EVOLUZIONE DEGLI INVESTIMENTI LEGATI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO: I BENCHMARK CLIMATICI UE

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EVOLUZIONE DEGLI INVESTIMENTI LEGATI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO: I BENCHMARK CLIMATICI UE
Prospettive dal
Global Index Portfolio
Management team e dal
LibertyShares ETFs and
Global Sustainability
Strategy team

EVOLUZIONE DEGLI INVESTIMENTI
LEGATI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO:
I BENCHMARK CLIMATICI UE
Giugno 2021              I nuovi benchmark climatici UE hanno guidato lo sviluppo di strumenti di allocazione
                         del portafoglio flessibili che aiutano gli investitori a trasformare il loro portafoglio in
                         uno strumento per affrontare il cambiamento climatico. Questo documento presenta un
                         aggiornamento sulle misure adottate per controllare il riscaldamento globale e il modo
                         in cui gli investitori possono usare la nuova classe di benchmark per un allineamento
                         agli obiettivi della transizione a basse emissioni di carbonio.

                         LA SPINTA PER FERMARE IL RISCALDAMENTO GLOBALE
                         Cambiamenti climatici, crescita urbana insostenibile e inquinamento dell'aria, dell'acqua e del
                         suolo rappresentano tutte minacce esistenziali non solo per le popolazioni e le società globali,
                         ma anche per le imprese. Mentre i rischi fisici che il cambiamento climatico comportano per
                         le aziende sono quelli che minacciano tutti noi, ci sono molti rischi di transizione a cui alcune
                         aziende saranno meno resistenti. I rischi transitori implicano cambiamenti strutturali derivanti
                         da cambiamenti politici e cambiamenti nelle preferenze di mercato, nelle norme e nella
                         tecnologia. Ciò può tradursi in un aumento dei costi, come la legislazione sulle emissioni, che
                         si traduce in tasse sulle emissioni di carbonio, nella necessità di investire in nuove tecnologie
                         e materie prime a basse emissioni, o nella diminuzione della domanda da parte dei consumatori
                         a causa del rischio di reputazione, o nella ridondanza o nell'obsolescenza di prodotti o servizi.
                         Ma la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio presenta anche molte
                         nuove opportunità per innovare e razionalizzare l'efficienza. Le organizzazioni che si innovano
                         e sviluppano nuovi prodotti e servizi a basse emissioni possono migliorare la loro posizione
                         competitiva e capitalizzare le preferenze dei consumatori e dei produttori. Ad esempio,
                         esistono molte nuove opportunità di investimento intorno al futuro dell'energia, poiché le
                         tecnologie emergenti e i software di Intelligenza Artificiale stanno migliorando e collegano
                         più strettamente la produzione, lo stoccaggio e l'utilizzo dell'energia. Inoltre, le imprese che
                         sfruttano questi progressi tecnologici stanno spostando il loro uso di energia verso fonti
                         di energia a basse emissioni e spingono l'efficienza energetica per risparmiare sui costi
                         energetici. Gli investitori chiedono sempre più spesso che le aziende definiscano la loro
                         strategia climatica per cogliere al meglio queste opportunità.
                         Il nostro pianeta ha un solo futuro: un futuro sostenibile. Se non interveniamo, le temperature
                         continueranno a crescere, arrivando a segnare un aumento di almeno 3 °C rispetto ai livelli
                         preindustriali entro la fine del secolo. Fino ad allora, i prossimi anni saranno con tutta probabilità
                         contrassegnati da un numero crescente di eventi climatici catastrofici. Questo scenario ha spinto
                         all’azione governi, imprese e consumatori. In tutta l’Europa gli investitori stanno sempre più
                         considerando il cambiamento climatico come un tema chiave nei loro portafogli, e intendono
                         svolgere il loro ruolo nel contrastarlo.
Il punto focale degli impegni continua ad essere l’Accordo di Parigi sottoscritto nel 2015 in
    occasione della Conferenza delle Nazioni Unite (COP21). L’accordo rappresentava un impegno
    collettivo dei governi mondiali a combattere il cambiamento climatico. Si era deciso che erano
    necessari impegni, politiche e azioni per arrivare a una riduzione annua del 7% delle emissioni
    di gas serra (GHG) tra il 2020 e il 2030, affinché il riscaldamento globale possa essere limitato
    a 1,5 °C, prevenendo gli effetti più catastrofici del cambiamento climatico.

    IL 2021 SI PREPARA PER ESSERE UN ANNO DI SVOLTA
    Nei sei anni dalla firma dell’Accordo vi sono stati dei progressi, ma anche dei passi indietro.
    Mentre molti paesi si sono impegnati a raggiungere l’azzeramento delle emissioni di
    carbonio verso la metà del secolo, il focus sulla pandemia di COVID-19 nell’anno passato
    e l’annullamento ordinato dal Presidente Trump delle iniziative verdi dell’amministrazione
    Obama, uscendo dall’Accordo di Parigi, hanno rappresentato dei passi indietro. La strada
    da percorrere è chiaramente ancora lunga, ma secondo noi il 2021 potrebbe mettere
    nuovamente a fuoco la lotta al cambiamento climatico.
    Innanzitutto, nel COP26 di Glasgow rinviato a novembre dovrebbero essere annunciati altri
    obiettivi e iniziative. Inoltre, sotto molti aspetti il mondo odierno è più accomodante per
    gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. La nuova amministrazione Biden mira alla costruzione
    di un’economia più verde e ha invertito la decisione di revocare l’impegno a 1,5 °C, ma in
    aggiunta ha anche raddoppiato la posta in gioco riguardo agli obiettivi dell’era Obama.1 In
    effetti, in tutto il mondo gli impegni a raggiungere lo zero netto nelle emissioni l’anno scorso
    sono raddoppiati a livello di società, regioni e nazioni, e il ritmo continua ad accelerare.
    Oggi il 63% dei paesi ha rilasciato annunci relativi allo zero netto del carbonio. La Cina ha
    annunciato nel settembre 2020 di avere in programma il raggiungimento della neutralità di
    carbonio entro il 2060, che di per sé dovrebbe ridurre il riscaldamento stimato di 0,2-0,3 °C
    entro la fine del secolo, secondo il Climate Action Tracker.2 Molti paesi che si sono impegnati
    per un futuro a zero netto di carbonio stanno già mettendo in atto politiche che li aiuteranno
    a raggiungere obiettivi ambiziosi—un esempio è l’obiettivo del Regno Unito secondo il quale
    all’inizio del 2030 tutte le auto dovrebbero essere a zero emissioni di carbonio.3

    COME SI STANNO ADEGUANDO IMPRESE E INVESTITORI A QUESTI CAMBIAMENTI?
    Tutte queste misure sono benvenute e necessarie, tuttavia sono anche tutt’altro che sufficienti.
    Per gli investitori che mirano a capitalizzare su questi impegni e altri futuri, gli sviluppi
    visti finora possono rappresentare solo l’inizio di uno spostamento decennale. Non si può
    sopravvalutare l’impatto dell’entrata in scena per la prima volta degli Stati Uniti come leader per
    il cambiamento climatico. Il divario delle emissioni fino al 2030 è stato ridotto solo del 12–14%
    dal summit con il Presidente Biden nell’aprile 2021,4 che ha assicurato altri impegni dei governi
    di tutto il mondo. Comunque, presumendo che tutti gli impegni saranno mantenuti, nel mondo
    vi sono ancora complessivamente circa 20 gigaton di CO2 equivalenti (CO2e) in più rispetto al
    suo budget di 1,5 gradi. Per contestualizzare questa cifra: 20 gigaton sono più del triplo delle
    emissioni annuali di CO2negli Stati Uniti nel 2019, l’anno prima dello scoppio della pandemia.4,5
    L’interesse per una riduzione delle emissioni di gas serra quindi non si sta limitando a forzare
    la mano dei governi e degli organi di regolamentazione, sta anche inducendo le imprese e gli
    investitori a pensare a loro volta a un futuro diverso per il nostro pianeta.
    Primo, vi sono rischi fisici correlati al clima—innalzamento dei livelli del mare ed eventi
    meteorologici estremi—che costituiscono una preoccupazione tangibile e crescente per molte
    imprese, compreso il 60% delle società nell’S&P 500 proprietarie di almeno un asset ad alto
    rischio di impatto fisico del cambiamento climatico.
    Secondo, le società devono far fronte a molteplici rischi transizionali nell’adeguarsi e mettere
    a punto i loro business model per soddisfare i cambiamenti politici e gli spostamenti
    delle preferenze del mercato, delle normative e della tecnologia, che possono a loro volta
    danneggiare le prospettive delle società che si fanno cogliere impreparate. Ciò può tradursi
    in un aumento dei costi, come la legislazione sulle emissioni, che si traduce in tasse sulle
    emissioni di carbonio, nella necessità di investire in nuove tecnologie e materie prime
    a basse emissioni, o nella diminuzione della domanda da parte dei consumatori a causa
    del rischio di reputazione, o nella ridondanza o nell'obsolescenza di prodotti e servizi.

2   Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
Peraltro le organizzazioni che si innovano e sviluppano nuovi prodotti e servizi a basse emissioni
Obiettivi di riduzione delle emissioni     possono migliorare la loro posizione competitiva e capitalizzare le preferenze dei consumatori
su basi scientifiche
                                           e dei produttori. Ad esempio, esistono molte nuove opportunità di investimento relative al
L'iniziativa Science-Based Targets
                                           futuro dell'energia, poiché le tecnologie emergenti e i software di Intelligenza Artificiale stanno
sostiene la fissazione di obiettivi
basati sulla scienza come un potente
                                           migliorando e collegano più strettamente la produzione, lo stoccaggio e l'utilizzo dell'energia.
strumento per aumentare il vantaggio       È vitale che gli investitori coprano e valutino i rischi climatici, e colgano le occasioni
competitivo delle aziende nella            favorevoli delle opportunità di crescita. Tuttavia è difficile quantificare il possibile impatto del
transizione verso un'economia a basse      cambiamento climatico. Oltre ad esaminare i dati storici relativi alle emissioni di carbonio,
emissioni di carbonio. Si tratta di
                                           gli investitori devono comprendere come le società stiano mettendo alla prova per il futuro
una collaborazione tra CDP, il Global
                                           le loro strategie allo scopo di mitigare i rischi e posizionarsi per una crescita a lungo termine
Compact delle Nazioni Unite (UNGC),
il World Resources Institute (WRI),
                                           sostenibile. Ciò lascia gli investitori con un elenco crescente di domande:
il World Wide Fund for Nature (WWF)        •     Che impatto avranno le politiche governative per combattere il cambiamento climatico
e uno degli impegni della We Mean                sulle valutazioni attuali dei miei investimenti, sui bilanci e sui profili di crescita degli utili?
Business Coalition.
                                           •     Quali saranno, eventualmente, gli impegni a lungo termine per pratiche commerciali
Gli obiettivi adottati dalle aziende per         sostenibili delle società nelle quali ho investito attualmente?
ridurre le emissioni di gas a effetto
                                           •     Se vi sono impegni di questo genere, quali sono le loro politiche in merito alle informative
serra sono considerati "scientifici"
                                                 e i criteri di misurazione?
se sono in linea con ciò che la scienza
del clima più recente afferma essere       •     E, infine, quanto sono allineate al percorso per la realizzazione di un cambiamento di
necessario per raggiungere gli obiettivi         1,5 °C e quale sarà la loro rilevanza tra 20 anni?
dell'Accordo di Parigi.                          A molte di queste domande si può rispondere allineando un portafoglio agli obiettivi
                                                 dell’Accordo di Parigi. Gli investitori che lo fanno possono individuare meglio quali
                                                 saranno le società vincenti nella transizione a un mondo con neutralità di carbonio.
                                           IL PIANO DI AZIONE DELL’UNIONE EUROPEA (UE)
                                           Attraverso il Piano d'azione dell'UE per la finanza sostenibile, la Commissione europea (CE) ha
                                           cercato di integrare le considerazioni sulla sostenibilità nel sistema finanziario e sta cercando
                                           di incanalare i capitali pubblici e privati verso gli investimenti per raggiungere obiettivi di
                                           decarbonizzazione. Tra gli obiettivi della CE vi è la facilitazione dell’accesso degli investitori
                                           a prodotti allineati agli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
                                           Nell'ambito del piano d'azione, nel 2018 la CE ha istituito il gruppo di esperti tecnici (TEG)
                                           sulla finanza sostenibile per fornire consulenza sugli obiettivi e sulle misure necessarie.
                                           Come descritto di seguito, uno dei passi è stato lo sviluppo di benchmark di sostenibilità
                                           per promuovere gli investimenti allineati agli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima. Il TEG
                                           stabilisce standard minimi su due tipi di benchmark climatici che mirano a fornire regole
                                           chiare che garantiscano la confrontabilità e la trasparenza degli indici: il Climate Transition
                                           Benchmark UE (EU CTB) e il Benchmark UE Paris-Aligned Benchmark (EU PAB).

                                                  3
FIGURA 1:                                                                             Reincanalare                          Integrare la                              Promuovere
IL PIANO DI AZIONE UE PER LA                                                          i flussi di capitale                  sostenibilità                             la trasparenza
FINANZA SOSTENIBILE                                                                   verso l’investimento                  nella gestione                            e la visione di
                                                                                      sostenibile                           del rischio.                              lungo termine.
                                                  OBIETTIVI
                                                 PRINCIPALI

                                               10
                                                                    Stabilire una           Creare standard and Promuovere               Incorporare la             Integrare i fattori
                                                                    tassonomia UE           etichette           l’investimento in        sostenibilità nella        ESG nei rating
                                                                                                                progetti sostenibili     consulenza in materia      e nella ricerca
                                                                                                                                         di investimenti            di mercato
                                               FASI DEL PIANO       Chiarire i compiti      Incorporare            Sviluppare            Rafforzare l’informativa   Promuovere
                                                  DI AZIONE
                                                                    degli investitori       la sostenibilità       benchmark di          e la responsabilità        una corporate
                                                                    istituzionali e dei     in requisiti           sostenibilità         in materia di              governance
                                                                    gestori patrimoniali    prudenziali                                  sostenibilità              sostenibile

                                                                                                           Creare due benchmark climatici UE

                                                                         Benchmark della transizione climatica UE (CTB)       Benchmark UE allineato all’Accordo di Parigi (PAB)

                                           Fonte: Commissione Europea: Piano di azione per il finanziamento di una crescita sostenibile (2018).

                                           I benchmark climatici UE si prefiggono di:
                                           • Aumentare la trasparenza sull'impatto degli investitori, in particolare con il cambiamento
                                               climatico e la transizione energetica.
                                           • Consentire la comparabilità tra i benchmark climatici lasciando agli amministratori dei
                                               benchmark la flessibilità nelle loro metodologie.
                                           • Ridurre il rischio di greenwashing attraverso standard, obiettivi e parametri quantitativi
                                               comuni.
3                                          Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
UNA NUOVA CLASSE DI BENCHMARK CHE AFFRONTANO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
                                           Al momento, i benchmark focalizzati su basse emissioni di carbonio generalmente sono stati
                                           creati riducendo o escludendo l’esposizione e combustibili fossili, con valutazioni del rischio
                                           incentrate sulle emissioni di carbonio storiche. La filosofia dei nuovi Benchmark climatici
                                           UE è diversa. Attualmente, oltre a valutare una società in base alla sua impronta di carbonio
                                           (approccio retrospettivo), un’analisi di scenario basata su gruppi di dati innovativi ambientali
                                           e scientifici sta aiutando a identificare nuove opportunità di crescita (approccio previsionale).
                                           Reporting con informative migliori, trainati da nuove norme di legge quali l’SFDR (Regolamento
                                           sull’informativa per la finanza sostenibile)—uniti ad approfondimenti dei maggiori specialisti
                                           del carbonio, quali ISS e Trucost—significano che attualmente si può valutare una varietà
                                           più ampia di fattori quali le politiche relative al cambiamento climatico di un’organizzazione,
                                           le strategie di rischio e gli obiettivi su basi scientifiche. Pertanto è possibile arrivare a una
                                           valutazione più solida e informata, che aiuti a comprendere meglio il rischio climatico di una
                                           società e il profilo di crescita, tanto odierni quanto futuri.
                                           Come si vede nella Figura 2 qui sotto, mentre entrambi i benchmark climatici soddisfano gli
                                           standard minimi stabiliti dal TEG, il PAB è il più rigoroso dei due. Rispetto al CTB dell'UE,
                                           il PAB dell'UE:

                                           •     Chiede un livello più alto di decarbonizzazione rispetto all'universo sottostante investibile.

                                           •     Ha ulteriori esclusioni basate su attività che comportano elevate emissioni di gas serra.
                                                 Le aziende che attualmente sono escluse dall'indice a causa di un'elevata dipendenza
                                                 dai combustibili fossili, nel caso in cui dovessero passare al mix energetico, potrebbero
                                                 in futuro essere ammesse all'indice.

FIGURA 2: STANDARD MINIMI DEI BENCHMARK CLIMATICI UE
                                                                                         Benchmark della transizione            Benchmark UE allineati
                                                                                         climatica UE (CTB)                     all’Accordo di Parigi (PAB)

                                           Standard minimi orientati al rischio
Contribuiscono a ridurre                   Riduzione dell’intensità di carbonio          30% decarbonizzazione vs               50% decarbonizzazione vs
l’esposizione ai rischi                    Riduzione significativa nell’intensità        benchmark                              benchmark
finanziari legati al clima                 delle emissioni di gas serra totali
includendo rischi di asset                 rispetto all’universo investibile
inutilizzati, rischi di
                                           Emissioni Scope 1+2 (+3)
transizione e fisici
                                           Scope 3 Phase-In                              Un orizzonte temporale fino a quattro anni per valutare tutte le emissioni
                                                                                         dirette e indirette

                                           Esclusioni di base                            Armi controverse; Trasgressori delle norme sociali; Trasgressori dei principi
                                                                                         del Global Compact delle Nazioni Unite; Tabacco

                                           Esclusioni di attività                        No                                     Carbone (ricavi 1%+); petrolio (ricavi
                                                                                                                                10%+); gas naturale (ricavi 50%+);
                                                                                                                                produttori di elettricità con intensità
                                                                                                                                di carbonio del ciclo di vita

                                           Standard minimi orientati all’opportunità
Contribuire a orientare il capitale        Auto-decarbonizzazione                        Almeno 7% all’anno; in linea con o oltre la traiettoria di decarbonizzazione
verso quelle aziende che guidano           Auto-decarbonizzazione anno                   dallo scenario di 1,5 °C scenario 5 °C dell’IPCC
la transizione ad un’economia              su anno del benchmark
a basse emissioni di carbonio
                                           Limiti di esposizione                         L’esposizione minima a settori altamente esposti a tematiche legate ai
                                                                                         cambiamenti climatici è almeno uguale al valore di riferimento del mercato

                                           Definizione degli obiettivi aziendali         L’incremento di ponderazione sarà considerato per le società che fissano
                                                                                         obiettivi basati su evidenze a rigide condizioni per evitare il greenwashing

Fonte: Commissione Europea: Finanza sostenibile - Standard minimi per i Benchmark climatici.

4                                          Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
INDICI ALLINEATI AGLI OBIETTIVI DELL’ACCORDO DI PARIGI: STRUMENTI FLESSIBILI
                          DI COSTRUZIONE DEL PORTAFOGLIO PER AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
                          Con il PAB più rigoroso del CTB, diversi fornitori leader di indici hanno costruito indici
                          basati su questi standard, fungendo da strumento di benchmarking per coloro che cercano
                          di essere all'avanguardia negli investimenti per la transizione climatica.
                          Essendo uno dei primi aderenti all’universo Paris-aligned, Franklin Templeton ha lanciato
                          due fondi indicizzati quotati (ETF) Undertakings for the Collective Investment in Transferable
                          Securities (UCITS) che sono pienamente conformi con il PAB. L’S&P 500 Paris-Aligned
                          Climate Index e lo STOXX Europe 600 Paris-Aligned Benchmark Index sono stati selezionati
                          come benchmark sottostanti.6
                          Uno dei motivi per cui Franklin Templeton ha scelto questi fornitori è stato che, diversamente
                          da altri fornitori di indici che generalmente si affidano a capacità di ricerca interne, S&P
                          e STOXX collaborano con data specialist sul carbonio importantissimi— Trucost e ISS,
                          rispettivamente— il che consente loro di costruire metodologie che integrano serie di dati
                          e analisi all’avanguardia. Conseguentemente,questi indici allineati —all’Accordo di Parigi sul
                          clima hanno obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio ambiziosi, così come significative
                          componenti ambientali, sociali e di governance (ESG) più in generale.

                          COSA SIGNIFICA QUESTO PER GLI INVESTITORI?
                          Come possono essere utilizzati i nuovi UCITS ETF di Franklin Templeton allineati all’Accordo
                          sul Clima di Parigi dagli investitori come strumento per affrontare il cambiamento climatico
                          nei loro portafogli? Siamo convinti che gli investitori che perseguono una decarbonizzazione
                          dei portafogli e una misurazione e gestione attiva del rischio climatico allineate ad
                          investimenti responsabili mireranno a soluzioni climatiche proattive quali gli ETF allineati
                          all’Accordo di Parigi sul clima. La natura diversificata di questi ETF e il loro basso tracking
                          error rispetto al proprio universo d’investimento significano che gli investitori possono
                          utilizzare queste strategie come mattoncini core per la costruzione o come satelliti,
                          a seconda dei loro obiettivi.

FIGURA 3:
                                         Un’allocazione                        Un’allocazione                       Un’esposizione satellite
UTILIZZI IN PORTAFOGLIO                  azioniaria core                       a basse emissioni                    che aiuta a ridurre i rischi
                                         sostenibile allineata                 di carbonio in un                    del cambiamento climatico
                                         alla transizione                      Fondo di fondi                       e ad accedere alle
                                         a basse emissioni                     ESG più ampio                        opportunità offerte dalla
                                         di carbonio                                                                transizione verso basse
                                                                                                                    emissioni di carbonio

                          MOMENTUM DEGLI INVESTIMENTI LEGATI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
                          Gli asset di indici che replicano fondi passivi basati su principi ambientali, sociali e di
                          governance l’anno scorso sono balzati da 59 a 174 miliardi di dollari, secondo i dati di
                          TrackInsight.
                          Riteniamo che questo momentum verosimilmente proseguirà attraverso una combinazione
                          di preferenze degli investitori e normative in evoluzione. La domanda di investimenti
                          sostenibili pare destinata a proseguire la sua traiettoria di forte crescita, in molte tipologie
                          di investitori, dai millennial al private wealth, fino ai piani assicurativi. Secondo una ricerca
                          di Morningstar, i flussi hanno continuato ad accelerare nei primi tre mesi del 2021, con il
                          54% dei fondi confluiti in ESG ETF.7
                          I due ETF di Franklin Templeton specializzati nel cambiamento climatico possono offrire ai
                          portafogli degli investitori un’allocazione azionaria core sostenibile—riducendo l’esposizione
                          al rischio climatico, catturando opportunità di crescita e allineandoli alla transizione a basse
                          emissioni di carbonio.

5                         Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
Note finali
1. Lederman, Josh and Chow, Denise, “Biden commits to cutting U.S. emissions in half by 2030 as part of Paris climate pact,” NBC News, 22 aprile 2021,
https://www.nbcnews.com/politics/white-housebiden-will-commit-halving-u-s-emissions-2030-part-paris-n1264892.
2. “Commitments to Net Zero Double in Less Than a Year,” United Nations Climate Change, 21 settembre 2020, https://unfccc.int/news/commitments-to-net-zero-double-in-less-than-a-year.
3. “Building back better—Raising the UK’s climate ambitions for 2035 will put Net Zero within reach and change the UK for the better,” Climate Change Committee, 9 dicembre 2020,
https://www.theccc.org.uk/2020/12/09/building-back-better-raising-the-uks-climate-ambitions-for-2035-will-put-net-zero-within-reach-and-change-the-uk-for-the-better/.
4. “New momentum reduces emissions gap, but huge gap remains—analysis,” Climate Action Tracker, 23 aprile 2021,
https://climateactiontracker.org/press/new-momentum-reduces-emissions-gap-but-huge-gap-remains-analysis/.
5. “Inventory of U.S. Greenhouse Gas Emissions and Sinks,” United States Environmental Protection Agency, https://www.epa.gov/ghgemissions/inventory-us-greenhouse-gas-emissions-and-sinks.
6. Gli indici non sono gestiti e non è possibile investire direttamente in un indice. Non tengono conto di commissioni, spese od oneri di vendita.
7. Fonte: Morningstar European Sustainable Fund Flows: Q1 2021 in Review, aprile 2021.

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6                                             Evoluzione degli investimenti legati al cambiamento climatico: i benchmark climatici UE
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