Evoluzione dei modelli di impianto e nella gestione degli oliveti - Confagricoltura Siena

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Evoluzione dei modelli di impianto e nella gestione degli oliveti - Confagricoltura Siena
Convegno UpaSiena                       Siena, 23 marzo 2018

 Evoluzione dei modelli di impianto e nella
           gestione degli oliveti

                         Riccardo Gucci
        Dip.to Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali”
                      Università di Pisa, Italy

                     riccardo.gucci@unipi.it
Evoluzione dei modelli di impianto e nella gestione degli oliveti - Confagricoltura Siena
Esigenze dell’olivicoltura moderna
      a) Ridurre i costi di produzione
       b) Aumentare la produzione
        c) Migliorare la qualità dell’olio
        d) Ridurre l’impatto ambientale
          Dare valore al prodotto

    Cosa si è fatto negli ultimi 20 anni?
                  c>a>b
Evoluzione dei modelli di impianto e nella gestione degli oliveti - Confagricoltura Siena
Oliveti tradizionali
Bassa denistà di impianto
     colture consociate
Alberi vecchi
Forme di allevamento tradizionali
Scarsa meccanizzazione
Asciutto

Bassa produttività
Alti costi
Longevo
Basso impatto ambientale?
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Rinnovo degli oliveti

Oliveti ad alta densità (intensivi)
Evoluzione dei modelli di impianto e nella gestione degli oliveti - Confagricoltura Siena
V
Altissima densità (modello spagnolo)
or superintensive
or hyperintensive
Evoluzione dei modelli di impianto e nella gestione degli oliveti - Confagricoltura Siena
Raccolta delle olive

• Principale voce di costo
• Carenza manodopera
• Sicurezza nel lavoro
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Meccanizzare la raccolta
Evoluzione dei modelli di impianto e nella gestione degli oliveti - Confagricoltura Siena
Evoluzione delle forme di allevamento
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Training and onset of fruit production
Evoluzione dei modelli di impianto e nella gestione degli oliveti - Confagricoltura Siena
3-4 ha/d
Materiale per l’impianto
Gestione del suolo

La gestione del suolo influisce sulle proprietà fisiche,
chimiche e microbiologiche del suolo, ma non altera la
qualità dell’olio.
Perchè irrigare?

Nuove prospettive
a) Irrigazione in deficit controllato (RDI)
b) Irrigazione “qualitativa”
c) Fertirrigazione
Deficit idrico e composti fenolici
     Phenolic compounds in the oil (mg kg-1)

PLWP (daily integrated value in MPa)
   Servili et al., 2007. JAFC, 55:6609-18.
Che fare?

Rinnovo degli oliveti in aree
potenzialmente competitive
Altissima densità con varietà italiane
Italia                            Toscana
              Media     Media     Media      Media     Media
              (88/89-   (07/08-   (13/14-    (88/89-   (06/07-
              99/00)    16/17)    16/17)     99/00)    16/17)

Produzione    543081    476600    376250     19051     14578
olio (t)
Superficie    1123900             1075000*   93100     95322
(ha)
                                  *2015

                   -12%                          -24%
Mondo
             88/89-    06/07-    13/14-     15/16     16/17
             99/00     16/17     16/17
Produzione   2082850   2869000   2767000    3060000   2448000
olio (t)
                  + 38%
Consumi      2058550   2926000   2968333*   2916000
olio (t)

                  + 42%
Olio è alimento nutraceutico
           Claims (apr. 2011)

1) Il consumo di polifenoli dell’olio di oliva
   contribuisce alla protezione dei lipidi del
   sangue (colesterolo LDL) dal danno ossidativo;
2) Sostituzione di SFA con cis-MUFA e/o cis-
   PUFA nei cibi o diete contribuisce a mantenere
   normale la concentrazione di colesterolo nel
   sangue . Lo stesso per l’a. linoleico.
Coesistenza ed evoluzione dei sistemi produttivi

              Tradizionali                    Secolari
                                  Moderni
Conclusioni
1) L’olivicoltura italiana e toscana sono ancora prevalentemente
di tipo tradizionale, ma vi è un certo rinnovamento;
2) il processo di intensificazione colturale (alta densità,
irrigazione, meccanizzazione) si sta diffondendo;
3) tecniche di potatura minima e forme di allevamento
libere possono essere efficacemente impiegate per
contenere i costi di produzione;
4) La meccanizzazione della raccolta è un’esigenza
improrogabile;
5) Formazione e aggiornamento delle nuove e vecchie
conoscenze permettono di aumentare la produttività dell’oliveto
e la qualità dell’olio.
Grazie
Corso di aggiornamento sulla qualità analitica
  e sensoriale dell’olio extra-vergine di oliva
             Spoleto 8-9 giugno 2018

        www.accademiaolivoeolio.com
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