Dall'Irlanda al Paraguay e ritorno - Narrativa

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Dall'Irlanda al Paraguay e ritorno - Narrativa
Segretariato per la Giustizia Sociale e l'Ecologia della Compagnia di Gesù
                                                                                  ITA aprile 2014

...per scambiare notizie di giustizia sociale ed ecologia, condividere la spiritualità
e favorire il lavoro in rete...

                                          Narrativa

                       Dall'Irlanda al Paraguay e ritorno
                                                                     Kevin O'Higgins, SJ (PAR)

                                          Il mio arrivo nel Paraguay nel 1986, poco dopo essere
                                          stato ordinato a Dublino, ha coinciso con l'uscita di
                                          "Mission", un film che trattava delle riduzioni dei
                                          gesuiti, in cui Robert De Niro e Jeremy Irons
                                          affrontavano con spirito eroico le ingiustizie inflitte
                                          agli indigeni Guaraní. Nel Paraguay, il film raggiunse
                                          una certa notorietà avendo il governo deciso di
                                          bloccarne la proiezione nei cinema nazionali.
                                          Probabilmente si temeva potesse innescare una
                                          nuova rivoluzione capitanata dai gesuiti! A quel
                                          tempo, in tutta l'America Latina la Teologia della
                                          liberazione era all'apice della sua influenza. Nel
                                          Salvador, l'arcivescovo Oscar Romero era stato
                                          assassinato pochi anni prima; ed era solo uno delle
                                          migliaia di laici e religiosi ad aver subito il carcere, la
tortura o il martirio. A metà degli anni '80, il gran calderone ecclesiastico latinoamericano
non avrebbe potuto essere più diverso dalla compassata e conservatrice Chiesa irlandese
gestita dal clero che mi ero lasciato alle spalle.

L'Irlanda in cui sono rientrato quasi quindici anni dopo non era meno strana e sorprendente,
ma per ragioni molto diverse. Quando me ne ero andato a metà degli anni '80, i centri di
formazione erano ancora pieni di giovani religiosi. Non si parlava di scandali né di abusi
commessi ai danni di nessuno in seno alle istituzioni ecclesiastiche. Ma, come ormai
sappiamo fin troppo bene, il silenzio copriva un malessere profondo che prima o poi sarebbe
venuto a galla. All'inizio del nuovo millennio, la Chiesa irlandese si sentiva colpita, ferita e
umiliata. Gli abbandoni e la scarsità di nuove vocazioni comportarono una transizione
incredibilmente veloce da una pianificazione di nuovi progetti di espansione alla riflessione
circa la necessità di provvedere a tagli e chiusure.

Ero sempre più convinto che, se negli anni '80 Dio mi aveva inviato come missionario
irlandese in Paraguay, ora il mio nuovo compito era quello di essere un missionario di tipo
Dall'Irlanda al Paraguay e ritorno - Narrativa
paraguayano in Irlanda! Ciò comportava un certo tipo di sforzo per evitare di rientrare in
comode routine, come se i quindici anni trascorsi nel Paraguay non fossero esistiti. Credo che
invece Dio mi spingesse a far sì che la ricchezza dell'esperienza maturata in America Latina
desse forma a una nuova vita missionaria a Ballymun.

Nel Paraguay, avevo visto in prima persona quale fosse il ruolo indispensabile svolto
dall'istruzione nel liberare la gente dagli effetti oppressivi della povertà e nel dar loro i mezzi,
con le parole di "Principio e Fondamento", per raggiungere lo scopo per cui erano stati creati.
Penso che i gesuiti latinoamericani siano davvero riusciti a unire con successo il nostro
impegno tradizionale per l'apostolato dell'istruzione con l'opzione preferenziale per i poveri.
Le lezioni apprese nel Paraguay andavano ben al di là del settore dell'istruzione; e se da un
lato gli elementi centrali della vita e della spiritualità gesuite rimanevano familiari, era lo stile
di lavoro ad essere molto diverso. Per cominciare, la maggior parte dei gesuiti erano
impegnati in più di un settore apostolico.

I miei compiti principali erano quelli di insegnare filosofia e accompagnare giovani gesuiti in
formazione. Ma, direi quasi come attività extra, ero parroco di una parrocchia enorme in una
zona povera di Asunción. La maggior parte dell'amministrazione quotidiana e del lavoro
pastorale veniva svolta da laici devoti. Il mio ruolo specifico, in quanto religioso, era quasi
completamente limitato ai fine settimana, quando le tante "comunità di base" si riunivano
per     l'Eucaristia  e    altre  celebrazioni     sacramentali.    Ero    inoltre   impegnato
nell'accompagnamento spirituale di laici e religiosi. Operare su tanti fronti diversi era un
aspetto tipico della vita dei gesuiti nel Paraguay. La maggior parte di noi lo trovava
soprattutto estenuante. Pur tuttavia sembrava tirare fuori il meglio dalle persone.

Conversando con altri religiosi rientrati in Europa dall'America Latina o da altre parti del
mondo, ho riscontrato il desiderio comune di condividere parte della ricchezza vissuta
all'estero, ma anche la frustrazione di non trovare sempre facile farlo. Per quanto mi
riguarda, uno degli aspetti più complessi della mia "re-inculturazione" è stato quello di dover
passare all'improvviso da una Chiesa di persone proiettate all'esterno, a una Chiesa troppo
spesso caratterizzata da clericalismo, introspezione e, talvolta, un certo egotismo.

Mi rendo conto che alcune delle cose che vorrei importare dal Paraguay in Irlanda non
funzionerebbero, per tutta una serie di motivi. Il temperamento e la cultura irlandese sono
molto diversi, e addirittura le condizioni atmosferiche rendono l'idea di organizzare
celebrazioni liturgiche all'aperto una cosa bizzarra! Eppure ci sono cose che possono
funzionare, e funzionano. L'istituzione da parte dei gesuiti di un rilevante progetto educativo
in una zona svantaggiata ha avuto un successo oltre ogni iniziale immaginazione. Il contatto
quotidiano con i miei vicini è fonte costante di energia e ispirazione, e mi ricorda le
esperienze fatte nei barrios di Asunción. Quando desidero incontrare di persona il Popolo di
Dio, non ho che da aprire la porta di casa! La rinascita della Chiesa, in Irlanda e altrove in
Europa, avverrà sicuramente. Tuttavia, bisognerà smantellare qualcosa, fare pulizia a fondo
prima che il nuovo possa venir fuori; ma non c'è dubbio che accadrà!

                                           In breve

Siria - P. Frans Van der Lugt, SJ: una voce che gridava nel deserto

                      P. Frans ha detto, "Cristiani e musulmani stanno attraversando un
                      period difficile e doloroso, e sono molti i problemi che dobbiamo
                      affrontare. Il più grande in assoluto è la fame. Le persone non hanno
                      nulla da mangiare, Non c'è nulla di più doloroso che vedere madri
                      cercare cibo per i figli nelle strade... Non accetterò che si muoia di
                      fame. Non accetto che si anneghi in un mare di fame, lasciando che le
                      onde della morte ci portino a fondo. Amiamo la vita, vogliamo vivere. E
non vogliamo annegare in un mare di dolore e sofferenza". Siamo in lutto per il brutale
assassinio del nostro compagno gesuita che è rimasto a fianco delle persone nella loro lotta e
lanciamo un appello affinché il conflitto in Siria abbia fine. Per saperne di più...
Dall'Irlanda al Paraguay e ritorno - Narrativa
Honduras: assassinato Carlos Mejía, collaboratore laico di alcune
organizzazioni gesuite

                        Carlos Mejía Orellana lavorava per ERIC e per RADIO PROGRESO,
                        organizzazioni honduregne della Compagnia di Gesù, dedite alla
                        denuncia pubblica delle violazioni dei diritti umani, alla lotta contro
                        l'impunità nel paese, e all'accompagnamento di quanti si
                        battono per la difesa dei diritti umani. Mejía è stato pugnalato l'11
                        aprile scorso nella sua casa, a El Progreso, nonostante le misure di
                        protezione che la Commissione interamericana dei diritti umani
                        gli aveva assegnato a partire dal 2009, a seguito del colpo di
stato. Da quella data, le condizioni di lavoro del personale che opera all'interno di ERIC e
di RADIO PROGRESO si sono andate complicando, con minacce esplicite rivolte a più di 15
persone. Il Segretariato desidera esprimere la propria solidarietà alla sua famiglia e ai
suoi amici, e chiede allo stato honduregno che si faccia subito chiarezza sulle circostanze di
questo omicidio. Cliccare qui per vedere il video

Roma - PI 114 sull'educazione ai margini

                    L'attuale numero di Promotio Iustitiae illustra la realtà dell'"Educazione ai
                    margini" offerta dalla Compagnia di Gesù, e talvolta non molto conosciuta
                    anche dai gesuiti stessi. Vi si trovano in particolare analisi delle iniziative
                    che per dimensioni sono quelle maggiormente significative: Fe y Alegría,
                    l'istruzione organizzata in India per i Dalit - gli intoccabili - e gli indigeni,
                    oltre ai programmi scolastici offerti dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati.
                    Il numero tratta anche di reti particolari, come la Cristo Rey negli Stati
                    Uniti e SAFA in Spagna, che offrono istruzione di qualità a chi ne ha più
                    bisogno. Scaricate il PDF. Per leggere online. Per iscriversi a PI.

Stati Uniti - La Kino Border Initiative ospita la visita alla frontiera dei
Vescovi statunitensi

                        Seguendo l'esempio della visita di Papa Francesco all'isola di
                        Lampedusa, un gruppo di Vescovi statunitensi si è recato a Nogales,
                        in Arizona. I prelati sono stati ospitati da Sean Carroll SJ presso la
                        Kino Border Initiative. Nel corso del soggiorno, i Vescovi hanno fatto
                        visita e servito pasti a migranti espulsi, si sono recati nel deserto
                        lungo il muro di confine dove hanno deposto una corona di fiori,
prendendo inoltre parte a una messa celebrata proprio alla frontiera. Cliccare qui per il video
della celebrazione e qui per ulteriori informazioni sulla visita dei Vescovi.

Messico - Lancio sul mercato del caffè tzeltal

                           Nel mezzo delle montagne del Chiapas, una delle aree più povere
                           del Messico, la cooperativa Capeltic ("Il nostro caffè") sta
                           cambiando la vita di migliaia di persone grazie a un modello
                           economico fondato sulla solidarietà, che rispetta l'ambiente e la
                           cosmovisione indigena. Capeltic produce e immette sul mercato
                           un caffè di alta qualità coltivato da piccole comunità povere di
                           contadini tzeltal, e di recente ha inaugurato un nuovo punto
                           vendita presso l'Università ITESO. Per saperne di più...
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Australia - JSS istituisce una rete gesuita internazionale per le carceri

                       In Australia, i Jesuit Social Services (JSS) hanno costituito una rete
                       internazionale per le carceri (International Jesuit Prison Network,
                       IJPN) con lo scopo di facilitare la collaborazione e il sostegno tra
                       organizzazioni dei gesuiti e chi nel mondo lavora nelle carceri o con
                       ex detenuti. Istituita l'anno scorso, la rete ha già ottenuto il sostegno
                       di tutte le Conferenze dei gesuiti e di svariate organizzazioni gesuite
                       tra cui la Jesuit Networking, che ha si è offerta di aiutare a riunire le
persone interessate. Per saperne di più...

India - Si pensa al rafforzamento della Rete Globale di Advocacy Ignaziana
(GIAN)

                        La Rete Globale di Advocacy Ignaziana (GIAN) è attiva fin dal CG
                        35ma, e da allora molto è stato il lavoro svolto, tra cui l'istituzione di
                        cinque reti: Diritto all'istruzione, Pace e diritti umani, Governance
                        delle risorse naturali e minerali (GNMR), Ecologia e Migrazione. Questi
                        gruppi si sono incontrati molte volte, e sono numerosi i gesuiti
                        dell'Asia Meridionale ad essere coinvolti in questi gruppi. Per saperne
di più...

Stati Uniti - Incontro della Conferenza dell'apostolato sociale

                        Gli Assistenti provinciali dell'apostolato sociale si sono incontrati a
                        Tijuana, in Messico, dal 24 al 27 marzo. I partecipanti provenivano da
                        Stati Uniti, Messico ed entrambe le Province canadesi. L'incontro
                        biennale offre l'occasione di condividere aggiornamenti, valutare gli
                        sforzi di advocacy e sviluppare nuove strategie di collaborazione. Tra
                        le problematiche discusse: lo sfollamento dovuto alle attività
                        estrattive, l'immigrazione e la violenza come causa della migrazione
dall'America Centrale. Il gruppo ha inoltre approfittato del luogo dell'incontro per
approfondire le realtà connesse con la frontiera tra Stati Uniti e Messico. Era anche presente
Xavier Jeyaraj SJ dell'SJES che ha offerto il proprio punto di vista sulle questioni di giustizia
sociale dalla sua posizione di assistente del Segretario. Un risultato importante è stato il
desiderio di ospitare un incontro internazionale dei ministeri sociali da tenersi nel 2016 con
partecipanti provenienti da Antille, Centroamerica, Messico, Stati Uniti e Canada. Scopo
dell'incontro sarebbe quello di esaminare le priorità apostoliche con lo sguardo rivolto a una
maggiore collaborazione.

Polonia - Meditazione nelle carceri

                         Gli Scolastici hanno cominciato a offrire un servizio di meditazione
                         ignaziana ai detenuti del carcere di massima sicurezza di Varsavia.
                         Questa nuova iniziativa ha raccolto il pieno consenso delle autorità
                         carcerarie e dei detenuti. Gli incontri di preghiera si tengono una volta
                         la settimana e fanno parte di un programma di riabilitazione. Al
                         termine della meditazione si organizzano gruppi di condivisione. Le
testimonianze delle persone, le loro vite ed esperienze spirituali sono profondamente
toccanti. Alcuni desiderano continuare la meditazione anche nel tempo libero. Questo nuovo
ministero scolastico si sta sviluppando con un certo dinamismo. Il modo in cui viene condotta
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la preghiera è basato sulla forza del nome di Gesù, utilizzando il metodo delle "cinque chiavi"
            di Neal Lozano.

            CLC - Lettera ai candidati al Parlamento Europeo

                                     Christian Life Community in Europa ha predisposto una lettera
                                     indirizzata ai potenziali candidati alle elezioni per il Parlamento
                                     Europeo, che si svolgeranno a maggio del 2014, in tutti gli stati
                                     membri dell'Unione Europea. Questa lettera espone le preoccupazioni
                                     della CLC, come comunità mondiale/europea, su temi che rivestono
                                     grande importanza per tutte le persone che vivono, oggi, in Europa.
            La lettera pone l'accento su questioni - come la povertà, l'ambiente, le migrazioni, la
            solidarietà e la diversità - che sono fonte di grande preoccupazione anche a livello mondiale,
            e sono state individuate come principali priorità nell'ultima assemblea mondiale della CLC.
            Per il testo integrale della lettera...

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