Del presidenzialismo, da Luigi Bonaparte a Berlusconi (passando per Mussolini) - Rivista di storia critica
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Rivista di storia critica N. 12-2013 FrancoAngeli Del presidenzialismo, da Luigi Bonaparte a Berlusconi (passando per Mussolini)
Historia Magistra. Rivista di storia critica Direttore: Angelo d’Orsi (Università di Torino). Consiglio di Direzione: Pietro Adamo (Università di Torino), Gian Mario Bravo (Università di Torino), Paolo Favilli (Università di Genova), Silvia Giorcelli (Università di Torino), Giuseppe Sergi (Università di Torino). Coordinamento: Francesca Chiarotto Comitato Scientifico nazionale: Francesco Aqueci (Università di Messina), Carmen Betti (Università di Firenze), Giu- seppe Cacciatore (Università di Napoli, Federico II), Francesco Coniglione (Università di Catania), Alessandra Dino (Università di Palermo), Fabio Minazzi (Università dell’Insubria, Varese), Guido Panico (Università di Salerno), Fran- cesco Pitocco (già Università di Roma Sapienza) Antonio Prete (Università di Siena), Edoardo Salzano (IUAV, Vene- zia), Daniela Saresella (Università di Milano), Pasquale Voza (Università di Bari), Danilo Zolo (Università di Firenze). Comitato Scientifico internazionale: Margarita Ledo (Universidad de Valladolid), Gilles Pécout (Ecole Normale Supérieure, Paris), Carlos Petit (Universidad de Huelva), Josè Enrique Ruiz-Domènec (Universidad Autonóma de Barcelona), Georges Saro (Université Paris III, Sorbonne Nouvelle), Cosimo Zene (SOAS, University of London). Redazione Centrale (Torino): Cristina Accornero, Marco Albeltaro, Roberto Alciati, Lorena Barale, Maria Rosa Chiap- paro, Francesca Chiarotto, Luca Di Bari, Daniela Marendino, Giulia Masci, Alessandro Maurini, Franco Milanesi, Ma- rina Penasso, Isabella Rossatto, Giovanna Savant, Vincenzo Sorella, Giacomo Tarascio. Segreteria di Redazione: Francesca Chiarotto (Responsabile), Cristina Accornero, Ivana Amato Redazione Bari: Antonella Agostino, Lucia Dell’Aia, Jole Silvia Imbornone, Antonia Lovecchio, Laura Mitarotondo (Segreteria), Vito Santoro (Responsabile), Alessandra Spadino. Redazione Firenze: Manfredi Alberti, Elisabetta Amalfitano, Cristina Badon, Tommaso Nencioni, Isabella Gagliardi, Sheyla Moroni, Maurizio Pagano (Responsabile), Giambattista Sciré. Redazione Perugia: Sara Alimenti (Segreteria), Monica Busti, Salvatore Cingari (Responsabile), Ippolita degli Oddi, Maria Chiara Locchi, Bianca Pedace. Redazione Roma: Luigi Ambrosi, Piero Bevilacqua (Responsabile), Roberta Biasillo, Serena Casu, Rosa Chiatti, Li- vio Ciappetta, Danilo Corradi, Marco Di Maggio (Segreteria), Alexander Höbel, Saverio Luzzi, Chiara Meta, Fabri- zio Nunnari, Flavio Silvestrini, Gregorio Sorgonà, Roberto Valle. Tutti gli articoli pubblicati vengono valutati dalla Direzione, dalla Redazione e da almeno due referee anonimi (peer-reviewed) Sede: presso Dipartimento di Studi Storici - Università di Torino - via S. Ottavio, 20 - 10124 Torino tel. +39 011 6709678 - fax +39 011 7609698 Contatti: Direzione: direzione@historiamagistra.it; Coordinamento e Segreteria: segreteria@historiamagistra.it; Associazione Historia Magistra: info@historiamagistra.it Redazione centrale (Torino): redazionehmtorino@gmail.com Redazioni locali: Roma: redazione-roma@historiamagistra.it; Bari: redazionehmbari@gmail.com; Firenze: redazionehmfirenze@gmail.com; Perugia: redazionehmperugia@gmail.com «Historia Magistra» è parte di un progetto editoriale che comprende anche il sito www.historiamagistra.it. Le norme redazionali sono reperibili sui siti www.francoangeli.it e www.historiamagistra.it. Il logo di Historia Magistra è di ADR SISTEMI Il progetto grafico di copertina è di Elena Pellegrini Impaginazione di Imagine Redazione, amministrazione, distribuzione FrancoAngeli srl, viale Monza 106, 20127 Milano, tel. 02/2837141 Ufficio abbonamenti: fax 02/2895762, e-mail: riviste@francoangeli.it www.francoangeli.it Coordinamento editoriale: Anna Buccinotti (buccinotti@francoangeli.it) Abbonamenti Canoni cartacei 2014. Privati: Italia € 47,00, estero € 70,50. Enti e Biblioteche: Italia € 67,50, estero € 87,50. Per avere informazioni sulle formule d’abbonamento carta + online o solo online (disponibili solo per Enti e Biblioteche), consultare il sito www.francoangeli.it, cliccando sul bottone “Riviste”, oppure telefonare all’Ufficio Riviste (02/2837141). Il pagamento potrà essere effettuato tramite assegno bancario intestato a Gestioni & Partecipazioni srl, bonifico bancario (IBAN IT37L0306901601100000012717) o con carta di credito. Per maggiori informazioni contattare il nostro Ufficio Riviste anche via email (riviste@francoangeli.it). L’abbonamento verrà attivato non appena giunta la notifica dell’avvenuto pagamento del canone. Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 71 del 20 febbraio 2009 - Quadrimestrale - Direttore responsabile: Angelo d’Orsi - Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano - Copyright 2014 by FrancoAngeli srl - Stampa: Digital Print Service srl - sede legale: via dell’Annunciata 27, 20121 Milano; sedi operative: via Torricelli 9, 20090 Segrate (MI) e via Merano 18, 20127 Milano II quadrimestre 2013 - Finito di stampare nel mese di febbraio 2014
sommario Editoriale Il nostro lavoro, Angelo d’Orsi 7 In corsivo Del presidenzialismo, da Luigi Bonaparte a Silvio Berlusconi (passando per Mussolini), Gian Mario Bravo 9 Socialismo e Repubblica (1894). Contributo a una discussione, Georges Saro 18 Tra Storia e Politica L’altro «cambiamento». Il colonialismo di inse- diamento, Israele, e l’occupazione, Lorenzo Veracini 23 Osservatorio UPS Il bombardamento di Guernica, tra storiografia e “storiettografia”, Alberto Reig Tapia 40 Lavori in corso Villa Regina. Modello fascista d’emigrazione in Patagonia, Pantaleone Sergi 56 Documenti per la storia del tempo presente La secessione per via linguistica. Il Politecnico di Milano e l’imposizione del- l’inglese, Giorgio Pagano 75 Con appendice on line 3 historia magistra Rivista di storia critica, anno v, n. 12, 2013
Incontri «… Non ho niente da rinnegare». Conversa- zione con Tullio Crali, aeropittore futurista, a cura di Angelo d’Orsi Nota biografica di Bianca Pedace 88 La cassetta degli strumenti A cinquant’anni dal Vaticano II, Alessandro Santagata 101 In rete Un Museo per la scuola, Cristina Sagliocco 112 Esperienze Lotte nell’università della crisi: Berkeley e Torino, Maria Edgarda Marcucci 115 Storie di carta Il Gramsci «molecolare» di Giacomo Debene- detti: il problema politico dell’autobiografia, Eleonora Forenza 123 Piccolo e Grande schermo Ultima chiamata. Come nasce un documentario, Enrico Cerasuolo 137 Fermalibri Recensioni Marie, alias Daniel, narra la rivoluzione, Alessandra Spadino 144 Roma tra degrado pubblico e infelicità privata, Piero Bevilacqua 147 Schede Opere di Gianmaria Zamagni, Daniel Rosen- berg-Anthony Grafton, Massimo Livi Bacci, Patrick Le Roux, Domenico Losurdo, Fabio Fabbri, Renate Siebert, Mariamargherita Scotti 152 4 Sommario
Produzione propria 160 Raccolta carta Storia segreta di idiozie lapalissiane, Marco Albeltaro 161 Buone e cattive notizie La Grecia che resiste, Rolf Petri 165 Il buio nella stanza. La Rai chiude La Storia siamo noi, Francesco Aqueci 167 L’angolo di Aristarco Premiando, premiando 170 Gli Autori 174 5 Sommario
Le sezioni della rivista I) In corsivo IX) Esperienze Interventi suggeriti dalla discussione scientifica, Resoconti di esperienze negli archivi, nelle bi- culturale e politica. Perlopiù scritti brevi, di ca- blioteche e sul campo, per narrare le “avven- rattere polemico, ma sempre documentati. ture” del ricercatore; ma anche resoconti di esperienze didattiche fuori sede, di viaggi di II) Tra Storia e Politica lavoro e di studio. Saggi capaci di muoversi sul filo che congiun- ge e separa l’attività storiografica da quella po- X) Storie di carta litica, con una particolare attenzione alla di- Analisi volte a mettere a fuoco il rapporto tra mensione pubblica e civile della storia. letteratura e storia, tra narrazione storiogra- fica e narrazione di “finzione”: esempi di let- III) Osservatorio ups teratura contemporanea o di epoche passate; Un catalogo aggiornato delle diverse forme di rivisitazioni della figura e dell’opera di arti- uso (e abuso) politico della Storia (ups). sti e letterati, la cui produzione abbia intrat- tenuto rapporti con la storia. IV) Lavori in corso Anticipazioni di ricerche in corso, saggi XI) Piccolo e Grande schermo scritti appositamente per la Rivista che spa- La storia al cinema, in tv, alla radio e a teatro. ziano su tematiche, aree ed epoche diverse, uniti dal bisogno di porre domande nuove e XII) Fermalibri di suggerire nuove ipotesi di ricerca. Recensioni: libri su cui fermare l’attenzione: da leggere e da discutere. V) Documenti per la storia del tempo pre- Schede: libri comunque degni di interesse. sente Produzione propria: opere dei componenti del Testi di varia natura basati su esperienze diret- gruppo di lavoro della Rivista. te: di ricerca, artistica, di lavoro (testimonian- ze orali, documenti visivi, fonti tratte dalla XIII) Raccolta carta Rete). Il peggio della produzione (pseudo)storica: li- bri inutili, o addirittura dannosi, per la loro VI) Incontri mancanza dei requisiti minimi di un lavoro ac- Dialoghi con studiosi/e di varie discipline, a cettabile, per il loro disinvolto rovesciamento cominciare da quelle storiche, specialmente della verità. delle generazioni più anziane, ma anche testi- moni (scrittori, artisti, militanti). XIV) Buone e cattive notizie L’apertura o la chiusura di biblioteche e archi- VII) La cassetta degli strumenti vi, la fondazione o la morte di riviste, la legi- I problemi della ricerca (metodo e teoria), la slazione attinente la ricerca, lo stato delle edi- verifica, l’analisi e l’interpretazione dei docu- zioni nazionali e delle grandi imprese edito- menti, i criteri di edizione, la redazione finale; riali, le vicissitudini di enti culturali e centri ma anche gli strumenti in senso stretto: ma- studio. nuali, sintesi, enciclopedie, dizionari, collane, repertori, ecc. XV) L’angolo di Aristarco Aristarco Scannabue – uno pseudonimo che VIII) In rete riprende quello celebre di Giuseppe Baretti su I siti web, vagliati con attenzione, per fornire «La Frusta Letteraria» – e che prende di mira informazioni e suggerimenti – in positivo e in la società intellettuale nelle sue manifestazioni negativo – a chi faccia ricerca. deteriori.
ULTIMA CHIAMATA. Come nasce un documentario Enrico Cerasuolo Last Call (2013, 90’) is a documentary that tells the story of The limits to growth, a little book that shook the world in 1972 with a simple message: planet Earth is a finite sys- tem, in a finite system unlimited growth is not possible and without control can lead to overshoot and collapse. The book was a scientific report to the Club of Rome, think tank founded in 1968 by Aurelio Peccei. The present crisis, environmental and eco- nomic first of all, drew back the attention to the warning launched more than 40 years ago by The limits to growth authors, Dennis and Donella Meadows, Jorgen Randers and Bill Randers. In this article the author of the documentary, Enrico Cerasuolo, tells the long process that lead him to making the film, particularly about the research and use of archive materials. Key words: The limits to growth, Aurelio Peccei, Club of Rome, mit, crisis, documen- tary. Parole chiave: I limiti della sviluppo, Aurelio Peccei, Club di Roma, mit, crisi, docu- mentario. La sera di sabato 1° giugno 2013, è lente scientifico del film, che si è in- stata molto emozionante. La sala del ginocchiato di fronte al ministro, chie- cinema Massimo di Torino era colma dendo ai politici di ascoltare la scien- di pubblico che ha partecipato alla za. C’era la nipote di Aurelio Peccei la prima del documentario Ultima chia- quale, guardando la scena della com- mata al Festival CinemAmbiente. memorazione dello zio, si è alzata in C’erano i no tav, che hanno fatto ir- piedi, insieme a diverse altre persone ruzione con un happening di protesta. in sala. E c’eravamo noi, che avevamo C’era il ministro dell’Ambiente An- finito il film il giorno prima, a sei anni drea Orlando, che ha promesso di di distanza dall’idea iniziale. proporre la visione del film in Parla- Prima del 2007 non avevo mai mento. C’era Luca Mercalli, consu- sentito parlare né di Aurelio Peccei né 137 historia magistra Rivista di storia critica, anno v, n. 12, 2013
del libro The limits to growth (1972). L’anno successivo, il 2008, sarebbe stato il centenario della nascita di Peccei, appunto. Gaetano Capizzi, il direttore di CinemAmbiente, e Luca Mercalli, vennero a trovarci presso la Zenit Arti Audiovisive, la nostra casa di produzione, per raccontare la sto- ria a me e a Massimo Arvat, produt- tore, e chiederci di farne un docu- mentario. L’anniversario era un’occa- sione, ma l’urgenza nasceva dal messag- to bello, incredibilmente attuale, che gio per il quale The limits to growth di- contiene diversi scenari di futuri pos- venne il best-seller ambientalista più di- sibili, costruiti intorno a cinque va- scusso della storia: la Terra è un siste- riabili, la popolazione, l’industrializ- ma finito e in un sistema finito la cre- zazione, il cibo, l’inquinamento e il scita non può essere infinita. Semplice, consumo delle risorse naturali. Alcu- no? Eppure questo messaggio suscita ni di questi scenari portano al collas- ancora oggi roventi polemiche. so del sistema mondo, mentre altri Il primo passo è stato conoscere portano ad uno stato di equilibrio. Il il contenuto: si tratta di un libro mol- bivio fra il collasso e l’equilibrio sta 138 Piccolo e Grande schermo
nelle scelte, che il libro invitava ad ne; tuttavia, Peccei capì la globalità adottare per evitare il disastro verso il dei problemi quando ancora non la si quale continuiamo ad andare. vedeva. Preoccupato per il futuro, Il secondo passo è stato iniziare fondò nel 1968 il Club di Roma, in- a conoscere i testimoni e i protagoni- sieme allo scozzese Alexander King e sti di questa storia. La prima occasio- allo svizzero Hugo Thiemann. ne mi capitò nel settembre del 2007, Parallelamente agli incontri iniziò alla riunione annuale del Club di la ricerca negli archivi; tra i primi ma- Roma, a Madrid. Attraverso le testi- teriali che mi affascinarono vi fu uno monianze io e Massimo cominciam- schizzo di un modello scientifico dise- mo a ricostruire la storia di Peccei; gnato da Jay Forrester, uno dei padri manager fiat e poi Olivetti, anti-fa- della moderna era dei computer e fon- scista con Giustizia e Libertà, detenu- datore della Dinamica dei Sistemi, la to nel carcere di Via Asti durante la scienza che studia l’interazione in di- guerra, Peccei lavorò in tutto il mon- venire tra sistemi complessi. Gli scena- do, in particolare in Cina, Argentina, ri di The limits to growth furono svi- Russia. Globale oggi è parola comu- luppati dai calcolatori del mit (Massa- 139 Ultima chiamata. Come nasce un documentario
chussetts Institute of Technology), a limits to growth, Jorgen Randers, te- partire da quello schizzo. Meadows mi neva una conferenza. Il suo inter- diede l’indirizzo di Forrester, oggi no- vento era provocatorio e inquietan- vantacinquenne. Dovevo incontrarlo e te: gli ambientalisti avevano lottato sfruttai l’occasione: nel marzo del per quarant’anni per essere ascoltati, 2008 ero a New York per le riprese di ma il mondo continuava imperterri- un altro documentario. Alla fine delle to la sua corsa, le emissioni di co2 riprese la troupe tornò in Europa, continuavano ad aumentare nono- mentre io prolungai il viaggio e andai stante tutti dicessero di volerle dimi- a Boston, con una videocamera, al nuire. Questo, secondo Randers, mit. Talvolta capita che le interviste succedeva perché il capitalismo e la che si registrano come materiali di ri- democrazia non erano in grado di ri- cerca, finiscano per far parte del film. solvere i problemi globali, come il L’intervista con Forrester in Ultima cambiamento climatico. I profitti e chiamata è uno di questi casi. la necessità di essere rieletti non per- Nel 2008 andammo a Roma, mettono tutt’oggi politiche di lungo perché un altro degli autori di The termine. 140 Piccolo e Grande schermo
The limits to growth fu a lungo al una ricerca per parole chiave nei di- centro dell’attenzione. Tradotto in scorsi dei presidenti, che avrebbero più di trenta lingue, venduto in più potuto avere dei legami con il libro ed di dieci milioni di copie, oggetto di i suoi temi, riuscendo progressiva- critiche feroci prima di tutto da parte mente ad identificare il conflitto che degli economisti, poi da parte delle si consumò fra l’amministrazione forze politiche, indifferentemente di Carter e le successive amministrazio- destra e di sinistra, da parte delle ni Reagan e Bush. Il libro ed il con- compagnie petrolifere e degli anti- cetto che la crescita possa avere dei li- abortisti. Gli autori aggiornarono il miti diventarono il centro della bat- loro studio due volte, nel 1992 con taglia politica. Dalla segretaria di Pec- Beyond the limits, e nel 2002 con The cei, Anna Pignocchi, e da altri testi- limits to growth, the 30-year update. moni scoprii che c’era stata un’in- Quest’ultimo libro venne attaccato da fluenza diretta delle idee del Club di George Bush alla Conferenza mon- Roma sull’amministrazione Carter. diale sull’ambiente di Rio, nel 1992. Nei discorsi di Ronald Reagan e di Perché un presidente degli Stati Uni- uno dei suoi ideologi, l’ex-giocatore ti, in un discorso così importante, do- di football americano Jack Kemp, tro- veva far riferimento a un libro uscito vai degli attacchi diretti a The limits vent’anni prima? Cominciai allora to growth. 141 Ultima chiamata. Come nasce un documentario
Il centenario della nascita di Pec- nel 2001) la vera autrice, da un pun- cei fu l’occasione da un lato di inten- to di vista letterario, del libro. Donel- sificare le ricerche d’archivio, produ- la mi è sempre sembrata il corrispet- cendo un piccolo ritratto documen- tivo di Peccei, anche se apparteneva- tario, fatto solo con materiali d’archi- no a due generazioni diverse e veni- vio, e dall’altro di fare altri incontri e vano da due culture lontane tra loro. interviste con testimoni a Roma, nel Li accomunavano l’umanesimo e il corso di due giorni di commemora- carisma. Scoprii che l’archivio dei zione. Molte di queste interviste sono materiali di Donella era conservato al belle e interessanti, tutte mi sono ser- Dartmouth College, nel New Ham- vite per conoscere meglio la storia e i pshire, e che uno dei suoi progetti era suoi personaggi. Quasi nessuna però stato una fattoria eco-sostenibile co- ha passato la selezione che è necessa- abitata oggi da una trentina di fami- ria in fase di montaggio, dopo aver fi- glie, Cobb Hill Farm, nel Vermont. nito l’accumulazione dei materiali e I materiali filmati a Washington le riprese. Questo perché, più cono- e le nuove informazioni ci permisero scevo la storia e i personaggi princi- di aggiornare il trailer ed il progetto, pali, più avevo voglia di raccontarli che servirono a Massimo per chiude- nella loro evoluzione nell’arco di qua- re gli accordi principali con zdf- rant’anni, senza imbrigliare il raccon- arte, canale televisivo franco-tedesco to in un dibattito fra alleati, avversari specializzato in documentari di qua- e esperti vari. lità, e i co-produttori norvegesi, Skof- Uno degli autori del libro, Bill teland Film. Nel maggio del 2012 fil- Behrens, aveva percorso una strada mammo a Rotterdam la prima pre- diversa rispetto ai colleghi, ritirando- sentazione del nuovo libro di Jorgen si poco dopo la pubblicazione dalla Randers, 2052. Durante il viaggio di scena pubblica e scegliendo un espe- ritorno da una vacanza in Norvegia rimento personale di pratica di soste- chiesi a Randers se a casa avesse con- nibilità, in una fattoria del Vermont. servato foto dei vecchi tempi. Lui si L’incontro allo Smithsonian Institute ricordò di un diario degli anni al mit, di Washington dc (1° marzo 2012), dal 1970 al 1972, che aveva prepara- ci permise di conoscere il resto della to per i suoi genitori. Non c’era più il sua storia e di capire che Behrens non tempo per filmarlo, ma pensai che sa- è un deluso pessimista, quanto piut- rebbe stato comunque un ottimo tosto un entusiasta ottimista. Sempre strumento per una scena su una di- nel corso di questa prima tappa ame- scussione (tra passato e futuro) fra ricana incontrammo Jeff Krulik, un Randers e Dennis Meadows. Entram- ricercatore che acconsentì a raccon- bi fortunatamente accettarono la mia tarci Donella Meadows (scomparsa proposta e l’incontro si svolse duran- 142 Piccolo e Grande schermo
te una riunione del Club di Roma a delle interviste, visione degli archivi e Bucarest, in ottobre. preparazione al montaggio, da inizio La parte principale delle riprese marzo a fine maggio Marco Duretti, doveva essere nel Nord-Est degli Sta- il montatore, ed io ci siamo chiusi in ti Uniti e noi pianificammo il viaggio sala davanti ai monitor. tra la fine di ottobre e l’inizio di no- La sfida più difficile, dal punto vembre. Per permettere agli archivi di di vista narrativo, era armonizzare le Donella di assumere uno spazio nel diverse storie personali dei sei perso- film ho deciso di chiedere ad una per- naggi principali, da Aurelio Peccei a sona a lei vicina, la sua collaboratrice Jay Forrester, dagli autori Dennis e Diana Wright, di poterla filmare Donella Meadows a Jorgen Randers e mentre visitava l’archivio. Questo ha Bill Behrens, senza dimenticare l’in- permesso di essere testimoni di un’e- tersezione fra il Club di Roma e The mozione, oltre naturalmente ad avere limits to growth. Alla fine nel film ci un aiuto molto qualificato per orien- sono materiali d’archivio provenienti tarci velocemente fra i materiali. La da 24 fonti diverse, più 4 archivi pri- stessa scelta, pochi mesi dopo, è stata vati, che hanno dato l’opportunità di fatta per gli archivi di Peccei, final- seguire i personaggi principali nella mente resi disponibili all’Università loro evoluzione dal 1972 ad oggi. della Tuscia di Viterbo. In questo caso il tramite fu quello di Anna Pignoc- Nota chi, la persona che aveva ordinato Ultima chiamata è stato premiato tutti i materiali rimasti nelle scatole. come miglior documentario nella se- Era il gennaio del 2013; nel corso del- zione internazionale “La casa di do- lo stesso mese completammo le ripre- mani” al CinemAmbiente Environ- se in Germania, con i co-autori del- mental Film Festival di Torino, edi- l’edizione tedesca di The limits to zione 2013. growth Erich Zahn e Peter Milling. www.lastcallthefilm.org/www.lastcal- Dopo un mese circa di trascrizione lthefilm.org 143 Ultima chiamata. Come nasce un documentario
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