Donne Protagoniste!! - Pavia 15/16 Maggio 2014 - Fondazione AIOM

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Donne Protagoniste!! - Pavia 15/16 Maggio 2014 - Fondazione AIOM
Pavia 15/16 Maggio 2014

Donne Protagoniste!!
Donne Protagoniste!! - Pavia 15/16 Maggio 2014 - Fondazione AIOM
Tutto è nato su Facebook cinque anni fa, creando un
                 gruppo dal nome:
        «BRCA1-BRCA2 - Nazionale Italiano»
Dal mondo virtuale ci siamo spostate in quello reale incontrandoci ad un
                       congresso a Pavia nel 2014.
     Oggi il gruppo è composto da oltre 1.250 membri da tutta Italia
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CHI SIAMO

aBRCAdaBRA Onlus è l’associazione
nazionale con l’obiettivo primario di
sostenere e rappresentare i bisogni
delle persone portatrici di mutazioni
genetiche BRCA
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IL NOSTRO OBIETTIVO
• individuare le persone ad alto rischio prima del
  manifestarsi della malattia

•   Promuovere l’approvazione percorsi ad hoc in
    centri altamente specializzati per la corretta
    gestione del loro rischio genetico

•   Promuovere la prevenzione le strategie di
    riduzione del rischio del cancro al seno e
    all’ovaio o degli altri tumori BRCA associati
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“Ogni mutazione scoperta dopo la diagnosi di un carcinoma, rappresenta per
tutti noi una sconfitta”

                                                   Dott.ssa Mary-Claire King
                                           genetista che ha scoperto il BRCA
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“Diagnosticare un carcinoma dopo la scoperta della mutazione, rappresenta per
tutti noi una sconfitta”

  Miriam, BRCA1 dal 2000, CM nel 2015, CO nel 2017
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Di quali numeri parliamo?

Nella popolazione generale, circa il 5/10% di tutti i tumori al seno
(2.500/5.000 annui) e il 15-25% dei carcinomi tuba/ovaio, sono dovuti alla
presenza di una mutazione genetica.
Una persona su 400 è portatrice di mutazione BRCA.

                   A. Antoniou et al. Università di Oxford, giugno 2017
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Test positivo….e quindi?

Cosa faccio adesso?
- Niente
- Programma sorveglianza stretta
- Chirurgia riduzione del rischio
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Oggi una ONLUS Nazionale

                 www.abrcadabra.it
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Persone vere, giovani, giovanissime
 che chiedono di essere intercettate e gestite in
                 modo appropriato
e in centri di cura specializzati: le Breast Unit e i
  Centri per il trattamento del tumore ovarico
Focus specifico su popolazione selezionata
Ecco perché grazie al sostegno di EDI, abbiamo sentito la necessità di costituire
un’associazione di donne (e uomini)
1) Per dare voce ai bisogni delle persone ad «alto rischio»
2) Per lavorare insieme agli esperti sanitari e definire delle LG Nazionali
  Sulla gestione di questa popolazione così peculiare assicurando dei protocolli di
  sorveglianza appropriati e in ogni regione
3) Supportare la necessità di realizzare delle VERE BREAST UNITS secondo gli
standard europei che prevedono un approccio multidisciplinare con il
confronto e la discussione collegiale tra senologi, radiologi, oncologi, radioterapisti,
case manager, psicologo, genetista, ginecologo, plastico
4) Promuovere la realizzazione di un REGISTRO BRCA NAZIONALE ( per avere
dati precisi sulle caratteristiche epidemiologiche delle donne /uomini BRCA
                                                                                           D.M. 27 MAGGIO 2014

Numerosi studi hanno ampiamente dimostrato che le donne seguite in
una VERA Breast Unit hanno una sopravvivenza maggiore (18%) rispetto
a quelle seguite nei reparti di senologia tradizionali
Ovaria Cancer Center: centri specializzati  ↑ sopravvivenza
Perché un registro?
                  Cosa succede in Italia?
                    Quante/i siamo?
Quando eseguiamo il test?
A che età sviluppiamo i tumori al seno/ovaio? Siamo giovani?
E la biologia del tumore? (Tripli negativi, ormono- sensibili
HER-2, Ki 67alto o basso?
Quali regioni sono in grado di intercettare le persone a rischio
PRIMA che sviluppino un tumore BRCA associato?
Quante donne hanno scelto di sottoporsi alla chirurgia di
riduzione del rischio rispetto alla sorveglianza?
E dopo cosa è successo?
Chi sceglie la CRR, vive più a lungo?
Conoscenza è potere

Basandosi sui dati di 21 centri di prevenzione del SSN britannico
dimostra che nell’anno post-Jolie i test BRCA sono quasi
raddoppiati e le richieste di mastectomia profilattica in aumento.
Tale incremento di prestazioni è risultato APPROPRIATO
Chiarezza sul tema
 Mutazione BRCA ha avuto riflettori mondo accesi quando si è parlato della
                        scelta di Angelina Jolie.
                Sulla quale abbiamo ascoltato di tutto!!

Da giornalisti, medici, soubrette, attori e sanitari che davano la loro opinione
                           personale come in un ring.

                                          e le donne BRCA
                                          sempre ASSENTI !!
PERCHÉ QUESTO IMPEGNO ?
La mutazione genetica BRCA1/BRCA2 aumenta il rischio
di sviluppo del cancro al seno e all’ovaio, in età molto giovane
(rari casi attorno ai 18 anni, molti casi attorno ai 30
e comunque sotto i 40/45) e con forme particolarmente aggressive (TN o HER+)

 Sara, 28   Fabiana, 36    Francesca 42   Laura, 49   Sara, 36   Emanuela, 51
LA NOSTRA SPERANZA

trovare      professionisti
preparati che non ci
forniscano più queste
perle di saggezza

link video
Stato dell’ Arte: Assenza di LG Nazionali
                                                        Lazio 2017

                            Emilia Romagna 2012

Lombardia 2015

                                                  Toscana 2018 D97

                                   Veneto 2018

             Liguria 2016
L’esenzione D99 (0 D97)
Nonostante i documenti delle società
            scientifiche
Intesa Stato-Regioni
  13 Novembre 2014        Sviluppare un
                            “Percorso
                       Organizzato” per la
                        prevenzione del
                           tumore alla
                          mammella (e
                         ovaio) su base
                       genetica (BRCA) in
                         integrazione al
                           percorso di
                        screening già in
                              essere
Come rispondere?
                                     21 Novembre 2017

 11 Settembre 2016

                                             “Si devono mettere in
                                             sicurezza le donne con
                                             mutazione         BRCA.
                                             L’identificazione delle
Ricercatrice e Senatrice Elena Cattaneo      famiglie a rischio è già
                                             nel Piano Nazionale
                                             della       Prevenzione
                                             2014-2018.
…e gli uomini?
Nessuna LG o documento regionale fa cenno alla
gestione del rischio negli uomini sebbene…

               E nonostante sia uno dei criteri per eseguire il test LG AIOM 2015
Nov 2017

Lavorare con gli esperti
Rischio genetico e prevenzione primaria

                   https://www.youtube.com/watch?v=5f-JxBRjAh4

 Con le amiche del Brescia Calcio Femminile
aBRCAdaBRA arriva in Senato
Roma, 17 Maggio- Senato
             Il Rapporto F.A.V.O
       e l’inedito Capitolo sul BRCA
Nuovo capitolo sul libro che descrive la
condizione del malato oncologico in Italia
Scritto con
                                   E con il contributo di:
                                   - Oncologo
                                   - Senologo
                                   - Genetista
                                   - Ginecologo
                                   - Radiologo
                                   - Psicologo
                                   - Esperto politiche sanitarie
Le collaborazioni scientifiche

• Progetto Ab.BRAC.cio
Qualità di vita delle portatrici di BRCA e dei partner realizzato dal Dipartimento
Materno Infantile e di Ginecologia e Ostetricia dell’ Azienda ospedaliera Ordine
Mauriziano di Torino

• COS 2
Alimentazione e stili di vita nelle portatrici della mutazione BRCA

• Position Statement ANISC

• Trial gravidanza dopo CM in BRCA
Internazionale (Bruxelles)
Basta pagare…in barba alla
   qualità dei percorsi
Cosa chiedono frequentemente le donne
              con tumore ovarico
-    Centri specializzati e studi sperimentali per il tumore ovarico, dove?
-    Oncofertilità e crioconservazione, non ne parla mai nessuno
-    Esenzione D99 per i familiari solo in alcune regioni, perché?
-    Davanti a quali sintomi preoccuparsi? Perché è così silenzioso?
-    Test genetico per tutte le donne, sarà mai possibile come negli USA?
-    Supporto psicologico, solo per alcune
-    PARP inibitori, cambiare la formulazione? Ridurre numero capsule?
     Somministrarlo come «prevenzione» e non attendere la recidiva?
-    Le donne con Ca ovarico si sentono invisibili, «spacciate»
-    Se ho sviluppato un tumore ovarico sieroso alto grado prima del 2015, sarò
     contattata per eseguire il test genetico o devo cercare il centro giusto?
-    Perché a me il test non è stato proposto nonostante la recente diagnosi di alto
     grado?
-    Molta fatica a entrare nei percorsi di follow up se operata in altre regioni
     (periodicità non garantite)
Su quali criticità lavorare
     • Promuovere LG nazionali sul tema dell’alto rischio che mettano in sicurezza
                         donne, uomini, soggetti sani e malati
     • Approvare documenti d’indirizzo regionali (PDTA) che descrivano chi fa cosa,
           come, dove e in quanto tempo e che riconoscano l’esenzione D99

         Istituendo dei tavoli di lavoro con i veri esperti che conoscono il tema

• Identificare i centri di riferimento verso i quali indirizzare le persone/famiglie ad alto rischio
                            (specie se caso dubbio, VUS, polimorfismi?)

Per valorizzare i professionisti presenti nelle Regioni, allocare meglio le risorse, fare
  rete, ridurre i tempi di attesa gravemente lunghi, mettere al sicuro le persone,
 ridurre i costi della migrazione sanitaria, scoraggiare            chi si improvvisa
Take Home Messages per i sanitari
• Istituire/promuovere un registro nazionale per le persone BRCA
• Identificare e mettere in rete i centri di oncogenetica nei quali è
  possibile eseguire il test
• Affrontare il tema in modo serio, senza banalizzarlo, superando
  tabù culturali
• Aggiornarsi sul tema, confrontarsi per non generare danni e morti
  evitabili
• Superare i personalismi, imparare a lavorare insieme, fare rete
• Il paziente 3.0 è cambiato

        è protagonista consapevole del suo processo di cura
La rete di referenti, il CD e il CTS 2018
Noi abbiamo scelto di sapere
Palermo, 13 Novembre 2018
Firma del PDTA Regionale Alto Rischio,
   DA n. 32 del 15/01/2019, in press
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