NATURANNO2015 - PARCO DELLE OROBIE ...
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NaturAnno2015 Il calendario del Parco delle Orobie Bergamasche Sulle tracce dell’orso: i suoi ambienti disegni di Stefano Torriani Parco delle Orobie Bergamasche, Viale Libertà, 21 - 24021 Albino (Bg) Tel 035.224249 Fax 035.219333 Email:segreteria@parcorobie.it Sito: www.parcorobie.it
SALUTO DEL PRESIDENTE È trascorso un anno e il Calendario del Parco delle Orobie bergamasche torna a farvi compagnia. Saremo lì, sulle vostre scrivanie, nelle aule delle scuole orobiche, nelle sale delle nostre istituzioni. Una scommessa vinta, ci sentiamo di dire, per chi, come noi, crede di poter essere qualcosa di più di un semplice taccuino, ossia anche un utile strumento di divulgazione, di didattica e di educazione ambientale. Noi, che vogliamo essere letti, annotati, portati in giro per il mondo, per condividere pagine e pagine di emozioni al sapore di natura. Noi, che non ci stanchiamo di informare e insegnare, che parliamo ai grandi, che dei nostri monti conoscono quasi tutto e ai piccoli, che con- duciamo per mano nella scoperta delle specie vegetali e animali più singolari. Come quando entriamo in classe con i nostri progetti e azioni indirizzati alla tutela di fauna e flora del territorio. Il nostro sarà un viaggio lungo, dodici mesi e chissà… forse anche qual- cosa in più. Perché la scoperta del paesaggio e dei suoi segreti, non è soggetta a scadenze. Con noi, ti prenderai il tuo tempo per assaporare il territorio a cui appar- tieni, scoprendone forme e sensazioni. Ti lascerai guidare dalle illustrazioni di Stefano Torriani nelle esplorazioni di faggete, boschi di conifere e pascoli. Sarai incuriosito dai larici e dalle betulle, imparerai ad apprezzare l’uni- cità del Topo quercino e della farfalla Atalanta. Farai tutto questo e molto altro ancora. Con passione e intraprendenza. Perché fare turismo di montagna vuol dire innanzitutto amare i luoghi della propria anima. Questo credo sia per me il Parco delle Orobie bergamasche: un gioiello di biodiversità, da promuovere e valorizzare. E questo, spero sia per voi, proprietari inconsapevoli di bellezze inenarrabili.
gennaio L’Abete rosso è la principale componente dei boschi di conifere della fascia mon- 1 2 3 4 Giovedì Ss. Maria Madre dì Dio Venerdì S. Basilio vescovo Sabato S. Genoveffa Domenica S. Ermete tana sub-alpina; la sua distribuzione naturale è stata alterata dall’uomo attraverso tagli selettivi e rimboschimenti. 5 Lunedì Sant'Amelia L’Abete bianco fascia i versanti umidi e freschi in dense ed uniformi compagini; lo si distingue dall’abete rosso per i rami disposti orizzontalmente, la corteccia 6 Martedì Epifania del Signore liscia, gli aghi piatti e solcati nella parte inferiore da due linee chiare, pigne cilin- driche ed erette (non pendule come nell’abete rosso) che non cadono a maturità 7 Mercoledì S. Luciano, S. Raimondo ma si “sfogliano” lasciando cadere le squame. In questi boschi è facile osservare il Fungo del pane, il Crociere che si nutre di 8 Giovedì S. Severino, S. Massimo pinoli e la Formica rossa che costruisce grandi formicai (chiamati acervi) con gli aghi di abete. 9 Venerdì S. Giuliano martire 10 Sabato S. Aldo eremita 11 Domenica S. Igino papa Abete bianco 12 Lunedì S. Modesto (Abies alba) 13 Martedì S. Ilario 14 Mercoledì S. Felice 15 Giovedì S. Mauro abate Abete rosso 16 Venerdì S. Marcello Papa 17 (Picea abies) Sabato S. Antonio abate 18 Domenica S. Liberata Crociere comune 19 Lunedì S. Mario martire (Loxia curvirostra) 20 Martedì S. Sebastiano 21 Mercoledì S. Agnese 22 Giovedì S. Vincenzo martire 23 Venerdì S. Emerenziana 24 Sabato S. Francesco di Sales 25 Domenica Conversione di S. Paolo 26 Lunedì S. Tito, S. Timoteo e S. Paola 27 Martedì S. Angela Merici 28 Mercoledì S. Tommaso d’Aquino 29 Giovedì S. Costanzo 30 Venerdì S. Martina 31 Sabato S. Giovanni Bosco Formica rossa 2015 (Formica rufa) Fungo del pane (Albatrellus ovinum) disegno: Stefano Torriani L’Orso frequenta questo ambiente perché ricco di insetti di cui ama cibarsi (in particolare formiche), inoltre i grossi abeti sono utilizzati come grattatoio.
febbraio Rupi e ghiaioni sono ambienti difficili da colonizzare ma di elevato valore natura- 1 2 3 4 Domenica S. Severo, S. Verdiana Lunedì Presentazione del Signore Martedì S. Biagio Mercoledì S. Gilberto listico, perché nonostante le difficili condizioni ambientali in essi troviamo orga- nismi adattati a vivere in questi luoghi che offrono poche risorse nutritive e poca 5 Giovedì S. Agata competizione; tra queste specie c’è Linajola bergamasca (esclusiva di poche aree delle Orobie bergamasche), la Campanula dell’arciduca e nei versanti più consoli- 6 Venerdì S. Paolo Miki dati la Stella alpina. In questo ambiente è facile osservare il Rondone, spesso confuso con la Rondine, 7 Sabato S. Teodoro martire che compie voli planati a straordinaria velocità. 8 Domenica S. Girolamo Emiliani Genziana alata (Gentiana utriculosa) 9 Lunedì S. Apollonia Campanula dell’arciduca (Campanula rainerii) 10 Martedì S. Scolastica 11 Mercoledì Nostra Signora di Loudes 12 Giovedì S. Eularia 13 Venerdì S. Maura 14 Sabato S. Valentino martire 15 Domenica SS. Faustino e Giovita 16 Lunedì S. Giuliana 17 Martedì S. Donato martire Stella alpina (Leontopodium alpinum) 18 Mercoledì Le Ceneri 19 Giovedì S. Mansueto Linajola bergamasca (Linaria tonzigii) 20 Venerdì S. Eleuterio 21 Sabato S. Eleonora 22 Domenica I di Quaresima 23 Lunedì S. Renzo 24 Martedì S. Mattia 25 Mercoledì S. Cesario 26 Giovedì S. Romeo 27 Venerdì S. Leandro 28 Sabato S. Romano abate Rondone (Apus apus) 2015 disegno: Stefano Torriani L’Orso utilizza rupi e ghiaioni come elemento di passaggio nel periodo estivo; durante l’autunno ricerca piccole cavità lungo pareti o fessure rocciose in luoghi particolarmente inaccessi- bili e tranquilli dove trascorre il letargo.
marzo Le zone umide del Parco sono molto importanti perché rappresentano uno degli 1 2 3 4 Domenica II di Quaresima Lunedì S. Basilio martire Martedì S. Cunegonda Mercoledì S. Casimiro, S. Lucio habitat più importanti per la conservazione della biodiversità. Le più pregiate si trovano solitamente ad alta quota nei pressi dei pascoli alpini o sui versanti carat- 5 Giovedì S. Adriano terizzati da substrato impermeabile, sia esso formato da argilla o da rocce cristal- line. In questo ambiente si possono osservare il comune Erioforo e la rara Orchide 6 Venerdì S. Giordano sambucina, oltre ad alcune specie animali tra cui la Rana montana e diverse specie di libellule. 7 Sabato S. Perpetua e Felicita Piccoli mammiferi sfruttano questo ambiente per cibarsi dei molluschi e di altri invertebrati presenti. 8 Domenica III di Quaresima 9 Lunedì S. francesca Romana 10 Martedì S. Simplicio papa Erioforo (Eriophorum angustifolium) 11 Mercoledì S. Costantino 12 Giovedì S. Massimiliano 13 Venerdì S. Arrigo, S. Eufrasia 14 Sabato S. Matilde regina Libellula con la faccia bianca 15 Domenica IV di Quaresima (Leucorrhina dubia) 16 Lunedì S. Eriberto verscovo 17 Martedì S. Patrizio 18 Mercoledì S. Salvatore, S. Cirillo 19 Giovedì S. Giuseppe 20 Venerdì S. Alessandra martire 21 Sabato S. Benedetto da Norcia 22 Domenica V di Quaresima Orchide sambucina 23 Lunedì S. Turibio (Dactylorhiza sambucina) 24 Martedì S. Romolo 25 Mercoledì Annunciazione del Signore 26 Giovedì S. Teodoro 27 Venerdì S. Augusto 28 Sabato S. Sisto III Papa Topo selvatico 29 Domenica Le Palme (Apodemus sylvaticus) Rana montana 30 Lunedì S. Amedeo (Rana temporaria) 31 Martedì S. Beniamino martire 2015 disegno: Stefano Torriani Le aree umide sono utilizzate dall’Orso per abbeverarsi e per fare un bagno di acqua e fango liberandosi dai parassiti e dallo sporco o semplicemente per rinfrescarsi durante i periodi caldi.
aprile La faggeta è un ambiente di grande bellezza; nel Parco il Faggio è il principale e 1 2 3 4 Mercoledì S. Ugo vescovo Giovedì S. Francesco di P. Venerdì S. Riccardo vescovo Sabato S. Isidoro vescovo più significativo componente del bosco di latifoglie ed è frequentemente accom- pagnato da altre specie arboree ed erbacee, come il comune Ciclamino. Condizioni 5 Domenica Pasqua di Resurrezione diverse di suolo e di esposizione determinano una grande diversità fisionomica all’interno delle faggete che si traduce nella diversità di specie vegetali e animali; 6 Lunedì dell’Angelo la fauna in particolare vede fluttuazioni numeriche nelle popolazioni di uccelli e di mammiferi (come il Topo quercino) che dipendono dall’abbondanza dei frutti del 7 Martedì S. Ermanno faggio, variabile da un anno all’altro. Di grande interesse naturalistico è anche la fauna invertebrata (come la Falena del faggio). Le faggete sono boschi da sempre 8 Mercoledì S. Alberto Dionigi sfruttati dall’uomo per la produzione di legna. 9 Giovedì S. Maria Cleofe Faggio 10 Venerdì S. Terenzio martire (Fagus sylvatica) 11 Sabato S. Stanislao vescovo 12 Domenica S. Giulio Papa 13 Lunedì S. Martino papa Falena del faggio (Stauropus fagi) 14 Martedì S. Abbondio 15 Mercoledì S. Annibale 16 Giovedì S. Lamberto 17 Venerdì S. Aniceto Papa 18 Sabato S. Galdino vescovo 19 Domenica S. Emorgene martire 20 Lunedì S. Adalgisa vergine 21 Martedì S. Anselmo Ciclamino 22 Mercoledì S. Caio (Cyclamen purpurascens) 23 Giovedì S. Giorgio martire 24 Venerdì S. Fedele 25 Sabato S. Marco Evang. 26 Domenica SS. Cleto e Marcellino 27 Lunedì S. Zita 28 Martedì S. Valeria 29 Mercoledì S. Caterina da Siena 30 Giovedì S. Pio V Papa, S. Mariano 2015 disegno: Stefano Torriani L’autunno, periodo precedente il letargo, è caratterizzato dalla cosiddetta “iperfagia”, ossia la tendenza a passare la maggior parte del tempo nutrendosi; l’Orso, in questa fase, Topo quercino (Eliomys quercinus) ricerca faggiole (ovvero i frutti del Faggio), alimenti ad alto potere calorico, ricchi di grassi e proteine.
maggio Prati e praterie da sfalcio e da pascolo, oltre a rappresentare una peculiare risor- 1 2 3 4 Venerdì S. Giuseppe artigiano Sabato S. Cesare, S. Atanasio Domenica SS. Filippo e Giacomo Lunedì S. Silvano sa agricola e zootecnica di montagna, rappresentano habitat di eccezionale valore naturalistico, in cui un grande numero di specie sono state favorite proprio dall’uo- 5 Martedì S. Pellegrino martire mo attraverso pratiche agricole tradizionali mantenute per secoli. Nelle vallate alpine l’abbandono dell’agricoltura di montagna da parte dell’uomo sta determi- 6 Mercoledì S. Giuditta martire nando una condizione di “minaccia” per questi ricchi habitat, in forte regressione. In questi ambienti è facile rinvenire Tarassaco, Spinacio selvatico e Mazza di tam- 7 Giovedì S. Flavia buro, spesso raccolti e utilizzati in cucina. L’Allodola si nasconde nell’erba alta costruendo il nido in una depressione naturale del terreno. 8 Venerdì S. Vittore 9 Sabato s. Gregorio 10 Domenica S. Antonino Allodola (Alauda arvensis) 11 Lunedì S. Fabio martire 12 Martedì S. Rossana 13 Mercoledì S. Emma 14 Giovedì S. Mattia Apostolo 15 Venerdì S. Torquato 16 Sabato S. Ubaldo vescovo 17 Domenica Ascensione del Signore 18 Lunedì S. Giovanni I Papa 19 Martedì S. Pietro di M. 20 Mercoledì S. Bernardino da Siena 21 Giovedì S. Vittorio martire Tarassaco comune (Taraxacum officinale) 22 Venerdì S. Rita da Cascia 23 Sabato S. Desiderio vescovo 24 Domenica Pentecoste Spinacio selvatico (Chenopodium 25 Lunedì S. Erminio bonus henricus) 26 Martedì S. Filippo Neri 27 Mercoledì S. Agostino 28 Giovedì S. Emilio martire 29 Venerdì S. Massimino vescovo 30 Sabato S. Felice I Papa 31 Domenica Vis. Beata Vergine Maria 2015 disegno: Stefano Torriani Mazza di tamburo (Macrolepiota procera) Pur facendo parte dell’Ordine dei Carnivori, l’Orso è da con- siderare un onnivoro opportunista, la dieta infatti è composta soprattutto da vegetali (oltre il 60%). L’Orso in primavera appetisce i vegetali erbacei e soprattutto composite (come il tarassaco), fabacee (come il trifoglio) e graminacee.
giugno Il territorio orobico è caratterizzato da un mantello boschivo che spesso si inter- 1 2 3 4 Lunedì S. Giustino martire Martedì Festa della Repubblica Mercoledì S. Carlo L. Giovedì S. Quirino vescovo rompe per lasciar spazio ad altri tipi di ambienti. Nella zona di transizione tra bosco e pascolo si incontrano i cespugli i cui frutti (tra cui Rosa selvatica, Mora, 5 Venerdì S. Bonifacio vescovo Lampone) forniscono un’importante fonte alimentare per la fauna. In questo ambiente è facile osservare la Spugnola, il Ciuffolotto, di facile identifi- 6 Sabato S. Norberto vescovo cazione per il colore rosso del petto e la Vanessa c-bianco, farfalla diurna che deve il suo nome al curioso disegno a forma di c nella 7 Domenica Corpus Domini pagina inferiore delle ali. 8 Lunedì S. Medardo 9 Martedì S. Primo, S. Efrem 10 Mercoledì S. Diana, S. Marcella Rosa selvatica (Rosa canina) Ciuffolotto europeo (Pyrrhula pyrrhula) 11 Giovedì S. Barnaba apostolo 12 Venerdì Sacro Cuore di Gesù 13 Sabato S. Antonio da Padova 14 Domenica S. Eliseo 15 Lunedì S. Germana 16 Martedì S. Aureliano 17 Mercoledì S. Gregorio B., S. Adolfo Rovo 18 Giovedì S. Marina (Rubus fruticosus) 19 Venerdì SS. Gervasio, S. Romualdo 20 Sabato S. Ettore, S. Silverio Papa 21 Domenica S. Luigi Gonzaga 22 Lunedì S. Paolino da Nola Vanessa c- bianco (Polygonia c-album) 23 Martedì S. Lanfranco vescovo 24 Mercoledì Nat. di S. Giovanni Battista 25 Giovedì S. Guglielmo 26 Venerdì S. Vigilio vescovo 27 Sabato S. Cirillo d’Alessandro 28 Domenica S. Attilio Lampone 29 Lunedì SS. Pietro e Paolo (Rubus idaeus) 30 Martedì SS. Primi Martiri 2015 disegno: Stefano Torriani Spugnola L’opportunismo alimentare dell’Orso si manifesta nella sua (Morchella esculenta) capacità di adattare la dieta nel corso dell’anno in base alla disponibilità stagionale: in estate aumenta il consumo di frutta, diventano importanti componenti alimentari i frutti di bosco come lamponi e more.
luglio La Roverella, è la specie di quercia più diffusa in Italia; resiste all’aridità ed è 1 2 3 4 Mercoledì S. Teobaldo Giovedì S. Ottone Venerdì S. Tommaso apostolo Sabato S. Elisabetta capace di adattarsi anche a climi relativamente freddi. Le ghiande costituiscono un ottimo alimento per Mammiferi ma anche Uccelli, come la Ghiandaia. 5 Domenica S. Antonio M. Vicino a quest’ambiente si trova spesso anche il Ginepro, arbusto sempreverde che però riesce a spingersi ad altitudini assai più elevate, e l’Ovolo, uno dei più apprez- 6 Lunedì S. Maria Goretti zati e ricercati funghi commestibili, da molti consumato anche crudo. 7 Martedì S. Claudio, S. Edda Ghiandaia (Garrulus glandarius) 8 Mercoledì S. Adriano, S. Priscilla 9 Giovedì S. Ermanno, S. Letizia 10 Venerdì S. Felicita, S. Silvana 11 Sabato S. Benedetto 12 Domenica S. Fortunato martire 13 Lunedì S. Enrico imperatore 14 Martedì S. Camillo De Lellis 15 Mercoledì S. Bonaventura 16 Giovedì Beata Vergine del Carmine 17 Venerdì S. Alessio confessore 18 Sabato S. Calogero, S. Federico Roverella (Quercus pubescens) 19 Domenica S. Giusta 20 Lunedì S. Elia profeta, S. Margherita 21 Martedì S. Lorenzo da B. 22 Mercoledì S. Maria Maddalena 23 Giovedì S. Brigida 24 Venerdì S. Cristina 25 Sabato S. Giacomo apostolo 26 Domenica SS. Anna e Gioacchino Ginepro 27 Lunedì S. Liliana, S. Aurelio (Juniperus communis) 28 Martedì S. Nazario, S. Innocenzo 29 Mercoledì S. Marta 30 Giovedì S. Pietro Crisologo 31 Venerdì S. Ignazio di L. 2015disegno: Stefano Torriani Ovulo (Amanita caesarea) In autunno, l’Orso, deve accumulare grasso per il letargo cercando cibi con un elevato apporto calorico. Negli anni di abbondante fruttificazione del faggio, l’Orso si ciba quasi esclusivamente del frutto di quest’ albero, negli anni in cui non c’è abbondanza di faggiola, l’Orso si sposta anche a quote inferiori, alla ricerca di ghiande.
agosto Al limite superiore della vegetazione arborea, il bosco si dirada e diventa più lumi- 1 2 3 4 Sabato S. Alfonso Domenica S. Eusebio, S. Gustavo Lunedì S. Lidia Martedì S. Nicodemo, S. Giovanni M. noso, tendendo a sfumare nel pascolo alpino costellato da innumerevoli specie di flora alpina come il vistoso Giglio Martagone e il comune Croco. La straordinaria 5 Mercoledì S. Osvaldo varietà di fioriture è dovuta alla diversità morfologica e microclimatica che carat- terizza il Parco delle Orobie bergamasche. Sui fiori troviamo il Bombo, impollina- 6 Giovedì Trasfigurazione del Signore tore importante per la sopravvivenza di numerose piante. In quest’ambiente sono comuni anche il Mirtillo e lo Stiaccino, passeriforme che cattura le prede in volo in 7 Venerdì S. Gaetano da T. pascoli alpini con vegetazione rada. Stiaccino 8 Sabato S. Domenico (Saxicola rubetra) 9 Domenica S. Romano, S. Fermo Mirtillo (Vaccinium myrtillus) 10 Lunedì S. Lorenzo martire 11 Martedì S. Chiara 12 Mercoledì S. Giuliano 13 Giovedì S. Ippolito 14 Venerdì S. Alfredo 15 Sabato Assunzione di Maria V. 16 Domenica S. Stefano, S. Rocco 17 Lunedì S. Giacinto 18 Martedì S. Elena imperatrice 19 Mercoledì S. Ludovico, S. Italo 20 Giovedì S. Bernardo Martagone (Lilium martagon) 21 Venerdì S. Pio X 22 Sabato S. Maria Regina 23 Domenica S. Rosa da Lima 24 Lunedì S. Bartolomeo apostolo 25 Martedì S. Lodovico 26 Mercoledì S. Alessandro martire 27 Giovedì S. Monica, S. Anita 28 Venerdì S. Agostino Croco (Crocus vernus) 29 Sabato Martirio di S. Giovanni Battista 30 Domenica S. Faustina, S. Tecla 31 Lunedì S. Aristide martire 2015 disegno: Stefano Torriani L’Orso bruno ha un lungo apparato gastrointestinale che gli consente di estrarre maggiori energie dai vegetali, ma è meno efficiente di quello degli animali erbivori. Ne consegue che, per far fronte alle sue esigenze energetiche e nutrizionali, è costretto ad ingerire grandi quantità di cibo (fino a 15 kg di Bombo alimento al giorno). Nei pascoli alpini, durante la stagione (Bombus terrestris) estiva, trova essenze vegetali ricche di nutrienti e mirtilli di cui è particolarmente ghiotto.
settembre Comune e diffuso su tutto l’arco alpino è il Larice, facilmente distinguibile poiché, 1 2 3 4 Martedì S. Egidio abatr Mercoledì S. Elpidio vescovo Giovedì S. Gregorio martire Venerdì S. Rosalia a differenza delle altre conifere nostrane, nella stagione invernale perde le foglie: questa caratteristica gli permette di avere una maggiore resistenza nei confronti 5 Sabato S. Vottorino vescovo del freddo. Al limite superiore della vegetazione arborea ne diviene spesso il prin- cipale componente con individui isolati. Alla base di questi alberi si trova spesso il 6 Domenica S. Umberto Laricino. In quest’ambiente è frequente osservare la Cincia dal ciuffo con il caratteristico 7 Lunedì S. Regina ciuffo di piume (o cresta), dal quale deriva appunto il nome, e il Lucherino, che nidifica in boschi di conifere e si alimenta in particolare di semi oleosi. 8 Martedì Natività della B.V. Maria 9 Mercoledì S. Sergio Papa 10 Giovedì S. Nicola da Tol. Cincia dal ciuffo (Lophophanes cristatus) 11 Venerdì S. Diomede martire 12 Sabato SS.mo Nome di Maria 13 Domenica S. Maurilio, S. Giovanni Cris. 14 Lunedì Esaltazione della S. Croce 15 Martedì Beata V. Maria Addolorata 16 Mercoledì SS. Cornelio e Cipriano 17 Giovedì S. Roberto B. 18 Venerdì S. Sofia martire Larice 19 Sabato S. Gennaro vescovo (Larix decidua) 20 Domenica S. Eustachio 21 Lunedì S. Matteo apostolo 22 Martedì S. Maurizio martire 23 Mercoledì S. Pio da Petralcina Lucherino eurasiatico (Spinus spinus) 24 Giovedì S. Pacifco 25 Venerdì S. Aurelia 26 Sabato SS. Cosimo e Damiano 27 Domenica S. Vincenzo de’ Paoli 28 Lunedì S. Venceslao martire 29 Martedì SS. Michele. Gabriele e Raffaele 30 Mercoledì S. Girolamo 2015 Laricino (Suillus grevillei) disegno: Stefano Torriani La natura mette a disposizione molti siti per trascorrere il letargo; per lo più vengono utilizzate grotte naturali, ma dove non sono disponibili l’Orso scava un rifugio nel terreno sotto le radici di alberi di grandi dimensioni quali larici e abeti.
ottobre Il Castagno è un albero di bassa quota che nel Parco delle Orobie bergamasche si 1 2 3 4 Giovedì Santa Teresa di Gesù Bambino Venerdì Ss. Angeli Custodi Sabato S. Gerardo abate Domenica S. Francesco d’Assisi trova con esemplari singoli in boschi di latifoglie. Alla base di questo albero si può trovare anche il Porcino, fungo commestibile molto ricercato. 5 Lunedì S. Placido martire Piccoli mammiferi come gli scoiattoli, oltre a usare il castagno per vivere e ali- mentarsi, lo aiutano nei processi di rinnovamento. Parte dei semi raccolti viene 6 Martedì S. Bruno abate immagazzinata lontano dalla pianta madre favorendo in tal modo la germinazione e la dispersione. 7 Mercoledì Beata Vergine Maria del Rosario Il legname inoltre, impregnato di tannini, viene utilizzato per realizzare materiale da costruzione essendo particolarmente resistente. 8 Giovedì S. Pelagia, S. Reparata 9 Venerdì s. Dionigi, S. Ferruccio Castagno (Castanea sativa) 10 Sabato S. Daniele M. 11 Domenica S. Firmino 12 Lunedì S. Serafno 13 Martedì S. Edoardo re 14 Mercoledì S. Callisto I Papa 15 Giovedì S. Teresa d’Avila 16 Venerdì S. Edvige 17 Sabato S. Ignazio Scoiattolo rosso 18 Domenica S. Luca evangelista (Sciurus vulgaris) 19 Lunedì S. Isacco martire 20 Martedì S. Irene 21 Mercoledì S. Orsola 22 Giovedì S. Donato vescovo 23 Venerdì S. Giovanni da C. 24 Sabato S. Antonio M. C. 25 Domenica S. Daria 26 Lunedì S. Evaristo Papa 27 Martedì S. Fiorenzo vescovo 28 Mercoledì S. Simone 29 Giovedì S. Ermelinda, S. Massimiliano 30 Venerdì S. Germano vescovo Porcino 31 Sabato S. Lucilla (Boletus edulis) 2015 disegno: Stefano Torriani In autunno, l’Orso cerca frutti come faggiole e ghiande ma, se presenti, non disdegna le castagne ricche di carboidrati, fibre, vitamine, sali minerali e altamente digeribili.
novembre La Betulla è una latifoglia che raggiunge i 15-30 metri di altezza, la corteccia è di 1 2 3 4 Domenica Tutti i santi Lunedì Commemorazione dei defunti Martedì S. Martino, S. Silvia Mercoledì S. Carlo Borromeo colore bianco rendendo questo albero di facile identificazione. Non vive nel bosco, in quanto necessita di molta luce. 5 Giovedì S. Zaccaria prof. Diversi mammiferi strappano la corteccia per nutrirsene in particolare nel periodo invernale; a volte i cervidi, come il Capriolo, utilizzano questo albero per strofi- 6 Venerdì S. Leonardo abate nare i palchi liberandosi del velluto (i luoghi di sfregamento sono chiamati frego- ni), lacerando la corteccia in lunghe strisce. Sulla corteccia della Betulla si può 7 Sabato S. Ernesto abate osservare il Poliporo di Betulla e l’Atalanta (chiamata anche Vulcano), farfalla dal vivace disegno marrone, bianco e rosso sul lato superiore, mentre il lato inferiore 8 Domenica S. Goffredo vescovo simula una foglia secca: quando chiude le ali, l’Atalanta diventa quasi invisibile, confondendosi con l’ambiente circostante, questo fenomeno si chiama mimetismo 9 Lunedì S. Oreste, S. Ornella criptico. 10 Martedì S. Leone Magno 11 Mercoledì S. Martino T. 12 Giovedì S. Renato, S. Elisa Betulla 13 Venerdì S. Diego, S. Omobono (Betula pendula) 14 Sabato S. Giocondo vescovo 15 Domenica S. Alberto Magno 16 Lunedì S. Margherita di S. 17 Martedì S. Elisabetta 18 Mercoledì S. Oddone 19 Giovedì S. Fausto martire Atalanta (Vanessa atalanta) 20 Venerdì S. Benigno 21 Sabato Pres. di Maria Vergine 22 Domenica S. Cecilia 23 Lunedì S. Clemente Papa 24 Martedì Cristo Re, S. Flora 25 Mercoledì S. Caterina di Alessandria 26 Giovedì S. Corrado vescovo Poliporo di Betulla (Polyporus betulinus) 27 Venerdì S. Massimo, S. Virgilio 28 Sabato S. Giacomo Franc. Capriolo 29 Domenica I di Avvento (Capreolus capreolus) 30 Lunedì S. Andrea apostolo 2015 disegno: Stefano Torriani La Betulla è un albero tipico di spazi aperti e radure dove l’orso può trovare diversi fonti alimentari come funghi e mir- tilli. Inoltre, laddove si riscontra una maggiore densità di orsi, è possibile rinvenire sui fusti degli alberi di latifoglie come Betulla e Faggio o anche conifere come l’Abete, segni lasciati dagli unghioni che fungono da “scambio di informazioni” tra individui presenti nella stessa area.
dicembre Gli arbusti come il Pino mugo nei terreni calcarei colonizzano rapidamente i pasco- 1 2 3 4 Martedì S. Ansano Mercoledì S. Bibiana, S. Savino Giovedì S. Francesco Saverio Venerdì S. Barbara li ed orlano i ghiaioni e le creste. La fascia arbustiva a Pino mugo contribuisce alla stabilità dei versanti, soprattutto nella stagione invernale. La flora che vive in 5 Sabato S. Giulio M. questi ambienti è molto varia; si può incontrare la Clematide alpina, piccola pianta perenne rampicante, e la Sfinge bombo, ovvero una falena che imita un bombo. 6 Domenica II di Avvento Questo comportamento, in cui una specie innocua e appetibile per i predatori imita un’altra specie potenzialmente pericolosa è chiamato mimetismo batesiano. 7 Lunedì S. Ambrogio In questo ambiente è facile osservare anche la Marmotta, roditore coloniale che difende il territorio attraverso una “sentinella” ovvero un individuo adibito a 8 Martedì Immacolata Concezione individuare potenziali pericoli avvisando il gruppo, attraverso un fischio acuto, di rifugiarsi nella tana. 9 Mercoledì S. Siro 10 Giovedi Nostro Signora di Loreto 11 Venerdì S. Damaso Papa Sfinge bombo (Hemaris tityus) 12 Sabato S. Giovanna F. 13 Domenica III di Avvento 14 Lunedì S. Giovanni della Croce 15 Martedì S. Valeriano 16 Mercoledì S. Albina 17 Giovedì S. Lazzaro 18 Venerdì S. Graziano vescovo 19 Sabato S. Dario, S. Fausta 20 Domenica IV di Avvento 21 Lunedì S. Pietro Canisio 22 Martedì S. Francesca C. 23 Mercoledì S. Giovanni K., S. Vittoria 24 Giovedì S. Adele Clematide alpina 25 Venerdì Natale del Signore (Clematis alpina) 26 Sabato S. Stefano 27 Domenica S. Giovanni ev. 28 Lunedì SS. Innocenti martiri 29 Martedì S. Tommaso Becket Marmotta 30 Mercoledì S. Eugenio V., S. Ruggero (Marmota marmota) 31 Giovedì S. Silvestro Papa 2015 disegno: Stefano Torriani Il Pino mugo è un arbusto che occupa gli ambienti di transizio- ne tra bosco e prateria di alta quota; l’orso si può osservare Pino mugo in questo ambiente soprattutto nel corso dei suoi frequenti (Pinus mugo) spostamenti in quota.
GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE Parco delle Orobie Bergamasche Viale Libertà, 21 - 24021 Albino (Bg) Tel 035.224249 Fax 035.219333 Email:segreteria@parcorobie.it Sito: www.parcorobie.it Impaginazione, grafica e stampa: CLUSONE (Bg) - info@equaonline.it
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