Devianze giovanili degenerate - nell'era della pandemia - Stampa Reggiana
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n attualità SOS Disagio giovanile Devianze giovanili degenerate nell’era della pandemia Nelle ultime settimane, in una città in apparenza tranquilla come Reggio Emilia, si sono moltiplicati i casi di aggressioni, molestie o violenze sessuali. Alcuni esperti attribuiscono molta responsabilità alla pandemia e agli effetti che il lockdown ha avuto sui giovani, ma non tutti sono concordi. L’emergenza sanitaria di questi due anni ha dato una spinta a fenomeni che già covavano in seno alla nostra società. Esiste infatti anche una drammatica emergenza educativa che va a colpire proprio le fasce più deboli e indifese della società, ossia i giovanissimi D evianze giovanili, ne parlava già territorio, a partire dall’area della stazio- cui bisogna assolutamente intervenire. E’ l’ex questore di Reggio Emilia, il ne, dove i miglioramenti sono tangibili. Ci un problema della società che va affron- dottor Antonio Sbordone, prima sono tuttavia diverse situazioni sulle quali tato e risolto”. Sbordone lasciava Reggio ancora di lasciare la città e quan- c’è ancora da lavorare ma, come Questore, per Perugia e in città si insediava l’attuale do ancora il covid non era di casa neppu- ciò che oggi evidenzio come problematica questore Giuseppe Ferrari. Per lui il tempo re a Wuhan. Era il 13 febbraio del 2020, e che più mi preoccupa è l’atteggiamen- di dover fronteggiare subito, appena inse- esattamente due anni fa, in un’intervista to violento di alcuni gruppi di giovani su diatosi, l’emergenza sanitaria esplosa con pubblicata sul nostro mensile, Sbordone affermava che a Reggio Emilia esisteva un problema legato ad alcune bande di gio- vanissimi, tra i quali anche molti stranieri di seconda o terza generazione, nati e cresciuti qui ma non integrati, dunque non immigrati appena arrivati. Nel riepilogare la fotografia generale di Reggio, l’allora questore commentava così il lavoro della Polizia di Stato: “Uno dei punti più positivi è il lavoro che abbiamo svolto nelle zone più critiche della città come controllo del 6
attualità n arriva a fare paura. Meglio cambiare strada, come era consuetudine che GENITORI INCAPACI accadesse e accade ancora oggi in DI DIRE DI NO altre parti d’Italia. “SIAMO PASSATI DA UNO STILE Ma questa è Reggio Emilia, terra di educazione, benessere e welfare. E GENITORIALE AUTORITARIO, allora cosa sta succedendo? ECCESSIVAMENTE RIGIDO E CON Dopo questa escalation, arrivano gli stupri o presunti tali. Tutto ancora in SCARSA AFFETTIVITÀ, TIPICO DEL fase investigativa. Il primo quello di PASSATO, AD UNO STILE OGGI PIÙ una ragazzina di 15 anni che sareb- be stata abusata da un compagno PERMISSIVO IN CUI PER I BAMBINI È di classe dopo avere bevuto e avere DIFFICILE SPERIMENTARE IL LIMITE sfiorato il coma etilico. Sotto indagi- ne ci sono tre ragazzini, erano tutti SANO CHE AIUTA LO SVILUPPO insieme quel pomeriggio. Il giova- E LA CRESCITA. L’ASSENZA DEL nissimo che avrebbe abusato della compagna di classe è ai domiciliari. LIMITE CHE DERIVA DA UNA Pochi giorni dopo la notizia di una NEGAZIONE RISULTA UN FATTORE 18enne che ha denunciato un ami- DI RISCHIO PER UN SANO SVILUPPO co per avere abusato di lei, anche questa volta forse complice l’alcol. PSICOLOGICO DEL BAMBINO” Poi una 14enne molestata sul treno il covid. regionale da un profugo 25enne. Infine, il Il primo anno alle prese con la pandemia, caso di della denuncia di una 13enne abu- da allora, ha voluto dire tenere congelato sata da un 20enne a fine 2021 durante un un problema che, alla riapertura del vaso, pigiama party tra ragazze al quale l’uomo è esploso in molteplici forme e che non pare essersi intrufolato. riguarda più solo le bande giovanili che E all’improvviso a Reggio esplode con aveva evidenziato Sbordone ma molteplici forza questo tema delle devianze giova- fenomeni di violenza legati ai giovani. Tra nili, che vede istituzioni e forze dell’ordi- gli ultimi, i presunti casi di stupri ai danni di ne guidate dal Prefetto Iolanda Rolli fare minorenni o appena maggiorenni sui quali squadra per lavorare anche sulle famiglie. Dott.ssa Giulia Bassoli GIULIA BASSOLI, proprio la polizia come i carabinieri sono O forse, prima di tutto, proprio su queste. al lavoro. Il questore Ferrari è riuscito nella L’emergenza sanitaria di questi due anni colossale impresa di liberare le ex Reggia- ha dato una spinta a fenomeni che già psicologa: “I Social, uno ne da spacciatori e malviventi. Un lavoro di squadra, anche in questo caso con la col- covavano in seno alla nostra società. Forse occorrerebbe essere un po’ più vigi- strumento potente in laborazione delle istituzioni, ma anche lui li e attenti ai giovani, già da quando sono grado di rendere vero come Sbordone è alle prese, allora come bambini. anche ciò che non lo è” oggi, con il problema delle devianze gio- Dall’infanzia all’adolescenza passano po- vanili. chi anni. La violenza che esplode all’im- “L’isolamento e il distanziamento sociale Un fenomeno che produce danni quasi provviso vuol dire che è maturata un hanno accresciuto o favorito la comparsa quotidiani. Prima gli atti di bullismo, poi giorno dopo l’altro e se l’ambiente in cui nei più giovani di problematiche ansiose le rapine a coetanei dunque le prime for- matura non la osteggia da subito, se cer- – ci spiega la dott.ssa Giulia Bassoli, psi- me di violenza, poi gli atti vandalici come ti comportamenti già dalla più tenera età cologa e psicoterapeuta specializzata i ripetuti incendi di cassonetti davanti alla invece di essere frenati vengono indicati in disturbi dell’apprendimento, e con- scuola Dalla Chiesa, in ultimo il lancio di un come giochi tra bambini dove però uno se sulente psicologica per l’età evolutiva - estintore dal secondo piano dell’istituto la ride e l’altro mette il cerotto sulle ferite, inoltre la riduzione di stimoli a cui i ragazzi scolastico giù nel cortile. vuol dire che forse anche l’adulto che deve erano abitutati ad accedere si è notevo- Poi i ragazzini alle prese con la prova del vigilare, qualsiasi ruolo abbia, ha ancora lemte ridotta favorendo un abbassamento treno, aggrappati all’esterno dei convogli qualcosa da imparare. importante del tono dell’umore ed un au- locali in transito, le scorribande in centro, Prevenzione vuol dire anche educare, in mento dell’irritabilità e della frustrazione. laddove il gruppo, quando lo si incontra, casa come nelle scuole. n I.T. La tendenza a provare emozioni spiacevoli n continua a pag. 9 7
“Inseguo il sogno di una casa vivente, versatile, che s’adatti continuamente ai cambiamenti della nostra vita, anzi la incoraggi, arricchendola, con pareti e mobili leggeri; una casa variabile simultaneamente piena di ricordi, di speranze e di coraggiose accettazioni, una casa “per viverla” nella fortuna e anche nelle malinconie, con quel che ha di immobile e fedele, e con quel che ha di variabile ed aperto ed aprendone le finestre finché v’entrino nel loro giro, sole e luna e l’altre stelle...” (Gio Ponti) Parafrasando le parole di Giò Ponti, concepiamo una casa che si adatti alle esigenze dei clienti, che si presenti come spazio in cui vivere la propria vita serenamente che sia teatro delle vostre esperienze più belle. Real Estate di Reggio Emilia Appoggiandoci ai migliori artigiani e interior designer vi offriamo le migliori soluzioni per la vostra nuova abitazione. specializzata nella realizzazione e vendita Curiamo attentamente ogni dettaglio dall’organizzazione degli di appartamenti e abitazioni di pregio e design spazi alla scelta dei materiali più pregiati. Via S. Allende 1/c 42020, Quattro Castella Reggio Emilia, IT Tel. 0522.889625 e-mail: info@bonforestate.com 8
attualità n n segue da pag.7 in modo intenso e prolungato come an- Il rispetto, l’ubbidienza, la disciplina, il tivi-relazionali. sia, tristezza, preoccupazione e solitudine riconoscimento dell’autorità: elemen- Spesso il “no” in famiglia è faticoso e ge- può fare emergere a seconda della storia ti che oggi hanno perso di significato. nera conflitti ed emozioni difficili non solo dell’individuo, del temperamento e del Perché i genitori non riescono più a dire per il figlio ma anche per il genitore che contesto presente una sintomatologia in- “no”? Quali conseguenze genera que- spesso già sovraccarico della giornata la- ternalizzante o esternalizzante. sto atteggiamento in famiglia? vorativa e familiare si rifugia verso la strada Siamo passati da uno stile genitoriale in discesa del “Sì va bene”. L’assenza del li- Dott.ssa Bassoli, è davvero “tutta col- autoritario, eccessivamente rigido e con mite e della frustrazione che deriva da una pa del covid” o le cause di una diffusa scarsa affettività, tipico del passato, ad negazione risulta un fattore di rischio per perdita di valori hanno radici più pro- uno stile oggi più permissivo in cui per i un sano sviluppo psicologico del bambino. fonde? bambini è difficile sperimentare il limite I valori, intesi come ciò che è davvero im- sano che aiuta lo sviluppo e la crescita. È L’omologazione, i processi emulativi portante, sono uno degli aspetti che ven- auspicabile assumere uno stile definito “ esasperati dai social incentivano la dif- gono maggiormente persi di vista quando autorevole” in cui vengano maggiormente fusione di episodi di violenza? è presente sofferenza psicologica, diven- bilanciati le regole/ i no e gli aspetti affet- I social sono uno strumento potente e in tando più sfuocati e grado di rendere labili. Per un giovane, i vero anche ciò che valori sono una guida non lo è. Innesca- per il comportamento, no comportamenti è fondamentale che gli di emulazione nei adulti di riferimento, giovani e non solo, come i genitori ma an- spesso vengono che gli insegnanti, gli pubblicati filmati allenatori e gli educato- di ogni tipo che ri supportino i più gio- possono turbare e vani nel comprendere favorire l’imitazione quali siano i loro valori e la riproduzione e li aiutino nella quo- di ciò che è stato tidianità a fare scelte visualizzato. Inoltre consapevoli verso la di- i social attraverso rezione scelta, anche in presenza di difficoltà. n continua a pag.10 EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ P roprio in tema di educazio- giovanile che comprende le ne all’affettività e alla ses- Approvata in Consiglio comunale molestie, la mancanza del con- sualità, è stata approvata lo scorso 14 febbraio una mozione una mozione per rafforzare i percorsi senso nelle relazioni sessuali, il body shaming, la violenza che impegna la Giunta e il Sin- di genere, il revenge porn, il daco a rafforzarne i percorsi e nello bullismo omo-transnegativo agito specifico a rappresentare presso la tra gli e le adolescenti. L’amministra- Regione Emilia Romagna l’esigenza zione comunale, da un primo moni- di finanziare progetti di educazione toraggio effettuato, ha riscontrato all’affettività e alla sessualità in pri- realtà di giovani e giovanissimi che mis nelle scuole ma anche nei conte- stazionano sul territorio senza avere sti lavorativi e ricreativi, a sostenere veri punti di riferimento pomeridiani l’esigenza di potenziare, all’interno per trascorrere il tempo, e che sono dei Consultori familiari, gli ‘spazi gio- talvolta dediti a bullismo, ad atti di vani’ e ‘giovani adulti’, per i giovani vandalismo, consumo di alcol, spac- dai 14 ai 19 anni e dai 20 ai 34 anni. cio e uso di sostanze, aggressioni. Le motivazioni della mozione pre- Gli episodi di disagio avvengono sentata in consiglio comunale sono non solo nella fascia 14-18 anni, ma da ricercare nel quadro di disagio anche in quella dagli 11 ai 14 anni. n 9
n attualità n segue da pag.9 le fake news, ormai sempre più presenti, portamento di tipo aggressivo e disrego- educanti e arginare l’emergenza del di- possono favorire la comparsa di pensieri di lato, inoltre spesso le dipendenze sono sagio giovanile? pericolo e scatenare gesti di violenza. Pur- associate a disturbi di personalità definite Come scritto sopra, in relazione ai valori troppo sono spesso anche i social stessi un da tratti aggressivi-antisociali e di disrego- dei giovani, ritengo che il ruolo della scuo- terreno in cui si esercita la violenza come lazione emotiva. È fondamentale garantire la e dei contesti extrascolastici sia fon- nei casi di cyberbullismo. percorsi di prevenzione nelle scuole, ga- damentale. I bambini e gli adolescenti rantendo interventi di sensibilizzazione, assorbono ciò che il contesto offre: dob- La pornografia dilagante a portata di cercando di intercettare precocemente i biamo garantire alle nuove generazioni tutti attraverso internet, ma anche l’al- ragazzi e mettendo in evidenza i rischi e le una molteplicità di contesti arricchenti col assunto in età sempre più giovane e conseguenze delle dipendenze sia a breve e sani. Immagino spazi fisici e luoghi sicuri l’uso di stupefacenti. Quanto ruolo han- termine ma anche a lungo termine. che favoriscano la costruzione di una rete no questi fattori nella deriva violenta in salda e sana di relazioni amicali, caratteriz- cui rischia di scivolare una parte di que- Come possono la scuola, ma anche le zate da apertura comunicativa che possa sta generazione? attività extrascolastiche come quelle garantire ai giovani in difficoltà di trovare Qualsiasi dipendenza può favorire un com- sportive, svolgere il ruolo di comunità adulti pronti ad aiutarli e sostenerli senza senitirsi giudicati. Spesso questi contesti sono già presenti nei nostri territori, ma dobbiamo aiutare anche i giovani che ne HIKIKOMORI Uno sportello d’ascolto hanno più bisogno ad avvicinarsi a queste gratuito per il contrasto al ritiro sociale” realtà. Hikikomori Cooperativa Sociale ONLUS (www.centro-hikikomori.it) organizza Ci sono all’interno delle scuole riscontri dal 21 febbraio al 18 aprile 2022 uno sportello gratuito e su appuntamento pres- ai corsi di educazione all’affettività e so i locali del Centro Sociale Venezia. alla sessualità? Quali obiettivi si pongo- Lo sportello, totalmente gratuito, è finanziato e patrocinato dal Comune di Reg- no e quali risultati possono dire di aver gio Emilia nel filone Spazi e Reti di comunità di “Quartiere Bene Comune”, ed raggiunto? è rivolto ad utenti che soffrono di ritiro sociale, sindrome di Hikikomori, dipen- Attualmente non è obbligatoria l’educa- denza da gioco d’azzardo online, dipendenza da internet e videogiochi e dipen- zione sessuale nelle scuole e quando pre- denza da relazioni virtuali. La consulenza è aperta anche ai familiari, genitori e sente viene spesso presentata durante la insegnanti. scuola secondaria. E’ specialmente tra gli adolescenti che si sta registrando un brusco innal- Dalle ricerche emerge la necessità di pro- zamento di casistiche correlate alle nuove dipendenze tecnologiche, legate porre all’interno delle scuole programmi anche alla situazione di pandemia appena trascorsa. Si constata anche un pe- che si basino su un’educazione sessuale , ricoloso aumento dei casi di abbandono scolastico, sindrome Hikikomori e di che accanto all’informazione prevedano autoreclusione volontaria, oltre ad un progressivo aumento di sintomi legati a spazi di riflessione e favoriscano lo svilup- forme depressive e disturbi d’ansia. po delle competenze affettive-emotive. Si rende necessario, quindi, dare supporto concreto e competente alle persone L’esperienza di alcuni stati esteri, dove che presentano queste nuove forme di disagio e sensibilizzare genitori, familiari l’educazione sessuale viene introdotta già dando una prima consulenza con lo sportello gratuito. dalla scuola primaria come materia curri- Il servizio è gestito dalla Cooperativa Sociale Onlus Hikikomori, specializzata colare, potrebbero ispirare l’organizzazio- dal 2012 nell’area delle nuove ne e la progettazione di una formazione dipendenze e dei fenomeni di educativa scolastica anche in Italia. n ritiro sociale/sindrome Hikiko- mori, e si svolgerà presso i lo- cali del Centro Sociale Venezia - Via Lombroso 3, Reggio Emilia. Per informazioni o prenotazio- ne della consulenza gratuita chiamare o mandare un mes- saggio Whatsapp al numero 389 1278291; oppure inviare una mail: hikikomori.coop@gmail. com. 10
attualità n A VIOLENZA E SOSTANZE Bussolati, SerDP: “L’uso di droghe g g re s s i o n i, la causa. violenze ses- La prevenzione può amplificare l’aggressività ma non ne è la causa” suali, van- della violenza è un dalismi: abbiamo tema educativo e parlato dei gravi psicosociale che episodi accaduti re- chiama in causa so- centemente nella nostra provincia che ma- prattutto le famiglie e le strutture educati- nifestano indubbiamente un problema di ve a partire dalla scuola. disagio giovanile, con il dott. Nicola Bus- solati, psicologo del SerDP, Servizio di- I nostri giovani sono soggetti anche ad pendenze patologiche di Reggio Emilia. altre forme di dipendenze? Gioco, vide- Come SerDP riscontrate particolari fe- ogiochi, video e internet? Se si, come nomeni di ricorso ad alcol e sostanze nei riconoscere in casa il fenomeno? A cosa giovani? vanno incontro se non si interviene tem- Innanzitutto partirei dalla distinzione tra pestivamente? uso di sostanze e dipendenza evidenzian- Parlando di uso di sostanze e di malattia do come non ci sia una relazione diretta tra della dipendenza vediamo come l’uso di violenza e uso di sostanze. sostanze, di videogiochi e di internet non Certo le sostanze possono amplificare o Dott. Nicola Bussolati siano di per sè sinonimo di patologia ma far emergere spinte aggressive già presen- possano diventarlo in presenza di fattori di ti nei soggetti ma anche sedarle tempora- Il bisogno adolescenziale di emergere e rischio genetici, psicologici e sociali. For- neamente o inibirne l’espressione. L’effet- trovare uno spazio nell’ambiente microso- tunatamente solo una piccola quota parte to delle sostanze è comunque soggettivo. ciale può essere esasperato dalla contrap- degli utilizzatori sviluppa una dipendenza. Detto ciò il discorso sulle baby gang è at- posizione tra bande e sfociare in episodi I pericoli sono legati alla precocità di uso, tinente a quello più generale della psicolo- drammatici oggetto delle cronache recen- alla facilità di accesso alle sostanze e ai gia dei gruppi che amplifica l’espressione ti. Anche in questo caso l’uso di droghe contesti familiari e sociali. delle emozioni e delle istanze aggressive. può amplificare l’aggressività ma non ne è n continua a pag.13 PROGETTO CHANCE “Non voglio Champagne ma voglio una chance” Dalla canzone del trapper reggiano GANI prende il nome il progetto del Comune dedicato ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni. In campo operatori e risorse per 2,5 milioni di euro. Di fronte alle nuove complessità socio-educative, accresciute dai risvolti sociali della pandemia, il Comune di Reggio Emilia propone un importante progetto di innovazione sociale di comunità che, attorno ad un perno socio-educativo, utilizza e sperimenta anche altri linguaggi, strumenti e contesti a partire da quelli della cultura e della creatività, della musica e dello sport, mettendo a frutto il grande capitale sociale dei territori, dal volontariato ai centri sociali, dai Laboratori di quartiere alle politiche di coesione sociale, al pari dei percorsi e progetti che hanno nel dialogo con le famiglie, nella cultura della legalità e nell’educazione civica il loro cuore. Il progetto si avvarrà della supervisione scientifica dell’Uni- versità degli studi di Modena e Reggio Un progetto per ascoltare, coinvolgere e prevenire disagio e isolamento, un nuovo patto educativo con scuola e famiglie, un forum per la città. Con Chance, il nuovo progetto dell’Amministrazione comunale per e con i giovani e i giova- nissimi, il comune di Reggio Emilia intende avvicinare e dialogare con i ragazzi dagli 11 ai 18 anni. In campo decine di operatori e risorse complessive stimate in 2,5 milioni di euro. In cantiere anche contest musicali. 11
attualità n n segue da pag.11 Come si cura un giovane da una dipen- denza? Come la società può aiutare questi gio- vani ‘dipendenti’ a denunciare la pro- pria fragilità e rompere la vergogna o l’imbarazzo di dipendere da qualcosa? La dipendenza si riconosce dal tempo de- dicato all’oggetto di addiction (sostanza, videogioco, chat) dalla inibizione o ab- bandono delle attività che prima appas- sionavano, dall’irritabilità dal viraggio del carattere, dalle difficoltà scolastiche e di socializzazione e dagli ammanchi di dena- ro. La dipendenza può essere curata con stru- menti medici e psicologici con approccio multidisciplinare, dai SerDP e da servizi preposti, in particolare le strutture del Impegno comune privato sociale che offrono anche consu- lenza alle famiglie per favorire l’accesso contro il disagio giovanile ai giovani. Un ulteriore servizio con finalità preventive dove il giovane si può rivolgere Sottoscritto un accordo tra Prefettura, Provincia, Comune, Università, in autonomia è il Centro Adolescenza del Ausl e Ufficio scolastico per accompagnarele giovani generazioni, Dipartimento di Salute Mentale, l’OpenG prevenendo e contrastando comportamenti devianti che offre consulenze e psicoterapie brevi focali. n D al ritiro sociale alla dispersione sco- lastica, dall’uso di sostanze a micro- criminalità e bullismo, fino ai gravi fatti di del sindaco Luca Vecchi, del rettore dell’U- niversità degli studi di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro, del direttore cronaca di questi giorni: il tema del disagio generale dell’Ausl Cristina Marchesi e di giovanile, anche a seguito dell’emergenza Paolo Bernardi, dirigente dell’Ufficio Sco- legata alla pandemia, ha assunto negli lastico provinciale. ultimi mesi nuovi e importanti aspetti. Prefettura, Provincia, Comune di Reggio, I soggetti istituzionale firmatari dell’Accor- Università degli Studi di Modena e Reggio do intendono promuovere in forma coordi- Emilia, Ufficio scolastico e Azienda sanita- nata azioni volte alla prevenzione e al con- ria locale sono da tempo, ciascuno per le trasto del disagio giovanile. In particolare le rispettive competenze, impegnati a pro- azioni potranno consistere nella conduzio- muovere azioni volte alla prevenzione ed ne di colloqui con minori in situazione di al contrasto del disagio giovanile. disagio volti al recupero anche mediante la proposta di reti di servizi a loro destinati; in Su iniziativa della Prefettura, si è costituito percorsi di formazione e promozione so- un Tavolo di lavoro inter-istituzionale all’in- ciale rivolti agli insegnanti, agli alunni delle terno del quale individuano, attuano e co- scuole secondarie di primo e secondo gra- ordinano azioni finalizzate a prevenire e re- do della città nonché agli operatori quali ad primere comportamenti giovanili devianti, esempio le Forze dell’ordine; nella realizza- ma anche educare alla legalità i giovani e zione di eventi, conferenze, momenti di contrastare la marginalità sociale. socializzazione volti alla sensibilizzazione della cittadinanza sul tema del disagio gio- Proprio all’interno del Tavolo è stato firma- vanile e alla promozione di azioni positive to un accordo di collaborazione per la pro- per il suo contrasto; nella promozione di mozione di azioni volte alla prevenzione e eventi sportivi e culturali volti alla socia- al contrasto del disagio giovanile, da par- lizzazione di minori a rischio di disagio te dello stesso prefetto Iolanda Rolli, del giovanile, anche in collaborazione con le presidente della Provincia Giorgio Zanni, società sportive del territorio. n 13
attualità n S i parla tanto negli ultimi mesi del disagio vicinanza mentale ed emotiva oltre che fi- di sostanze. giovanile ma dal mio punto di vista non sica, stiamo con loro ed insieme a loro ci L’obiettivo che ci siamo dati come Papa sempre in termini corretti e coerenti al suo sintonizziamo il più possibile sui loro canali Giovanni tramite il servizio Up è quello di vero significato. Con il cercare di stare vicino termine disagio giovani- le s’intende il malessere DISAGIO GIOVANILE Fabio Salati (C.S. Papa Giovanni XXIII) ai giovani e di scom- mettere sulle loro in età evolutiva, il non-a- “Con il servizio Up cerchiamo di stare vicino ai competenze per eli- gio, tipico soprattutto minare qualsiasi tipo dell’adolescenza, che giovani e di scommettere sulle loro competenze” di pregiudizio. n non ha necessariamente le caratteristiche di una patologia ma spesso è l’intreccio di vari comunicativi. aspetti disfunzionali che legati insieme in- Quando riusciamo a creare tutto questo, taccano il benessere dei giovani. abbiamo costruito di fatto le basi per poter proporre un ingaggio su progettualità che Difficile, nella società del benessere, tro- possono essere interessanti per loro. vare dei ‘chiari colpevoli’ al disagio gio- Progetti che possono riguardare l’e- vanile. In una società che tendenzialmente spressione: artistica, musicale, tecnolo- spinge tutti alla ricerca spasmodica della gica, fisico-sportiva oltre alla proposta di perfezione, di fatto escludendo chi non attività formative ed informative su tema- possiede un determinato profilo persono- tiche importanti in questa fase del ciclo di logico o uno status economico-sociale sod- vita come ad esempio la sessualità e l’uso disfacente all’essere accettato dal gruppo Fabio Salati dei “funzionali” porta sicuramente i giovani Progetto Up unità di prossimità più fragili all’isolamento, a problemi come Hikikomori o ad agiti suicidari. Il disagio di chi viene escluso può invece I destinatari dell’intervento sono persone in stato di marginalità sociale e tossicodi- in alcune situazioni convogliare nella par- pendenza, da un lato e, dall’altro giovani a rischio che frequentano i luoghi dell’aggre- tecipazione e nell’ omologazione a gruppi gazione e del divertimento. L’identificazione avviene all’interno dei luoghi di ritrovo di pari che in primis possono avere come del target (piazze, bar, discoteche, parchi, etc.). Il Progetto U.P. lavora sul principio elemento di unione forti vissuti di frustra- del libero accesso al servizio, ovvero non si richiedono particolari e specifici requisiti; zione e che possono poi sfociare in com- altresì lavora in rete principalmente con Ser.T., Servizi Sociali del Comune di Reggio E. portamenti devianti agiti verso la società. e quindi interviene anche su specifica segnalazione dei servizi sopra citati. Si parla dell’acutizzarsi di alcuni aspetti in Gli obiettivi sono quelli di prevenire comportamenti a rischio nella popolazione conseguenza alla pandemia Covid-19 e for- target e favorirne l’accesso ai servizi, favorire l’empowerement dei propri utenti e se in parte è anche vero, ma credo che gran l’inclusione sociale. parte di questi problemi arrivino da ben più Il Servizio si muove seguendo i principi metodologici base dell’educativa di strada. lontano. In generale le uscite vengono effettuate mediante un camper riconoscibile, a piedi e nelle discoteche utilizzando un banchetto con materiale informativo. Sbagliato utilizzare solamente metodi re- Per l’ambito scolastico e per gruppi significativi si tengono seminari di approfondi- pressivi per affrontare il tema del disagio mento sulla tematica delle sostanze e riduzione dei rischi. il Servizio Unità di Prossi- giovanile, serve dal mio punto di vista so- mità si sviluppa in tre ambiti di lavoro. prattutto un lavoro di prossimità, noi come Dipendenze e marginalità: uscite di strada con Camper o a piedi (muniti di stru- Cooperativa Papa Giovanni XXIII abbiamo mentazione portatile), volte a relazionarsi con la fetta di popolazione che fa abuso di un servizio denominato UP (Unità di Prossi- sostanze stupefacenti. Si effettuano counseling, invio a servizi territoriali e riduzione mità) che lavora in stretta connessione con del danno rispetto ad overdose e malattie a trasmissione sanguigna e sessuale, tra- il Comune di Reggio Emilia e i Poli Sociali mite lo scambio di materiale sterile (siringhe, narcan, preservativi, ecc). Territoriali che utilizza come metodologia Giovani e Territorio: attraverso la connessione con servizi territoriali e una mappa- di intervento la prossimità ed il lavoro di tura costante della città, si effettuano uscite di educativa di strada territoriale. Per strada. Ci muoviamo sul territorio, andia- mandato del Comune di RE ci si occupa della fascia più giovanile della popolazione mo a mappare i luoghi dove i giovani si che utilizza sostanze stupefacenti, legali e illegali. Sono inseriti in questo settore incontrano cercando di creare con loro anche gli interventi nelle scuole superiori, in cui si tengono incontri specifici legati al dei “ponti” di aggancio e di mediazione mondo delle sostanze. per mantenere sempre con i giovani una Mondo della notte: si effettuano uscite nel mondo del divertimento reggiano: in discoteca, nelle feste all’aperto e durante gli aperitivi per informare circa i rischi sulle sostanze psicoattive e sulle MTS. 15
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