"Ambiente & salute", una rassegna di film e incontri per festeggiare l'80 anniversario di AVIS Comunale Asti

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"Ambiente & salute", una rassegna di film e incontri per festeggiare l'80 anniversario di AVIS Comunale Asti
“Ambiente & salute”, una rassegna di film e incontri
            per festeggiare l’80° anniversario di AVIS Comunale Asti
                                      (ASTI, 26-29 OTTOBRE 2018)

AVIS Comunale Asti, in occasione dell’80° anniversario della sua fondazione, promuove, in
collaborazione con l’Associazione Cinemambiente, una rassegna dedicata al binomio Ambiente &
Salute e alle interazioni tra i due fondamentali elementi, che si svolgerà dal 26 al 29 ottobre 2018 in
diversi luoghi di cultura e spettacolo cittadini.
L’iniziativa si inquadra nel complesso degli obiettivi istituzionali perseguiti da Avis, che ha come
finalità principale la promozione del dono del sangue, ma svolge anche un ruolo importante nel
richiamare l’attenzione su comportamenti e stili di vita sani e positivi per accompagnare i suoi
donatori e, in generale tutti i cittadini, a trasformare in valore essenziale la tutela della propria
salute. La rassegna intende quindi stimolare e favorire, all’interno della comunità locale, il dibattito
e la riflessione sul rapporto inscindibile tra la salute e il benessere collettivi e la pulizia e la salubrità
dell’ambiente che ci circonda, ricorrendo a una formula in grado di unire intrattenimento, rigore
scientifico e corretta informazione. Articolati in quattro giornate monografiche, i diversi eventi in
cartellone saranno infatti accompagnati da incontri con medici, esperti, operatori di settore che, di
volta in volta, approfondiranno con il pubblico il tema proposto dal film.

La rassegna prenderà il via nel primo pomeriggio di venerdì 26 ottobre (alle 14, nell’Aula magna
UniASTISS del Polo Universitario Rita Levi Montalcini), affrontando il complesso dei temi di
riferimento con una lectio magistralis dedicata a “Inquinanti e contaminanti, salute e donazione di
sangue”, che sarà tenuta da Anna Pino, esperta del Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione
Primaria dell’ISS, e da Vincenzo Saturni, dirigente medico presso il Servizio di Immunoematologia e
Medicina Trasfusionale dell’ASST Sette Laghi di Varese.
Nel tardo pomeriggio si passerà alla prima serie di appuntamenti a tema, di cui sarà protagonista
l’elettrosensibilità. L’analisi del fenomeno sarà introdotta dal cortometraggio del regista francese
Ismaël Joffroy Chandouti Ondes noires (alle 18, a FuoriLuogo Asti), in cui le testimonianze di tre
persone intolleranti ai campi elettromagnetici illustrano le difficoltà incontrate da chi soffre della
sindrome nella quotidianità di una società iperconnessa. La proiezione sarà seguita da una
performance al theremin di Lorenzo Giorda. Il musicista sperimentale torinese, conosciuto come
“Lord Theremin”, considerato un virtuoso e un innovatore dell’antico ed etereo strumento
elettronico, che viene suonato dall’esecutore senza contatto fisico diretto, agendo con le mani su
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campi radio opportunamente generati, sarà accompagnato al pianoforte da Anna Barbero.
L’esibizione si concentrerà su un repertorio di musiche di colonne sonore e di compositori francesi,
in omaggio alla nazionalità dei documentari proiettati nella giornata. Arriva infatti da Oltralpe anche
il film proposto in serata, Cherche zone blanche désespérément di Marc Khanne (alle 20.30, allo
Spazio Kor). Frutto di tre anni di lavoro d’inchiesta, il mediometraggio dà anch’esso la parola a
plurime persone affette da elettrosensibilità, malattia non riconosciuta come tale dalla comunità
scientifica per la mancanza di prove evidenti che forniscano parametri in grado di dimostrare il
rapporto di causa-effetto tra sintomi ed esposizione.
Il successivo incontro, a naturale prosecuzione del film, attraverso l’intervento di Paolo Orio,
presidente dell’Associazione Italiana Elettrosensibili, porterà in sala le testimonianze “dal vivo” di
coloro che, nell’era iperconnessa, vivono paradossalmente in una condizione di esclusione e
isolamento. All’analisi del fenomeno, in espansione costante (l’Associazione riceve oltre 700 nuove
richieste di aiuto all’anno) e proporzionale all’inarrestabile diffondersi dei dispositivi wireless, si
affiancherà il contributo di Giovanni d’Amore, responsabile del Dipartimento Rischi fisici e tecnologici
dell’ARPA di Ivrea, storicamente la prima Agenzia di protezione ambientale ad occuparsi, in Italia, della
valutazione del cosiddetto “inquinamento invisibile”. Il suo intervento farà il punto sui livelli attuali di
esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici inquadrandoli nel contesto della loro
evoluzione nel corso del tempo. Il dibattito sarà moderato dal fisiatra e giornalista Giorgio Diaferia.

L’appuntamento successivo, sabato 27 ottobre, sarà con “la nostra chimica quotidiana”. Il tema
sarà introdotto dalla proiezione di Chemerical – Redefining Clean for a New Generation (alle 20.30,
allo Spazio Kor), lungometraggio con cui il regista canadese Andrew Nisker documenta la progressiva
“disintossicazione” di una famiglia americana che ha accettato di rinunciare per tre mesi a tutti i
prodotti chimici abitualmente impiegati per la pulizia della casa e la cura personale. Invito a riflettere
sull’impatto ambientale e sugli effetti sulla nostra salute della miriade di detersivi, solventi, schiume
di cui facciamo quotidianamente uso e abuso in nome dell’igiene, il film sarà lo spunto per un’analisi
a largo raggio dell’inquinamento indoor e dei pericoli annidati tra le pareti delle nostre case, dei
nostri luoghi di studio o di lavoro, sotto forma di agenti chimici. All’incontro successivo alla
proiezione interverranno, infatti, esperti ed operatori impegnati sul campo, nell’ambito della
prevenzione primaria e della ricerca: Vincenzo Garlando, presidente della sezione di Asti dell’ISDE
(International Society of Doctors for the Environment), che, particolarmente attenta ai soggetti più
deboli, fin dal 1998 ha pubblicato un documento "per il diritto del bambino a non essere inquinato",
nel quale si sottolineavano anche i pericoli nascosti dell'ambiente domestico; Elisabetta De Martino
e Marco Antonio Rossino, referenti per la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo
del progetto transnazionale “InAirQ”, che si propone di descrivere e migliorare la qualità dell’aria
indoor e dell’ambiente scolastico a tutela della popolazione vulnerabile (dai 6 ai 15 anni); Arianna
Dongiovanni, ingegnere ambientale presso SiTI - Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per
l'Innovazione, ente che ha curato i monitoraggi per il medesimo progetto. L’incontro sarà moderato
dalla giornalista Claudia Apostolo.
A seguire, domenica 28 ottobre l’attenzione si focalizzerà su un’emergenza dirompente: la plastica
che mangiamo. La serata sarà aperta (alle 20.30, allo Spazio Kor) da una lettura dell’attore e formatore
teatrale Mario Nosengo di brani scelti da Laudato si', seconda enciclica di Papa Francesco, che, nel
suo richiamo alla responsabilità ambientale, costituirà un ideale prologo alla proiezione del film
Océans, le Mystère plastique. Diretto dal regista francese Vincent Perazio, il film, a partire dal dato
che solo l’1% della plastica dispersa nei mari raggiunge le spiagge o rimane intrappolata nei ghiacci
artici, si interroga sul destino del restante 99%. Non essendo biodegradabile, la plastica non scompare,
ma si frantuma nel mare in microparticelle invisibili, tossiche, che stanno costituendo un nuovo
ecosistema: la plastisfera. Con quali conseguenze per l’habitat e gli organismi marini e, soprattutto,
con quali ripercussioni sulla catena alimentare e sul suo anello finale? La dietologa Maria Luisa Amerio
e il fotografo, giornalista e scrittore Franco Borgogno, autore del libro Un mare di plastica (Nutrimenti
edizioni, 2017), si confronteranno sulla domanda, partendo, a loro volta, da dati impressionanti. Sono,
infatti, circa 5500 miliardi di pezzi di plastica galleggianti nei mari di tutto il mondo, che, in continua
crescita esponenziale, nel 2050 si stima avranno un peso complessivo maggiore di quello della fauna
ittica, prima vittima di una delle più devastanti fonti odierne di inquinamento. Le micro e
nanoplastiche si depositano nello stomaco e nell’intestino dei pesci, invadono l’intero organismo dei
crostacei e dei molluschi bivalvi e, ormai, sono presenti anche nell’acqua in uscita dal rubinetto di casa.
Ancora non accertate da sufficienti studi scientifici, le possibili conseguenze sulla salute umana
provocate dall’ingestione di plastica inducono cautele e precauzioni alimentari su cui si soffermerà
specificatamente il dibattito, moderato dal giornalista Beppe Rovera.

La giornata conclusiva della rassegna, lunedì 29 ottobre, affronta un altro interrogativo di crescente
rilevanza ambientale e sanitaria: il cambiamento climatico incide sulla salute? Il tema sarà introdotto
dalla proiezione riservata agli studenti delle Scuole Secondarie di II grado di Anote’s Ark (alle 10, al
Cinema Lumière), il film del canadese Matthieu Rytz girato nell’arcipelago di Kiribati, diventato il luogo-
simbolo della devastazione climatica. Titolo inaugurale dell’ultimo Festival CinemAmbiente, il
lungometraggio racconta la battaglia di Anote Tong, fino al 2016 presidente della Repubblica insulare,
per tentare di salvare la sua nazione che, per effetto dell’innalzamento delle acque dovuto al
surriscaldamento globale, rischia di essere ingoiata e sommersa dal mare: un reportage geografico con
uno sguardo ai meccanismi della politica internazionale che è anche un documentario antropologico.
Nell’incontro a seguire, Stefano Tibaldi, senior scientist del CMCC - Centro Euro Mediterraneo sui
Cambiamenti Climatici, e Vincenzo Saturni, dirigente medico presso il Servizio di
Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda Sanitaria Sette Laghi di Varese, si
soffermeranno anche su alcuni esempi di rischi sanitari insiti nei cambiamenti climatici che
concorrono a dare una risposta alla domanda oggetto di dibattito. Tra questi, accanto alle ondate di
caldo sempre più frequenti e ormai riconosciute come causa ambientale di mortalità prematura per
malattie cardiovascolari, spiccano soprattutto le epidemie portate da vettori, in espansione in tutte le
nazioni affacciate sul Mediterraneo, e quindi anche in Italia, dove le mutate condizioni climatiche
favoriscono la diffusione di malattie (come la chikungunya, la malaria, il colera, la dengue) un tempo
sconosciute, o non più presenti da anni nel nostro e in altri Paesi in cui erano state debellate.
INGRESSI

Tutti gli eventi e le proiezioni della rassegna sono a ingresso libero.

LUOGHI DELLA RASSEGNA

Spazio KOR – Piazza S. Giuseppe, Asti
FuoriLuogo Asti - Culture and Art Residence – Via Enrico Toti 18-20, Asti
UniASTISS, Polo Universitario Rita Levi Montalcini – Piazzale Fabrizio de André, Asti
Cinema Lumière – Corso Dante Alighieri 188, Asti

INFO

AVIS Comunale Asti, Corso Dante Alighieri 202 - 14100 Asti, c/o Ospedale Cardinal Massaia; tel.
0141 210410 (orari di segreteria: dal lunedì al venerdì ore 8,00 - 16,00); asti.comunale@avis.it;
www.avisasti.it
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