Emozioni e sorrisi per la discussione finale del Master in Scienze Ludiche. Nuovo traguardo per Il Cuore

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Emozioni e sorrisi per la
discussione finale del Master
in Scienze Ludiche. Nuovo
traguardo per Il Cuore
In 18 hanno ottenuto il titolo grazie all’associazione dei
clown dottori foggiani. La presidente, Jole Figurella:
“Maturate competenze attraverso l’utilizzo di tecniche di
interazione umoristico-creative, finalizzate a sviluppare
positività, creatività e sensibilità”.

Lo scorso 28 gennaio presso l’aula formativa del CSV Foggia,
si è concluso, con la discussione finale, il “Master in
Scienze Ludiche e Animazione socio educativa”, percorso
formativo organizzato dall’associazione il Cuore Foggia e
certificato dall’ente paritetico nazionale “Enbital Academy”.

“Il corso di studi, iniziato a gennaio dello scorso anno –
spiega la presidente de Il Cuore Foggia, Jole Figurella – è
stato molto impegnativo ed è stato strutturato in lezioni
frontali in presenza e in FaD. Non solo: ci sono stati stage,
progettazioni ed esercitazioni nel modulo di Protezione
Civile. Il nostro master è nato con l’obiettivo di dare
risposte specifiche ed approfondite in campo educativo,
terapeutico e riabilitativo alle situazioni di disagio psico-
sociale nei contesti socio-sanitari e ovunque si voglia
migliorare l’ambiente di lavoro. I nostri corsisti hanno
maturato competenze attraverso l’utilizzo di tecniche di
interazione umoristico-creative, finalizzate a sviluppare
positività, creatività e sensibilità”.

Sono 18 i corsisti che sono riusciti a raggiungere il
traguardo, con grandi sacrifici, in questo momento così
difficile dell’emergenza pandemica. Varie le tematiche
affrontate nel lavoro di tesi: dall’“ospedalizzazione
pediatrica” al “sorriso dietro le sbarre”, dallo “sviluppo del
bambino: l’importanza dei contesti sociali e delle emozioni” a
“un mondo nuovo a misura di Alzheimer”.

“Una nota di originalità – aggiunge Jole Figurella – è stata
data dalla toga e dal cappellino di color azzurro adottati per
la cerimonia, particolare presente nel famoso film di Patch
Adams. Ho fortemente voluto che li indossassero per rendere
tutto più emozionante e soprattutto per valorizzare la loro
determinazione allo studio. Tra loro ci sono anche mamme
decise a rimettersi in gioco, attraverso lo studio e volontari
impegnati nell’emergenza sanitaria da Covid 19. Questo master
ha un significato che va oltre il semplice titolo conseguito:
rappresenta la forza di andare avanti, la voglia di non
arrendersi e, soprattutto, di credere nei sogni attraverso la
propria crescita personale e la formazione che, nonostante il
difficile momento, deve continuare per renderci tutti
migliori”.

Hanno completato il master in scienze ludiche e animazione
socio-educativa, conseguendo il titolo, Miriana Salome;
Filomena Sammarco; Felicia Tedesco; Vincenza Totaro; Marianna
Tremonte; Anna Carovilla; Arcangela Coco; Simona d’Errico;
Luigi Di Bello; Giuseppina Giardino; Chiara Grifa; Alfonsina
Marella; Beatrice Marella; Maria Izaskun de Antonana Martinez;
Paola Nocita; Antonella Preziosa; Carmela Pulzella; Marta
Ricci.

La Shoah con gli occhi di un
bambino
Gli studenti del Liceo “Zingarelli- Sacro Cuore” dialogano con
Andra e Tati Bucci. Iniziativa organizzata dal Liceo Artistico
“Sacro Cuore” di Cerignola.

Lunedì 1 febbraio 2021 alle ore 17.00, gli studenti del Liceo
“Zingarelli-Sacro Cuore” incontreranno Alessandra e Tatiana
Bucci, due sorelle ebree italiane che hanno vissuto il dramma
della deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz quando
avevano rispettivamente quattro e sei anni.              Quei
drammatici momenti hanno segnato indelebilmente le loro vite
ed è per questo che, ormai da anni, sono instancabili
testimoni di un tempo di orrori indicibili che pure trovano la
forza di raccontare alle nuove generazioni.

L’evento si colloca nell’ambito delle celebrazioni per la
Giornata della Memoria a cui ogni anno la nostra scuola
aderisce offrendo ai propri studenti autentiche esperienze di
riflessione per non dimenticare. Sebbene quest’anno scolastico
sia stato fortemente condizionato dalla dimensione della
distanza interpersonale, questo incontro vuole essere
l’occasione per condividere, sentendoci più vicini ai
testimoni della Shoah, la responsabilità della memoria. La
consapevolezza che quella grande tragedia collettiva fu la
somma di tante dolorose, terribili tragedie individuali, di
vite anche giovani e giovanissime spezzate, spesso dopo tante
inenarrabili sofferenze, violenze e torture ci impone il
dovere morale di metterci in ascolto di questo passato che,
per nostra fortuna, può ancora parlarci.
La giornata della memoria al
Pascal
Nella giornata del 28 gennaio 2021, in ricordo delle vittime
dell’Olocausto, abbiamo avuto modo di parlare del passato e
del presente, delle Auschwitz del passato e delle Auschwitz
moderne.

Partendo da una citazione di Baudelaire – ovvero che l’amore
è un bisogno, una molla che ci spinge ad uscire da noi stessi
e quindi a smettere di essere egoisti per preoccuparci
dell’altro – abbiamo deciso di trattare la tematica
 dell’amore che salva: tutti quegli atti di amore e cura che
hanno permesso e ci permettono di salvare vite e memoria.

Abbiamo sottolineato, proprio per questo, l’uso di due parole
così tanto simili, ma in fondo diverse: “memoria” e “ricordo”.
La memoria è la facoltà di mantenere in vita i contenuti del
passato, mentre il ricordo è un richiamo al cuore di
sentimenti ed emozioni.

Durante il dibattito abbiamo avuto due ospiti: Marinella
Savino con il suo libro “La sartoria di via Chiatamone” e
Francesco Strippoli, referente di Capitanata per NoCap.

Con Marinella Savino abbiamo parlato del suo libro, ambientato
proprio durante la Seconda Guerra mondiale , e della
protagonista, Carolina, una donna determinata che, con atti di
amore e sacrificio, riesce ad assicurare un tetto ai suoi
figli e a tutti i suoi amici nonostante le tante difficoltà.

La Savino, per scrivere questo romanzo si è ispirata alla
figura reale di sua nonna, la quale ha vissuto in prima
persona quelle vicende, e ai racconti di suo padre di quel
periodo e del coraggio che ha permesso di salvare vite.

Infine, con un messaggio per noi ragazzi , Marinella Savino ha
concluso il suo intervento dicendo che per vincere l’odio e
il razzismo bisogna coltivare e costruire la cultura; solo la
cultura ci può salvare, oltre all’amore e alla cura
dell’altro.

Francesco Strippoli, ex alunno del Pascal, ha parlato di un
nuove e attuali Auschwitz che sono presenti proprio qui, nelle
nostre città.

Come nuova e moderna schiavitù si intende quella degli
immigrati, i quali vengono intercettati dal caporalato e
vengono resi spogliati della loro dignità.

Fortunatamente esistono associazioni come NoCap che, grazie ad
atti d’amore dei volontari, riesce a salvare queste persone
altrimenti destinati all’oblio.

Trovi il video della diretta sul nostro canale YouTube: “La
giornata della Memoria”.

Primo           appuntamento
dell’università di Foggia: Il
ricordo di Mario Nero
Nel pomeriggio del 28 gennaio, si è tenuto il primo
appuntamento del “Cineclub Universitario Cinemaflix”.

Anche in questo period di pandemia, l’arte non si ferma, va
avanti, emerge nelle sue varietà e ci fa scoprire un nuovo
modo per guardarla, online.

E’ stata l’università di Foggia ad inaugurare questo nuovo
spazio in cui i cittadini possono dialogare e confrontarsi.
Questo primo appuntamento è incentrato sulla figura di Mario
Nero, morto recentemente, a soli 58 anni, dopo aver
testimoniato contro il killer di Giuseppe Panunzio ucciso il 6
novembre del 1992. Imprenditore edile foggiano ribellatosi
alla mafia e al il pizzo.

Per tale motive Mario Nero ha vissuto 10 anni sotto copertura,
ma nonostante tutto a Foggia, come anche in molte altre città,
la mafia e la criminalità organizzata non sono ancora state
sconfitte.

L’incontro del Cineclub Universitario, è stato introdotto dal
Rettore dell’università di Foggia, il professore Pierpaolo
Limone e dalla  professoressa di diritto Donatella Curtotti.

Al termine dell’incontro, è stato proiettato un film, di
Antonio Fortarezza: “La città ideale – le mani nella città”,
sulla legalità e sulla criminalità in capitanata.

Il tutto, si è chiuso con l’intervento di Gaetano Safiotti, un
imprenditore calabrese, collaboratore di giustizia, proprio
come il nostro protagonista.
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