Data: 31/05/2021 Elaborato SIGM 01: Relazione tecnica
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Studio Idrogeomorfologico, componente Geologica, Geotecnica, Idrologica e Idraulica: Studio idrologico e idraulico del territorio. Elaborato SIGM 01: Relazione tecnica Scala: Data: 31/05/2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale INDICE 1. PREMESSA 2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE 3. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO, P.A.I., P.G.R.A. e Deliberazione G.R. 08.10.2020 n. 1675 4. QUADRO CONOSCITIVO GENERALE DEL TERRITORIO DI CRISPIANO 4.1. Premessa 4.2. I caratteri morfologici 4.3. L’analisi climatica e pluviometrica 4.4. Descrizione dei bacini idrografici e definizione del reticolo 5. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SOGGETTE ALLE NORME DEL PAI RIGUARDO LA PERICOLOSITA’ IDRAULICA 6. INDIVIDUAZIONE E ANALISI DELLE CRITICITA’ E DELLE PROBLEMATICHE DEL RETICOLO ESISTENTE ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 1 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale 1. PREMESSA Con deliberazione della Giunta Comunale n.57 del 29/04/2020 “Atto di indirizzo per la redazione del DPP e PUG”, l’amministrazione comunale di Crispiano ha attivato gli atti propedeutici alla redazione del DPP e del PUG, dando effettivo avvio al procedimento di formazione dello strumento urbanistico. Nell’ambito della redazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) del Comune di Crispiano si rende necessario procedere alla formazione del quadro delle conoscenze del sistema territoriale locale, tra cui quello legato alla componente idrogeomorfologica, idrologica e idraulica. Lo studio idrologico e idraulico rappresenta una revisione della documentazione tecnica prodotta nel periodo che va dal 2008 al 2013, già oggetto di confronto e condivisione con l’Autorità di Bacino. La revisione si è resa necessaria per tenere conto delle nuove normative, delle tecnologie informatiche (con particolare riferimento ai GIS) e delle cartografie disponibili, fra cui anche il rilievo Lidar recentemente acquisito dal Comune di Crispiano, costituito da ortofoto di dettaglio e DTM con maglia regolare 1x1 m. Lo studio di seguito riportato è stato condotto nel rispetto delle indicazioni fornite dalla Circolare n. 1/2006, del “Documento Regionale di Assetto del Territorio (DRAG) indirizzi, criteri e orientamenti per la formazione dei Piani Urbanistici Generali (PUG) (Legge Regionale 27/07/2001, n. 20, art. 4, comma 3, lett. B e art. 5, comma 10 bis), aderendo così agli obiettivi e principi introdotti dalla L.R. 20/2001 inerenti la “tutela dei valori ambientali, storici e culturali espressi dal territorio, nonché dalla sua riqualificazione, finalizzati allo sviluppo sostenibile”. L’azione è stata condotta per costruire quel “sistema delle conoscenze” che rappresenta una delle operazioni più importanti nel percorso di formazione del PUG. Al fine di “comprendere il territorio, nei suoi elementi costitutivi, nelle sue caratteristiche identitarie, nei suoi valori e nelle sue problematicità” e costruire il sistema delle conoscenze, per la comprensione dello stato delle risorse del territorio e delle modificazioni cui queste sono sottoposte per effetto soprattutto dell’azione antropica, fra le varie risorse caratterizzanti l’ambito territoriale, è stata esaminata e studiata la risorsa ambientale nell’ambito della matrice acqua. Pertanto, con i risultati del lavoro svolto, si ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 2 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale intende partecipare alla formazione del quadro delle conoscenze del sistema territoriale locale finalizzato alla successiva costruzione dei quadri interpretativi. Questo studio, attraverso l’acquisizione delle conoscenze sullo stato della risorsa acqua, è teso a fornire elementi sulla vulnerabilità e sul rischio idraulico ed idrogeologico in relazione ai fenomeni di dissesto ed in coerenza con quanto indicato nel Piano di Assetto Idrogeologico approvato dall’Autorità di Bacino della Puglia anche al fine dell’adeguamento del PUG a tale strumento. L’attività nel suo complesso svolta è stata finalizzata al raggiungimento del seguente Obiettivo Generale: Realizzazione di carte tematiche dei bacini e dell’idrografia superficiale, delle relative criticità esistenti e delle proposte dei possibili interventi finalizzati al miglioramento idraulico del reticolo esistente. Lo studio idrogeologico rappresenta una componente importante del quadro conoscitivo di un territorio ed è fondamentale per mettere in atto una corretta pianificazione urbanistica. L’interazione causa-effetto della pressione antropica sulla parte naturale e viceversa, deve risultare ben chiara al pianificatore in modo da avviare uno sviluppo del territorio che sia compatibile con le risorse ed i rischi naturali presenti. 2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE Il lavoro svolto si pone come obiettivo la conoscenza, attraverso lo studio cartografico, approfondite indagini e rilevamenti di dettaglio, delle componenti morfologiche, idrologiche ed idrauliche del territorio comunale di Crispiano interessato dal Piano Urbanistico Generale (PUG). Nello sviluppo delle attività condotte, oltre ai dati informativi disponibili attraverso i Servizi WMS (Web Map Service) gestiti dall’AdB per quanto riguarda il PAI e dalla Regione Puglia per il PPTR, è stato impiegato il rilievo Lidar, di recentissima acquisizione. Dei vari strati informativi disponibili del rilievo Lidar sono stati utilizzati il DTM e l’ortofoto. Il WMS rappresenta un protocollo standard di interscambio/interoperabilità per sistemi GIS Web-based che consente la visualizzazione dinamica dell’overlay di mappe georiferite a partire da sorgenti di dati geografici distribuite. Una mappa di un sito WMS è intesa come un immagine raster del dato geografico (png o jpeg). ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 3 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Lo studio è stato condotto in ambiente G.I.S. (Geographical Information System) o sistema informativo geografico che costituisce uno strumento che permette di analizzare, rappresentare, interrogare entità o eventi che si verificano sul territorio. Tali analisi territoriali perseguono le seguenti finalità: Fornire un quadro conoscitivo aggiornato dell’assetto morfologico, idrologico ed idraulico, con particolare riguardo alla funzionalità del reticolo idrografico del territorio; Fornire elementi di dettaglio per l’individuazione delle aree soggette a Pericolosità e Rischio Idraulico facendo riferimento sempre alle previsioni del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) della Regione Puglia approvato con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 39 del registro delle deliberazioni nella Seduta del 30.11.2005; Individuare le criticità esistenti. La fase preliminare dello studio ha riguardato l’analisi delle ortofoto, delle aerofotogrammetrie e cartografie disponibili, dei dati desunti dal Lidar in modo da individuare le aree che necessitano di indagini più approfondite. La prima fase dello studio consiste nel rilevamento morfologico del territorio finalizzato alla definizione degli elementi significativi. La seconda fase dello studio ha riguardato, attraverso l’osservazione delle ortofoto, delle cartografie e delle aerofotogrammetrie, il censimento e la delimitazione di tutti gli elementi idrografici naturali (lame, gravine, incisioni, fossi), dei canali artificiali e di tutti gli impluvi naturali presenti sul territorio che, anche se non mostrano caratteristiche simili a quelle di un alveo attivo, sono oggetto durante eventi piovosi di forte intensità di notevole quantitativo di passaggio d’acqua. Tutto lo studio condotto, avente come finalità quelle indicate in precedenza, si è sviluppato attraverso le seguenti fasi. Acquisizione della cartografia necessaria e dei dati utili per l’esecuzione dello studio in oggetto. Per approntare gli studi, sfruttando anche i servizi WMS in ambiente GIS, nel Sistema di riferimento WGS84 Proiezione UTM Fuso 33 N, è stata acquisita la seguente documentazione cartografica, ritenuta fondamentale: ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 4 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Cartografia I.G.M. in scala 1:25.000 del territorio comunale per un inquadramento generale del territorio e per l’individuazione del reticolo idrografico presente sulla cartografia; C.T.R., Ortofoto e D.T.M. del territorio, acquisiti dal SIT della Regione Puglia, per uno studio di maggiore dettaglio dell’andamento morfologico dello stesso e per l’individuazione accurata del reticolo idrografico e dei bacini conseguenti, oltre che dei punti critici ove è concreto il rischio di danni per la collettività; l’Ortofoto ha permesso una analisi di confronto delle valutazioni effettuate mediante carte I.G.M. e aerofotogrammetria e per una analisi visiva dell’utilizzo attuale del suolo comunale (aree urbane, coltivate, macchie mediterranee, boschive); Cartografia Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) per il confronto del reticolo idrografico; Cartografia AdB per il confronto del reticolo idrografico e per l'individuazione delle aree soggette a Pericolosità e Rischio Idraulico; Carte dell’Uso del Suolo per una visione generale dell’utilizzo del territorio ai fini dell’analisi idrologica dei bacini. Sopralluoghi lungo il reticolo idrografico, con particolare riferimento alle criticità evidenziatesi nel corso degli anni recenti, per una prima valutazione della corretta funzionalità idraulica degli stessi. Scopo non trascurabile di tale fase è stato anche quello di confrontare il reticolo desumibile dalla cartografia con quello effettivamente rilevato in sito. Definizione del reticolo idrografico di calcolo ottenuto da elaborazioni in ambiente GIS del rilievo LIDAR. Nella definizione delle aste del reticolo sono state individuate quelle afferenti a bacini idrografici di superficie minima pari a 1 kmq. Verifica del reticolo idrografico sulla base dei rilievi effettuati in sito e riportati sulla cartografia disponibile del territorio; analisi critica del reticolo idrografico finalizzato alla redazione dell’aggiornamento da condividere con l’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale. Tale attività è stata condotta tenendo conto del reticolo idrografico riportato nella Carta IGM, nella Carta Idrogeomorfologica dell’AdB, nella carta del PGRA dell’AdB, nella CRT del SIT della Regione Puglia nonché del reticolo idrografico di calcolo sviluppato del rilievo Lidar 1x1 m. ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 5 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Definizione delle aree attualmente soggette ad Alta, Media e Bassa Pericolosità Idraulica, ai sensi degli artt. 7, 8 e 9 delle NTA del PAI; Individuazione delle principali criticità esistenti (attraversamenti, tratti di reticolo inesistenti e/o insufficienti, zone di allagamento, ecc.); 3. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO, P.A.I., P.G.R.A. e Deliberazione G.R. 08.10.2020 n. 1675 Di seguito si riportano le principali normative vigenti in materia di rischio idraulico e idrogeologico: • Legge 18 maggio 1989, n.183 “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”; • Legge 3 agosto 1998, n.267 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1998 n.180 recante misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella Regione Campania”; • Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 settembre 1998 “Atto di indirizzo e coordinamento per l’individuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui all’art.1, commi 1 e 2 del D.L. 11 giugno 1998 n.180”; • Legge 13 luglio 1999, n.226 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 1999, n.132, recante interventi urgenti in materia di protezione civile”; • Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale” – parte III “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse”; • Direttiva Alluvioni 2007/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione del rischio alluvioni; • Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 e s.m.i. “Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni”; • Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n.49 “Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e gestione dei rischi di alluvioni”; • Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 maggio 2014 di istituzione della “Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico” presso la Presidenza del Consiglio; ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 6 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale • Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 maggio 2015 “Individuazione dei criteri e delle modalità per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico”; • Deliberazione della Giunta Regionale 8 ottobre 2020, n. 1675 - Individuazione dell’Alveo fluviale in modellamento attivo come definito dall’art. 36 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Assetto Idrogeologico Puglia. Indirizzi applicativi e chiarimenti. Lo studio è stato condotto nel rispetto inoltre delle indicazioni fornite dalla normativa regionale in materia di pianificazione urbanistica: • Circolare n. 1/2006, • “Documento Regionale di Assetto del Territorio (DRAG) indirizzi, criteri e orientamenti per la formazione dei Piani Urbanistici Generali (PUG) (Legge Regionale 27/07/2001, n. 20, art. 4, comma 3, lett. B e art. 5, comma 10 bis); • L.R. 20/2001, e, soprattutto, tenendo presente quanto dettato dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meriodionale, Sede Puglia. Tale Autorità è stata istituita con Legge Regionale n°19 del 09 dicembre 2002 con competenza territoriale sui bacini regionali e su quello interregionale dell’Ofanto, anche in virtù dell’Accordo di Programma sottoscritto il 5/8/1999 con la Regione Basilicata e il Min. LL.PP. che prevedeva la costituzione di due sole Autorità di Bacino. Con D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. sono state soppresse le Autorità di Bacino di cui alla ex L.183/89 e istituite, in ciascun distretto idrografico, le Autorità di Bacino Distrettuali. Ai sensi dell'art. 64, comma 1, del suddetto D.lgs. 152/2006, come modificato dall'art. 51, comma 5 della Legge 221/2015, il territorio nazionale è stato ripartito in 7 distretti idrografici tra i quali quello dell'Appennino Meridionale, comprendente i bacini idrografici nazionali Liri-Garigliano e Volturno, i bacini interregionali Sele, Sinni e Noce, Bradano, Saccione, Fortore e Biferno, Ofanto, Lao, Trigno ed i bacini regionali della Campania, della Puglia, della Basilicata, della Calabria, del Molise. Le Autorità di Bacino Distrettuali, dalla data di entrata in vigore del D.M. n. 294/2016, a seguito della soppressione delle Autorità di Bacino Nazionali, Interregionali e Regionali, ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 7 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale esercitano le funzioni e i compiti in materia di difesa del suolo, tutela delle acque e gestione delle risorse idriche previsti in capo alle stesse dalla normativa vigente nonché ogni altra funzione attribuita dalla legge o dai regolamenti. Con il DPCM del 4 aprile 2018 (pubblicato su G.U. n. 135 del 13/06/2018 ) - emanato ai sensi dell'art. 63, c. 4 del decreto legislativo n. 152/2006 - è stata infine data definitiva operatività al processo di riordino delle funzioni in materia di difesa del suolo e di tutela delle acque avviato con Legge 221/2015 e con D.M. 294/2016. L’Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, in base alle norme vigenti, ha fatto proprie le attività di pianificazione e programmazione a scala di Bacino e di Distretto idrografico relative alla difesa, tutela, uso e gestione sostenibile delle risorse suolo e acqua, alla salvaguardia degli aspetti ambientali svolte dalle ex Autorità di Bacino Nazionali, Regionali, Interregionali in base al disposto della ex legge 183/89 e concorre, pertanto, alla difesa, alla tutela e al risanamento del suolo e del sottosuolo, alla tutela quali– quantitativa della risorsa idrica, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla lotta alla desertificazione, alla tutela della fascia costiera ed al risanamento del litorale (in riferimento agli articoli 53, 54 e 65 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.). La pianificazione di bacino fino ad oggi svolta dalle ex Autorità di Bacino ripresa ed integrata dall’Autorità di Distretto, costituisce riferimento per la programmazione di azioni condivise e partecipate in ambito di governo del territorio a scala di bacino e di distretto idrografico. Lo strumento di riferimento adottato è rappresentato dal Piano di Bacino Stralcio Assetto Idrogeologico (PAI) (approvato con Delibera n°39 del 30/11/2005) ed in particolare i seguenti elaborati: Relazione Generale; Norme Tecniche di Attuazione; Elaborati cartografici (in forma digitale) riportanti le perimetrazioni delle aree a Pericolosità Idraulica e a Rischio Idraulico. Il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Puglia il 30 Novembre 2005 ha deliberato il provvedimento di approvazione del Piano di Bacino Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI), pubblicato sul B.U.R.P. n. 15 del 02 febbraio 2006. ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 8 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Il PAI rappresenta un primo stralcio di settore funzionale del Piano di Bacino di cui alla ex Legge 183 del 1989, “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo”, successivamente abrogata e sostituita dal DLgs n.152 del 2006, “Norme in materia ambientale”. Il Piano per l’Assetto Idrogeologico si pone come obiettivo generale la costruzione di un quadro conoscitivo del territorio di competenza dell’Autorità di Bacino, con particolare riferimento alle caratteristiche morfologiche, geologiche ed idrologiche. Gli obiettivi specifici sono invece sintetizzabili in: • Sistemazione, conservazione e recupero del suolo nei bacini idrografici, con interventi idrogeologici, idraulico-forestali, idraulico-agrari compatibili con i criteri di recupero naturalistici; • Difesa e consolidamento dei versanti e delle aree instabili, nonché la difesa degli abitati e delle infrastrutture contro i movimenti franosi e gli altri fenomeni di dissesto; • Riordino del vincolo idrogeologico; • Difesa, sistemazione e regolazione dei corsi d’acqua; • Svolgimento funzionale dei servizi di polizia idraulica, di piena e di pronto intervento idraulico, nonché della gestione degli impianti. Le finalità innanzi richiamate sono perseguite mediante: • La definizione del quadro del rischio idraulico ed idrogeologico in relazione ai fenomeni di dissesto; • L’adeguamento degli strumenti urbanistico-territoriali; • L’apposizione di vincoli, l’indicazione di prescrizioni, l’erogazione di incentivi e l’individuazione delle destinazioni d’uso del suolo più idonee in relazione al diverso grado di rischio; • L’individuazione di interventi finalizzati al recupero naturalistico ed ambientale, nonché alla tutela ed al recupero dei valori monumentali ed ambientali presenti; • L’individuazione di interventi su infrastrutture e manufatti di ogni tipo, anche edilizi, che determino rischi idrogeologici, anche con finalità di rilocalizzazione; • La sistemazione dei versanti e delle aree instabili a protezione degli abitati e delle infrastrutture con modalità di intervento che privilegino la conservazione ed il recupero delle caratteristiche naturali del terreno; ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 9 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale • La difesa e la regolazione dei corsi d’acqua, con specifica attenzione alla valorizzazione delle naturalità dei bacini idrografici; • Il monitoraggio dello stato dei dissesti. Nel contempo l’Autorità di Bacino della Puglia ha perimetrato le aree soggette a rischio idrogeologico suddivise in aree soggette a pericolosità idraulica, aree soggette a pericolosità da frana e relative aree a rischio, stabilendo per ciascuna Disposizioni Generali, Misure di Mitigazione e Interventi consentiti, questi ultimi differenziati in funzione della classificazione dell’area (art.7 per le aree A.P. – art.8 per le aree M.P. – art.9 per le aree B.P.). Per la pericolosità idraulica si distinguono: • AP: aree ad Alta Probabilità di inondazione; • MP: aree a Moderata Probabilità di inondazione; • BP: aree a Bassa Probabilità di inondazione. Per la pericolosità da frana il PAI prevede: • PG3: aree a Pericolosità da frana molto elevata; • PG2: aree a Pericolosità da frana elevata; • PG1: aree a Pericolosità da frana media e moderata Le aree a rischio sono suddivise in: • R4: Aree a Rischio Molto Elevato; • R3: Aree a Rischio Elevato; • R2: Aree a Rischio Medio; • R1: Aree a Rischio Moderato. Le disposizioni di tutela vanno recepite e introdotte negli strumenti di governo del territorio (art.20 delle N.T.A.). ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 10 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Fig. 1 - Piano di Assetto Idrogeologico – Pericolosità Idraulica E’ possibile inoltre istruire procedure di integrazione e modifica del quadro conoscitivo del PAI, secondo quanto previsto dall’art. 24 delle N.T.A. Le modiche al PAI, promosse dalle amministrazioni locali interessate o finanche da portatori di interesse privati, sono approvate dal Comitato Istituzionale su proposta del Segretario Generale, previo parere del Comitato Tecnico. Gli approfondimenti del quadro conoscitivo compiuti dalle amministrazioni competenti ai fini dell’adeguamento di cui all’art. 20 devono invece essere trasmessi all’Autorità di Bacino che si esprime con parere vincolante. Il parere favorevole dell’Autorità di Bacino costituisce presupposto necessario per l’adozione dell’atto di adeguamento dello strumento di governo del territorio. Nell’ambito del presente studio si è tenuto anche conto del Piano di Gestione del Rischio delle Alluvioni (P.G.R.A.) aggiornamento al 30/03/2016. In ottemperanza alla Direttiva Europea 2007/60/CE, recepita in Italia dal D.Lgs. 49/2010, il Piano di Gestione del Rischio delle Alluvioni rappresenta lo strumento con cui valutare e gestire il rischio alluvioni per ridurre gli impatti negativi per la salute umane, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche. Sulla base delle criticità emerse dall’analisi ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 11 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale delle mappe di pericolosità e rischio sono state individuate le misure di prevenzione, protezione, preparazione e recupero post-evento per la messa in sicurezza del territorio. In tale processo di pianificazione, il Piano permette il coordinamento dell’Autorità di Bacino e della Protezione Civile per la gestione in tempo reale delle piene, con la direzione del Dipartimento Nazionale. Fra il materiale costituente il processo di formazione del Piano di Gestione si è tenuto conto in particolare delle mappe della pericolosità idraulica e delle mappe del rischio di alluvioni e del reticolo idrografico cartografato. Per quanto attiene alla DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 ottobre 2020, n. 1675 “Individuazione dell’Alveo fluviale in modellamento attivo come definito dall’art. 36 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Assetto Idrogeologico Puglia. Indirizzi applicativi e chiarimenti”, emanata al fine di “chiarire taluni dubbi interpretativi insorti in ordine alla individuazione dell’ Alveo fluviale in modellamento attivo come definito dall’art. 36 delle NTA del PAI Puglia”, considerando che la predetta delibera ha chiarito che: 1. ai fini della tutela idrogeologica e paesaggistica dei territori contermini ai corsi d’acqua, la definizione di alveo in modellamento attivo, come enunciata dall’art. 36 delle NTA del PAI che lo definisce “porzioni dell’alveo interessato dal deflusso concentrato delle acque, ancorché non continuativo, legato a fenomeni di piena con frequenza stagionale”, deve essere interpretata come di seguito: la porzione dell’alveo fluviale occupata dalle piene stagionali, che non necessariamente corrisponde al letto di magra ma risulta comunque interessata da deflusso idrico ipodermico e sub-superficiale. Tale porzione di letto fluviale è generalmente caratterizzata dalla presenza di ciottolame, depositi sabbiosi e limosi sciolti e, quando presente, da vegetazione spontanea, per lo più di natura arbustiva, con funzione ripariale; 2. premesso che, all’interno dell’alveo fluviale in modellamento attivo, di cui all’art 36 delle NTA del PAI, trova applicazione quanto previsto dall’art. 6 delle stesse NTA ovvero dal R.D. n. 523/1904 per le parti attinenti, l’alveo fluviale in modellamento attivo è definito: c) per i corsi d’acqua iscritti al registro delle acque pubbliche di cui al R.D. n. 1775/1933, ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 12 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale dalla porzione di terreno a distanza planimetrica, sia in destra che in sinistra idraulica, di 150 m rispetto al ciglio spondale dell’alveo o dal piede dell’argine ove presente, ovvero dall’asse del corso d’acqua nei casi di sponde variabili od incerte; d) per il reticolo minore, ovvero per i corsi d’acqua che non risultano iscritti nel registro delle acque pubbliche di cui al R.D. n. 1775/1933, l’alveo fluviale in modellamento attivo è definito dalla porzione di terreno a distanza planimetrica, sia in destra che in sinistra idraulica, di 100 m rispetto dal ciglio spondale dell’alveo o dal piede dell’argine ove presente, ovvero dall’asse del corso d’acqua nei casi di sponde variabili od incerte; 3. coerentemente a quanto disposto dall’art 33 delle NTA del PAI, ai fini della tutela idrogeologica e paesaggistica, la porzione di terreno a distanza planimetrica, sia in destra che in sinistra, dall’asse del corso d’acqua prevista dall’art. 6 comma 8 delle NTA del PAI, è quindi ridefinita in 150 m per i corsi d’acqua iscritti nel registro delle acque pubbliche di cui al R.D. n. 1775/1933, ovvero in 100 m per quelli che non risultano iscritti in detto elenco. A tal proposito è utile evidenziare che, come previsto dall’art. 143 co. 1 lett. c) del d.lgs. n. 42/2004 e smi, nelle tavole della Sezione 6.1.2 il PPTR ha rappresentato in scala idonea alla loro identificazione i fiumi, i torrenti ed i corsi d’acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche. Nelle medesime tavole, sempre ai sensi dell’art. 143 co. 1 lett. e) del d.lgs. n. 42/2004 e smi, ha invece rappresentato l’ulteriore contesto paesaggistico “reticolo idrografico di connessione della RER”; 4. oltre il limite areale dell’alveo fluviale in modellamento attivo, come su individuato, trovano applicazione le norme d’uso previste dagli strumenti di governo del territorio; tutto quanto sopra premesso si specifica che, a seguito di colloqui preliminari con l’Autorità di Bacino, nel presente studio ai fini della tutela della sicurezza idraulica del territorio si fa riferimento alle Norme Tecniche di Attuazione del PAI Puglia, mentre ai fini della tutela idrogeologica e paesaggistica dei territori contermini ai corsi d’acqua, la definizione di alveo in modellamento attivo viene riferita al contenuto della Deliberazione della Giunta Regionale 8 ottobre 2020, n. 1675. ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 13 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale 4. QUADRO CONOSCITIVO GENERALE DEL TERRITORIO DI CRISPIANO 4.1. Premessa Il territorio comunale di Crispiano è situato nella parte centrale della provincia di Taranto e confina a sud con i limiti comunali di Taranto, ad ovest con il comune di Massafra, a nord con Martina Franca e ad est con Grottaglie e Montemesola. Ha una estensione di 105 kmq circa, un perimetro di 100 km ed è posto a cavallo della zona detta “Murgia Tarantina” (200 m.s.l.m.m.), di transizione tra la parte più alta della Murgia della provincia di Taranto (fino a 500 m.s.l.m.m. circa) e la pianura tarantina. Al fine di determinare il reticolo di Crispiano lo studio è stato esteso anche alla parte orientale del territorio di Massafra e meridionale di Martina Franca. 4.2. I caratteri morfologici L’andamento del territorio di Crispiano in generale presenta quote decrescenti andando da Nord verso Sud. La parte più alta raggiunge la quota di 416 ms.l.m.m. circa in corrispondenza del Monte Trazzonara ed è posta a Nord-Est, mentre la zona più bassa si trova a Sud-Ovest ad una quota di 120 m.s.l.m.m. circa. L’area è caratterizzata dall’avere una prima zona settentrionale a pendenza elevata di passaggio tra la zona più alta dell’altopiano della Murgia della provincia di Taranto, compresa tra 350 e 450 m.s.l.m.m. ed una zona più bassa compresa tra 230 e 290 m.s.l.m.m. Andando verso sud, si incontra una porzione di territorio a minore pendenza tra le quote più basse precedentemente dette e quota 200 m.s.l.m.m. circa. La parte meridionale è rappresentata in generale da un’altra zona ad elevata pendenza, per scendere da quota 200 m.s.l.m.m. a quote più basse, fino a 120 m.s.l.m.m. Il territorio di Crispiano, nonostante sia segnato da numerose Gravine e incisioni, è povero di corsi d’acqua perenne. Ciò è imputabile sia alle scarse precipitazioni che caratterizzano il clima di tutta la regione, sia alla natura del terreno in prevalenza carsico che assorbe rapidamente le acque meteoriche. Tutto il reticolo idrografico può essere riassunto attraverso la definizione di due sistemi: ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 14 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale uno alimentante il bacino del fiume Tara e facente capo alla Gravina del Gennarini, occupante la parte occidentale del territorio di Crispiano ed avente direzione da Nord a Sud all’incirca; l’altro sistema, che alimenta il bacino del Vallone D’Aiedda e fa capo al Fosso di Cigliano, occupa la parte orientale del territorio. Il reticolo di questo sistema presenta una direzione che va da Nord-Ovest a Sud-Est. 4.3. L’analisi climatica e pluviometrica Il territorio di Crispiano, come tutta la Puglia, è caratterizzato da un clima tipicamente mediterraneo con inverno mite e poco piovoso e stagione estiva calda e secca; appartiene dunque alle aree con climi marittimi temperati. I mesi estivi sono caratterizzati da siccità dovuta alle masse d’aria calda e secca tropicale che dominano sul bacino del Mediterraneo. I mesi invernali e autunnali presentano frequente nuvolosità e piogge relativamente abbondanti recate in genere da venti di scirocco con periodi sereni e piuttosto freddi provocati da venti settentrionali e di Nord- Est. In primavera s’intercalano anche correnti da Sud-Ovest, di provenienza africana, apportando caldi precoci ed aria soffocante. Per quanto concerne il valore totale annuo di precipitazione si fa riferimento a quello medio della Regione Puglia di 600 mm e quello minore relativo a quello del Tavoliere, di 450 mm. Le precipitazioni si concentrano, tra il 60 e l’80 %, nei mesi autunno-invernali. Il ciclo annuo mostra un solo massimo di piovosità ben distinto in novembre o in dicembre, mentre il minimo quasi sempre ricade in luglio per tutta la regione. La stagione estiva è caratterizzata da una generale aridità con valori di piovosità inferiori a 30 mm; in alcuni anni i mesi estivi sono stati del tutto privi di pioggia. Succede, tuttavia, che non siano infrequenti i brevi ed intensi rovesci estivi con punte 30-50 mm in pochi minuti. Nella seguente figura, tratta da un rapporto dell’Archivio cartografico della Regione Puglia, è riportata la mappa delle isoiete relative all’intero territorio regionale. ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 15 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Per quanto riguarda le temperature si fa riferimento a quelle medie della Puglia con una temperatura media annua compresa tra 15° C e 17° C. Il mese più freddo è gennaio. I mesi più caldi sono luglio e agosto con temperature medie di 27° C -28° C. I giorni "tropicali", quelli cioè con temperature superiori a 30°C sono 80 nella zona compresa tra Taranto e Lecce. Nella figura seguente, tratta da un rapporto dell’Archivio cartografico della Regione Puglia, è rappresentata la mappa delle temperature medie per il territorio regionale. ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 16 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Dal punto di vista dell’approccio pluviometrico si fa riferimento a quanto indicato nel paragrafo VI.3.1 della Relazione di Piano del PAI. Il territorio di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia è stato suddiviso in 6 aree pluviometriche omogenee, per ognuna delle quali è possibile calcolare la Curva di Possibilità Pluviometrica (CPP) sulla base di equazioni funzione, oltre che del tempo “t”, del parametro geomorfologico “z” che indica la quota sul livello del mare espressa in metri. La seguente figura mostra le aree pluviometriche omogenee. Il territorio di Crispiano è situato a cavallo tra la zona omogenea 5 e la 6. Dette aree risultano avere le seguenti equazioni di possibilità pluviometrica. 0.6280.0002z Zona 5: x(t , z ) 28.2 t 3.178 0.4880.0022z Zona 6: x(t , z ) 33.7 t 3.178 Ai valori così ottenuti vanno applicati dei coefficienti moltiplicativi Kt, Fattore di Crescita funzione del Tempo di Ritorno (TR), e Ka, Fattore di riduzione Areale funzione della superficie del bacino espressa in kmq e della durata dell’evento di progetto espressa in ore. Per quanto concerne il Fattore di Crescita Kt per le zone 5 e 6 (Puglia Centro-Meridionale) si ha la seguente espressione, in cui “T” rappresenta il Tempo di Ritorno. Kt 0.1599 0.5166 ln T Per quanto riguarda il Fattore di riduzione Areale Kt l’espressione è la seguente, in cui “A” rappresenta l’estensione del bacino e “d” la durata dell’evento di progetto. Ka 1 1 e0.0021 A e0.53d 0.25 ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 17 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale 4.4. Descrizione dei bacini idrografici e definizione del reticolo Il sistema idrografico del territorio di Crispiano, composto da varie tipologie di elementi idrografici (gravine, lame, fossi, canali artificiali), appartiene a due grandi bacini della provincia tarantina: la parte ovest al grande bacino del fiume Tara, mentre la parte est al bacino del Vallone D’Aiedda; il primo sfocia nel Mar Ionio mentre il secondo in Mar Piccolo. L’elemento idrografico principale dell’area appartenente al bacino del fiume Tara è rappresentato dalla gravina Gennarini. Prendendo come sezione di chiusura il limite del Comune di Crispiano ad una quota di 96 m.s.l.m. circa esso presenta un bacino di estensione di 83 kmq. I principali affluenti della predetta gravina risultano essere la gravina di Lamastuola (affluente destro) con un bacino afferente di 50 kmq e la gravina di Miola (affluente sinistro) con un bacino di 32 kmq. A sua volta affluenti della gravina di Miola sono la gravina di Triglio avente un bacino di 9 kmq e la gravina dell’Alezza con un bacino di 8 kmq. Quest’ultima gravina presenta un affluente in destra che, rappresentato dalla gravina di Mesola, ha un bacino afferente di 3 Kmq. La parte a monte della gravina di Miola è rappresentata dal canale Lezzitello che risulta essere un canale interrato e a cielo aperto in c.a. nella parte urbana ed ad alveo naturale nella parte extraurbana. Tale canale risulta avere un bacino di 8,5 kmq circa. La gerarchia di tutti gli elementi appena descritti è rilevabile dalla cartografia ed è riportata nella tabella dei parametri morfometrici. Il sistema appartenente al bacino del Vallone D’Aiedda è rappresentato principalmente dal Fosso di Cigliano. Questo ha origine dalla zona di San Simone e viene alimentato da una serie di incisioni molto marcate provenienti da nord (territorio di Martina Franca). Prendendo come sezione di chiusura il limite comunale di Crispiano tale canale risulta avere un bacino afferente di 69 kmq circa. Nella parte sud-est sono presenti il canale Ingegna, il canale della sorgente Chianea ed altre incisioni di minore estensione che trovano la loro prosecuzione nel territorio del Comune di Montemesola. Tutti questi canali affluiscono più a valle nel Canale Visciolo. Appartengono sempre al bacino del Vallone D’Aiedda una serie di incisioni che, intersecando la strada provinciale Grottaglie-Crispiano, alimentano il Fosso di Riggio. ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 18 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Tutto il sistema idrografico appena descritto risulta essere molto complesso e caratterizzato da una discontinuità diffusa tra il reticolo di monte (sistema di incisioni), proveniente dall’altopiano della Murgia ed interessante le zone più ripide poste a nord ed al limite del territorio del comune di Crispiano, e la parte di reticolo posta più a valle che attraversa il comune di Crispiano. Quanto sopra detto è conseguenza della brusca diminuzione della pendenza del territorio fra i comuni di Martina Franca e Crispiano per il passaggio dall’altopiano delle Murge alla zona pedemontana (parte alta della pianura tarantina). Le principali caratteristiche morfometriche delle aste idrografiche appena menzionate sono indicate nella tabella di analisi morfometrica dei bacini idrografici. A completamento del sistema idrografico del territorio di Crispiano è da segnalare un’area pressoché pianeggiante a valle di una serie di impluvi provenienti da nord. Tale area, oggetto di allagamenti diffusi, risulta essere anche evidenziata dall’AdB come area ad Alta Pericolosità Idraulica di inondazione. Ai fini della definizione del reticolo idrografico da adottare nell’ambito del redigendo P.U.G. del Comune di Crispiano, da cui scaturiscono le aree vincolate ai sensi degli artt. 6 e 10 delle NTA del PAI, sono state utilizzate le seguenti informazioni di base riportate in ordine gerarchico di rilevanza: 1. Carta IGM 1:25.000; 2. Reticolo idrografico del P.G.R.A.; 3. Carta Idrogeomorfologica AdB; 4. CTR SIT Regione Puglia 1:5.000; 5. Reticolo di calcolo sviluppato da rilevo Lidar 1x1 m. L’attività è stata svolta in ambiente GIS, integrata da sopralluoghi in sito, adottando i seguenti criteri: a. Confermato il reticolo IGM e del P.G.R.A. (inviluppo); b. Dove il reticolo della CTR corrisponde maggiormente agli elementi orografici è stata considerato il tracciato della CTR; c. Integrati nuovi tratti del reticolo nel caso in cui afferenti a bacini di dimensione maggiore a 1 km2; d. Integrati nuovi tratti del reticolo CTR nel caso di significative evidenze morfologiche ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 19 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale rilevate da LIDAR (DTM e ortofoto) (canali, impluvi-incisioni, presenza di attraversamenti); e. Utilizzo delle informazioni delle elaborazioni del rilievo LIDAR (reticolo calcolato) per effettuare raccordi di piccoli tratti di reticolo isolato, in assenza di altri elementi cartografici. 5. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE SOGGETTE ALLE NORME DEL PAI RIGUARDO LA PERICOLOSITA’ IDRAULICA Il territorio comunale di Crispiano ricade nell’ambito territoriale di competenza dell’Autorità di Bacino della Puglia. La pianificazione di Bacino relativa alla definizione e gestione del rischio idrogeologico è redatta dall’Autorità di Bacino nel Piano di Assetto Idrogeologico (PAI). Ai sensi dell’articolo 17 comma 6ter della Legge 18 maggio 1989, n. 183, il PAI costituisce Piano Stralcio del Piano di Bacino e ha valore di piano territoriale di settore; esso è finalizzato al miglioramento delle condizioni di regime idraulico e della stabilità geomorfologica necessario a ridurre gli attuali livelli di pericolosità e a consentire uno sviluppo sostenibile del territorio nel rispetto degli assetti naturali, della loro tendenza evolutiva e delle potenzialità d'uso. Il PAI individua quali aree a pericolosità idraulica le porzioni di territorio caratterizzate da uguale probabilità di inondazione, che, in accordo con la vigente normativa nazionale di settore, corrispondono ai tempi di ritorno della piena di riferimento pari a 30, 200 e 500 anni. Nel seguito vengono riportate le planimetrie relative al territorio di Crispiano redatte dall’Autorità di Bacino della Puglia nell’ambito del PAI disponibili sul WebGis della Regione Puglia, che rappresentano le aree a differente pericolosità idraulica (quelle, cioè, coinvolte da transito o permanenza di acque di deflusso fluviale) e le aree a differente rischio idraulico (quelle, cioè, che nell’ambito delle aree interessate da pericolosità non nulla, contengono elementi vulnerabili, quali abitazioni o infrastrutture). ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 20 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Figura 2 – Cartografia PAI dell’Autorità di Bacino della Puglia, del sistema idrografico del territorio di Crispiano, aree a diversa pericolosità idraulica e a rischio geomorfologico La zona urbana di Crispiano interna alla gravina Miola ricade in area a pericolosità idraulica alta, media e bassa, mentre anche una vasta zona non urbanizzata a monte della parte urbana è individuata come area ad alta pericolosità; in queste aree, per la presenza di elementi a diverso grado di vulnerabilità (abitazioni, infrastrutture), sono inoltre individuate aree a rischio R4, R3 e R2 (Figura 3). ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 21 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Figura 3 – Stralcio della cartografia PAI relativa alla pericolosità idraulica dell’area urbana Figura 4 – Stralcio della cartografia PAI relativa al rischio idraulico e geomorfologico dell’area del centro urbano di Crispiano. ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 22 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Le aree soggette alle norme del PAI, oltre a quelle presenti nelle tavole che individuano le zone a diversa pericolosità e rischio idraulico, sono le aree interessate dal passaggio di un’asta appartenente al reticolo idrografico. Per le aree classificate ad Alta, Media e Bassa Pericolosità idraulica valgono in generale le Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Bacino Stralcio Assetto Idrogeologico. In particolare gli articoli 7, 8 e 9 delle N.T.A. stabiliscono gli interventi consentiti rispettivamente nelle aree AP, MP e BP. Per quanto riguarda le aree interessate dal passaggio del reticolo idrografico l’Autorità di Bacino della Puglia individua due zone: l’alveo fluviale in modellamento attivo e le rispettive aree golenali; le fasce di pertinenza fluviale. Al fine della salvaguardia dei corsi d’acqua, della limitazione del rischio idraulico e per consentire il libero deflusso delle acque, il PAI definisce il reticolo idrografico, nonché l’insieme degli alvei fluviali in modellamento attivo e le aree golenali. L’articolo 6, unitamente all’articolo 36 delle N.T.A. del PAI, individuano gli alvei fluviali in modellamento attivo, le aree golenali e disciplinano gli interventi consentiti in dette aree, per le quali in generale vige il divieto assoluto di edificabilità. Inoltre ai fini della tutela e dell’adeguamento dell’assetto complessivo della rete idrografica, il PAI individua le fasce di pertinenza fluviale. L’articolo 10, unitamente all’articolo 36 delle N.T.A. del PAI, individuano e disciplinano gli interventi consentiti nelle fasce di pertinenza fluviale. Per una lettura completa delle norme disciplinanti le aree soggette alle norme del PAI, si rimanda alla Relazione Generale e alle N.T.A. del Piano di Bacino Stralcio Assetto Idrogeologico. 6. INDIVIDUAZIONE E ANALISI DELLE CRITICITA’ E DELLE PROBLEMATICHE DEL RETICOLO ESISTENTE Dallo studio della cartografia, a seguito dei sopralluoghi effettuati nei vari siti, si sono individuate ed analizzate una serie di punti critici (o aree critiche) del reticolo idrografico. Queste sono riferibili sia alle caratteristiche naturali dello stesso, sia agli effetti negativi connessi all’uso del territorio e sinteticamente classificabili secondo le seguenti categorie: ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 23 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Locale inadeguatezza del reticolo idrografico; Discontinuità naturale del reticolo; Insufficienza delle sezioni idrauliche degli attraversamenti; Occupazione delle aree di pertinenza fluviale; Interruzione artificiale del reticolo idrografico; Criticità del reticolo artificiale; Mancata manutenzione del reticolo. Di seguito si elencano e si riporta una breve descrizione delle principali criticità accertate. Attraversamento ferrovia. Attraversamento situato a nord della località di San Simone, in Contrada Quota, tra due grandi incisioni che più a valle affluiscono nel Fosso Cigliano, e la ferrovia. Fosso di Cigliano, attraversamento con S.P. n°48 Grottaglie-Crispiano. Attraversamento situato in località San Simone coincidente con il punto iniziale del tratto principale del Fosso di Cigliano, alterato da costruzioni antropiche. Fosso di Cigliano, attraversamento con strada comunale in località San Simone. Canale Iazzo delle Fabbriche. Tratto di canale che attraversa superficialmente una strada di interesse comunale e che poco più a valle si immette nel Fosso di Cigliano. Tratto di canale inesistente. Tratto di canale inesistente appartenente ad un ramo affluente del Fosso di Cigliano, in località Cortaldo (San Simone). Tratto di canale inesistente. Tratto di canale inesistente appartenente ad un ramo affluente del Fosso di Cigliano, situato in località San Simone poco più a valle rispetto alla criticità precedente. Attraversamento inesistente. Attraversamento mancante di un ramo affluente del Fosso di Cigliano in località De Siati. Tale zona è oggetto di allagamenti frequenti. Zona ad Alta Pericolosità idraulica in località Scorace. Ampia zona situata a nord-est dell’abitato di Crispiano oggetto di ristagno d’acqua e perimetrata dall’Autorità di Bacino della Puglia ad Alta Pericolosità idraulica. Attraversamento con S.P. n°48. Attraversamento tra la S.P. n°48 e una serie di impluvi provenienti da nord-ovest in località Merichicchio. ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 24 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Zona ad Alta Pericolosità idraulica nei pressi della Masseria Orimini. Ampia zona classificata come area ad Alta Pericolosità idraulica alimentata da una grossa incisione proveniente da nord sede del Raddoppio della S.S. n°172. Attraversamento del Canale proveniente dalla sorgente Chianea con la strada Crispiano-Montemesola. Attraversamento con S.P. n°71 (Regio Tratturello Martinese). Attraversamento superficiale di un impluvio con la S.P. n°71 e alimentante un’area classificata come AP situata in Largo di Lapoli, causante il trasporto sulla sede stradale di una notevole quantità di materiale solido. Attraversamento con S.P. n°71 (Regio Tratturello Martinese). Attraversamento di un impluvio nascente dal Monte Trazzonara con la S.P. n°71, causante il trasporto sulla sede stradale di una notevole quantità di materiale solido. Punto iniziale del Canale Lezzitello. L’impluvio che alimenta il canale Lezzitello attraversa la rotatoria che collega via Palermo con via Conca D’Oro. Successivamente le acque dopo aver percorso superficialmente un tratto iniziale di via Palermo si immettono nel canale Lezzitello attraverso una serie di griglie posizionate che risultano essere insufficienti per il drenaggio di tutta la portata. A tale riguardo sono in corso di esecuzione i lavori riguardanti “Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico del territorio comunale di Crispiano (TA)”, finanziati dalla Regione Puglia nell’ambito del P.O.R. Puglia 2014-2020, Asse V “ Adattamento al cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi” , Azione 5.1 “ Interventi di riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera” per la realizzazione dell’interventi infrastrutturale “Interventi di mitigazione del rischio idrogeologico del territorio comunale di Crispiano (TA)”. Sul progetto si è espressa l’Autorità di Bacino con parere Prot. n. 11510 del 16.10.2018, acquisito al Prot. comunale con n. 18029 del 17/10/2018 positivo con prescrizioni. Per quanto dichiarato dai progettisti, le prescrizioni sono state recepite nel progetto esecutivo. Canale Lezzitello. Il canale risulta essere insufficiente per lo smaltimento della portata rinveniente dal corrispettivo bacino già con Tempo di Ritorno pari a 30 anni. A seguito di uno studio svolto e approvato dall’Autorità di Bacino della ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 25 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
COMUNE DI CRISPIANO - Piano Urbanistico Generale Puglia una fascia di ampiezza variabile intorno al canale è stata classificata come AP, MP e BP. Anche per questo punto si fa riferimento ai predetti lavori in corso di esecuzione sul Canale Lezzitello. Gravina dell’Alezza, attraversamento con la S.P. n°44. Tale attraversamento coincide con il punto iniziale della suddetta gravina. Gravina dell’Alezza, attraversamento con strada di interesse comunale. L’attraversamento è ubicato in contrada Alezza e presenta un’area intorno perimetrata come AP. Attraversamento con S.S. n° 58 Martina Franca-Massafra. Attraversamento inadeguato di una grossa incisione proveniente dal Bosco delle Pianelle con la S.P. n°58. Attraversamento con S.S. n° 58 Martina Franca-Massafra. Attraversamento che versa in una fossa. Gravina di Lamastuola, attraversamento con la S.P. n°42. Attraversamento situato in contrada Triglio. Gravina di Triglio, attraversamento con la S.P. n°44. Gravina di Triglio, attraversamento con la S.P. n°42. L’area intorno all’attraversamento risulta essere classificata anche come area AP. Crispiano, 31 maggio 2021 I Consulenti per l’analisi Specialistica Idrologica ed Idraulica Ing. Massimo Nisi Ing. A. Rismondo ANALISI SPECIALISTICA: Pagina 26 di 26 STUDIO IDROLOGICO ED IDRAULICO DEL TERRITORIO Agg.: 31 maggio 2021
Puoi anche leggere