Difesa europea: le vulnerabilità dello "Strategic Compass"
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www.startinsight.eu – info@startinsight.eu Difesa europea: le vulnerabilità dello “Strategic Compass” di Luigi Chiapperini1 Per citare questo articolo: Luigi Chiapperini (2022): Difesa europea: le vulnerabilità dello “Strategic Com- pass”, START InSight. https://www.startinsight.eu/difesa-europea-prima-valutazione-strategic-compass-chiapperini/ Abstract (Italian) La novità di questi giorni è lo Strategic Compass, la Bussola strategica, documento che sta per essere approvato dai Capi di stato e di governo dell’Unione Europea. Il documento, nato prima delle operazioni della Russia contro l’Ucraina, ora assume ancora più importanza a seguito di quella che l’Unione Europea considera una inappropriata aggressione nel cuore dell’Europa. Senza dubbio si tratta di un pacchetto di propositi molto ambiziosi e di cui l’Europa ave-va bisogno ma che sono stati più o meno i cavalli di battaglia degli ultimi anni. Ora però vengono raggruppati in questo documento e riconosciuti, alla luce degli ultimi tragici eventi, come obiettivi irrinunciabili. Quali sono i dubbi che nascono scorrendo l’elenco degli obiettivi? Keywords: Difesa europea, PESCO, Strategic Compass La novità di questi giorni è lo Strategic Com- Berlino non erano caduti i freni inibitori di poli- pass, la Bussola strategica, documento che tiche aggressive sia economiche che militari di sta per essere approvato dai Capi di stato e alcuni paesi. L’Europa è letteralmente circon- di governo dell’Unione Europea. data da aree di crisi: gli ex confini con la fu Il documento, nato prima delle operazioni U.R.S.S., l’area caucasica, il Medio Oriente, della Russia contro l’Ucraina, ora naturalmente l’Africa settentrionale e sub sahariana, gli assume ancora più importanza a seguito di stessi Balcani. Una pentola a pressione alle quella che l’Unione Europea considera una porte del vecchio continente che, se non ge- inappropriata aggressione nel cuore dell’Eu- stita adeguatamente, potrebbe esplodere. Nei ropa. fatti, non può essere negato che sussistono Una pentola a pressione alle porte conflitti in atto e potenziali, asimmetrici e sim- metrici, che presuppongono la necessità di di- del vecchio continente sporre di forze pronte in grado di fronteggiare Non è facile parlare di Europa, ancor più dif- minacce sia ibride che classiche, quelle con i ficile risulta affrontare temi legati alla sua poli- carri armati per intenderci, queste ultime con- tica di difesa e sicurezza. Ci abbiamo messo siderate erroneamente dai più ormai defunte. un po’ per capire che con la caduta del muro di 1 Generale di Corpo d’Armata Luigi Chiapperini, già pianificatore nel comando ARRC – Kosovo Force della NATO, comandante dei contingenti nazionali NATO in Kosovo nel 2001 e ONU in Libano nel 2006 e del contingente multinazionale NATO in Afghanistan tra il 2012 e il 2013, Vice Capo del Reparto Pianificazione Generale e Direzione Strategica / Politica delle Alleanze presso lo Stato Maggiore Difesa, Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, attualmente membro del Centro Studi dell’Esercito, presidente dei lagunari dell’A.L.T.A. e collaboratore del Campus universitario CIELS di Padova. ©Copyright START InSight 2022
www.startinsight.eu – info@startinsight.eu Invece è proprio ciò che sta avvenendo in - istituire la capacità di dispiegamento ra- Ucraina in queste settimane. pido fino a 5000 soldati in grado di affrontare Un pregresso marginale: fare di diversi tipi di crisi; - essere pronta a schierare 200 esperti di più? missione PSDC (politica di difesa e di sicu- In passato l’Unione Europea si è affacciata rezza comune) schierabili entro 30 giorni, an- in maniera discreta in alcuni teatri di crisi, met- che in ambienti complessi; tendo in campo alcune missioni essenzial- - condurre regolarmente esercitazioni in mente di monitoraggio e di addestramento ambiente terrestre e in mare; delle forze di sicurezza locali. Infatti sono circa - migliorare la capacità di trasporto strate- 5.000 gli uomini e donne che sotto cappello gico e tattico militare; U.E. sono impegnati in missioni civili e militari - rafforzare le missioni e le operazioni civili per la CSDP (Common Security and Defence e militari della PSDC promuovendo un pro- Policy). cesso decisionale rapido e più flessibile, Ma se l’Europa volesse fare di più, ha gli agendo in modo più fermo e garantendo una strumenti per continuare, se necessario, maggiore solidarietà finanziaria; l’azione politica con altri mezzi? La risposta è - sfruttare appieno il cosiddetto “Strumento sì, ma solo fino ad un certo punto e al netto europeo per la pace” per sostenere i partner. della volontà di farlo che è parsa sinora lati- “Invest”: investire tante. Ed è questa la novità delle ultime setti- Gli Stati membri si sono impegnati a miglio- mane: qualcosa sembrerebbe muoversi con la rare sostanzialmente le loro spese per la difesa “Bussola strategica”. Le dichiarazioni del Com- per soddisfare la nostra ambizione collettiva di missario Borrell sembrerebbero confermare ridurre le carenze critiche di capacità militari e molte delle capacità già esistenti in ambito eu- civili e rafforzare la nostra base industriale e ropeo che sinora, come detto, non si sono vo- tecnologica di difesa europea. L'UE dovrà: lute sfruttare appieno. - condividere gli obiettivi nazionali sull'au- Di cosa parla lo Strategic Com- mento e il miglioramento della spesa per la di- pass: le 4 direzioni fesa per soddisfare le nostre esigenze di sicu- Vengono indicate le quattro direzioni (o pi- rezza; lastri, da qui il nome bussola) da seguire nei - fornire ulteriori incentivi agli Stati membri prossimi 5-10 anni (act, invest, partner and se- affinché si impegnino nello sviluppo collabora- cure) e cioè capacità di agire, investire di più e tivo delle capacità e investano congiuntamente meglio in collaborazione con gli alleati, volontà in abilitatori strategici e capacità di prossima di difendersi in modo autonomo. generazione per operare a terra, in mare, in “Act”: agire aria, nel dominio cibernetico e nello spazio; Per essere in grado di agire rapidamente e - promuovere l'innovazione tecnologica con fermezza ogni volta che scoppia una crisi, della difesa per colmare le lacune strategiche se possibile con i partner o anche da sola e ridurre le dipendenze tecnologiche e indu- quando necessario, l'Unione Europea dovrà: striali. ©Copyright START InSight 2022
www.startinsight.eu – info@startinsight.eu “Partner”: collaborare - rafforzare il ruolo dell'UE quale attore della Al fine di affrontare le minacce e le sfide co- sicurezza marittima. muni, l'UE dovrà: Molta ambizione e tante criticità - rafforzare la cooperazione con i partner Senza dubbio si tratta di un pacchetto di strategici quali la NATO, l'ONU e i partner re- propositi molto ambiziosi e di cui l’Europa gionali, tra cui l'OSCE, l'UA (Unione Africana) aveva bisogno ma che sono stati più o meno i e l'ASEAN; cavalli di battaglia degli ultimi anni. Ora però - sviluppare partenariati bilaterali con paesi vengono raggruppati in questo documento e ri- che la pensano allo stesso modo e partner conosciuti, alla luce degli ultimi tragici eventi, strategici, come Stati Uniti, Canada, Norvegia, come obiettivi irrinunciabili. Regno Unito, Giappone e altri; Quali sono i dubbi che nascono scorrendo - sviluppare partenariati su misura nei Bal- l’elenco degli obiettivi? cani occidentali, nell’Oriente vicino e meridio- Sembra che non vengano risolti i problemi nale, in Africa, in Asia e in America latina, an- incontrati in passato concernenti la reale vo- che attraverso il rafforzamento del dialogo e lontà politica di impiegare queste capacità. della cooperazione, la promozione della parte- In realtà le strutture, i comandi, le forze e le cipazione alle missioni e alle operazioni PSDC risorse essenzialmente ci sono già. e il sostegno allo sviluppo di capacità. L’UE ha Comandi e forze militari, con una “Secure”: sicurezza preponderanza dei primi rispetto alle seconde Al fine di rafforzare la sua capacità di antici- le quali, pur idonee quantitativamente e quali- pare, scoraggiare e rispondere alle minacce e tativamente, risultano per vari motivi difficil- alle sfide attuali e in rapida ascesa e salvaguar- mente impiegabili. dare gli interessi dell'UE in materia di sicu- Partendo dalle strutture deputate al co- rezza, l'UE dovrà: mando e controllo, per le missioni militari - potenziare le proprie capacità di analisi quelle a livello strategico, tutte facenti capo al dell'intelligence; Political and Security Committee, sono i quat- - sviluppare Hybrid Toolbox e Response tro Operational Headquarters (OHQ) resi di- Team riunendo diversi strumenti per rilevare e sponibili da Francia, Germania, Grecia e Italia, rispondere a un'ampia gamma di minacce il Supreme Headquarters Allied Powers Eu- ibride; rope (SHAPE) per via degli accordi «Berlin - sviluppare ulteriormente il pacchetto di plus» e l’EU Operation Centre, in grado di es- strumenti diplomatici informatici e istituire una sere attivato all’occorrenza per operazioni di li- politica di ciberdifesa dell'UE per essere meglio mitata entità e di ridotti livelli di rischio, costi- preparati e rispondere agli attacchi informatici; tuito presso lo Stato Maggiore dell’UE. Invece - sviluppare un Toolbox per la manipola- per quanto concerne le missioni civili, la strut- zione e l'interferenza delle informazioni stra- tura deputata al comando di livello strategico è niere; il Civilian Planning and Conduct Capability - sviluppare una strategia spaziale dell'UE (CPCC). Detta distinzione fa nascere già delle per la sicurezza e la difesa; perplessità: ha senso tenere distinte le mis- sioni “civili” da quelle “militari”? Se un’area è ©Copyright START InSight 2022
www.startinsight.eu – info@startinsight.eu considerata di crisi, l’aspetto civile non può flessibile, agendo in modo più fermo e garan- prescindere da quello militare. tendo una maggiore solidarietà finanziaria”. Inoltre è d’uopo fare una considerazione ri- Negli ultimi dieci anni anche il budget dedi- guardo alla possibile cooperazione tra UE e cato alla difesa è andato sempre più calando, NATO a seguito degli accordi Berlin Plus. La e ciò è accaduto solo in seno all’UE, mentre NATO raccoglie 30 paesi, la UE 27, mentre sono aumentati quelli di tutti gli altri principali sono 21 gli stati facenti parte di entrambe le attori mondiali e regionali, compresi Cina, In- organizzazioni. In questa situazione risulta dia, Giappone e Arabia Saudita. Giova inoltre quanto meno problematico raggiungere in en- ricordare che in Europa solo Regno Unito, trambi i consessi l’unanimità per l’avvio di ope- Francia, Polonia, Romania e gli stati baltici si razioni comuni. Inoltre, nella dichiarazione con- avvicinano al 2% del PIL dedicato alla difesa giunta sulla cooperazione UE-NATO del 10 lu- sulla base delle linee guida della NATO. Anche glio 2018 sono elencati i settori oggetto dell’ac- qui qualcosa sembra stia cambiando radical- cordo, che riguardano essenzialmente mobilità mente, anche in Italia. militare, cybersecurity, minacce ibride, lotta al Inoltre, i sistemi in produzione per singola ti- terrorismo, donne e sicurezza. Non proprio ciò pologia di equipaggiamento rendono l’Europa che ci si aspetterebbe da una vera e propria più debole di quanto a prima vista possa sem- cooperazione militare strutturata. brare. Basti notare che, rispetto agli USA che Ad onor del vero, tentativi di rafforzare la po- ne hanno uno solo, in Europa ci sono quattro litica di difesa e sicurezza comuni ci sono stati: diversi tipi di carro armato, gli USA hanno tre lo sforzo di dotarsi di forze militari dedicate e tipi di missile antinave mentre l’Europa nove, il disponibili per gli scopi dell’UE, la coopera- vecchio continente ha in linea 11 diverse tipo- zione strutturata permanente della PESCO e i logie di fregate mentre gli USA una sola. Ciò fondi europei per la difesa sono gli esempi più comporta per l’Europa comprensibili problemi recenti. di impiego operativo e di supporto logistico in L’Europa è una potenza militare: caso di missioni unitarie. E il trend della proli- ferazione di sistemi d’arma nazionali continua: sulla carta un esempio è lo sviluppo del sistema «Soldato La domanda da porsi allora è come l’UE si futuro», volto ad equipaggiare il combattente pone nei confronti dei maggiori player mon- dei prossimi decenni, che vede in Europa ben diali. Se sommiamo gli equipaggiamenti militari cinque progetti differenti. delle singole nazioni europee e li confrontiamo con quelli di USA, Russia e Cina, possiamo BREXIT: un’assenza micidiale senz’altro affermare che sulla carta l’Europa è Da ultimo, ma probabilmente è l’aspetto più una potenza militare. Ma «non sempre la importante, iniziamo a tener conto dell’effetto somma fa il totale»: lo strumento militare delle che sta avendo la BREXIT sul potenziale della singole nazioni europee letteralmente ristagna difesa europea. Quelli che sono ormai diventati sul suolo europeo ma attualmente non appar- i cugini di secondo grado d’oltremanica fanno tiene all’Unione Europea come entità. Lo Stra- mancare, oltre al nucleare che in Europa di- tegic Compass dice genericamente di “pro- venta appannaggio della sola Francia, il 9% di muovere un processo decisionale rapido e più veicoli per il combattimento della fanteria, il ©Copyright START InSight 2022
www.startinsight.eu – info@startinsight.eu 50% di portaerei, il 28% di veicoli aerei pilotati Quindi l’Europa della Difesa, potenziale gi- a distanza ed il 30% di aerei da rifornimento. gante mondiale, potrebbe ancora vivere vulne- Una delle novità dello Strategic Compass è rabilità che vanno ad aggiungersi all’incapacità l’istituzione della capacità di dispiegamento ra- sin qui dimostrata di agire politicamente all’uni- pido di una unità con fino a 5000 soldati in sono. grado di affrontare diversi tipi di crisi. Eppure Lo Strategic Compass potrebbe essere la dal 2005 sono già disponibili gli European svolta di una situazione che vedeva l’Europa Union Battle Group (EU BG), unità di livello un gigante non tanto dai piedi di argilla quanto reggimento (1.500-2.000 unità) più assetti ae- dalla testa di legno non in grado di addivenire rei e navali, con compiti del tipo Petersberg in- a decisioni. Si pensava che fossero proprio trodotti dal Trattato di Amsterdam nel 1997 questi gli scogli che si intendevano superare (operazioni di supporto alla pace: humanita- con la Bussola strategica: rendere effettiva la rian, peacekeeping and peacemaking nature). capacità dell’Europa di impiegare le forze in si- Ogni anno per ogni semestre nazioni volente- tuazioni di crisi. rose dovrebbero rendere disponibili due EU Quello che non è chiaro nel documento che BG (quindi circa 3.000-4.000 militari in totale). sarà approvato dai capi di stato e di governo L’Italia lo ha fatto per ben tre volte negli ultimi nei prossimi giorni è come saranno prese le de- quattro anni, ma più volte in passato è acca- cisioni nella politica estera e della difesa. La duto che la tabella di turnazione sia rimasta de- grande speranza è che si addivenga a deci- solatamente parzialmente vuota. Senza con- sioni a maggioranza qualificata il che potrebbe tare il fatto che due reggimenti costituiti da un portare finalmente l’Europa ad assumere im- insieme eterogeneo di bassissimo livello ordi- portanti decisioni in relazione ai più importanti nativo, più qualche aereo e qualche nave, dossier internazionali senza quegli impedi- schierabili per non più di trenta fino ad un mas- menti che si sono visti sinora. Detta nuova ca- simo di 120 giorni, sono poco credibili anche pacità decisionale non può prescindere poi se impiegati in qualità di Initial Entry Force per dalla disponibilità reale di forze pronte e ben l’avvio di una operazione militare. Ed infatti non equipaggiate in aggiunta a quei 5.000 militari sono mai stati impiegati. La speranza è che previsti nel documento. queste nuove Task Force, presumibilmente di Solo così con lo Strategic Compass l’Eu- livello Brigata, previste nella Bussola strate- ropa in qualità di vero attore mondiale potrà gica, a parte quello che sembra essere un in- sfornare anziché un topolino (ancorché ag- cremento della forza dagli attuali 3.000-4.000 gressivo) un vero leone capace di contribuire a a 5.000 soldati in totale, siano anche idonee ad tener testa a orsi e dragoni. intervenire in situazioni più critiche rispetto al passato quando, come detto, ci si limitava alle missioni tipo Petersberg. Sembra che sia pro- prio così. Rimane comunque la perplessità ri- guardo al numero: 5.000 militari sembrano ben poca cosa in caso di schieramento volto ad as- solvere compiti di una certa complessità. info@startinsight.eu ©Copyright START InSight 2022
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