DINOSAURO BIG JOHN - TRIESTE: PRENDE IL VIA NEL LABORATORIO DELLA ZOIC LA RICOSTRUZIONE DELLO SCHELETRO DI UN ENORME TRICERATOPO, IN ASSOLUTO UNO ...

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DINOSAURO BIG JOHN - TRIESTE: PRENDE IL VIA NEL LABORATORIO DELLA ZOIC LA RICOSTRUZIONE DELLO SCHELETRO DI UN ENORME TRICERATOPO, IN ASSOLUTO UNO ...
DINOSAURO BIG JOHN – TRIESTE:
PRENDE IL VIA NEL LABORATORIO
DELLA ZOIC LA RICOSTRUZIONE
DELLO SCHELETRO DI UN ENORME
TRICERATOPO, IN ASSOLUTO UNO
DEI PIU’ GRANDI ESEMPLARI MAI
RITROVATI
PRENDE IL VIA NEL LABORATORIO DELLA DITTA TRIESTINA
ZOIC LA RICOSTRUZIONE DELLO SCHELETRO DI UN ENORME
    TRICERATOPO, IN ASSOLUTO UNO DEI PIÙ GRANDI
    ESEMPLARI DI DINOSAURO DI QUESTA SPECIE MAI
                     RITROVATO

“BIG JOHN” È STATO ESTRATTO SU SUOLO AMERICANO ED È
   ARRIVATO A PEZZI NELLE MANI SPECIALIZZATE DEI
   PALENTOLOGI TRIESTINI – TRA I POCHI AL MONDO A
 OPERARE SU RESTI FOSSILI DI QUESTE PROPORZIONI –
ANCORA CUSTODITO NEGLI SPECIALI IMBALLAGGI DI BENDE
                       GESSATE
DINOSAURO BIG JOHN - TRIESTE: PRENDE IL VIA NEL LABORATORIO DELLA ZOIC LA RICOSTRUZIONE DELLO SCHELETRO DI UN ENORME TRICERATOPO, IN ASSOLUTO UNO ...
LA RICOSTRUZIONE POTRÀ ESSERE SEGUITA PASSO PASSO IN
  UN WORK IN PROGRESS SUI CANALI SOCIAL DELLA ZOIC
  (YOUTUBE, FACEBOOK E INSTAGRAM). ATTESA A INIZIO
      PRIMAVERA LA CONCLUSIONE DEL MONTAGGIO E
L’ESPOSIZIONE AL PUBBLICO NEL NUOVO SHOW ROOM DELLA
              DITTA ZOIC IN VIA FLAVIA

TRIESTE- Dopo il successo dell’esposizione al pubblico, lo
scorso ottobre, dell’ultimo dinosauro preparato dalla Zoic –
ditta triestina d’eccellenza mondiale nell’ambito della
paleontologia, specializzata nell’estrazione e lavorazione dei
resti fossili, anche di notevoli proporzioni – è adesso la
volta di uno tra gli esemplari più grandi mai ritrovati di
triceratopo, certamente il più famoso tra i “dinosauri
cornuti”, tipica specie dell’attuale America del Nord,
risalente al Cretaceo superiore (tra i 68 e i 95 milioni di
anni fa). “Big John”, questo il nome attribuito all’ultimo,
enorme reperto arrivato tra le mani dei paleontologi
triestini, ha un cranio stimato oltre due metri e mezzo di
lunghezza per quasi due metri di larghezza. L’enorme bestione
cornuto doveva essere la novità natalizia per gli amanti di
questi fossili, con un’estrazione e preparazione presentata al
pubblico a step in un entusiasmante work in progress allestito
nel nuovo show room che la Zoic ha recentemente acquisito in
via Flavia. Malgrado la pandemia, e le conseguenti restrizioni
alle attività dal vivo, sarà comunque possibile seguire online
la rinascita di questo animale fin dalle prime fasi, con la
messa in linea da oggi di una serie di video sui canali social
della ditta triestina: Youtube, Facebook e Instagram.

                   Il video di presentazione:

         https://drive.google.com/file/d/1oPLn6CquvwrRfzLJXEWZ_-
                      6MdwfeeXIhk/view?usp=sharing

Big John è stato scavato in un giacimento fossilifero degli
Stai Uniti ed è arrivato a Trieste a pezzi, ancora custodito
negli speciali imballaggi
fatti bi bende gessate. È
ora necessario un lungo
lavoro di apertura dei
contenitori, pulizia delle
ossa e restauro delle parti
mancanti      per    poter
procedere con il montaggio
e veder così comparire uno
dei più iconici dinosauri
che mai abbiano popolato il nostro pianeta. «Vogliamo offrire
a Trieste un altro spettacolo indimenticabile», spiega il
titolare della Zoic Flavio Bacchia. «Da sempre siamo impegnati
a condividere con gli appassionati o i semplici curiosi la
nostra peculiare attività e speriamo che anche questa volta ci
sarà modo di mostrare il lavoro finito prima che “Big John” si
incammini per la sua destinazione finale, che con ogni
probabilità sarà qualche famoso museo internazionale». Si
potranno così conoscere le tecniche di estrazione di fossili
complessi, scoprire come vengono cavati, e quindi lavorati,
passo passo prima di prendere nuovamente forma. Unica realtà
italiana che lavora a questi livelli, si devono alle
preparazioni del team triestino della Zoic – che vanta
un’esperienza ormai riconosciuta a livello internazionale, dal
Canada all’Australia, fino alla Russia, il Giappone e,
naturalmente, l’Europa – numerosi degli esemplari custoditi in
diverse collezioni, sia pubbliche che private, di tutto il
mondo.

L’auspicio è quindi quello di accompagnare il pubblico con
aggiornamenti video periodici che sveleranno le fasi più
delicate e spettacolari della lavorazione e del montaggio
dell’enorme reperto, fino ad arrivare in primavera alla
possibilità di aprire le porte della nuova sede espositiva per
far toccare letteralmente con mano il gigantesco dinosauro
cornuto.

ufficio stampa volpe&sain

20 MINUTI CON IL CRAF: IL 25
GENNAIO   LIVE    TALK   CON
MARIANNA SANTONI, GURU DI
PHOTOSHOP
Spilimbergo (PN), 19 gennaio 2021 – La “regina di Photoshop”
in diretta per “20 minuti con il CRAF”. Il 25 gennaio alle
19.00 il Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia di
Spilimbergo ospiterà su Facebook nel palinsesto del live
talk Marianna Santoni, prima esperta italiana ed oggi unica
donna eletta Miglior Adobe Guru per Photoshop e Lightroom.

“Un grande onore per noi – afferma il direttore del Centro
Alvise Rampini – tanti gli argomenti della nostra
conversazione, dall’attività formativa grazie alla quale in
questi giorni ha conquistato il primo posto nella
classifica Tau Visual come migliore docente in Italia esperto
in post-produzione, ai numerosi riconoscimenti ottenuti,
passando attraverso la sua attività di fotografa e alle
numerose consulenze per la gestione di importanti archivi
fotografici”.

Marianna Santoni a 43 anni è l’unica donna italiana Eizo
Ambassador, l’unica fotografa italiana Canson Infinity
Ambassador, unica donna europea X-Rite Coloratti Master e
prima ritoccatrice europea Wacom Evangelist. Nel 2007 ha
ricevuto come “donna dell’anno” il Premio Pericle d’Oro e nel
2010 è stata nominata al merito dal Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali tra le 54 donne di talento del nostro
Paese. Questo riconoscimento in particolare le è stato
attribuito per “aver innescato un autentico tsunami di
innovazione nel mondo della fotografia”: “Una luminosa
carriera – commenta il presidente Enrico Sarcinelli – che
nasce dal solido connubio di umanità e competenza, al servizio
degli studenti e delle aziende internazionali più importanti”.

Dal 2004 Santoni è relatrice per Canon, Nikon, Fujifilm ed
Elinchrom. Autrice di oltre settanta pubblicazioni, ha svolto
oltre mille incarichi di formazione, ha tenuto lezioni in 13
università e insegna fotografia digitale e post-produzione
all’ISIA di Urbino dal 2010 nella specialistica post-laurea in
fotografia di Beni Culturali. Pochi sanno che Marianna Santoni
è consulente per la digitalizzazione e archiviazione del
patrimonio artistico: di recente ha infatti curato l’archivio
del jazz del fotografo Roberto Polillo e nell’ambito della
fotografia forense è consulente per alte realtà governative,
tra cui l’Esercito Italiano.

È stata al CRAF qualche anno fa per un evento formativo in
presenza e una conferenza, entrambi sold-out: “L’impeccabile
preparazione e l’energia travolgente che trasmette in tutte le
performance continuano a decretare la sua popolarità –
conclude Alvise Rampini – durante il nostro incontro online
avremo modo di sottoporle tantissime domande e la nostra
responsabile dell’organizzazione Maria Santoro la intervisterà
per farci conoscere ancora meglio il segreto del suo
successo”.

Premio Galileo 2021: nella
cinquina finalista Antonio
Casilli, Pier Paolo Di Fiore,
Barbara Mazzolai, Alberto
Piazza e Chiara Valerio
Si è riunita questa mattina in digitale la Giuria Scientifica
del Premio letterario Galileo per la divulgazione
scientifica, che ha selezionato i 5 autori che accederanno
alla fase finale del Premio: Antonio Casilli, con Schiavi del
clic.    Perché     lavoriamo     tutti     per   il    nuovo
capitalismo? (Feltrinelli), Pier Paolo Di Fiore con Il prezzo
dell’immortalità. Cosa sappiamo del cancro e come possiamo
sconfiggerlo (Il Saggiatore), Barbara Mazzolai con La natura
geniale. Come e perché le piante cambieranno (e salveranno) il
pianeta (Longanesi), Alberto Piazza con Genetica e destino.
Riflessioni su identità, memoria ed evoluzione (Codice
Edizioni),     Chiara   Valerio    con   La   matematica     è
politica (Einaudi).

Alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di
Padova, Andrea Colasio, la Giuria del Premio, presieduta
da Maria Chiara Carrozza, ex ministro, direttore scientifico
Fondazione Don Gnocchi e professore ordinario di Bioingegneria
industriale Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha introdotto
in prima battuta i 41 libri, tra le 150 candidature, che
avevano superato la prima selezione del Premio.

Nel corso dell’incontro della Giuria scientifica sono
intervenuti,     in    qualità    di   giurati:    Gabriele
Beccaria, giornalista coordinatore Tuttoscienze e Tuttosalute
La Stampa; Giovanni Caprara, saggista ed editorialista
scientifico Corriere della Sera; Anna Cereseto, professore
ordinario di Biologia Molecolare e direttore del Laboratorio
di Virologia Molecolare CIBIO Università di Trento; Massimo
Cerofolini, giornalista, conduttore Eta Beta Radio 1
Rai; Annamaria Colao, professore ordinario di Endocrinologia e
Malattie del Metabolismo, Cattedra Unesco di Educazione alla
Salute e allo Sviluppo Sostenibile Università Federico II di
Napoli, vincitrice del Premio Geoffrey Harris; Carmen
Giordano, professore associato di Bioingegneria Politecnico di
Milano, principal investigator progetti MINERVA e DIANA ERC-
Consiglio Europeo delle Ricerche; Luciano Onder, giornalista,
conduttore TG5 Salute; Rossella Panarese, giornalista, autrice
e conduttrice Radio3Scienza; Roberto Ragazzoni, professore
ordinario di Astronomia Università di Padova, direttore
Osservatorio Astronomico di Padova, vincitore del Premio
Wolfgang Paul della Fondazione Alexander von Humboldt; e Sahra
Talamo, professore ordinario e direttrice Laboratorio di
Radiocarbonio-BRAVHO Alma Mater Studiorum Università di
Bologna, principal investigator progetto RESOLUTION ERC-
Consiglio Europeo delle Ricerche.

«Siamo arrivati alla XV edizione del Premio letterario Galileo
e oggi possiamo confermare il successo della formula
sperimentata negli ultimi anni con l’Università di Padova e
ItalyPost – ha commentato l’assessore alla Cultura Andrea
Colasio. L’edizione 2021 del Premio continua questo percorso,
puntando ad ampliare ulteriormente la caratura nazionale di un
Premio che ha la capacità di cogliere i processi più
emblematici del nostro presente. La scelta della cinquina di
quest’anno è un’ulteriore dimostrazione dell’importanza di
promuovere la divulgazione scientifica e per questo esprimo il
mio ringraziamento a tutti i membri della Giuria» ha concluso
l’Assessore.

Il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica
entra ora nella fase finale: le 5 opere saranno esaminate
congiuntamente dalla Giuria degli Studenti – composta da 200
studenti universitari e dagli studenti di dieci classi
delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia. La
cerimonia di consegna del Premio letterario Galileo per la
divulgazione scientifica si terrà venerdì 14 maggio a
Padova. Il giorno precedente – giovedì 13 maggio – i 5 autori
finalisti presenteranno al pubblico le opere in concorso.

Il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica è
promosso dal Comune di Padova-Assessorato alla Cultura.

La cinquina finalista: autori e opere

Antonio Casilli, Schiavi del clic. Perché lavoriamo tutti per
il nuovo capitalismo? (Feltrinelli)
L’autore. Antonio A. Casilli, sociologo,        e
                                                ̀   professore
all’università Te
                 ́ le
                    ́ com Paris e ricercatore associato alla
́cole des hautes e
E                ́tudes en sciences sociales.
L’opera. Le profezie sulla “fine del lavoro” risalgono
all’alba della civiltà industriale. Anche oggi c’è un’opinione
diffusa sulla rivoluzione tecnologica, ed è che l’intelligenza
artificiale sostituirà gli uomini, cancellando il lavoro come
lo conosciamo. Un’idea del tutto infondata. Le nostre
inquietudini sono un sintomo della vera trasformazione in
atto: non una scomparsa del lavoro, ma la sua
digitalizzazione.
Con un’inchiesta sul nuovo capitalismo delle piattaforme,
Antonio Casilli getta luce sulla manodopera dell’economia
contemporanea: centinaia di migliaia di schiavi del clic
vengono reclutati in Asia, in Africa e in America Latina per
leggere e filtrare commenti, classificare le informazioni e
aiutare gli algoritmi ad apprendere. È una rivoluzione che ci
riguarda da vicino, molto più di quanto vorremmo vedere,
perché trasfigura il lavoro in un gesto semplice, frammentario
e pagato sempre meno o perfino nulla, quando a compierlo sono
addirittura i consumatori. Casilli esplora le strategie e le
regole del nuovo taylorismo, nel quale Amazon, Facebook, Uber
e Google sono gli attori principali grazie alla capacità di
sfruttare i propri utenti inducendo gesti produttivi non
remunerati. Servono tutti gli strumenti della sociologia e
della scienza politica, del diritto e dell’informatica per
smascherare le logiche economiche della società plasmata dalle
piattaforme digitali. Per la prima volta, con questo libro
riusciamo a immaginarne il superamento: la posta in gioco
della nostra epoca è la lotta per il riconoscimento del lavoro
di chi fa funzionare le macchine senza diritti e, spesso,
senza consapevolezza. Siamo tutti lavoratori digitali e
abbiamo bisogno di una nuova coscienza di classe.

Pier Paolo Di Fiore con Il prezzo dell’immortalità. Cosa
sappiamo del cancro e come possiamo sconfiggerlo (Il
Saggiatore)
L’autore. Pier Paolo Di Fiore (1958) è professore ordinario di
Patologia generale presso l’Università degli Studi di Milano e
direttore del «Programma di Novel Diagnostics» dell’Istituto
Europeo di Oncologia. Dal 1984 al 1995 ha lavorato negli Stati
Uniti presso il National Cancer Institute. È membro della
European Molecular Biology Organization e dell’Accademia
Nazionale dei Lincei. Ha all’attivo decine di pubblicazioni
sulle principali riviste scientifiche internazionali, tra
cui Science, Nature e Cell.
L’opera. Tutto comincia da una singola cellula. Una sola, tra
migliaia di miliardi. Una cellula che si divide in due cellule
uguali, e poi lo fa ancora, e ancora, e ancora, dieci, cento,
mille, un milione di volte; una proliferazione che procede
impetuosa e senza freni, seguendo la spinta all’immortalità
iscritta nei geni. Una corsa paradossale, che porta la cellula
a moltiplicarsi fino al punto di pagarne essa stessa il
prezzo, uccidendo il corpo ospitante e scomparendo quindi
assieme a lui.
Questa storia descrive la nascita e l’evoluzione di un tumore;
conoscerla e comprenderla in ogni suo aspetto è l’unico modo
che abbiamo per vincere la battaglia contro il cancro. Pier
Paolo Di Fiore, oncologo di fama internazionale, ci guida alla
scoperta di questo nemico invisibile, mostrandoci che cosa di
lui abbiamo capito, in che modo lo abbiamo fatto e come stiamo
riuscendo lentamente a sconfiggerlo. Dalle mutazioni cellulari
agli oncogeni, dalle metastasi alle targeted drugs, dai
fattori di origine delle neoplasie alle tecniche di
prevenzione, dalle statistiche alle rivoluzionarie rivelazioni
della scienza, quello di Di Fiore è un percorso attorno e
attraverso il mondo del cancro, con l’intento di smontare ogni
falso mito e illuminare ogni zona oscura. Di Fiore indaga,
oltre agli sviluppi più recenti della ricerca, anche la storia
sociale della malattia: una storia fatta di studiosi e
dottori, di pazienti e delle loro famiglie, di dolorose
sconfitte e insperati successi, di grandi intuizioni e
madornali errori.
Il prezzo dell’immortalità è un’opera fondamentale sul tema
più complesso della medicina contemporanea. Un racconto
scientifico nel quale a prendere la parola è per la prima
volta il cancro stesso, con il suo punto di vista e le sue
ragioni, per mostrare che un tumore non è un caos
imprevedibile, ma un programma logico che si muove secondo le
leggi della biologia. E che può essere affrontato, combattuto
e sconfitto.

Barbara Mazzolai con La natura geniale. Come e perché le
piante cambieranno (e salveranno) il pianeta (Longanesi)
L’autrice. Biologa con un Dottorato di ricerca in Ingegneria
dei Microsistemi e un Master Internazionale in Eco-Management
alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dirige il Centro di
Micro-Biorobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia di
Pontedera (Pisa). Nel 2012 è stata coordinatrice del progetto
europeo che ha dato vita al primo robot pianta al mondo, il
Plantoide, capace di riprodurre il comportamento delle radici,
che può essere utilizzato per il monitoraggio degli inquinanti
nel suolo. Oggi è a capo del nuovo progetto, GrowBot, per la
creazione di robot in grado di arrampicarsi e adattarsi
all’ambiente circostante, così come fanno le piante, e che in
futuro potranno essere integrati nelle smart cities. I futuri
robot pianta rampicanti potranno trovare applicazione in
ambito architettonico e urbanistico, per integrare e guidare
sensori all’interno delle città, o per esplorazioni in ambito
archeologico. Nel 2015 Robohub, la maggiore comunità
scientifica internazionale degli esperti di robotica, l’ha
inclusa tra le 25 donne più geniali del settore. Ha ricevuto,
tra gli altri, il prestigioso Premio Marisa Bellisario e, più
recente, il Premio Carla Fendi.
L’opera. Scritto dall’interno       di   uno   dei   laboratori
scientifici più all’avanguardia del pianeta, La Natura
geniale di Barbara Mazzolai racconta come la scienza sia al
lavoro per carpire i segreti nascosti dalla natura e come si
sta svolgendo l’incontro tra biologia e tecnologia che è
destinato a riscrivere il futuro della nostra specie.
Cosa hanno da insegnarci le piante? Quali dei loro segreti
potrebbero aiutarci a costruire un futuro migliore e meno
fosco di quello che oggi iniziamo a intravedere? La tecnologia
sarà mai in grado di riprodurre la potenza nascosta e pulita
del mondo vegetale? La risposta a tutte queste domande è
racchiusa nel lavoro pionieristico della donna che ha
inventato il primo robot della storia ispirato al mondo delle
piante. Perfettamente adattate al loro habitat, le piante
rappresentano un’alternativa evolutiva quasi speculare a
quella del mondo animale: mentre uomini e animali si sono
evoluti privilegiando caratteristiche legate al movimento e
alla velocità, il mondo vegetale ha fatto della lentezza
l’origine della propria resilienza. Se fino a ieri non avevamo
dubbi su quale tra le due fosse la strategia di maggior
successo, oggi qualche dubbio c’è, sollevato dalla crisi
ecologica globale che abbiamo scatenato.
Dal suo privilegiato punto di osservazione in quanto
protagonista della rivoluzione bio-tecnologica in atto, con
rigore scientifico e facilità divulgativa, Barbara Mazzolai
offre spunti e riflessioni illuminanti sul presente e il
futuro del “pianeta azzurro”.

Alberto Piazza con Genetica e destino. Riflessioni su
identità, memoria ed evoluzione (Codice Edizioni)
L’autore. E’ professore emerito di genetica umana presso
l’Università di Torino. Nel 1997, insieme a Luigi Luca Cavalli
Sforza e Paolo Menozzi, ha pubblicato per Adelphi il
fondamentale Storia e geografia dei geni umani.
L’opera. Le sempre maggiori conoscenze che stiamo accumulando
sulla genetica e sull’evoluzione umana hanno una forte
influenza sulla percezione che avvertiamo di noi stessi.
Un’influenza tale da richiamare un concetto potente come il
destino, spesso associato a un’idea di predeterminazione
scritta nei nostri geni. La realtà è però ben più complessa.
In questa raccolta di saggi, il genetista Alberto Piazza
prende spunto proprio dal significato di destino per tracciare
un viaggio di esplorazione della natura biologica, culturale e
morale dell’essere umano, dove scienza, letteratura e
filosofia si incontrano e dialogano. Muovendosi con
disinvoltura tra Primo Levi e Mozart, tra Charles Darwin e
Achille Campanile, Piazza ci conduce in un’appassionata e
profonda riflessione sull’identità, la memoria, la morale e
l’etica.

Chiara Valerio con La matematica è politica (Einaudi).
L’autrice. Chiara Valerio, nata a Scauri nel 1978, è
responsabile della narrativa italiana della casa editrice
Marsilio e lavora a Rai Radio3. Collabora con «L’Espresso» e
«Vanity Fair». Ha studiato e insegnato matematica per molti
anni e ha un dottorato di ricerca in calcolo delle
probabilità. Tra le sue pubblicazioni: A complicare le
cose (Robin, 2003), La gioia piccola d’esser quasi
salvi (nottetempo, 2009), Spiaggia libera tutti (Laterza,
2012).       Per     nottetempo        ha      tradotto      e
curato Flush (2012), Freshwater (2013) e Tra un atto e
l’altro (2015) di Virginia Woolf. Per Einaudi ha
pubblicato Almanacco del giorno prima (2014), Storia umana
della matematica (2016) e Il cuore non si vede (2019).
L’opera. La matematica rivista come prassi politica, e non
solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia:
come la democrazia si fonda su un sistema di regole, crea
comunità e lavora sulle relazioni. Come la democrazia, la
matematica amplia ma non nega. Studiando matematica si
capiscono molte cose sulla verità. Per esempio che le verità
sono partecipate e pertanto i principı̂ di autorità non
esistono; che le verità sono tutte assolute ma tutte
transitorie perché dipendono dall’insieme di definizione e
dalle condizioni al contorno. Svolgere un problema matematico
e
̀ un esercizio di democrazia perche
                                  ́ chi non accetta l’errore e
non si esercita nell’intenzione di capire il mondo non riesce
ne
 ́ a cambiarlo ne
                ́ a governarlo.
Chiara Valerio tesse in un pamphlet polemico un parallelo tra
matematica e democrazia, due aree che non subiscono la
dittatura dell’urgenza.

La Settimana della Scienza e Innovazione
Il Premio Galileo fino al 2017 si svolgeva in contemporanea
con il Galileo Festival, manifestazione dedicata
all’innovazione che negli anni ha portato a Padova ospiti come
il Premio Nobel per la Fisica Andre K. Geim, Alberto
Sangiovanni Vincentelli dell’Università di Berkeley o Viktor
Mayer-Schön berger dell’Università di Oxford. A partire
dall’edizione 2018 i due eventi hanno creato una sinergia che
si è rivelata fondamentale per proporre un upgrade del Premio
e dargli un pubblico più vasto, e a partire dall’edizione
2019, la collaborazione è diventata ancora più speciale: anche
quest’anno il Premio sarà l’evento di punta di Galileo-
Settimana della Scienza e Innovazione, ricco calendario di
eventi in programma dal 10 al 16 maggio 2021.
I vincitori delle precedenti edizioni
Il Premio Galileo seleziona da quindici anni i migliori libri
di divulgazione scientifica pubblicati in lingua italiana nel
biennio precedente. Nelle scorse edizioni si sono succeduti
come presidenti della Giuria Umberto Veronesi, Carlo Rubbia,
Margherita Hack, Elena Cattaneo, Paolo Rossi, Mario Tozzi,
Piergiorgio Odifreddi, Paco Lanciano, Nicoletta Maraschio,
Vittorino Andreoli, Paolo Crepet, Dario Bressanini, Sandra
Savaglio, Alberto Mantovani.

Qui di seguito i vincitori delle precedenti edizioni del
Premio:

     2007 / Francesco e Luigi Luca Cavalli Sforza, Perché la
     Scienza?
     2008 / Andrea Frova, Se l’uomo avesse le ali
     2009 / Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani, Energia per
     l’astronave terra
     2010 / Rino Ruppoli e Lisa Vozza, I vaccini dell’era
     globale
     2011 / Piergiogio Odifreddi, C’è spazio per tutti. Il
     grande racconto della geometria
     2012 / Alex Bellos, Il meraviglioso mondo dei numeri
     2013 / Sergio Pistoi, Il DNA incontra Facebook. Viaggio
     nel supermarket della genetica
     2014 / Frans de Waal, Il bonobo e l’ateo. In cerca di
     umanità fra i primati
     2015 / Carlo Rovelli, La realtà non è come ci appare. La
     struttura elementare delle cose
     2016 / Paolo Gallina, L’anima delle macchine.
     Tecnodestino, dipendenza tecnologica e uomo virtuale
     2017 / Guido Tonelli, La nascita imperfetta delle cose
     2018 / Stefano Mancuso, Plant revolution. Le piante
     hanno già inventato il nostro futuro
     2019 / Cristina Cattaneo, Naufraghi senza volto. Dare un
     nome alle vittime del Mediterraneo
     2020 / Giulio Cossu, La trama della vita. La scienza
della longevità e la cura dell’incurabile tra ricerca e
     false promesse

Per informazioni
Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica
Ufficio Stampa nazionale e internazionale
press@goodnet.it
T. 0490991240 | M. 3932450702
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