° giorno: lunedì 30 dicembre SHIRAZ – PASARGADE – ABARKUH – YAZD _________________ 5 5° giorno: martedì 31 dicembre YAZD ____________________________________________________ 6 6° giorno: mercoledì 1° gennaio YAZD – NA’IN – ISFAHAN ________________________________ 6 7° giorno: giovedì 2 gennaio ISFAHAN ____________________________________________________ 7 8° giorno: venerdì 3 gennaio ISFAHAN – NATANZ – KASHAN – TEHRAN ___________________ 8 9°giorno: sabato 4 gennaio TEHRAN _____________________________________________________ 8 10° giorno: domenica 5 gennaio TEHRAN – ISTANBUL – VENEZIA – PADOVA ______________ 9 PREZZI E DETTAGLI __________________________________________________________________________ 9 La quota comprende:_______________________________________________________________________ 9 La quota non comprende: _________________________________________________________________ 10 Passaporto e visto: _______________________________________________________________________ 10 Penali:____________________________________________________________________________________ 10 2 DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
ITINERARIO 1° giorno: venerdì 27 dicembre PADOVA – VENEZIA – ISTANBUL – SHIRAZ 3 Incontro dei signori partecipanti e partenza con pullman riservato per l’aeroporto di Venezia. (Su richiesta la partenza può essere effettuata da altri aeroporti.) Disbrigo delle formalità doganali ed imbarco sul volo di linea TK 1872 Turkish Airlines in partenza alle ore 14:25 con arrivo a Istanbul alle ore 18:50. Proseguimento con volo di linea TK 884 Turkish Airlines alle ore 21.50 per Shiraz. 2° giorno: sabato 28 dicembre SHIRAZ Arrivo a Shiraz alle ore 02.05. Incontro con la guida, trasferimento all’Hotel Homa Shiraz 5*, assegnazione delle camere riservate. In tarda mattinata, dopo la prima colazione in hotel, partenza per la visita della città denominata dei poeti e delle rose, nota per i suoi giardini e per la mitezza del suo clima. Si iniziano le visite con la Madrasa coranica di Khan tipico esemplare dell'architettura del periodo rinascimentale. Si prosegue con la Moschea Rosa (Nasir-al-Molk) costruita in epoca Qajar nel 1876 per ordine di uno dei signori della dinastia Mírzá Hasan Ali Nasir al Molk e terminata nel 1888. Pranzo in ristorante. Visita del giardino Naranjestan, con il suo padiglione principale ricoperto di specchi che un tempo veniva riservato ai ricevimenti. IL GIARDINO PERSIANO Non solo maestosi palazzi e moschee: l’Iran è anche la terra dei famosi giardini persiani, di cui nove sono ufficialmente registrati come Patrimonio Unesco. Dispiegati in varie città del paese, questi nove esemplari rappresentano diverse tipologie di giardino persiano, ognuna basata su un attento rispetto di proporzioni e simmetrie. Questi luoghi fatati, che hanno origine ai tempi di Ciro il Grande, fondatore dell’Impero persiano nel VI secolo a.C., sono frutto di un sapiente connubio di ingegneristica e botanica, architettura e agronomia. Divisi in quattro settori rivolti verso i punti cardinali, i giardini persiani simboleggiano l’universo zoroastriano, composto di cielo, terra, acqua e piante. L’elemento architettonico è fondamentale: il clima caldo e asciutto della zona è difficile da affrontare, e per ripararsi dalla calura sono stati inseriti in questi giardini numerosi padiglioni e DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
mura con archi, che non hanno il solo scopo di abbellire il luogo, ma anche e soprattutto quello di creare zone d’ombra e di riposo per i suoi frequentatori. La presenza dell’acqua è indispensabile nei giardini persiani e li caratterizza: scorre per tutta la loro lunghezza in grandi vasche decorate con fontane e zampilli di varie dimensioni. In questi specchi d’acqua si riflettono le mura e i colori degli edifici circostanti, spesso ricoperti di maioliche policrome. Un’altra componente fondamentale di questi giardini è ovviamente la folta vegetazione, composta prevalentemente da fiori, alberi da frutto e palme. Ogni elemento costituente il giardino persiano ha una funzione allegorica: ogni pianta la sua simbologia. Ad esempio il cipresso rappresenta l’eternità e poeticamente la bellezza femminile. La nozione di giardino persiano permea la vita iraniana e le sue espressioni artistiche: i riferimenti al giardino si possono trovare nella musica, nella letteratura e nella poesia. Gli eterni amori fra l’usignolo e la rosa che troviamo cantati da poeti come Hafez, l’hanno come ambientazione fissa. Ci si reca poi al bazar dei nomadi e al gran bazar della città caratterizzato da un’architettura ottocentesca ed al caravanserraglio di Moshir. Visita della tomba del poeta Hafez, uno dei più grandi poeti persiani di tutti i tempi. HAFEZ Il celebre poeta è nato a Shiraz intorno al 1315, ed è morto nella stessa città, dove ha sempre vissuto, nel 1390. Importato in Europa con tutti gli onori da Goethe, che ad Hafez si ispirò per il suo Divan occidentale-orientale, ha conosciuto traduzioni in molte lingue moderne. È considerato il massimo poeta persiano di tutti i tempi e ancora oggi in Iran è molto popolare: si dice che due libri non possono mancare in ogni casa: il suo Canzoniere e il Corano. Hafez, contrariamente a una tradizione poetica che preferiva una certa omogeneità e continuità discorsiva, sviluppa, all’interno di uno stesso testo, temi diversi in rapida successione, offrendo così al lettore un caleidoscopio di immagini e significati tesi a rappresentare l’ampio spettro dell’esperienza sensibile e 4 sovrasensibile. Nei suoi componimenti poetici celebra l’amore profano e il vino, ma affronta anche contenuti mistici e morali. L’amato (non c’è distinzione in persiano fra maschile e femminile) può essere una persona in carne e ossa, o Dio stesso. La stessa duttilità di interpretazione vale anche per il vino: è quello che si versa nella coppa per brindare, per dimenticare le pene d’amore o ancora è una bevanda spirituale, allegorico richiamo alla dissetante parola di Dio. Oggi Hafez riposa in un bellissimo giardino di Shiraz; la sua tomba, in alabastro, con scolpiti alcuni tra i suoi versi più famosi, è protetta dalla cupola di un tempietto, ed è meta di un incessante pellegrinaggio non solo da parte di giovani innamorati, ma anche di austeri accademici e gruppi di intellettuali che danno vita a pubbliche letture delle sue opere. Concludiamo le visite della città con la spettacolare Moschea degli Specchi, in persiano Shah Cheragh, che tradotto significa “Imperatore della Luce”. Il santuario è immerso in un grande giardino ricco di fontane e continuamente popolato da folle di fedeli (gli interni non sono visitabili). L’enorme cupola sopra il santuario è intarsiata con centinaia di migliaia di pezzi di vetro e specchi, che ricoprono anche le pareti interne insieme ad altrettante piastrelle multicolori. Gli specchi fanno parte dell’evoluzione dell’architettura religiosa sciita e vi entrano a far parte nel 17° secolo. Essi hanno un significato simbolico preciso: riflettono la luce portata dalla parola di Dio. Al termine trasferimento in albergo. Cena e pernottamento. 3° giorno: domenica 29 dicembre SHIRAZ – PERSEPOLIS – NECROPOLIS – SHIRAZ Prima colazione in Hotel. Partenza per Persepoli, a 53 km da Shiraz, in origine chiamata Takht-e Jamshid, il più affascinante sito archeologico dell’Iran. PERSEPOLI DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
Persepoli fu fondata da Dario I nel 518 AC e diventò presto una tra le città più belle. Nella volontà di Dario, Persepoli non avrebbe mai dovuto essere un centro residenziale permanente, bensì un luogo cerimoniale, simbolo eterno dell’unità dell’impero. Dario amava molto la sua creazione e per dotarla di tutta la bellezza possibile a quell'epoca, aveva chiamato in Persia i migliori artigiani di allora per costruire un palazzo che doveva essere la summa dell’architettura e della scultura delle regioni Mesopotamiche. I suoi successori, i re Serse e Artaserse l’allargarono e la provvidero di nuove strutture. Di questo splendore rifulse fino al 331 AC, anno della sua distruzione ad opera delle truppe di Alessandro Magno. Lo storico Plutarco narra che erano tali e tante le ricchezze di Persepoli che Alessandro, per trasportare tutto il bottino di guerra, si servì di oltre cinquecento cammelli e di più di cento asini. Ora lo scavo archeologico è dichiarato dall´UNESCO “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. Persepoli era costituita da una terrazza artificiale fatta a base di pietre unite. La base, le cui misure sono 450x270x15 metri, sopporta tutti gli edifici e palazzi che si distribuiscono in quattro piani diversi. Nell’area superiore si trovano i palazzi dei nobili e al livello inferiore ci sono le case dei servi. Un'enorme scala conduce verso la parte superiore dove ci sono resti di un labirinto di colonne, capitelli e rovine di mura che fanno intuire le piante delle residenze più lussuose. Di particolare interesse l'Apadana, la sala di ricevimento di Dario I, che poteva ospitare più di diecimila persone. Il suo scopo era accogliere le migliaia di vassalli che arrivavano dagli stati adiacenti e che ogni anno portavano i loro presenti al monarca Achemenide, conosciuto come Il Re dei Re, durante l'equinozio di primavera. Si ammirano inoltre la scala monumentale, la Porta di Serse, la Sala delle Cento Colonne, i Palazzi di Serse e di Dario, il Tripilon con i suoi importanti bassorilievi che rappresentano soldati Medi e persiani. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio le visite proseguono con Naqsh-e Rostam, il luogo dove si trovano le tombe dei re achemenidi, purtroppo ormai vuote. La località è celebre per i bassorilievi sassanidi: uno di questi è noto poiché testimonia la sconfitta e la cattura dell’imperatore romano Valeriano ad opera del re sassanide Shapur. Rientro a Shiraz e tempo libero al gran bazar. Cena e pernottamento in hotel. 5 4° giorno: lunedì 30 dicembre SHIRAZ – PASARGADE – ABARKUH – YAZD | km 457 Prima colazione in Hotel. Partenza per Yazd e sosta a Pasargade. Le rovine di Pasargade si trovano circa 87 chilometri a nordest di Persepoli, nella provincia iraniana di Fars; essa fu la prima capitale dell'Impero achemenide, fondata da Ciro il Grande nel 546 a.C., fino a che il centro di comando del regno non venne spostato a Persepoli. Si visita la tomba del suo leggendario fondatore Ciro il Grande, lo stipite con il rilievo del genio protettore alato, in tunica elamita e corona con simboli egizi, il Palazzo delle udienze e il Palazzo residenziale. Break con caffè, tè, dolci vari, pistacchi, datteri. Dopo la visita si prosegue per Abarkuh: un'oasi nel deserto con un cipresso che risale a 5000 anni fa. Pranzo in ristorante. Proseguimento del viaggio sulla rotta descritta da Marco Polo fino all’antica Yazd tra i più importanti centri carovanieri medioevali che ha accolto per secoli mercanti e viaggiatori. Trasferimento all’Hotel Arg-e-Jadid 4* e assegnazione delle camere riservate. Cena e pernottamento. PASARGADE Le rovine di Pasargade si trovano circa quaranta chilometri a nordest di Persepoli, nella provincia iraniana di Fars; essa fu la prima capitale dell'Impero achemenide, fondata da Ciro il Grande nel 546 a.C., fino a che il centro di comando del regno non venne spostato a Persepoli. L'odierno sito archeologico si estende su di una superficie di 1.6 chilometri quadrati ed al suo interno include una struttura comunemente creduta essere il mausoleo di Ciro, la fortezza di Toll-e Takht (situata sulla cima di una collina), e le rovine di due palazzi reali con i loro giardini, uno dei primi esempi di giardino persiano che la storia registri. Il monumento più famoso di Pasargade è la tomba di Ciro il Grande. Essa è costruita su sei alti gradini che conducono alla sepoltura vera e propria, la cui camera è lunga 3.17 metri e larga 2.11 ed ha un'entrata bassa e stretta. Benché non ci siano prove DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
certe per l'identificazione della tomba con quella di Ciro II di Persia, gli antichi storici greci riportarono che questa era la convinzione di Alessandro Magno, il quale rese omaggio al mausoleo dopo il saccheggio e la distruzione di Persepoli. Durante la Conquista islamica della Persia, quando l'esercito arabo si trovò di fronte alla tomba decise di distruggerla, poiché essa era considerata in contrasto con i principi dell'Islam. L'edificio si salvò grazie al fatto che i suoi guardiani riuscirono a convincere il comandante dell'esercito che la tomba non era stata costruita in onore di Ciro il Grande, bensì della madre del re Salomone. Come risultato di ciò l'iscrizione venne cambiata con un versetto del Corano e la costruzione stessa venne conosciuta in seguito come "Qabr-e Madar- e Sulaiman", cioè la tomba della madre di Salomone, nome ampiamente diffuso ancor oggi. 5° giorno: martedì 31 dicembre YAZD Prima colazione in Hotel. Partenza per la visita della città. Iniziamo dalle testimonianze della religione zoroastriana, essendo Yazd l’unica che ancora conta parecchi seguaci della vecchia religione: il Tempio del Fuoco con la fiamma eterna e le Torri del Silenzio. Pranzo in ristorante. Si proseguono le visite: la Moschea del venerdì, il complesso Amir Chakhmagh che si erge su una bellissima piazza medioevale, gli antichi quartieri (Fahadan) dove visiteremo una tipica casa qagiara, la cisterna d’acqua con le 4 torri di ventilazione, la Prigione di Alessandro, il Mausoleo dei 12 Imam. Nel tardo pomeriggio rientro in albergo. Cena di Capodanno e pernottamento. YAZD Incastonata fra due deserti, il Dasht-e Kavir a nord e il Dasht-e Lut a sud, Yazd è una fra le mete più interessanti dell’Iran. È una città di primaria importanza come centro dell'architettura persiana. A causa del clima secco, ha una delle più ampie reti di qanat nel mondo e i costruttori di qanat di Yazd sono considerati i più abili dell'Iran. Con un ingegnoso sistema di pendenze e mulini, la rete 6 idraulica convoglia le acque provenienti dalle montagne e, nei millenni, ha contribuito a trasformare la città e i campi in un’oasi dove prosperano giardini e frutteti. Per affrontare le estati torride, molti edifici antichi sono dotati di magnifiche torri del vento (badgir) e di vasti ambienti sotterranei. La città ospita anche importanti esempi di yakhchal, di cui alcuni sono ancora usati come ghiacciaie per conservare il ghiaccio proveniente dalle vicine montagne. La città vecchia di Yazd è uno dei più grandi centri urbani costruito quasi interamente con adobe, un impasto di argilla, sabbia e paglia. Essa racchiude dei veri e proprio capolavori dell’architettura islamica, come la Moschea del venerdì, splendido monumento ricoperto di maioliche azzurre e con due altissimi minareti, e il Complesso Amir Chakhmagh. A qualche chilometro dal centro di Yazd, in un’area completamente rocciosa, si trovano le due suggestive Torri del Silenzio. 6° giorno: mercoledì 1° gennaio YAZD – NA’IN – ISFAHAN | km 325 Prima colazione in Hotel. Partenza per Isfahan con sosta a Na'in, dove visiteremo la Moschea del venerdì. Rinomata per il suo artigianato, la cittadina di Na’in è stata, fin dall’epoca sasanide, un importante crocevia lungo le rotte commerciali che attraversano la provincia. In passato era conosciuta soprattutto per le ceramiche e per i tappeti e mantelli in lana di cammello. Pranzo in ristorante. Proseguimento del viaggio attraverso gli splendidi scenari del deserto e sosta alle rovine di un caravanserraglio. Arrivo ad Isfahan, assegnazione delle camere riservate all’Hotel Abbasi 5*. L’edificio principale dell’Hotel è ricco d’atmosfera e immerso in un magnifico giardino, dove è possibile bere un tè tradizionale. Visita dei ponti rinascimentali sul fiume Zayandè: il più importante Si-o-se Pol, che significa "Ponte dei 33 archi", detto anche "ponte Allahverdi-Khan", il Pol-e Khaju un po’ più stretto ma ancor più bello del precedente, costruito dallo scià Abbas, e infine lo Shahrestan, del XII secolo circa, quindi il più antico dei ponti, in pietra e mattoni. Cena. Dopo cena, passeggiata nella splendida Piazza dell’Imam. Rientro in hotel e pernottamento. DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
ISFAHAN Isfahan è la città-sogno dell'Islam, meta nei secoli di intellettuali e viaggiatori, ed è considerata la città più affascinante, romantica e scintillante dell’Iran. È la città delle mille e una notte, dove Pasolini girò “Il fiore delle mille e una notte”. Travolta dal colore turchese, che ne contraddistingue l’atmosfera magica, è abitata da gente gentile ed elegantissima, soprattutto le donne che, seppure velate, nascondono acconciature degne di una principessa, tra chignon, occhi bistrati e mani smaltate. Dotata di un clima piacevolissimo, temperato durante quasi tutto l'anno, Isfahan è attraversata dal fiume Zayandè ed è al centro dell'altipiano iranico. Proprio per questa posizione strategica, nei secoli è stata un importante centro commerciale. Descritta e lodata da viaggiatori, scrittori e artisti provenienti da diverse nazioni ed epoche storiche, da Marco Polo allo scrittore inglese Edward Browne, Isfahan ha incantato visitatori per secoli e non mostra nessun segno dell’età. Non si conosce con certezza quando fu fondata, ma si sa che già nel V secolo a.C. era una città importante perché i monarchi l’avevano scelta come residenza estiva. Il periodo di massimo splendore, in cui la città assunse nuovamente il ruolo di capitale, fu quello sotto la guida di Abbas I il Grande, a cavallo tra il XVI e XVII secolo. Circondato da una corte di diplomatici e ricchi mercanti, lo scià trasformò la città, incoraggiando tutte le forme di arte e artigianato. Ma il lascito più importante dell’era di Abbas I è il tessuto urbano che fa di Isfahan una città irripetibile, con splendidi palazzi e rigogliosi giardini, ponti monumentali e grandi moschee. 7° giorno: giovedì 2 gennaio ISFAHAN Prima colazione in Hotel. Iniziamo le visite di Isfahan con la Moschea del Venerdì, da molti considerata il più alto livello dell’arte islamica in Persia. 7 MOSCHEA DEL VENERDÌ Si tratta dell’edificio più antico e prestigioso della città, risalente addirittura all’VIII sec., e fondato, forse, sul sito di un Tempio del Fuoco. La Moschea del venerdì, costruita nel 1121, rappresenta un vero e proprio museo di architettura islamica. Visitandola si può capire come si sia evoluta l’architettura islamica in un periodo di circa 800 anni, senza contare che ciascuno dei diversi elementi rappresenta il culmine della crescita artistica della sua epoca. Nonostante le ingenti modifiche apportate alla struttura nel corso dei secoli, essa conserva un'unità strutturale, decorativa, cromatica e di materiali. La Moschea di Isfahan, divenuta bene protetto dall’Unesco nel 2012, si estende su una superficie di oltre 20 mila metri quadrati ed è la più imponente di tutto l’Iran. Ciò che contraddistingue la moschea è la sua integrazione con il tessuto urbano attraverso i numerosi accessi che la collegano con le attività della città, sfumando i confini tra spazi cittadini e spazi religiosi. Questo risultato è anche l'esito finale del processo costruttivo e ricostruttivo verificatosi nel tempo. La moschea ripropone la pianta a quattro iwan, ognuno dei quali conduce ad una sala coperta da una cupola e fiancheggiata da arcate su due livelli, con nicchie dalla sagoma appuntita. In epoca selgiuchide furono anche costruite le due straordinarie cupole in mattoni. Proseguiamo le visite con la Cattedrale Armena di San Salvatore, con i suoi splendidi affreschi. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, ammiriamo la stupenda Piazza dell’Imam (Naqsh-e jahàn) dove si affacciano le antiche botteghe del gran Bazar e due splendide moschee. La prima è la Masjed-e Imam, la moschea dello Scià eretta nel 1629 durante il periodo Safavide, il cui complesso è stato dichiarato dall'UNESCO “Patrimonio Mondiale dell'Umanità” nel 1979, che, con la caduta dello Scià di Persia nel 1979 e l'istituzione della Repubblica islamica dell'Iran, è stata così ribattezzata con riferimento al leader della rivoluzione Ruhollah Khomeyni. Il portale dell'edificio è alto 27 metri ed è affiancato da due minareti di 42 metri, tutte le mura dell'edificio sono decorate con tessere di mosaico di sette colori con un notevole effetto ottico a seconda delle condizioni di luce in modo che ad ogni ora del giorno questo capolavoro dell'arte islamica ci appare con un volto diverso, la porta DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
di accesso è in legno ricoperto da strati di oro e argento decorata con alcuni poemi scritti in caratteri calligrafici nasta'liq. La moschea è dotata di 4 iwān o mihrab, dei quali il più grande è quello che indica la direzione della Mecca. Dietro di esso si apre uno spazio ricoperto dalla più grande cupola della città, alta 52 metri. La seconda è la Masjed-e Sheikh Lotfallah, costruita dallo scià Abbas I nel 1602, un piccolo tempio arredato con una molteplicità di dettagli che lo trasformano in una meraviglia. Questa moschea era conosciuta come “quella delle donne”, perché in origine un cunicolo la collegava col palazzo di Ali Qapu e permetteva alle donne della corte di assistere agli uffici religiosi senza essere osservate. La maggior parte delle piastrelle che arredano l’interno sono rosa, ma hanno tonalità che variano con la luce. Uno degli elementi più attraenti è il pavone disegnato sul suolo che si mostra in tutta la sua bellezza quando la luce del sole non lo illumina direttamente. Un capolavoro dell’architettura e dell’arte decorativa persiano islamica è il Palazzo Ali Qapu: ognuno dei 6 piani di cui è composto ha le sue decorazioni specifiche ed aveva una funzione particolare. Il primo piano era il quartier generale dei guardiani, al secondo piano c'erano le cucine, al terzo piano la sala ricevimenti ed alla fine al sesto piano il salone per i concerti musicali con i particolari soffitti traforati intagliati con le forme degli strumenti musicali. Sul tetto della regia infine, era possibile ammirare l'intera piazza e lo Scià si sedeva lì in occasioni particolari come le feste e le parate militari che si tenevano nella piazza. A seguire, visiteremo il Palazzo Chehel Sotun con le sue colonne che si specchiano nella piscina antistante l’entrata e i suoi affreschi. Cena e pernottamento in hotel. 8° giorno: venerdì 3 gennaio ISFAHAN – NATANZ – KASHAN – TEHRAN | km 461 Prima colazione in Hotel. Partenza per Kashan, con sosta a Natanz, dove si visita un santuario moschea del periodo selgiuchide, Abd as-Samad. A Kashan, cittadina che ospita alcune tra le più belle case tradizionali del Paese, oltre a giardini e splendidi edifici dell’architettura islamica, si visita una villa bioclimatica, cioè una casa padronale dell'800 ed uno dei più famosi giardini dell'Iran, Bagh-e Fin, progettato dallo Shah Abbas I come una classica visione persiana del paradiso. Pranzo 8 in ristorante. In serata, arrivo a Tehran. Sistemazione all’Hotel Espinas 5*. Cena e pernottamento. 9°giorno: sabato 4 gennaio TEHRAN Prima colazione in Hotel. Partenza per la visita della città con l’incantevole Iranbastan, celebre museo archeologico dove sono custoditi preziosi reperti dal IV millennio a. C. fino al periodo islamico delle antiche civiltà che hanno abitato la regione. Qui si possono ammirare ad esempio una collezione di bronzi del Luristan, o il bassorilievo della sala delle udienze del tesoro di Dario I risalente al VI secolo a.C., o l'uomo di sale, la salma di un minatore che visse probabilmente tra il III e il IV secolo e perfettamente conservata proprio grazie al sale. Proseguimento delle visite con il Palazzo Golestan ("Palazzo dei fiori"). Si tratta in realtà di un complesso di edifici all'interno di un recinto fortificato e circondato di canali. Il complesso è situato là dove sorgeva l'antica cittadella di Arg eretta al tempo dello Scià Abbas il grande (1588-1629). I palazzi del complesso sono magnificamente decorati come e forse più delle maggiori regge europee. Spiccano in particolare il "Takht-e Marmar", ovvero la sala del trono di marmo e il "Talar-e Aineh" o sala degli specchi, dove molti Scià vennero incoronati. Pranzo in ristorante. Dopo il pranzo ci si reca al Museo dei Gioielli. MUSEO DEI GIOIELLI Il Museo dei Gioielli di Tehran, situato all’interno della Banca Centrale dell’Iran, conserva la più spettacolare raccolta di gioielli del mondo. Si tratta di una collezione accumulata attraverso i secoli da tutte le dinastie persiane e che alcuni degli ultimi membri della famiglia Pahlavi indossarono. La collezione dei Gioielli della Corona persiana comprende diverse corone e troni decorativi, oltre trenta tiare, dozzine di spade e scudi ingioiellati, un gran numero di diamanti e altre pietre preziose, molti servizi in oro e metalli preziosi e altri oggetti significativi dell'Impero Iraniano, durato oltre 2.500 anni. A causa del loro enorme valore economico, i gioielli della corona iraniana vennero per secoli tenuti lontano dalla visibilità del pubblico, nascosti nei caveaux della Tesoreria imperiale. Allo DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
scoppio della rivoluzione Islamica che detronizzò la famiglia Pahlavi nel 1979, si temette che i gioielli della corona potessero essere rubati o venduti dai rivoluzionari (già alcuni piccoli oggetti erano stati esportati illegalmente e venduti all'estero), anche se gran parte della collezione rimase intatta. Quando la situazione si fu calmata, nel 1990 il presidente Hashemi Rafsanjani riaprì l'esposizione permanente dei gioielli, ed essi ancora oggi possono essere ammirati nella sede della Banca Centrale dell'Iran. Di particolare pregio il Trono del Pavone tempestato, per volere dello shah Fath Ali, di ben 26.733 gemme preziose. Nel 1798 il trono, chiamato originariamente "del sole", prende il nome dalla donna amata dallo shah e conosciuta da tutti come la Signora Pavone. Fra i tesori spicca anche il Globo terrestre, un mappamondo realizzato con 35 chili di puro oro e più di 50.000 pietre preziose, nel quale i mari sono smeraldi e le terre rubini (eccetto Iran, Gran Bretagna e Francia, fatte di diamanti). Avremo la possibilità di ammirare la Corona Kiani e "il mare di luce"(Daryā-yé Nūr), diamante rosa del peso di 182 carati, forse il diamante grezzo più grande al mondo, estratto nelle miniere di Golconda e portato in Persia da Nadir scià (1688–1747) al ritorno dalla sua vittoriosa campagna in India (1739). La visita della città si conclude con la panoramica di Piazza Azadi, ovvero la Piazza della Libertà, con il celebre monumento alto 45 metri, fatto erigere nel 1971, dallo Scià Reza Pahlavi in occasione della celebrazione dei 2500 anni della nascita dell’Impero Persiano. Rientro in albergo. Cena e pernottamento. 10° giorno: domenica 5 gennaio TEHRAN – ISTANBUL – VENEZIA – PADOVA Trasferimento all'Aeroporto di Tehran in tempo utile per il volo di linea TK 879 Turkish Airlines in partenza alle ore 07:40 con arrivo a Istanbul alle ore 10:40. Proseguimento con volo di linea TK 1871 Turkish Airlines alle ore 12:45 con arrivo a Venezia alle ore 13:25. (Su richiesta, il rientro può essere effettuato su altri aeroporti.) Rientro a Padova con pullman riservato. 9 PREZZI E DETTAGLI Quota di partecipazione a persona € 2530 Supplemento singola € 500 Assicurazione facoltativa contro l’annullamento per motivi medici, senza franchigia € 100 Le quote di partecipazione sono state calcolate in Euro. Eventuali adeguamenti delle tasse aeroportuali potranno essere applicati 20 giorni prima della partenza. L’iscrizione e la partecipazione al viaggio è regolata dal Contratto di Viaggio riportato nel sito www.doitviaggi.com e disponibili presso la nostra sede. Le normative, i massimali assicurati e le possibili integrazioni sono riportati nel sito www.doitviaggi.com e disponibili presso la nostra sede. LA QUOTA COMPRENDE: • Volo intercontinentale Turkish Airlines Venezia / Shiraz e Tehran / Venezia; • Tasse aeroportuali (€ 231,47 al 15/05/2019) • Sistemazione in camere doppie con servizi privati in alberghi di prima categoria 5* a Tehran, Isfahan, Shiraz, a Yazd 4* (classificazione locale) • Facchinaggio negli alberghi; • Trattamento di pensione completa; DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
• 1 bottiglietta di acqua minerale al giorno in pullman, tè e caffè in pullman durante i trasferimenti; • Tutti i trasferimenti, le visite indicate nel programma di viaggio – ingressi inclusi ove previsti – con guida locale parlante italiano; • Accompagnatore DOIT VIAGGI dall’Italia al raggiungimento di 15 partecipanti; • Assicurazione medico-bagaglio AXA con copertura fino a € 10.000; • Guida e gadget da viaggio (una a coppia) LA QUOTA NON COMPRENDE: • Le mance alla guida e all’autista (60 Euro per persona che verranno raccolte in loco); • Le spese per l’ottenimento del visto consolare obbligatorio pari a 85 Euro. • L’eventuale adeguamento delle tasse aeroportuali; • Gli extra di carattere personale; • Tutto quanto non espressamente riportato alla voce “la quota comprende”; • Assicurazione contro l’annullamento senza franchigia: € 100 in doppia, € 150 in singola. PASSAPORTO E VISTO: Il passaporto deve essere valido per almeno sei mesi dalla data di rientro dal viaggio e deve avere due pagine libere. Per l’ingresso in Iran è richiesto il visto consolare, all'ottenimento del quale provvederà la nostra organizzazione previo pagamento dei diritti dovuti. Per l'ottenimento del visto sono richiesti: copia della prima pagina del passaporto, 1 foto tessera recente (non c’è più l’obbligo di avere il capo coperto per le donne), il modulo di richiesta debitamente compilato con tutti i dati richiesti. È IMPORTANTE CHE NON SIA PRESENTE SUL PASSAPORTO IL VISTO DI ISRAELE. 10 PENALI: Al viaggiatore che receda dal contratto prima della partenza per qualsiasi motivi anche imprevisto e sopraggiunto, al di fuori delle ipotesi elencate al primo comma, saranno addebitati – indipendentemente dal pagamento dell’acconto di cui all’art.7 comma 1 – il costo individuale di gestione pratica e l’eventuale corrispettivo di coperture assicurative già richieste al momento della conclusione del contratto o per altri servizi già resi, adeguate e giustificabili spese di risoluzione preventivamente indicate nei programmi alla voce Penali da recesso, salvo eventuali condizioni più restrittive - legate a periodi di alta stagione o di piena occupazione delle strutture - che verranno comunicate al viaggiatore in fase di preventivo e quindi prima della conclusione del contratto: a. 10% della quota di partecipazione fino a 46 giorni prima della partenza (per quanto riguarda la biglietteria aerea ai sensi della normativa che regola la relativa tariffa; b. 30% della quota di partecipazione da 45 a 31 giorni prima della partenza; c. 50% della quota di partecipazione da 30 a 21 giorni prima della partenza; d. 75% della quota di partecipazione da 20 a 15 giorni prima della partenza; e. 100% della quota di partecipazione da 14 giorni prima della partenza. Nessun rimborso spetta a chi rinuncia il giorno ante partenza o il giorno stesso, o decida di interrompere il viaggio a soggiorno già intrapreso. Il calcolo dei giorni non include quelli di recesso e di partenza. ATTENZIONE In caso di annullamento o cambio nome di biglietti aerei di linea, aerei low cost o traghetti abbinati al pacchetto, già emessi, o altri servizi già acquistati e non rimborsabili la penale applicata sarà pari al 100% del costo del biglietto o servizio. DOIT Viaggi di I.T.P. Srl – Via Tiziano Aspetti, 246 – 35133 Padova I nostri viaggi 2019 T. 049618500 C. 338373071 F. 049613955 - doit@doitviaggi.it - www.doitviaggi.com Capodanno in Iran
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