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EU Observatory Estratti delle evoluzioni nello scenario corporate governance in base alle notizie diffuse dalle varie associazioni ed enti di riferimento Gennaio 2019
INDEX European and Italian Authorities 1. CONSOB - Commissione Nazionale per la Società e la Borsa 2. ESMA - European Security and Markets Authority 3. ECB - European Central Bank 4. Governo italiano 5. EIOPA - European Insurance and Occupational Pensions Authority 6. Council of the European Union Associations/Institutes 7. ASSONIME - Associazione fra le società italiane per azioni 8. CNDCEC - Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili 9. BIS - Bank for International Settlements 10. FRC - Financial Reporting Council 11. ECGI - European Corporate Governance Institute Surveys & Insights
European and Italian Authorities 1) CONSOB - Commissione Nazionale per la Società e la Borsa Issuer Title Description Link to document Si informa che sul sito della CONSOB è stato pubblicato il nuovo Quaderno giuridico Consob dal titolo “Investitori istituzionali, governo societario e codici di Stewardship: problemi e prospettive”. Il lavoro si propone di analizzare il ruolo che i codici di autoregolamentazione (c.d. “codici di stewardship”) possono svolgere nel disciplinare le scelte di voto degli investitori istituzionali nelle assemblee delle società in cui hanno investito. Il tema riveste particolare attualità se si considera che la direttiva europea sui diritti degli azionisti, partendo dal presupposto che il disinteresse dei soci nelle società quotate sia stato uno dei fattori all’origine della crisi finanziaria del 2007/2008 in quanto avrebbe favorito comportamenti speculativi dei manager, assegna agli investitori istituzionali il compito di monitorare la condotta degli amministratori e di esercitare i propri diritti sociali (c.d. “engagement”) al fine di assicurare una crescita di valore delle azioni equilibrata e sostenibile nel lungo periodo. Questa impostazione del legislatore europeo si confronta tuttavia con una serie di incertezze. In primo luogo, non è chiaro il significato tecnico di vocaboli come "engagement", "stewardship" o "attivismo" degli investitori istituzionali, né in cosa consistano le differenze tra i fenomeni designati con questi vocaboli. In secondo luogo, si può dubitare che gli investitori istituzionali dispongano dei necessari incentivi per esercitare un monitoraggio attento e continuativo sulle scelte del management delle società partecipate. Almeno nel caso degli investitori tradizionali, infatti, la CONSOB - diversificazione del portafoglio e la conseguente ridotta entità dei pacchetti azionari detenuti in Investitori istituzionali, Commissione ogni singola società potrebbe rendere più efficiente l'opzione del disinvestimento (exit) rispetto Investitori istituzionali, governo societario e governo societario e codici Nazionale per la di stewardship - Problemi e a quella del voto in assemblea (voice), la quale richiede una costosa attività di acquisizione ed codici di stewardship - Problemi e Società e la Borsa elaborazione di informazioni sulle materie all'ordine del giorno delle varie assemblee, con prospettive prospettive l'ulteriore svantaggio che altri investitori potrebbero profittare dell'incremento di valore derivante da tale attività senza sostenere alcun onere economico (c.d. "free riding"). Vi sono, infine, dubbi di carattere giuridico in ordine alla possibilità per una molteplicità di investitori "attivisti" di adottare forme di coordinamento funzionali a contrastare decisioni degli amministratori considerate inefficienti o ad attivare canali informativi privilegiati con il consiglio di amministrazione dell'emittente al fine di avviare un dialogo sulle strategie che quest'ultimo intende perseguire nella gestione della società. Il quadro appena delineato giustifica, pertanto, uno studio volto a tentare di comprendere quali siano gli spazi di intervento per l'autodisciplina in materia di "engagement" degli investitori istituzionali e dei gestori di attivi. Il quaderno affronta sia il problema della carenza di incentivi all'engagement, sottolineando il ruolo che i fondi c.d. "passivi" possono assumere nell'orientare la gestione dell'emittente a una prospettiva di lungo termine, sia il problema delle regole di fonte legislativa e regolamentare applicabili all'engagement degli investitori istituzionali, giungendo alla conclusione dell'inesistenza di limiti giuridici a un ampio dispiegarsi dell'engagement. Nella parte conclusiva, il lavoro sottolinea la funzione "segnaletica" che l'adesione a un codice di stewardship è in grado di sviluppare sia nei confronti del mercato sia nei confronti della stessa società emittente in ordine alla serietà dell'impegno con il quale l'investitore intende coltivare una prospettiva di creazione sostenibile di valore nel lungo periodo. 3
European and Italian Authorities 2) ESMA – European Security and Markets Authority Issuer Title Description Link to document Please note that the European Securities and Markets Authority (ESMA) has published an update to its statement on practices governed by the Takeover Bid Directive (TBD), focused on shareholder cooperation issues relating to acting in concert and the appointment of board members. The update concerns a change to the Croatian creep-in threshold and secondary threshold in Appendix B. The statement contains a White List of activities that shareholders can cooperate on without the presumption of acting in concert. It also contains information on how shareholders may cooperate in order to secure board member appointments by setting out factors that national authorities may take into account when considering whether shareholders are acting in concert. This public statement has been prepared for investors in response to the Commission’s suggestion on the basis of information collected by the members of the Takeover Bids Network (the “TBN”) about national practices and application of the TBD. The public Public Statement - statement represents the collective view of the members of the TBN, who stand behind it. The Information on TBN operates under the auspices of ESMA and its members are the national competent ESMA – European Public Statement - Information on shareholder cooperation authorities appointed under the TBD. Following consideration of the information collected, a Security and shareholder cooperation and acting in and acting in concert “White List” of activities, in which shareholders may wish to engage in order to exercise good Markets Authority concert under the Takeover Bids Directive under the Takeover Bids corporate governance over the companies in which they have invested, has been identified. If Directive shareholders cooperate to engage in any activity on the White List, insofar as that activity is available to them under national company law, that cooperation, in and of itself, will not lead to those shareholders being regarded as persons acting in concert and thus being at risk of having to make a mandatory bid. However, individual cases of cooperation between shareholders and the consequences of such cooperation must be determined on their own particular facts. National competent authorities will have regard to the White List when determining whether shareholders are persons acting in concert under national takeover rules but will also take into account all other relevant factors in making their decisions. The public statement emphasises the importance of early consultation with national competent authorities by parties concerned, in accordance with national procedures, where there is any uncertainty. See Appendix A for contact details. This public statement does not address disclosure obligations. 4
European and Italian Authorities 3) ECB - European Central Bank Issuer Title Description Link to document Il 9 gennaio 2019 la BCE ha pubblicato la seconda edizione revisionata della Guida in materia di valutazione delle domande di autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria. La BCE ha confermato integralmente il contenuto della Guida pubblicata a marzo 2018, inserendo però nella Parte 5, rubricata “Valutazione delle domande di autorizzazione”, due sezioni relative rispettivamente alla valutazione del capitale (sezione 5.1) e al programma di attività dei richiedenti l’autorizzazione all’attività bancaria (sezione 5.2). Il rilascio dell’autorizzazione all’attività bancaria ha lo scopo di garantire l’accesso al mercato unicamente alle banche considerate solide, assicurare la parità di trattamento degli istituti in tutta l’Unione europea e di ridurre il rischio di elusione della regolamentazione e della vigilanza delle Autorità competenti. La nuova sezione 5.1 descrive il metodo valutativo delle domande di autorizzazione all’attività bancaria relativamente all’ammontare, alla qualità, all’origine e alla composizione del capitale Guida alla valutazione del soggetto richiedente (compresi gruppi bancari e banche ponte). delle domande di La nuova sezione 5.2, invece, concerne la valutazione da parte dell’autorità competente del autorizzazione programma di attività e del piano industriale di medio periodo dell’ente creditizio. La valutazione Guida alla valutazione delle domande di all’esercizio dell’attività viene fatta basandosi sull’analisi dei principali indicatori reddituali attuali o previsionali dato un autorizzazione all’esercizio dell’attività ECB - European bancaria - Domande di orizzonte temporale di tre anni. Il soggetto richiedente, ai sensi dell’art. 10 della CRD IV, è bancaria - Domande di autorizzazione Central Bank autorizzazione tenuto ad informare l’autorità competente relativamente al tipo di operazioni previste e la all’esercizio dell’attività bancaria in all’esercizio dell’attività struttura dell'organizzazione. generale - Seconda edizione rivista bancaria in generale - In particolare, in quest’ultima sezione, si precisa che la BCE, nel valutare la chiarezza e Seconda edizione rivista l’efficacia della struttura organizzativa dell’ente creditizio, esamina l’organizzazione non solo del personale operativo, ma anche dei livelli dirigenziali. La valutazione ha lo scopo di verificare se l’organizzazione complessiva consente all’ente creditizio di condurre le sue attività in maniera efficace, responsabile e controllata. L’autorità di vigilanza considera con attenzione la ripartizione dei compiti e le linee gerarchiche, nonché l’organizzazione e la composizione quantitativa e qualitativa delle funzioni di gestione dei rischi e controllo. Mentre, nella valutazione dei dispositivi di governance si guarda alla composizione e al ruolo degli organi di amministrazione e controllo, compresi i relativi comitati. La struttura di governance è valutata a fronte dei criteri di trasparenza, solidità e capacità di assicurare un efficace processo decisionale connotato da una chiara ripartizione di poteri e responsabilità a tutti i livelli. Conformemente al pertinente diritto dell’Unione e nazionale, i dispositivi di governance devono inoltre assicurare un adeguato sistema di controlli, tutelare l’organo di amministrazione da indebite influenze nonché consentire l’individuazione dei conflitti di interesse. 5
European and Italian Authorities 4) Governo italiano Issuer Title Description Link to document Il Decreto legislativo n. 147 del 2018 attua la Direttiva (UE) 2016/2341 relativa alle attività e alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali o professionali. Tale decreto in analisi reca modifiche al Decreto legislativo n. 252 del 2005. Gli obiettivi principali perseguiti attraverso la presente riforma sono: il miglioramento della governance e delle funzioni fondamentali; l’aumento della qualità delle informazioni destinate agli aderenti ed ai pensionati; la regolamentazione e la semplificazione dell’attività transfrontaliera delle forme pensionistiche; la previsione di precisi obblighi di informazione da destinare agli aderenti ed ai pensionati e, infine, garantire che l’Autorità di vigilanza abbia gli strumenti necessari per svolgere i compiti ad essa istituzionalmente assegnati nell’ambito dell’attività di supervisione dei fondi pensione. In particolare si segnalano le seguenti novità che il decreto 147 apporta al decreto 252: - i requisiti generali in materia di sistemi di governo e gli organi di amministrazione e di Decreto legislativo 13 controllo; dicembre 2018, n. 147 - - gli organi di amministrazione e di controllo, il direttore generale, il responsabile e Attuazione della Direttiva Decreto legislativo 13 dicembre 2018, n. l’organismo di rappresentanza; (UE) 2016/2341 del 147 - Attuazione della Direttiva (UE) Parlamento europeo e del - le funzioni fondamentali di cui devono dotarsi i fondi per espletare la propria attività 2016/2341 del Parlamento europeo e del Governo italiano ossia una funzione di gestione del rischio, una funzione di revisione interna, una Consiglio del 14 dicembre Consiglio del 14 dicembre 2016, relativa 2016, relativa alle attività e funzione attuariale (solo nei casi in cui i fondi pensione coprano rischi biometrici o alle attività e alla vigilanza degli enti alla vigilanza degli enti garantiscano un rendimento degli investimenti o garantiscano un determinato livello di pensionistici aziendali o professionali pensionistici aziendali o prestazioni); professionali - l’esternalizzazione, ove si prevede che in ipotesi il fondo pensione conserva la responsabilità finale delle attività e delle funzioni esternalizzate, nonché quella relativa all'osservanza degli obblighi derivanti da disposizioni normative nazionali e dell'Unione Europea, direttamente applicabili. In particolare, i fondi pensione che esternalizzano funzioni fondamentali devono evitare, in ogni caso, di arrecare pregiudizi alla qualità del sistema di governo del fondo e nel presente documento vengono previsti gli obblighi specifici che i fondi devono rispettare in materia; - le politiche di remunerazione per le quali si prevede che i fondi pensione debbano predisporre e attuare una sana politica di remunerazione di tutte le persone che gestiscono effettivamente il fondo, che svolgono funzioni fondamentali, e di coloro che svolgono attività che con impatto rilevante sul profilo di rischio del fondo, soggetto a revisione almeno ogni tre anni. All’interno del documento si prevedono gli obblighi in materia. 6
European and Italian Authorities 5) EIOPA - European Insurance and Occupational Pensions Authority Issuer Title Description Link to document The European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA) has published the findings of its peer review examining how national competent authorities (NCAs) assess the propriety of administrative, management or supervisory body (AMSB) members and qualifying shareholders. EIOPA reviewed national regulatory frameworks and supervisory practices followed by NCAs to assess the propriety of AMSB members and qualifying shareholders at solo and group level, both at the moment of authorisation and on an ongoing basis. Furthermore, EIOPA assessed the effectiveness of cross-border cooperation. A key requirement of Solvency II is for insurers to be owned and run by persons of integrity. The primary responsibility to ensure the fitness and propriety of AMSB members at all times rests with insurers, with NCAs carrying out their assessment following the assessment by insurers. Similarly, any acquisition of or changes to qualifying shareholders are subject to review and approval by NCAs. Results of the peer review This report presents the overall findings of the peer review, including identified best practices, EIOPA - European on propriety of case studies and recommended actions. The findings are published on a named basis. In Results of the peer review on propriety of Insurance and administrative, general, NCAs invest considerable resources in the initial assessment of AMSB members and administrative, management or supervisory Occupational management or qualifying shareholders. However, these tend to be seen as a one-off task with few NCAs body members and qualifying shareholders Pensions Authority supervisory body members undertaking any ongoing assessments as part of their supervisory activities. Ongoing and qualifying shareholders assessment should involve proactive, risk-based and proportionate engagement resulting from the NCAs' own initiative, as part of its supervisory activities. Other areas requiring action from NCAs were related to the national legislation or regulatory framework; propriety assessment questionnaires; as well as guidance and supervisory records. The review was initiated following a number of cross-border cases indicating a lack of harmonisation in relation to the propriety assessment across the European Economic Area, leading to potentially divergent outcomes in different countries in relation to the same person. The review found that complex cross-border cases of propriety assessment can take a long time, hampered by cumbersome information sharing processes. In relation to the definition of propriety of ASMB members, a significant variation with respect to whether and when to consider ongoing prosecution and pending investigations for criminal and administrative offences became apparent. As a result of this peer review, EIOPA will seek to strengthen and support processes of cross-border assessments. 7
European and Italian Authorities 6) Council of the European Union Issuer Title Description Link to document The Council of the European Union's website has been updated with the Council's position about better protection of whistleblowers. Some of the elements of the position adopted by the Council compared to the initial proposal include: - Reporting system: whistleblowers will first have to use internal channels within their organisation before calling on external ones (set up by public authorities) and, Better protection of eventually, going for public disclosure; Council of the Better protection of whistleblowers: Council whistleblowers: Council - Persons protected by the new rules: these elements of the Commission's proposal were European Union adopts its position adopts its position kept, and include a large number of profiles who could acquire information on breaches in a work-related context; - Feedback obligations for authorities and companies; - Public disclosures; - Scope of application: the Council's position retains the wide scope as proposed by the Commission and covers areas such as public procurement, financial services, prevention of money laundering, public health, etc. 8
Associations/Institutes 7) ASSONIME - Associazione fra le società italiane per azioni Issuer Title Description Link to document Si informa che sul sito di Assonime è stato pubblicato il documento «La Corporate Governance in Italia: autodisciplina, remunerazioni e comply-or-explain (anno 2018)». Fin dal primo anno di applicazione del Codice di autodisciplina, Assonime analizza le relazioni attraverso le quali le società italiane quotate forniscono informazioni sul proprio sistema di corporate governance. L'indagine 2018 copre le 225 società italiane, quotate al 31 dicembre 2017 sul mercato MTA gestito da Borsa Italiana, le cui Relazioni erano disponibili al 15 luglio 2018: la copertura del listino è sostanzialmente integrale. Le Relazioni fanno riferimento all'applicazione delle raccomandazioni del Codice nell'edizione Note e Studi 1/2019 - La approvata dal Comitato per la Corporate Governance a luglio 2015, tenuto conto della loro ASSONIME - Note e Studi 1/2019 - La Corporate Corporate Governance in progressiva entrata in vigore. Associazione fra le Governance in Italia: autodisciplina, Italia: autodisciplina, Oltre a un'analisi generale sull'adesione al Codice, che si sofferma sugli aspetti fondamenti per società italiane per remunerazioni e comply-or-explain (anno remunerazioni e comply- una adeguata ed efficace applicazione del Codice di autodisciplina, il Note e Studi fornisce azioni 2018) or-explain (anno 2018) anche un esame sulla remunerazione degli amministratori e dei sindaci, le cui informazioni sono tipicamente contenute nella Relazione sulla remunerazione. A tal fine sono esaminate sia le politiche per la remunerazione che i compensi effettivamente corrisposti ai singoli amministratori e sindaci. L'analisi dell'applicazione del Codice è accompagnata da un approfondimento sull'applicazione del principio comply-or-explain, concentrando l'attenzione sulle raccomandazioni del Codice per cui è osservabile in modo oggettivo se la società è compliant o meno con singole raccomandazioni e se, in caso di non compliance totale o parziale, la società motiva le ragioni dello scostamento. 9
Associations/Institutes 7) ASSONIME - Associazione fra le società italiane per azioni Issuer Title Description Link to document Assonime e Confindustria hanno risposto alla consultazione pubblica – avviata il 19 novembre scorso dal MEF – per la trasposizione della Direttiva (UE) 828/2017 che modifica la direttiva 2007/36/CE per quanto riguarda l'incoraggiamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti. Il documento di consultazione contiene uno schema di decreto legislativo con proposte di modifica del Tuf e del Codice Civile in materia di operazioni con parti correlate, identificazione degli azionisti, remunerazione degli amministratori, proxy advisors e diritto dei soci di porre domande prima dell'assemblea (per un esame preliminare della proposta si veda la news di Assonime del 21 novembre scorso). In seguito al confronto avvenuto con le imprese associate, Assonime e Confindustria hanno fornito una risposta articolata alle singole proposte di modifica, sottolineando l'opportunità di valorizzare il quadro nazionale esistente – per preservare gli effetti positivi, in termini di efficacia e flessibilità, delle evoluzioni del quadro sviluppatosi nell'ordinamento italiano – e di evitare, al contempo, i fenomeni di goldplating che non appaiono giustificati in ragione delle presunte specificità del mercato italiano. Consultazioni 1/2019 - Pertanto, sono state condivise le scelte del MEF di mantenere il carattere non vincolante del Osservazioni di Assonime voto degli azionisti sulle politiche di remunerazione e di collocare l'adeguamento della disciplina Consultazioni 1/2019 - Osservazioni di e Confindustria alla ASSONIME - delle operazioni con parti correlate nell'attuale impianto del Codice Civile, basato sulle regole Assonime e Confindustria alla consultazione del MEF Associazione fra le adottate dalle singole società, secondo i principi generali indicati dalla Consob. consultazione del MEF sullo schema di sullo schema di decreto società italiane per Al contrario, Assonime e Confindustria non hanno ritenuto in linea con i principi sopra richiamati decreto legislativo per l’attuazione della legislativo per l’attuazione azioni la proposta di limitare il diritto delle società di identificare i propri soci a quelli che superino la direttiva (UE) 2017/828 che modifica la della direttiva (UE) quota dello 0,5% del capitale, che vanificherebbe di fatto tale diritto e segnerebbe un direttiva 2007/36/CE 2017/828 che modifica la significativo arretramento rispetto all'attuale disciplina italiana; al contempo hanno segnalato direttiva 2007/36/CE alcuni casi di goldplating tanto nella disciplina delle remunerazioni (es. compensi da collegate) e delle operazioni con parti correlate (es. estensione della disciplina alle società cd. diffuse). La risposta di Assonime e Confindustria pone, inoltre, particolare attenzione al punto più rilevante e delicato delle proposte del MEF, che riguarda il regime sanzionatorio. L'ampiezza delle condotte che il MEF propone di assoggettare al potere sanzionatorio della Consob e l'entità stessa delle sanzioni pecuniarie proposte nello schema di decreto non sembrano, infatti, in linea con l'obiettivo della Direttiva europea di favorire lo sviluppo di social norms, attraverso lo strumento principale della trasparenza. Nell'allegato tecnico della risposta sono illustrate in dettaglio le proposte di Assonime e Confindustria per la modifica al Codice civile e al Testo Unico della Finanza ai fini della trasposizione della Direttiva, confrontate con le proposte contenute nello schema di decreto posto in consultazione. Ciascuna proposta di modifica è corredata da una sintetica spiegazione che tiene conto del nuovo quadro legislativo europeo, della disciplina nazionale vigente e, ove possibile, delle prime trasposizioni della Direttiva in alcuni Stati membri dell'Unione europea. 10
Associations/Institutes 8) CNDCEC Issuer Title Description Link to document Si informa che sul sito del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili è stato posto in consultazione un documento contenente i Principi consolidati per la redazione dei modelli organizzativi e l’attività dell’organismo di vigilanza e prospettive di revisione del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231. La consultazione resterà aperta fino al 24 gennaio 2019. Il presente documento rappresenta una prosecuzione ideale di un percorso, avviato da qualche tempo dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dalla Fondazione Nazionale Commercialisti, sia come componenti di collegi sindacali e di organismi di vigilanza, sia infine come consulenti tecnici nella valutazione di idoneità dei modelli Consultazione pubblica - organizzativi in sede giudiziaria. CNDCEC - Principi consolidati per la Il lavoro, tuttavia, intende fare luce sulle problematiche esposte adottando un approccio Consultazione pubblica - Principi Consiglio Nazionale redazione dei modelli costruttivo e più ampio, testimoniato dalla volontà del CNDCEC di aprirsi a collaborazioni con consolidati per la redazione dei modelli dei Dottori organizzativi e l’attività organizzazioni esterne (ABI, Confindustria, Consiglio Nazionale Forense), attraverso la organizzativi e l’attività dell’organismo di Commercialisti e dell’organismo di vigilanza creazione di un Gruppo di Lavoro interdisciplinare. Il coinvolgimento di diversi stakeholders vigilanza e prospettive di revisione del degli Esperti e prospettive di revisione attribuisce maggiore autorevolezza alle indicazioni e ai principi contenuti nel presente d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 Contabili del d.lgs. 8 giugno 2001, elaborato, che, valorizzando le esperienze e le sensibilità delle diverse componenti del Gruppo, n. 231 si colloca su un piano di analisi più alto di quello fatto proprio dalle Linee Guida e dai principi tempo per tempo diffusi da ciascuna delle citate organizzazioni, Linee Guida e principi la cui perdurante valenza nei confronti dei soggetti che ne sono destinatari rappresenta il presupposto fondante di questa collaborazione. Attraverso un approccio comune e una fruttuosa convergenza di interessi tra i vari soggetti coinvolti, infatti, il documento fornisce spunti importanti per la definizione di principi da seguire per la predisposizione dei Modelli organizzativi ex D.Lgs. 231/2001 da parte delle imprese, per l’individuazione di norme di comportamento dei componenti degli Organismi di Vigilanza e per l’elaborazione di alcune proposte di modifiche normative in relazione alle maggiori criticità emerse. 11
Associations/Institutes 9) BIS - Bank for International Settlements Issuer Title Description Link to document Please note that the BIS' website has been updated with a speech by Mr Luís Máximo dos Santos, Vice-Governor of the Bank of Portugal, on the importance and the limits of corporate governance. The theme of corporate governance has already been reflected upon at length, especially in the United States, where some authors traced the first uses of the term to the 1970s. In the United Kingdom, the so-called 1992 Cadbury Report is considered pioneering. It was produced by a committee set up to assess - even then - the underlying causes behind a number of corporate failures. Since then, attention given to the theme of corporate governance - which has a multidisciplinary nature, bringing together knowledge of economics, finance, accounting, law, management and organisational behaviour - has not stopped growing. This growing interest is no stranger to the succession of corporate scandals with wide-reaching public repercussions, even before the financial crisis, as was the case of Barings Bank (1995), Enron BIS - Bank for Luís Máximo dos Santos: (2002) and Parmalat (2003) - to name some of the most notorious - which in some way Luís Máximo dos Santos: Corporate International Corporate governance - motivated the production of a set of corporate governance best practices by international governance - importance and limits Settlements importance and limits organisations of note such as the OECD, World Bank and Basel Committee, amongst others. But it was the financial crisis that began in 2007 and its tremendous consequences that brought the theme of corporate governance to the forefront of public policy, including in regulatory terms, in the most affected countries and the European Union. Without analysing the causes of the crisis - which are numerous - it can be argued that it is widely accepted that one of the factors that caused and exacerbated it was the abject failure of the financial institutions' internal governance models. The crisis occurring made clear everything that had been suggested by the theory: banking activity is so particular in comparison to non-financial corporations that it is essential to give it specific rules of governance. 12
Associations/Institutes 10) FRC - Financial Reporting Council Issuer Title Description Link to document Please note that the Financial Reporting Council (FRC) is consulting on a new Stewardship Code (PDF) that sets substantially higher expectations for investor stewardship policy and practice. The Code will focus on how effective stewardship delivers sustainable value for beneficiaries, the economy and society. The new Code aims to increase demand for more effective stewardship and investment decision-making which is better aligned to the needs of institutional investors’ clients and beneficiaries. The proposed main changes to the Code include: - purpose, values and culture. Investors must report how their purpose, values and culture enable them to meet their obligations to clients and beneficiaries. This aligns the Code with the UK Corporate Governance Code and encourages embedding behaviour conducive to effective stewardship in the investor community; FRC - Financial FRC strengthens - recognising the importance of ESG factors. The proposed Code now refers to FRC strengthens Stewardship Code Reporting Council Stewardship Code environmental, social and governance (ESG) factors. Signatories are expected to take material ESG issues into account when fulfilling their stewardship responsibilities; - stewardship beyond listed equity. The proposed Code now expects investors to exercise stewardship across a wider range of assets where they have influence and rights, in the UK and globally. The proposed 2019 Code sets out more rigorous requirements for reporting, focusing on how stewardship activities deliver outcomes against objectives. Reporting will be subject to increased oversight by the FRC to ensure the Code is effective in raising the quality of stewardship across the investor community. In preparing the consultation the FRC has engaged with 170 members of the investment community and companies, including the largest UK asset managers, pension funds, key international investors and UK listed companies. 13
Associations/Institutes 11) ECGI - European Corporate Governance Institute Issuer Title Description Link to document ECGI has published a paper on “Shareholder Wealth Consequences of Insider Pledging of Company Stock as Collateral for Personal Loans”. In this paper, the ECGI studies a wide-spread yet unexplored corporate governance Shareholder Wealth phenomenon: the pledging of company stock by insiders as collateral for personal bank loans. ECGI - European Consequences of Insider Utilizing a regulatory change that exogenously decreases pledging, ECGI documents a Shareholder Wealth Consequences of Corporate Pledging of Company negative causal impact of pledging on shareholder wealth. There are two channels that could Insider Pledging of Company Stock as Governance Stock as Collateral for explain this effect. Collateral for Personal Loans Institute Personal Loans First, ECGI finds that margin calls triggered by severe price falls exacerbate the crash risk of pledging firms. Second, since margin calls may cause insiders to suffer personal liquidity shocks or to forego private benefits of control, ECGI finds that pledging is associated with reduced firm risk-taking. 14
Associations/Institutes 11) ECGI - European Corporate Governance Institute Issuer Title Description Link to document The big corporate governance debates nowadays concern the corporation’s time horizons, and the balance of power between shareholders and managers. In response to actual and anticipated pressure from shareholder activists – typically, activist hedge funds – companies are, some say, becoming too short-term. If this story is credited, shareholders, as well as the greater society are being harmed. ECGI argues here that this story may reflect, at least in part, a heretofore neglected facet of decision- making: an actor’s accountability, and consequently, her anticipated need to justify her decision in the case of a bad outcome. ECGI’s account does three novel things. First, it demonstrated that the need to justify is pervasive. This account identifies a type of agency cost, “justification costs,” resulting from decisions motivated by justification. Under conditions of uncertainty, justification costs are higher. By contrast, in conditions of less uncertainty, the most justifiable decision is apt to be the decision made without regard to justification. Second, to our knowledge, the relationship between these sorts of agency costs and more traditional agency ECGI - European The Neglected Role of costs, such as those involving self-dealing or empire building, has not been considered. The Neglected Role of Justification under Corporate Justification under Reducing traditional agency costs typically means increasing accountability and the Uncertainty in Corporate Governance and Governance Uncertainty in Corporate consequent anticipated need for justification; by contrast, reducing costs of justification Finance Institute Governance and Finance generally means increasing managerial leeway, which might increase traditional agency costs. Third, and most importantly, ECGI introduces a role for uncertainty. Under conditions of low(er) uncertainty, more accountability does not necessarily increase justification costs, which are apt to be low in any event, and does reduce traditional agency costs. But under conditions of uncertainty, accountability increases justification costs, potentially in an amount greater than any reduction in traditional agency costs; under some circumstances, reducing accountability, thereby granting managers more leeway, may be preferable. ECGI proposes a mechanism by which managers and stockholders can agree on granting managers some leeway for a specified period of time, in the form of “Control-Enhancing-Mechanisms” (CEMs). A CEM might, or might not, condition continuing leeway during the period on management’s meeting certain agreed-upon conditions. ECGI considers how his argument as to the existence of justification costs might apply in some private and public financial contexts, and suggest some solutions in those contexts as well. 15
Surveys & Insights Issuer Title Description Link to document A central issue in corporate governance literature is the extent to which ‘good’ governance practices are universal (one size mostly fits all) or instead depend on country and firm characteristics, including interdependencies between organizations and their surrounding institutional environments. For long since La Porta and others published their work, researchers have been arguing that there are systematic differences in corporate governance structures and practices across countries, which are related to law, political institutions, cultures and social norms, economic and financial development as well as other institutional factors. The voluminous studies on comparative corporate governance have also generated debates on which type of governance is ‘superior’ in protecting investor rights and maximizing firm value, and whether there is an ‘end of history’ for corporate law and corporate governance as argued Oxford Business Universal Corporate by Hansmann and Kraakman. Universal Corporate Governance Law Blog Governance There has also been a moving landscape of corporate governance practice globally: in the past few decades, corporate governance reforms have taken place around the world. These reforms are mostly towards the Anglo-American governance model, featured by high proportion of independent directors on the board, elimination of provisions empowering managers, active market for corporate control, equity- and option-based compensation structure, dispersed ownership structure, and strong role of external governance forces such as auditors, analysts and institutional investors. These developments have created an implicit quest for a single and universally ‘best’ set of corporate governance practices. Institutional Shareholder Services (ISS; formerly RiskMetrics) have issued guidance and metrics based on the renowned G-index, E-index, and the GOV index for institutional investors and companies worldwide to evaluate their corporate governance ‘quality’. 16
Surveys & Insights Issuer Title Description Link to document Japan has reformed its corporate governance system in recent years, with a particular focus on the role of outside/independent directors. Roughly stated, an “outside director” under the Japanese Companies Act is a director who is neither employed by the company, its subsidiary nor its parent company. The 2014 Reform of the Companies Act introduced a “comply or explain” rule for listed companies regarding appointment of one “outside director”. The 2015 Japanese Corporate Governance Code also introduced a similar rule regarding appointment of ‘Growth-oriented two or more “independent” directors, which are defined by the Listing Rules of the Tokyo Stock corporate governance’ ‘Growth-oriented corporate governance’ Oxford Business Exchange as “outside directors who are unlikely to have conflicts of interest with general and the roles of and the roles of outside/independent Law Blog shareholders”. For example, a director who is appointed by the main bank of the company can outside/independent directors in Japan be an “outside director” but may not qualify as an “independent director”. directors in Japan These requirements turned out to be quite effective in nudging the majority of Japanese listed companies to “comply”. Within the companies listed in the First Section of Tokyo Stock Exchange, which is the top-tier market in Japan, the ratio of those appointing one or more outside directors jumped from 48.5% in 2010 to 55.4% in 2012, 74.3% in 2014, and 98.8% in 2016. 17
Surveys & Insights Issuer Title Description Link to document In the field of shareholders’ voting rights, the protection of minority shareholders is an issue often raised with the need for corporate regulations to be inspired by democratic principles such as the one-share-one-vote principle and the related proportionality rule. In Italy, the concept of ‘minority’ can be traced back to both the Code of Corporate Governance and the Consolidated Law on Finance; it is therefore not surprising that minority-appointed directors are now part of the complex picture of Italian corporate governance. List Voting’s Travels: The The OECD also highlighted the need for a democratic principle which, in spite of the rather Oxford Business Importance of Being unclear boundaries of the word ‘minority’, reflects how the appointment of directors mirrors List Voting’s Travels: The Importance of Law Blog Independent in the different interests, which are complementary among them. The risk is that the representative of Being Independent in the Boardroom Boardroom the minority will act as a symbol of specific interests and that this presence will become a ‘continuous mediation between different conceptions of what is the social interest’. This paper aims to investigate whether the model of the Italian list voting really represents uniqueness in a comparative framework. The first part of the article describes Italian list voting, and the second part deals with foreign legal systems, stressing common elements shared with other legal systems. In addition, the paper aims to determine the impact of list voting on corporate boards. 18
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