Due vittorie e sette atleti sul podio per il Circolo Schermistico Dauno
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Due vittorie e sette atleti sul podio per il Circolo Schermistico Dauno Ottimi risultati nella Seconda Prova GPG Regionale svoltasi a Foggia sabato scorso. Brillano le vittorie di Pietro Mastrolitto e Gaia Carafa FOGGIA, Lunedì 3 febbraio 2020 – Ottimi risultati per il Circolo Schermistico Dauno nella Seconda Prova GPG regionale, svoltasi a Foggia sabato scorso. Nella categoria Giovanissimi ha trionfato Pietro Mastrolitto, mentre nella categoria ragazze-allieve ha vinto Gaia Carafa. A questi successi si aggiungono i piazzamenti di altri sette atleti. Ottimo secondo posto Sofia Metauro, al suo esordio in una competizione schermistica. Terzo gradino del podio per Valerio Virgilio, Riccardo Maestri, Vittoria Parisi, Valerio Piserchia, Jordan Albano e Martina Di Mauro. Buone prestazioni anche per Giulia Costantino, Perla Marchese, Flavio Costantino, Alessandro Di Nardo, Antonio Forchignone, Federico Francavilla, Elia Terrenzio, Myriam Palmieri, Simone Giarnera, Filippo Porcelli e Nicola Santigliano. Il Circolo Schermistico Dauno, che con 31 atleti in gara è stato tra i club più rappresentati della manifestazione,
vuole inoltre menzionare i suoi atleti più piccoli, che si sono cimentati nelle competizioni promozionali-esordienti e prime lame: Leonilda Buenza, Veronica Gitto, Federico Gesualdi, Simone De Rosa, Lorenzo Di Francesco, Antonio Capobianco, Luca Magistro, Vincenzo Muscatiello, Marco Portincasa, Elena Napoli e Antonio Nigro, Il Circolo Schermistico Dauno si complimenta con tutti gli atleti in gara e con lo staff tecnico composto dai maestri Benedetto Buenza, Emidio Rinaldi Emidio e Andrea Stroppa. Maria Luigia Troiano e Federica Zanca presentano il libro “Ciò che di umano resta” A conclusione della settimana in cui si inserisce ogni anno la Giornata della Memoria, il 31 gennaio scorso si è tenuta presso l’Anmig di Foggia la presentazione del libro “Ciò che di umano resta”, edito dalla casa editrice Pav di Roma, di Maria Luigia Troiano e Federica Zanca, autrici rispettivamente dei testi e delle illustrazioni.
“Ciò che di umano resta” è un piccolo libro in prosa lirica in cui cinque personaggi e un coro di donne raccontano dal proprio particolare punto di vista quella tragedia universale ed emblematica che è stata la Shoah: un giovane, una bambina, uno zingaro, un chimico sognatore, un soldato nazista si avvicendano facendo penetrare il lettore nei gironi infernali delle atrocità di quel tempo infausto attraverso la propria piccola epopea. Le narrazioni sono accompagnate dalle immagini dirette, cupe, a tratti feroci della disegnatrice milanese che costituiscono, in realtà, il punto di partenza del libro, l’ispirazione da cui è partita la scrittrice per lavorare da un punto di vista narrativo su quelle apparizioni mute e perturbanti. Il coro di donne finale rappresenta, invece, l’uscita dal tunnel, la catarsi, la luce, sia pur flebile della speranza che prima o poi l’uomo cambi rotta e rinunci alla violenza di cui si tingono da sempre le sue mani. La serata, introdotta dalla presidente della sezione di Foggia, Maria Tella, si è sviluppata, dunque, secondo le intenzioni esplicite delle autrici, soprattutto come un momento di riflessione sulla tematica dell’olocausto, importante e difficile e tuttora di scottante attualità.
Lo scrittore Rosario Vitale ha dialogato con le autrici, stimolando anche il pubblico a un confronto diretto sugli argomenti affrontati, mentre il maestro Salvatore Di Flumine ha letto con un coinvolgimento commovente la propria recensione del libro, concludendo poi la serata con la lettura della sua poesia “Olocausto”. I vari momenti sono stati scanditi da interventi musicali ad opera di Sandro Consiglio e della giovanissima cantante Rebecca Venafro, che ha interpretato in modo emozionante “Beautiful that way” dal film La vita é bella, e soprattutto dalla lettura recitata di tre delle storie di “Ciò che di umano resta” da parte dell’attrice foggiana Rosa d’Onofrio, che nel silenzio attento della sala è riuscita a coinvolgere mente e cuore del pubblico. “È stata una serata densa di emozioni”, ha detto qualcuno tra i presenti alla fine alle autrici; e anche : “C’è bisogno di momenti come questi per non dimenticare”. L’evento è stato, inoltre, un’occasione importante per far conoscere e apprezzare l’Anmig, le sue caratteristiche e la sua sede nella città di Foggia, che sempre più begli ultimi tempi si sta distinguendo come centro propulsore di cultura e di quei valori che dal suo
nascere sono stati alla base dell’Associazione. Il pubblico si è sentito a proprio agio nella sala rinnovata e accogliente e in molti hanno espresso il desiderio di partecipare ancora alle iniziative dell’Anmig. Un bilancio della serata positivo su più fronti, dunque, che dimostra come l’attenzione a temi sia pure di non facile consumo, possano essere accolti e seguiti da un pubblico sempre più ampio e variegato. La diversità è un affare La diversità è alla basa dell’essere umano, senza di essa non esisterebbe l’individualità e l’originalità. La diversità è uno dei valori fondamentali del nostro secolo; essa è colore, cultura, scambio, ricchezza, necessità, crescita e fa parte di ogni uomo. È proprio per questa caratteristica che siamo tutti particolari e speciali. Spesso la diversità appare come un pericolo, una minaccia, una barriera che si oppone tra i simili e i, cosiddetti, “diversi”. Nella nostra società sono “diversi” e, quindi, esclusi gli immigrati, gli omosessuali, i diversamente abili, ma diverse da chi? Non c’è cosa più stupida di generalizzazione e niente più pericoloso di vivere nel pregiudizio, di giudicare in base alle apparenze senza conoscere la persona dentro, senza sapere cosa pensa, cosa fa, che problemi ha, ma solo guadando se è alto o basso, se è brutto o bello, se è grasso o magro, se è
diversamente abile o se non ha problemi fisici, se è nero, bianco o giallo. Perché poi il pregiudizio si trasforma in rabbia e la rabbia si trasforma in odio. Forse bisogna iniziare a distinguere le persone “cattive” non dal colore, dalle origini, dalla religione, dall’ aspetto ma da come si comporta. Gestire le diversità è difficile e richiedere molto impegno e coraggio ma alla fine regala la gioia della scoperta, dell’avventura del viaggio e l’audacia del mettersi in discussione, di condividere i tuoi pensieri con gli altri. Ad ogni modo ognuno difende il proprio modo di vivere dimenticando o allontanando da sé ciò che potrebbe metterlo in crisi ed è umano questo comportamento perché dietro alla curiosità dell’uomo c’è la paura. Quindi la diversità non è una cosa di cui vergognarsi, ma una ricchezza da mostrare in ogni azione Domani il via al Festival di Sanremo:Amadeus, le polemiche non mi hanno ferito Oggi la prima conferenza stampa, incursione di Fiorello “Sapevo che le polemiche fanno parte del Festival. Ma non mi
hanno colpito o ferito perché sento di avere la coscienza a posto”. Amadeus risponde così, in conferenza stampa, alla domanda sui casi che hanno infiammato la vigilia di Sanremo, dalle frasi sulle donne a Junior Cally. “Quello che ho fatto e detto non è stato per mancare di rispetto a nessuno, ma pensando solo alla musica”. “Devo ringraziare la Rai, l’ad Fabrizio Salini e il direttore di Rai1 Stefano Coletta per avermi dato completo sostegno. Ho sentito incondizionatamente solidarietà e un atteggiamento di fiducia nel lavoro che sto facendo. Ho avuto vicino tutta la Rai”. Così Amadeus durante la conferenza stampa a Sanremo. “Sabato daremo i risultati finali, ma posso anticipare una certezza. l’anno scorso la raccolta pubblicitaria riuscì a centrare un grande risultato, superare i 31 milioni di euro. Partiamo da quella base e domenica avrete un dato certamente migliore di questo”. Lo assicura Antonio Marano, presidente di Rai Pubblicità, rispondendo alle domande dei giornalisti in sala stampa a Sanremo. Quanto ai costi, “siamo in linea con l’anno scorso, grazie al grande lavoro di allargare il perimetro della raccolta che ha permesso una valorizzazione economica e commerciale senza aumentare l’affollamento pubblicitario”. Incursione di Fiorello in sala stampa durante la prima conferenza di Sanremo. Lo showman imita il direttore di Rai1 Stefano Coletta e soprattutto prende in giro Amadeus usando
l’arma dell’ironia per difenderlo dalle polemiche che hanno preceduto il festival. “Mi hai scelto per l’aspetto fisico”, dice Fiorello. “Hai pensato: sei migliorato, fra tre mesi fai 60 anni, ti voglio al mio fianco, nè avanti nè indietro”. Con il pass “Amico del conduttore”, Fiorello raccontra tra l’altro aneddoti ‘irripetibili’ del passato di Amadeus, come una volta quando a Ibiza, nel 1990, “si trovò a ballare su un cubo senza rendersi conto che aveva accanto due ballerini di colore da 1.90 completamente nudi e con il ‘corredo importantissimo’”. “Non è colpa sua, Amadeus non si rende conto, è fatto proprio cosi'”, scherza Fiorello. Quanto alle sue incursioni al Festival, anticipa soltanto che gli piacerebbe “cantare con Tiziano ferro Finalmente tu, la canzone che presentai al festival 25 anni fa”. Con Benigni, invece, difficilmente duettera’. “Non ha bisogno nè di me nè di nessuno, quando arriva Benigni automaticamente divento pubblico”. E Junior Cally? “L’ho invitato alla cresima di mia figlia, mi ha detto che viene”.
I primi 12 big in gara domani al Festival di Sanremo, saranno: Achille Lauro, Anastasio, Bugo e Morgan, Diodato, Elodie, Irene Grandi, Raphael Gualazzi, Marco Masini, Rita Pavone, Riki, Vibrazioni e Alberto Urso. Mercoledì è attesa sul palco dell’Ariston la seconda tranche dei 12 Big in gara. In ordine alfabetico, si esibiranno: Giordana Angi, Francesco Gabbani, Paolo Jannacci, Junior Cally, Elettra Lamborghini, Levante, Enrico Nigiotti, Piero Pelù, Pinguini Tattici Nucleari, Rancore, Tosca e Michele Zarrillo. #MaturitàVentiVenti Annunciate le materie della seconda prova L’attesa per le studentesse e gli studenti è finita. Da oggi sul sito del Ministero dell’Istruzione è disponibile, infatti, l’elenco completo delle materie che saranno oggetto della seconda prova scritta dell’Esame della Scuola secondaria di secondo grado. La responsabile dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha annunciato le materie attraverso il profilo Instagram del Ministero. #MaturitàVentiVenti sarà l’hashtag che accompagnerà sui social, da oggi e fino alla fine degli Esami, le comunicazioni
rivolte agli studenti che avranno l’obiettivo di chiarire ogni aspetto dell’Esame, ma anche di fornire suggerimenti utili per lo studio. Le materie Le materie del secondo scritto annunciate oggi sono state scelte fra quelle caratterizzanti ciascun percorso di studi. La prova anche quest’anno, come già nel 2019, sarà multidisciplinare, fatta eccezione per i corsi di studio che hanno una sola disciplina caratterizzante. “Ragazze e ragazzi, eccoci qui, oggi è il giorno in cui conoscerete esattamente le materie della seconda prova. So che le aspettavate con impazienza perché mi avete scritto in tantissimi. Voglio essere io personalmente a dirvi quali saranno alcune di queste materie, le altre le troverete sul sito del Ministero dell’Istruzione”. Così si apre il video della Ministra rivolto agli studenti. “Per una volta voglio cominciare dai Professionali”, sottolinea Azzolina, che poi elenca le principali discipline. Per l’indirizzo Enogastronomia e ospitalità alberghiera, articolazione Enogastronomia, le materie della seconda prova saranno Laboratorio di servizi enogastronomici-cucina e Scienza e cultura dell’alimentazione. All’Istituto per i Servizi per l’agricoltura, i ragazzi avranno Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore ed Economia agraria e dello sviluppo territoriale. Al Tecnico per il Turismo ci saranno Discipline turistiche e aziendali e Lingua inglese. Al Tecnico indirizzo Informatica, Sistemi e reti e Informatica. Per il Liceo scientifico, le materie saranno Matematica e
Fisica. Per il Classico, Greco e Latino. Al Liceo delle Scienze umane, opzione Economico-sociale, ci saranno Diritto ed Economia politica e Scienze umane. “Per conoscere tutte le altre materie collegatevi con il nostro sito dove trovate anche le prime informazioni sulla prova orale”, prosegue la Ministra. Quest’anno, infatti, non ci sarà, all’inizio del colloquio, il sorteggio fra tre buste, previsto invece lo scorso anno per dare avvio alla prova: “La vostra commissione – spiega Azzolina – predisporrà il materiale da cui far partire il vostro orale che valorizzerà al massimo il vostro percorso di studi”. Il colloquio sarà pluridisciplinare. Ciascuna commissione predisporrà, come spiegato dalla Ministra, i materiali di partenza da sottoporre agli studenti (potranno essere un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema). Il lavoro dei commissari si baserà su quanto studiato dai ‘maturandi’ nel loro percorso: farà fede il documento predisposto dai docenti di classe. Niente sorteggio fra le buste, dunque. Al momento dell’inizio della prova, la commissione sottoporrà uno spunto al candidato, che rappresenterà, comunque, solo un momento di avvio del colloquio. Il Ministero nei prossimi giorni pubblicherà ulteriori materiali, anche pensati per i canali social, per rispondere alle domande che gli studenti stanno ponendo alla Ministra, scrivendole su Facebook e Instagram. Nel decreto pubblicato oggi sono individuate anche le materie affidate ai commissari esterni.
Quell’elisir d’amore VENERDI’ 7 FEBBRAIO ALL’AUDITORIUM SANTA CHIARA DI FOGGIA PER LA RASSEGNA MUSICA FELIX LO SPETTACOLO. VIAGGIO NELLA CELEBERRIMA OPERA DI DONIZETTI CON LA VOCE NARRANTE DI RICCARDO CANESSA IN SCENA LIBERA GRANATIERO, STEFANO SORRENTINO, ANDREA CARNEVALE, MATTEO D’APOLITO NEI RUOLI PRINCIPALI, L’ENSEMBLE SUONI DEL SUD E IL CORO LIRICO DAUNO DIRETTI DAL M° BENEDETTO MONTEBELLO Sarà nel segno di Gaetano Donizettie del suo capolavoro L’elisir d’amore il secondo appuntamento della rassegna Musica felix, che si svolgerà venerdì 7 febbraio all’Auditorium Santa Chiara di Foggia (ingresso ore 19,30, inizio spettacolo ore 20). Lo spettacolo, intitolato Quell’elisir d’amore, sarà un viaggio nella vicenda di Nemorino, Adina, Belcore e Dulcamara con una guida d’eccezione, l’autore e voce recitante Riccardo Canessa. Con lui ripercorreremo una storia eterna di amore, inganni, verità svelate ed ascolteremo le musiche e le arie più famose dell’opera eseguite dal soprano Libera Granatiero (Adina), dal tenore Stefano Sorrentino (Nemorino), dal baritono Andrea Carnevale (Belcore), dal basso Matteo D’Apolito (Dulcamara) e dall’Ensemble “Suoni del Sud” con il Coro Lirico Dauno, diretti da Benedetto Montebello.
L’Elisir d’amore, melodramma giocoso del 1832 in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani, ci racconta delle vicende dell’umile contadino Nemorino, innamorato di Adina ed incapace di dichiararsi. L’equilibrio viene bruscamente interrotto con l’arrivo di Dulcamara, che, fingendosi un dottore, vende a Nemorino un fantomatico elisir d’amore…null’altro che una bottiglia di vino bordeaux. Si accenderà l’amore? Riccardo Canessa ci racconterà questa meravigliosa storia, simbolo dell’opera buffa e capolavoro tra i più rappresentati al mondo. Musica felix è organizzata dalla Fondazione Apulia felix Onlus di Foggia, presieduta dal Prof. Giuliano Volpe, con la direzione artistica del M° Dino De Palma e del M° Gianna Fratta, il patrocinio e il contributo della Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, del Comune di Foggia, del Teatro “Umberto Giordano”, dell’Associazione Musica Civica e con il sostegno dei soci della Fondazione. Ingresso con abbonamento o con biglietto in vendita nell’Auditorium Santa Chiara (Piazza Santa Chiara, 1 – Foggia) dalle ore 18.00 di venerdì 7 febbraio al costo di 12 euro. Ingresso ore 19.30 – inizio ore 20.00. Il biglietto può essere anche prenotato chiamando il numero 3929892331. Per ulteriori info: tel. 3929892331 – e-mail:infoapuliafelix@gmail.com–sito:www.apuliafelix.org
“Solo Mia”, le storie vere di donne protagoniste dell’incontro culturale dell’Ass. Giovanni Panunzio Appuntamento giovedì 6 febbraio, nella sede di Via Scillitani, con il Presidente Dimitri Lioi, l’autrice Annalisa Graziano e il direttore dell’Ulepe, Mirella Malcangi. Gli organizzatori: “Tema, purtroppo, sempre attuale”. Un pomeriggio per parlare di violenza sulle donne e prevenzione, di esecuzione penale e volontariato. Giovedì 6 febbraio, a partire dalle 18.30, presso la sede dell’Ass. Giovanni Panunzio – Eguaglianza Legalità Diritti, in Via L. Scillitani 2 a Foggia, si terrà la presentazione del libro “Solo Mia. Storie Vere di donne”, edizione la Meridiana, con l’autrice Annalisa Graziano. Oltre alla giornalista e operatrice del CSV Foggia, interverranno Pina Mirella Enza Malcangi, direttore dell’ULEPE di Foggia, l’Ufficio locale di esecuzione Penale Esterna e Dimitri Lioi, presidente dell’associazione.
“Solo Mia” raccoglie storie di donne dal carcere e non, racconti reali riportati all’interno di una cornice di fantasia che mettono al centro storie incredibili, fatte di violenza subita e a volte taciuta, attese tradite, affetti soffocati e speranze. Storie di dolore ma anche di svolte e di rinascita, che affrontano temi delicati come la maternità, il rapporto con i familiari, la detenzione, l’abuso: a trionfare, però, è l’importanza dei legami, del riconnettersi alla società e alle relazioni, nonostante i traumi vissuti. “Il tema – spiegano gli organizzatori – è, purtroppo, sempre attuale. Il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi nella sua relazione all’anno giudiziario, pochi giorni fa, ha parlato di dati preoccupanti. “Le donne uccise – ha detto – sono state 131 nel 2017, 135 nel 2018 e 103 nel 2019. Aumenta di conseguenza il dato percentuale, rispetto agli omicidi in danno di uomini, in maniera davvero impressionante; le violenze in danno di donne e di minori diminuiscono in numero, ma restano una emergenza nazionale”. L’ultimo Rapporto Eures su “Femminicidio e violenza di genere” ha messo in evidenza come
quello familiare sia l’ambiente dove viene commessa la maggior parte di questi reati. Tra le mura domestiche, o comunque per mano di partner, mariti e fidanzati, vengono commessi oltre l’85% dei delitti con vittime femminili. La coppia si conferma come un “luogo” ad alto rischio. Di tutti questo parlano le pagine dell’ultimo libro di Annalisa Graziano che, già nel titolo, racconta un mondo fatto di violenze e rinascita. “Solo Mia” è, infatti, la frase pronunciata dagli uomini accecati da un sentimento di gelosia insana nei confronti delle proprie partner o ex partner, così come può rappresentare la volontà di riprendere in mano la propria vita da parte delle vittime. GLI STEREOTIPI DI GENERE Ad oggi, è fondamentale affrontare gli stereotipi di genere in tutte le fasce di età, a partire dai bambini molto piccoli fino ai più anziani. In generale, tutti dovrebbero essere coinvolti, cioè uomini e donne di tutte le età. Un’attenzione particolare dovrebbe essere rivolta ai giovani, in quanto
devono essere ben informati sulle scelte di studio e professionali che gli si presentano. Quindi sia le scuole che le università, dovrebbero essere il target di riferimento. Cosa sono gli stereotipi di genere? Sono idee preconcette in cui alle ragazze e ai ragazzi sono attribuite caratteristiche e ruoli determinanti e limitati da loro genere.Nel complesso, gli stereotipi di genere tradizionali hanno un impatto sulle scelte dio studio e lavoro, occupazioni che le donne e gli uomini fanno, orientando l’interesse verso specifici ambiti ritenuti “appropriati”; rendendo difficile per le persone il percorso di carriera scelto. La consapevolezza e il miglioramento continuo sono quindi necessari lungo tutta la filiera dell’istruzione, della formazione e del lavoro per promuovere correttamente l’uguaglianza fra i due generi. Foggia-Cerignola 2-1. Ci pensa Gerbaudo! Il Foggia, duramente contestato dalle due curve torna a vincere col risultato di 2-1 nel derby con il Cerignola. Una partita bollente sin dall’inizio con uno stadio carico per affrontare i gialloblù. Pronti, via. La partita inizia e il Foggia dimostra di poter far male creando numerose occasioni. Una tra queste è quella che Gerbaudo concretizza al 14’ minuto portando in vantaggio il Foggia per 1-0. Risultato con cui si
concluderà il primo tempo. Il secondo tempo vede il Cerignola pareggiare i conti con Sansone ma i rossoneri non ci stanno e dopo varie occasioni e un ritmo di gioco piuttosto elevato riesce a riportarsi in vantaggio per 2-1 grazie ad un altro gol di Gerbaudo. I rossoneri sono quindi riusciti a mantenere il secondo posto e si trovano attualmente al -5 dal Bitonto che occupa la prima posizione. Coronavirus, allerta in molte città europee Si è ormai diffusa da tempo una notizia che ha scosso il mondo e che ha messo in allerta molti paesi, la diffusione di un nuovo virus in Cina. Questo virus (chiamato “Coronavirus”) si è ampiamente esteso in tutto il paese, colpendo moltissime persone, spesso causando la morte. La causa relativa alla diffusione del virus è al momento sconosciuta, tuttavia si sa molto bene che ha avuto come epicentro la città di Wuhan, nella Cina centrale, dove ha già colpito migliaia di persone. Questo tipo di virus è altamente infettivo, basta infatti una semplice stretta di mano per trasmetterlo a un’ altra persona. Attualmente non esistono trattamenti specifici, ne vaccini per proteggersi, di solito, chi ne è affetto guarisce in modo spontaneo. Il virus si manifesta in genere con febbre e tosse, ma nei casi più gravi, con uno stato di polmonite, che, se non curato in tempo, potrebbe rivelarsi fatale. Lo confermano gli oltre 300 decessi avvenuti in Cina e gli oltre 14000 casi in tutto il mondo.
Sono in centinaia le città in allerta, molte anche in Italia, in cui si sono già verificati diversi casi, due a Milano e uno a Civitavecchia, dove è stata sospesa una crociera a causa di due cinesi, che si sospettava avessero il virus, ipotesi successivamente smentita. Leonardo Papeo
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