Enel, la frontiera della ricerca per generare l'energia del futuro
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RICERCA Enel, la frontiera della ricerca per generare l’energia del futuro Centrale di Fusina, ciclo combinato dimostrativo (12 MWe) alimentato con idrogeno, Fusina (VE) Con tre centri dedicati, quattro stazioni sperimentali e due how tecnologico di Enel assegnando così alla struttura Le foto dell’articolo sono state gentilmente fornite da Enel laboratori chimici dislocati lungo tutta la penisola, Enel il compito di sviluppare e gestire le attività di ricerca e rappresenta in Italia, e non solo, la punta avanzata della sperimentazione. Grazie all’unione del lavoro di ricercatori ricerca nel campo della generazione di energia. Un ambito a ed ingegneri siamo in grado di gestire l’intero processo, dir poco strategico in tempi di lotta all’effetto serra, sviluppo partendo dalla piccola scala, passando poi per la scala sostenibile, risparmio ed efficienza energetica. pilota e la scala prototipale, sino all’applicazione in piena Attualmente ‘inquadrata’ all’interno della nuova società del scala. In questo modo la nuova tecnologia viene sviluppata gruppo denominata ‘Ingegneria e Innovazione’ (circa 1.000 interiorizzandola completamente e al tempo stesso il know persone, di cui 200 ricercatori e 800 ingegneri) la Ricerca how acquisito all’interno della componente Ingegneria fa sì Enel può vantare tradizioni storiche che risalgono ai tempi che un domani quando si andranno a realizzare gli impianti della vecchia Edison e una vita piuttosto movimentata fatta in piena scala verranno fatti in modo corretto. E questi sono di accorpamenti, scorpori e riaggregazioni, scandita dal ritmo certamente forti fattori di competitività”. dalle grandi trasformazioni che hanno interessato il colosso italiano dell’energia in particolare negli ultimi trent’anni. La convenienza del carbone e la lotta all’effetto serra Dopo decenni di primato di Milano, oggi la ‘testa’, ovvero Prima di illustrare i progetti di ricerca sui quali sta lavorando la Direzione della Ricerca Enel è a Pisa, dove storicamente Enel, un necessario inquadramento. “Secondo recenti studi ha fatto base un gruppo di ricercatori. Nel suo ufficio, – riprende Sauro Pasini – sulla base dell’attuale domanda Sauro Pasini, Responsabile Area Tecnica Ricerca, fa scorrere di energia la situazione delle risorse disponibili sul pianeta al computer alcune slide che illustrano la struttura della è all’incirca la seguente: abbiamo olio per 45-50 anni, ed è nuova società e i progetti sperimentali in corso di sviluppo. quindi consigliabile utilizzarlo esclusivamente per i trasporti, “Ingegneria e Innovazione – dice Pasini – è un’importante 60– 70 anni di gas, altrettanti di uranio, però considerando le operazione perché riunisce in un’unica società tutto il know tecnologie attuali e non quelle relative alle centrali di quarta 46
generazione e 160-200 anni di carbone. Con questi dati ossigeno, cattura pre combustione. Per tutti e tre i progetti tutti sono ormai convinti che, anche alla luce dell’aumento l’obiettivo finale è quello di fare l’impianto vero. Il più della domanda di energia dovuta soprattutto alle esigenze prossimo al traguardo - continua Sauro Pasini - riguarda la dei Paesi in via di sviluppo, il carbone sarà il combustibile prima tipologia di tecnologia, che si adatta più facilmente di riferimento per gli impianti di generazione elettrica alle centrali esistenti. Entro quest’anno è prevista la dei prossimi 15-20 anni. Ma la combustione del carbone realizzazione di un impianto pilota nella centrale di produce alti valori di CO2 una delle sostanze principalmente Brindisi che, riproducendo in scala l’intero processo responsabili dell’effetto serra, per cui se vogliamo avere la di cattura della CO2, ci consentirà di raccogliere i dati speranza di mantenere i nostri consumi ed eventualmente necessari alla progettazione e realizzazione di un impianto aumentarli nei Paesi in via di sviluppo, l’unica possibilità è reale che vorremmo aprire entro il 2015 a Porto Tolle. quella di catturare la CO2 dagli impianti e di stoccarla sotto Naturalmente una volta catturata la CO2 c’è il problema terra. Ed è proprio in questa direzione che si muove la nostra di stoccarla. Stiamo, quindi, facendo svolgere ricerche per principale attività di ricerca”. capire dove in Italia sussistono le condizioni migliori per lo stoccaggio e soprattutto abbiamo sottoscritto un accordo La separazione e la cattura della CO2 con Eni che ha un progetto pilota per valutare la possibilità “Fortunatamente - riprende il Responsabile Area Tecnica di stoccare la CO2 in uno dei suoi pozzi gas. Assieme, Ricerca di Enel - in passato, anche in considerazione a Brindisi, studiamo le problematiche per trasportare della normativa italiana che ha bloccato il nucleare, la CO2 in una pipeline e come avviare i procedimenti ci siamo mossi per tempo avviando impianti a carbone legislativi necessari dal momento che per queste operazioni che negli ultimi anni sono stati ammodernati con mancano ancora gran parte dei riferimenti normativi. tecnologie dedicate all’abbattimento degli inquinanti È un progetto difficile e il cammino è lungo ma una volta tradizionali e di quelli, diciamo, di seconda generazione realizzato, anche grazie ai finanziamenti della Comunità e al miglioramento dell’efficienza, arrivando a risultati di europea che stiamo cercando di ottenere, sarà un impianto eccellenza in particolare nella centrale di Torrevaldaliga chiave per questa tecnologia”. Nord, uno degli impianti a carbone ambientalmente più avanzati del mondo. Oggi stiamo testando prototipi La combustione di idrogeno in turbogas e impianti sperimentali su tutte e tre le tecnologie e Sempre nell’ambito della ricerca per la cattura e separazione procedimenti che consentono la separazione e la cattura della CO2, una linea di sperimentazione riguarda anche della CO2: cattura post combustione, combustione in l’idrogeno, come spiega Pasini. “È quella che prima abbiamo FUSINA Stazione sperimentale FIRENZE Hydrogen Park: Pilota e Dimostrativi in funzione o in sviluppo Dimostrativo: • Idrogeno PISA • Diamante Dimostrativo: Area Sperimentale: • Turbogas ad idrogeno PORTO TOLLE • Laboratorio Chimico • Diagnostica Turbogas Dimostrativo: Dimostrativo: • Cattura Post-combustione (progettazione) • Fattoria dell’energia BRINDISI LIVORNO Area Sperimentale: Area Sperimentale: • Analisi e trattamento reflui • Combustione • Analisi sorgenti di emissione • Trattamento fumi Progetti pilota: Nuova infrastruttura sperimentale • Cattura post-combustione Geotermia innovativa: • Combustione in ossigeno Test impianto binario pilota da 500 kW CAPRAIA Dimostrativo: CATANIA SESTA • Progetto Isole Verdi Nuova infrastruttura sperimentale Area Sperimentale: PRIOLO GARGALLO Laboratorio Avanzato per il Solare: • Test Turbogas Dimostrativo: ristrutturazione laboratori, simulatore solare e campo prove prototipi. • Archimede La ricerca Enel in Italia: aree sperimentali, pilota e dimostrative 47
ANNO I | n. 4 | LUGLIO - AGOSTO 2009 definito la terza soluzione e prevede la gassificazione del al proposito più che all’eolico pensiamo al solare. Com'è carbone, la pulizia dei fumi e la trasformazione di tutti i noto ci sono due modi di fare energia elettrica dal solare: il gas che si formano in CO2 e idrogeno. In questo modo la primo è il solare -termodinamico riguardo al quale abbiamo CO2 viene catturata e trasportata altrove, mentre l'impianto in corso il progetto Archimede che stiamo sviluppando in brucia idrogeno. Le tecnologie per la prima parte del Sicilia insieme ad ENEA. Il secondo, e più interessante, è il processo sono già commerciabili da tempo, anche se nessuno fotovoltaico, ovvero l’utilizzo di materiali che raccolgono aveva ancora pensato di bruciare idrogeno. Ciò che manca energia solare e la trasformano direttamente in energia è un bruciatore da utilizzarsi in turbina a gas che consenta elettrica. Sinora i materiali principali utilizzati per la combustione dell’idrogeno a bassissima emissione di realizzare le celle fotovoltaiche sono stati quelli in silicio ossido di azoto. Operazione molto difficile. Ed è proprio cristallino che, però, hanno efficienza non molto elevata su questo che ci siamo concentrati avviando un partnership e necessitano di grandi superfici. Adesso la tecnologia si con General Electric con l’obiettivo di realizzare a Fusina, sta muovendo verso il film sottile (uno strato finissimo nell’arco di due-tre anni, un impianto di ciclo combinato di silicio depositato su un substrato di basso costo, ndr) che una volta funzionante sarà unico al mondo”. che consente di coprire superfici molto estese a parità di Rendering centrale a carbone di Brindisi Sud, impianto pilota di cattura Centrale a carbone di Brindisi Sud, impianto pilota (50 MWt) per la della CO2, Tuturano (BR) combustione in pressione del carbone con ossigeno, Tuturano (BR) Le energie rinnovabili: eolico, solare e fotovoltaico materia prima. Oppure verso celle a multigiunzione che Su questo tema molto dibattuto negli ultimi anni, Pasini hanno prezzi bassi e rendimenti elevati dal momento che esordisce con un premessa che sembra voler ristabilire catturano anche la fetta di energia solare dell’infrarosso e delle proporzioni: “Non c’è dubbio che le rinnovabili quindi a parità di metro quadro consentono di utilizzare avranno un grandissimo sviluppo in Europa perché stanno molta più energia solare. Un’ulteriore strada è quella aumentando con tassi di crescita annuale del 40%, ma i relativa all’utilizzo di lenti per concentrare tutta l’energia numeri sono così piccoli che ci vorranno almeno 10 anni su una piccola superficie di silicio ottenendo anche in perché la loro quota consenta di ridurre sensibilmente la questo caso un risparmio di materiale. Noi - continua generazione da altri combustibili più inquinanti. Quindi Pasini - stiamo lavorando su tutte queste tecnologie se guardiamo strettamente all’oggi - continua Sauro Pasini presso il centro di ricerca di Catania, destinato a diventare - occorre dire chiaramente che le rinnovabili ancora non sempre di più il nostro riferimento nel campo dello hanno un costo di generazione comparabile con quelle sviluppo dell’energia solare anche per sperimentare tutto tradizionali tanto è che devono essere sostenute con quello che di nuovo verrà progettato nel fotovoltaico in sovvenzioni. Ciò non toglie che si tratta, comunque, di integrazione con l’architettura. Pensiamo, infatti, che in un ambito sul quale scommettere in termini di ricerca e Italia non avremo della grossa generazione fotovoltaica 48
di potenza perché mancano spazi adeguati nelle nostre cui non deve dare energia ma ritirarla. Il problema non città che, caratterizzate da criteri architettonici ed estetici è semplice anche in quanto non esiste ancora hardware specifici, non consentono di collocare oggetti di grandi che permetta una gestione di questo tipo. Ci stiamo dimensioni. Si dovrà quindi necessariamente puntare su lavorando perché sicuramente negli ambiti urbani o nei soluzioni integrate negli edifici. E già ora diverse imprese piccoli ambiti industriali andiamo verso una direzione di stanno cominciando a sviluppare dei materiali di finitura questo tipo. Stiamo cercando di capire quale tecnologia degli edifici che possono essere utilizzati come materiali dobbiamo installare nelle nostre cabine primarie e nei fotovoltaici. Hanno ancora delle efficienze basse, non si sa sistemi di generazione per rendere possibile a chiunque quanto durano. Ma quella è la strada. Stiamo lavorando abbia i requisiti di collegarsi e, a chi ne abbia la possibilità, con diversi partner per fare tegole, vetri e materiali di di generare, garantendo allo stesso tempo la qualità copertura fotovoltaici. Sistemi che un domani daranno, dell’energia che produciamo. Ed in scala minore stiamo su un edificio di certe dimensioni, una potenza di una facendo un analogo ragionamento per la casa dove, se si decina di kw. L’autosufficienza? Sì, quando c’è il sole. inizia a montare un sistema di generazione fotovoltaico, Anche se per una completa autonomia sarà necessario poi un sistema di accumulo, poi, un domani, quanto Centrale a carbone di Porto Tolle, impianto dimostrativo per la cattura post-combustione della CO2, Porto Tolle, (RO) prevedere l’accoppiamento con un sistema di accumulo serve per l’auto elettrica, si avrà indubbiamente anche la che garantisca stabilità. Però è indubbio che il fotovoltaico necessità di gestire sia la generazione sia il consumo in giocherà un ruolo importante per quanto riguarda la maniera intelligente. E anche qui c’è da lavorare sia a livello generazione distribuita”. hardware, sia a livello software. Esistono i prototipi di tutte queste tecnologie, ma metterli assieme, farli lavorare Generazione distribuita e reti intelligenti in maniera sinergica non è una cosa semplice. Abbiamo Prospettive interessanti, dunque, ma anche problemi in campo un grosso progetto che consentirà, in primo che necessitano di soluzioni avanzate. “Mentre con luogo, alle persone di usare nella maniera più intelligente le centrali nucleari o a carbone si ha un sistema di l’energia che hanno, dandogli informazioni su come la generazione centralizzata e la corrente va da dove viene stanno utilizzando, bene o male. Consentendogli, poi, generata al punto di utilizzo in maniera univoca - spiega, nell’immediato futuro, di gestire in maniera intelligente infatti, Sauro Pasini - con questi nuovi sistemi si dovrà anche l’energia che generano a casa. Esistono già diversi gestire una numerosità alta di generazione distribuita casi in cui la generazione è equivalente ai consumi. E una sulla rete. Sarà necessario, quindi, avere una rete che generazione gestita in maniera intelligente può dare, in funzioni diversamente e preveda, per esempio, casi in prospettiva, risparmi energetici molto importanti”. 49
ANNO I | n. 4 | LUGLIO - AGOSTO 2009 Centrale Archimede, impianto solare termodinamico a concentrazione, tecnologia ad alta temperatura sviluppata da Enea (sali fusi, 550°C), Priolo Gargallo (SR) Enel, profilo e attività Entrata alla Borsa di Milano nel 1999, Enel è la più grande rinnovabili e nella ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie azienda elettrica d’Italia e la seconda utility quotata d’Europa amiche dell’ambiente con molti progetti in Italia e all’estero. per capacità installata. Operatore integrato, attivo nella Il 17 settembre 2008, Enel ha costituito Enel Green Power, produzione, distribuzione e vendita di elettricità e gas, a seguito la società del Gruppo dedicata allo sviluppo e alla gestione dell’acquisizione della compagnia elettrica spagnola Endesa, è della produzione elettrica da fonti rinnovabili nel mondo, ora presente in 22 paesi, con una potenza di circa 83.300 MW società che opera attraverso circa 4.500 MW di impianti idrici, e serve circa 49 milioni di clienti nell’elettricità e nel gas. eolici, geotermici, fotovoltaici e a biomasse in Europa e nelle Lavorano in Enel circa 76.000 persone che gestiscono un parco Americhe. centrali molto diversificato tra idroelettrico, termoelettrico, Enel è presente in Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Costarica, El nucleare, geotermico, eolico e fotovoltaico. Salvador, Francia, Grecia, Guatemala, Italia, Messico, Panama, Dopo aver completato la fase di crescita internazionale, Enel Romania, Russia, Slovacchia, Spagna e negli Stati Uniti. Con è ora impegnata attivamente nel consolidamento delle attività Endesa, la presenza di Enel si estende anche in Argentina, acquisite e nell’ulteriore integrazione del suo business. Colombia, Marocco, Perù e Portogallo. Con più di 30.000 MW di impianti che utilizzano fonti Attualmente il Ministero dell’Economia detiene direttamente rinnovabili (idrico, geotermico, eolico, solare e biomasse) in il 21,1% del capitale sociale e indirettamente un ulteriore Europa e nelle Americhe, Enel è uno dei leader mondiali del 10,1% attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Il capitale settore. Inoltre, Enel è fortemente impegnata nella crescita delle flottante è pari a circa il 68,8%. 50
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