Laboratori del Sapere Scientifico - Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema ...
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Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico
Collocazione del percorso nel curricolo Il percorso svolto, ha tenuto conto dello studio e dell’approfondimento di temi come le proprietà dei materiali ed in particolare dei metalli con relativi esperimenti: la conducibilità termica, la fusione, il ferro e la calamita e la raccolta differenziata. Tale contenuto è ritenuto adeguato alla classe seconda ed è in continuità con il percorso che i bambini hanno sviluppato in classe prima.
Obiettivi essenziali del percorso • TRAGUARDI DI COMPETENZA 1.1 Saper individuare, attraverso • IMPARARE AD IMPARARE interazioni e manipolazioni, qualità • Impara ad identificare, anche da solo, gli e proprietà di oggetti e materiali, elementi, gli eventi e le relazioni in gioco. metterle in relazione e • • Ha acquisito capacità operative e manuali che caratterizzarne le trasformazioni. utilizza in contesti di esperienza-conoscenza 1.2 Saper seriare e classificare per un approccio scientifico ai fenomeni. oggetti e materiali in base alle • • PROGETTARE loro proprietà. • Sa esplorare i fenomeni con un approccio 1.3 Saper scomporre e ricomporre scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei oggetti semplici, descrivendoli compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande , nella loro unitarietà e nelle loro propone e realizza semplici esperimenti. parti. • 1.4 Saper osservare, descrivere, • INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E confrontare elementi della realtà RELAZIONI • Sa individuare nei fenomeni somiglianze e circostante, cogliendone differenze, fa misurazioni, registra dati somiglianze e differenze e significativi, classifica, identifica relazioni spazio/temporali, produce rappresentazioni operando classificazioni secondo grafiche e semplici schemi. criteri diversi. •
Elementi salienti metodologici del percorso • Il percorso si sviluppa con metodologia laboratoriale, basata sulle fasi di: • osservazione, • descrizione e narrazione individuale e scritta, • discussione collettiva, • Rielaborazione.
Materiali apparecchi strumenti • Oggetti da osservare che sono stati portati a scuola dai bambini e dall’ insegnante ed oggetti presenti all’interno dell’ambiente scolastico. • Materiale di facile consumo: carta, cartoncino, pennarelli, matite, oggetti di vari materiali e con diverse funzioni, ecc… • Materiali specifici per effettuare esperimenti: stagno, contenitori di vetro, alluminio, bacchette di rame, chiodi di acciaio, fornellino elettrico, ecc… • Macchina fotografica, CD, quaderni, computer…
Tempo impiegato • Il percorso è stato attuato dal mese di ottobre a dicembre, per due ore settimanali sia per quanto riguarda le attività con i bambini sia per quelle riguardanti la programmazione dell’insegnante. Inoltre sono stati svolti anche due incontri con due insegnanti delle classi parallele di un altro plesso dell’Istituto per condividere obiettivi, attività e verifiche. Si prevede un’uscita in un laboratorio di un fabbro. Per la documentazione una quantità forfettaria di 10 ore fra foto, relazioni e presentazione su power point.
Riprendiamo il lavoro sugli oggetti avviato lo scorso anno. Ci concentriamo sugli oggetti che sono sui nostri banchi e troviamo un criterio per formare dei GRUPPI DI OGGETTI in base al MATERIALE di cui sono fatti.
Questo compito viene svolto in gruppo. Alcuni bambini sono molto precisi e «sezionano» gli oggetti nelle loro varie parti. L’osservazione e la capacità di classificare sono due obiettivi che tutti i bambini raggiungono.
Le proprietà dei materiali Sempre in piccoli gruppi, i bambini si confrontano alla ricerca delle proprietà dei materiali. In questo lavoro si trovano a proprio agio, essendo un’attività che l’anno scorso avevano fatto più volte in modo simile. La ricorsività delle attività genera positività nei bambini che si sentono pronti e capaci per quanto richiesto. In realtà quello che si chiede è di un livello superiore: non si parla di oggetti , ma di materiali.
Caccia ai metalli! Viene proposta una caccia originale: AI METALLI! La caccia, confusionaria in un primo momento, viene organizzata su un banchino dove gli oggetti di metallo vengono osservati uno ad uno.
Anche oggetti più ingombranti, come il manico o la cerniera dello zaino , si scoprono di metallo. Dov’è la mappa dei metalli????
Raccontiamo quanto abbiamo fatto • A fianco la trascrizione della discussione che si svolge in classe a seguito della caccia al tesoro. • Degna di nota l’osservazione da parte di molti al non aver fatto caso, fino ad oggi, al metallo. E interessanti sono i dubbi verso alcuni oggetti (es. anello d’oro).
Cerchiamo di ragionare sulle proprietà dei metalli Questo il risultato della discussione: • CALAMITOSI • DURI Continuiamo a pensare a ‘sti • GHIACCI metalli….. • NON COMMESTIBILI
Entra in scena una candela e i bambini si preparano per il primo ESPERIMENTO. Passeremo sul fuoco della candela: • Forbici • Molletta • Forcina • Sapone • Sasso • Carta • Sughero • Catenella • Spugnetta • Gesso • Chiavi
L’entusiasmo in classe cresce!
Prima fase dell’esperimento I bambini toccano tutti gli oggetti che sono stati passati sul fuoco e percepiscono un lieve calore (più evidente solo per il gesso) che mantengono per pochi secondi. Per il sasso, Alessandra dice: «E’ piacevole, potremmo metterlo nel letto la sera per riscaldarci» I bambini si rendono conto che, invece, gli oggetti di metallo scottano. Ritirano, infatti, velocemente la mano!
Seconda fase dell’esperimento Questa volta gli oggetti sono tenuti per più tempo sulla fiammella . Gli oggetti di metallo, dopo decine di secondi, non si riescono più a tenere in mano: il calore non solo annerisce l’oggetto, ma passa da una parte all’altra dell’ oggetto e si mantiene per un po’.
Verifichiamo quanto caldo e potente è il metallo La forbice è talmente rovente che vengono facilmente praticati dei fori sul fondo di un bicchierino di plastica.
Il calore viene avanti Il fuoco cammina
2° esperimento Troppo impegnata nello svolgere l’esperimento, non sono stata capace di scattare foto per documentare le successive fasi: 1. Lo stagno è stato messo nel cucchiaio, sopra il calore della piastra 2. Improvvisamente, dopo circa 5 minuti, la barretta si è completamente liquefatta. 3. Il liquido è stato versato nella formina, dando origine ad un mezzo omino. 4. È stato sciolto un altro pezzo di stagno, che non riusciva a stare nel cucchiaio e che, colando sulla piastra, ha formato una divertente bolla, rotolante.
1 In un’altra classe 3 2 4
Esempio di verbalizzazione dell’esperienza. “Abbiamo preso un pezzetto di stagno, poi l’abbiamo messo sopra un pentolino ed è diventato liquido. Poi l’abbiamo rifatto ancora e l’abbiamo messo in una coppetta di alluminio, ma è diventato sempre liquido e quando si è raffreddato è diventato rotondo, l’altro invece non è diventato un cerchio. Rifatto ancora è diventato liquido”
Ogni bambino scrive quanto ha visto Alcune domande interessanti, durante l’esperimento
Due le considerazioni finali Passaggio da uno stato all’altro Lo stagno può cambiare forma
CONCLUSIONI I metalli FONDONO, cioè diventano LIQUIDI se sono riscaldati e portati ad una certa temperatura. • METALLO + METALLO FUSO CALORE SOLIDO (LIQUIDO) • I metalli, se lasciati raffreddare o se toccano una superficie fredda, tornano solidi METALLO - METALLO • LIQUIDO CALORE SOLIDO • Abbiamo scoperto + una nuova PROPRIETA’ dei metalli: • La FUSIBILITA’ che permette la LAVORABILITA’.
Conosciamo il sig. Piero, il fabbro di S.Concordio E i suoi strumenti: INCUDINE E MARTELLO
Con la FIAMMA OSSIDRICA Piero scalda il ferro che, ad una temperatura molto alta, si scalda e Piero lo riesce a modellare formando un ricciolo. Con questa foto , i bambini «vedono» il calore. Il FERRO ancora ROVENTE si gira attorno all’incudine e diventa un ricciolo
L’ultimo strumento che Piero ci mostra è la MASCHERA che lo protegge nelle operazioni più pericolose. IL FABBRO HA INCURIOSITO I BAMBINI E NEL TRAGITTO VERSO LA SCUOLA NON FANNO ALTRO CHE CERCARE METALLI. La curiosità stimola l’apprendimento!
A CACCIA DI METALLI PER S. CONCORDIO
«Maestra scatta!»
Ma cosa aveva di speciale il sig.Piero?? I bambini si rendono conto che il calore emanato dagli strumenti del fabbro era più forte e capace di fondere più tipi di metallo.
3° esperimento INGREDIENTI La calamita: • chi la conosce? • ne avete a casa? • che farà?
I bambini sono liberi di giocare con le calamite, le provano ad attaccare su tutti gli oggetti selezionati sul tavolo.
E poi due SORPRESE! La forbice, stando tanto a contatto con la calamita, diventa calamitosa! Tenute in un modo particolare , le calamite non si attraggono più, anzi si respingono!
Cosa abbiamo capito dall’esperimento?
Percorso svolto dal bambino diversamente abile Il bambino disegna i materiali che servono per l’esperimento: la conducibilità termica.
Esperimento: la fusione dei metalli L’insegnante verbalizza ciò che il bambino dice.
Il ferro e la calamita
Verifiche degli apprendimenti • Sono state effettuate verifiche in itinere tramite l’osservazione diretta durante le attività dei bambini; • Rielaborazione delle esperienze attraverso verbalizzazioni, disegni e tabelle; • Consegnate schede con risposte a scelta multipla, aperte, completamento di tabelle.
verifiche 1. Se collochiamo (METTIAMO) sopra una candela accesa dei bastoncini di legno e delle barrette metalliche che cosa siamo in grado di constatare? 2. Se abbiamo un metallo di colore grigio, possiamo affermare che è ferro? 3. Se riscaldiamo lo stagno che cosa osserviamo? 4. Che cos’è la conducibilità del calore? RISPOSTE 1………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 2…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... 3 ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 4…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
NOME________________________DATA___________________ COMPLETA LA TABELLA CONDUCE IL NON CONDUCE IL CALORE CALORE VETRO PLASTICA FERRO RAME LEGNO RACCONTA UN’ESPERIENZA CON I METALLI CHE TI HA COLPITO______________________________________________ ______________________________________________________ ______________________________________________________ ______________________________________________________ ______________________________________________________
Risultati ottenuti Al termine del percorso tutti gli alunni hanno evidenziato miglioramenti negli apprendimenti, estesi anche ad altri ambiti disciplinari e soprattutto a quello linguistico. Le attività laboratoriali hanno contribuito a creare un clima positivo e propositivo. L’ osservazioni degli oggetti vicini alla realtà dei bambini e l’approccio metodologico utilizzato ha permesso di mantenere l’attenzione e stimolare la curiosità in ogni fase del percorso.
In particolar modo dopo un’osservazione sistematica si sono evidenziati miglioramenti circa la capacità di: •Mantenere l’attenzione nelle situazioni di ascolto; •Osservare con attenzione i particolari per individuare i materiali di cui sono composti gli oggetti; •Verbalizzare e rappresentare iconograficamente gli esperimenti; •Riferire le esperienze rispettando l’ordine logico e temporale; •Rispettare le opinioni diverse durante le discussioni e utilizzarle per un confronto.
GRAZIE PER ATTENZIONE E BUON LAVORO!
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