"diciotto anni dopo" Edoardo Leo - regia Edoardo Leo Marco Bonini Sabrina Impacciatore
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DAP in collaborazione con RAI CINEMA presentano “diciotto anni dopo” regia di Edoardo Leo con Edoardo Leo Marco Bonini Sabrina Impacciatore
“diciotto anni dopo” UNA PRODUZIONE DAP ITALY S.R.L. PRODOTTO DA GUIDO, NICOLA E MARCO DE ANGELIS PRODUZIONE ESECUTIVA: BERTOGNA BROS SOGGETTO E SCENEGGIATURA: MARCO BONINI EDOARDO LEO in collaborazione con LUCILLA SCHIAFFINO REGIA: EDOARDO LEO FOTOGRAFIA: PIETRO MARIA TIRABASSI SCENOGRAFIA: PAKI MEDURI COSTUMI: FRANCESCA LIVIA SARTORI MONTAGGIO: ROBERTO SICILIANO MUSICA: GIANLUCA MISITI SUONO DI PRESA DIRETTA: ANGELO BONANNI FONICO DI MIX: SIMONE CORELLI Ufficio stampa Studio Comin paola@studiocomin.it crediti non contrattuali
“diciotto anni dopo” Personaggi Interpreti MIRKO EDOARDO LEO GENZIANO MARCO BONINI MIRELLA SABRINA IMPACCIATORE CATE EUGENIA COSTANTINI ENRICO GABRIELE FERZETTI DAVIDE TOMMASO OLIVIERI AVVOCATO CAMILLI VINICIO MARCHIONI PORTIERE HOTEL 1 STELLA MAX MAZZOTTA LA “LOGORROICA” CARLOTTA NATOLI FUNZIONARIO CIMITERO PASQUALE ANSELMO OPERATORE CREMATORIO VALERIO APREA SIGNORA FUNERALE LUISA DE SANTIS e GIANCARLO MAGALLI nel ruolo di sè stesso crediti non contrattuali
“diciotto anni dopo” Sinossi Mirko (Edoardo Leo) e Genziano (Marco Bonini) sono due fratelli che non si incontrano ne' si parlano da diciotto anni. Genziano vive a Londra dove e' diventato un broker d'assalto. Mirko è rimasto a Roma ad aiutare il padre in una officina meccanica. La morte del padre li costringe a riunirsi. L'uomo ha lasciato una lettera dove chiede loro di portare le sue ceneri sulla tomba della madre, sepolta in Calabria. Dovranno viaggiare con la vecchia ma mitica Morgan, andata distrutta nell'incidente in cui morì la madre. All’insaputa dei due figli era stata faticosamente restaurata per diciotto lunghi anni. A malincuore i due affrontano il viaggio che si rivela ricco di avventure e di incontri incredibili. Buffi e strampalati personaggi accompagnano i due fratelli nel lungo viaggio. Ma soprattutto una misteriosa ragazza: Cate (Eugenia Costantini). Chi è? Perché, anche involontariamente, sembra aiutarli? Tutto questo mentre a Roma Mirella (Sabrina Impacciatore), moglie di Mirko, ed Enrico (Gabriele Ferzetti), nonno dei due fratelli, tentano di ricostruire la storia ed il mistero di quella famiglia. Un viaggio tragicomico, malinconico, divertente, un viaggio nella memoria, un viaggio che cambierà le vite di tutti per sempre. Un'amara commedia sul senso di colpa, sui rapporti familiari, sui conti da chiudere col passato e su tutto quello che è successo “diciotto anni dopo”.
“diciotto anni dopo” Note di regia E’ paradossale come di tutte le lavorazioni di questo mio primo film, dalla scrittura, alla preparazione, le prove, le riprese, il montaggio, la parte più complessa mi sembra questa di scrivere le note di regia. Ho spulciato come le fanno gli altri registi più esperti per copiare un po’. Ma non ho trovato niente di utile. Anche perché non si può scrivere nelle note di regia che non avevo pensato di fare la regia. Ma è vero. Io e Marco abbiamo scritto la sceneggiatura perché sognavamo di divertirci a recitare quei due personaggi. Solo recitarli. Abbiamo aspettato che qualcuno ci offrisse un film con due personaggi così, ma non è successo e allora ci siamo arrangiati da soli. Abbiamo cercato un regista che ci dirigesse ma non è mai arrivato quello giusto. E allora negli anni delle innumerevoli revisioni che sono seguite io ho cominciato pian piano a vedere questa storia coi miei occhi, ad entrare nella vita anche degli altri personaggi, a immaginare che film che avrei voluto da questa nostra storia. E poi ad immaginare quale mondo ci fosse intorno a due fratelli che si odiano da diciotto anni. Che buco lascia questa separazione nelle famiglie, nelle mogli, nei figli. Niente di autobiografico, il puro gusto del racconto, ma sentivo nella storia di questa famiglia qualcosa di profondamente universale. Fino a capire che la cosa che più di tutte volevo era che “DICIOTTO ANNI DOPO” diventasse la mia opera prima. Perché dentro ci sono gli ingredienti del cinema che amo. La commedia (su tutto), personaggi fortemente caratterizzati, situazioni tragicomiche ma possibili, un viaggio. Tutto per raccontare una storia profondamente drammatica. Quando in una storia d’amore ci si lascia si sa che prima o poi, passato il dolore, arriverà qualcun altro a prendere quel posto al nostro fianco. Fra fratelli no. Non c’è possibilità di sostituzione. La separazione resta li, come una voragine, visibile e immobile per anni. Finchè qualche evento imprevisto non smuove le cose. Ecco ho deciso di andare a filmare dentro quella voragine. E per raccontarla ho scelto attori e tecnici che conosco da anni e verso i quali nutro un affetto speciale. Questo mi ha permesso dirigere il film “da dentro” proprio perché eravamo in scena insieme.
Viaggiavamo dentro la storia insieme. E mi auguro che il pubblico faccia questo stesso sorprendente viaggio dentro il film. Note degli autori 18 ANNI DOPO è un amara commedia sui rapporti familiari, una parabola sul senso di colpa. Potrebbe sembrare il plot di un film esclusivamente drammatico. Invece quello che succede durante il viaggio è anche straordinariamente divertente. Le relazioni tra i personaggi sono talmente il conflitto che la commedia si annida proprio là, dietro all’esasperazione, dietro ai disastrosi sforzi di capirsi, di comprendere le reciproche ragioni o ai maldestri tentativi di evitarsi del tutto, da parte dei due fratelli. Accanto alla commedia abbiamo voluto inserire anche un mistero. Chi è veramente quella strana ragazzina che li accompagna? Perchè questo viaggio somiglia negli avvenimenti e nei dettagli allo stesso viaggio che i due fratelli fecero nell’anno in cui la madre morì? Perchè sembra che il tempo si stia ripetendo 18 anni dopo? Il viaggio fisico che i due fratelli fanno è un viaggio catartico di due anime congelate al momento della scomparsa della mamma, evento che si porta dietro uno strascico di rimorsi, incomprensioni, pentimenti. Perché tutti i protagonisti sentono in qualche modo di essere responsabili di quell’evento. Perché tutti hanno bisogno di confessare qualcosa, di togliersi un peso, di riaprirsi alla vita dopo diciotto anni di silenzio. Ed è incredibile come sia una morte a provocare questa riapertura alla vita Noi crediamo che la commedia possa raccontare questi temi. Una commedia rigorosa, profonda, essenziale, dura quando necessita, senza nessuna deroga alla coerenza drammaturgica e psicologica dei personaggi. Una commedia all'italiana. I Personaggi GENZIANO (Marco Bonini): 36 anni. Broker finanziario. Italiano, lavora e vive a Londra. Uomo determinato, chiuso, completamente dedito al suo lavoro in maniera quasi maniacale. Un uomo in fuga dai
sentimenti, dai ricordi, dai legami. Il ritorno in Italia lo riporta indietro nel tempo, destabilizzandolo completamente e sconvolgendo la sua vita organizzata e perfetta. MIRKO (Edoardo Leo): 35 anni, fratello di Genziano. Meccanico. Leggermente balbuziente è un uomo bloccato, passivo, vive in periferia con la moglie, il figlio e suo padre. Si trascina nella vita come se fosse fermo al giorno in cui è morta sua madre. L’incontro col fratello lo costringerà a scuotersi da quell’immobilità e a prendersi le sue responsabilità. KATE (Eugenia Costantini): 18 anni. Una ragazzina in viaggio in Italia. Buffa, misteriosa, evasiva, inafferrabile. Incredibilmente e inconsapevolmente saggia nella sua acerbità. Riesce sempre ad aiutare i due fratelli, con esempi strampalati, con consigli ingenui, con una vitalità sorprendente, con una maturità insospettabile. MIRELLA (Sabrina Impacciatore): 33 anni, moglie di Mirko. Una donna matura, semplice, consapevole che il suo rapporto con Mirko è compromesso dalla immobilità di lui, dal suo lasciarsi scivolare tutto addosso. Un amore al capolinea. Ora anche lei ha bisogno di fare i conti col passato, con un tarlo che la tormenta da anni. E prima che il suo matrimonio naufraghi per sempre, gioca l’ultima carta. ENRICO (Gabriele Ferzetti): 85 anni, è il nonno di Mirko e Genziano. Torna anche lui in Italia a fare i conti con i suo senso di colpa e col ricordo della figlia, della cui morte in parte si sente responsabile. Insieme a Mirella farà un viaggio nel passato, nella memoria dolorosa di quell’evento, per liberarsi per sempre di un peso insostenibile, scoprendo una nuova verità.
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