Fondamenti della matematica - Quinta lezione
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Fondamenti della matematica Quinta lezione
Correzione esercizi 1) La squadra del Borgorosso partecipa ad un torneo di calcio a 20 squadre con partite di andata e ritorno. In ogni partita la squadra che vince guadagna 3 punti, quella che pareggia ne guadagna 1 e quella che perde prende 0 punti. Alla fine del torneo il Borgorosso ha totalizzato N punti, avendo vinto una partita in meno di quelle che ha pareggiate. Quale delle seguenti alternative è quella corretta? [A] N=43. [B] N=54. [C] N=65. [D] Dati insufficienti. 2) Se a, b sono numeri naturali, l’espressione «a non è minore di b» ha lo stesso significato dell’espressione «a è maggiore di b»? 3) Giulio sta partecipando al gioco della “Tombola” e constata che la somma dei primi tre numeri estratti è 8. Si può dire con certezza quali numeri sono stati estratti? Se non c’è certezza di tutti e tre i numeri, si è almeno certi di qualcuno di essi? 4) In una divisione fra numeri naturali il dividendo è 47 ed il resto è 12. Determinare il divisore ed il quoziente. 5) Una cometa ha un periodo di 75 anni, un’altra di 100. Se le due comete erano entrambe visibili 90 anni fa, fra quanti anni saranno di nuovo visibili insieme? 6) Si hanno a disposizione 126 penne e 162 matite. Si vuole suddividere questo materiale in gruppi uguali. Quanti gruppi si possono fare?
Esercizio 1 Dopo aver premesso che il numero totale di partite giocate è 38 si può: a) Andare per tentativi (es: 10 vinte, 11 pareggiate, che risultato ottengo?) b) Matematizzare: n = numero di partite vinte n+1=numero partite pareggiate Punteggio totale: 3 + + 1 = 4 + 1 Tra le soluzioni devo trovare quel numero che, tolto 1, sia divisibile per 4; l’unico è 64. Sarebbe l’unica possibilità?
Esercizi 3, 4 3) Soluzioni possibili:1, 2, 5 ; 1, 3, 4: L’unico numero di cui si può essere certi è 1. 4) 47 = × + 12 → × = 47 − 12 = 35 Il divisore deve essere un numero maggiore di 12 Ma gli unici divisori di 35 sono 7 e 5, quindi: = 35; = 1 5)Se le due comete si incontrano oggi, si rincontreranno dopo un numero di anni pari al minimo comune multiplo dei loro periodi. mcm(75, 100)=300. essendosi incontrate 90 anni fa, si rincontreranno fra 210 anni 6)Ogni gruppo deve avere un numero di penne e di matite pari a quello degli altri gruppi. Bisogna suddividere i due insiemi nello stesso numeri di parti, quindi trovare il MCD (126, 162)=18
Approfondimento 1: lo zero Come già anticipato, lo zero come numero non ha la stessa immediatezza degli altri numeri naturali. Finché i numeri sono associati a ‘cose’ lo zero non ha un corrispettivo, può solo esprimere il nulla; è necessario invece quando il numero esprime una posizione.
Stella Baruk, Dizionario di matematica elementare, Zanichelli, 1998, pag. 645-646: “Tra gli “oggetti”, sia linguistici sia matematici, che utilizziamo per parlare, leggere e scrivere, “zero” ha uno statuto particolare, che si manifesta soprattutto tramite gli innumerevoli errori che provoca, su cui è stato spesso scritto, ma sui quali si potrebbero ancora scrivere volumi. Al contrario, dai matematici e dagli storici della matematica, lungi dall’apparire sorgente di difficoltà, lo zero è apprezzato per le facilitazioni che procura e celebrato per i risultati che solo la sua esistenza ha permesso di ottenere.
Essi lo considerano il punto decisivo di un’evoluzione senza la quale non sarebbe stato concepito il progresso della scienza, dell’industria, del commercio moderni, un’invenzione che ha giocato un ruolo fondamentale in tutte le branche della matematica; nella storia della civiltà, in effetti, la scoperta dello zero resterà sempre una delle opere individuali tra le più considerevoli della razza umana.”
Popoli di antichissima civiltà, come gli Egizi, e popoli di raffinatissima civiltà, come i Greci, non hanno conosciuto lo zero come cifra. Essi potevano benissimo farne a meno perché i loro sistemi di numerazione erano additivi, come quello romano ben noto. I Greci, inoltre, che per primi hanno costruito una “teoria dei numeri” non potevano avere lo zero come numero in forza della loro definizione di numero riportata nel libro settimo degli Elementi di Euclide: “numero è una pluralità composta di unità”.
Lo zero, invece, è assolutamente necessario per i sistemi della seconda categoria, quelli posizionali. In questo sistema di numerazione la cifra “0” è assolutamente necessaria per indicare la mancanza di qualche potenza della base nella quale si scrivono i numeri ed eliminare, quindi, ogni possibile ambiguità. In alcuni antichi sistemi di numerazione compare un simbolo per indicare uno spazio vuoto, ma «accettare un segno specifico che indica vuoto o nulla o assenza come una vera e propria cifra che indica un segno numerale, è un vero atto di coraggio culturale, filosofico.» (D’Amore, Lo zero, da ostacolo epistemologico a ostacolo didattico. La matematica e la sua didattica.)
Lo zero come numero, almeno dal punto di vista operativo, nasce infatti in India, così come le nostre cifre indo-arabe. I matematici indiani, infatti, nel VII secolo dopo Cristo, ma forse anche prima, sapevano fare le quattro operazioni utilizzando lo zero, anche se avevano, come è ovvio, delle incertezze nella divisione per zero. Furono anche i primi a rappresentare lo zero come cifra con un circoletto, dal quale derivò il nostro simbolo 0.
Per esempio Brahmagupta (nato nel 598), nella sua opera Brahmasphuta Siddhanta, scrive: “La somma di zero e di un negativo è negativa; di un positivo e di zero è positiva; di due zeri è zero”. “Il prodotto di zero e di un negativo, o di zero e di un positivo è zero; di due zeri è zero.”
Ciò che lo zero è • Una cifra del nostro sistema di numerazione. In realtà lo è in qualunque sistema di numerazione posizionale, qualunque sia la base scelta. • Un numero, come tutti gli altri, con dei suoi comportamenti specifici rispetto alle operazioni ed alle relazioni che si introducono nei mondi numerici. Proprio di questi comportamenti ci occuperemo.
Lo zero e le operazioni nei Naturali • Addizione: dato un qualunque numero a si verifica sempre l’uguaglianza: + 0 = 0 + = . lo zero è quindi l’elemento neutro o indifferente rispetto alla addizione. • Sottrazione: -Lo zero lo troviamo come risultato quando il sottraendo è uguale al minuendo; - Quando lo zero funziona come sottraendo si comporta come ci suggerisce il senso comune: dato un qualunque numero si verifica: – 0 = . - Lo zero non può essere un minuendo
• Moltiplicazione: rispetto alla moltiplicazione lo zero si presenta come un elemento prepotente e livellatore: quando lui entra in scena come fattore, non c’è scampo: il risultato è sempre zero. Cioè: per ogni numero a : × 0 = 0 Di conseguenza: × = se e solo se almeno uno dei due fattori è uguale a zero. • Divisione : - Lo zero può occupare la posizione del dividendo; in tal caso, qualunque sia il divisore il risultato dell’operazione è zero; - Lo zero non può occupare la posizione del divisore; infatti : =? ( ≠ 0) Quale numero, moltiplicato per 0 da come risultato a? - e : ? L’operazione è indeterminata, perché qualunque numero moltiplicato per 0 da come risultato 0
Osservazione E’ interessante quindi notare il duplice aspetto dello 0: • Nella somma e nella sottrazione lo 0 può benissimo essere associato a ‘niente’ : se tolgo o aggiungo 0 ad un numero, il numero non cambia. • Nella scrittura di un numero se lo 0 è in mezzo, indica un’assenza (es. 203: non ci sono decine) • Nella moltiplicazione lo 0 è un operatore, compie un’azione, infatti è elemento assorbente, porta tutto a 0. • Nella scrittura di un numero se lo 0 sta alla fine del numero indica si un’assenza ma anche che c’è stata una moltiplicazione per 10, 100… a seconda del numero di zeri con cui il numero termina; anche in questo caso quindi lo 0 funziona da operatore.
Approfondimento 2: il principio di induzione Il principio di induzione matematica si basa sul 5° assioma di Peano : per dimostrare che tutti i numeri naturali godono della proprietà P è sufficiente dimostrare due cose: 1. il numero 0 gode di P (base dell’induzione); 2. per ogni n, se n gode di P, anche n + 1 ne gode, (passo dell’induzione) N.B. Non è necessario partire da 0, si può partire anche da un numero ; si dimostrerà allora che la proprietà vale da in poi.
Esempio Teorema: la somma degli angoli interni di un poligono di n lati è uguale a ( − ) angoli piatti a) P(3) vale, perché la somma degli angoli interni di un triangolo è uguale ad un angolo piatto b) Supponiamo ora che sia vero che somma degli angoli interni di un poligono di n lati è uguale a (n-2) angoli piatti. Aggiungiamo un lato al poligono in questo modo Ora il poligono ha ( + 1) lati e la somma degli angoli interni è ( − ) angoli piatti più l’angolo piatto del triangolo. Quindi se la proprietà è vera per n, lo è anche per ( + 1) . Possiamo perciò concludere che la proprietà è vera da 3 in poi, quindi il teorema è dimostrato.
Il sistema del calcolo Le più recenti ricerche affermano che il sistema del calcolo è organizzato secondo tre livelli, che si attivano in relazione alle richieste: • Segni delle operazioni: consente di attribuire al segno algebrico le relative procedure di calcolo • Fatti aritmetici: tabelline, calcoli semplici, altri risultati memorizzati • Procedure del calcolo: regole di esecuzione degli algoritmi
Tipologie di calcolo • Calcolo mentale • Calcolo scritto
Calcolo mentale Come già anticipato il calcolo mentale si basa sull’applicazione, spesso intuitiva, della struttura del sistema posizionale e delle proprietà delle operazioni. Le modalità di svolgimento sono spesso personali e ci si possono costruire delle proprie strategie. Ne propongo alcune, ormai entrate nell’uso comune. • Moltiplicazione di un numero per 101. Esempio: 25×101=25×100+25=2500+25=2525. Detto a parole: per moltiplicare un numero per 101 si moltiplica il numero per 100 e si aggiunge il numero stesso al prodotto ottenuto. In modo analogo se si moltiplica per 11, 1001, 100001, …
• Moltiplicazione di un numero per 99. Esempio: 14×99=14×100–14=1400–14=1386. Detto a parole: per moltiplicare un numero per 99 si moltiplica il numero per 100 e si toglie il numero stesso dal prodotto ottenuto. Analogamente se si moltiplica per 9, 999, 9999, … . • Moltiplicazione di un numero per 5, 50, 500, … . Esempio: 98×50=49×100=4900. Vale a dire: per moltiplicare un numero per 50, se la calcola la metà e si moltiplica per 100. Analogamente se si moltiplica per 5, 500, 5000, … . • Moltiplicazione per se stesso di un numero che termina per 5. Per moltiplicare per se stesso un numero che termina con la cifra 5, basta prendere il numero che si ottiene da quello dato tralasciando il 5, moltiplicarlo per il suo successivo e fare seguire da 25 il prodotto ottenuto. Esempi: 25×25=625, 85×85=7225.
Attività Proporre strategie di calcolo mentale (max. 5) scoperte attraverso: • la propria esperienza • proposte fatte da altri ( familiari, testi, rete,…) Consegnare il file nella cartella di consegna della lezione 5.
Il calcolo scritto Riprendiamo le procedure note, per ritrovare e approfondire le ragioni di ogni singola procedura. Riporto poi alcune procedure per la moltiplicazione e una per la divisione non note o meno note, invitando a capire perché funzionano, cioè qual è la loro logica. Un lavoro di questo tipo aiuta a focalizzare meglio la differenza che c’è tra significato dell’operazione e algoritmo di risoluzione.
Le operazioni in colonna • Le operazioni in colonna sono possibili grazie al fatto che il nostro sistema di numerazione è posizionale. • Esse infatti si basano sulle possibilità di allineare le cifre in base al loro peso.
Addizione Con riporto • Senza riporto c d u 168 + 354 = • 125 + 343 = 1 6 8 + 3 5 4 = •c d u 4 11 12 1 2 5 + 12 4 2 Primo 3 4 3 = cambio 4 6 8 5 2 2 Secondo cambio In forma polinomiale: (1 ∙ 102 + 6 ∙ 101 + 8 ∙ 100 ) + (3 ∙ 102 + 5 ∙ 101 + 4 ∙ 100 )= =(1+3) ∙ 102 + (6 + 5) ∙ 101 + (8 + 4) ∙ 100 = 4∙ 102 + 11 ∙ 101 + 12 ∙ 100 = =4∙ 102 + 10 ∙ 101 + 1 ∙ 101 + 10 ∙ 100 +2 ∙ 100 = 5 ∙ 102 + 2 ∙ 101 + 2 ∙ 100
Sottrazione con riporto c d u c d u c d u 1°cambio 14 2°cambio 3 15 14 - 4 6 4 - 4 5 - 2 7 8 = 3 7 8 = 2 7 8 = 1 8 6 E con la scrittura polinomiale? Provare!
Moltiplicazione • Ad una cifra A due cifre × = × ( + ) = = × + × = + = • × = + × = • = + = 8 3 4 × 3 4 × 7 2 7 4×7 2 8 + 34 × 7 2 3 8 + 30 × 7 2 1 0 = 34 ×20 6 8 0 = 2 3 8 9 1 8 E con la scrittura polinomiale?
divisione : ? • Iniziamo con le centinaia: 1 2 4 1 7 • 12 . = 7 × 1 . +5 . 7 1 7 7 • Ora le decine: 5 4 • 54 . = 7 × 7 . +5 . 4 9 5 1 • Ora le unità: 4 9 • 51 . = 7 × 7 . +2 . 2 1241 = 7 × 177 + 2 Analogamente si procede con due cifre.
Qualche procedura alternativa
Moltiplicazione a gelosia 719 × 64 = 46.016 7 1 9 × 6 4 = 2 8 7 6 4 3 1 4 0 4 6 0 1 6
Proviamo: 243 × 134 1) facciamo la griglia
2) Moltiplichiamo ogni numero della riga per ogni numero della colonna e mettiamo la cifra delle decine sopra la diagonale e la cifra delle unità sotto la diagonale.
3)Ora sommiamo lungo le fasce ( che rappresentano unità, decine, centinaia…) con i relativi riporti 243 × 134 = 32562
Metodo degli incroci o moltiplicazione cinese 314 × 22 = 6908
Per capire meglio è possibile visionare dei video su youtube, ad es. https://www.youtube.com/watch?v=B W-8ouW_QkE
La moltiplicazione russa Supponiamo di dover eseguire il seguente calcolo: × • per prima cosa si dispongono i numeri in cima a due colonne: 45 26 • dividiamo il primo numero per 2 e moltiplichiamo il secondo per due; la divisione è intera e il resto non ci interessa, quindi: 22 52 • continuiamo finché il primo numero non arriva a 1
ecco la sequenza intera 45 26 22 52 11 104 5 208 2 416 1 832 a questo punto basta sommare i numeri sulla colonna destra, scartando quelli che sono in corrispondenza di numeri pari sulla colonna sinistra:
45 26 22 52 11 104 5 208 2 416 1 832 832 + 208 + 104 + 26= 1170 Funziona? Provare per credere
Moltiplicazione per ‘scapezzo’ o per ‘spezzato’ Consiste nel ridurre entrambi i fattori in numeri più piccoli e meglio trattabili, applicando cioè la proprietà distributiva. Nell’esempio si esegue l’operazione 12 × 15; i due fattori 12 e 15 vengono frantumati rispettivamente in 10 e 2, e 10 e 5 e disposti a lato del rettangolo. Alla fine vengono sommati tutti i risultati.
Moltiplicazione per crocetta o casella Si scrivono i due fattori incolonnati spaziando un po’ le cifre; si uniscono a due a due le cifre in alto con quelle in basso: questo creerà una serie di “incroci”; si considerano le intersezioni con la linea mediana (in rosso); moltiplicando n cifre per m cifre gli incroci intersecano la linea mediana in n + m - 1 punti; in corrispondenza di ciascuno di questi punti si considerano i prodotti delle cifre agli estremi dei segmenti che convergono in quel punto (in rosso nell’esempio) e si scrive sotto ogni incrocio la cifra delle unità del numero che si ottiene sommando i prodotti di quell’incrocio (in blu nell’esempio); le decine si riportano al punto Provate con numeri a due cifre e vedrete che successivo. non è difficile. 538 × 732 = 393 816
Divisione canadese Iniziamo con una divisione ad una cifra: ∶ • Domandiamoci: quante volte il 9 sta nel 217? Sicuramente 10 volte! • Possiamo quindi sottrarre il 90 a 217: − = • Quante volte il 9 sta nel 127? Sicuramente ancora 10. − = • Ora quante volte 9 sta nel 37? 4 con il resto di 1 • A questo punto non ci resta che sommare i quozienti parziali: 10+10+4=24 e possiamo concludere che : = × +
Proviamo con due cifre ∶ 23 × 10 = 230 → 346 − 230 = 116 23 × 4 = 92 → 116 − 92 = 24 24 − 23 = 1 → 10 + 4 + 1 = 15 = × +
Puoi anche leggere