EVOLUZIONE DEGLI INVESTIMENTI LEGATI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO: I BENCHMARK CLIMATICI UE
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Prospettive dal Global Index Portfolio Management team e dal LibertyShares ETFs and Global Sustainability Strategy team EVOLUZIONE DEGLI INVESTIMENTI LEGATI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO: I BENCHMARK CLIMATICI UE Giugno 2021 I nuovi benchmark climatici UE hanno guidato lo sviluppo di strumenti di allocazione del portafoglio flessibili che aiutano gli investitori a trasformare il loro portafoglio in uno strumento per affrontare il cambiamento climatico. Questo documento presenta un aggiornamento sulle misure adottate per controllare il riscaldamento globale e il modo in cui gli investitori possono usare la nuova classe di benchmark per un allineamento agli obiettivi della transizione a basse emissioni di carbonio. LA SPINTA PER FERMARE IL RISCALDAMENTO GLOBALE Cambiamenti climatici, crescita urbana insostenibile e inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo rappresentano tutte minacce esistenziali non solo per le popolazioni e le società globali, ma anche per le imprese. Mentre i rischi fisici che il cambiamento climatico comportano per le aziende sono quelli che minacciano tutti noi, ci sono molti rischi di transizione a cui alcune aziende saranno meno resistenti. I rischi transitori implicano cambiamenti strutturali derivanti da cambiamenti politici e cambiamenti nelle preferenze di mercato, nelle norme e nella tecnologia. Ciò può tradursi in un aumento dei costi, come la legislazione sulle emissioni, che si traduce in tasse sulle emissioni di carbonio, nella necessità di investire in nuove tecnologie e materie prime a basse emissioni, o nella diminuzione della domanda da parte dei consumatori a causa del rischio di reputazione, o nella ridondanza o nell'obsolescenza di prodotti o servizi. Ma la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio presenta anche molte nuove opportunità per innovare e razionalizzare l'efficienza. Le organizzazioni che si innovano e sviluppano nuovi prodotti e servizi a basse emissioni possono migliorare la loro posizione competitiva e capitalizzare le preferenze dei consumatori e dei produttori. Ad esempio, esistono molte nuove opportunità di investimento intorno al futuro dell'energia, poiché le tecnologie emergenti e i software di Intelligenza Artificiale stanno migliorando e collegano più strettamente la produzione, lo stoccaggio e l'utilizzo dell'energia. Inoltre, le imprese che sfruttano questi progressi tecnologici stanno spostando il loro uso di energia verso fonti di energia a basse emissioni e spingono l'efficienza energetica per risparmiare sui costi energetici. Gli investitori chiedono sempre più spesso che le aziende definiscano la loro strategia climatica per cogliere al meglio queste opportunità. Il nostro pianeta ha un solo futuro: un futuro sostenibile. Se non interveniamo, le temperature continueranno a crescere, arrivando a segnare un aumento di almeno 3 °C rispetto ai livelli preindustriali entro la fine del secolo. Fino ad allora, i prossimi anni saranno con tutta probabilità contrassegnati da un numero crescente di eventi climatici catastrofici. Questo scenario ha spinto all’azione governi, imprese e consumatori. In tutta l’Europa gli investitori stanno sempre più considerando il cambiamento climatico come un tema chiave nei loro portafogli, e intendono svolgere il loro ruolo nel contrastarlo.
Il punto focale degli impegni continua ad essere l’Accordo di Parigi sottoscritto nel 2015 in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite (COP21). L’accordo rappresentava un impegno collettivo dei governi mondiali a combattere il cambiamento climatico. Si era deciso che erano necessari impegni, politiche e azioni per arrivare a una riduzione annua del 7% delle emissioni di gas serra (GHG) tra il 2020 e il 2030, affinché il riscaldamento globale possa essere limitato a 1,5 °C, prevenendo gli effetti più catastrofici del cambiamento climatico. IL 2021 SI PREPARA PER ESSERE UN ANNO DI SVOLTA Nei sei anni dalla firma dell’Accordo vi sono stati dei progressi, ma anche dei passi indietro. Mentre molti paesi si sono impegnati a raggiungere l’azzeramento delle emissioni di carbonio verso la metà del secolo, il focus sulla pandemia di COVID-19 nell’anno passato e l’annullamento ordinato dal Presidente Trump delle iniziative verdi dell’amministrazione Obama, uscendo dall’Accordo di Parigi, hanno rappresentato dei passi indietro. La strada da percorrere è chiaramente ancora lunga, ma secondo noi il 2021 potrebbe mettere nuovamente a fuoco la lotta al cambiamento climatico. Innanzitutto, nel COP26 di Glasgow rinviato a novembre dovrebbero essere annunciati altri obiettivi e iniziative. Inoltre, sotto molti aspetti il mondo odierno è più accomodante per gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. La nuova amministrazione Biden mira alla costruzione di un’economia più verde e ha invertito la decisione di revocare l’impegno a 1,5 °C, ma in aggiunta ha anche raddoppiato la posta in gioco riguardo agli obiettivi dell’era Obama.1 In effetti, in tutto il mondo gli impegni a raggiungere lo zero netto nelle emissioni l’anno scorso sono raddoppiati a livello di società, regioni e nazioni, e il ritmo continua ad accelerare. Oggi il 63% dei paesi ha rilasciato annunci relativi allo zero netto del carbonio. La Cina ha annunciato nel settembre 2020 di avere in programma il raggiungimento della neutralità di carbonio entro il 2060, che di per sé dovrebbe ridurre il riscaldamento stimato di 0,2-0,3 °C entro la fine del secolo, secondo il Climate Action Tracker.2 Molti paesi che si sono impegnati per un futuro a zero netto di carbonio stanno già mettendo in atto politiche che li aiuteranno a raggiungere obiettivi ambiziosi—un esempio è l’obiettivo del Regno Unito secondo il quale all’inizio del 2030 tutte le auto dovrebbero essere a zero emissioni di carbonio.3 COME SI STANNO ADEGUANDO IMPRESE E INVESTITORI A QUESTI CAMBIAMENTI? Tutte queste misure sono benvenute e necessarie, tuttavia sono anche tutt’altro che sufficienti. Per gli investitori che mirano a capitalizzare su questi impegni e altri futuri, gli sviluppi visti finora possono rappresentare solo l’inizio di uno spostamento decennale. Non si può sopravvalutare l’impatto dell’entrata in scena per la prima volta degli Stati Uniti come leader per il cambiamento climatico. Il divario delle emissioni fino al 2030 è stato ridotto solo del 12–14% dal summit con il Presidente Biden nell’aprile 2021,4 che ha assicurato altri impegni dei governi di tutto il mondo. Comunque, presumendo che tutti gli impegni saranno mantenuti, nel mondo vi sono ancora complessivamente circa 20 gigaton di CO2 equivalenti (CO2e) in più rispetto al suo budget di 1,5 gradi. Per contestualizzare questa cifra: 20 gigaton sono più del triplo delle emissioni annuali di CO2negli Stati Uniti nel 2019, l’anno prima dello scoppio della pandemia.4,5 L’interesse per una riduzione delle emissioni di gas serra quindi non si sta limitando a forzare la mano dei governi e degli organi di regolamentazione, sta anche inducendo le imprese e gli investitori a pensare a loro volta a un futuro diverso per il nostro pianeta. Primo, vi sono rischi fisici correlati al clima—innalzamento dei livelli del mare ed eventi meteorologici estremi—che costituiscono una preoccupazione tangibile e crescente per molte imprese, compreso il 60% delle società nell’S&P 500 proprietarie di almeno un asset ad alto rischio di impatto fisico del cambiamento climatico. Secondo, le società devono far fronte a molteplici rischi transizionali nell’adeguarsi e mettere a punto i loro business model per soddisfare i cambiamenti politici e gli spostamenti delle preferenze del mercato, delle normative e della tecnologia, che possono a loro volta danneggiare le prospettive delle società che si fanno cogliere impreparate. Ciò può tradursi in un aumento dei costi, come la legislazione sulle emissioni, che si traduce in tasse sulle emissioni di carbonio, nella necessità di investire in nuove tecnologie e materie prime a basse emissioni, o nella diminuzione della domanda da parte dei consumatori a causa del rischio di reputazione, o nella ridondanza o nell'obsolescenza di prodotti e servizi. 2 Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
Peraltro le organizzazioni che si innovano e sviluppano nuovi prodotti e servizi a basse emissioni Obiettivi di riduzione delle emissioni possono migliorare la loro posizione competitiva e capitalizzare le preferenze dei consumatori su basi scientifiche e dei produttori. Ad esempio, esistono molte nuove opportunità di investimento relative al L'iniziativa Science-Based Targets futuro dell'energia, poiché le tecnologie emergenti e i software di Intelligenza Artificiale stanno sostiene la fissazione di obiettivi basati sulla scienza come un potente migliorando e collegano più strettamente la produzione, lo stoccaggio e l'utilizzo dell'energia. strumento per aumentare il vantaggio È vitale che gli investitori coprano e valutino i rischi climatici, e colgano le occasioni competitivo delle aziende nella favorevoli delle opportunità di crescita. Tuttavia è difficile quantificare il possibile impatto del transizione verso un'economia a basse cambiamento climatico. Oltre ad esaminare i dati storici relativi alle emissioni di carbonio, emissioni di carbonio. Si tratta di gli investitori devono comprendere come le società stiano mettendo alla prova per il futuro una collaborazione tra CDP, il Global le loro strategie allo scopo di mitigare i rischi e posizionarsi per una crescita a lungo termine Compact delle Nazioni Unite (UNGC), il World Resources Institute (WRI), sostenibile. Ciò lascia gli investitori con un elenco crescente di domande: il World Wide Fund for Nature (WWF) • Che impatto avranno le politiche governative per combattere il cambiamento climatico e uno degli impegni della We Mean sulle valutazioni attuali dei miei investimenti, sui bilanci e sui profili di crescita degli utili? Business Coalition. • Quali saranno, eventualmente, gli impegni a lungo termine per pratiche commerciali Gli obiettivi adottati dalle aziende per sostenibili delle società nelle quali ho investito attualmente? ridurre le emissioni di gas a effetto • Se vi sono impegni di questo genere, quali sono le loro politiche in merito alle informative serra sono considerati "scientifici" e i criteri di misurazione? se sono in linea con ciò che la scienza del clima più recente afferma essere • E, infine, quanto sono allineate al percorso per la realizzazione di un cambiamento di necessario per raggiungere gli obiettivi 1,5 °C e quale sarà la loro rilevanza tra 20 anni? dell'Accordo di Parigi. A molte di queste domande si può rispondere allineando un portafoglio agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Gli investitori che lo fanno possono individuare meglio quali saranno le società vincenti nella transizione a un mondo con neutralità di carbonio. IL PIANO DI AZIONE DELL’UNIONE EUROPEA (UE) Attraverso il Piano d'azione dell'UE per la finanza sostenibile, la Commissione europea (CE) ha cercato di integrare le considerazioni sulla sostenibilità nel sistema finanziario e sta cercando di incanalare i capitali pubblici e privati verso gli investimenti per raggiungere obiettivi di decarbonizzazione. Tra gli obiettivi della CE vi è la facilitazione dell’accesso degli investitori a prodotti allineati agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Nell'ambito del piano d'azione, nel 2018 la CE ha istituito il gruppo di esperti tecnici (TEG) sulla finanza sostenibile per fornire consulenza sugli obiettivi e sulle misure necessarie. Come descritto di seguito, uno dei passi è stato lo sviluppo di benchmark di sostenibilità per promuovere gli investimenti allineati agli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima. Il TEG stabilisce standard minimi su due tipi di benchmark climatici che mirano a fornire regole chiare che garantiscano la confrontabilità e la trasparenza degli indici: il Climate Transition Benchmark UE (EU CTB) e il Benchmark UE Paris-Aligned Benchmark (EU PAB). 3 FIGURA 1: Reincanalare Integrare la Promuovere IL PIANO DI AZIONE UE PER LA i flussi di capitale sostenibilità la trasparenza FINANZA SOSTENIBILE verso l’investimento nella gestione e la visione di sostenibile del rischio. lungo termine. OBIETTIVI PRINCIPALI 10 Stabilire una Creare standard and Promuovere Incorporare la Integrare i fattori tassonomia UE etichette l’investimento in sostenibilità nella ESG nei rating progetti sostenibili consulenza in materia e nella ricerca di investimenti di mercato FASI DEL PIANO Chiarire i compiti Incorporare Sviluppare Rafforzare l’informativa Promuovere DI AZIONE degli investitori la sostenibilità benchmark di e la responsabilità una corporate istituzionali e dei in requisiti sostenibilità in materia di governance gestori patrimoniali prudenziali sostenibilità sostenibile Creare due benchmark climatici UE Benchmark della transizione climatica UE (CTB) Benchmark UE allineato all’Accordo di Parigi (PAB) Fonte: Commissione Europea: Piano di azione per il finanziamento di una crescita sostenibile (2018). I benchmark climatici UE si prefiggono di: • Aumentare la trasparenza sull'impatto degli investitori, in particolare con il cambiamento climatico e la transizione energetica. • Consentire la comparabilità tra i benchmark climatici lasciando agli amministratori dei benchmark la flessibilità nelle loro metodologie. • Ridurre il rischio di greenwashing attraverso standard, obiettivi e parametri quantitativi comuni. 3 Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
UNA NUOVA CLASSE DI BENCHMARK CHE AFFRONTANO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO Al momento, i benchmark focalizzati su basse emissioni di carbonio generalmente sono stati creati riducendo o escludendo l’esposizione e combustibili fossili, con valutazioni del rischio incentrate sulle emissioni di carbonio storiche. La filosofia dei nuovi Benchmark climatici UE è diversa. Attualmente, oltre a valutare una società in base alla sua impronta di carbonio (approccio retrospettivo), un’analisi di scenario basata su gruppi di dati innovativi ambientali e scientifici sta aiutando a identificare nuove opportunità di crescita (approccio previsionale). Reporting con informative migliori, trainati da nuove norme di legge quali l’SFDR (Regolamento sull’informativa per la finanza sostenibile)—uniti ad approfondimenti dei maggiori specialisti del carbonio, quali ISS e Trucost—significano che attualmente si può valutare una varietà più ampia di fattori quali le politiche relative al cambiamento climatico di un’organizzazione, le strategie di rischio e gli obiettivi su basi scientifiche. Pertanto è possibile arrivare a una valutazione più solida e informata, che aiuti a comprendere meglio il rischio climatico di una società e il profilo di crescita, tanto odierni quanto futuri. Come si vede nella Figura 2 qui sotto, mentre entrambi i benchmark climatici soddisfano gli standard minimi stabiliti dal TEG, il PAB è il più rigoroso dei due. Rispetto al CTB dell'UE, il PAB dell'UE: • Chiede un livello più alto di decarbonizzazione rispetto all'universo sottostante investibile. • Ha ulteriori esclusioni basate su attività che comportano elevate emissioni di gas serra. Le aziende che attualmente sono escluse dall'indice a causa di un'elevata dipendenza dai combustibili fossili, nel caso in cui dovessero passare al mix energetico, potrebbero in futuro essere ammesse all'indice. FIGURA 2: STANDARD MINIMI DEI BENCHMARK CLIMATICI UE Benchmark della transizione Benchmark UE allineati climatica UE (CTB) all’Accordo di Parigi (PAB) Standard minimi orientati al rischio Contribuiscono a ridurre Riduzione dell’intensità di carbonio 30% decarbonizzazione vs 50% decarbonizzazione vs l’esposizione ai rischi Riduzione significativa nell’intensità benchmark benchmark finanziari legati al clima delle emissioni di gas serra totali includendo rischi di asset rispetto all’universo investibile inutilizzati, rischi di Emissioni Scope 1+2 (+3) transizione e fisici Scope 3 Phase-In Un orizzonte temporale fino a quattro anni per valutare tutte le emissioni dirette e indirette Esclusioni di base Armi controverse; Trasgressori delle norme sociali; Trasgressori dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite; Tabacco Esclusioni di attività No Carbone (ricavi 1%+); petrolio (ricavi 10%+); gas naturale (ricavi 50%+); produttori di elettricità con intensità di carbonio del ciclo di vita Standard minimi orientati all’opportunità Contribuire a orientare il capitale Auto-decarbonizzazione Almeno 7% all’anno; in linea con o oltre la traiettoria di decarbonizzazione verso quelle aziende che guidano Auto-decarbonizzazione anno dallo scenario di 1,5 °C scenario 5 °C dell’IPCC la transizione ad un’economia su anno del benchmark a basse emissioni di carbonio Limiti di esposizione L’esposizione minima a settori altamente esposti a tematiche legate ai cambiamenti climatici è almeno uguale al valore di riferimento del mercato Definizione degli obiettivi aziendali L’incremento di ponderazione sarà considerato per le società che fissano obiettivi basati su evidenze a rigide condizioni per evitare il greenwashing Fonte: Commissione Europea: Finanza sostenibile - Standard minimi per i Benchmark climatici. 4 Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
INDICI ALLINEATI AGLI OBIETTIVI DELL’ACCORDO DI PARIGI: STRUMENTI FLESSIBILI DI COSTRUZIONE DEL PORTAFOGLIO PER AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO Con il PAB più rigoroso del CTB, diversi fornitori leader di indici hanno costruito indici basati su questi standard, fungendo da strumento di benchmarking per coloro che cercano di essere all'avanguardia negli investimenti per la transizione climatica. Essendo uno dei primi aderenti all’universo Paris-aligned, Franklin Templeton ha lanciato due fondi indicizzati quotati (ETF) Undertakings for the Collective Investment in Transferable Securities (UCITS) che sono pienamente conformi con il PAB. L’S&P 500 Paris-Aligned Climate Index e lo STOXX Europe 600 Paris-Aligned Benchmark Index sono stati selezionati come benchmark sottostanti.6 Uno dei motivi per cui Franklin Templeton ha scelto questi fornitori è stato che, diversamente da altri fornitori di indici che generalmente si affidano a capacità di ricerca interne, S&P e STOXX collaborano con data specialist sul carbonio importantissimi— Trucost e ISS, rispettivamente— il che consente loro di costruire metodologie che integrano serie di dati e analisi all’avanguardia. Conseguentemente,questi indici allineati —all’Accordo di Parigi sul clima hanno obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio ambiziosi, così come significative componenti ambientali, sociali e di governance (ESG) più in generale. COSA SIGNIFICA QUESTO PER GLI INVESTITORI? Come possono essere utilizzati i nuovi UCITS ETF di Franklin Templeton allineati all’Accordo sul Clima di Parigi dagli investitori come strumento per affrontare il cambiamento climatico nei loro portafogli? Siamo convinti che gli investitori che perseguono una decarbonizzazione dei portafogli e una misurazione e gestione attiva del rischio climatico allineate ad investimenti responsabili mireranno a soluzioni climatiche proattive quali gli ETF allineati all’Accordo di Parigi sul clima. La natura diversificata di questi ETF e il loro basso tracking error rispetto al proprio universo d’investimento significano che gli investitori possono utilizzare queste strategie come mattoncini core per la costruzione o come satelliti, a seconda dei loro obiettivi. FIGURA 3: Un’allocazione Un’allocazione Un’esposizione satellite UTILIZZI IN PORTAFOGLIO azioniaria core a basse emissioni che aiuta a ridurre i rischi sostenibile allineata di carbonio in un del cambiamento climatico alla transizione Fondo di fondi e ad accedere alle a basse emissioni ESG più ampio opportunità offerte dalla di carbonio transizione verso basse emissioni di carbonio MOMENTUM DEGLI INVESTIMENTI LEGATI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO Gli asset di indici che replicano fondi passivi basati su principi ambientali, sociali e di governance l’anno scorso sono balzati da 59 a 174 miliardi di dollari, secondo i dati di TrackInsight. Riteniamo che questo momentum verosimilmente proseguirà attraverso una combinazione di preferenze degli investitori e normative in evoluzione. La domanda di investimenti sostenibili pare destinata a proseguire la sua traiettoria di forte crescita, in molte tipologie di investitori, dai millennial al private wealth, fino ai piani assicurativi. Secondo una ricerca di Morningstar, i flussi hanno continuato ad accelerare nei primi tre mesi del 2021, con il 54% dei fondi confluiti in ESG ETF.7 I due ETF di Franklin Templeton specializzati nel cambiamento climatico possono offrire ai portafogli degli investitori un’allocazione azionaria core sostenibile—riducendo l’esposizione al rischio climatico, catturando opportunità di crescita e allineandoli alla transizione a basse emissioni di carbonio. 5 Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
Note finali 1. Lederman, Josh and Chow, Denise, “Biden commits to cutting U.S. emissions in half by 2030 as part of Paris climate pact,” NBC News, 22 aprile 2021, https://www.nbcnews.com/politics/white-housebiden-will-commit-halving-u-s-emissions-2030-part-paris-n1264892. 2. “Commitments to Net Zero Double in Less Than a Year,” United Nations Climate Change, 21 settembre 2020, https://unfccc.int/news/commitments-to-net-zero-double-in-less-than-a-year. 3. “Building back better—Raising the UK’s climate ambitions for 2035 will put Net Zero within reach and change the UK for the better,” Climate Change Committee, 9 dicembre 2020, https://www.theccc.org.uk/2020/12/09/building-back-better-raising-the-uks-climate-ambitions-for-2035-will-put-net-zero-within-reach-and-change-the-uk-for-the-better/. 4. “New momentum reduces emissions gap, but huge gap remains—analysis,” Climate Action Tracker, 23 aprile 2021, https://climateactiontracker.org/press/new-momentum-reduces-emissions-gap-but-huge-gap-remains-analysis/. 5. “Inventory of U.S. Greenhouse Gas Emissions and Sinks,” United States Environmental Protection Agency, https://www.epa.gov/ghgemissions/inventory-us-greenhouse-gas-emissions-and-sinks. 6. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente in un indice. Non tengono conto di commissioni, spese od oneri di vendita. 7. Fonte: Morningstar European Sustainable Fund Flows: Q1 2021 in Review, aprile 2021. QUALI SONO I RISCHI? Tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la possibile perdita del capitale. I prezzi delle azioni subiscono rialzi e ribassi, talvolta estremamente rapidi e marcati, a causa di fattori che riguardano singole società, particolari industrie o settori o condizioni di mercato generali. Gli investimenti esteri comportano rischi particolari quali fluttuazioni dei cambi, instabilità economica e sviluppi politici. Le commissioni di intermediazione e le spese degli ETF ridurranno i rendimenti. Le azioni degli ETF possono essere comprate o vendute per tutta la giornata al loro prezzo di mercato nella borsa nella quale sono quotate. Gli ETF sono negoziati come titoli azionari, il loro valore di mercato è soggetto a fluttuazioni e possono essere scambiati a prezzi superiori o inferiori al loro valore patrimoniale netto. Tuttavia, non vi può essere alcuna garanzia che un mercato di scambio attivo per le azioni ETF si svilupperà o sarà mantenuto, o che la loro quotazione continuerà o rimarrà invariata. Sebbene le azioni degli ETF siano scambiabili su mercati secondari, potrebbero non essere scambiabili prontamente in tutte le condizioni di mercato e potrebbero essere scambiate a significativi sconti in periodi di tensione di mercato. La diversificazione non garantisce utili né protegge contro il rischio di perdite. Le società e i case study citati in questo numero sono utilizzati a scopo puramente illustrativo; al momento non sono necessariamente detenuti investimenti da alcun portafoglio cui Franklin Templeton fornisce consulenza. Le opinioni espresse intendono unicamente fornire informazioni sul modo in cui i titoli sono analizzati. Le informazioni fornite non costituiscono una raccomandazione o una consulenza finanziaria individuale per un titolo, una strategia o un prodotto d’investimento particolare e non costituiscono un’indicazione delle intenzioni di negoziazione di alcun portafoglio gestito da Franklin Templeton. La presente descrizione non costituisce un’analisi completa di tutti i fatti rilevanti relativi a un settore, un titolo o un investimento e non deve essere considerata come una raccomandazione d’investimento. Intende fornire una visione del processo di selezione del portafoglio e di ricerca. Quanto citato è stato ottenuto da fonti considerate affidabili, ma non è stato verificato in modo indipendente per quanto concerne la completezza o accuratezza. Queste opinioni non devono essere considerate come una consulenza in materia d’investimenti o un’offerta di un particolare titolo. Le performance passate non sono indicazione o garanzia di performance future. 6 Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
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