Economia e Gestione della Banca - A.A. 2022/2023 Prof. Pietro Marchetti
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Economia e Gestione della Banca A.A. 2022/2023 Prof. Pietro Marchetti pietro.marchetti@unisalento.it
L’ambito della disciplina (1/3) n L ’ insegnamento denominato Economia e Gestione della Banca è un corso specialistico. n Dà spazio all ’ inquadramento teorico delle tematiche attinenti l’economia e la gestione della Banca: ¨ Teoria dell’intermediazione finanziaria ¨ Evoluzione storico-istituzionale dei modelli bancari ¨ Politiche di raccolta e di prestiti della Banca ¨ Bilancio ed equilibrio finanziario della Banca ¨ Rischi della Banca 2
L’ambito della disciplina (2/3) n Perché studiare la gestione delle banche ¨ Siete o sarete utenti bancari, ¨ Il settore finanziario è ancora rilevante in termini di occupati e richiede professionalità specifiche, ¨ Anche le imprese non finanziarie assumono direttori finanziari esperti nell ʼ area del Risk Management. 3
L’ambito della disciplina (3/3) n L’ insegnamento presuppone conoscenze di base relative alle caratteristiche ed al funzionamento del sistema finanziario con particolare riferimento al circuito finanziario indiretto (intermediazione bancaria). n E ’ fondamentale l ’ apprendimento in chiave propedeutica della disciplina denominata “ Economia degli Intermediari Finanziari”, “Finanziamenti d’azienda”. n In particolare, lo studio del sistema bancario NON può prescindere da un’adeguata conoscenza trasversale di territori disciplinari limitrofi e di strumenti concettuali derivanti da altre aree disciplinari (storia economica, economia politica, matematica finanziaria, economia aziendale, diritto commerciale). n Non si richiede la conoscenza di un liofilizzato di nozioni di altre discipline, ma l’apprendimento di concetti fondamentali. 4
La struttura dell’insegnamento di GFIF n Metodologia didattica: ¨ lezioni, esercitazioni, testimonianze. n Modalità di accertamento: ¨ prova orale. n Testo consigliato: ¨ R.Ruozi (2020, quarta edizione), Economia della Banca, Egea, Milano. n Calendario delle lezioni: ¨ lunedìdalle 9:00 alle 11:00 aula E1 ¨ martedì dalle 9:00 alle 11:00 aula E1 ¨ Mercoledì dalle 11:00 alle 13:00 aula E6 n Ricevimento studenti: ¨ Mercoledì ore 10:30 previa prenotazione aula E5 (anche su teams) 5
Corso di Gestione degli Intermediari Finanziari Evoluzione dei modelli di intermediazione della banca Prof. Pietro Marchetti pietro.marchetti@unisalento.it
Agenda n Introduzione sulla Teoria dell’Intermediazione Finanziaria n I modelli di intermediazione finanziaria n Evoluzione dei modelli di intermediazione bancaria n Conclusioni 7
Agenda n Introduzione sulla Teoria dell’Intermediazione Finanziaria n I modelli di intermediazione finanziaria n Evoluzione dei modelli di intermediazione bancaria 8
Quesiti chiave 1. Che cosa spiega la teoria dell’intermediazione finanziaria? 2. Perché l’ipotesi di mercato perfetto esclude l’esistenza degli intermediari finanziari? 3. In che modo gli intermediari finanziari risolvono i problemi posti dai fattori di imperfezione del mercato finanziario? 4. Che cosa s’intende per trasformazione delle scadenze, dei rischi, e per produzione di liquidità? 5. Perché tra mercato e intermediari finanziari esistono relazioni di concorrenza e complementarità? 9
Schema chiuso del Sistema Finanziario Autorità di vigilanza Banca Consob Antitrust IVASS Covip d’Italia Fonte: Onado, 2000 Intermediari Banche ed altri prestiti depositi intermediari Imprese Investitori Quote di fondi comuni,pensione, istituzionali Obbligazioni, assicurazioni Famiglie Fondi comuni Fondi pensione azioni Titoli a breve (BOT) assicurazioni Obbligazioni, Settore azioni Mercati Monetario pubblico Obbligazioni Azioni Titoli a breve (BOT) Obbligazioni derivati Strumenti finanziari 10
Modalità di scambio realizzate dal sistema finanziario 1. Scambio diretto ed autonomo (semplice esecuzione di ordini di acquisto-vendita sul MRK mobiliare): intermediazione tecnica 2. Scambio diretto ed assistito (gestione di patrimoni mobiliari per conto di terzi): intermediazione leggera o mobiliare 3. Scambio indiretto o intermediato: intermediazione pesante o creditizia 11
Il sistema finanziario Circuito diretto Mercati Unità SF Unità in surplus in deficit SF Intermediari SF Circuito indiretto 12
La teoria dell’intermediazione finanziaria n La Teoria dell ’ Intermediazione Finanziaria intende confutare l’ipotesi teorica di perfezione del mercato finanziario attraverso lo scambio diretto tra datori e prenditori di risorse finanziarie. n Lo scambio finanziario consiste in prestazioni monetarie di segno opposto distanziate nel tempo in cui necessariamente esiste asimmetria informativa, ossia incertezza legata al tempo di esecuzione delle prestazioni: ¨ Immediata la prestazione del datore di risorse, ¨ Futura la prestazione del prenditore di risorse. ¨ Si scambia solo se esiste unʼaspettativa di esito favorevole che si forma sulla informazione disponibile 13
I fattori di blocco del mercato 1. Asimmetria informativa 2. Divergenza di preferenza degli scambisti Market failure 3. Razionalità limitata 4. Costi di transazione Il problema dell’asimmetria informativa n L’informazione è asimmetrica n L ’ informazione è asimmetrica nei confronti del datore di nei confronti del prenditore di fondi fondi ¨ Il prenditore dei fondi può ¨ Lemons market adottare comportamenti ¨ Selezione avversa opportunistici pre-contrattuali ¨ Market failure e post-contrattuali (moral hazard) (Akerlof,1980) 14
Gli intermediari finanziari risolvono i problemi di market failure n Trasformazione delle n L’intermediario scadenze finanziario raccoglie, ¨ Lʼintermediario soddisfa contemporaneamente bisogni seleziona, elabora di investimento caratterizzati da una prevalente informazione statistica propensione per la liquidità che trasforma in con bisogni di finanziamento a informazione economica. scadenza non breve. n Trasformazione dei rischi n L’intermediario ¨ Attività di risk pooling finanziario colma il gap il cui profilo di rendimento-rischio è informativo tra il datore migliore della media ponderata ed il prenditore di fondi dei profili di rendimento-rischio dei singoli investimenti che (funzione di delegated compongono il portafoglio monitoring). stesso. 15
La banca giustifica se stessa… n Diamond (1984) sostiene che la banca riceve una vera e propria delega da parte dei depositanti a valutare la rischiosità dei progetti da finanziare. n La banca segnala agli altri potenziali detentori di titoli la convenienza o meno ad investire in una determinata impresa, evitando inutili duplicazioni dei costi di informazione ed attenuando la distribuzione asimmetrica dell ’ informazione tra datori e prenditori di fondi. 16
§ Intermediazione bancaria 1. Intermediazione creditizia tradizionale (c.d. deposit-funding) Schema di Stato Patrimoniale ATTIVO PASSIVO Impieghi Raccolta q Depositi q Obbligazioni q Prestiti q Titoli q Riserva liquidità Patrimonio 17
Dissociazione risparmio – investimento Quando il soggetto che risparmia è diverso da quello che investe occorre un atto di prestito per realizzare il collegamento Il credito è creazione di potere d’acquisto al fine di cederlo all’imprenditore e non semplice trasferimento di potere d’acquisto n La banca realizza una Attività di pooling di risorse finanziarie e di trasformazione delle scadenze. n La responsabilità della banca è quella di saper indirizzare le risorse verso gli investimenti più efficienti e cioè verso gli investimenti a più alta produttività marginale. 18
La relazione tra mercati ed intermediari finanziari I market failure trovano un limite nella considerazione che esistono forze che neutralizzano (non totalmente) i fattori di imperfezione del mercato 1. Regolamentazione del mercato; 2. Norme comportamentali, insider trading; 3. Accentramento delle negoziazioni; 4. Aumento del volume e della qualità dell’informazione pubblica. Ne deriva che… Esistono spazi ampi di complementarità tra mercati ed intermediari finanziari 19
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