Da Persone&Conoscenze - n. 145 Maggio/Giugno 2020 - Zucchetti
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da n. 145 Persone&Conoscenze Maggio/Giugno 2020 PER INFO E ABBONAMENTI www.este.it Daniela Bobbiese | responsabile abbonamenti ESTE | 02.91434400 | daniela.bobbiese@este.it
SPECIALE La nuova normalità del post covid-19 Ecco come l’HR ha scelto di lavorare Manuela Gatti L’emergenza coronavirus sembra destinata a modificare fino a data da destinarsi le modalità con cui si svolge il lavoro, che ha perso le sue due coordinate tradizionali: il luogo e il tempo. Oggi si lavora da remoto, il concetto di ‘orario lavorativo’ sfuma e tutto deve trasferirsi sul digitale. Resta però la necessità di mantenere gli standard di produttività precedenti alla crisi e di tenere alto l’ingaggio dei collaboratori. Dagli aspetti organizzativi alla ricerca del personale, dalle nuove tecnologie alla formazione: ecco come le imprese italiane stanno facendo i conti con il lavoro post covid. C’è già chi prevede che la pandemia sarà d’ora in poi uno spartiacque tra quello che c’è stato prima e dopo. Ci sarà un’era pre covid e una post. È ormai assodato, infatti, che le conseguenze dell’emergenza sanitaria non ci abbandoneranno in fretta: tutto è cambiato, dalla vita privata a quella sociale fino al lavoro, e resterà tale per un periodo di tempo al momento impossibile da definire. Il lavoro ha perso le sue coordinate di spazio e tempo: si lavora in dimensioni digitali, che sembrano favorire l’isolamento del singolo e in cui perdono di senso il concetto di ‘orario lavorativo’ e la separazione netta del tempo del lavoro da quello libero. Sarà questa la nuova normalità? Se lo chiedono le aziende, che per sopravvivere –e in alcuni casi anche per garantire la continuità delle attività nella cosiddetta fase 1 dell’emergenza– hanno dovuto già fare i conti con i nuovi standard post covid: digitalizzazione, lavoro da remoto, nuovi stili di leadership, formazione online e recruiting a distanza. 46 PERSONE&CONOSCENZE N.145
Lo Smart working apre la strada a A questa metamorfosi deve accompagnar- cambiamenti strutturali si anche un rinnovamento della leadership Il primo grande cambiamento che ha manageriale, così come dei programmi di coinvolto la maggioranza delle imprese, sviluppo professionale e valutazione. almeno nei settori che non si occupano di “Bisogna incentivare le performance delle produzione, è stato il lavoro a distanza. persone. La prassi non dev’essere quella di Generalmente lo si definisce Smart work assegnare semplicemente incarichi, come ing, o telelavoro. In realtà, come spiega prima, ma di lavorare per obiettivi e di Giuseppe Geneletti, Head of Smart responsabilizzare i collaboratori, favoren- Working Solution di Methodos, quello do la creatività di ognuno”, è il pensiero Giuseppe Geneletti, che stiamo sperimentando non è né l’uno di Marco Bossi, Managing Director di Head of Smart né l’altro: “Lo Smart working si basa Talentia Software. Il compito dei mana- Working Solution su flessibilità e libertà, e permette alle ger diventa, quindi, coinvolgere gli altri nei di Methodos persone di scegliere il luogo e le modalità processi di lavoro per non farli mai sentire in cui svolgere il lavoro in base alle pro- ‘persi’: “Il contatto umano è fondamentale prie necessità e preferenze. Il telelavoro, per una maggiore produttività”. invece, si applica a specifiche categorie di Scardinate, dunque, le vecchie metriche: dipendenti impossibilitati a presenziare in “Gli obiettivi fissati a inizio anno e le clas- sede e che quindi lavorano permanente- siche valutazioni finali saranno superati. mente da remoto. In questo caso si tratta di Bisognerà, invece, seguire maggiormente i forzare le persone a lavorare da casa conti- dipendenti, dando loro nuovi target reali- nuativamente senza aver definito processi, stici e misurabili da raggiungere. Anche le metodologie e strumenti appositi”. valutazioni e i feedback saranno continua- Nel mondo anglosassone per descrivere tivi”. L’importante, spiega ancora Bossi, questa realtà si sta facendo largo l’espres- sarà avere la flessibilità necessaria per Marco Bossi, sione “Working from home”: ragionare fare simulazioni, cambiare rapidamente Managing Director sulla terminologia è importante per distin- laddove serva, supportando puntualmente di Talentia Software guere i diversi modelli e capire su quali i collaboratori per capire chi è più perfor- orientarsi per il futuro. “Come tutte le mante in quella posizione. modalità organizzative, anche lo Smart “Siamo in una fase di grande riflessione: la working dev’essere valutato caso per caso crisi è stata affrontata in modo rapido, ma in base all’azienda, agli individui e alla adesso è il momento di trovare una nuova cultura esistente”, prosegue Geneletti. “Se organizzazione anche per il lungo termine verrà adottato da sempre più realtà, porte- e su questo le aziende sono in difficoltà. rà nelle imprese cambiamenti strutturali. Non dimentichiamoci infatti che tutto Pensiamo anche solo alla scelta delle per- quello che sta accadendo non è una scelta sone da assumere: se dovranno lavorare a volontaria, ma obbligata”. È fondamenta- distanza, la platea dei candidati si amplia le, secondo Bossi, che le imprese ascoltino all’infinito”. Attenzione, però, a curare i propri dipendenti per capire come si tutti gli aspetti di questa possibile rivolu- stanno adattando ai nuovi meccanismi, Francesca Bossi, zione: “Si dovranno creare nuove modalità “che per tutti hanno comportato un cam- CHRO di collaborazione e socializzazione e nuovi bio totale nei ritmi di lavoro, negli spazi di Docebo modi per infondere nei dipendenti il senso e nella gestione della vita privata e della dell’organizzazione. In realtà questo famiglia”. aspetto, come dimostrano recenti studi, non sembra essere penalizzato: chi può Aiutare le persone a evolversi verso lavorare da remoto, tende a riconoscere modalità di lavoro non usuali che l’azienda gli sta concedendo più auto- Il lavoro da casa, fortemente caldeggiato nomia e fiducia, il che li responsabilizza dalle autorità per le imprese che possono e ne aumenta la produttività”. Anche la adottarlo, implica dunque cambiamenti socialità è destinata a cambiare: “È vero di tipo operativo e strutturale, ma anche che lo Smart working comporta un degra- culturale e organizzativo, a tutti i livelli. damento delle relazioni sociali sul lavoro, “Fornire alle persone le giuste attrezzatu- però, permette di recuperare i rapporti re, il giusto supporto, i giusti strumenti territoriali, all’interno della famiglia e di comunicazione, garantire la massima della comunità”. sicurezza delle connessioni e degli accessi PERSONE&CONOSCENZE N.145 47
LA RESPONSABILITÀ D’IMPRESA NEI CASI DI MALATTIA PER COVID Che responsabilità corre il datore di lavoro, sul piano civile e soprattutto penale, in caso di contagio da covid-19 di un dipendente sul posto di lavoro? Il tema è complesso e ha già suscitato uno scontro tra imprenditori, sindacati e Inail. Da un lato c’è la decisione (contenuta in primis nel decreto legge Cura Italia del 17 marzo 2020) di considerare l’infezione da coronavirus avvenuta in ufficio o in fabbrica, ma anche nel tragitto casa-ufficio, un infortunio sul lavoro e non una malattia professionale, per dare maggiore tutela assicurativa ai lavoratori (suddivisi in due categorie: quelli che operano a contatto con il pubblico, considerati quindi più a rischio, e gli altri). Dall’altra c’è la vaghezza dei protocolli di sicurezza, a cui le aziende devono obbligatoriamente adeguarsi, ma che allo stesso tempo lasciano spazi di interpretazione che aumentano il grado di confusione. ACCERTARE LA RESPONSABILITÀ DELL’AZIENDA Anche se è vero che non c’è alcun automatismo tra l’accertamento dell’infortunio e la responsabilità penale del datore di lavoro, in questo contesto l’impresa potrebbe trovarsi a dover dimostrare di aver rispettato tutte le norme di sicurezza proprio in sede di processo, con tutte le conseguenze che ciò comporta (e cioè fino alla sospensione dell’attività). Per fare il punto sulla situazione, chiarire gli aspetti più controversi e capire quali implicazioni tutto questo può comportare per le imprese abbiamo interpellato alcuni giuslavoristi: Aldo Bottini dello studio legale Toffoletto De Luca Tamajo, Francesco Rotondi di LabLaw, Piercarlo Antonelli e Gian Filippo Schiaffino di Amtf Avvocati e Arianna Colombo e Chiara Pederzoli di BonelliErede. L’approfondimento è disponibile sul quotidiano Parole di Management al seguente link: https://bit.ly/3hc4ArO ai documenti aziendali, utilizzare le nuove sia per il lavoratore sia per l’impresa, per tecnologie in modo corretto sono aspetti raccogliere dati significativi utilizzabili dal fondamentali, ma la digitalizzazione dei management, valutare se vi siano margini processi da sola non basta”, mette in luce di miglioramento e guidare al meglio le Francesca Bossi, CHRO di Docebo. decisioni future. Ritorna in primo piano, “È importante conoscere anche gli stati dunque, il tema del rinnovato compito del d’animo dei dipendenti, considerare il lato management: “All’interno di un’azienda umano: situazione, ruolo e personalità del il ruolo dei manager diventa fondamen- singolo, affinché il management possa tale per stimolare la curiosità dello staff e comprendere come affrontare al meglio aumentare il desiderio di acquisire nuove il nuovo mondo del lavoro e anticipare e competenze. gestire eventuali criticità”. Promuovere e supportare una cultura di condivisione delle conoscenze è essen- Come cambiare approccio ziale per colmare lo skill gap all’interno Ecco qualche esempio pratico, secondo di un’organizzazione e per incrementare Bossi di Docebo, per concretizzare questo coinvolgimento e produttività dei dipen- cambio di approccio: monitorare rego- denti”, prosegue la CHRO di Docebo, larmente i Kpi e l’umore dei propri team che condivide i quattro mantra introdotti attraverso sondaggi nelle diverse divi- in queste settimane di emergenza dal sioni, pratica particolarmente funzionale CEO Claudio Erba: “Più comunicazio- per capire come le persone si trovano a ne, per restare sempre in contatto con le lavorare da casa, quali strumenti utiliz- persone, chiedendo ai collaboratori quali zano e quali sono le eventuali esigenze; sono le loro esigenze e come possono o, ancora, far sentire la presenza costante essere aiutati. Più rituali: mantenere, dell’azienda, aspetto di grande supporto attraverso webinar, ‘stand up’ informali o 48 PERSONE&CONOSCENZE N.145
pause pomeridiane condivise, una routine La tecnologia entrerà sempre più in gioco quotidiana, con rituali che suscitano emo- anche nell’organizzazione degli spazi di zioni positive. Più fiducia: così come ci si lavoro: per questo Zucchetti sta per lan- è fidati dei propri manager per assumere ciare sul mercato ZWorkspace, strumento persone intelligenti, ora ci si deve fidare pensato per prenotare da remoto uffici e di loro affinché svolgano il proprio lavoro meeting room e che può essere integrato e prendano decisioni, così come offrire con norme di sicurezza come l’indicazione flessibilità a chi ha dei figli a casa significa della capienza massima di ciascuna area. fidarsi per far funzionare le cose. Infine, Tra le nuove soluzioni, infine, c’è anche essere più umani e non dimenticare che un software che consente di pianificare gli lo siamo tutti: non limitarsi a creare un interventi manutentivi e di sanificazione. posto di lavoro per le persone, ma creare La tecnologia, insomma, sarà imprescin- un senso di appartenenza”. dibile per gestire le procedure a distanza. “Nessuno dev’essere tagliato fuori dalla Tutto passerà attraverso Digital transformation, a partire dai le piattaforme digitali blue collar: per loro abbiamo pensato di Questo nuovo modo di lavorare a distanza inserire in busta paga il QrCode per sca- dev’essere supportato da tecnologie che lo ricare e attivare immediatamente l’App abilitino in tutti i suoi aspetti. In queste ZConnect. In questo modo anche chi non settimane di emergenza molte aziende si utilizza quotidianamente un computer ha sono trovate a digitalizzarsi in tutta fretta, la possibilità di accedere con semplicità ma sul lungo periodo dovranno trovare le alla piattaforma da cui passeranno tutte le soluzioni più adatte per supportare questi comunicazioni”, conclude Stella. nuovi processi. “Sarà una rivisitazione L’evoluzione verso il digitale deve però Luca Stella, culturale e organizzativa e questa nuova avere come premessa la dematerializzazio- Innovation Manager normalità, con cui tutti dovranno fare i ne e la digitalizzazione dei documenti, che BU HR conti, diventerà sempre più una tematica porta vantaggi anche in termini di efficien- di Zucchetti di competenza dell’HR”, ragiona Luca tamento, spazi e costi. Lo conferma Elisa Stella, Innovation Manager BU HR di Masetto, Human Resources Manager Zucchetti. di Siav, azienda che sviluppa soluzioni Per questo motivo l’azienda informatica software per la gestione dei documenti ha voluto rispondere alla crisi facendo ‘un elettronici e dei processi digitali. “Con il salto di qualità’, non limitandosi cioè a lavoro da remoto video call e chat sono fornire tecnologie, ma aiutando le imprese ormai diventate strumenti quotidiani, ma a condurre dei self assessment per capi- servono anche software per la condivisio- re il loro grado di digitalizzazione e gli ne delle informazioni e l’efficientamento interventi necessari. Per venire incontro dei processi. Questo è ‘l’abc’ della tecno- ai nuovi bisogni del mondo del lavoro logia, di cui ogni azienda dev’essere dotata Zucchetti ha quindi arricchito la propria e che deve saper usare correttamente”. Il Elisa Masetto, piattaforma dedicata alla gestione dei pro- lavoratore che si annota i task in un taccui- Human Resources cessi HR con alcune funzioni specifiche no cartaceo, insomma, non è compatibile Manager di Siav legate alle misure anti covid. “Nell’App con il Remote working perché solo lui avrà abbiamo inserito Health Check, que- lo storico di quel processo e nessuno avrà stionario che il lavoratore può compilare modo di sapere se e come sta procedendo. quotidianamente per informare l’azienda “È quindi fondamentale dotarsi di stru- sulle proprie condizioni di salute. menti informatici che permettano di In questo modo, laddove necessario, lavorare in modo più fluido ed efficiente l’azienda può attivarsi informando il e certamente le nostre soluzioni di gestio- comitato di sorveglianza e il medico ne documentale sanno far bene questo”. competente per prendere le misure oppor- Non a caso “tecnologia” è, secondo Siav, tune. Un modulo aggiuntivo consente una delle tre parole chiave di questa inoltre di effettuare analisi incrociate con ‘nuova normalità’, che deve tenere alto informazioni pubbliche come i numeri l’engagement dei collaboratori garantendo del bollettino della Protezione Civile allo stesso tempo determinati livelli di Daniele Bacchi, per vedere se i dati raccolti rispecchiano produttività. “Per ottenere ciò ci si dovrà Founder e CEO l’andamento generale”, racconta Stella. basare su tecnologia, comunicazione e di R-Everse PERSONE&CONOSCENZE N.145 49
coinvolgimento”, prosegue Masetto. “È cui l’azienda sta selezionando i candidati. molto importante continuare a coltivare “Per noi è normale non incontrare la per- il senso di appartenenza nell’azienda e sona, l’esperto d’altronde non ha bisogno tenere compatti i team con momenti di di vederla in faccia per capire se è forte o partecipazione e attività di coaching sulle meno. L’esigenza di incontrare il candidato competenze che permettono di reagire è talmente radicata in noi che non ci siamo alla crisi proattivamente. Se ben imple- mai chiesti se abbia senso farlo”, prosegue mentato, lo Smart working darà un Bacchi. Che spiega come le piattaforme importante contributo alla sostenibilità per il recruiting a distanza dovranno Umberto Lonardoni, economica e ambientale dell’impresa e al anche essere sapientemente sfruttate dalle Direttore Generale work-life balance dei collaboratori”. aziende per presentarsi al meglio ai talenti di Ifoa ed essere a loro volta competitive: “Il È il momento migliore giusto storytelling deve sostituire l’espe- per reclutare talenti rienza fisica del candidato che viene in Per molte aziende, concentrate sulle prime sede. Bisogna fargli vivere un’esperienza risposte alla crisi, l’emergenza ha portato diversa, ma comunque attraente”. a ‘sacrificare’ alcuni temi. In alcuni casi, per esempio, sono state bloccate le nuove La formazione assunzioni. Non tutti sono però concordi come strumento anti-crisi che questa sia la strategia vincente: e se Più o meno lo stesso discorso si può appli- questo fosse proprio il momento migliore care alla formazione: le persone avrebbero per portarsi i talenti in casa? La pensa più tempo per dedicarvisi, eppure le azien- così Daniele Bacchi, Founder e CEO de le stanno dedicando meno attenzioni. di R-Everse. “È chiaro che in questo “E, invece, proprio nella situazione attuale Ilaria Di Croce, momento determinate figure non occorro- c’è un bisogno incredibile di formazione, Direttore no e in tante realtà prevale un sentimento soprattutto perché molti lavori richiede- di Quadrifor di paura che porta a fermare tutto. ranno competenze digitali che finora erano Ma questa non è una crisi finanziaria, richieste solo parzialmente oppure per quando sarà passata non tornerà tutto niente”, sintetizza Umberto Lonardoni, come prima e in azienda serviranno pro- Direttore Generale di Ifoa. Il settore, babilmente competenze diverse. Questa sebbene in questo momento penalizzato è un’opportunità senza precedenti per dall’essere parificato alla scuola, sta pun- conquistarsele”, spiega Bacchi. La con- tando tutto naturalmente sulla formazione giuntura fortunata per il recruiting, a distanza. Ma anche qui, la riconversione secondo il fondatore di R-Everse, è data frettolosa porta con sé alcune pecche: “Ci da due fattori: da un lato si sono moltipli- si è limitati a trasporre online l’aula fisica, cati i candidati attivi, che ora hanno più quando invece la formazione a distanza tempo per proporsi sul mercato e cercare richiede progetti formativi ad hoc: i mate- nuovi posti di lavoro più in linea con le riali didattici devono essere interattivi, i Leonardo Paoletti, proprie aspettative; in secondo luogo è docenti devono essere in grado di fare lezio- Partner bene muoversi adesso proprio perché la ne a distanza e i tutor acquisiscono anche di AdActa Consulting maggior parte delle realtà ha bloccato le un ruolo di animazione in quanto devono assunzioni. “Tutte le figure del mondo IT, favorire le relazioni e la condivisione. per esempio, saranno sempre più neces- Purtroppo invece sta passando il concetto sarie. La guerra tra recruiter, per loro, ci deleterio che la formazione a distanza sia sarà sempre. Quindi tanto vale muoversi meno impegnativa di quella in presenza, adesso. Funzioneranno bene, in particolar sia a livello economico sia di tempo e in modo, i profili specializzati in ecommerce, questo contesto un’offerta approfondita e user experience e design”. impegnativa rischia di essere fagocitata”. A cambiare, quindi, devono essere Se gli strumenti sono dunque a distanza, a anche gli strumenti stessi del recruiting. livello di contenuti Ifoa ha intercettato due R-Everse propone da sempre un sistema necessità: quella di capire come mantene- di selezione a distanza e ‘collaborativo’, re ingaggiati e allineati i collaboratori da perché va ad affiancare virtualmente i remoto e tutto ciò che riguarda la gestio- recruiter interni all’azienda con esperti ne dell’ansia e dello stress derivanti esterni specializzati in quelle materie per dall’emergenza sanitaria. “Sullo Smart 50 PERSONE&CONOSCENZE N.145
working, invece, la richiesta è quella di canonici strumenti di inserimento lavora- ragionare non solo sugli strumenti, ma tivo sono fermi: l’alternanza scuola-lavoro anche sulla gestione manageriale”, prose- è in standby, gli stage e tirocini per entrare gue Lonardoni. in azienda anche, soprattutto perché le A sostenere l’importanza della formazione imprese in cassa integrazione sono impos- soprattutto in questa fase di cambiamen- sibilitate a svolgerne. Per Lonardoni di ti è anche Ilaria Di Croce, Direttore Ifoa questa è una ‘grande preoccupazione’: di Quadrifor. Il motivo, secondo lei, “Stiamo cercando di raggiungere soluzioni è duplice: la formazione può essere per normative e allo stesso tempo pensiamo a l’impresa uno ‘strumento anti-crisi’, in percorsi alternativi, come dei project work grado di dare ai lavoratori le competenze a distanza in cui le aziende assegnano dei necessarie in tema di digitalizzazione e, in compiti e i ragazzi li svolgono da remoto”. secondo luogo, può garantire quello spa- zio sociale di confronto venuto a mancare Invogliare a investire su se stessi a causa del lavoro da remoto, consentendo Ma, nel concreto, come si articola la forma- a chi ne usufruisce di uscire dall’isolamen- zione online? Le piattaforme tecnologiche to, confrontarsi e condividere esperienze. disponibili permettono di realizzare virtual “Sarà sempre più necessario un tipo di classroom in grado di mantenere la stessa formazione elastica e lungimirante, che efficacia delle modalità precedenti, se non possa fungere da cassetta degli attrezzi per addirittura migliore. Leonardo Paoletti, far comprendere alle imprese i fenomeni e Partner di AdActa Consulting, società i mutamenti che si vedranno nel tempo e che si occupa di formazione tailor-made per attuare le scelte necessarie”, aggiunge e affianca le aziende nei loro processi di Di Croce. Si cercherà, quindi, un mix tra sviluppo e cambiamento organizzativo, soft e hard skill. Con un occhio di riguar- sottolinea tre grandi trasformazioni: “La do per l’impatto della crisi sulle persone: prima riguarda le dimensioni dell’aula “L’azienda oggi ha un ulteriore compito che, d’ora in avanti, non saranno più mas- di protezione nei confronti dei dipendenti, sive, mentre ci sarà una predilezione per quindi c’è da lavorare su come coltivare e aule di poche persone”. conservare la fiducia dei collaboratori”. Il secondo cambiamento consiste nella La formazione della popolazione “capacità di garantire un migliore fun- aziendale diventa adesso ancora più zionamento di alcune dinamiche come la importante anche perché, al momento, i puntualità e la presenza delle persone che PERSONE&CONOSCENZE N.145 51
è previsto partecipino alla formazione”. In “Non solo per quanto riguarda la gestio- terzo luogo, cambiano il coinvolgimento e ne degli orari, ma anche per quella delle la considerazione della formazione, vista persone. Il problema è che troppo spes- come “qualcosa di flessibile e fruibile so i capi sono preoccupati di gestire le facilmente, che invoglia i partecipanti persone attraverso il controllo, invece a investire su se stessi riguardo a tema- devono farlo per obiettivi”. L’emergenza tiche come la leadership e la gestione ha dato una spinta anche all’introduzione del tempo”. Le stesse aziende, secondo di nuovi parametri di valutazione delle Paoletti, saranno portate a investire anche persone. “Il capo non può più valutare la nella formazione (spesso non considerata ‘aziendalità’ del collaboratore in base al fondamentale) per rendere efficace il tempo in cui è stato in ufficio, ma si passa tempo a disposizione. dal concetto di disponibilità a quello di risultato”. Cambiano valutazione e formazione L’aspetto importante, secondo Paoletti, è Nei prossimi anni, AdActa Consulting che in questo modo “si scopre come certe prevede che i corsi di formazione vadano persone, considerate prima individualiste in direzione di una flessibilità modulare, e autonome, invece siano brave, mentre i con versioni cosiddette ‘blended’, più cosiddetti ‘yes man’ si trovino in diffi- facili, corte e anche simpatiche. “La qua- coltà. Così il capo può valutare meglio lità dell’offerta formativa del docente farà le persone, un’attività a cui andrebbe la differenza”, sostiene Paoletti, che sotto- dedicato maggiore tempo, ma spesso la linea il divario generazionale e tecnologico cultura del feedback è completamente già in atto anche tra chi eroga e chi fruisce assente nelle aziende”. Paoletti cita infi- della formazione. Un altro cambiamento ne un ultimo elemento interessante di sarà l’abbassamento della distanza fra questa nuova situazione: “Per la prima il docente e il discente, che si affianca al volta, le persone stanno autoinvestendo nuovo rapporto tra manager e collabora- nel proprio sviluppo e nella propria for- tori: “La gestione manageriale in presenza mazione attraverso letture e corsi online, e virtuale sono completamente diverse”, prendendosi il loro tempo, senza aspetta- spiega il Partner di AdActa Consulting. re che l’azienda glielo dia”. 52 PERSONE&CONOSCENZE N.145
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