Da metà gennaio al via gli incontri di formazione per gli operatori pastorali
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Da metà gennaio al via gli incontri di formazione per gli operatori pastorali Come consuetudine con il mese di gennaio tornano le iniziative formative per gli operatori pastorali. Una proposta che in tutta la diocesi guarderà ai catechiesti con percorsi differenziati tra chi si occupa dei più piccoli nell’iniziazione cristiana e chi accompagna i ragazzi della mistagogia: prevista una serie di appuntamenti nelle cinque zone pastorali. Si articolerà con due incontri online, invece, la formazione per i membri dei Consigli per gli affari economici. Inoltre la zona pastorale 3 offrirà due momenti di confronti sulla dottrina sociale della Chiesa. Mentre le zone pastorali 1 e 2 riserveranno ulteriori occasioni formative rispettivamente per i volontari dei centri d’ascolto caritas e gli operatori dell’Area servizio. Formazione Consigli affari economici – Online per tutte le zone Per i membri dei Consigli per gli affari economici sono previsti due incontri online che si terranno martedì 17 e 24 gennaio (inizio ore 21). Il primo, a cura della Commissione diocesana di Pastorale sociale e del lavoro, approfondirà il tema “Le comunità energetiche e le parrocchie”. Il successivo appuntamento, a cura dell’Ufficio Economato della Curia vescovile, servirà a presentare il Gruppo di acquisto diocesano (Gad) rivolgendo l’attenzione al risparmio energetico nelle parrocchie. I corsi potranno essere seguiti collegandosi al link: www.diocesidicremona.it/formazione/affarieconomici.
Locandina formazione Consigli affari economici Formazione catechisti – Nelle 5 zone pastorali La formazione dei catechisti sarà articolata con incontri su tutto il territorio diocesano e differenziata per ogni zona pastorale. Eccetto la zona pastorale 1, nelle altre quattro zone vi saranno due percorsi differenti in base si tratti di catechisti dell’iniziazione cristiana o accompagnatori della mistagogia, con una serata comune ai due gruppi. Il calendario degli appuntamenti inizia a metà gennaio e termina a metà febbraio. Da segnalare che il primo dei tre incontri rivolti ai catechisti dell’iniziazione cristiana si svolgerà in modo unificato lunedì 16 gennaio alle 21 presso il salone Bonomelli del Seminario vescovile di Cremona, ma con la possibilità (pensata soprattutto per i catechisti delle parrocchie più periferiche) di seguire l’evento anche online collegandosi al link: www.diocesidicremona.it/formazione/iniziazionecristiana. Di seguito è possibile scaricare le locandine con le date degli incontri (inizio sempre alle ore 21) dei due percorsi nelle varie zone pastorali: Locandina formazione catechisti zona 1 (presso il centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio) Locandina formazione catechisti zona 2 (presso il centro parrocchiale di Soresina) Locandina formazione catechisti zona 3 (presso il Seminario vescovile di Cremona) Locandina formazione catechisti zona 4 (presso l’oratorio di Sospiro) Locandina formazione catechisti zona 5 (presso l’oratorio Maffei di Casalmaggiore)
Zona 3 – operatori pastorale sociale La zona pastorale 3 promuove, inoltre, per le parrocchie della città di Cremona, un percorso sulla Dottrina sociale della Chiesa. Lunedì 23 gennaio alle 21 in Seminario don Cristiano Re, incaricato per la Pastorale sociale della Diocesi di Bergamo, interverrà sul tema “Una Chiesa con le porte aperte. Evangelii gaudium, Laudato si’ e Fratelli tutti: il dialogo della comunità cristiana con il mondo”. Inoltre giovedì 2 febbraio (sempre alle 21 in Seminario) vi sarà occasione per condividere le buone pratiche presenti sul territorio: coordinerà l’incontro Giusi Biaggi, presidente del Consorzio nazionale CGM. Locandina formazione operatori area servizio Zona 2 – operatori area “Nel mondo con lo stile del servizio” “Saper relazionarsi per annunciare il Vangelo della carità” è il tema dei due incontri che in zona 2 saranno rivolti a tutti gli operatori dell’area servizio: caritas, san vincenzo, centri d’ascolto, ministri della consolazione, volontari nelle strutture sanitarie e case di riposo, … I due momenti formativi si terranno venerdì 20 e 27 gennaio alle 21 presso il centro parrocchiale di Soresina. Locandina formazione operatori area servizio Zona 1 – operatori centri d’ascolto caritas Lunedì 30 gennaio e 6 febbraio la Zona pastorale 1 promuove, in collaborazione con Caritas Cremonese, due serate di formazione rivolte in particolare agli operatori dei centri d’ascolto caritas. Il luogo scelto per gli incontri (ore 21) è il centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio.
Locandina formazione operatori centri d’ascolto caritas Cammino sinodale, alle parrocchie la scheda di supporto per il secondo “Cantiere di Betania” Il Cammino sinodale della Chiesa italiana prevede, al secondo anno, la realizzazione dei quattro “Cantieri di Betania”, definiti a livello nazionale. Si è arrivati i Diocesi al secondo di questi cantieri, quello “dell’ospitalità e della casa”, un percorso che, propone alle parrocchie, l’approfondimento sul tema della qualità delle relazioni all’interno delle comunità, ponendo l’accento sulla ricerca di un giusto equilibrio tra fraternità e missionarietà, e sull’attenzione verso la “casa comune”, come suggerito da Papa Francesco nella Laudato si’. Scarica la seconda scheda da usare in parrocchia Attraverso la proposta di una seconda scheda di supporto, il cammino sinodale offre occasioni concrete per il raggiungimento di questi obiettivi comunitari, per i quali le parrocchie e le unità pastorali della diocesi saranno chiamate a dialogare partendo da due pilastri della vita pastorale: la Parola e gli organismi di partecipazione ecclesiale. «Con questo secondo “Cantiere di Betania” si invitano tutte le comunità cristiane a riflettere sul proprio stile di
accoglienza dei fratelli – spiega don Gianpaolo Maccagni, vicario episcopale per il clero e il coordinamento pastorale –. La preparazione di questa scheda farà da guida alle comunità, chiamate a fare un esame di coscienza sulla propria vita spirituale, offrendo loro momenti di ascolto e di riflessione». Per quanto riguarda il tema della Parola, una particolare attenzione sarà chiesta per la proposta del Giorno dell’Ascolto, una condivisione costante del dono del Vangelo, lanciata e sostenuta tre anni fa dal vescovo Napolioni. Gli organismi di partecipazione ecclesiale, tra i quali figurano i Consigli pastorali, parrocchiali e unitari, i Consigli per gli affari economici e i Consigli presbiterali, richiedono una riflessione sui ruoli specifici che ricoprono all’interno delle comunità. La Diocesi di Cremona, nel mezzo del suo cammino sinodale, attraverso la seconda scheda dedicata, offre l’occasione per verificare lo stato di salute di questi organismi, proponendo percorsi di confronto sulle prospettive di rinnovamento, ma anche per porre al centro del dialogo sinodale il rapporto e la collaborazione tra le comunità parrocchiali e unitarie dello stesso territorio. «Ci sarà modo anche di rinnovare alcuni di questi organismi – conclude Maccagni – i consigli pastorali, infatti, faranno fronte quest’anno alla scadenza del loro mandato quinquennale. Sarà un’ulteriore occasione di rivitalizzazione, affinché possano sempre più agire in favore della crescita delle comunità». Vai alla sezione dedicata al Sinodo con tutti i materiali
Alle Figlie di San Camillo l’arrivo della reliquia del beato Luigi Tezza. Il vescovo Napolioni: «È bello sperimentare i frutti della santità»
Accompagnata dal canto e dalla preghiera la reliquia del beato Luigi Tezza ha fatto il suo ingresso nella cappella dell’istituto ospedaliero della Casa di Cura Figlie di San Camillo alle 15 di martedì 10 gennaio, accolta dai medici e dagli infermieri, dalle suore Camilliane dell’istituto e dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni, che ha presieduto la Santa Messa, concelebrata da padre Virginio Bebber, da don Giulio Brambilla, responsabile per la vita consacrata della diocesi, con il servizio all’altare del diacono Alex Malfasi. Il beato Luigi Tezza, insieme alla santa Giuditta Vannini, è stato il fondatore dell’istituto ospedaliero delle Figlie di San Camillo, che nel caso della struttura di Cremona, la seconda fondata dopo quella di Roma, opera da 130 anni in prima linea nell’assistenza e nella cura dei malati, e dopo numerosi anni si dimostra con fede e capacità, caposaldo fra le case di cura camilliane. Prima della Celebrazione Eucaristica, dopo l’arrivo della reliquia, la madre superiora dell’istituto Anna Ucci ha preso la parola, introducendo ai presenti la vita del beato fondatore di cui ha ripercorso i momenti più significativi della sua vita, ponendo particolare attenzione su quelli che l’hanno avvicinato all’assistenza dei poveri e dei malati fino all’incontro con santa Giuditta Vannini, spiegando quali sono gli insegnamenti che non solo ha lasciato, ma che ha dimostrato col proprio carisma,. «Mi sono commosso perché è bello essere un popolo di credenti umili e grati, è bello sperimentare i frutti della santità, è bello riconoscere il nostro bisogno di questi segni che al mondo possono apparire paradossali». Sono queste le parole che il vescovo Napolioni ha utilizzato per descrivere l’arrivo della reliquia. «Ma si fa festa ad un pezzo d’osso? O si fa festa per ogni corpo? Per ogni vita, per ogni frammento di vita umana che ospita la vita di Dio? Ogni briciola di esistenza è una briciola d’Eucaristia». Il Vescovo si è poi rivolto alle suore, ai medici e agli
infermieri, con particolare attenzione al loro operato, ha infatti richiamato l’insegnamento di San Camillo, sottolineando che bisogna «Essere accanto ai malati come una madre amorevole, con tenerezza, avendo cura della persona tutta intera. Quanto volte ci siamo fermati a riflettere su questo? – ha aggiunto – Quanto è bello poter dire che qui questo si sperimenta, si sperimenta l’amicizia, si sperimenta quella gamma di sentimenti e di relazioni di cui il Vangelo è portatore e di cui l’inno alla carità è programma. Il beato Luigi desiderava fare bene il bene, dunque professionalità e qualità del rapporto che si crea con la persona in difficoltà, la fantasia della carità». Ha poi concluso l’omelia che un monito: «Non dobbiamo temere il futuro se continuiamo a sperimentare che in ogni secolo il Signore ha suscitato uomini e donne profetici, incompresi dai contemporanei e poi riconosciuti come portatori di quelle scelte e quelle opere che corrispondevano davvero alla volontà di Dio e al bene dell’umanità, e allora tocca a noi adesso, tocca a noi far la nostra piccola parte e farla tutta, farla bene e farla con amore». Ascolta qui l’omelia iFrame is not supported! Il viaggio della reliquia del beato Luigi Tezza non si ferma, ma continua in nuovi luoghi e con nuovi appuntamenti. Da mercoledì 11 fino a venerdì 13 gennaio la reliquia sarà esposta per la venerazione pubblica sempre nella cappella della Casa di Cura Figlie di San Camillo e successivamente, il 14 gennaio, sarà portata in processione alle 17.30 nella vicina chiesa di S. Ambrogio, dove sarà celebrata una Messa alle 18 e dove resterà fino al giorno successivo, domenica 15, con altre due celebrazioni alle 8 e alle 10. La reliquia farà poi ritorno in cappella alle Figlie San Camillo dal 16 al 20 gennaio. Il 21 gennaio, invece, il reliquiario sarà trasferito
presso la casa di cura San Camillo, in via Mantova, dove resterà sino al 22 gennaio, con le Messe celebrate alle 17 di sabato e alle 10 di domenica. Quindi il rientro per un ultimo periodo di venerazione provata nella clinica di via Fabio Filzi, sino a martedi 24 gennaio. Mercoledì 25 alle 15, la Messa presso la cappella della casa di cura, presieduta dal vescovo emerito Dante Lafranconi prima che i resti del beato Luigi Tezza lascino la città alla volta di Brescia. Locandina con il programma cremonese della peregrinatio Il saluto di Cremona a Luca Vialli, «campione dell’esistenza»
Si è celebrata nella parrocchia di Cristo Re a Cremona la Santa Messa in suffragio di Gianluca Vialli, momento di preghiera voluto dalla famiglia nella parrocchia in cui l’ex campione e dirigente è nato e dove ha mosso i primi passi da calciatore in erba sul campetto della polisportiva Corona. A presiedere la Messa è stato il vescovo di Cremona Antonio Napolioni, con il vicario parrocchiale don Gianluigi Fontana, don Alberto Mangili, cappellano della Cremonese a concelebrare e il diacono Jacopo Mariotti a servire all’altare, alla presenza dei famigliari e degli amici, del sindaco Galimberti, e di una rappresentanza della US Cremonese, guidata dal patron Giovanni Arvedi. Nei primi banchi un gruppo di giovani calciatori in divisa grigiorossa, mentre atleti ed educatori del Corona calcio hanno partecipato seduti sull’altare. Tanti gli amici, gli ex compagni di squadra e i tifosi che hanno gremito la chiesa per l’ultimo saluto a Vialli, morto a 58 anni, dopo una lunga malattia, venerdì 6 gennaio a Londra, dove saranno celebrate le esequie in forma privata con la moglie e le figlie. «Perché non in Cattedrale? – chiede e si chiede il vescovo
Napolioni introducendo la Messa di fronte a un’assemblea numerosissima, che ha riempito i posti in chiesa e anche la piazza del sagrato – Perché qui siamo in parrocchia, uniti gli uni agli altri. Qui – aggiunge con un riferimento agli altri defunti di cui si celebra il suffragio – il ricordo di Gianluca si unisce a quello di Roberto ed Enzo chiamati ad essere una sola famiglia, un solo popolo, una sola parrocchia». Tanti i ricordi che legano Vialli alla città di Cremona e in particolare alla parrocchia di Cristo Re, dove da bambino, il giovane Luca si trovava con gli amici a giocare e dove per la prima volta il suo talento fu notato dagli osservatori del Pizzighettone che lo misero in squadra. Da qui poi, a 13 anni, la chiamata della amata Cremonese per vestire la maglia grigiorossa, con cui esordì all’età di 16 anni nel mondo professionistico, dando il via ad una carriera costellata di successi, tra cui lo Scudetto con la Sampdoria, la Coppa dei Campioni con la Juventus, i trofei in campo e in panchina con il Chelsea, l’Europeo da dirigente della Nazionale italiana a fianco dell’amico Roberto Mancini. A ricordare i tanti momenti di una lunga e bellissima carriera i compagni di tante gare, bandiere della Cremonese, della Sampdoria e della Juventus. Compagni e amici. Ai piedi dell’altare le divise di una carriera e un mazzo di fiori con la coccarda blucerchiata posata dai tifosi della Sampdoria giunti da Genova. «C’è tanto vangelo nelle storie di uomini e donne come Gianluca – riflette monsignor Napolioni nella sua omelia – Ha saputo giocare non solo le partite del campionato ma quella dell’esistenza, specie quando si è fatta dura. Questa è la grande lezione che Gianluca ci ha dato, perché amava talmente la vita da affrontare cosi con intelligenza matura e generosa le sue prove», con la forza di scegliere «di trasformare il male in bene, per sé e per le persone che amava».
«In cielo – ha concluso l’omelia il vescovo Napolioni – si gioca senza sconfitte, classifiche e retrocessione, ma alla maniera dell’oratorio dove si tira per ore, ci si scambia di ruolo e non ci si stanca mai». Ora «Gianluca sta dicendo a tanti ragazzi un bel “seguitemi”: fatelo così lo sport, appassionatamente, non per soldi e carriera ma per dignità e bellezza dell’esistenza; e lo dice a noi che prima o poi facciamo tutti i conti con malattia e morte: seguitemi senza paura anche in quel sentiero stretto e doloroso, perché non ci impedisce di volerci bene, anzi spreme da noi ancora più amore». Al termine della celebrazione è stato l’ex compagno alla Cremonese Mario Montorfano, a leggere un saluto commosso, a Luca Vialli, a cui tutta l’assemblea, in piedi, ha risposto con un lungo applauso prima della benedizione finale del vescovo Napolioni che si è poi trattenuto per un saluto ai parenti, seguito da una lunga processione di amici, ex campioni del calcio e non solo, che hanno portato il loro saluto e il loro affetto ai famigliari nel ricordo di Gianluca. iFrame is not supported! Castelverde, una serie di
eventi per ricordare mons. Gardinali Giovedì 12 Gennaio ricorre l’80° anniversario della scomparsa di mons. Pietro Gardinali, arciprete di Castagnino Secco, ora Castelverde, per quarantotto anni (1895-1943) e fondatore, insieme al possidente Primo Ferrari, al medico condotto Ercolano Cappi ed altri illuminati laici cristiani, dell’Opera Pia SS. Redentore. Sacerdote di esemplari virtù cristiane, di infaticabile zelo apostolico, lasciò un segno indelebile nella comunità di Castagnino non solo dal punto di vista pastorale, ma anche caritativo e sociale. Fu anche sua l’intuizione di costruire un ospedale per malati cronici del territorio, forte della sua esperienza di vicario a Stagno Lombardo dove il parroco, don Ferdinando Mori, aveva fondato la locale casa di riposo. In occasione di questo importante anniversario, la parrocchia, in collaborazione con la Fondazione Opera Pia SS. Redentore, promuove una serie di eventi per ricordare questa fulgida figura di sacerdote. Giovedì 12 gennaio, nella chiesa parrocchiale di Castelverde, alle ore 21, si terrà un convegno di studi. Il dottor Gianpiero Goffi, già caporedattore del quotidiano “La Provincia” e appassionato di storia cremonese, delineerà il tempo storico in cui nacque e operò mons. Gardinali, ripercorrendo le tappe fondamentali di due grandi episcopati cremonesi: quello di mons. Geremia Bonomelli e quello di mons. Giovanni Cazzani. Il prof. Matteo Morandi, storico locale, illustrerà invece i quarantotto anni di parrocchialità del sacerdote. La serata sarà allietata anche da alcuni brani musicali a cura di Giorgio e Daniele Scolari. I partecipanti al convegno potranno poi ammirare, nell’aula Santa Cecilia attigua alla chiesa, una mostra di documenti e paramenti del tempo di mons. Gardinali. Da sabato 14 gennaio sarà poi possibile visitare,
nell’ingresso della Rsa dell’Opera Pia, una piccola mostra fotografica dedicata a Gardinali, curata da Danio Milanesi. Domenica 15, infine, nella chiesa parrocchiale di S. Archelao, a Castelverde, il cremonese mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara – Comacchio e abate di Pomposa, presiederà la Messa delle 10.30, impreziosita dai canti della corale parrocchiale, in suffragio del sacerdote. Subito dopo seguirà una preghiera e una benedizione sulla tomba di mons. Gardinali presso il cimitero locale. Tra le iniziative in cantiere per questo importante anniversario anche la pubblicazione di un libretto con gli interventi più importanti di questo prete che si è speso con generosità e intelligenza per il popolo di Dio. Biografia di mons. Pietro Gradinali Nato a Carpaneta Dosimo il 29 giugno 1866, don Pietro fu ordinato dal vescovo Bonomelli nella cappella privata del Palazzo Vescovile il 21 dicembre 1889. Fu inviato subito come vicario a Cignone, quindi fu trasferito a Stagno dove rimase fino alla promozione ad arciprete a Castagnino, nonostante avesse solo 29 anni. Grazie alla sua intraprendenza e alla collaborazione di valenti vicari, Gardinali trasformò il paese, segnato da tante difficoltà e divisioni, in una parrocchia modello. In occasione della Messa d’oro (31 marzo 1940) fu nominato Cameriere soprannumerario dal Papa Pio XII: una onorificenza che si accompagna a quella di Cavaliere del Regno d’Italia conferita nel 1932. Morì il 12 gennaio 1943 e fu sepolto nel cimitero del paese il 15 gennaio, dopo solenni esequie presiedute dal vicario foraneo nonché parroco della Cattedrale, mons. Carlo Boccazzi.
Corso biennale di Teologia a Casalmaggiore con il circolo Acli «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta» (Lc 10,38-42). Marta e Maria, sinonimo del fare e dell’ascoltare la Parola. E ancora: «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4; cf. Lc 4,4). Quindi, non solo operare ma anche pregare per imparare ad accogliere la volontà di Dio. E la preghiera ha sede in un animo che riconosce la radice dalla quale parte un impegno intenso e quotidiano, che si è scelto di perseguire. Da questa riflessione condivisa nasce, all’interno del circolo ACLI di Casalmaggiore, il proposito di organizzare il “Corso biennale di teologia” quale studio attorno al tema della Dottrina sociale della Chiesa, che sarà condotto da don Mario Martinengo, fondatore di quello stesso circolo nel lontano 2010. A lui dal 2022 è affidato il compito di seguire gli aclisti nel coltivare la parte spirituale del loro essere associazione, quella “C” di cristiani che a volte è seppellita dai tanti affanni, che avvolge chi ha scelto di dare risposte concrete a domande urgenti. Ma se alla base, nel fondo, non ci si ricorda la ragione che «move il sole e l’altre stelle», cioè l’amore, si rischia di dimenticare l’appello che fu di don Primo Mazzolari al «ci impegniamo noi, non gli altri». E si rischia di stancarsi alle prime difficoltà. Da qui l’appello a tornare alla Parola. Il corso si terrà, a partire dal 19 gennaio, un giovedì al mese, secondo il calendario allegato, presso l’oratorio di San
Leonardo a Casalmaggiore, con collegamento online riservato agli iscritti che ne facessero richiesta. A fine corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione. L’iscrizione è gratuita per i soci ACLI e prevede un contributo spese di 20 euro per i non soci. Al primo incontro sarà data, per chi lo volesse, la possibilità di tesserarsi al Circolo. Per informazioni e iscrizioni scrivere a casalmaggiore@acli.it oppure whatsapp al numero 328-3310143. “Natale in musica”, canti tradizionali nella chiesa di Pessina Cremonese Nel pomeriggio dell’Epifania, nella chiesa parrocchiale di Pessina Cremonese, alcuni bambini e ragazzi hanno proposto il concerto coreutico “Natale in musica”, eseguendo alcuni canti natalizi, sia della tradizione liturgica che della tradizione popolare. Ogni canto è stato introdotto da una breve presentazione e la prima strofa è stata cantata dai solisti nella lingua originale di composizione del brano. Il gruppetto dei cantori è stato preparato e accompagnato con chitarra e tastiera da Silvia Malaggi e Luca Ceni, con il contributo della Corale interparrocchiale di Pessina e Stilo “S. Anna”. Al termine del momento musicale il parroco, don Riccardo Vespertini, ha guidato un breve momento di preghiera, terminato con la processione di tutti i presenti davanti
all’immagine di Gesù bambino, presso la quale hanno lasciato un cuoricino rosso in segno di venerazione. Il pomeriggio è continuato in amicizia con la merenda in oratorio. Il 15 gennaio al Maristella incontro con il pedagogista Giorgio Prada Il Gruppo Famiglia e il Gruppo scout Cremona 3 sono i protagonisti e i promotori del prossimo evento che l’unità pastorale “Madre di Speranza” di Cremona (San Bernardo, Borgo Loreto, Zaist e Maristella) propone a genitori, educatori, catechisti e insegnanti. Domenica 15 gennaio, alle 15.30, presso la chiesa dell’Immacolata Concezione, nel quartiere Maristella, il professor Giorgio Prada, scout, formatore e pedagogista, interverrà su “Genitori ed educatori alle prese con il compito appassionante e tremendo di tirar grandi i figli dopo il trauma del Covid”. All’evento sarà garantita l’assistenza ai bambini e ai ragazzi, che permetterà ai genitori una maggiore libertà di partecipare all’incontro.
Visita pastorale, Romanengo si prepara all’incontro con il Vescovo «Non è un’ispezione ma un modo per incontrarci, conoscerci meglio e condividere con noi la gioia e le fatiche di vivere da cristiani nel mondo di oggi». Così il parroco don Emilio Merisi nella presentazione della visita pastorale del vescovo Antonio Napolioni a Romanengo sul giornalino parrocchiale di Natale. Una visita pastorale ispirata al tema “Gesù per le strade. Parrocchia casa ospitale” che avrà inizio venerdì 13 gennaio, alle 14, con la visita a due aziende del posto. A seguire, Messa con genitori, bambini e comunità alle 16.15, la visita ad alcuni anziani alle 17.30 e il primo incontro con le realtà del volontariato locale alle 18: la Croce Verde, l’Avis, l’Aido, l’Auser e la Pro Loco. Dopo cena, è previsto l’incontro del vescovo con il Consiglio pastorale e con quello degli affari economici della parrocchia. La giornata di sabato si aprirà alle 9 con l’incontro fra Napolioni e il sindaco Attilio Polla e la sua Amministrazione, seguito alle 10 dalla Messa alla casa di riposo “Vezzoli” e un incontro con il Consiglio d’amministrazione della struttura di via Castello. Alle 11, visita al bar del Movimento Cristiano Lavoratori. Nel pomeriggio ancora incontri: alle 15 con l’Azione cattolica ragazzi, alle 16 con la squadra Amatori Oratorio, alle 17.30 con i gruppi adolescenti, giovani, lavoratori e laureati. In serata, adorazione eucaristica in chiesa parrocchiale. Terzo e ultimo giorno quello di domenica 16 gennaio, che inizierà alle 9.15 con l’incontro di Napolioni con i gruppi di volontariato della parrocchia (catechisti, caritas, bar, servizi in oratorio e chiesa). La conclusione alle 11, con la
celebrazione della Messa solenne in chiesa parrocchiale (trasmessa in diretta tv su Cremona1 e in streaming sui canali web e social diocesani) seguita da un aperitivo in oratorio. La visita pastorale darà modo al pastore della Chiesa cremonese di confrontarsi con tutte le realtà locali. Romanengo è un paese vivace dal punto di vista associativo, come spiega don Merisi: «La parrocchia è molto aperta alla collaborazione con il mondo del volontariato. Quando c’è bisogno, ci si dà una mano reciprocamente. Avis ed Aidmo fanno la loro festa in oratorio, tanto per fare un esempio». Numerosi sono i gruppi che orbitano attorno alla parrocchia e all’oratorio. Tutti sono stati capaci di superare la fase più acuta della pandemia. «Come partecipazione domenicale – precisa il parroco – siamo tornati ai livelli pre-Covid. Per quanto riguarda i gruppi, dopo la fase più acuta della pandemia tutti si sono ripresi. Solo il gruppo 19/30 anni sta facendo un po’ più fatica”. Infine i progetti della parrocchia. «Dobbiamo sistemare il tetto della chiesa parrocchiale – dice il parroco – e restaurare la chiesina che anticamente era la chiesa del convento dei frati, dedicata a Santa Maria della misericordia». “Gesù per le strade”, da metà gennaio riprende la Visita pastorale
Anche una delegazione cremonese ad Atakpamé per l’ordinazione episcopale di mons. Moïse Touho
Oltre 5mila persone hanno preso parte sabato 7 gennaio ad Atakpamé, in Togo, all’ordinazione episcopale di mons. Moïse
Touho, don Mosè come tutti lo ricordano a Cremona dove studiò in Seminario tra il 1987 e il 1992. Dopo l’ordinazione diaconale conferita il 9 novembre 1991 dal vescovo Enrico Assi, fu ordinato sacerdote (con il vescovo ausiliare di Brescia Mario Olmi a sostituire il vescovo Assi dopo il malore) nella Cattedrale di Cremona il 27 giugno 1992 insieme ad altri due togolesi (don Anselmo Awlime e don Onorato Melessoussou) e don Claudio Rubagotti. Proprio il parroco di Casalmaggiore non ha voluto mancare all’importante giornata, volando in Africa insieme a don Enrico Trevisi, allora vicerettore del Seminario di Cremona. Mons. Moïse Touho, originario della diocesi di Atakpamé, ne è diventato vescovo dopo la nomina di Papa Francesco del 26 ottobre scorso. La Messa di ordinazione si è svolta nella piazza a fianco della Cattedrale di Atakpamé, intitolata a Nostra signora della Trinità. Una celebrazione durata più di quattro ore tra preghiera, canti e danze. Oltre una decina i vescovi presenti, quelli del Togo e di altri Paesi vicini. Tantissimi i sacerdoti e davvero grande la partecipazione del popolo di Dio. Nell’omelia il metropolita, l’arcivescovo di Lomé mons. Nicodemo Anani Barrigah-Benissan (consacrante principale), che fu vescovo di Atakpamé e negli ultimi anni ne è stato amministratore apostolico, ha tracciato il profilo di pastore e vescovo proprio dal nome Mosè, rifacendosi alle caratteristiche del patriarca biblico, sottolineando in particolare il suo parlare faccia a faccia con Dio e il suo essere intercessore; ma anche ricordando il bastone con il quale aprì le acque del Mar Rosso, fece scaturire l’acqua e incoraggiò il popolo. Anche in questa occasione è stata espressa la riconoscenza di mons. Moïse Touho alla Diocesi di Cremona e al Seminario, sottolineata anche alla piccola delegazione cremonese
presente. Mons. Touho è il quinto vescovo di Atakpamé, diocesi istituita ufficialmente nel 1964 con l’evangelizzazione iniziata nel 1987. Oggi conta una popolazione cattolica di circa 340mila persone. I sacerdoti sono 159 (diversi sono fidei donum in altri Paesi africani o in Europa); i seminaristi sono 104. Le parrocchie sul territorio diocesano sono 41, cui sono da aggiungere altre 12 comunità quasi parrocchie. Come quella, intitolata a sant’Omobono, visitata dalla delegazione cremonese: già da due anni vi si celebra in una prima struttura costruita anche grazie alle donazioni giunte dall’Italia. Profilo del vescovo Moïse Touho Mons. Moïse Touho è nato il 31 dicembre 1963 a Tomégbé, ha studiato nel Seminario Maggiore di Saint-Gall dia Ouidah (Benin) e successivamente in quello di Cremona. Conclusi gli studi teologici è stato ordinazione diacono il 9 novembre 1991 dal vescovo Enrico Assi nella Cattedrale di Cremona, dove il 27 giugno 1992 divenne sacerdote insieme ad altri due confratelli togolesi (don Anselmo Awlime e don Onorato Melessoussou) e il cremonese don Claudio Rubagotti. Nei suoi anni di ministero ha svolto i seguenti incarichi: vicario parrocchiale a Blitta (1992-1993); parroco a Kpékplémé (1993-1994); segretario particolare dell’amministratore apostolico di Atakpamé mons. Julien Kouto (1994-1995); parroco di Blitta (1995-1998). Dal 1998 al 2000 è tornato nuovamente in Italia, a Roma, dove presso la Pontificia facoltà teologica Teresianum ha ottenuto la Licenza in Teologia Spirituale. Al rientro ad Atakpamé è stato incaricato del Centro di
Spiritualità di Agbandi (2000-2002); amministratore di St. Augustin ad Agadji (2002-2017). Dal 2017 era parroco di St. François-Xavier a Badou, membro del Consiglio presbiterale e Vicario foraneo. Il 26 ottobre 2022 Papa Francesco l’ha scelto come vescovo di Atakpamé, dove è stato ordinato e si è insediato il 7 gennaio 2023. Studiò e fu ordinato a Cremona mons. Moïse Touho, scelto dal Papa come nuovo vescovo di Atakpamé
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