Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo - BAG

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                        Direttive e raccomandazioni

Direttive concernenti la lotta al morbillo
e ai focolai di morbillo
Aprile 2013, Stato: Marzo 2019
Ufficio federale della sanità pubblica

                                                                 Aprile 2013
                                                                 raccomandazioni
                                                                 Direttive e

                                                                               1

                                                      sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
                    Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

                    Impressum
      Aprile 2013

                    Editore
                    © Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)

                    Versione attuale disponibile su Internet
                    www.bag.admin.ch/morbillo

                    Per maggiori informazioni
                    Ufficio federale della sanità pubblica
                    Unità di direzione sanità pubblica
                    Divisione malattie trasmissibili
                    3003 Berna
                    Telefono +41 (0)31 323 87 06
raccomandazioni

                    epi@bag.admin.ch
Direttive e

                    Autori

                    Ufficio federale della sanità pubblica
                    Unità di direzione sanità pubblica, Divisione malattie trasmissibili

                    Gruppo di lavoro per la lotta ai focolai di morbillo:
                    C. Aebi, Bern; C. Berger, Zürich; E. Delaporte, Genf; O. Duperrex, Lausanne; C. Fiorini-Bernasconi, Lausanne; M. Mani, Chur und Glarus;
                    E. Masserey, Lausanne; S. Neuner-Jehle, Zug; N. Pellaud, Genf; T. Plattner, Fribourg; D. Schorr, Liestal; S. Stronski Huwiler, Zürich; P.  Sudre,
                    Genf; P. Trefny, Luzern

                    Citazione suggerita
                    Ufficio federale della sanità pubblica, Gruppo di lavoro per la lotta ai focolai di morbillo. Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai foco-
                    lai di morbillo. Direttive e raccomandazioni. Berna: Ufficio federale della sanità pubblica, 2013.

                    Questo documento è anche pubblicato in francese e in tedesco.

      2             Numero di pubblicazione
                    BAG OeG 2.13 4700 d 1950 f 20EXT1303

                              sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

Sommario

Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo                                                     1
Impressum                                                                                                               2
Sommario                                                                                                                3
Le direttive                                                                                                            5
1    Introduzione                                                                                                      5
2    Obiettivi e struttura delle direttive                                                                              5
     2.1 Obiettivi delle direttive                                                                                     5
     2.2 Struttura delle direttive
3    Il morbillo: descrizione della malattia e situazione in Svizzera                                                  5
Informazioni essenziali                                                                                                 6
4    Definizioni                                                                                                       6
5    Decorso e trasmissione del morbillo                                                                               7
6    Provvedimenti da adottare e responsabilità in presenza di un caso sospetto o accertato di morbillo                8
7    Algoritmo di presa in carico di una persona esposta a un caso di morbillo, in funzione dell’età e dello
     stato immunitario                                                                                                 9
Lotta al morbillo e ai focolai di morbillo                                                                             10
8    Intervento rapido e attuazione di provvedimenti dalla comparsa di un caso sospetto di morbillo                   10
9    Ripartizione dei ruoli e delle responsabilità tra medici curanti, autorità sanitarie e medici/servizi partner    10
     9.1 Ruolo dei medici curanti                                                                                     10
     9.2 Ruolo delle autorità sanitarie cantonali                                                                     10
     9.3 Ruolo dei medici/servizi partner                                                                             10

                                                                                                                            Aprile 2013
     9.4 Ruolo dell’UFSP                                                                                              10
     9.5 Preparazione di tutti gli operatori                                                                          10
10 Diagnostica del morbillo e supervisione dei casi                                                                   11
     10.1 Diagnosi e conferma di un caso sospetto di morbillo                                                         11
           10.1.1 Diagnostica del morbillo in laboratorio                                                              11
     10.2 Dichiarazione di un caso sospetto o accertato di morbillo                                                   11
     10.3 Esclusione di un caso sospetto o accertato di morbillo                                                      12
11 Prevenzione della trasmissione nella cerchia ristretta                                                             12
     11.1 L’ambiente domestico, luogo di trasmissione privilegiato                                                    12

                                                                                                                            raccomandazioni
           11.1.1 Ricerca, vaccinazione e isolamento delle persone potenzialmente contagiose nel nucleo familiare
                   di un caso sospetto o accertato di morbillo                                                         12
     11.2 Impedire la trasmissione agli altri pazienti in strutture sanitarie                                          13
                                                                                                                            Direttive e

     11.3 Misure di protezione individuali per le persone con un elevato rischio di complicazioni                     13
12 Prevenzione della trasmissione nella cerchia allargata e nella popolazione                                         14
     12.1 Indagini epidemiologiche e attuazione di misure mirate a interrompere la catena di trasmissione del morbillo14
     12.2 Ricerca di informazioni complementari sul caso sospetto o accertato di morbillo                             14
     12.3 Informazione alla cerchia allargata di un caso sospetto o accertato di morbillo                             14
           12.3.1 Informazione ai contatti                                                                             14
           12.3.2 Informazione alle altre autorità sanitarie cantonali                                                 14
           12.3.3 Informazione al corpo medico e alla popolazione                                                      14
     12.4 Ricerca di altri casi sospetti o accertati di morbillo                                                      15
     12.5 Interruzione della catena di trasmissione del morbillo nella popolazione                                    15
           12.5.1 Identificazione delle persone potenzialmente contagiose nella cerchia allargata del caso di morbillo 15
           12.5.2 Vaccinazione post-esposizione (MOR) delle persone potenzialmente contagiose                          15
           12.5.3 Esclusione delle persone potenzialmente contagiose                                                   15
     12.6 Vaccinazioni di recupero nella cerchia allargata del caso sospetto o accertato di morbillo                  16                 3

                                                                                                      sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
                    Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

                         12.7 Chiusura delle strutture di accoglimento e di formazione                                                  16
                    Misure specifiche per il contesto                                                                                    16
                    13 Scuole dell’infanzia e dell’obbligo e istituti di formazione post-obbligatoria                                   16
                         13.1 Prevenzione e misure preparatorie                                                                         16
                         13.2 Misure da attuare in presenza di un caso sospetto o accertato di morbillo                                 16
                    14 Misure riguardanti gli asili nido e le strutture di custodia collettiva diurna                                   17
                         14.1 Prevenzione e misure preparatorie                                                                         17
                              14.1.1 Ruolo della direzione dell’asilo nido e della struttura di custodia collettiva diurna               17
                              14.1.2 Ruolo del pediatra di riferimento dell’asilo nido o della struttura di custodia collettiva diurna   17
                         14.2 Misure da attuare alla comparsa di un caso sospetto o accertato di morbillo                               17
                    15 Misure nelle strutture sanitarie                                                                                 17
                         15.1 Vaccinazione del personale degli istituti sanitari                                                        17
                         15.2 Prevenzione della trasmissione nosocomiale                                                                18
                    16 Misure in altri contesti                                                                                         18
                         16.1 Misure nelle aziende                                                                                      18
                         16.2 Misure riguardanti il traffico aereo                                                                      18
                              16.2.1 Misure da attuare alla comparsa di un caso sospetto o accertato di morbillo                         18
                         16.3 Misure nell’esercito svizzero                                                                             18
                              16.3.1 Vaccinazione dei militari                                                                           18
                              16.3.2 Misure da attuare alla comparsa di un caso sospetto o accertato di morbillo nell’esercito           19
                    Basi legali e indennizzo in seguito alle indagini epidemiologiche                                                    19
                         Basi legali                                                                                                    19
                    Bibliografia                                                                                                         19
      Aprile 2013
raccomandazioni
Direttive e

      4

                             sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

Le direttive                                                           nella lotta contro il morbillo, descrive le procedure dia-
                                                                       gnostiche del morbillo e la presa a carico dei casi ed
1 Introduzione                                                         elenca le misure generali di controllo da attuare nella
                                                                       cerchia ristretta e allargata dei casi sospetti o accertati di
                                                                       morbillo;
La Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sa-            • 	la sezione «Misure specifiche al contesto» (capitoli 13–
nità (OMS) – della quale la Svizzera è membro – si è prefis-           16) pone l’accento sulle misure specifiche di controllo in
sata l’obiettivo di eliminare il morbillo in Europa entro la fine      presenza di casi sospetti o accertati di morbillo in diversi
del 2015 [1]. L’eliminazione del morbillo in Svizzera è possi-         contesti (scuole, istituti di formazione post-obbligatoria,
bile esclusivamente se da un lato almeno il 95% dei bambini            asili nido e strutture di custodia collettiva diurna, strut-
viene vaccinato con due dosi prima dei due anni, e se dall’al-         ture sanitarie, ecc.).
tro lato i casi sospetti e accertati di morbillo sono riconosciuti
tempestivamente e le misure necessarie ad arginare la diffu-         3 Il morbillo: descrizione della malattia
sione sono attuate il più rapidamente possibile.
                                                                     e situazione in Svizzera
2 Obiettivi e struttura delle direttive
                                                                     Il morbillo è una malattia virale molto contagiosa diffusa
                                                                     in tutto il mondo. La sua elevata morbidità, la gravità di
2.1 Obiettivi delle direttive                                        al-cune complicazioni e l’assenza di un trattamento
Per eliminare il morbillo in Svizzera, l’Ufficio federale della      specifico lo rendono un problema di salute pubblica.
sanità pubblica (UFSP) ha elaborato in stretta collabora-            Alcune compli-cazioni come la polmonite, l’encefalite e
zione con i Cantoni e con altri partner e operatori del settore      la rara panencefalite sclerosante subacuta (PESS) sono
sanitario la Strategia nazionale per l’eliminazione del mor-         particolarmente temute, poiché possono avere delle
billo 2011–2015. La strategia prevede, a livello cantonale e         conseguenze perma-nenti o condurre alla morte. Dal
nazionale, misure finalizzate a ottenere la copertura vacci-         2006 al 2009 la mortalità in Europa ha oscillato tra 0,7 e
nale desiderata, nonché un’armonizzazione dei provvedi-              1,4 decessi su 1000 casi di morbillo dichiarati [2–3]. Nei
menti per combattere il morbillo e i focolai di morbillo. Le         Paesi sviluppati, dal 5 al 15% delle persone colpite da
misure di lotta attuate in presenza di casi di morbillo offrono      morbillo sviluppa complicazioni [1].
un’opportunità per aumentare la copertura vaccinale. La ri-          In Svizzera la vaccinazione contro il morbillo è raccom-

                                                                                                                                        Aprile 2013
cerca attiva di persone non immuni o parzialmente vacci-             andata dal 1976 a tutti i bambini di 12 mesi. Dal 1985 il
nate nella cerchia della persona colpita permette infatti di         vaccino combinato MOR (morbillo, orecchioni e rosolia) fi-
raccomandare e proporre vaccinazioni di recupero per com-            gura nel calendario vaccinale e dal 1996 è raccomandata
pletare la protezione immunitaria, contribuendo a colmare            anche la seconda dose. Di conseguenza oggi il calenda-
le lacune della copertura vaccinale. L’interruzione della ca-        rio vaccinale svizzero comprende due dosi di vaccino
tena di trasmissione del morbillo serve anche a evitare casi         MOR, la prima a 9 mesi e la seconda a 12 mesi, rispet-
di malattia ed eventuali complicazioni, in particolare nelle         tando un intervallo minimo di un mese dopo la prima
persone che non possono essere vaccinate o alle quali la             dose. Nei lattanti esposti a un caso di morbillo, a un
vaccinazione non ha conferito protezione contro il contagio.         focolaio locale, a un’epidemia nel loro entourage o in
L’eliminazione del morbillo in Svizzera non esclude che pos-
                                                                     caso di viaggio verso una zona di epidemia, la 1a
sano verificarsi casi importati, i quali richiedono un inter-
vento tempestivo.                                                    dose è raccomandata già a partire dai 6 mesi. [4]. Dal

                                                                                                                                        raccomandazioni
Le presenti direttive definiscono per l’insieme della Sviz-          2008 sul mercato svizzero è nuovamente disponi-
zera la procedura da seguire in presenza di casi sospetti,           bile un vaccino monovalente contro il morbillo, tutta-
casi accertati o focolai di morbillo. Esse fungono da base           via si raccomanda di utilizzare il vaccino combinato
                                                                                                                                        Direttive e

per i piani di intervento cantonali, da sviluppare o adattare        MOR. L’introduzione della vaccinazione contro il morbillo
nell’ambito della Strategia nazionale per l’eliminazione del         ha comportato una netta riduzione del numero di casi. Se
morbillo tenendo conto delle situazioni iniziali e delle possi-      in Svizzera non esistesse la vaccinazione contro il mor-
bilità specifiche di ciascun Cantone. Le direttive concer-           billo, secondo la stime dell’UFSP ogni anno si registrereb-
nenti la lotta contro il morbillo e i focolai di morbillo sono       bero in media 70 000 casi e da 20 a 30 decessi. Si conti-
destinate principalmente agli Uffici dei medici cantonali,           nua tuttavia a osservare l’insorgere di focolai locali di
che sono responsabili del coordinamento e della supervi-             morbillo e, periodicamente, di epidemie che spesso col-
sione delle misure da intraprendere, ma si rivolgono anche           piscono diversi Cantoni [5–10]. Questo perché la coper-
agli operatori che le applicano, ovvero ai medici curanti e          tura vaccinale sul territorio svizzero – che è attual-
agli altri professionisti sanitari.                                  mente dell’87% con 2 dosi di vaccino e del 94% con
                                                                     almeno 1 dose all’età di due anni (dati del 2016) – è anco-
2.2 Struttura delle direttive                                        ra insufficiente a impedire comple-tamente la propa-
Le presenti direttive si suddividono in tre parti principali:        gazione del virus. Per farlo, bisognerebbe che almeno
• 	la sezione «Informazioni essenziali» (capitoli 4–7) pre-         il 95% della popolazione avesse ricevuto due dosi di
   senta un sommario dei concetti e termini utilizzati nelle         vaccino nei primi due anni di vita [1]. Dal 2006 al 2009 si
   direttive, descrive il decorso e la trasmissione del mor-         è verificata in Svizzera un’epidemia di morbillo con più di
   billo e riassume le misure di controllo appropriate;              4400 casi dichiarati, 341 ospedalizzazioni, più di 400
• 	la sezione «Lotta al morbillo e ai focolai di morbillo» (ca-     complicazioni mediche e un decesso. Queste cifre sono
                                                                     più elevate rispetto a quelle registrate in ogni altro Paese
                                                                                                                                                      5
   pitoli 8–12) presenta i ruoli di tutti gli operatori coinvolti
                                                                     europeo. Inoltre, il 37% dei casi dichiarati tra il dicembre

                                                                                                                sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
                    Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

                    2010 e l’ottobre 2011 riguardava adulti con più di                     Informazioni essenziali
                    20 anni, nei quali come anche nei lattanti, il morbillo
                    provoca complicazioni più frequenti che nei bambini. Dal
                    1990 in Svizzera in seguito a complicazioni dovute al                  4 Definizioni
                    morbillo sono decedute almeno otto persone, quattro
                    delle quali colpite da PESS.                                           Le voci sono classificate in ordine alfabetico.

                    Caso (accertato)           Persona con segni clinici di morbillo confermato da esami di laboratorio oppure con segni clinici di
                    di morbillo                morbillo e un’associazione epidemiologica con un caso di morbillo confermato da esami di laboratorio.
                    Caso sospetto              Persona che presenta i segni clinici di morbillo non ancora confermato da indagini di laboratorio.
                    di morbillo
                    Contatto
                     nel nucleo familiare      Ogni persona che risiede nella stessa abitazione di un caso di morbillo contagioso.
                      accertato                Persona che è stata in contatto con un individuo contagioso. Si tratta principalmente di persone che hanno
                                               soggiornato negli stessi ambienti (asilo nido, aula scolastica, ufficio, officina, dormitorio, aereo, ecc.) nello
                                               stesso momento in cui vi si trovava la persona contagiosa o nelle 2 ore successive al suo passaggio, non-
                                               ché di persone che si sono intrattenute con lui (amici, vicini, visitatori, ecc.)
                      possibile                Persona esterna al nucleo familiare che è entrata possibilmente in contatto con una persona contagiosa o
                                               ha eventualmente inalato il virus del morbillo sotto forma di aerosol. L’eventuale contatto è generalmente
                                               di breve durata o avvenuto a una certa distanza (contatto casuale). Alcuni esempi: alunni appartenenti alla
                                               stessa scuola ma non alla stessa classe del soggetto contagioso (e che non hanno frequentato corsi nella
                                               stessa aula del soggetto contagioso subito dopo il suo passaggio), bambini appartenenti ad un altro gruppo
                                               dell’asilo nido, colleghi di un altro ufficio, inquilini dello stesso immobile, visitatori o frequentatori dello
                                               stesso spazio pubblico (cinema, teatro, ristorante, ecc.).
                    Contagiosità,              Da quattro giorni prima a quattro giorni dopo la comparsa dell’esantema, per un totale di nove giorni (vedi
                    durata                     capitolo 5 ).
                    Cerchia
                      ristretta                Nucleo familiare, amici e familiari a stretto contatto con il caso sospetto o accertato di morbillo.
      Aprile 2013

                      allargata                Scuola, asilo nido o struttura di custodia collettiva diurna, luogo di lavoro, studio medico, ospedale ecc.,
                                               frequentato dal caso sospetto o accertato di morbillo.
                    Epidemia di morbillo       Numerosi casi sospetti o accertati di morbillo che colpiscono più Cantoni o tutta la Svizzera.
                    Esposizione                Qualsiasi contatto (anche breve) con un caso di morbillo durante il periodo di contagiosità o qualsiasi per-
                                               manenza in un locale nelle due ore successive alla permanenza di un soggetto contagioso (inalazione del
                                               virus del morbillo sotto forma di aerosol).
                    Focolaio di morbillo       Diversi casi sospetti o accertati di morbillo apparsi nello stesso periodo e nella stessa zona (≥ 2 casi, al-
                                               meno uno dei quali confermato da esami di laboratorio).
                    Immunità contro il         L’immunità è considerata acquisita quando è documentata la somministrazione di due dosi di vaccino
                    morbillo                   contro il morbillo o quando il titolo degli anticorpi IgG anti-morbillo ≥ 500 UI/l indipendentemente dall’età,
                                               o quando la persona può documentare di aver contratto il morbillo.
                                               Dato che prima dell’avvento del vaccino il virus del morbillo era molto diffuso, le persone nate prima del
raccomandazioni

                                               1964 sono state molto probabilmente contagiate in età infantile e sono dunque considerate immuni.
                    Medico/servizio partner    Medico o servizio medico che in collaborazione con il medico cantonale o su suo mandato mette in atto le
                                               misure previste (p. es. servizio medico scolastico, pediatra di riferimento dell’asilo nido o della struttura di
Direttive e

                                               custodia collettiva diurna, medico aziendale).
                    Periodo di infezione       Periodo durante il quale la persona affetta da morbillo è stata esposta al virus del morbillo.
                    Periodo di incubazione     In media, da otto a dieci giorni prima del manifestarsi dei prodromi; da 14 a un massimo di 21 giorni prima
                    del morbillo               della comparsa dell’esantema [11].
                    Persone con un elevato     Lattanti sotto l’anno di vita, gestanti e alcune persone immunosoppresse non immuni morbillo.
                    rischio di complicazioni
                    Persone potenzialmente     Tutte le persone esposte a un soggetto contagioso e che:
                    contagiose                 1. sono nate dopo il 1963* e
                                               2. non
                                                  	   sono immuni = non hanno ricevuto alcuna dose documentata di vaccino contro il morbillo e non
                                                  sono in grado di fornire la prova di laboratorio della propria immunità e non hanno mai contratto il
                                                  morbillo**.

                                               * Le persone nate prima del 1964 sono considerate immuni.
                                               ** In caso di dubbio, si considera che la persona non abbia contratto il morbillo.
                    Prodromi                   Sintomi non specifici che precedono la triade clinica.
                    Segni clinici              Triade: febbre ed esantema maculo-papuloso e tosse, rinite o congiuntivite.
      6             Struttura collettiva       Istituto quale asilo nido, struttura di custodia collettiva diurna, asilo infantile, scuola, istituto di formazione
                                               post-obbligatoria, ospedale, ecc.

                              sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

Trasmissione                    La trasmissione avviene generalmente attraverso le goccioline e gli aerosol emessi dalle vie respiratorie
                                (tramite tosse, starnuti, ecc.) e, più raramente, per contatto diretto con le secrezioni orofaringee di persone
                                contagiose o con oggetti recentemente contaminati da tali secrezioni.
Triade clinica                  Cfr. «Segni clinici»

5 Decorso e trasmissione del morbillo
Figura 1
Decorso standard di un episodio di morbillo
Per le misure da adottare, il momento determinante è la comparsa dell’esantema al giorno zero. [Fonte: adattato da docu-
mento dell’Ufficio del medico cantonale, Ginevra]

                              Periodo di incubazione                                     Prodromi                         Esantema
                   (da 7 a 18 giorni prima dell’inizio dei prodromi)                (da 3 a 7 giorni)                     (4 a 7 giorni)

  -22 -21 -20 -19 -18 -17 -16 -15 -14 -13 -12 -11 -10 -9             -8   -7   -6   -5    -4   -3   -2   -1   0   1   2     3    4    5    6    7   8

                                            Giorno zero = comparsa dell’esantema

                                                                                                                                                        Aprile 2013
                 Periodo di infezione                                                          Periodo di contagiosità

  NB: i periodi menzionati valgono per la maggioranza dei casi, ma sono possibili eccezioni

                                                                                                                                                        raccomandazioni
                                                                                                                                                        Direttive e

                                                                                                                                                                      7

                                                                                                                                     sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
                    Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

                    6 Provvedimenti da adottare e responsabilità in presenza di un caso sospetto
                    o accertato di morbillo
                                                                                                                                                             Medico/
                                                                                                                                                   Medico                Medico
                                                                                                                                                             servizio
                                                                                                                                                   curante              cantonale
                                                                                                                                                             partner*

                                                Sospetto di morbillo
                                                Triade: febbre E esantema maculo-papuloso E tosse o rinite o congiuntivite

                                                Documentare adeguatamente la situazione fin dalla prima consultazione del caso
                                                sospetto o accertato di morbillo (cfr. dichiarazione complementare morbillo)
                     RICONOSCERE,
                     DIAGNOSTICARE IL           Dichiarare il caso sospetto o accertato di morbillo al medico cantonale entro 24 h
                     MORBILLO E
                     PRENDERE A
                                                Confermare il sospetto di morbillo con esami di laboratorio
                     CARICO IL PAZIENTE

                                                Isolare il paziente a domicilio almeno fino alla fine del periodo di contagiosità
                                                (reinserimento possibile a partire dal 5° giorno successivo al manifestarsi dell’esantema)

                                                Nel NUCLEO FAMILIARE: cercare e informare i contatti e verificarne lo stato
                                                immunitario
                                                           Monitoraggio dei contatti potenzialmente contagiosi. In caso di comparsa
                     PREVENIRE                             di prodromi, contattare telefonicamente il medico. Vaccinazione (MOR)
                     NUOVI CASI NELLA                      ≥ 3 settimane dall'esposizione
                     CERCHIA IMMEDIATA
                                                Negli ISTITUTI SANITARI: cercare e informare i contatti
                     E
                                                           Controllare lo stato immunitario dei contatti e vaccinare (MOR) il prima
                     IMPEDIRE LA                           possibile le persone potenzialmente contagiose se esposizione ≤ 72 h
                     TRASMISSIONE

                                                Misure di protezione individuali per persone con un elevato rischio di complicazioni
                                                (neonati < 1 anno, gestanti, soggetti immunosoppressi) prive di immunità

                                                Dopo la segnalazione del caso sospetto o accertato di morbillo, informarsi sulla
                                                situazione

                                                           Contattare il medico curante, la direzione scolastica, il servizio del personale
                     INDAGARE                              o il medico aziendale, il servizio di medicina scolastica, il pronto soccorso e il
                                                           pediatra, il medico di base, ecc. in relazione con il caso
      Aprile 2013

                                                Identificare nuovi casi sospetti o accertati di morbillo nella CERCHIA RISTRETTA e
                                                ALLARGATA del malato e tra i suoi contatti

                                                Informare l’UFSP (trasmissione del formulario di dichiarazione) e gli altri medici cantonali
                                                interessati
                                                Informare in maniera mirata la CERCHIA ALLARGATA del caso sospetto o accertato di
                                                morbillo (scuola dell’infanzia, scuola, asilo nido o struttura di accoglienza diurno, azienda)
                     INFORMARE
                                                In base alla situazione, informare i medici coinvolti (medici di base, pediatri, ginecologi,
                                                infettivologi, policlinici, servizi di pronto soccorso)

                                                In base alla situazione, informare la popolazione coinvolta

                                                Rilevare e verificare lo stato immunitario dei contatti, identificare e informare le persone
                                                potenzialmente contagiose nella CERCHIA ALLARGATA

                                                               Esposizione ≤ 72h: vaccinare le persone potenzialmente contagiose
raccomandazioni

                     PREVENIRE NUOVI                                     Persone potenzialmente contagiose che frequentano una
                     CASI NELLA CERCHIA                                  struttura collettiva
Direttive e

                     ALLARGATA
                                                               Esposizione > 72h
                     E
                                                                         Persone potenzialmente contagiose, professionalmente
                                                                         attive ma non nellʼambito di una struttura collettiva:
                     IMPEDIRE LA
                                                                         valutazione della necessità di un’esclusione in funzione del
                     TRASMISSIONE
                                                                         rischio di trasmissione a persone con un rischio elevato di
                                                                         complicazioni
                                                              Assicurare le misure di protezione individuali alle persone con rischio
                                                              aumentato di complicazioni prive non immunità (neonati < 1 anno,
                                                              gestanti, soggetti immunosoppressi)

                                                •     Persone potenzialmente contagiose nel NUCLEO FAMILIARE del caso di
                                                      morbillo: esclusione dalle strutture collettive per 21 giorni dalla comparsa
                                                      dellʼesantema nella persona colpita da morbillo
                                                •     Persone potenzialmente contagiose nella CERCHIA RISTRETTA o
                                                      ALLARGATA del caso di morbillo, senza vaccinazione post-esposizione entro
                                                      72 h o senza somministrazione di immunoglobuline nei termini stabiliti:
                                                      esclusione dalle strutture collettive per 21 giorni dallʼultimo contatto con un
                     INTERROMPERE LA                  soggetto contagioso
                     TRASMISSIONE               Organizzare la vaccinazione fino a 2 dosi (MOR) per tutte le persone non immuni
                     NELLA POPOLAZIONE          o parzialmente vaccinate, in particolare per le persone con un rischio elevato di
                                                complicazioni (in assenza di controindicazioni)

                                                Organizzare azioni di vaccinazione nella CERCHIA ALLARGATA

      8
                                                Eventualmente, chiusura temporanea totale o parziale della struttura collettiva
                                                interessata, cancellazione di manifestazioni, ecc.

                    * Medico/servizio partner: p. es. servizio di medicina scolastica, pediatra di riferimento dell’asilo nido, medico aziendale

                                 sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

7 Algoritmo di presa in carico di una persona esposta a un caso di morbillo,
in funzione dell’età e dello stato immunitario

        Lattante età < 6 mesi                                                          Lattante età tra 6 e 11 mesi
   (non vaccinato e non vaccinabile)                                               (eventualmente vaccinato con 1 dose)

                 Protezione incerta:                                                                                                    Vaccinato con
                                                                                           Non vaccinato
              determinare gli anticorpi #                                                                                                  1 dose

                                                                                                                                        Protezione non
                                                                                             Protezione
                                                                                                                                          sicura ma
                                                                                              assente
                                                                                                                                          probabile
                                                                 Esposizione fuori del                         Esposizione nel nucleo
                                                                   nucleo familiare                                  familiare

      Esclusione non necessaria se immunità                                                   Esclusione          Esclusione
     provata o immunoglobuline 6 giorni dopo                                                 necessaria in                              Esclusione non
                                                                  Esclusione non                                   sempre
                   l’esposizione                                                              assenza di                                 necessaria
                                                                  necessaria se                                  necessaria***
                                                                                         vaccinazione 72 h
                                                                   vaccinazione
                                                                                         e somministrazione
                                                                      72 h dopo
                 *Somministrazione di                                                    di immunoglobuline*
                                                                   l’esposizione
          immunoglobuline 6 giorni dopo                                                         6 giorno
          l’esposizione tranne che in caso di                                              post-esposizione
                   provata immunità
                                                                                              Vaccinazione 1ª dose dopo
                                                                                                      3 settimane
       Vaccinazione 1ª dose dai 9 mesi di età                                              ( 5 mesi dopo la somministrazione
       ( 5 mesi dopo la somministrazione di                                                      di immunoglobuline)
                 immunoglobuline)

            Vaccinazione 2ª dose all’età di                                                  Vaccinazione 2ª dose all’età di
                    12-15 mesi**                                                                     12-15 mesi**

                                                                                                                                                                                                                                                              Aprile 2013
                                                 Dai 12 mesi dʼetà
                bambino, adolescente o adulto nato dopo il 1963 (eventualmente vaccinato con 2 dosi)

           Non vaccinato e senza anamnesi di morbillo o                           Vaccinato con                     Vaccinato con 2 dosi o
                   anamnesi di morbillo incerta                                      1 dose                        anamnesi di morbillo certa             [Fonte: B. Vaudaux e E. Masserey (Servizio della sanità pubblica del Cantone di Vaud); adattato.]

                                                                                 Protezione non
                             Protezione
                                                                                   sicura ma                            Protezione sicura
                              assente
                                                                                   probabile
   Esposizione fuori del                        Esposizione nel nucleo
     nucleo familiare                                 familiare

                                                                                                                                                                                                                                                              raccomandazioni
                             Esclusione            Esclusione
   Esclusione non                                                                Esclusione non                          Esclusione non
                           necessaria in            sempre
   necessaria se                                                                  necessaria                              necessaria
                             assenza di           necessaria***
    vaccinazione
                           vaccinazione
       72 h dopo
                                                                                                                                                                                                                                                              Direttive e
                              72 h dopo
    l’esposizione
                           l’esposizione

                                      Vaccinazione
                                        1ª dose
                                    dopo 3 settimane

                                                                                 Vaccinazione 2ª
                        Vaccinazione 2ª dose
                                                                                       dose
                   almeno un mese dopo la 1ª dose
                                                                                  al più presto**

Vaccinazione: è raccomandata la somministrazione del vaccino combinato MOR
#
      Un titolo di IgG anti-morbillo 500 UI/l è considerato protettivo contro le infezioni sintomatiche (trasmissione del virus non
      possibile)
*     Secondo il parere di un pediatra o di un infettivologo
**    Almeno 1 mese dopo la prima dose
***   Tranne che nel caso in cui il momento esatto della prima esposizione sia identificabile e siano state somministrate una
      vaccinazione o immunoglobuline rispettivamente entro 72 ore e 6 giorni
N.B. Indipendentemente dall’età dei contatti, la somministrazione di immunoglobuline è raccomandata alle gestanti e ai soggetti
      immunosoppressi privi di immunità documentata contro il morbillo.
      Non è necessaria l’esclusione per le persone con rischio aumentato di complicazioni che hanno ricevuto immunoglobuline entro                                                                                                                                          9
      6 giorni dall’esposizione.

                                                                                                                                                         sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
                    Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

                    Lotta al morbillo e ai focolai                                    per esempio in una situazione epidemica, il medico canto-
                                                                                      nale informa gli altri medici cantonali, il corpo medico, il
                    di morbillo                                                       personale sanitario e la popolazione. In collaborazione con
                                                                                      il medico curante o i medici/servizi partner procede alla
                    8 Intervento rapido e attuazione                                  ricerca di altri casi sospetti o accertati di morbillo e delle
                                                                                      persone a contatto con i casi. Il medico cantonale esegue
                    di provvedimenti dalla comparsa                                   le misure mirate a interrompere la catena di trasmissione
                    di un caso sospetto di morbillo                                   della malattia nella popolazione o in un istituto (struttura
                                                                                      sanitaria, scuola, asilo nido, struttura di custodia collettiva
                                                                                      diurna, ecc.). In collaborazione con i medici/servizi partner
                    A causa dell’elevata contagiosità del morbillo, presente già      è tenuto a organizzare i controlli dello stato vaccinale e le
                    prima della comparsa dell’esantema, la lotta contro i foco-       vaccinazioni di recupero. Il medico cantonale può ordinare
                    lai esige la rapida attuazione di provvedimenti per interrom-     un’esclusione da scuola o la chiusura temporanea di una
                    pere la trasmissione della malattia. Bisogna pertanto consi-      classe, di un gruppo all’interno di un asilo nido o di una
                    derare ogni caso sospetto, anche senza una diagnosi di la-        struttura di custodia collettiva diurna oppure di un intero
                    boratorio, come un potenziale focolaio di morbillo e trattarlo    istituto.
                    come un’emergenza. Il principio da rispettare per l’attua­
                    zione delle misure è «soglia di intervento = un caso so­          9.3 ruolo dei medici/servizi partner
                    spetto». Quando il numero di casi sospetti o accertati di         I medici/servizi partner hanno principalmente il ruolo di pre-
                    morbillo è basso, il potenziale di contenimento è elevato         venire i casi di morbillo nonché di sostenere ed eseguire le
                    poiché possono essere prese misure molto mirate e speci-          misure necessarie, comprese quelle ordinate dal medico
                    fiche.                                                            cantonale, per contenere la diffusione del morbillo nel con-
                                                                                      testo specifico.
                    9	Ripartizione dei ruoli e delle respon­
                                                                                      9.4   ruolo dell’UfSP
                    sabilità tra medici curanti, autorità sani­
                                                                                      In virtù dell’obbligo di dichiarazione, i casi di morbillo
                    tarie e medici/servizi partner                                    dichiarati alle autorità cantonali sono registrati
                                                                                      centralmente dall’UFSP, che è così in grado di fornire
      Aprile 2013

                                                                                      una panoramica della situazione in Svizzera. L’UFSP
                    9.1	Ruolo dei medici curanti
                                                                                      pubblica ogni settimana i dati aggiornati nel proprio
                    I medici curanti svolgono un ruolo cruciale nella preven-
                    zione e nella lotta contro il morbillo. Oltre ad essere respon-   Bollettino    e    su    Internet (www.bag.admin.ch/
                    sabili della somministrazione dei vaccini all’età definita in     infstats-it). In presenza di un’epidemia di morbillo
                    base al calendario vaccinale, sono i primi a riconoscere un       estesa a diversi Cantoni, l’UFSP aggiorna rego-
                    caso clinico sospetto di morbillo, a confermarlo mediante         larmente      questi      ultimi    sull’evolversi   della
                    esami di laboratorio, a raccogliere informazioni riguardanti      situazione. Inoltre informa la popolazione attraverso i
                    l’esposizione (scuole frequentate, eventuali viaggi all’e-        media ed emette rac-comandazioni generali. In
                    stero) e l’eventuale insorgenza di altri casi nella cerchia del   circostanze eccezionali o in pre-senza di un’epidemia di
                    paziente, nonché ad attuare le misure mirate a limitare la        grandi proporzioni, definisce i provvedimenti da
                    diffusione nella cerchia ristretta. I medici curanti dichiarano   adottare in collaborazione con i Cantoni colpiti. L’UFSP
                    i casi al medico cantonale entro 24 ore. Inoltre prendono le      può coordinare misure la cui esecuzione coinvolge più
                                                                                      Cantoni. Infine, se il virus del morbillo è stato
raccomandazioni

                    misure di protezione appropriate per le persone ad alto ri-
                                                                                      importato o esportato tramite viaggi all’estero,
                    schio di complicazioni.
                                                                                      l’UFSP informa i partner stranieri.
Direttive e

                    9.2	Ruolo delle autorità sanitarie cantonali
                                                                                      9.5         Preparazione       di   tutti    gli     operatori
                    Ai sensi della legge sulle epidemie, le indagini epidemiolo-
                    giche, nonché l’attuazione e il coordinamento delle misure        È importante e indispensabile una buona preparazione di
                    di lotta contro le malattie trasmissibili sono di competenza      tutti gli operatori coinvolti, comprese le scuole dell’obbligo
                    dei Cantoni. In base alla localizzazione del caso sospetto o      e gli istituti di formazione post-obbligatoria, gli asili nido e
                    accertato o del focolaio di morbillo e all’organizzazione spe-    le strutture di custodia collettiva diurna. Il chiarimento in
                                                                                      via preliminare delle procedure da attuare nell’ambito
                    cifica del Cantone, anche altri operatori pubblici, in partico-
                                                                                      della lotta contro il morbillo può contribuire a rimediare
                    lare il servizio di medicina scolastica, possono adottare
                                                                                      precocemente ai problemi di risorse umane, spesso insuf-
                    provvedimenti coordinati dal medico cantonale.
                                                                                      ficienti.
                    Dopo essere giunto a conoscenza di un caso sospetto o
                                                                                      Sulla base delle presenti direttive nazionali vanno creati
                    accertato di morbillo, in seguito a una dichiarazione o at-
                                                                                      nuovi piani d’intervento cantonali o adattati quelli già esi-
                    traverso un altro canale, il medico cantonale prende con-
                                                                                      stenti, per garantire un’azione coerente in tutta la Svizzera.
                    tatto con il medico che ha posto la diagnosi per richiedere
                                                                                      I piani di intervento cantonali tengono conto delle particola-
                    ulteriori informazioni e assicurarsi che nella cerchia ri-
                                                                                      rità locali (come i compiti specifici del servizio di medicina
                    stretta del caso sospetto o accertato di morbillo siano
                                                                                      scolastica) e definiscono procedure operative adeguate alla
                    state prese tutte le misure necessarie. Al medico canto-
                                                                                      realtà cantonale. Nel quadro dell’attuazione della strategia
                    nale spetta eseguire le indagini epidemiologiche e fornire
                                                                                      di eliminazione del morbillo, l’UFSP sviluppa diversi stru-
10                  informazioni mirate alla cerchia allargata del caso di mor-
                                                                                      menti (lettere standard, diagrammi di flusso, liste di con-
                    billo, inoltre è tenuto a informare l’UFSP. All’occorrenza,
                                                                                      trollo, programmi informatici, ecc.) e li mette a disposizione
                                                                                      dei Cantoni.
                             sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

10 Diagnostica del morbillo e supervi­
sio­ne dei casi
                                                                    Tabella 1
                                                                    Diagnosi di laboratorio del morbillo [adattata da 11]. La
10.1 Diagnosi e conferma di un caso sospetto di mor­                tecnica da privilegiare dipende dal momento del prelievo
billo                                                               nel decorso dell’episodio di morbillo.

                                                                                                             Data del prelievo
 Principio: 	ogni sospetto clinico di morbillo deve essere

                                                                                                                                            Osservazioni
                                                                                           analizzato
              confermato da un esame di laboratorio.

                                                                                           Materiale
                                                                         di analisi
                                                                          Tecnica
Di fronte a una persona che presenta un esantema macu-
lo-papuloso e febbre, il medico deve includere il morbillo
nella diagnosi differenziale. Ogni sospetto di morbillo deve
essere confermato o smentito da un esame di laboratorio                 Ricerca           Saliva o       Entro 3 giorni
fin dalla prima (e spesso unica) consultazione, poiché altre         mediante PCR        tampone        dalla comparsa
                                                                      del RNA del         faringeo      dell’esantema
malattie come la rosolia, la quinta malattia e la scarlattina          virus del
possono manifestarsi con sintomi analoghi [11]. All’occor-              morbillo
renza, il medico cantonale può ordinare la conferma della
diagnosi da parte di un laboratorio. Tuttavia, l’esame di labo-      Ricerca degli     Siero, plasma,     Inizio della  Nel 30–40 %:
                                                                       anticorpi           (liquor)        malattia,    IgM negative
ratorio non è indispensabile se la persona malata è epide-              specifici                       eventualmente fino a 3 giorni
miologicamente collegata a un caso di morbillo confermato            contro il virus                    convalescenza     dall’inizio
in laboratorio. Se l’esame permette di escludere un’infe-             (IgM, IgG)                                       dell’esantema.
zione da virus del morbillo, le misure di lotta contro il mor-                                                           Se risultato
billo già avviate vanno sospese. In caso di estesi focolai o                                                             negativo: 2°
epidemie, è sufficiente ricorrere a un esame di laboratorio                                                            prelievo dopo
                                                                                                                         10–14 giorni
per i primi casi delle singole catene di trasmissione.                                                                 per valutare le
                                                                                                                             IgG
10.1.1 Diagnostica del morbillo in laboratorio

                                                                                                                                                           Aprile 2013
 Principio: 	il metodo di scelta consiste nel rilevamento          10.2 Dichiarazione di un caso sospetto o accertato di
              mediante PCR dell’RNA del virus del                   morbillo
              morbillo in un campione di saliva o un
              tampone faringeo prelevato nei primi tre               Principio: 	ogni caso sospetto di morbillo deve essere
              giorni dalla comparsa dell’esantema.                                dichiarato entro 24 ore

Il metodo di scelta per il rilevamento dell’ RNA virale del         La rapida attuazione delle misure di controllo si basa sulla
morbillo in un campione di saliva o un tampone faringeo è la        dichiarazione immediata dei casi sospetti e accertati di mor-
RT-PCR che consiste in una fase di retro trascrizione dell’         billo e sul riconoscimento precoce dei focolai nel quadro
RNA in DNA seguita da una fase di amplificazione genica             del sistema di dichiarazione obbligatoria. Il termine per la

                                                                                                                                                           raccomandazioni
[16]. Questo metodo diagnostico è particolarmente sensi-            dichiarazione è di 24 ore sia per i medici sia per i laboratori.
bile nei primi tre giorni successivi alla comparsa dell’esan-       I medici inviano la dichiarazione, completa e con il nomina-
tema (> 80 %) [12]. In alternativa è possibile individuare nel      tivo, al medico cantonale del Cantone di domicilio o di di-
                                                                                                                                                           Direttive e

siero gli anticorpi IgM specifici anti-morbillo, che indicano       mora del paziente. Il medico cantonale trasmette entro 24
una malattia in atto, mediante un test ELISA [11,13]. In que-       ore la dichiarazione all’UFSP mediante l’apposito formula-
sto caso i falsi negativi sono però frequenti (dal 30 al 40 %       rio. Il medico curante di solito esegue la dichiarazione in
nei tre giorni successivi alla comparsa dell’esantema)              due tempi, dapprima usando il formulario di dichiarazione
[11,12]. Quindi in caso di risultato negativo occorre prele-        iniziale e in seguito con il formulario di dichiarazione com-
vare un nuovo campione da 10 a 14 giorni dopo l’apparizione         plementare. La dichiarazione iniziale serve a segnalare e
dell’esantema per determinare il decorso del titolo delle IgG       identificare il caso. La dichiarazione complementare, più
[11]. La tabella 1 presenta un riepilogo dei test diagnostici       dettagliata, fornisce informazioni sul quadro clinico, il de-
del morbillo.                                                       corso, lo stato vaccinale e le esposizioni. Per segnalare il
Un titolo di IgG anti-morbillo ≥ 500 UI/l, ottenuto mediante        caso, i medici possono anche utilizzare direttamente il for-
un test quantitativo calibrato secondo lo standard interna-         mulario di dichiarazione complementare, a patto che lo spe-
zionale, è considerato protettivo contro un’infezione sinto-        discano entro i termini previsti dalla legge. La dichiarazione
matica [14].                                                        va inviata senza attendere i risultati di laboratorio; fin dalla
Per l’epidemiologia molecolare è utile conoscere il genotipo        prima visita il medico curante raccoglie il maggior numero
del virus del morbillo di ogni catena di trasmissione. Questa       possibile di informazioni, che sono importanti sia per piani-
analisi supplementare viene effettuata su campioni di pa-           ficare l’intervento sia per classificare il caso.
zienti nei quali è stato evidenziato il virus. L’UFSP o l’Ufficio   I laboratori diagnostici dichiarano entro 24 ore gli esami di
del medico cantonale prenderà contatto con il medico cu-            esito positivo al medico cantonale e all’UFSP, indipendente-                                  11
rante.                                                              mente dal materiale analizzato e dal metodo impiegato.

                                                                                                                                 sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
                    Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

                    È raccomandato l’invio dei formulari per fax. Tutti i              In presenza di un caso sospetto o accertato di morbillo, il
                    formulari di dichiarazione possono essere scaricati                medico curante identifica immediatamente le persone che
                    all’indirizzo: www.bag.admin.ch/infreporting                       fanno parte del nucleo familiare colpito e individua tra esse
                                                                                       quelle potenzialmente contagiose. Per farlo deve rilevare lo
                    10.3 Esclusione di un caso sospetto o accertato                    stato vaccinale, principalmente controllando i certificati di
                    di morbillo                                                        vaccinazione. La somministrazione precoce della vaccina-
                                                                                       zione post-esposizione contro il morbillo (MOR) permette
                                                                                       generalmente di evitare la malattia [18]. Pertanto, le per-
                     Principio:	ogni caso sospetto o accertato di morbillo è          sone potenzialmente contagiose dovrebbero essere vacci-
                                 escluso dalle strutture collettive e resta a          nate entro 72 ore dalla prima esposizione. Con questa mi-
                                 domicilio durante i quattro giorni successivi         sura è generalmente possibile impedire la propagazione del
                                 alla comparsa dell’esantema.                          virus a partire da queste persone. Trascorsa questa finestra
                                                                                       temporale, la vaccinazione post-esposizione non è più effi-
                                                                                       cace. Ciò vale in particolare per le persone dello stesso nu-
                    Dal momento in cui si sospetta un caso di morbillo, la per-        cleo familiare, poiché il tempo utile di solito è già scaduto
                    sona colpita va esclusa dalle strutture collettive e può es-       nel momento in cui viene formulata la diagnosi clinica. Allo
                    sere autorizzata a ritornarvi solo a partire dal 5° giorno suc-    scopo di impedire la propagazione del virus nelle strutture
                    cessivo alla comparsa dell’esantema. Il sospetto clinico di        collettive o nei luoghi di lavoro, tutte le persone potenzial-
                    morbillo deve essere confermato dal laboratorio il più pre-        mente contagiose in seno a un ambiente domestico colpito
                    sto possibile. Se i risultati permettono di escludere il mor-      da un caso sospetto o accertato di morbillo (bambini e
                    billo, il provvedimento di esclusione può essere revocato. I       adulti) devono essere escluse dalle strutture collettive e re-
                    malati di morbillo professionalmente attivi vanno messi in         stare a casa per la durata massima del periodo di incuba-
                    congedo per malattia per lo stesso numero di giorni. Indi-         zione, ossia per 21 giorni dalla comparsa dell’esantema
                    pendentemente dalla conferma o meno del morbillo, la per-          nella persona affetta da morbillo [19]. Questa regola si ap-
                    sona malata deve restare a casa ed evitare di avere contatti       plica anche alle persone potenzialmente contagiose che
                    con persone non vaccinate o aventi uno stato immunitario           hanno ricevuto una dose post-esposizione di vaccino con-
                    incerto.                                                           tro il morbillo. Un’eccezione alla regola dell’esclusione può
                                                                                       essere concessa solo se è determinabile con sicurezza il
                    11 Prevenzione della trasmissione nella                            momento esatto del primo contatto con il caso sospetto o
      Aprile 2013

                                                                                       accertato di morbillo nel nucleo familiare ed entro 72 ore è
                    cerchia ristretta                                                  stata somministrata una vaccinazione MOR post-esposi-
                                                                                       zione. La possibilità dell’esclusione da un luogo di lavoro
                    11.1 L’ambiente domestico, luogo di trasmissione pri­              diverso da una struttura collettiva va valutata caso per caso
                    vilegiato                                                          (v. capitolo 12.5.3). Quando l’esclusione si rivela necessa-
                    Dato che nell’ambiente domestico i contatti sono partico-          ria, il medico curante contatta il medico cantonale, il quale
                    larmente stretti, gli altri membri del nucleo familiare sono       avvia i provvedimenti necessari. Per ordinare l’esclusione
                    soggetti al massimo rischio di esposizione al morbillo e di        dei membri potenzialmente contagiosi di un nucleo fami-
                    trasmissione della malattia (incidenza di casi secondari           liare non bisogna attendere che la diagnosi venga confer-
                    > 80 % tra le persone non immuni) [15]. L’elevata trasmis-         mata da un esame di laboratorio. Se i risultati di laboratorio
                    sione è favorita dal lungo periodo di contagiosità e dalla         consentono di escludere la diagnosi di morbillo, la misura
                    capacità del virus del morbillo di restare in sospensione          viene immediatamente revocata.
raccomandazioni

                    nell’aria sotto forma di aerosol infettivo (particelle di diame-   Le persone potenzialmente contagiose in seno a un nucleo
                    tro ≤ 5 μm) fino a due ore dall’emissione [16, 17]. Le per-        familiare dovrebbero chiamare immediatamente un medico
                    sone non immuni che appartengono a un nucleo familiare             alla comparsa di prodromi del morbillo. Anche se nel frat-
Direttive e

                    con un caso di morbillo corrono dunque un rischio molto            tempo contraggono la malattia, la vaccinazione MOR resta
                    elevato di essere infettate e di divenire a loro volta conta-      indicata, al più presto tre settimane dopo la malattia, per
                    giose prima della comparsa dei sintomi tipici della malattia.      assicurare la protezione contro la rosolia e gli orecchioni. Se
                                                                                       è già stata somministrata una prima dose di vaccino nel
                    11.1.1 Ricerca, vaccinazione e isolamento delle per-               quadro delle misure di lotta al morbillo, la seconda dose
                    sone potenzialmente contagiose nel nucleo familiare di             dovrà essere somministrata rispettando un intervallo mi-
                    un caso sospetto o accertato di morbillo                           nimo di un mese.

                     Principio: 	ogni persona potenzialmente contagiosa
                                  in seno ad un ambiente domestico colpito
                                  da un caso sospetto o accertato di morbillo
                                  viene esclusa dalle strutture collettive e deve
                                  rimanere a domicilio per la durata massima
                                  del periodo di incubazione, cioè 21 giorni
                                  dalla comparsa dell’esantema nel malato
                                  di morbillo, anche se ha ricevuto una prima
                                  dose post-esposizione di vaccino contro
12                                il morbillo.

                             sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

11.2 Impedire la trasmissione agli altri pazienti in                 Il medico curante provvede anche alla protezione, nella fa-
strutture sanitarie                                                  miglia del caso sospetto o accertato di morbillo e nello stu-
                                                                     dio medico o in ospedale, delle persone non immuni e con
 Principio: 	ogni persona potenzialmente contagiosa                 un elevato rischio di complicazioni. Inoltre, provvede a indi-
              riceve una vaccinazione post-esposizione               viduare in particolare le persone che, in virtù della loro atti-
              contro il morbillo (MOR) entro 72 ore dalla            vità privata o professionale, hanno un’alta probabilità di tra­-
              prima esposizione al caso sospetto o                   s­mettere la malattia a persone con un elevato rischio di
              accertato di morbillo. In caso contrario viene         complicazioni.
              ordinata l’esclusione dalle strutture collettive
              per la durata massima del periodo di incuba-           Nei contatti con un elevato rischio di complicazioni, come i
              zione (21 giorni dall’ultimo contatto con un           lattanti d’età inferiore a un anno, le gestanti e parte delle
              soggetto contagioso).                                  persone immunosoppresse [23], spesso non è possibile
                                                                     somministrare la vaccinazione post-esposizione contro il
                                                                     morbillo (MOR) a causa della giovane età o delle controindi-
In presenza di un caso sospetto o accertato di morbillo, un          cazioni [24]. Questi soggetti dovrebbero essere ricoverati in
medico di uno studio privato o di un ospedale avvia le mi-           ospedale per la somministrazione, all’occorrenza, di immu-
sure di lotta contro le malattie infettive a trasmissione ae-        noglobuline entro sei giorni dall’esposizione iniziale (immu-
rea, affinché gli altri pazienti, gli accompagnatori e il perso-     nizzazione passiva con dosi di immunoglobuline da 0,25 a
nale sanitario non vengano contagiati nelle sale d’attesa e          0,5 ml/kg di peso corporeo). Va tenuto presente che:
negli ambulatori. Occorre non solo limitare al massimo i             • 	per i lattanti sotto i sei mesi è raccomandato dapprima un
contatti diretti, ma anche impedire che persone non im-                  esame sierologico se i risultati possono essere ottenuti
muni al morbillo entrino negli stessi ambienti in cui ha sog-            in tempo utile per permettere ancora la somministra-
giornato il malato nelle due ore successive al suo passag-               zione di immunoglobuline. Un titolo di IgG anti-morbillo
gio. A causa del rischio di trasmissione aerogena del mor-               ≥ 500 UI/l è considerato protettivo contro le infezioni sin-
billo lungo il tragitto che conduce all’ambulatorio e nell’am-           tomatiche [14]. In questo caso la somministrazione di
bulatorio stesso, la visita va effettuata idealmente a                   immunoglobuline non è necessaria;
domicilio del paziente dopo un primo contatto telefonico. In         • 	i prematuri (bambini nati prima della 33ª settimana di ge-
alternativa, il caso sospetto o accertato di morbillo va rice-           stazione o aventi peso alla nascita < 1500 g) sotto i sei
vuto come ultimo paziente o fuori dall’orario di punta. Se è             mesi sono tutti considerati non immuni. Non è pertanto

                                                                                                                                          Aprile 2013
disponibile un secondo ambulatorio (o una stanza speciale                indicato un esame sierologico prima della somministra-
per i casi infettivi, presente in alcuni studi pediatrici), il ma-       zione di immunoglobuline;
lato deve esservi condotto direttamente. Nel limite del pos-         • 	ogni gestante che non ha ricevuto due dosi accertate di
sibile va evitata l’ospedalizzazione di pazienti affetti da mor-         vaccino contro il morbillo dovrebbe sottoporsi al test per
billo che non presentano complicazioni [20].                             la ricerca di anticorpi IgG anti-morbillo e avere il risultato
In una struttura sanitaria, tutte le persone esposte a un                entro sei giorni dall’esposizione; se il titolo delle IgG è
caso sospetto o accertato di morbillo devono essere infor-               < 500 UI/l è raccomandata la somministrazione di immu-
mate. Il medico valuta la potenziale contagiosità di queste              noglobuline.
persone. Se si tratta di persone potenzialmente conta-
giose, viene loro proposta una vaccinazione post-esposi-             L’opportunità di somministrare immunoglobuline a un lat-
zione contro il morbillo (MOR) entro 72 ore dalla prima              tante tra i 6 e gli 11 mesi d’età deve essere valutata da un
esposizione oppure, a seconda delle circostanze, la sommi-           pediatra     o    da    un     infettivologo    in    ospedale.

                                                                                                                                          raccomandazioni
nistrazione di immunoglobuline entro sei giorni dalla prima          Se le persone con rischio più elevato di complicazioni rice-
esposizione. Se questi termini non possono essere rispet-            vono immunoglobuline entro sei giorni dalla prima esposi-
tati, le persone potenzialmente contagiose devono essere             zione non è necessario escluderle dalle strutture collettive.
                                                                                                                                          Direttive e

escluse dalle strutture collettive per 21 giorni dall’ultima         Se il termine di sei giorni è stato superato, si raccomanda ai
esposizione [21–22]. Nel caso di attività esterne ai settori         contatti a rischio di consultare rapidamente un medico in
delle strutture sanitarie o delle scuole e istituti di forma-        caso di comparsa di prodromi del morbillo. La vaccinazione
zione post-obbligatoria, l’esclusione dal lavoro va valutata         (a partire dai sei mesi di vita) può essere effettuata al
caso per caso (vedi capitolo 16.1).                                  più presto tre settimane dopo l’inizio dell’esposizione.
                                                                     Anche nei lattanti e nelle gestanti che hanno ricevuto immu-
11.3 Misure di protezione individuali per le persone                 noglobuline va pianificata una successiva vaccinazione
con un elevato rischio di complicazioni                              MOR, persino nel caso in cui nel frattempo sia comparso il
                                                                     morbillo (per proteggerli contro gli orecchioni e la rosolia).
 Principio:	le persone con un elevato rischio di compli-            Tra la somministrazione di immunoglobuline e quella del
             cazioni (lattanti d’età inferiore a un anno,            vaccino devono intercorrere almeno cinque mesi [24].
             gestanti, persone immunosoppresse) e che                Se, in base alle misure di lotta contro il morbillo, un lattante
             non hanno un’immunità contro il morbillo                a già ricevuto una dose di vaccino prima dei 9 mesi di età,
             possono ricevere immunoglobuline nei primi              in totale tre dosi sono necessario: la 2a dose è dunque
             sei giorni dopo l’esposizione iniziale al               somministrata a 9 mesi e la 3a dose a 12 mesi. Tra
             morbillo.                                               due dosi deve essere rispettato un intervallo di al-
                                                                     meno 4 settimane.                                                           13

                                                                                                                  sommario
Ufficio federale della sanità pubblica
                    Direttive concernenti la lotta al morbillo e ai focolai di morbillo

                    12 Prevenzione della trasmissione nella                                 dettagli riguardanti l’esposizione, eventuali viaggi all’estero,
                    cerchia allargata e nella popolazione                                   la scuola frequentata, ecc. e prendere conoscenza di possi-
                                                                                            bili altri casi nel nucleo familiare.

                    12.1 Indagini epidemiologiche e attuazione di misure                    12.3 Informazione alla cerchia allargata di un caso so­
                    mirate a interrompere la catena di trasmissione del                     spetto o accertato di morbillo
                    morbillo
                                                                                            12.3.1 Informazione ai contatti
                    In presenza di un caso sospetto o accertato di morbillo, le             Il medico cantonale, in collaborazione con i medici/servizi
                    autorità sanitarie devono adattare l’intervento alla situa-             partner, provvede a un’informazione mirata della cerchia al-
                    zione epidemiologica locale e nazionale, al momento in cui              largata del caso sospetto o accertato di morbillo (scuola
                    avviene la dichiarazione e alle risorse disponibili.                    dell’infanzia, asilo nido o struttura di custodia collettiva
                    L’indagine epidemiologica del caso sospetto o accertato di              diurna, luogo di lavoro, altre strutture collettive, ecc.). Le
                    morbillo comprende:                                                     direzioni degli istituti interessati sono informate sulla situa-
                                                                                            zione, i rischi e le misure previste.
                    1. la conferma della diagnosi di morbillo;
                    2.	l’identificazione di altri casi sospetti o accertati di morbillo;   12.3.2 Informazione alle altre autorità sanitarie canto-
                    3. l’identificazione
                        	                della fonte dell’infezione (identificazione       nali
                        del caso indice);                                                   In linea di principio, il medico cantonale prende a carico il
                    4.	l’identificazione delle persone potenzialmente contagiose           caso sospetto o accertato di morbillo nonché i contatti iden-
                        per le quali sono indicate una profilassi (protezione dei           tificati che risiedono nel suo Cantone. Se il malato sog-
                        contatti) o altre misure (prevenzione della trasmissione);          giorna o ha soggiornato in un Cantone diverso da quello in
                    5. l’identificazione
                        	                 di altre popolazioni a rischio che potreb-       cui è domiciliato (frequentazione scolastica, attività profes-
                        bero beneficiare di una vaccinazione di recupero (pre-              sionale, ecc.), il medico cantonale informa il suo omologo
                        venzione della propagazione);                                       del Cantone interessato. Quest’ultimo si incarica di cercare
                        	
                    6. l’informazione    all’UFSP e ad eventuali altri Cantoni coin-        le persone potenzialmente contagiose non domiciliate nel
                        volti;                                                              Cantone di residenza del malato e di adottare le misure ne-
                    7. la
                        	 pianificazione dell’informazione alla cerchia della per-         cessarie. Ciascun medico cantonale può ricorrere all’aiuto
                        sona malata, ai medici/servizi partner, al personale sani-          dell’UFSP per informare gli altri Cantoni e coordinarsi con
      Aprile 2013

                        tario e, a seconda della situazione, al pubblico;                   essi.
                    8. la
                        	 documentazione del caso.                                         Entro 24 ore il medico cantonale trasmette all’UFSP l’infor-
                                                                                            mazione o la dichiarazione riguardante il caso sospetto o
                    Gli interventi e le misure attuate dalle autorità sanitarie per         accertato di morbillo. L’UFSP va informato anche sull’even-
                    interrompere la catena di trasmissione consistono in:                   tualità che un malato abbia viaggiato all’estero durante il
                        	
                    1. un’informazione      mirata alla cerchia del caso di morbillo o      suo periodo di contagiosità (potenziale importazione o
                        del focolaio di morbillo e, in base alla situazione, un’infor-      esportazione del morbillo) o che durante questo periodo sia
                        mazione generale alla popolazione;                                  stato in contatto con persone residenti all’estero, a meno
                    2. il	 controllo dello stato vaccinale oltre la cerchia ristretta      che ciò non sia già chiaramente menzionato nella dichiara-
                        del caso, accompagnato da raccomandazioni e da azioni               zione inviata all’UFSP.
                        di vaccinazione di recupero;
                    3. la
                        	 vaccinazione dei contatti non vaccinati o vaccinati in           12.3.3 Informazione al corpo medico e alla popola-
raccomandazioni

                        modo incompleto;                                                    zione
                        	
                    4. l’esclusione     dei malati dalle strutture collettive o dal         In presenza di un focolaio di morbillo, il medico cantonale
                        luogo di lavoro (con reinserimento possibile dal 5° giorno          informa il corpo medico (medici generici, pediatri, infettivo-
Direttive e

                        successivo alla comparsa dell’esantema);                            logi, ginecologi, policlinici e servizi di pronto soccorso) e, a
                        	
                    5. l’esclusione    dalle strutture collettive o dal luogo di lavoro     seconda della situazione, la popolazione del Cantone inte-
                        delle persone potenzialmente contagiose i) appartenenti             ressato. Oltre a una presentazione della situazione e a una
                        al nucleo familiare di un caso di morbillo, per 21 giorni           breve descrizione della malattia, fornisce le seguenti infor-
                        dalla comparsa dell’esantema nella persona affetta da               mazioni (elenco non esaustivo):
                        morbillo oppure ii) appartenenti alla cerchia ristretta o           1. il	 morbillo non è una malattia innocua: può causare com-
                        allargata, per 21 giorni dall’ultima esposizione al caso di            plicazioni e perfino il decesso;
                        morbillo;                                                           2. il	 morbillo non è una malattia infantile: in particolare,
                    6. eventualmente,
                        	                 la parziale o totale chiusura temporanea            oggi colpisce anche adolescenti e giovani adulti;
                        dell’istituto coinvolto, la cancellazione di manifestazioni,        3. si
                                                                                               	 può prevenire il morbillo facilmente, efficacemente e
                        ecc.                                                                   a basso costo tramite la vaccinazione, che può essere
                                                                                               fatta a tutte le età a partire dai sei mesi di vita;
                    12.2	Ricerca di informazioni complementari sul caso                     4. chiunque
                                                                                               	            sia nato dopo il 1963 dovrebbe controllare il
                    sospetto o accertato di morbillo                                           proprio certificato di vaccinazione (o farlo controllare dal
                    Non appena è venuto a conoscenza di un caso sospetto o                     proprio medico o da un farmacista). Se una persona non
                    accertato di morbillo, il medico cantonale contatta il medico              è vaccinata o è vaccinata in modo incompleto contro il
                    che ha formulato la diagnosi per avere ulteriori informazioni.             morbillo, si raccomanda una vaccinazione di recupero
14                  Eventualmente può essere indicato contattare anche il ma-                  fino a due dosi (MOR), a meno che la persona non sia
                    lato o il suo rappresentante legale, per ottenere maggiori                 sicura di avere già avuto il morbillo;

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