FARMACI ANTIIPERLIPIDEMICI - Unife

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FARMACI
ANTIIPERLIPIDEMICI
Dimensione del “problema dislipidemia” in ITALIA:

CONDIZIONE DI ELEVATO RISCHIO PER LE PATOLOGIE
               CARDIOVASCOLARI

           IPERCOLESTEROLEMIA IN ITALIA

                Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation 2017.
Elevati livelli plasmatici di colesterolo

 Formazione di placche ateromatose

 Aterosclerosi, coronaropatie, infarto
Colesterolo come fattore di rischio per la
                  cardiopatia ischemica
         Tasso di mortalità per 1000 uomini
                                              18
                                              16
                                              14
                                              12
                                              10
                                              8
                                              6
                                              4
                                              2
                                              0
                                               3.62    4.14    4.65    5.17    5.69    6.21    6.72    7.24    7.75
                                              (140)   (160)   (180)   (200)   (220)   (240)   (260)   (280)   (300)
                                                               Colesterolemia totale, mmol/L (mg/dL)
Dati dallo studio MRFIT.
Martin MJ et al. Lancet 1986;ii:933–936.

Colesterolo totale serico e mortalità da CHD in 361.662 uomini, tra 35 e 57 anni, selezionati
per il MRFIT, nel corso di un follow up medio di 6 anni (da LaRosa et al 1990).
Colesterolo come fattore di rischio per la
                                           cardiopatia ischemica
 Tassi di mortalità per CHD (%)   35
                                                                                                         Europa Settentrionale
                                  30

                                  25                                                                     Europa Meridionale,
                                                                                                         Paesi Mediterranei
                                  20                                                                     Stati Uniti

                                  15
                                                                                                         Serbia
                                  10
                                                                                                         Europa Meridionale,
                                  5
                                                                                                         Giappone
                                  0
                                    2.60    3.25 3.90 4.50 5.15 5.80 6.45 7.10 7.75 8.40 9.05
                                   (100)   (125) (150) (175) (200) (225) (250) (275) (300) (325) (350)

                                              Colesterolemia totale, mmol/L (mg/dL)

Correlazione tra CT e mortalità da CHD in uno studio di 25 anni su 12.467
uomini, abitanti in cinque paesi europei, negli USA e in Giappone (da
Verschuren et al 1995, JAMA 1995;274:131–136).
ATEROSCLEROSI
            “E’ IL KILLER PIU’ IMPORTANTE”
     nel mondo occidentale e la causa principale di malattia
                  cardiovascolare e infarto.

Non è solo una conseguenza inevitabile dell’invecchiamento ma
    UNA PATOLOGIA CRONICA INFIAMMATORIA,
 caratterizzata dall’accumulo di lipidi e elementi fibrosi nelle
                   arterie di grande diametro.
Ci sono molti fattori di rischio ambientali e genetici associati
                          con l’ aterosclerosi.

PAI: inibitore dell’attivatore del plasminogeno   CAMs: molecole di adesione
Aterosclerosi - Patogenesi
Evento centrale e iniziale è il DANNO ENDOTELIALE
I monociti attivati (macrofagi) e LDL penetrano nella tonaca media
I macrofagi attivati fagocitano i lipidi e diventano FOAM CELLS
Produzione    di   citochine   infiammatorie    che    reclutano     altre   cellule
dell’infiammazione (Linfociti, Piastrine, Cellule Muscolari Lisce)
Proliferazione cellule muscolari e deposizione connettivo=PLACCA FIBROSA
Rottura della placca = TROMBOSI
LIPOPROTEINE

Il trasporto di colesterolo e trigliceridi
nel plasma presenta 2 problemi:
1) rendere solubili in mezzo acquoso
molecole lipofile
2) trasportare i lipidi ai tessuti

                                   un nucleo centrale di lipidi
                                idrofobici (esteri del colesterolo,
                                trigliceridi)
                                  un involucro più idrofilo formato
                                da sostanze polari:
                                fosfolipidi, colesterolo libero e
                                una porzione proteica (apoproteine).
LE LIPOPROTEINE SONO SUDDIVISIBILI IN 4 CLASSI PRINCIPALI PER DIMENSIONI,
                   DENSITÀ E CONTENUTO PROTEICO

                +grandi
                -dense
     +piccole
     +dense
Trasporto di colesterolo nei tessuti
RECETTORE PER LE LDL

E’ una proteina di 839 aa. Le aree funzionalmente
importanti sono:
1) l’area di legame al ligando (che è la lipoproteina LDL) che
consiste di 7 aree ripetitive altamente omologhe tra di loro
collegate da ponti disolfuro;
2) il territorio immediatamente esterno che sembra importante
per controllare la posizione del recettore nella membrana;
3) il territorio intracellulare, molto importante per l’ancoraggio
del recettore alla membrana con cui inizia il processo
di endocitosi del recettore dopo che si è legata la LDL.
Biosintesi del Colesterolo

1) attività dell’enzima HMG-CoA reduttasi a partire
dall’Acetil Co-A
(80% sintesi colesterolo avviene nel fegato)
oppure
2) importazione del colesterolo dall’esterno aumentando
il numero di molecole di recettore esposto sulla membrana
plasmatica.
Le principali classi di farmaci antiiperlipidemici sono:
           STATINE, FIBRATI, RESINE

  Difetti rec LDL:
  Deficit di espressione
  Incapacità di legare LDL
  Totale assenza
STATINE

    Hanno omologia strutturale con l’HMG CoA ma una maggiore affinità
(migliaia di volte) per il sito catalitico dell’enzima rispetto al substrato naturale
Statine: meccanismo d’azione

                           Tappa limitante la
                          sintesi di colesterolo
strettamente legate alle proteine plasmatiche
  metabolizzate dal fegato
  monosomministrazione serale perchè la sintesi di colesterolo segue
un ritmo circadiano aumentando la notte
Interazioni con farmaci
            CYP3A4-mediata
Atorvastatin
Cerivastatin
 Lovastatin
Simvastatin
                         Plasma
               CYP 450              Rhabdomyolysis
                          levels       and other
Ketoconazole
                3A4         of      adverse effects
Itraconazole              statins
Erythromycin
  Diltiazem
  Mibefradil
  Grapefruit
    Juice
    Others
Profilo di sicurezza delle statine

Rischio di ADR inferiore all'1-2%.
Eventi avversi più frequenti:
  costipazione
  dispepsia, nausea, dolore gastrointestinale
  elevati livelli di transaminasi
  amgioedema

danno muscolare che può andare dalla mialgia, all’aumento
del CPK , alla rabdomiolisi.
Reazione avversa più grave:

  CPK: creatin fosfochinasi
CURVES Trial: Diversa Efficacia nella riduzione
                   dell’LDL tra le Statine
La riduzione della colesterolemia non è lineare ed è massima con la dose iniziale
raccomandata, per cui il vantaggio assoluto maggiore si ottiene con dosi basse.
                       0

                     -10                                                            Fluvastatin
                                            *                                       Pravastatin
                                   *
                     -20                    *                 *                     Lovastatin
                                   *        *                                       Simvastatin
     Mean            -30                                      *
                                            †                     †                 Atorvastatin
                                   ‡
     % LDL                                                    †
   reduction         -40
                                            ‡
                                                              ‡
                     -50

                     -60
                           0      10       20       30       40       50      60   70    80        90
                                                         Dose range (mg)

* Significantly less than atorvastatin 10 mg (P
La «regola del 6» significa che per ogni statina, il
raddoppiamento della dose fornirà un ulteriore aumento
    solo del 6% nella riduzione del colesterolo LDL.

Per i pazienti con alti livelli di LDL nonostante l’uso di
statine, le alternative sono:
• Scegliere una statina più potente
• Usare una terapia di combinazione di più farmaci.
Il confronto tra i farmaci
    ipolipemizzanti rispetto alla
      riduzione della mortalità
Disponiamo di 4 ricerche nelle quali è stata valutata
l’efficacia dei farmaci ripetto alla mortalità e a end
point cardiovascolari maggiori.

                4S: simvastatina
  CARE: prevenzione secondaria con pravastatina
  LIPID: prevenzione secondaria con pravastatina
 WOSCOPS: prevenzione primaria con pravastatina
CONCLUSIONI
Al momento attuale, nei soggetti a rischio elevato di
un primo evento cardiaco e nei pazienti con un
precedente infarto o con angina, il farmaco di scelta è
una statina, privilegiando quelle di cui si hanno dati
consistenti di efficacia a lungo termine.
RESINE
   La colestiramina e il colestipol sono resine a scambio ionico.
    Dopo somministrazione orale sequestrano gli acidi biliari
     nell’intestino, prevenendo così il loro riassorbimento ed
                  evitando il circolo enteroepatico.

        diminuzione dell’assorbimento del colesterolo esogeno e
aumento del metabolismo del colesterolo endogeno, che viene
incorporato negli acidi biliari nel fegato.

        aumento dei recettori delle LDL sulle cellule epatiche e
quindi un aumento della rimozione delle LDL dal circolo e una
riduzione dei livelli di colesterolo LDL nel plasma.
Ultima nata:
COLESEVELAM
massa↓ ma costo↑
A. Paziente iperlipidemico non trattato   B. Paziente iperlipidemico trattato con
                                          resine sequestranti gli acidi biliari

      Meccanismo delle resine
    sequestranti gli acidi biliari
ASSOCIAZIONE STATINE+RESINE
FITOSTEROLI E ESTERI DI
           FITOSTANOLI
Ricavati dalla pasta di legno e usati come additivi a margarine e
yogurt. Interferiscono con la presentazione delle micelle di steroli
alla superficie cellulare.
Riducono moderatamente il colesterolo plasmatico ed hanno un
Gusto migliore rispetto alle resine.
Gli alimenti che contengono più fitosteroli sono gli oli vegetali,
seguiti dalla frutta a guscio e dai cereali e loro derivati
EZETIMIBE

 inibitore dell’assorbimento intestinale di colesterolo
                   (proteina NPC1L1)
                        +statina=
   effetto aggiuntivo riduzione colesterolo del 20%

Ha elevata potenza e rappresenta una buona alternativa alle resine
FIBRATI

Promuovono un abbassamento delle VLDL presenti in
circolo e quindi dei trigliceridi con una modesta (10%)
riduzione delle LDL e un aumento (10%) delle HDL.

Sono agonisti del recettore alpha attivato dal proliferatore
dei perossisomi (PPARα) un recettore nucleare.
I FIBRATI INTERAGISCONO CON I RECETTORI PPARα
                                                 α

                                          Fibrates

                                             PPARα
                                                 α

                                       PPARα
                                           α

                                 PP Responsive Element

                                                      • INDUZIONE DELLA LIPASI
Modificata da: Staels B. et al.: Circulation 98, 2088, 1998
FIBRATI

I fibrati stimolano la lipasi lipoproteica aumentando l’idrolisi
nei capillari dei trigliceridi presenti nei chilomicroni e nelle
particelle di VLDL.

Gli acidi grassi liberi rilasciati vengono accumulati nel tessuto
adiposo o metabolizzati nei muscoli striati.

I fibrati riducono anche la produzione epatica di VLDL e
aumentano la captazione di LDL da parte del fegato.
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