Data: 31/05/2021 Elaborato SIGM 01: Relazione tecnica

Pagina creata da Melissa Vecchi
 
CONTINUA A LEGGERE
Data: 31/05/2021 Elaborato SIGM 01: Relazione tecnica
Studio Idrogeomorfologico, componente Geologica, Geotecnica,
  Idrologica e Idraulica: Studio idrologico e idraulico del territorio.
Elaborato SIGM 01:   Relazione tecnica                                    Scala:
                                                                          Data: 31/05/2021
Data: 31/05/2021 Elaborato SIGM 01: Relazione tecnica
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

                                           INDICE
1. PREMESSA
2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE
3. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO, P.A.I., P.G.R.A. e Deliberazione G.R.
   08.10.2020 n. 1675
4. QUADRO CONOSCITIVO GENERALE DEL TERRITORIO DI CRISPIANO
   4.1. Premessa
   4.2. I caratteri morfologici
   4.3. L’analisi climatica e pluviometrica
   4.4. Descrizione dei bacini idrografici e definizione del reticolo
5. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SOGGETTE ALLE NORME DEL PAI
   RIGUARDO LA PERICOLOSITA’ IDRAULICA
6. INDIVIDUAZIONE E ANALISI DELLE CRITICITA’ E DELLE PROBLEMATICHE
   DEL RETICOLO ESISTENTE

ANALISI SPECIALISTICA:                                                              Pagina 1 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                               Agg.: 31 maggio 2021
Data: 31/05/2021 Elaborato SIGM 01: Relazione tecnica
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

1. PREMESSA
Con deliberazione della Giunta Comunale n.57 del 29/04/2020 “Atto di indirizzo per la
redazione del DPP e PUG”, l’amministrazione comunale di Crispiano ha attivato gli atti
propedeutici alla redazione del DPP e del PUG, dando effettivo avvio al procedimento di
formazione dello strumento urbanistico. Nell’ambito della redazione del Piano Urbanistico
Generale (PUG) del Comune di Crispiano si rende necessario procedere alla formazione
del quadro delle conoscenze del sistema territoriale locale, tra cui quello legato alla
componente idrogeomorfologica, idrologica e idraulica.
Lo studio idrologico e idraulico rappresenta una revisione della documentazione tecnica
prodotta nel periodo che va dal 2008 al 2013, già oggetto di confronto e condivisione con
l’Autorità di Bacino.
La revisione si è resa necessaria per tenere conto delle nuove normative, delle tecnologie
informatiche (con particolare riferimento ai GIS) e delle cartografie disponibili, fra cui
anche il rilievo Lidar recentemente acquisito dal Comune di Crispiano, costituito da
ortofoto di dettaglio e DTM con maglia regolare 1x1 m.
Lo studio di seguito riportato è stato condotto nel rispetto delle indicazioni fornite dalla
Circolare n. 1/2006, del “Documento Regionale di Assetto del Territorio (DRAG)
indirizzi, criteri e orientamenti per la formazione dei Piani Urbanistici Generali (PUG)
(Legge Regionale 27/07/2001, n. 20, art. 4, comma 3, lett. B e art. 5, comma 10 bis),
aderendo così agli obiettivi e principi introdotti dalla L.R. 20/2001 inerenti la “tutela dei
valori ambientali, storici e culturali espressi dal territorio, nonché dalla sua
riqualificazione, finalizzati allo sviluppo sostenibile”.
L’azione è stata condotta per costruire quel “sistema delle conoscenze” che rappresenta una
delle operazioni più importanti nel percorso di formazione del PUG.
Al fine di “comprendere il territorio, nei suoi elementi costitutivi, nelle sue caratteristiche
identitarie, nei suoi valori e nelle sue problematicità” e costruire il sistema delle
conoscenze, per la comprensione           dello stato delle risorse del territorio e        delle
modificazioni cui queste sono sottoposte per effetto soprattutto dell’azione antropica, fra le
varie risorse caratterizzanti l’ambito territoriale, è stata esaminata e studiata la risorsa
ambientale nell’ambito della matrice acqua. Pertanto, con i risultati del lavoro svolto, si

ANALISI SPECIALISTICA:                                                               Pagina 2 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                Agg.: 31 maggio 2021
Data: 31/05/2021 Elaborato SIGM 01: Relazione tecnica
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

intende partecipare alla formazione del quadro delle conoscenze del sistema territoriale
locale finalizzato alla successiva costruzione dei quadri interpretativi.
Questo studio, attraverso l’acquisizione delle conoscenze sullo stato della risorsa acqua, è
teso a fornire elementi sulla vulnerabilità e sul rischio idraulico ed idrogeologico in
relazione ai fenomeni di dissesto ed in coerenza con quanto indicato nel Piano di Assetto
Idrogeologico    approvato    dall’Autorità     di   Bacino     della    Puglia   anche      al    fine
dell’adeguamento del PUG a tale strumento.
L’attività nel suo complesso svolta è stata finalizzata al raggiungimento del seguente
Obiettivo Generale: Realizzazione di carte tematiche dei bacini e dell’idrografia
superficiale, delle relative criticità esistenti e delle proposte dei possibili interventi
finalizzati al miglioramento idraulico del reticolo esistente.
Lo studio idrogeologico rappresenta una componente importante del quadro conoscitivo di
un territorio ed è fondamentale per mettere in atto una corretta pianificazione urbanistica.
L’interazione causa-effetto della pressione antropica sulla parte naturale e viceversa, deve
risultare ben chiara al pianificatore in modo da avviare uno sviluppo del territorio che sia
compatibile con le risorse ed i rischi naturali presenti.

2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE
Il lavoro svolto si pone come obiettivo la conoscenza, attraverso lo studio cartografico,
approfondite indagini e rilevamenti di dettaglio, delle componenti morfologiche,
idrologiche ed idrauliche del territorio comunale di Crispiano interessato dal Piano
Urbanistico Generale (PUG).
Nello sviluppo delle attività condotte, oltre ai dati informativi disponibili attraverso i
Servizi WMS (Web Map Service) gestiti dall’AdB per quanto riguarda il PAI e dalla
Regione Puglia per il PPTR, è stato impiegato il rilievo Lidar, di recentissima acquisizione.
Dei vari strati informativi disponibili del rilievo Lidar sono stati utilizzati il DTM e
l’ortofoto.
Il WMS rappresenta un protocollo standard di interscambio/interoperabilità per sistemi GIS
Web-based che consente la visualizzazione dinamica dell’overlay di mappe georiferite a
partire da sorgenti di dati geografici distribuite. Una mappa di un sito WMS è intesa come
un immagine raster del dato geografico (png o jpeg).

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                    Pagina 3 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                     Agg.: 31 maggio 2021
Data: 31/05/2021 Elaborato SIGM 01: Relazione tecnica
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

Lo studio è stato condotto in ambiente G.I.S. (Geographical Information System) o sistema
informativo geografico che costituisce uno strumento che permette di analizzare,
rappresentare, interrogare entità o eventi che si verificano sul territorio.
Tali analisi territoriali perseguono le seguenti finalità:
       Fornire un quadro conoscitivo aggiornato dell’assetto morfologico, idrologico ed
        idraulico, con particolare riguardo alla funzionalità del reticolo idrografico del
        territorio;
       Fornire elementi di dettaglio per l’individuazione delle aree soggette a Pericolosità
        e Rischio Idraulico facendo riferimento sempre alle previsioni del Piano di Assetto
        Idrogeologico (PAI) della Regione Puglia approvato con Deliberazione del
        Comitato Istituzionale n. 39 del registro delle deliberazioni nella Seduta del
        30.11.2005;
       Individuare le criticità esistenti.
La fase preliminare dello studio ha riguardato l’analisi delle ortofoto, delle
aerofotogrammetrie e cartografie disponibili, dei dati desunti dal Lidar in modo da
individuare le aree che necessitano di indagini più approfondite.
La prima fase dello studio consiste nel rilevamento morfologico del territorio finalizzato
alla definizione degli elementi significativi.
La seconda fase dello studio ha riguardato, attraverso l’osservazione delle ortofoto, delle
cartografie e delle aerofotogrammetrie, il censimento e la delimitazione di tutti gli elementi
idrografici naturali (lame, gravine, incisioni, fossi), dei canali artificiali e di tutti gli
impluvi naturali presenti sul territorio che, anche se non mostrano caratteristiche simili a
quelle di un alveo attivo, sono oggetto durante eventi piovosi di forte intensità di notevole
quantitativo di passaggio d’acqua.
Tutto lo studio condotto, avente come finalità quelle indicate in precedenza, si è sviluppato
attraverso le seguenti fasi.
       Acquisizione della cartografia necessaria e dei dati utili per l’esecuzione dello
        studio in oggetto. Per approntare gli studi, sfruttando anche i servizi WMS in
        ambiente GIS, nel Sistema di riferimento WGS84 Proiezione UTM Fuso 33 N, è
        stata acquisita la seguente documentazione cartografica, ritenuta fondamentale:

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                 Pagina 4 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                  Agg.: 31 maggio 2021
Data: 31/05/2021 Elaborato SIGM 01: Relazione tecnica
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

       Cartografia I.G.M. in scala 1:25.000 del territorio comunale per un
       inquadramento generale del territorio e per l’individuazione del reticolo idrografico
       presente sulla cartografia;
       C.T.R., Ortofoto e D.T.M. del territorio, acquisiti dal SIT della Regione Puglia,
       per uno studio di maggiore dettaglio dell’andamento morfologico dello stesso e per
       l’individuazione accurata del reticolo idrografico e dei bacini conseguenti, oltre
       che dei punti critici ove è concreto il rischio di danni per la collettività; l’Ortofoto
       ha permesso una analisi di confronto delle valutazioni effettuate mediante carte
       I.G.M. e aerofotogrammetria e per una analisi visiva dell’utilizzo attuale del suolo
       comunale (aree urbane, coltivate, macchie mediterranee, boschive);
       Cartografia Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) per il confronto
       del reticolo idrografico;
       Cartografia AdB per il confronto del reticolo idrografico e per l'individuazione
       delle aree soggette a Pericolosità e Rischio Idraulico;
       Carte dell’Uso del Suolo per una visione generale dell’utilizzo del territorio ai fini
       dell’analisi idrologica dei bacini.
      Sopralluoghi lungo il reticolo idrografico, con particolare riferimento alle criticità
       evidenziatesi nel corso degli anni recenti, per una prima valutazione della corretta
       funzionalità idraulica degli stessi. Scopo non trascurabile di tale fase è stato anche
       quello di confrontare il reticolo desumibile dalla cartografia con quello
       effettivamente rilevato in sito.
      Definizione del reticolo idrografico di calcolo ottenuto da elaborazioni in ambiente
       GIS del rilievo LIDAR. Nella definizione delle aste del reticolo sono state
       individuate quelle afferenti a bacini idrografici di superficie minima pari a 1 kmq.
      Verifica del reticolo idrografico sulla base dei rilievi effettuati in sito e riportati
       sulla cartografia disponibile del territorio; analisi critica del reticolo idrografico
       finalizzato alla redazione dell’aggiornamento da condividere con l’Autorità di
       Bacino dell’Appennino Meridionale. Tale attività è stata condotta tenendo conto del
       reticolo idrografico riportato nella Carta IGM, nella Carta Idrogeomorfologica
       dell’AdB, nella carta del PGRA dell’AdB, nella CRT del SIT della Regione Puglia
       nonché del reticolo idrografico di calcolo sviluppato del rilievo Lidar 1x1 m.

ANALISI SPECIALISTICA:                                                               Pagina 5 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

      Definizione delle aree attualmente soggette ad Alta, Media e Bassa Pericolosità
       Idraulica, ai sensi degli artt. 7, 8 e 9 delle NTA del PAI;
      Individuazione delle principali criticità esistenti (attraversamenti, tratti di reticolo
       inesistenti e/o insufficienti, zone di allagamento, ecc.);

3. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO, P.A.I., P.G.R.A. e Deliberazione
   G.R. 08.10.2020 n. 1675
Di seguito si riportano le principali normative vigenti in materia di rischio idraulico e
idrogeologico:
• Legge 18 maggio 1989, n.183 “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della
difesa del suolo”;
• Legge 3 agosto 1998, n.267 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge
1998 n.180 recante misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore
delle zone colpite da disastri franosi nella Regione Campania”;
• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 settembre 1998 “Atto di indirizzo
e coordinamento per l’individuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui all’art.1,
commi 1 e 2 del D.L. 11 giugno 1998 n.180”;
• Legge 13 luglio 1999, n.226 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge
13 maggio 1999, n.132, recante interventi urgenti in materia di protezione civile”;
• Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale” – parte III
“Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque
dall’inquinamento e di gestione delle risorse”;
• Direttiva Alluvioni 2007/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre
2007, relativa alla valutazione e alla gestione del rischio alluvioni;
• Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 e s.m.i. “Approvazione delle nuove norme
tecniche per le costruzioni”;
• Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n.49 “Attuazione della direttiva 2007/60/CE
relativa alla valutazione e gestione dei rischi di alluvioni”;
• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 maggio 2014 di istituzione della
“Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico” presso la Presidenza del Consiglio;

ANALISI SPECIALISTICA:                                                               Pagina 6 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

• Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 maggio 2015 “Individuazione dei
criteri e delle modalità per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse agli interventi di
mitigazione del rischio idrogeologico”;
• Deliberazione della Giunta Regionale 8 ottobre 2020, n. 1675 - Individuazione dell’Alveo
fluviale in modellamento attivo come definito dall’art. 36 delle Norme Tecniche di
Attuazione del Piano Assetto Idrogeologico Puglia. Indirizzi applicativi e chiarimenti.

Lo studio è stato condotto nel rispetto inoltre delle indicazioni fornite dalla normativa
regionale in materia di pianificazione urbanistica:
• Circolare n. 1/2006,
• “Documento Regionale di Assetto del Territorio (DRAG) indirizzi, criteri e
orientamenti per la formazione dei Piani Urbanistici Generali (PUG) (Legge Regionale
27/07/2001, n. 20, art. 4, comma 3, lett. B e art. 5, comma 10 bis);
• L.R. 20/2001,
e, soprattutto, tenendo presente quanto dettato dall’Autorità di Bacino Distrettuale
dell’Appennino Meriodionale, Sede Puglia.

Tale Autorità è stata istituita con Legge Regionale n°19 del 09 dicembre 2002 con
competenza territoriale sui bacini regionali e su quello interregionale dell’Ofanto, anche in
virtù dell’Accordo di Programma sottoscritto il 5/8/1999 con la Regione Basilicata e il
Min. LL.PP. che prevedeva la costituzione di due sole Autorità di Bacino.
Con D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. sono state soppresse le Autorità di Bacino di cui alla ex
L.183/89 e istituite, in ciascun distretto idrografico, le Autorità di Bacino Distrettuali. Ai
sensi dell'art. 64, comma 1, del suddetto D.lgs. 152/2006, come modificato dall'art. 51,
comma 5 della Legge 221/2015, il territorio nazionale è stato ripartito in 7 distretti
idrografici tra i quali quello dell'Appennino Meridionale, comprendente i bacini idrografici
nazionali Liri-Garigliano e Volturno, i bacini interregionali Sele, Sinni e Noce, Bradano,
Saccione, Fortore e Biferno, Ofanto, Lao, Trigno ed i bacini regionali della Campania,
della Puglia, della Basilicata, della Calabria, del Molise.
Le Autorità di Bacino Distrettuali, dalla data di entrata in vigore del D.M. n. 294/2016, a
seguito della soppressione delle Autorità di Bacino Nazionali, Interregionali e Regionali,

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                   Pagina 7 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                    Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

esercitano le funzioni e i compiti in materia di difesa del suolo, tutela delle acque e
gestione delle risorse idriche previsti in capo alle stesse dalla normativa vigente nonché
ogni altra funzione attribuita dalla legge o dai regolamenti. Con il DPCM del 4 aprile 2018
(pubblicato su G.U. n. 135 del 13/06/2018 ) - emanato ai sensi dell'art. 63, c. 4 del decreto
legislativo n. 152/2006 - è stata infine data definitiva operatività al processo di riordino
delle funzioni in materia di difesa del suolo e di tutela delle acque avviato con Legge
221/2015 e con D.M. 294/2016.
L’Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, in base alle norme vigenti,
ha fatto proprie le attività di pianificazione e programmazione a scala di Bacino e di
Distretto idrografico relative alla difesa, tutela, uso e gestione sostenibile delle risorse
suolo e acqua, alla salvaguardia degli aspetti ambientali svolte dalle ex Autorità di Bacino
Nazionali, Regionali, Interregionali in base al disposto della ex legge 183/89 e concorre,
pertanto, alla difesa, alla tutela e al risanamento del suolo e del sottosuolo, alla tutela quali–
quantitativa della risorsa idrica, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla lotta alla
desertificazione, alla tutela della fascia costiera ed al risanamento del litorale (in
riferimento agli articoli 53, 54 e 65 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.).
La pianificazione di bacino fino ad oggi svolta dalle ex Autorità di Bacino ripresa ed
integrata dall’Autorità di Distretto, costituisce riferimento per la programmazione di azioni
condivise e partecipate in ambito di governo del territorio a scala di bacino e di distretto
idrografico.
Lo strumento di riferimento adottato è rappresentato dal Piano di Bacino Stralcio Assetto
Idrogeologico (PAI) (approvato con Delibera n°39 del 30/11/2005) ed in particolare i
seguenti elaborati:
   Relazione Generale;
   Norme Tecniche di Attuazione;
   Elaborati cartografici (in forma digitale) riportanti le perimetrazioni delle aree a
Pericolosità Idraulica e a Rischio Idraulico.
Il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Puglia il 30 Novembre 2005 ha
deliberato il provvedimento di approvazione del Piano di Bacino Stralcio per l’Assetto
Idrogeologico (PAI), pubblicato sul B.U.R.P. n. 15 del 02 febbraio 2006.

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                  Pagina 8 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                   Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

Il PAI rappresenta un primo stralcio di settore funzionale del Piano di Bacino di cui alla ex
Legge 183 del 1989, “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del
suolo”, successivamente abrogata e sostituita dal DLgs n.152 del 2006, “Norme in materia
ambientale”.
Il Piano per l’Assetto Idrogeologico si pone come obiettivo generale la costruzione di un
quadro conoscitivo del territorio di competenza dell’Autorità di Bacino, con particolare
riferimento alle caratteristiche morfologiche, geologiche ed idrologiche.
Gli obiettivi specifici sono invece sintetizzabili in:
• Sistemazione, conservazione e recupero del suolo nei bacini idrografici, con interventi
idrogeologici, idraulico-forestali, idraulico-agrari compatibili con i criteri di recupero
naturalistici;
• Difesa e consolidamento dei versanti e delle aree instabili, nonché la difesa degli abitati e
delle infrastrutture contro i movimenti franosi e gli altri fenomeni di dissesto;
• Riordino del vincolo idrogeologico;
• Difesa, sistemazione e regolazione dei corsi d’acqua;
• Svolgimento funzionale dei servizi di polizia idraulica, di piena e di pronto intervento
idraulico, nonché della gestione degli impianti.
Le finalità innanzi richiamate sono perseguite mediante:
• La definizione del quadro del rischio idraulico ed idrogeologico in relazione ai fenomeni
di dissesto;
• L’adeguamento degli strumenti urbanistico-territoriali;
• L’apposizione di vincoli, l’indicazione di prescrizioni, l’erogazione di incentivi e
l’individuazione delle destinazioni d’uso del suolo più idonee in relazione al diverso grado
di rischio;
• L’individuazione di interventi finalizzati al recupero naturalistico ed ambientale, nonché
alla tutela ed al recupero dei valori monumentali ed ambientali presenti;
• L’individuazione di interventi su infrastrutture e manufatti di ogni tipo, anche edilizi, che
determino rischi idrogeologici, anche con finalità di rilocalizzazione;
• La sistemazione dei versanti e delle aree instabili a protezione degli abitati e delle
infrastrutture con modalità di intervento che privilegino la conservazione ed il recupero
delle caratteristiche naturali del terreno;

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                Pagina 9 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                 Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

• La difesa e la regolazione dei corsi d’acqua, con specifica attenzione alla valorizzazione
delle naturalità dei bacini idrografici;
• Il monitoraggio dello stato dei dissesti.
Nel contempo l’Autorità di Bacino della Puglia ha perimetrato le aree soggette a rischio
idrogeologico suddivise in aree soggette a pericolosità idraulica, aree soggette a
pericolosità da frana e relative aree a rischio, stabilendo per ciascuna Disposizioni
Generali, Misure di Mitigazione e Interventi consentiti, questi ultimi differenziati in
funzione della classificazione dell’area (art.7 per le aree A.P. – art.8 per le aree M.P. – art.9
per le aree B.P.).
Per la pericolosità idraulica si distinguono:
• AP: aree ad Alta Probabilità di inondazione;
• MP: aree a Moderata Probabilità di inondazione;
• BP: aree a Bassa Probabilità di inondazione.
Per la pericolosità da frana il PAI prevede:
• PG3: aree a Pericolosità da frana molto elevata;
• PG2: aree a Pericolosità da frana elevata;
• PG1: aree a Pericolosità da frana media e moderata
Le aree a rischio sono suddivise in:
• R4: Aree a Rischio Molto Elevato;
• R3: Aree a Rischio Elevato;
• R2: Aree a Rischio Medio;
• R1: Aree a Rischio Moderato.
Le disposizioni di tutela vanno recepite e introdotte negli strumenti di governo del
territorio (art.20 delle N.T.A.).

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                 Pagina 10 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                  Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

               Fig. 1 - Piano di Assetto Idrogeologico – Pericolosità Idraulica

E’ possibile inoltre istruire procedure di integrazione e modifica del quadro conoscitivo del
PAI, secondo quanto previsto dall’art. 24 delle N.T.A. Le modiche al PAI, promosse dalle
amministrazioni locali interessate o finanche da portatori di interesse privati, sono
approvate dal Comitato Istituzionale su proposta del Segretario Generale, previo parere del
Comitato Tecnico. Gli approfondimenti del quadro conoscitivo compiuti dalle
amministrazioni competenti ai fini dell’adeguamento di cui all’art. 20 devono invece essere
trasmessi all’Autorità di Bacino che si esprime con parere vincolante. Il parere favorevole
dell’Autorità di Bacino costituisce presupposto necessario per l’adozione dell’atto di
adeguamento dello strumento di governo del territorio.

Nell’ambito del presente studio si è tenuto anche conto del Piano di Gestione del Rischio
delle Alluvioni (P.G.R.A.) aggiornamento al 30/03/2016.
In ottemperanza alla Direttiva Europea 2007/60/CE, recepita in Italia dal D.Lgs. 49/2010, il
Piano di Gestione del Rischio delle Alluvioni rappresenta lo strumento con cui valutare e
gestire il rischio alluvioni per ridurre gli impatti negativi per la salute umane, l’ambiente, il
patrimonio culturale e le attività economiche. Sulla base delle criticità emerse dall’analisi

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                 Pagina 11 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                  Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

delle mappe di pericolosità e rischio sono state individuate le misure di prevenzione,
protezione, preparazione e recupero post-evento per la messa in sicurezza del territorio. In
tale processo di pianificazione, il Piano permette il coordinamento dell’Autorità di Bacino
e della Protezione Civile per la gestione in tempo reale delle piene, con la direzione del
Dipartimento Nazionale. Fra il materiale costituente il processo di formazione del Piano di
Gestione si è tenuto conto in particolare delle mappe della pericolosità idraulica e delle
mappe del rischio di alluvioni e del reticolo idrografico cartografato.

Per quanto attiene alla DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 ottobre
2020, n. 1675 “Individuazione dell’Alveo fluviale in modellamento attivo come definito
dall’art. 36 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Assetto Idrogeologico Puglia.
Indirizzi applicativi e chiarimenti”, emanata al fine di “chiarire taluni dubbi interpretativi
insorti in ordine alla individuazione dell’ Alveo fluviale in modellamento attivo come
definito dall’art. 36 delle NTA del PAI Puglia”, considerando che la predetta delibera ha
chiarito che:
1. ai fini della tutela idrogeologica e paesaggistica dei territori contermini ai corsi
d’acqua, la definizione di alveo in modellamento attivo, come enunciata dall’art. 36 delle
NTA del PAI che lo definisce “porzioni dell’alveo interessato dal deflusso concentrato
delle acque, ancorché non continuativo, legato a fenomeni di piena con frequenza
stagionale”, deve essere interpretata come di seguito: la porzione dell’alveo fluviale
occupata dalle piene stagionali, che non necessariamente corrisponde al letto di magra ma
risulta comunque interessata da deflusso idrico ipodermico e sub-superficiale. Tale
porzione di letto fluviale è generalmente caratterizzata dalla presenza di ciottolame,
depositi sabbiosi e limosi sciolti e, quando presente, da vegetazione spontanea, per lo più
di natura arbustiva, con funzione ripariale;
2. premesso che, all’interno dell’alveo fluviale in modellamento attivo, di cui all’art 36
delle NTA del PAI, trova applicazione quanto previsto dall’art. 6 delle stesse NTA ovvero
dal R.D. n. 523/1904 per le parti attinenti, l’alveo fluviale in modellamento attivo è
definito:
c) per i corsi d’acqua iscritti al registro delle acque pubbliche di cui al R.D. n. 1775/1933,

ANALISI SPECIALISTICA:                                                               Pagina 12 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

dalla porzione di terreno a distanza planimetrica, sia in destra che in sinistra idraulica, di
150 m rispetto al ciglio spondale dell’alveo o dal piede dell’argine ove presente, ovvero
dall’asse del corso d’acqua nei casi di sponde variabili od incerte;
d) per il reticolo minore, ovvero per i corsi d’acqua che non risultano iscritti nel registro
delle acque pubbliche di cui al R.D. n. 1775/1933, l’alveo fluviale in modellamento attivo è
definito dalla porzione di terreno a distanza planimetrica, sia in destra che in sinistra
idraulica, di 100 m rispetto dal ciglio spondale dell’alveo o dal piede dell’argine ove
presente, ovvero dall’asse del corso d’acqua nei casi di sponde variabili od incerte;
3. coerentemente a quanto disposto dall’art 33 delle NTA del PAI, ai fini della tutela
idrogeologica e paesaggistica, la porzione di terreno a distanza planimetrica, sia in destra
che in sinistra, dall’asse del corso d’acqua prevista dall’art. 6 comma 8 delle NTA del
PAI, è quindi ridefinita in 150 m per i corsi d’acqua iscritti nel registro delle acque
pubbliche di cui al R.D. n. 1775/1933, ovvero in 100 m per quelli che non risultano iscritti
in detto elenco. A tal proposito è utile evidenziare che, come previsto dall’art. 143 co. 1
lett. c) del d.lgs. n. 42/2004 e smi, nelle tavole della Sezione 6.1.2 il PPTR ha
rappresentato in scala idonea alla loro identificazione i fiumi, i torrenti ed i corsi d’acqua
iscritti negli elenchi delle acque pubbliche. Nelle medesime tavole, sempre ai sensi
dell’art. 143 co. 1 lett. e) del d.lgs. n. 42/2004 e smi, ha invece rappresentato l’ulteriore
contesto paesaggistico “reticolo idrografico di connessione della RER”;
4. oltre il limite areale dell’alveo fluviale in modellamento attivo, come su individuato,
trovano applicazione le norme d’uso previste dagli strumenti di governo del territorio;

tutto quanto sopra premesso si specifica che, a seguito di colloqui preliminari con
l’Autorità di Bacino, nel presente studio ai fini della tutela della sicurezza idraulica del
territorio si fa riferimento alle Norme Tecniche di Attuazione del PAI Puglia, mentre ai fini
della tutela idrogeologica e paesaggistica dei territori contermini ai corsi d’acqua, la
definizione di alveo in modellamento attivo viene riferita al contenuto della Deliberazione
della Giunta Regionale 8 ottobre 2020, n. 1675.

ANALISI SPECIALISTICA:                                                               Pagina 13 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

4. QUADRO CONOSCITIVO GENERALE DEL TERRITORIO DI CRISPIANO
   4.1. Premessa
Il territorio comunale di Crispiano è situato nella parte centrale della provincia di Taranto e
confina a sud con i limiti comunali di Taranto, ad ovest con il comune di Massafra, a nord
con Martina Franca e ad est con Grottaglie e Montemesola.
Ha una estensione di 105 kmq circa, un perimetro di 100 km ed è posto a cavallo della
zona detta “Murgia Tarantina” (200 m.s.l.m.m.), di transizione tra la parte più alta della
Murgia della provincia di Taranto (fino a 500 m.s.l.m.m. circa) e la pianura tarantina.
Al fine di determinare il reticolo di Crispiano lo studio è stato esteso anche alla parte
orientale del territorio di Massafra e meridionale di Martina Franca.

   4.2. I caratteri morfologici
L’andamento del territorio di Crispiano in generale presenta quote decrescenti andando da
Nord verso Sud. La parte più alta raggiunge la quota di 416 ms.l.m.m. circa in
corrispondenza del Monte Trazzonara ed è posta a Nord-Est, mentre la zona più bassa si
trova a Sud-Ovest ad una quota di 120 m.s.l.m.m. circa.
L’area è caratterizzata dall’avere una prima zona settentrionale a pendenza elevata di
passaggio tra la zona più alta dell’altopiano della Murgia della provincia di Taranto,
compresa tra 350 e 450 m.s.l.m.m. ed una zona più bassa compresa tra 230 e 290
m.s.l.m.m.
Andando verso sud, si incontra una porzione di territorio a minore pendenza tra le quote
più basse precedentemente dette e quota 200 m.s.l.m.m. circa.
La parte meridionale è rappresentata in generale da un’altra zona ad elevata pendenza, per
scendere da quota 200 m.s.l.m.m. a quote più basse, fino a 120 m.s.l.m.m.
Il territorio di Crispiano, nonostante sia segnato da numerose Gravine e incisioni, è povero
di corsi d’acqua perenne. Ciò è imputabile sia alle scarse precipitazioni che caratterizzano
il clima di tutta la regione, sia alla natura del terreno in prevalenza carsico che assorbe
rapidamente le acque meteoriche.
Tutto il reticolo idrografico può essere riassunto attraverso la definizione di due sistemi:

ANALISI SPECIALISTICA:                                                               Pagina 14 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

         uno alimentante il bacino del fiume Tara e facente capo alla Gravina del Gennarini,
          occupante la parte occidentale del territorio di Crispiano ed avente direzione da
          Nord a Sud all’incirca;
         l’altro sistema, che alimenta il bacino del Vallone D’Aiedda e fa capo al Fosso di
          Cigliano, occupa la parte orientale del territorio. Il reticolo di questo sistema
          presenta una direzione che va da Nord-Ovest a Sud-Est.

   4.3. L’analisi climatica e pluviometrica
Il territorio di Crispiano, come tutta la Puglia, è caratterizzato da un clima tipicamente
mediterraneo con inverno mite e poco piovoso e stagione estiva calda e secca; appartiene
dunque alle aree con climi marittimi temperati.
I mesi estivi sono caratterizzati da siccità dovuta alle masse d’aria calda e secca tropicale
che dominano sul bacino del Mediterraneo. I mesi invernali e autunnali presentano
frequente nuvolosità e piogge relativamente abbondanti recate in genere da venti di
scirocco con periodi sereni e piuttosto freddi provocati da venti settentrionali e di Nord-
Est. In primavera s’intercalano anche correnti da Sud-Ovest, di provenienza africana,
apportando caldi precoci ed aria soffocante.
Per quanto concerne il valore totale annuo di precipitazione si fa riferimento a quello
medio della Regione Puglia di 600 mm e quello minore relativo a quello del Tavoliere, di
450 mm.
Le precipitazioni si concentrano, tra il 60 e l’80 %, nei mesi autunno-invernali.
Il ciclo annuo mostra un solo massimo di piovosità ben distinto in novembre o in
dicembre, mentre il minimo quasi sempre ricade in luglio per tutta la regione.
La stagione estiva è caratterizzata da una generale aridità con valori di piovosità inferiori a
30 mm; in alcuni anni i mesi estivi sono stati del tutto privi di pioggia. Succede, tuttavia,
che non siano infrequenti i brevi ed intensi rovesci estivi con punte 30-50 mm in pochi
minuti.
Nella seguente figura, tratta da un rapporto dell’Archivio cartografico della Regione
Puglia, è riportata la mappa delle isoiete relative all’intero territorio regionale.

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                  Pagina 15 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                   Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

Per quanto riguarda le temperature si fa riferimento a quelle medie della Puglia con una
temperatura media annua compresa tra 15° C e 17° C. Il mese più freddo è gennaio. I mesi
più caldi sono luglio e agosto con temperature medie di 27° C -28° C. I giorni "tropicali",
quelli cioè con temperature superiori a 30°C sono 80 nella zona compresa tra Taranto e
Lecce.
Nella figura seguente, tratta da un rapporto dell’Archivio cartografico della Regione
Puglia, è rappresentata la mappa delle temperature medie per il territorio regionale.

ANALISI SPECIALISTICA:                                                              Pagina 16 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                               Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

Dal punto di vista dell’approccio pluviometrico si fa riferimento a quanto indicato nel
paragrafo VI.3.1 della Relazione di Piano del PAI. Il territorio di competenza dell’Autorità
di Bacino della Puglia è stato suddiviso in 6 aree pluviometriche omogenee, per ognuna
delle quali è possibile calcolare la Curva di Possibilità Pluviometrica (CPP) sulla base di
equazioni funzione, oltre che del tempo “t”, del parametro geomorfologico “z” che indica
la quota sul livello del mare espressa in metri. La seguente figura mostra le aree
pluviometriche omogenee.

Il territorio di Crispiano è situato a cavallo tra la zona omogenea 5 e la 6. Dette aree
risultano avere le seguenti equazioni di possibilità pluviometrica.
                                         0.6280.0002z 
                                                        
Zona 5:          x(t , z )  28.2  t        3.178      

                                         0.4880.0022z 
                                                        
Zona 6:          x(t , z )  33.7  t        3.178      

Ai valori così ottenuti vanno applicati dei coefficienti moltiplicativi Kt, Fattore di Crescita
funzione del Tempo di Ritorno (TR), e Ka, Fattore di riduzione Areale funzione della
superficie del bacino espressa in kmq e della durata dell’evento di progetto espressa in ore.
Per quanto concerne il Fattore di Crescita Kt per le zone 5 e 6 (Puglia Centro-Meridionale)
si ha la seguente espressione, in cui “T” rappresenta il Tempo di Ritorno.
Kt  0.1599  0.5166 ln T
Per quanto riguarda il Fattore di riduzione Areale Kt l’espressione è la seguente, in cui “A”
rappresenta l’estensione del bacino e “d” la durata dell’evento di progetto.
                          
Ka  1  1  e0.0021 A  e0.53d
                                          0.25
                                                 

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                    Pagina 17 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                     Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

   4.4. Descrizione dei bacini idrografici e definizione del reticolo
Il sistema idrografico del territorio di Crispiano, composto da varie tipologie di elementi
idrografici (gravine, lame, fossi, canali artificiali), appartiene a due grandi bacini della
provincia tarantina: la parte ovest al grande bacino del fiume Tara, mentre la parte est al
bacino del Vallone D’Aiedda; il primo sfocia nel Mar Ionio mentre il secondo in Mar
Piccolo.
L’elemento idrografico principale dell’area appartenente al bacino del fiume Tara è
rappresentato dalla gravina Gennarini. Prendendo come sezione di chiusura il limite del
Comune di Crispiano ad una quota di 96 m.s.l.m. circa esso presenta un bacino di
estensione di 83 kmq. I principali affluenti della predetta gravina risultano essere la gravina
di Lamastuola (affluente destro) con un bacino afferente di 50 kmq e la gravina di Miola
(affluente sinistro) con un bacino di 32 kmq. A sua volta affluenti della gravina di Miola
sono la gravina di Triglio avente un bacino di 9 kmq e la gravina dell’Alezza con un
bacino di 8 kmq. Quest’ultima gravina presenta un affluente in destra che, rappresentato
dalla gravina di Mesola, ha un bacino afferente di 3 Kmq. La parte a monte della gravina di
Miola è rappresentata dal canale Lezzitello che risulta essere un canale interrato e a cielo
aperto in c.a. nella parte urbana ed ad alveo naturale nella parte extraurbana. Tale canale
risulta avere un bacino di 8,5 kmq circa.
La gerarchia di tutti gli elementi appena descritti è rilevabile dalla cartografia ed è riportata
nella tabella dei parametri morfometrici.
Il sistema appartenente al bacino del Vallone D’Aiedda è rappresentato principalmente
dal Fosso di Cigliano. Questo ha origine dalla zona di San Simone e viene alimentato da
una serie di incisioni molto marcate provenienti da nord (territorio di Martina Franca).
Prendendo come sezione di chiusura il limite comunale di Crispiano tale canale risulta
avere un bacino afferente di 69 kmq circa.
Nella parte sud-est sono presenti il canale Ingegna, il canale della sorgente Chianea ed altre
incisioni di minore estensione che trovano la loro prosecuzione nel territorio del Comune
di Montemesola. Tutti questi canali affluiscono più a valle nel Canale Visciolo.
Appartengono sempre al bacino del Vallone D’Aiedda una serie di incisioni che,
intersecando la strada provinciale Grottaglie-Crispiano, alimentano il Fosso di Riggio.

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                 Pagina 18 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                  Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

Tutto il sistema idrografico appena descritto risulta essere molto complesso e caratterizzato
da una discontinuità diffusa tra il reticolo di monte (sistema di incisioni), proveniente
dall’altopiano della Murgia ed interessante le zone più ripide poste a nord ed al limite del
territorio del comune di Crispiano, e la parte di reticolo posta più a valle che attraversa il
comune di Crispiano. Quanto sopra detto è conseguenza della brusca diminuzione della
pendenza del territorio fra i comuni di Martina Franca e Crispiano per il passaggio
dall’altopiano delle Murge alla zona pedemontana (parte alta della pianura tarantina).
Le principali caratteristiche morfometriche delle aste idrografiche appena menzionate sono
indicate nella tabella di analisi morfometrica dei bacini idrografici.
A completamento del sistema idrografico del territorio di Crispiano è da segnalare un’area
pressoché pianeggiante a valle di una serie di impluvi provenienti da nord. Tale area,
oggetto di allagamenti diffusi, risulta essere anche evidenziata dall’AdB come area ad Alta
Pericolosità Idraulica di inondazione.

Ai fini della definizione del reticolo idrografico da adottare nell’ambito del redigendo
P.U.G. del Comune di Crispiano, da cui scaturiscono le aree vincolate ai sensi degli artt. 6
e 10 delle NTA del PAI, sono state utilizzate le seguenti informazioni di base riportate in
ordine gerarchico di rilevanza:
1. Carta IGM 1:25.000;
2. Reticolo idrografico del P.G.R.A.;
3. Carta Idrogeomorfologica AdB;
4. CTR SIT Regione Puglia 1:5.000;
5. Reticolo di calcolo sviluppato da rilevo Lidar 1x1 m.
L’attività è stata svolta in ambiente GIS, integrata da sopralluoghi in sito, adottando i
seguenti criteri:
a. Confermato il reticolo IGM e del P.G.R.A. (inviluppo);
b. Dove il reticolo della CTR corrisponde maggiormente agli elementi orografici è stata
considerato il tracciato della CTR;
c. Integrati nuovi tratti del reticolo nel caso in cui afferenti a bacini di dimensione
maggiore a 1 km2;
d. Integrati nuovi tratti del reticolo CTR nel caso di significative evidenze morfologiche

ANALISI SPECIALISTICA:                                                               Pagina 19 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

rilevate da LIDAR (DTM e ortofoto) (canali, impluvi-incisioni, presenza di
attraversamenti);
e. Utilizzo delle informazioni delle elaborazioni del rilievo LIDAR (reticolo calcolato) per
effettuare raccordi di piccoli tratti di reticolo isolato, in assenza di altri elementi
cartografici.

5. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SOGGETTE ALLE NORME DEL PAI
   RIGUARDO LA PERICOLOSITA’ IDRAULICA
Il territorio comunale di Crispiano ricade nell’ambito territoriale di competenza
dell’Autorità di Bacino della Puglia. La pianificazione di Bacino relativa alla definizione e
gestione del rischio idrogeologico è redatta dall’Autorità di Bacino nel Piano di Assetto
Idrogeologico (PAI).
Ai sensi dell’articolo 17 comma 6ter della Legge 18 maggio 1989, n. 183, il PAI costituisce
Piano Stralcio del Piano di Bacino e ha valore di piano territoriale di settore; esso è
finalizzato al miglioramento delle condizioni di regime idraulico e della stabilità
geomorfologica necessario a ridurre gli attuali livelli di pericolosità e a consentire uno
sviluppo sostenibile del territorio nel rispetto degli assetti naturali, della loro tendenza
evolutiva e delle potenzialità d'uso.
Il PAI individua quali aree a pericolosità idraulica le porzioni di territorio caratterizzate da
uguale probabilità di inondazione, che, in accordo con la vigente normativa nazionale di
settore, corrispondono ai tempi di ritorno della piena di riferimento pari a 30, 200 e 500
anni.
Nel seguito vengono riportate le planimetrie relative al territorio di Crispiano redatte
dall’Autorità di Bacino della Puglia nell’ambito del PAI disponibili sul WebGis della
Regione Puglia, che rappresentano le aree a differente pericolosità idraulica (quelle, cioè,
coinvolte da transito o permanenza di acque di deflusso fluviale) e le aree a differente
rischio idraulico (quelle, cioè, che nell’ambito delle aree interessate da pericolosità non
nulla, contengono elementi vulnerabili, quali abitazioni o infrastrutture).

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                Pagina 20 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                 Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

Figura 2 – Cartografia PAI dell’Autorità di Bacino della Puglia, del sistema idrografico del
  territorio di Crispiano, aree a diversa pericolosità idraulica e a rischio geomorfologico

La zona urbana di Crispiano interna alla gravina Miola ricade in area a pericolosità
idraulica alta, media e bassa, mentre anche una vasta zona non urbanizzata a monte della
parte urbana è individuata come area ad alta pericolosità; in queste aree, per la presenza di
elementi a diverso grado di vulnerabilità (abitazioni, infrastrutture), sono inoltre
individuate aree a rischio R4, R3 e R2 (Figura 3).

ANALISI SPECIALISTICA:                                                              Pagina 21 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                               Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

Figura 3 – Stralcio della cartografia PAI relativa alla pericolosità idraulica dell’area urbana

Figura 4 – Stralcio della cartografia PAI relativa al rischio idraulico e geomorfologico
dell’area del centro urbano di Crispiano.

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                Pagina 22 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                 Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

Le aree soggette alle norme del PAI, oltre a quelle presenti nelle tavole che individuano le
zone a diversa pericolosità e rischio idraulico, sono le aree interessate dal passaggio di
un’asta appartenente al reticolo idrografico.
Per le aree classificate ad Alta, Media e Bassa Pericolosità idraulica valgono in generale le
Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Bacino Stralcio Assetto Idrogeologico. In
particolare gli articoli 7, 8 e 9 delle N.T.A. stabiliscono gli interventi consentiti
rispettivamente nelle aree AP, MP e BP.
Per quanto riguarda le aree interessate dal passaggio del reticolo idrografico l’Autorità di
Bacino della Puglia individua due zone:
       l’alveo fluviale in modellamento attivo e le rispettive aree golenali;
       le fasce di pertinenza fluviale.
Al fine della salvaguardia dei corsi d’acqua, della limitazione del rischio idraulico e per
consentire il libero deflusso delle acque, il PAI definisce il reticolo idrografico, nonché
l’insieme degli alvei fluviali in modellamento attivo e le aree golenali. L’articolo 6,
unitamente all’articolo 36 delle N.T.A. del PAI, individuano gli alvei fluviali in
modellamento attivo, le aree golenali e disciplinano gli interventi consentiti in dette aree,
per le quali in generale vige il divieto assoluto di edificabilità.
Inoltre ai fini della tutela e dell’adeguamento dell’assetto complessivo della rete
idrografica, il PAI individua le fasce di pertinenza fluviale. L’articolo 10, unitamente
all’articolo 36 delle N.T.A. del PAI, individuano e disciplinano gli interventi consentiti
nelle fasce di pertinenza fluviale.
Per una lettura completa delle norme disciplinanti le aree soggette alle norme del PAI, si
rimanda alla Relazione Generale e alle N.T.A. del Piano di Bacino Stralcio Assetto
Idrogeologico.

6. INDIVIDUAZIONE              E      ANALISI        DELLE         CRITICITA’       E      DELLE
   PROBLEMATICHE DEL RETICOLO ESISTENTE
Dallo studio della cartografia, a seguito dei sopralluoghi effettuati nei vari siti, si sono
individuate ed analizzate una serie di punti critici (o aree critiche) del reticolo idrografico.
Queste sono riferibili sia alle caratteristiche naturali dello stesso, sia agli effetti negativi
connessi all’uso del territorio e sinteticamente classificabili secondo le seguenti categorie:

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                   Pagina 23 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                    Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

          Locale inadeguatezza del reticolo idrografico;
          Discontinuità naturale del reticolo;
          Insufficienza delle sezioni idrauliche degli attraversamenti;
          Occupazione delle aree di pertinenza fluviale;
          Interruzione artificiale del reticolo idrografico;
          Criticità del reticolo artificiale;
          Mancata manutenzione del reticolo.
Di seguito si elencano e si riporta una breve descrizione delle principali criticità accertate.
      Attraversamento ferrovia. Attraversamento situato a nord della località di San
       Simone, in Contrada Quota, tra due grandi incisioni che più a valle affluiscono nel
       Fosso Cigliano, e la ferrovia.
      Fosso di Cigliano, attraversamento con S.P. n°48 Grottaglie-Crispiano.
       Attraversamento situato in località San Simone coincidente con il punto iniziale del
       tratto principale del Fosso di Cigliano, alterato da costruzioni antropiche.
      Fosso di Cigliano, attraversamento con strada comunale in località San
       Simone.
      Canale Iazzo delle Fabbriche. Tratto di canale che attraversa superficialmente una
       strada di interesse comunale e che poco più a valle si immette nel Fosso di
       Cigliano.
      Tratto di canale inesistente. Tratto di canale inesistente appartenente ad un ramo
       affluente del Fosso di Cigliano, in località Cortaldo (San Simone).
      Tratto di canale inesistente. Tratto di canale inesistente appartenente ad un ramo
       affluente del Fosso di Cigliano, situato in località San Simone poco più a valle
       rispetto alla criticità precedente.
      Attraversamento inesistente. Attraversamento mancante di un ramo affluente del
       Fosso di Cigliano in località De Siati. Tale zona è oggetto di allagamenti frequenti.
      Zona ad Alta Pericolosità idraulica in località Scorace. Ampia zona situata a
       nord-est dell’abitato di Crispiano oggetto di ristagno d’acqua e perimetrata
       dall’Autorità di Bacino della Puglia ad Alta Pericolosità idraulica.
      Attraversamento con S.P. n°48. Attraversamento tra la S.P. n°48 e una serie di
       impluvi provenienti da nord-ovest in località Merichicchio.

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                 Pagina 24 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                  Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

       Zona ad Alta Pericolosità idraulica nei pressi della Masseria Orimini. Ampia
        zona classificata come area ad Alta Pericolosità idraulica alimentata da una grossa
        incisione proveniente da nord sede del Raddoppio della S.S. n°172.
       Attraversamento del Canale proveniente dalla sorgente Chianea con la strada
        Crispiano-Montemesola.
       Attraversamento con S.P. n°71 (Regio Tratturello Martinese). Attraversamento
        superficiale di un impluvio con la S.P. n°71 e alimentante un’area classificata come
        AP situata in Largo di Lapoli, causante il trasporto sulla sede stradale di una
        notevole quantità di materiale solido.
       Attraversamento con S.P. n°71 (Regio Tratturello Martinese). Attraversamento
        di un impluvio nascente dal Monte Trazzonara con la S.P. n°71, causante il
        trasporto sulla sede stradale di una notevole quantità di materiale solido.
       Punto iniziale del Canale Lezzitello. L’impluvio che alimenta il canale Lezzitello
        attraversa la rotatoria che collega via Palermo con via Conca D’Oro.
        Successivamente le acque dopo aver percorso superficialmente un tratto iniziale di
        via Palermo si immettono nel canale Lezzitello attraverso una serie di griglie
        posizionate che risultano essere insufficienti per il drenaggio di tutta la portata.
       A tale riguardo sono in corso di esecuzione i lavori riguardanti “Interventi di
       mitigazione del rischio idrogeologico del territorio comunale di Crispiano
       (TA)”, finanziati dalla Regione Puglia nell’ambito del P.O.R. Puglia 2014-2020,
       Asse V “ Adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei
       rischi” , Azione 5.1 “ Interventi di riduzione del rischio idrogeologico e di
       erosione   costiera”    per    la   realizzazione      dell’interventi   infrastrutturale
       “Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico del territorio comunale di
       Crispiano (TA)”. Sul progetto si è espressa l’Autorità di Bacino con parere
       Prot. n. 11510 del 16.10.2018, acquisito al Prot. comunale con n. 18029 del
       17/10/2018 positivo con prescrizioni. Per quanto dichiarato dai progettisti, le
       prescrizioni sono state recepite nel progetto esecutivo.
       Canale Lezzitello. Il canale risulta essere insufficiente per lo smaltimento della
        portata rinveniente dal corrispettivo bacino già con Tempo di Ritorno pari a 30
        anni. A seguito di uno studio svolto e approvato dall’Autorità di Bacino della

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                  Pagina 25 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                   Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale

        Puglia una fascia di ampiezza variabile intorno al canale è stata classificata come
        AP, MP e BP.
       Anche per questo punto si fa riferimento ai predetti lavori in corso di esecuzione sul
       Canale Lezzitello.
       Gravina dell’Alezza, attraversamento con la S.P. n°44. Tale attraversamento
        coincide con il punto iniziale della suddetta gravina.
       Gravina dell’Alezza, attraversamento con strada di interesse comunale.
        L’attraversamento è ubicato in contrada Alezza e presenta un’area intorno
        perimetrata come AP.
       Attraversamento con S.S. n° 58 Martina Franca-Massafra. Attraversamento
        inadeguato di una grossa incisione proveniente dal Bosco delle Pianelle con la S.P.
        n°58.
       Attraversamento con S.S. n° 58 Martina Franca-Massafra. Attraversamento che
        versa in una fossa.
       Gravina di Lamastuola, attraversamento con la S.P. n°42. Attraversamento
        situato in contrada Triglio.
       Gravina di Triglio, attraversamento con la S.P. n°44.
       Gravina di Triglio, attraversamento con la S.P. n°42. L’area intorno
        all’attraversamento risulta essere classificata anche come area AP.

Crispiano, 31 maggio 2021

                                                            I Consulenti per l’analisi Specialistica
                                                                               Idrologica ed Idraulica
                                                                                 Ing. Massimo Nisi
                                                                                  Ing. A. Rismondo

ANALISI SPECIALISTICA:                                                                       Pagina 26 di 26
STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO                                        Agg.: 31 maggio 2021
Puoi anche leggere