Fondata da Aldo Capitini nel 1964 | settembre - ottobre 2014 - Azione nonviolenta
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
lo ca co ina nd nt es ien tr e aib ile Fondata da Aldo Capitini nel 1964 | settembre - ottobre 2014 Rivista bimestrale del Movimento Nonviolento | anno 51, n. 605 | contributo € 5,00
3 Un’altra difesa è possibile. 14 Le armi non ci difendono Civile, non armata, nonviolenta ma abbiamo bisogno di garanzie di Mao Valpiana di Grazia Naletto 6 Se vuoi la pace difendi la pace. 16 Un’altra difesa è possibile,se davvero la vogliamo Le ragioni della Campagna di Enrico Maria Borrelli di Pasquale Pugliese 17 Il Servizio Civile universale 10 Per cambiare il corso della storia, alla base di una nuova difesa le alternative nonviolente esistono di Licio Palazzini di Sergio Bassoli 18 Costituzione dei comitati locali promotori 12 Proposte concrete per attuare 20 “Istituzione e modalità di finanziamento la (vera) difesa della patria del Dipartimento della Difesa civile, di Francesco Vignarca non armata e nonviolenta” 13 Corpi di pace per una difesa civile 23 Vademecum per la raccolta delle firme a sostegno di Martina Pignatti Morano della Proposta di Legge di iniziativa popolare 36 rubriche Direzione e Amministrazione Stampa 5 per mille Via Spagna, 8 - 37123 Verona (Italy) (su carta riciclata) Nella dichiarazione dei redditi vi invitiamo Tel. e Fax (+39) 045 8009803 a cura di Scripta s.c. a destinare il 5x1000 al Movimento E-mail: redazione@nonviolenti.org via Albere 18 - 37138 Verona Nonviolento, indicando il codice fiscale www.nonviolenti.org tel. 045 8102065 - fax 045 8102064 93100500235 idea@scriptanet.net Editore www.scriptanet.net Iscrizione Registro Nazionale della Stampa Movimento Nonviolento n. 3091 vol. 31 foglio 721 del 4/4/1991 (Associazione di Promozione Sociale) Direttore responsabile Registrazione del Tribunale di Verona n. Codice fiscale 93100500235 Pietro Pinna 818 del 7/71988 Partita Iva 02878130232 Adesione al Movimento Nonviolento Spedizione in abbonamento postale. Poste Direttore Per iscriversi o versare contributi al Italiane s.p.a. – DL 353/2003 (conv. In L. Mao Valpiana Movimento Nonviolento utilizzare il conto 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB corrente postale 18745455 intestato a VERONA. Tassa pagata/Taxe perçue. Amministrazione Movimento Nonviolento - Piercarlo Racca oppure per bonifico bancario utilizzare il Codice IBAN: Pubblicazione bimestrale, settembre- Redazione IT 35 U 07601 11700 000018745455. ottobre, anno 51 n. 605, fascicolo 440 Elena Buccoliero, Gabriella Falcicchio, Nella causale specificare “Contributo di Roberto Rossi, Daniele Taurino, Pasquale adesione al MN”. Un numero arretrato contributo € 6,00 Pugliese, Massimiliano Pilati, Caterina L’adesione al MN (€ 60,00) comprende comprese le spese di spedizione. Bianciardi, Martina Lucia Lanza, Mauro l’invio di Azione nonviolenta. Biani (disegni). Chiuso in tipografia il 25 ottobre 2014 Abbonamento annuo Gruppo di lavoro € 32,00 da versare sul conto corrente Tiratura in 2500 copie. Centro per la Nonviolenza del Litorale postale 18745455 intestato ad Movimento romano, Fiumicino, Roma: Nonviolento, oppure per bonifico bancario In copertina: Daniele Quilli, Alessandra Salis, Sara utilizzare il Codice IBAN: IT 35 U 07601 Il logo della Campagna, di Mauro Biani Colacicco, Samantha Nuzzi (illustrazione), 11700 000018745455. Nella causale Mattia Scaccia, Alessandro Galderisi, specificare “Abbonamento ad AN”. Angela Argentieri e Franco De Nicola
L’editoriale di Mao Valpiana Un’altra difesa è possibile. Civile, non armata, nonviolenta Questo numero di Azione nonviolenta viene de- civile per la pace. dicato alla Campagna “Un’altra difesa è possibi- Da allora gli obiettori hanno continuato ad ela- le”, che ci vedrà impegnati nei prossimi 6 mesi borare ricerche, proposte ed esperienze di forme nella raccolta delle firme necesarie per presenta- di difesa nonviolenta, cioè attuata dai civili e sen- re alla Camera dei Deputati la proposta di Leg- za l’uso delle armi. ge di iniziativa popolare per la Difesa civile non Con l’avvio nel nostro paese del servizio civile armata e nonviolenta. È uno strumento di servi- (che dal 1972 ad oggi ha coinvolto più di un mi- zio e di lavoro. Vogliamo in questo modo offrire lione di giovani, ragazzi e ragazze) si è passati argomenti, informazioni, notizie a chi organizzerà dalla testimonianza di una possibile difesa non- tavoli per la raccolta delle firme autenticate, e ai violenta personale, a sperimentare una difesa cittadini che dopo essersi documentati decide- nonviolenta collettiva. Il servizio civile, è stato ranno di sottoscrivere. Siamo coscienti, e anche riconosciuto da più sentenze della Corte Costi- orgogliosi, di essere protagonisti di un fatto po- tuzionale e del Consiglio di Stato, è una forma litico importante, tutelato dall’articolo 71 della legittima e riconosciuta di “difesa della patria” Costituzione: “Il popolo esercita l’iniziativa delle in attuazione dell’articolo 52 della Costituzio- leggi, mediante la proposta, da parte di almeno ne (“la difesa della patria è un sacro dovere del cinquantamila elettori, di un progetto redatto in cittadino”), che non parla di “difesa armata o articoli”. È l’unico modo per attuare il principio militare”, ma semplicemente di “difesa”, il che fondamentale che i costituenti hanno voluto in- significa che i Costituenti già immaginavano che serire al primo punto della nostra Carta fonda- vi potessero essere diverse modalità di difesa. Il tiva: “La sovranità appartiene al popolo, che la problema è che è sempre e solo stata finanziata esercita nelle forme e nei limiti della Costituzio- la difesa militare armata, e non si è mai data una ne”. Quindi, con la proposta di Legge stiamo possibilità alla difesa nonviolenta di dimostrare esercitando la nostra sovranità. Cosa c’è di più la sua efficacia. essenziale per la nostra cittadinanza? La copia di Azione nonviolenta che stai leggendo è il mezzo Le reti pacifiste, nonviolente e disarmiste (Rete per attuare la tua sovranità: puoi utilizzarla per Italia Disarmo, Rete della Pace, Tavoli interven- diventare un legislatore attivo, per raccogliere ti civili di pace, Sbilanciamoci!), che hanno dato firme, per convincere altri a farlo. Questa è la vita, insieme alle organizzazioni del servizio civi- vera politica. le (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile e Forum Nazionale Servizio Civile), all’Arena di La proposta di una Difesa civile, non armata e pace e disarmo del 25 aprile 2014 a Verona, e nonviolenta, ha radici lontane. Non è la novi- alla manifestazione “Facciamo un passo di pace” tà dell’ultimo momento. Viene dall’immediato del 21 settembre a Firenze, sono le promotrici dopo guerra, con le prime obiezioni di coscien- della Campagna “Un’altra difesa è possibile”: za, quando i giovani, rifiutando il servizio militare, una Legge di iniziativa popolare che porta il ti- si dicevano disponibili ad un servizio alternativo, tolo: “Istituzione e modalità di finanziamento del per dimostrare che la difesa non è solo quella Dipartimento della Difesa civile, non armata e armata. Pietro Pinna, tra i primi obiettori italiani nonviolenta” (già depositata alla Corte di Cas- già nel 1949, nel corso della sua vicenda giudi- sazione e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del ziaria si disse disponibile ad essere impiegato 4 luglio 2014). Si tratta ore di raccolgiere 50.000 nei servizi di “sminamento” (in quegli anni erano firme autenticate, per poi presentare il testo di ancora molte le bombe inesplose che potevano Legge alla Camera dei Deputati, chiedendone la provocare gravi danni alla popolazione) per di- discussione. mostrare che il suo rifiuto di indossare la divisa e le armi non veniva fatto per viltà. Ripudiava la La Campagna ha tre livelli di sviluppo: guerra, ma era pronto ad assolvere un servizio 1) culturale: vogliamo aprire nel paese un dibat- Azione nonviolenta | 3
L’editoriale di Mao Valpiana tito sui concetti di minaccia, difesa, sicurezza. tuzione del nuovo Dipartimento per la difesa Da cosa ci sentiamo realmente minacciati? civile (togliendo finalmente il tema della dife- Da un’invasione nemica, o piuttosto dalla cri- sa all’esclusività della classe militare), ed in- si economica, dalla mancanza di lavoro, dal troducendo una nuova opzione fiscale, affin- rischio idrogeologico, dalle variazioni clima- chè i cittadini possano liberamente scegliere tiche, dalla cementificazione di un ambiente di sostenere finanziariamente la difesa civile. al collasso? E per difenderci da questi pericoli reali, quali sono gli strumenti più adatti? Per Nel concreto, la proposta di legge che i cittadi- la nostra sicurezza sono più utili gli F35 o una ni potranno sottoscrivere vuole l’istituzione e prevenzione e cura del territorio? il finanziamento di un Dipartimento che com- 2) politico: vogliamo che il Parlamento si doti prenda i Corpi civili di pace e l’Istituto di ricer- degli strumenti per dare piena attuazione che sulla Pace e il Disarmo e che abbia forme di agli articoli 11 e 52 della Costituzione, che interazione e collaborazione con il Dipartimento coinvolga i cittadini nel loro ruolo di “difen- della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili sori della patria”. Con la Campagna potremo del Fuoco ed il Dipartimento della Gioventù e aprire un rapporto con i nostri rappresentanti del Servizio Civile Nazionale. Si tratta di dare fi- nelle istituzioni, dai sindaci ai parlamentari; in nalmente concretezza a ciò che prefiguravano i particolare con l’intergruppo dei parlamentari Costituenti con il ripudio della guerra, e che già per la pace. oggi è previsto dalla legge e confermato dalla 3) giuridico: vogliamo contribuire ad una mag- Corte Costituzionale, cioè la realizzazione di una giore democrazia nel nostro paese, con l’isti- difesa civile alternativa alla difesa militare. Il finanziamento della nuova difesa civile dovrà avvenire grazie alla possibilità per i contribuen- ti di destinare una quota pari al sei per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche all’incremento della copertura delle spese di fun- zionamento del Dipartimento per la Difesa civile non armata e nonviolenta ed al finanziamento delle attività dei Corpi Civili di Pace e dell’Istituto di ricerca sulla Pace e il Disarmo. Di fronte alla drammatica crisi economica e so- ciale del Paese, che sostanzialmente non ha sfiorato lo strumento militare, vogliamo spostare fondi dalle spesa militare a vantaggio della dife- sa nonviolenta. Non si tratta di spendere di più, ma di spendere meglio. La difesa civile, non armata e nonviolenta, per essere efficace, deve essere preparata, organiz- zata, sviluppata, finanziata. Non può essere la- sciata alla sola buona volontà di gruppi di base che già attualmente intervengono con modalità nonviolente in contesti conflittuali. Il Dipartimen- to garantirebbe una dignità istituzionale ed una dimensione strutturale alla “difesa civile” I dipartimenti già istituiti, ai quali la proposta di legge fa riferimento (Servizio civile e Protezione civile), hanno specifiche competenze e strutture Italia da difendere organizzative ad esse funzionali che, pur essendo 4 | settembre-ottobre 2014
L’editoriale di Mao Valpiana parte integrante della “difesa civile, non armata ogni città e paese si formino dei Comitati pro- e nonviolenta”, non la ricomprendono nel suo motori locali. La raccolta firme è prevista dal 28 insieme. Con l’istituzione del Dipartimento per la novembre 2014 al 28 maggio 2015 (180 giorni). difesa civile s’intende dare fondamento istituzio- Faremo una conferenza stampa di partenza il 4 nale e autonomia organizzativa al principio fon- novembre (Festa delle forze dis/armate) e una dante della legge, che vuole il pieno riconosci- di conclusione il 2 giugno (Festa della Republica mento repubblicano di difesa alternativa a quella che ripudia la guerra). militare. Il necessario raccordo tra i dipartimenti avverrà all’interno del “Consiglio Nazionale della Questa Campagna rappresenta la proposta po- difesa civile, non armata e nonviolenta”, analogo litica ed il programma costruttivo dei movimenti al “Consiglio supremo di difesa” per quanto ri- nonviolenti italiani. Facciamo sul serio. guarda la difesa armata. Segreteria nazionale della Campagna (cui riferirsi Lo strumento della Legge di iniziativa popolare ci per richiesta moduli): è parso il più consono per questo tipo di propo- sta. Avremmo facilmente potuto trovare un grup- c/o il Movimento Nonviolento, po di deputati disposti a firmare il progetto di via Spagna 8, 37123 Verona – Tel. 045 8009803 legge e depositarlo alla Camera. Sarebbe stato info@difesacivilenonviolenta.org molto più semplice, ma non ci sarebbe stata vera partecipazione diretta, che è il primo elemento Tutte le informazioni necessarie su costitutivo della difesa civile. In questo modo www.difesacivilenonviolenta.org diamo anche attuazione all’articolo 1 della Costi- tuzione, là dove dice che La sovranità appartiene al popolo, il quale ha solo due forme per eser- D I R E T T O R E citarla: il referendum e le proposte di iniziativa popolare. La Campagna, per svilupparsi, ha bisogno che in Azione nonviolenta | 5
Se vuoi la pace difendi la pace. Le ragioni della Campagna “Un’altra difesa è possibile” se ci crediamo parte del mondo associativo, sindacale, solidari- di Pasquale Pugliese* stico della società civile italiana. È il segno, in particolare, del nuovo incontro, dopo l’epoca La Campagna “Un’altra difesa è possibile” per dell’obiezione di coscienza, tra l’impegno per la l’istituzione e le modalità di finanziamento del pace e quello per il servizio civile. Se il primo ha Dipartimento per la difesa civile, non armata e avuto come obiettivo, per un periodo importante nonviolenta, è una proposta di legge di iniziativa della nostra Storia, proprio la conquista del dirit- popolare - uno dei due strumenti di democrazia to al servizio civile, entrambi hanno oggi l’obiet- diretta previsti dal nostro ordinamento (l’altro tivo di fare un passo avanti per la conquista del è il referendum) - che rappresenta un salto di diritto alla difesa civile. qualità per il movimento per la pace. Fino a non Sul piano politico la legge di iniziativa popolare molto tempo fa, di fronte alle diverse esplosioni afferma un principio, ribadendolo: nella Costi- belliche, “i pacifisti” si limitavano a fare appelli tuzione italiana non è prevista una sola forma di o mobilitazioni estemporanee che servivano for- difesa, quella armata, ma i Costituenti, la Cor- se più a sentirsi a posto con la coscienza, a dare te Costituzionale e una legge dello Stato (la L. sfogo alla giusta indignazione, che a fermare real- 64/2001 istitutiva del Servizio Civile Naziona- mente le guerre. Neanche l’enorme mobilitazio- le) ne sanciscono almeno altre due: a) la difesa ne internazionale di piazza del 2003, contro la dei diritti fondamentali costitutivi della vera seconda guerra nel Golfo, è riuscita a bloccare o “sicurezza”, a partire dal diritto al lavoro (non è a rimandare la partenza di un solo bombardiere. possibile che l’Italia abbia 10 milioni di poveri, Oggi – insieme alla “Campagna Taglia le ali alle una delle percentuali più alte d’Europa, sia tra armi” contro gli F35 che incalza i governi con gli ultimi Paesi come spesa per il welfare, mentre dati incontrovertibili obbligando i parlamenti a è tra le prime 10 al mondo per spesa pubblica pronunciarsi sui tagli – il movimento per la pace militare); b) la difesa della pace, attraverso la ca- italiano ha avviato un nuovo percorso condiviso, pacità di intervento nei conflitti con strumenti con lo scopo di mettere al centro della propria differenti dalla guerra, mezzo costituzionalmente azione gli unici strumenti davvero efficaci per ripudiato. Eppure dal 1948 ad oggi è la Costi- una lungimirante politica di pace: il disarmo e la tuzione ad essere stata davvero ripudiata, con la costruzione delle alternative alla guerra. Agendo progressiva negazione di queste altre difese, an- contemporaneamente sul piano organizzativo, ziché della guerra che ha visto invece il costante politico e culturale. lievitare delle spese militari. Oggi la Campagna Sul piano organizzativo si è costituita una nuova “Un’altra difesa è possibile” vuole rendere effet- alleanza tra il mondo del disarmo, della nonvio- tivo questo principio fornendo direttamente ai lenza, del servizio civile nazionale: sei Reti – Rete cittadini la possibilità di finanziare lo strumento Italiana Disarmo, Rete della Pace, Tavolo Inter- che può renderlo operativo: il Dipartimento per venti Civili di Pace, Sbilanciamoci!, Conferenza la difesa civile non armata e nonviolenta. Nazionale Enti di Servizio Civile, Forum Servi- Sul piano culturale, la Campagna è in continu- zio Civile - che raggruppano al loro interno gran ità con l’evento simbolicamente straordinario avvenuto lo scorso 25 aprile all’Arena di Vero- na – l’Arena di pace e disarmo – da cui è stata lanciata, insieme al messaggio di convocazione: * Segretario del Movimento Nonviolento “oggi la Liberazione si chiama disarmo e la Resi- 6 | settembre-ottobre 2014
stenza si chiama nonviolenza”. Ciò ha significato laborazione con il Dipartimento per la protezio- voler raccogliere l’eredità dei padri Costituenti ne civile, il Dipartimento dei vigili del fuoco, che, proprio perché avevano vissuto in prima il Dipartimento della gioventù e del Servizio persona la tragedia della guerra, ne avevano po- civile nazionale. sto la rinuncia con sdegno – il ripudio, appun- Le attività del Dipartimento saranno inizialmen- to - unilaterale e definitivo come mezzo e come te finanziate attraverso un apposito “Fondo na- strumento, a fondamento del Patto repubblica- zionale per la difesa civile, non armata e nonvio- no. Chiedendo, in questo modo, alle generazioni lenta” (art.2) di 100 milioni annui (dei quali solo successive di trovare altri mezzi ed altri strumenti il 10% utilizzabile per le spese interne di funzio- per affrontare e gestire le “controversie” interna- namento), recuperati dalla riduzione delle spese zionali. Per dare finalmente sostanza al “ripudio” per i sistemi d’arma del Ministero della Difesa della guerra, attraverso il depotenziamento dei (per esempio i caccia F35), ai quali si aggiunge- mezzi che la rendono possibile – le armi – e il ranno man mano le quote derivanti dai cittadini potenziamento degli strumenti alternativi di in- contribuenti, che vorranno versare il 6 per mille tervento nei conflitti, i mezzi nonviolenti. dell’imposta sul reddito delle persone fisiche: una La Campagna “Un’altra difesa è possibile” inol- vera e propria “opzione fiscale” a beneficio della tre è l’occasione per riflettere collettivamente sul difesa civile (art.3). Il budget recuperato diretta- senso della difesa, oggi: da quali minacce la si- mente dai cittadini verrà integrato da corrispon- curezza del nostro Paese dev’essere difesa? Dalla denti risparmi nella spesa pubblica sul capitolo precarietà, dall’ignoranza, dalle mafie, dal disse- “Difesa e sicurezza del territorio”, ossia con la sto idrogeologico, dai terremoti...o da pericoli di dismissione delle caserme (art.4). aggressione bellica internazionale? Per difenderci La Campagna è, dunque, una grande prova orga- da queste minacce, reali e costanti, siamo sicuri nizzativa, politica e culturale del movimento per che le armi più efficaci siano quelle che sparano la pace. A 100 anni dalla “grande guerra”, che e uccidono, prodotte e commercializzate dalle ha segnato il passaggio moderno e definitivo alla industrie belliche nazionali e multinazionali, alle guerra tecnologica, è giunto ormai il tempo di quali il bilancio dello Stato versa ingenti somme passare dalla retorica della pace, che prepara sem- sottratte alle altre difese? pre nuove guerre, alla politica per la pace che ne La legge, composta da quattro articoli, prevede prepara e costruisce la difesa. Che essendo “civile, la costituzione del Dipartimento per la difesa ci- non armata e nonviolenta” ha bisogno della par- vile, presso la Presidenza del Consiglio dei mini- tecipazione di tutti, a cominciare dall’impegno stri, al quale afferiscono i Corpi civili di pace (di di ciascuno nella raccolta delle firme necessarie. cui una prima sperimentazione è inserita nella legge di stabilità del 2013) e l’Istituto di ricerca sulla pace e il disarmo (da istituirsi con apposita legge successiva). Il Dipartimento ha tra i pro- pri compiti più importanti la predisposizione di piani per la difesa civile, non armata e nonvio- lenta, la loro sperimentazione e attuazione; lo svolgimento di attività di ricerca per la pace e il disarmo per la graduale sostituzione della difesa armata con quella civile nonviolenta; il favorire la prevenzione dei conflitti armati, la mediazio- ne, la riconciliazione, la promozione dei diritti umani, la solidarietà internazionale, l’educazio- ne alla pace. Questi sono, di fatto, la declinazio- ne del primo compito indicato dall’articolo 4: “difendere la Costituzione, affermando i diritti civili e sociali in essa enunciati, la Repubblica e l’indipendenza e libertà delle istituzioni de- mocratiche del Paese”. La realizzazione di questi An giugno-luglio 1968 An settembre-ottobre 1979 compiti, specifica l’art. 1, avviene in stretta col- Azione nonviolenta | 7
// il 2 ottobre di Masà “Ci sono molte cause per cui sono pronto a morire, ma nessuna per cui sia preparato ad uccidere ” Mahatma Gandhi 8 || Azione settembre-ottobre 2014 nonviolenta luglio-agosto 2014
La Campagna UN’ALTRA DIFESA È POSSIBILE è promossa da: Rete della pace lus, Rete Universitaria Nazionale, Rete degli Studen- ACLI, ADL, AGESCI, ANSPS, Associazione di Coope- ti, Rete della Conoscenza, Terre des Hommes, Uisp, razione e di Solidarietà Internazionale AOI, Archivio Unione degli Studenti, Unione degli Universitari, Un Disarmo, ARCI, Arci Bassa Val di Cecina, Arci Verona, Ponte per…, Wwf. ARCS, ASC, Associazione Perugia Palestina, Asso- ciazione per la Pace di Modena, Associazione per la Tavolo degli Interventi civili di pace Pace Nazionale, AssoPacePalestina, AUSER Naziona- Archivio Disarmo, ARCI, ARCS, Ass. Papa Giovan- le, CGIL Nazionale, CGIL Verona, CNCA, Comunità ni XXIII – Operazione Colomba, Associazione per la araba siriana in Umbria, Comunità Palestinese, Co- pace, Berretti Bianchi, Casa per la Pace Milano, Cen- ordinamento Comasco per la Pace, Coordinamento tro Gandhi Edizioni, Centro Studi Difesa Civile, Centro per la Pace in Comune Milano, Encuentrarte, Fiom Studi Sereno Regis, Conferenza Nazionale Volontaria- Cgil, Focsiv, Fondazione Angelo Frammartino Onlus, to e Giustizia, IPRI – Rete Corpi Civili di Pace, Libera, Fondazione culturale responsabilità Etica, IPRI – Rete Mondo Senza Guerre e Senza Violenza, Movimento CCP, Ipsia, Lega per i Diritti dei Popoli, Legambien- Internazionale di Riconciliazione – Italia, Movimento te, Link2007 Cooperazione in Rete, Link – Coordi- Nonviolento, Operatori di Pace Campania, Pax Christi namento Universitario, Lunaria, Mezza Luna Rossa – Italia ; Peace Brigades International – Italia, Reorient palestinese, MIR, Movimento europeo, Nexus Emilia ONLUS, Rete Artisti contro le Guerre, Servizio Civile Romagna, Per il mondo onlus, Peacewaves, Piattafor- Internazionale – Italia, Tavola della Pace Friuli Venezia ma ong MO, Rete degli Studenti Medi, Rete della Co- Giulia, Un Ponte per … noscenza, Rete della pace umbra, Tavola della Pace Valle Brembana, Tavola pace val di Cecina, Tavola CNESC Sarda della Pace, Tavola della Pace di Bergamo, U.S. Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile ACLI, UDS, UDU, Uisp, Un ponte per…, Ventiquattro Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, Associa- marzo Onlus. zione Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis nazionale, Caritas Italiana, Cesc, Cnca, Commissione sinoda- Rete italiana per il Disarmo le per la diaconia (CSD), Confederazione Nazionale ACLI – Archivio Disarmo – ARCI – ARCI Servizio Civile Misericordie d’Italia, Cong. P.S.D.P. Ist. don Calabria, – Associazione Obiettori Nonviolenti – Associazione Federazione SCS/CNOS Salesiani per il sociale, Fe- Comunità Papa Giovanni XXIII – Associazione per la dersolidarietà/CCI, Focsiv, Legacoop, Unpli, Uildm. Pace – Assopace Palestina – Beati i costruttori di Pace – Campagna Italiana contro le Mine – Centro Studi Forum Nazionale per il Servizio Civile Difesa Civile – Conferenza degli Istituti Missionari in ADACS (Associazione per la Diffusione dell’Arte del- Italia – Coordinamento Comasco per la Pace – FIM la Cultura e dello Sport), ADOC, AGCI (Associazione Cisl – FIOM Cgil – Fondazione Culturale Responsa- Generale Cooperative Italiane), AIMAC (Associazione bilità Etica – Gruppo Abele – Libera – Movimento In- Italiana Malati di Cancro), AMESCI, Animalisti Italia- ternazionale della Riconciliazione – Movimento Non- ni, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Con- violento – OPAL – OSCAR Ires Toscana – Pax Christi gedo, AON (Associazione Obiettori Nonviolenti), – PeaceLink – Un ponte per… CODACONS, Confederazione degli Studenti, CNUPI (Confederazione Nazionale delle Università Popolari Sbilanciamoci! Italiane), CUSI (Centro Universitario Sportivo Italiano), ActionAid, Adi – Associazione dottorandi e dottori Expoitaly, FAVO (Federazione delle Associazioni di italiani, Agices, Altreconomia, Antigone, Arci, Arci Volontariato Oncologico), FISH (Federazione Italia- Servizio Civile, Associazione Obiettori Nonviolenti, na Superamento Handicap), GIOSEF, GIOVANI DE- Associazione per la Pace, Beati i Costruttori di Pace, MOCRATICI, GIOVANE ITALIA, GUS Onlus (Gruppo Cipsi, Cittadinanzattiva, Cnca, Comitato italiano con- Umana Solidarietà-Guido Puletti), MODAVI, ONMIC, tratto mondiale sull’acqua, Comunità di Capodarco, OPES, UNEC Conferenza Nazionale Volontariato e Giustizia, Ctm Altromercato, Crocevia, Donne in Nero, Emergency, Segreteria nazionale c/o Emmaus Italia, FairWatch, Federazione degli Studen- Movimento Nonviolento ti, Fish, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, via Spagna, 8 – 37123 Verona Icea, Gli Asini, Legambiente, Link, Lila, Lunaria, Mani Tel. e fax 045 8009803 Tese, Medicina Democratica, Movimento Consuma- www.difesacivilenonviolenta.org tori, Nigrizia, Pax Christi, Re:Common, Reorient On- info@difesacivilenonviolenta.org Azione nonviolenta | 9
Per cambiare il corso della storia, le alternative nonviolente esistono La difesa civile è una riforma necessaria non può raggiungere ma che uniti, forse, si può. di Sergio Bassoli* La proposta di legge popolare per una difesa civi- le e nonviolenta si colloca dentro questo percorso Stiamo vivendo una fase storica nella quale di convergenza e di costruzione di una alternati- molti nodi stanno arrivando al pettine: il mo- va politica per il nostro paese. Rappresenta il pas- dello di sviluppo non regge più, le povertà e le saggio dalla critica all’attuale modello di difesa, diseguaglianze anziché scomparire si rafforzano militarizzato e orientato ad un nemico che non è e si diffondono anche nei paesi industrializza- più quello del risorgimento o delle grandi guerre ti, le guerre aumentano e fioriscono il mercato del secolo scorso, ad una nuova concezione della delle armi, la corruzione, l’illegalità e la specu- difesa come sicurezza dentro un sistema europeo lazione finanziaria, i diritti sembrano essere di- e di convivenza globale. Dove, sempre per rima- ventati ostacoli e privilegi. Uno scenario quasi apocalittico che va in onda nel nostro pianeta prenotandosi la scena e il tutto esaurito per le prossime stagioni. Sarà la nostra generazione, salvo sorprese, a lasciare in Europa per la prima volta dell’epoca moderna, peggiori condizioni di vita alle future generazioni. Appunto, salvo sorprese che noi vorremmo far accadere, per cambiare il corso della storia fin qui descritta e trasmessaci come pensiero unico ed assoluto. Per quei cittadini e cittadine che si riconoscono nell’azione comune, nell’agire dei corpi interme- di propri dell’associazionismo impegnato, demo- cratico e rappresentativo, è quindi il momento di pensare, proporre e mobilitarsi. Da circa un anno abbiamo intrapreso un nuovo cammino, riunen- do tante diverse culture ed esperienze della nostra società, con un comune obiettivo: costruire una politica di pace, di giustizia sociale, di disarmo, di accoglienza. Riproporre alla politica un orizzonte lungo e proposte concrete, alternative e nuove vi- sioni. Per far ciò il dialogo, il confronto, l’ascolto dell’altro sono approcci, pratiche ed esperienze fondamentali, superando divisioni e protagoni- smi, come si usa dire oggi “alzando l’asticella” per obiettivi che ogni singola associazione, da sola, * Rete della Pace Interventi di difesa della Guardia Forestale e dei VV FF 10 | settembre-ottobre 2014
nere al linguaggio corrente, non si rottama ma si distruzioni, ed una società che non trova pace. converte, si riqualifica e si valorizza il patrimonio Mentre, invece, una politica diversa, imposta- di competenze e di professionalità al servizio del ta sulla società civile, sul ruolo e sulle reti delle bene pubblico, della pace e della sicurezza del comunità e le leadership locali, con l’impiego di territorio e dei cittadini. Non è credibile, per il forze d’interposizione nei luoghi e nei momen- presente e per le future generazioni, che si con- ti opportuni, sempre sotto un mandato ONU, tinui a proiettare in crescita la spesa militare a avrebbe certamente prodotto molti meno morti, livello nazionale ed internazionale, comprimen- meno distruzioni ed un nuovo patto tra le diverse do la spesa sociale e riducendo al nulla l’investi- comunità afghane in grado di ricondurre il pae- mento nella cooperazione, nella protezione civile se alla riconciliazione ed alla vita democratica. E ed nell’impiego di corpi civili nella prevenzione e tanti altri casi noti e d’attualità, come l’Iraq, la nella ricomposizione delle comunità vittime del- Siria, la Libia, per non parlare dello storico con- le guerre. L’orizzonte del sistema di difesa deve flitto tra Israele e la Palestina, che ciclicamente puntare alla costruzione del sistema multipola- produce migliaia di morti ammazzati dall’inedia re di difesa delle Nazioni Unite, con delega di del sistema politico internazionale e dalla cultu- sovranità da parte degli stati-nazione, dotando ra della guerra, dovrebbero essere sufficienti per così il sistema del diritto internazionale del suo insinuare dubbi e porre riflessioni alle nostre isti- legittimo strumento di polizia internazionale, af- tuzioni, prender atto che quelle ricette e quelle finché gli stati riducano il proprio investimento e scelte ci stanno distruggendo. la propria struttura militare, a favore di maggiori Ed allora noi dobbiamo sorprenderli con una investimenti nella cooperazione internazionale, “sorpresa”, con proposte concrete, dimostran- nella protezione civile, nella difesa del territorio e do che le alternative esistono e che non è più il dei beni comuni. tempo della paura e della disinformazione, del Un orizzonte lungo e irto di ostacoli viste le ricorso alle guerre giuste o alle alleanze dei vo- tendenze e le prove muscolari che gli stati con- lonterosi contro il male. La proposta di dar vita tinuano a voler sostenere senza alcuna lettura ed ad un nuovo sistema di difesa deve rientrare nelle analisi critica dei danni prodotti e delle risorse riforme del nostro paese dentro il quadro di ri- buttate. Basti solo pensare a quanto speso dal definizione del nostro modello di sviluppo e di governo USA e dai suoi alleati per la guerra in relazioni internazionali. Un percorso complesso Afghanistan e dai risultati raggiunti: i morti, le ma indispensabile ed urgente. Azione nonviolenta | 11
Proposte concrete per attuare la (vera) difesa della patria Favorire la partecipazione di persone ed organizzazioni Il secondo aspetto da tenere presente riguarda la di Francesco Vignarca* tempistica di questa proposta. Secondo le Reti promotrici la Campagna “Un’altra Difesa è pos- Eccoci, ci siamo. Dopo una lunga gestazione ed sibile” arriva al momento giusto nella dinamica un percorso approfondito prende finalmente il di attenzione che l’opinione pubblica ha svilup- via la Campagna della società civile per dotare di pato negli ultimi anni su temi come la spesa mi- strutture e risorse la “Difesa civile, non armata e litare, il concetto di difesa, l’efficacia dello stru- nonviolenta”. Una iniziativa voluta dalle princi- mento militare (in varie declinazioni). Il successo pali reti pacifiste, disarmiste e del servizio civile di diverse mobilitazioni disarmiste e dell’azione del nostro Paese. Una proposta da festeggiare e concreta e approfondita dei gruppi pacifisti ha da salutare davvero molto positivamente, soprat- portato ad una sensibilità molto alta, negli ulti- tutto perché si pone in termini propositivi e di mi tempi. Ed è quindi importante poterla subito costruzione di alternativa. intercettare con una proposta che renda concrete le richieste di Pace da tempo rilanciate dai no- Dal mio punto di vista sono soprattutto due stri gruppi ed associazioni, anche se in maniera gli aspetti da sottolineare in maniera forte. Per evocativa e generale. In questo senso l’elemento prima cosa il fatto che il testo e le dinamiche di di un primo grezzo meccanismo di opzione fisca- Campagna siano state elaborate con un lavoro le, che permetta al singolo cittadino di destinare congiunto e partecipato. Non è facile in generale una porzione delle proprie tasse alla Difesa civile realizzare un percorso realmente di questo tipo, e e non armata, è davvero rilevante. Proprio perché lo è ancora di meno su questioni delicate e anco- fornisce a ciascuno di noi uno strumento concre- ra poco esplorate come quelle che l’iniziativa in to e pratico con cui muoversi, una possibilità ef- questione affronta. Dal testo definitivo si evince ficace e semplice di sostenere una visione diversa invece la forza e le esperienze concrete dei molti di quel dovere costituzionale alla Difesa sancito mondi che si interrogano da tempo sulla possibi- dall’articolo 52 della nostra Carta fondamentale. lità di una difesa alternativa a quella militare. La sintesi di proposta uscita, davvero condivisa, po- trà proprio per questo essere ancora più efficace e comunicabile: in essa si riverberano sia le ipotesi di difesa civile già presenti, come il Servizio Civi- le, sia i sogni di una struttura nonviolenta e non armata degli interventi statali nei conflitti: i corpi civili di Pace. Il tutto nella cornice di una Legge di Iniziativa Popolare, scelta appositamente come strumento per favorire la partecipazione di perso- ne ed organizzazioni a questo cammino, oltre che come mezzo per una forte azione di maturazione culturale su disarmo e nonviolenza. * Coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo La recente alluvione di Genova 12 | settembre-ottobre 2014
Corpi di pace per una difesa civile CCP: non una sigla, ma una speranza da alimentare istituzionale ad attuare la difesa della patria con di Martina Pignatti Morano* modalità non armate. Ma la realtà dell’ultimo decennio ha evidenziato come il Servizio Civi- L’associazionismo, le comunità locali, le chiese e i le Italiano possa essere solo palestra di pace per movimenti sociali italiani si muovono da decenni giovani volontari, non l’istituzione atta a coordi- per costruire ponti di pace e solidarietà con po- nare gli operatori di un sistema di difesa civile. È polazioni in zone di conflitto, ma queste pratiche necessario per questo un Dipartimento apposito, non sono finora state riconosciute dalle istituzio- che associ il “braccio” dei Corpi Civili di Pace al ni se non in rare occasioni. Non se ne accorge la “cervello” di un Istituto di studi e ricerche sul- Farnesina, ma sono molti gli attivisti nonviolenti la costruzione della pace con mezzi civili, e sulle e operatori di pace in Palestina, Congo, Mozam- strategie di disarmo. bico, Sri Lanka, nei Balcani e in molte zone calde Solo un’architettura istituzionale di questo tipo, del pianeta a conoscere il potenziale italiano di capace di raccordarsi con l’intero sistema già esi- trasformazione nonviolenta dei conflitti, a sentir- stente di protezione e servizio civile, può consen- si protetti e rafforzati dalla presenza sul campo di tirci di avviare un vero percorso di transarmo, in volontari e professionisti italiani, anche se spesso cui gli strumenti militari vengono gradualmente agiscono per conto di organizzazioni internazio- sostituiti e superati da interventi civili. In quindi- nali (Nonviolent Peaceforce, Peace Brigades In- ci anni nel mondo il numero dei formatori, degli ternational, ma anche gli UN Volunteers). Era operatori e dei corsi universitari di Peacebuilding urgente e necessario che una Campagna nazio- civile è cresciuto esponenzialmente, oggi il Segre- nale unisse le forze della società civile italiana tario Generale delle Nazioni Unite si fa aiutare per gridare che un’altra difesa è possibile e già ne da un Peacebuilding Support Office (PBSO), il esistono, in nuce, gli strumenti. Sono corpi ci- Servizio per l’Azione Esterna dell’Unione Euro- vili di pace, i costruttori di quella pace positiva pea è dotato di un’apposita Conflict prevention, che intendiamo come cessazione della violenza Peace building and Mediation Instruments Divi- ma anche come affermazione di diritti umani e sion, che offre sostegno ai servizi geografici, alle giustizia sociale. delegazioni, ai rappresentanti speciali dell’UE e Le loro associazioni si coordinano nel Tavolo agli alti dirigenti del SEAE nel prendere decisioni Interventi Civili di Pace, che promuove l’azio- in materia di pacificazione, mediazione e preven- ne civile, non armata e nonviolenta di operatori zione dei conflitti. È sufficiente quindi guardare a che, come terze parti, sostengono gli attori locali questi esempi per comprendere che anche l’Italia nella prevenzione e trasformazione dei conflitti, può dotarsi di personale e mezzi di costruzione in Italia e all’estero. L’emendamento introdotto a della pace. L’associazionismo italiano vuole esse- fine 2013 nella Legge di Stabilità, che autorizza re protagonista di questa trasformazione, e per la spesa di 9 milioni di euro in tre anni per l’i- questo il Tavolo Interventi Civili di Pace sostiene stituzione di un contingente di Corpi Civili di con forza la campagna Un’altra difesa è possibile! Pace (CCP), ci fornirà spazio istituzionale per sperimentare questo tipo di interventi tramite il sistema del servizio civile, che già ha mandato * Tavolo Interventi Civili di Pace Azione nonviolenta | 13
Le armi non ci difendono ma abbiamo bisogno di garanzie Sbilanciamoci! Perché “Un’altra difesa è possibile” possibilità che i cittadini contribuiscano al suo fi- di Grazia Naletto* nanziamento attraverso lo strumento dell’opzione fiscale del 6 x mille sulla dichiarazione dei redditi. Agli inizi di ottobre la ministra Pinotti è tornata Un’altra difesa è possibile è un’occasione per ri- a pronunciarsi sul programma di acquisto degli lanciare nel paese una campagna culturale diffusa F35 annunciando l’acquisto entro fine anno di e capillare a sostegno delle politiche di pace, al- altri due velivoli definendolo “indispensabile”. ternative a quei venti di guerra che proprio negli Ciò è accaduto a pochi giorni di distanza dal ultimi mesi hanno ripreso a soffiare violentemen- voto alla Camera di una mozione che impegna il te fornendo ancora una volta una risposta sba- governo a dimezzare il budget destinato al finan- gliata alla proliferazione delle crisi e dei conflitti ziamento del programma. internazionali. Le inefficienze tecniche, le pressioni della società Guerre e conflitti civili non si possono fermare civile, le migliaia di firme raccolte dalla campa- con le armi. Non sarà l’invio di fucili e di caccia- gna Taglia le ali armi, le innumerevoli dichia- bombardieri in Iraq a fermare l’Isis; né il com- razioni di personaggi del mondo della cultura e mercio e le esportazioni di armi in Israele aiutano dello spettacolo, persino le affannose ipotesi go- certo a fermare le ingiustizie, le sopraffazioni e le vernative di spending review non sembrano suf- stragi ai danni della popolazione palestinese che ficienti a indurre il Governo a revocare una scelta vive a Gaza e nei territori occupati. che non rispetta la nostra Costituzione e distoglie La storia recente parla da sola. La guerra “infini- risorse preziose che potrebbero essere usate molto ta” e quella “umanitaria” non hanno portato pace più utilmente in modo diverso. ma alimentato i conflitti interni in Afganistan, in Ecco una ragione in più per partecipare alla cam- Iraq come in Libia e, semmai, hanno dato ossi- pagna Un’altra difesa è possibile che attraverso la geno a quei fondamentalismi che, cavalcando e proposta di una legge di iniziativa popolare per alimentando lo scontro con l’occidente, sperano la “Istituzione e modalità di finanziamento del di estendere il proprio controllo su quei territori. Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta” intende promuovere un’altra idea di difesa, che vuole fare a meno delle armi. La proposta intende dare attuazione all’art.11 della nostra Costituzione, che sancisce il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, rivendicando il dirit- to dei cittadini a svolgere un ruolo attivo nella difesa del paese attraverso la promozione di in- terventi civili e non violenti di pace. Non si tratta solo di raccogliere 50mila firme per depositare in Parlamento una proposta di legge che prevede l’istituzione di un dipartimento che coordini questo tipo di interventi e introduce la * Portavoce della Campagna Sbilanciamoci! Un territorio che frana, da difendere 14 | settembre-ottobre 2014
Cosa cambierà quando sarà approvata la Legge di iniziativa popolare • Con l’entrata in funzione del Dipartimento, si drà agire insieme, pur nella diversità di ruoli potrà finalmente iniziare a dare una struttura e specializzazioni, i ccp, gli operatori della istituzionale adeguata alla Difesa civile, non protezione civile e i volontari del servizio ci- armata e nonviolenta (dcnanv). vile. • Il Dipartimento avrà piena giurisdizione sulla • Il Dipartimento avvierà l’iter per la definizione costituzione, formazione, addestramente ed della Legge istitutiva dell’Istituto di ricerche impiego dei Corpi civili di pace (ccp). Avre- sulla pace, che poi coordinerà nel suo svi- mo quindi due diverse modalità di interventi: luppo di ricerca/azione. quelli militari coordinati dagli stati maggiori del Minisero della Difesa, e quelli civili coor- • Infine verrà costituito il “Consiglio Nazionale dinati dal Dipartimento dcnanv. Saranno en- della difesa civile, non armata e nonviolenta” trambi utilizzati per dare attuazione all’art. 52 che sarà l’organismo di sintesi tra i Diparti- della Costituzione e potranno agire in modo menti della difesa cicile, della protezione ci- alternativo o contestuale. vile e del servizio civile, con compiti paritetici di indirizzo e di confronto da normare con • Il Dipartimento avrà anche il compito di co- successivo Regolamento emesso dalla Pres- ordinarsi e creare una piena sinergia con gli idenza del Consiglio dei Ministri di concerto altri due dipartimenti che agiscono nel set- con il Ministero degli Interni. tore della difesa civile: il Dipartimenti della protezione civile e il dipartimento della • Il nostro paese, dunque, avrà una Difesa che Gioventù e Servizio civile. In questo modo si articolerà in due distinti settori, seppur con gli inteventi civili di pace, sia all’estero che pari dignità ma ruoli diversi: la difesa armata all’interno, avranno una regìa unica che ve- e la difesa nonviolenta. Non è dunque di aerei di attacco, capaci di tra- decostruire l’ideologia dello “scontro di civiltà”, sportare bombe nucleari, né di sommergibili o tornata egemone nelle relazioni internazionali, portaerei che il mondo ha bisogno. Piuttosto oc- che tanti danni ha fatto nell’ultimo quindicen- corre aumentare il numero delle persone disposte nio. a costruire la pace dal basso intervenendo nelle La raccolta di firme sarà anche l’occasione per zone di conflitto con azioni nonviolente di inter- promuovere un confronto e una riflessione con posizione, interventi umanitari a supporto delle l’opinione pubblica sulle reali priorità del nostro popolazioni civili, attività di monitoraggio della paese e su un’idea di “sicurezza” condivisa i cui garanzia dei diritti umani, iniziative di mediazio- elementi costituivi risiedano nella garanzia dei ne che favoriscano il dialogo tra le diverse parti diritti sociali, del lavoro e della giustizia sociale in conflitto. anziché sull’acquisto, la produzione, il commer- È sostenendo le popolazioni civili con interven- cio e l’esportazione di strumenti di morte. ti culturali, sociali, di promozione del dialogo Un’altra difesa è possibile sarà dunque un modo culturale e interreligioso, di garanzia dei dirit- per ricordare che la politica estera, di difesa, agli ti umani fondamentali come quelli alla salute, affari interni e le politiche economiche e sociali all’istruzione, al lavoro che il nostro paese può sono strettamente interrelate e parti di un mo- contribuire effettivamente a promuovere e a co- dello geopolitico, economico e sociale che va struire la pace. Senza armi, in modo pacifico e cambiato. Le armi non ci mettono al sicuro, né nonviolento. Sono la partecipazione ai corpi civi- possono tutelare le popolazioni che si trovano li di pace, la realizzazione di attività di solidarietà coinvolte direttamente in guerre e conflitti nei e cooperazione internazionale finalizzate a ridur- loro paesi. re le diseguaglianze tra i Nord e i Sud e i centri Per questo è indispensabile immaginare e co- e le periferie del mondo, la lotta paziente contro struire insieme e dal basso l’altra difesa possibile: i nazionalismi e le molteplici forme di razzismo. quella pacifica, nonviolenta, di impegno, di par- Sono quegli interventi che possono contribuire a tecipazione e di dialogo civile. Azione nonviolenta | 15
Un’altra difesa è possibile, se davvero la vogliamo Una nuova stagione di protagonismo dei cittadini di Enrico Maria Borrelli* Un più moderno concetto di difesa della Patria, affermatosi nelle teorie socio-giuridiche e ribadi- to sempre più spesso dalle sentenze dei tribunali, ha riconosciuto l’importanza dell’impegno soli- daristico di tutti cittadini per favorire quella in- frastruttura immateriale di servizi tesi a lenire le differenze sociali, le disuguaglianze, la promozio- ne della cultura, la tutela del territorio e del pa- trimonio ambientale, per ricostruire e garantire la coesione sociale, l’educazione dei giovani alle diverse forme cittadinanza partecipata e l’inte- grazione delle diversità. In poche parole, la difesa della Patria. Un sistema, questo, che non trova ancora piena cittadinanza nelle leggi e nell’orga- nizzazione del nostro Paese. Eppure la solidità politica ed economica di un Paese, la sicurezza di un popolo, la garanzia di un futuro migliore Difesa alpina per le nuove generazioni non possono che pas- sare per riforme innovative, lungimiranti e quin- di di lungo periodo, che rimettano al centro il processo di riforma, ambizioso ma realizzabile, benessere e la qualità dei vita dei singoli e della l’intera comunità di uomini, donne e soprattut- comunità. A questi obiettivi, così stringenti per to giovani. Ecco che la difesa della Patria, così i cittadini quanto chiari alla classe politica, deve ampiamente intesa, diventa nuovamente tema di puntare non soltanto lo Stato, nelle sue diverse interesse per tutti i cittadini, non più chiamati forme ed organizzazioni pubbliche, ma anche la alle armi ma all’impegno. Per questo motivo il società civile tutta che dello Stato rappresenta la Forum Nazionale Servizio Civile ha deciso di base, l’ossatura e la vera forza. Senza i cittadini battersi al fianco di altre organizzazioni affinché non esisterebbero gli Stati, i confini, le leggi, non si istituisca nel Paese un sistema di “Difesa civile” esisterebbe società alcuna. In un’epoca di gelida ispirato ai valori della Costituzione e al dovere di distanza tra le istituzioni ed i cittadini, che afflig- ogni cittadino di contribuire alla difesa della Pa- ge l’Italia almeno quanto affligge gli altri Paesi, tria. Per fare questo ci rivolgeremo prima di tutto di qualsiasi culto o cultura, è giunto il momen- ai cittadini chiedendogli di sostenere una propo- to di impegnarsi per riformare l’organizzazione sta di legge di iniziativa popolare che approdi, sociale sulla quale costruire le basi di uno Stato dalla porta principale, nelle aule del Parlamento. più maturo, attento ai problemi e ai bisogni dei Profonderemo ogni sforzo e solleciteremo tutti i suoi cittadini, che sappia coinvolgere in questo parlamentari perché ascoltino la voce del popolo, quello che sono chiamati a rappresentare. Finito il tempo delle deleghe, attendiamo ora che si apra la stagione del protagonismo. Quello dei * Presidente Forum Nazionale Servizio Civile cittadini. 16 | settembre-ottobre 2014
Il Servizio Civile universale alla base di una nuova difesa Siamo riusciti a creare attenzione politica sui nostri temi cittadini, che li scuota dal torpore della delega e di Licio Palazzini* del privato, ancora di più quando la spoliazione dei diritti e delle risorse (a cominciare dal lavoro) Il lancio della campagna per la raccolta di firme è oramai di massa. per l’istituzione del Dipartimento per la difesa Uno politico istituzionale. Dopo 40 anni dal non armata e nonviolenta coincide, per il mondo riconoscimento (parziale) dell’obiezione di co- del servizio civile italiano, con una situazione di scienza al servizio militare obbligatorio con l’i- inedita attenzione delle istituzioni politiche e de- stituzione del servizio civile, dopo l’istituzione gli organi giurisdizionali. nel 2001 del Servizio Civile Nazionale questa Infatti il Governo Renzi ha depositato in Parla- forma di difesa non armata e nonviolenta con- mento il disegno di legge delega per l’istituzione tinua a essere ai bordi dell’organizzazione statale, del Servizio Civile Universale, aperto a tutti i gio- esperienza di nicchia ove il coinvolgimento delle vani che chiederanno di farlo, alcuni Ministeri organizzazioni sociali e delle autonomie locali è hanno manifestato interesse a bandi specifici e la concepito come delega. Corte di Cassazione come il Consiglio di Stato si La stessa marginalità istituzionale la subisce in sono pronunciati sull’apertura del servizio civile generale il tema della difesa civile, nonostante le nazionale ai cittadini stranieri. Per questi organi ripetute sentenze della Corte Costituzionale e il la partecipazione di cittadini stranieri si colloca segno di speranza dei Corpi Civili di Pace ha bi- dentro una visione della difesa articolata per fina- sogno di “accasarsi” subito dentro lo Stato. lità e modalità, che trova nella componente civile Non per burocratizzarsi ma per segnare le scelte e non armata l’altra modalità rispetto a quella in materia di politiche internazionali, di relazioni militare e armata. con altri popoli, di politiche di sostegno allo svi- Una campagna che espliciti il futuro delle radici luppo di altre società nazionali, per avere un’Ita- nonviolente del servizio civile è quindi quanto lia soggetto promotore di interventi nonviolenti mai necessaria, visti i continui tentativi di piegare nei conflitti fra i popoli.. questa bella storia italiana a esigenze contingen- La Cnesc, attraverso le proprie organizzazioni so- ti. Una volta tappare i buchi del welfare, un’altra cie, si impegna a sensibilizzare i giovani che stan- farne una cortina fumogena della disoccupazione no svolgendo il Servizio Civile Nazionale duran- giovanile e nel mezzo concepirlo come strumen- te i mesi per la raccolta delle firme. to di clientele. Già questi sono motivi che spiegano perchè la Cnesc, Conferenza Nazionale degli Enti di Servi- zio Civile è fra i promotori della campagna. Ma ce ne sono due di ordine ancora più generale. Uno politico culturale. L’intossicazione bellicista è proceduta di pari passo a quella individualista e consumista. L’aggressione ai valori della pace, della solidarietà, della giustizia sociale è così pro- fonda che serve una reazione che arrivi ai singoli * presidente CNESC Difesa dagli incendi Azione nonviolenta | 17
Costituzione dei comitati locali promotori Care amiche e cari amici, gio e verifica delle firme autenticate e certificate, da parte dei comitati regionali e nazionale) la Campagna “Un’altra Difesa è possibile” per il 27 maggio 2015 consegna firme alla Camera la Difesa civile, non armata e nonviolenta, è al dei Deputati nastro di partenza. 2 giugno (Festa Repubblica dis/armata) conferen- Per iniziare in tutta Italia la raccolta delle 50.000 za stampa a Roma su conclusione della Campagna firme necessarie per presentare al Parlamento la Legge di iniziativa popolare “Istituzione e modali- Abbiamo stabilito un numero indicativo minimo tà di finanziamento del Dipartimento della Difesa di firme da raccogliere per ogni Regione che in- civile, non armata e nonviolenta” è assolutamente vieremo direttamente ai Comitati Regionali una necessario che siano costituiti preventivamente i volta costituiti. Abbiamo predisposto un Vade- Comitati Locali, formati da tutte le associazioni, mecum che contiene tutte le informazioni tecni- gruppi informali, movimenti, circoli, che aderi- che riguardo alla raccolta di firme e lo troverete a scono all’iniziativa in un determinato territorio. breve sul sito www.difesacivilenonviolenta.org La nostra ambizione è che in tutte le 110 province insieme a tutte le notizie della Campagna. Qual- italiane ci sia un comitato che coordini la raccolta siasi richiesta si può inviare a: info@difesacivile- di firme (nei Comuni e tramite banchetti) ma un nonviolenta.org Comitato Regionale deve preventivamente esse- La sede operativa di riferimento della Segreteria re attivato in ognuna delle 20 regioni: esso avrà Nazionale è c/o il Movimento Nonviolento > via il compito di distribuire i moduli per le firme ai Spagna 8, 37123 Verona – Tel. 045 8009803 comitati provinciali che a loro volta li distribui- Stiamo predisponendo materiali vari (locandina, ranno nel territorio. Vi invitiamo quindi a pren- volantino, ecc.) tra cui un numero speciale di dere contatto con le altre associazioni aderenti alle Azione nonviolenta, con materiali di approfondi- diverse reti per promuovere insieme, partecipare mento e divulgativi. Sarà utile per i banchetti. e/o convocare al più presto la riunione regionale Tutte le associazioni aderenti alle sei Reti Pro- (individuando la sede referente) e poi le riunioni motrici sono invitate ad attivarsi subito, avvi- provinciali per costruire questa filiera. Questo il sando i loro referenti locali di coordinarsi terri- cronoprogramma che abbiamo stabilito: torialmente con le altre associazioni per formare dal 20 ottobre al 31 ottobre costituzione dei comitati unitari con tutte le realtà presenti su 20 comitati regionali (già individuati Campania, quel territorio. Lazio, Piemonte, Lombardia, Veneto) Comunicate al più presto alla Segreteria nazio- il 4 novembre (Festa forze dis/armate) iniziativa nale sia le date di convocazione delle riunioni politica (probabile conferenza stampa naziona- costituenti, sia il nome del referente, la sede del le a Roma) di presentazione dei contenuti della Comitato e tutti i dati necessari per definire la Campagna “mappa” della Campagna. dal 5 al 15 novembre costituzione dei comitati Buon lavoro a tutti noi! provinciali dal 15 al 22 novembre invio dei moduli firme (dalla Segreteria nazionale ai Comitati regionali e Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile da questi ai provinciali) Forum Nazionale per il Servizio Civile dal 24 al 27 novembre, operazione vidimazione Rete della Pace moduli (Comuni, Tribunale, Corte d’Appello) Rete Italiana per il Disarmo dal 28 novembre avvio raccolta firme, per 180 Sbilanciamoci! giorni, fino a metà maggio 2015 (poi conteg- Tavolo Interventi Civili di Pace 18 | settembre-ottobre 2014
Puoi anche leggere