FOCUS BILANCI SERVIZI POSTALI - Principali evidenze contabili delle maggiori società Anni 2015 2019 - AGCOM
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Sommario 1. RICAVI E OCCUPAZIONE Andamento dei ricavi Evoluzione storica delle risorse del settore Andamento dell’occupazione 2. ANALISI DELLA REDDITIVITÀ Margini operativi Andamento storico della redditività 3. LIVELLO DI PATRIMONIALIZZAZIONE E INVESTIMENTI Patrimonio netto Redditività del capitale Rapporto tra investimenti e ricavi 4. CASH FLOW OPERATIVO Cash flow in percentuale dei ricavi Cash flow in percentuale degli investimenti NOTA METODOLOGICA Il Focus sui bilanci delle imprese che operano nel settore dei servizi postali (servizi di corrispondenza e servizi di consegna pacchi) si basa sulle informazioni contabili desumibili dai bilanci d’esercizio delle principali imprese del settore. Sono stati elaborati dati aggregati sui conti economici, sugli stati patrimoniali e su altre principali grandezze delle imprese per il periodo 2015 – 2019. Dicembre 2020 1
2 1. RICAVI E OCCUPAZIONE Andamento dei ricavi Nel periodo 2015 – 2019, i ricavi aggregati delle maggiori imprese nel settore dei servizi postali di corrispondenza e di consegna pacchi sono aumentati progressivamente (con una crescita media annua del 4,1%) passando da 7,7 mld. a 9,1 mld. di €. L’aumento dei ricavi, tuttavia, non ha riguardato in maniera omogenea tutti gli operatori. I ricavi del Gruppo Poste Italiane(*), nonostante una crescita del 3,5% registrata nell’ultimo anno, risultano sostanzialmente stabili se considerati sull’intero periodo, con i servizi tradizionali di corrispondenza in flessione di circa il 4% e i ricavi da consegna pacchi in crescita del 30%. Viceversa, i ricavi delle altre imprese analizzate passano da 4,2 mld. a 5,5 mld. di € nel periodo 2015 – 2019 con una crescita media annua del 7%. (*) Poste Italiane (limitatamente ai ricavi da servizi postali) e SDA. Andamento dei ricavi in mld. di € (2015 – 2019) Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale Cagr 2015-2019 +7,2% +3,7% +3,3% YoY 8,8 9,1 +4,1% +2,3% YoY YoY 8,0 YoY 8,2 7,7 3,6 3,5 +0,3% 3,6 3,6 3,4 5,3 5,5 +7,0% 4,2 4,4 4,8 2015 2016 2017 2018 2019 2
3 1. RICAVI E OCCUPAZIONE Evoluzione storica delle risorse del settore Tra il 2010 e il 2019, il settore dei servizi postali è stato caratterizzato da profonde trasformazioni strutturali che hanno determinato un calo dei volumi da invio di corrispondenza e da una progressiva crescita dei volumi da consegna pacchi. I ricavi da servizi di corrispondenza (*) si sono ridotti di 1,52 mld. di € (in media all’anno una riduzione del 4,3%), mentre i ricavi da servizi di consegna pacchi(**), nello stesso periodo, sono cresciuti di circa 2,11 mld. di € (una crescita media annua del 5,7%). Il valore complessivo dell’aggregato, pertanto, cresce nel periodo del 7,6% passando da 7,88 mld. di € nel 2010 a 8,48 mld. di € nel 2020. Il peso dei servizi di corrispondenza diminuisce drasticamente passando dal 59% del 2010 al 37% del 2019. (*) I ricavi da corrispondenza sono pari alla somma dei ricavi di Fulmine Group, Nexive e Poste Italiane, per quest’ultima rappresentati da quelli di mercato, da quelli relativi al Servizio Universale, dalle integrazioni tariffarie all’editoria, e dai servizi elettorali (**) I ricavi da consegna pacchi fanno riferimento alle seguenti società: Bartolini, DHL Express Italy, GLS Italy, SDA, FedEx - TNT Global Express, United Parcel Service Italy (UPS) e Amazon Italia Transport dal 2017 Andamento storico delle risorse in mld. di € (2010 – 2019) Consegna pacchi Corrispondenza Totale Cagr 2009-2019 8,5 8,2 7,9 7,8 +0,8% 7,4 7,6 5,4 7,3 7,2 7,2 5,0 3,3 7,0 3,4 4,5 3,3 4,2 3,4 3,6 3,9 +5,7% 4,6 4,4 4,0 3,8 3,4 3,3 3,2 3,1 3,1 3,1 -4,3% 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 3
4 1. RICAVI E OCCUPAZIONE Andamento dell’occupazione Tra il 2015 e il 2019, gli addetti delle principali imprese del settore si sono ridotti complessivamente di circa 15.500 unità (-10,6%), passando da un totale di 146.100 addetti nel 2015 a 130.600 a fine 2019, con una flessione su base annua di 3.800 addetti. La riduzione è ascrivibile principalmente ai processi di ristrutturazione del Gruppo Poste Italiane che rappresenta, nel 2019, circa il 90% degli addetti. Gli occupati diretti delle altre imprese crescono, nel periodo considerato, di circa 3.000 unità., grazie soprattutto alla crescita degli organici di BRT. Al netto di BRT, la crescita delle altre imprese è stata più contenuta (circa 500 addetti). Andamento dell’occupazione (* 1.000) (2015 – 2019) Cagr Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale 2015-2019 -3,4% 146,1 -2,8% YoY 141,1 137,2 YoY -2,1% 134,4 -2,8% 130,6 YoY -2,8% YoY 134,9 129,9 -3,6% 125,5 116,5 120,7 -5,8% 11,2 11,2 11,7 13,7 14,1 2015 2016 2017 2018 2019 Variazione dell’occupazione 2018 - 2019 (in unità) +376 -4.151 -3.775 Altri operatori Gruppo Poste Totale Italiane 4
5 2. ANALISI DELLA REDDITIVITÀ Margini operativi L’andamento degli indici reddituali delle principali imprese evidenzia, nel periodo considerato, un complessivo andamento positivo, con il Gruppo Poste Italiane che presenta margini mediamente più elevati. Con riferimento al margine lordo (Ebitda), si registra una tendenza all’aumento sia riguardo all’intero periodo (+3,4 punti percentuali), sia in riferimento all’ultimo anno considerato (+1,6 p.p.). Più nel dettaglio, il Gruppo Poste Italiane vede aumentare l’indice di 4,9 p.p. nel quinquennio 2015-2019 e di 2,4 p.p. su base annua. Per gli altri operatori, gli aumenti dell’indice sono pari rispettivamente a 1,7 p.p. e a 0,3 p.p.. Tendenza analoga per il margine netto (Ebit): a livello di settore, tra il 2015 e il 2019, si registra un aumento di 1,6 p.p., mentre, nell’ultimo anno, la crescita è stata del 0,6 p.p. Il Gruppo Poste Italiane mostra livelli dell’indice sopra la media e in crescita di 2,2 p.p. sull’intero periodo e di 0,7 p.p. nell’ultimo anno. La crescita delle altre imprese è stata di 1 p.p. sull’intero periodo e di 0,3 p.p. nel 2019. Tende a migliorare anche il rapporto tra risultato d’esercizio e ricavi; nell’ultimo anno, l’indice mostra una crescita complessiva di 0,3 p.p. attestandosi su un valore pari al 4,5% dei ricavi. Emergono, anche in questo caso, significative differenze tra i valori dell’indice registrato dal Gruppo Poste Italiane e quello delle altre imprese, rispettivamente pari, nel 2019, rispettivamente al 6,2% e all’1,4% dei ricavi. 5
6 2. ANALISI DELLA REDDITIVITÀ Margini operativi in % dei ricavi (2015 – 2019) Valore medio del periodo +5,4% +16,4% +12,8% EBITDA % (margine operativo Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale imprese lordo) 18,6 17,7 15,8 16,2 13,7 14,3 13,4 12,7 12,4 11,0 6,2 6,6 4,9 4,6 4,5 2015 2016 2017 2018 2019 Valore medio +2,0% +7,3% +5,6% EBIT % del periodo (margine operativo Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale imprese netto) 8,1 7,4 7,8 7,5 6,2 5,9 5,9 5,6 5,6 4,6 2,6 2,2 1,6 1,7 1,7 2015 2016 2017 2018 2019 Valore medio del periodo +1,6% +5,6% +4,3% Risultato Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale imprese d’esercizio % 6,1 6,2 6,0 5,5 4,3 4,6 4,6 4,5 4,2 3,5 1,7 1,8 1,7 1,4 1,4 2015 2016 2017 2018 2019 6
7 2. ANALISI DELLA REDDITIVITÀ Andamento storico della redditività Con riferimento al periodo 2010 - 2019, l’andamento del margine lordo (Ebitda) e di quello netto registra da un lato una netta flessione dei valori del Gruppo Poste Italiane (rispettivamente del 16,2% e del 42%), principalmente per effetto della riduzione dei ricavi in presenza di una struttura dei costi fortemente rigida. Dall’altro lato, la redditività delle imprese impegnate nei servizi di consegna pacchi, nonostante la crescente competizione che caratterizza il settore, tende a migliorare; il margine netto cresce nel periodo considerato di 110 mln. di € (passando da 50 a 160 mln. di € dal 2010 al 2019), seppure, in rapporto ai ricavi, non supera il 3%. Il risultato d’esercizio aggregato mostra nell’intero periodo una leggera crescita (da 690 mln. di € nel 2010, ai 740 mln. di € nel 2019); il Gruppo Poste Italiane, escludendo una marcata flessione nel 2014, mantiene una relativa stabilità, mentre le imprese operanti nel segmento della consegna pacchi mostrano un graduale e costante aumento. Va rimarcato che, il peso del Gruppo Poste Italiane è, nel 2019, pari all’85% del valore aggregato complessivo aggregato, seppure in diminuzione negli ultimi periodi. 7
8 2. ANALISI DELLA REDDITIVITÀ Andamento della redditività in mld. di € (2009 - 2019) Gruppo Poste Italiane Altre imprese Totale imprese Cagr 2,4 2010-2019 Ebitda 2,3 2,2 -1,2% 1,9 1,9 1,8 1,9 Valore aggregato 2019: 1,7 2,2 mld. di € 1,4 1,5 2,2 2,1 -1,9% 1,6 1,9 Variazione valore aggregato 2009-2019: 1,7 1,7 1,7 1,6 -0,24 mld. di € 1,3 1,3 Variazione valore aggregato 2018-2019: 0,3 0,3 +5,9% +0,29 mld. di € 0,2 0,2 0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Gruppo Poste Italiane Altre imprese Totale imprese Cagr Ebit 1,5 1,4 2010-2019 1,4 1,4 Valore aggregato 2019: 0,9 1,0 -4,4% 1 mld. di € 0,9 0,8 0,9 0,8 0,9 0,8 0,9 0,6 0,8 0,7 0,7 Variazione valore aggregato 2009-2019: -5,9% -0,48 mld. di € 0,4 0,6 0,4 Variazione valore aggregato 2018-2019: 0,08 0,08 0,16 +13,3% 0,05 0,05 0,05 0,02 0,03 0,06 0,15 +0,1 mld. di € 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Gruppo Poste Italiane Altre imprese Totale imprese Cagr 2010-2019 0,71 0,74 +0,8% Risultato d’esercizio 0,69 0,68 0,67 0,68 0,67 0,66 0,63 0,69 0,69 0,69 0,67 0,60 0,58 0,54 0,48 Valore aggregato 2019 -1,1% 0,74 mld. di € 0,41 Variazione valore aggregato 2009-2019: +0,05 mld. di € 0,08 0,04 0,131 0,115 +118% 0,015 0,011 0,073 0,078 0,093 -0,004 -0,029 0,045 Variazione valore aggregato 2018-2019: 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 +0,07 mld. di € Area di perdita 8
9 3. LIVELLO DI PATRIMONIALIZZAZIONE E INVESTIMENTI Patrimonio netto A partire dal 2015, il ricorso ai mezzi propri (patrimonio netto) delle principali imprese del settore risulta in calo di 4,2 p.p. (dall’11,4% del 2015 al 7,2% del 2019 delle passività complessive). Tale andamento è principalmente ascrivibile al Gruppo Poste Italiane il cui patrimonio netto, nel 2019, è pari al 6,7% delle passività complessive, in riduzione di 4,2 p.p. rispetto al 2015. Il corrispondente valore delle altre imprese risulta in media decisamente superiore (valore medio di periodo pari al 27,6%), seppure in calo su base annua. Rapporto tra patrimonio netto e passività complessive in % (2015 – 2019) Valore medio 27,6% 7,9% 8,5% del periodo Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale imprese 30,2 28,3 27,5 26,0 26,1 11,4 10,9 8,9 7,8 7,5 7,2 8,3 7,2 6,8 6,7 2015 2016 2017 2018 2019 9
10 3. LIVELLO DI PATRIMONIALIZZAZIONE E INVESTIMENTI Redditività del capitale Analizzando la remunerazione dei mezzi propri (ossia il rapporto tra risultato d’esercizio e patrimonio netto), dopo una sensibile crescita nel 2016, nel successivo triennio si è mantenuta mediamente stabile su un valore intorno al 10%. Il Gruppo Poste Italiane e le altre imprese, in particolare nel biennio 2018-2019, non mostrano rilevanti scostamenti nel valore dell’indicatore, benché, a partire dal 2016, quello delle altre imprese sia leggermente superiore a quello del Gruppo Poste Italiane. Andamento confermato anche in relazione all’ultimo esercizio contabile considerato dal quale risulta un valore del 9,9% per il Gruppo Poste Italiane e del 10,7% per le altre imprese. Rapporto tra risultato d’esercizio e patrimonio netto in % (2015 – 2019) Valore medio 11,2% 8,9% 9,1% del periodo Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale imprese 13,0 11,0 10,7 11,7 10,9 10,7 10,1 10,0 9,7 9,9 9,9 9,5 9,7 5,8 5,4 2015 2016 2017 2018 2019 10
11 3. LIVELLO DI PATRIMONIALIZZAZIONE E INVESTIMENTI Rapporto tra investimenti e ricavi Nel 2019, gli investimenti delle principali imprese operanti nel settore sono complessivamente pari a 816 mln. di euro e risultano in crescita rispetto all’anno precedente (+37,2%). Il valor medio annuo degli investimenti dei principali operatori di settore è, nell’ultimo quinquennio, pari a 570 mln. di €, pari al 3,9% dei ricavi. Considerato l’incremento degli investimenti dell’ultimo anno, l’indicatore nel 2019 risulta in crescita risultando e al 5,2% dei ricavi. Il Gruppo Poste Italiane mostra un rapporto medio tra investimenti e ricavi pari al 4,8%, più del doppio di quello delle altre imprese pari al 2,1%. Tuttavia, va considerato che tale risultato tiene conto, per il Gruppo Poste Italiane, anche delle risorse destinate ad altre attività non strettamente afferenti ai servizi postali, come ad esempio quelle di natura finanziaria. Rapporto tra investimenti e ricavi in % (2015 – 2019) Valore medio del periodo 2,1% 4,8% 3,9% Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale imprese 6,7 4,9 5,2 4,1 4,2 3,9 3,9 3,4 3,5 3,2 2,6 2,2 2,2 1,8 1,5 2015 2016 2017 2018 2019 11
12 4. CASH FLOW OPERATIVO Cash flow in percentuale dei ricavi Nel corso dell’intero periodo considerato, il flusso finanziario generato dall’attività operativa(*) evidenzia una tendenziale riduzione nei valori assoluti: dai 3,2 mld. di € nel 2015 agli 1,2 mld. di € nel 2019. Tale riduzione è ascrivibile ai valori del Gruppo Poste Italiane, il cui peso sull’intero settore si riduce in maniera significativa. Pertanto, in rapporto ai ricavi, il cash flow è complessivamente passato dal 40,9% del 2015 al 13,2% del 2019. (*) Le principali componenti dei flussi di cassa derivanti dall’attività operativa sono rappresentate dal risultato d’esercizio, dagli ammortamenti e dalla variazione del capitale circolante. L’indicatore è pertanto una misura della capacità dell’azienda di generare liquidità di cassa. Per il Gruppo Poste Italiane, il valore è stato calcolato al netto della componente ascrivibile alle attività di Bancoposta. Cash flow in % dei ricavi (2015 – 2019) Valore medio del periodo 4,5% 43,3% 20,9% Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale imprese 86,8 40,5 40,9 31,5 25,8 22,1 31,5 15,0 15,6 13,2 7,2 2,0 3,2 5,1 4,9 2015 2016 2017 2018 2019 12
13 4. CASH FLOW OPERATIVO Cash flow in percentuale degli investimenti Analizzando la parte del flusso finanziario generato dall’attività operativa che viene assorbita dagli investimenti effettuati dagli operatori, nell’ultimo quinquennio si osserva un deciso incremento del rapporto tra investimenti e cash flow; l’indicatore, infatti, è passato da un valor medio di 14,9% al 68,2% (+53,3 p.p.). Tale andamento è il risultato di due andamenti opposti: una crescita dell’indicatore per il Gruppo Poste Italiane e una flessione per le altre imprese (rispettivamente +59.8 p.p. e -29,6 p.p. dal 2015 al 2019). Cash flow in % degli investimenti (2015 – 2019) Valore medio 46,3% 30,0% 32,6% del periodo Altre imprese Gruppo Poste Italiane Totale imprese 92,6 68,2 68,5 72,6 43,6 53,0 41,8 43,3 43,6 38,0 25,6 14,9 20,6 26,6 12,8 2015 2016 2017 2018 2019 13
14 NOTA METODOLOGICA La presente analisi, basata sulle informazioni contabili desumibili dai bilanci d’esercizio delle principali imprese del settore, fornisce un insieme informativo che si differenzia da analoghe analisi condotte sia dalla stessa Autorità, sia da altre istituzioni ed enti di ricerca. Una sostanziale differenza riguarda la finalità degli approfondimenti proposti nei Focus rispetto a quella di altre analisi condotte a fini regolamentari (ad esempio le “analisi di mercato”) ovvero nell’ambito della predisposizione della “Relazione Annuale” dell’Autorità. I Focus bilanci, utilizzando informazioni, opportunamente elaborate, desunte dai bilanci civilistici delle imprese oggetto di analisi, hanno come obiettivo principale quello di fornire una rappresentazione sintetica dello «stato di salute» (reddituale, patrimoniale e occupazionale) del settore. In altri termini, le risultanze dei Focus sono ottenute sulla base dell’insieme delle attività svolte dai principali soggetti che operano nel settore in questione e non già sulla base della suddivisione di tali attività per ambito merceologico (ossia di mercato). Se ne desume, quindi, che le evidenze quantitative che emergono dai Focus non possono essere utilizzate per effettuare comparazioni con altre risultanze rese pubbliche dall’Autorità, laddove tali analisi, che si caratterizzano per un maggior livello di specificità tecnica delle informazioni richieste, assumono il ruolo di strumento metodologico ai fini di una corretta individuazione, dal punto di vista geografico e merceologico, dei mercati sottoposti alla disciplina regolamentare dell'Autorità. In particolare, emergono almeno tre principali elementi da considerare: ❑ la diversa numerosità campionaria; ❑ la differente tempistica di rilevazione del dato; ❑ la richiesta di informazioni extracontabili che caratterizza la maggior parte delle specifiche richieste di informazioni che l’Autorità rivolge alle imprese e che, quindi, non sempre sono riconducibili alle specifiche poste di bilancio previste dal codice civile. Gli operatori presi in esame nel presente Focus sono: Amazon Italia Transport, Asendia Italy, BRT, Citypost,, DHL Express (Italy), Elleci Service, FedEx Express Italy*, Fulmine Group, GLS Italy, Hermes Italia, Mail Express Poste Private, Milkman, Nexive, Poste Italiane s.p.a., Postel, Rotomail Italia, SDA Express Courier, Selecta, Swiss Post Solutions, FedEx (che include l’operatore TNT Global Express relativamente ai ricavi e all’occupazione), United Parcel Service Italia. (*) – Per garantire omogeneità al perimetro delle reali attività svolte da FedEx in Italia, il periodo 2014-2016 è stato stimato, oltre che in base ai bilanci d’esercizio al 31.5 2018 ed al 31.5.2019, anche sulla base dei dati forniti nell’ambito della predisposizione della Relazione Annuale dell’Autorità e dell’Osservatorio sulle comunicazioni. 14
FOCUS BILANCI SERVIZI POSTALI Principali evidenze contabili delle maggiori società Anni 2015 - 2019 Servizio Economico Statistico ses@agcom.it Roma Napoli Via Isonzo 21/b - 00198 Centro Direzionale - Isola B5 - 80143
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