2018 Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana Luglio 2018

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2018 Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana Luglio 2018
2018
              Rassegna estiva sugli organi
              della Marca Trevigiana
              Luglio 2018

                         In collaborazione con:

  con il patrocinio
della Città di Treviso
2018 Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana Luglio 2018
I testi di presentazione dei concerti sono a cura di Roberto Brisotto.
2018 Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana Luglio 2018
ANTIQUA VOX

    Antiqua Vox è un’Associazione senza scopo di lucro che promuove con
passione ed entusiasmo la conoscenza e la valorizzazione della musica antica
ed in particolare dell’organo a canne, strumento ricco e affascinante, ma ancora
poco conosciuto e apprezzato, della sua musica e della figura professionale
dell’organista. Fortunatamente la nostra terra custodisce un ricco patrimonio di
organi, sia antichi sia di nuova costruzione, che merita di essere gustato nelle
sue pregevoli caratteristiche per apprezzare straordinarie pagine di musica
    Antiqua Vox estende i suoi interessi e le sue competenze al più vasto
campo dell’universo barocco, non limitando più l’attenzione al solo repertorio
organistico. I giovani musicisti sono al centro del progetto Baroquip, Laboratorio
Giovanile Barocco. Un percorso didattico finalizzato ad approfondire la
conoscenza della musica e degli strumenti barocchi, perfezionare la propria
esperienza e non ultimo crescere dal punto di vista personale.
    Antiqua Vox si rivolge inoltre agli studenti delle scuole primarie e secondarie,
organizzando delle lezioni concerto tenute da organisti e organari per illustrare
le numerose possibilità timbriche dell’organo. Inoltre Antiqua Vox si avvale
della Collaborazione di Conservatori ed Istituti Musicali per l’organizzazione di
concerti e rassegne come “Aperitivi in Musica” nella Chiesa di Santa Caterina a
Treviso e “Organi Estate” Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana che
hanno lo scopo di avvicinare il grande pubblico all’organo e al suo repertorio
attraverso un’immagine fresca ed accattivante.
    Il recupero e la valorizzazione degli strumenti storici è un punto di primaria
importanza per Antiqua Vox, impegnata nella realizzazione di una sezione di
strumenti musicali presso la Chiesa di Santa Caterina a Treviso. L’operazione ha
preso il via con il restauro del prezioso clavicembalo settecentesco di proprietà
dei Musei Civici.

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ORGANI ESTATE 2018
                         QUINTA EDIZIONE

Proposta per la prima volta da Antiqua Vox nel luglio del 2014 come rassegna
estiva sperimentale, “Organi Estate” giunge, nel 2018, alla quinta edizione. Gli
obiettivi originari si sono mantenuti e sempre più definiti negli anni successivi:
l’intento di valorizzare lo straordinario patrimonio organario della Marca
Trevigiana, il tono fresco e la tendenza divulgativa dei concerti, la proposta di
programmi all’insegna della varietà e dell’originalità, la volontà di mettere in
luce le qualità sonore dell’organo non solo come strumento solista ma anche
concertante. Quest’anno il programma presenta tratti di particolare originalità,
sia per l’utilizzo di uno strumento mai ascoltato prima in questa rassegna
sia per la singolarità dell’organico di almeno due dei quattro appuntamenti
in programma. Se infatti si comincia e si conclude con due combinazioni
strumentali “classiche”, rispettivamente tromba ed organo e soprano ed
organo, già proposte in edizioni precedenti, i due concerti centrali, nei quali
si potrà ascoltare prima il binomio trombone-organo e poi quello violino-
organo - in quest’ultimo con entrambi gli strumenti affidati ad un unico esecutore
- si propongono come appuntamenti decisamente originali. Si comincia Venerdì 6
Luglio con il Callido (1770) della chiesa trevigiana di san Gaetano con Davide
Xompero (tromba) e Marco Primultini (organo) e con musiche musiche di autori
italiani dal ‘500 al tardo ‘800. Venerdì 13 Luglio, all’organo Bazzani- Zanin
di Paderno di Ponzano Veneto, Ivan Dukhnych proporrà un programma quasi
interamente bachiano facendo rivivere la grande arte virtuosistica dell’organista
tedesco barocco Nikolaus Bruhns, celebre per la capacità di suonare il violino
accompagnandosi contemporaneamente con la pedaliera dell’organo. Allo
splendido Nacchini (1746) della chiesa di Caerano di San Marco si esibiranno
Sabato 21 Luglio Mauro Valente al trombone e Michele Bravin all’organo,
con un repertorio assai vario sia dal punto di vista stilistico che geografico-
cronologico. Ai soprano Federica Cazzaro e Anna Tarca e all’organista Diego
Bertuzzo il compito di concludere, Venerdì 27 Luglio questa quinta edizione
con l’appuntamento nel quale, per la prima volta in questa rassegna, sarà
possibile ascoltare il suono di un altro dei numerosi organi storici di Treviso e
della Marca, il Callido datato 1779 della chiesa di Sant’Ambrogio di Fiera.

                                              Roberto Brisotto
      				                                    Direttore artistico “Organi Estate”

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2018 Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana Luglio 2018
2018

Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana

Venerdì 6 luglio                  Venerdì 13 luglio
Treviso, Chiesa di San Gaetano    Paderno di Ponzano Veneto (TV),
Organo Callido, 1770              Chiesa parrocchiale
Marco Primultini, organo          Organo Bazzani-Zanin, 1997
Davide Xompero, tromba            Ivan Dukhnych, organo e violino

Sabato 21 luglio                  Venerdì 27 luglio
Caerano di San Marco (TV),        Sant’Ambrogio di Fiera (TV),
Chiesa parrocchiale               Chiesa parrocchiale
Organo Nacchini, 1746             Organo Callido, 1779
Michele Bravin, organo            Diego Bertuzzo, organo
Mauro Valente, trombone           Federica Cazzaro, soprano
                                  Anna Tarca, soprano

             Inizio concerti ore521 - Ingresso libero
2018 Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana Luglio 2018
Venerdì 6 Luglio 2018
Treviso, Chiesa di San Gaetano
Marco Primultini, organo
Davide Xompero, tromba

La terminologia musicale è assai ricca e complessa e di essa fanno naturalmente
parte i nomi attribuiti alle varie forme musicali, nomi che attraversano la storia
della musica colta occidentale non di rado modificando nel tempo il loro
significato. Il programma di questa serata ne è un buon esempio, presentando
tutta una serie di forme compositive tipiche del panorama musicale italiano
dal ‘500 al tardo ‘800, affidandone alcune al solo organo, altre al sempre
efficace duo con la tromba. Si va dalle forme più arcaiche, come la Canzona
organistica cinque-seicentesca, composizione polifonico-imitativa divisa in
sezioni contrastanti per metro e scrittura, alla Ciaccona, brano costituito da una
serie di variazioni sopra un basso ostinato, per passare poi alla Sonata e alla
Sinfonia barocche, la prima legata all’affermazione della scrittura strumentale
e del solismo, la seconda legata per lo più all’ambito del teatro musicale, già
allora detentore di una posizione privilegiata all’interno del mondo musicale
italiano, posizione destinata a consolidarsi ulteriormente nel secolo successivo.
All’estetica e al gusto del teatro musicale, ma stavolta a quello del melodramma
lirico ottocentesco, si richiamano infatti anche gli altri brani in programma, a
dispetto dei titoli che vanno del generico “Adagio” del brano di Petrali (dove
l’indicazione “per la Voce Umana” sancisce, però, il legame con la grande
tradizione organistica italiana del passato) alla specificazione della destinazione
liturgica (“Offertorio”) della composizione di Morandi fino al suggerimento
di un carattere prettamente strumentale nei due lavori di Bellini (Sonata e
Concerto). La vivacità ritmica, la ricerca dell’effetto drammatico e, soprattutto,
l’ampia cantabilità di matrice tipicamente italiana dominano questi lavori,
costituendone lo specifico carattere stilistico e compositivo.

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2018 Rassegna estiva sugli organi della Marca Trevigiana Luglio 2018
Sinfonie e Sonate, Canzon e Concerti

Alessandro Scarlatti      da Giardino d’amore
(1660-1725)               Sinfonia
Giovanni Maria Trabaci    Canzona francese settima cromatica *
(1575–1647)

Bernardo Storace          Ciaccona in Do maggiore *
(1637–1707)

Giuseppe Torelli          Sonata in Re maggiore G7
(1658–1709)

Giovanni Morandi          Offertorio in mi bemolle *
(1777–1856)

Vincenzo Petrali          Adagio per voce umana *
(1830–1889)

Vincenzo Bellini          Sonata per organo *
(1801–1835)

                          Concerto per tromba

* organo solo
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Venerdì 13 Luglio 2018
Chiesa Parrocchiale, Paderno di Ponzano Veneto (TV)
Ivan Dukhnych, organo e violino

L’immagine del virtuoso rimanda subito alla grande stagione romantica in cui si
affermano la figura dell’interprete e l’idea di concerto e recital solistico intesi in
senso “moderno”. Ma, in realtà, l’elemento del virtuosismo e della strabiliante
abilità sono sempre stati di importanza non secondaria nel mondo musicale,
talora nelle vesti superficiali di esibizione “circense”, altre volte in modo più
profondo, come mezzo di autentica espressione artistica. Anche il periodo
barocco, che segna la definitiva affermazione del repertorio strumentale,
valorizza in modo particolare l’aspetto virtuosistico ed effettistico, così vicino
alla concezione del “meraviglioso” che ne caratterizza l’estetica, favorito anche
dalla formazione polistrumentale di molti musicisti. Non era per nulla raro
all’epoca, infatti, che la padronanza di uno strumento a tastiera si affiancasse
perlomeno a quella di uno strumento ad arco, permettendo una conoscenza
diretta delle caratteristiche tecniche di diverse famiglie di strumenti assai utile
all’attività compositiva. Il compositore Nikolaus Bruhns (1665/1697), importante
esponente della gloriosa scuola organistica della Germania del Nord nonostante
la morte prematura, era solito, addirittura, suonare il violino accompagnandosi
con la pedaliera dell’organo, affrontando così brani concepiti per uno strumento
solista e basso continuo. Tale stupefacente pratica rivive nel concerto di
questa sera grazie a Ivan Dukhnych che l’ha ripresa in tempi moderni; ciò gli
permetterà di eseguire in solitudine partiture scritte originariamente per piccoli
ensemble strumentali, coma la sonata op.6 n.3 di Corelli, ma anche per organici
più ampi come i due lavori estratti da Cantate di J.S. Bach e trascritti dallo
stesso Dukhnych. A completamento del programma verranno eseguite alcune
importanti pagine organistiche bachiane e la più celebre composizione dello
stesso Bruhns, l’immaginifico e spettacolare Preludio e Fuga in Sol maggiore.

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Virtuosismi e magie

Johann Sebastian Bach   Piece d’orgue BWV 572
(1685-1750)

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                        BWV 662

                        dalla Cantata Ich steh mit einem Fuss im
                        Grabe in La Maggiore BWV 156
                        Sinfonia
                        suonata alla maniera di Bruhns con organo e
                        violino, trascrizione di Ivan Dukhnych

Nikolaus Bruhns         Preludio e Fuga in mi minore
(1665-1697)

Arcangelo Corelli       Sonata per violino e basso continuo nr. 3
(1653-1713)             op. 6
                        - Andante
                        - Allegro

Johann Sebastian Bach   Choral Jesu bleibet meine Freude BWV 147
                        suonato alla maniera di Bruhns con organo e
                        violino, transcrizione di Ivan Dukhnych

                        Choral Liebster Jesu wir sind hier BWV 731

                        Preludio e Fuga in Sol Maggiore BWV 541

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Sabato 21 Luglio 2018
Chiesa Parrocchiale, Caerano di San Marco (TV)
Michele Bravin, organo
Mauro Valente, trombone

Il trombone è noto principalmente per il suo ruolo all’interno delle orchestre
sinfoniche, dei complessi di ottoni e, in misura non secondaria, delle big band e
di altre formazioni jazzistiche; meno conosciute sono le sue potenzialità come
strumento solistico, in virtù di possibilità tecniche ed espressive notevoli. Oltre
al timbro potente che lo contraddistingue, a un tempo nobile e squillante, tipico
degli ottoni, il trombone possiede una tavolozza coloristica ed espressiva assai
ricca capace di sonorità delicate affascinanti e pianissimi di grande suggestione.
L’abbinamento con l’organo non è di comune ascolto e i lavori originariamente
scritti per questo duo non sono certo numerosi (nella maggior parte dei casi
si tratta di trascrizioni e adattamenti) eppure i due strumenti si sposano molto
bene, come testimonia l’utilizzo invece frequente dei complessi d’ottoni in
accoppiata con quello del “re degli strumenti”; il concerto di questa sera fornirà
l’opportunità di ascoltare questo originale binomio strumentale in un programma
assai vario sia dal punto di vista cronologico che stilistico. Nelle Sonate di Vivaldi
e di Galliard il trombone sarà alle prese con l’agile eleganza e la brillantezza
della scrittura barocca, nei brani di Rimsky Korsakov e di Faurè si riveleranno
pienamente, invece, le sue doti di espressiva cantabilità, tanto nell’ambito
dell’acceso romaticismo russo che in quello elitario e raffinato della moderna
scuola francese. Il programma verrà completato da tre lavori di destinazione
esclusivamente organistica, un concerto di Vivaldi trascritto da Bach e due lavori
appartenenti al repertorio bandistico-operistico tipico dell’ottocento organistico
italiano, dovuti alla mano di due tra i maggiori protagonisti di questa scuola
compositiva, il marchigiano Giovanni Morandi e il lombardo Padre Davide da
Bergamo, al secolo Felice Moretti.
Maestoso con grazia

Gabriel Fauré                 Après un Rêve
(1845-1924)                   (arr. D. Yeo)

Johann Sebastian Bach         da Antonio Vivaldi, op. 3 n. 3
(1685-1750)                   Concerto in Fa Maggiore BWV 978 *
                              - Allegro
                              - Largo
                              - Allegro

Antonio Vivaldi               Sonata in Si bemolle Maggiore
(1678-1741)                   - Largo
                              - Allegro
                              - Andante
                              - Allegro
                              (arr. G. Mortimer)

Padre Davide da Bergamo       Sinfonia in Re maggiore *
(1791-1863)

N. A. Rimskij-Korsakov        dal Concertino per trombone
(1844-1908)                   Andante cantabile
Giovanni Morandi              Introduzione, Tema e variazioni*
(1777-1856)

Johann Ernst Galliard         Sonata in Si bemolle Maggiore
(1687-1747)                   - Cantabile
                              - Spiritoso e staccato
                              - Largo
                              - Hornpipe
                              - Vivace

* organo solo
Venerdì 27 Luglio 2018
Treviso, Chiesa Parrocchiale di Sant’Ambrogio di Fiera

Diego Bertuzzo, organo
Federica Cazzaro, soprano
Anna Tarca, soprano

L’uso della voce è sempre stato, sin dall’inizio, centrale nell’animazione
musicale della liturgia cristiana, assumendo molte forme e svolgendo un ruolo
decisivo anche nel determinare le modalità del contributo, in questo contesto,
della musica strumentale ed organistica. Molto del repertorio per organo nasce,
infatti, in relazione al canto sacro, o per introdurlo preparandone l’esecuzione
(le “Intuonazioni” rinascimentali destinate a sfociare nella Toccata di stile
improvvisativo ma anche i Corali di ambito luterano destinati sia a precedere
che, talora, a sostituire l’esecuzione degli omonimi canti) o per succedergli con
funzione di postludio ma anche per alternarsi con esso (come accade nel caso
dei versetti organistici da eseguirsi appunto in alternanza con quelli gregoriani
ma anche con le variazioni-partite su corale). Si tratta, in questo caso, della parte
del repertorio organistico più esplicitamente legata alla liturgia, nonostante la
collocazione storica dell’organo nelle chiese renda anche le composizioni
più “libere” da tale vincolo connesse inevitabilmente con i luoghi di culto
cattolici e con l’ambito sacro genericamente inteso. Ecco che dunque anche le
forme più tipicamente strumentali quali la canzona, la fuga, la sonata, persino
alcune forme di danza, potevano trovare posto all’interno delle celebrazioni
eucaristiche (oppure subito prima o dopo), in relazione anche alla maggiore o
minore severità ed austerità delle normative liturgiche vigenti lungo i secoli. Il
programma di questo concerto, che affianca pagine vocali sacre di varie epoche,
stile e provenienza ad altrettanto varie pagine organistiche, può dunque fornire
una certo non esaustiva ma efficace panoramica di alcune delle “atmosfere
sonore e musicali” che hanno abitato lungo i secoli le chiese di mezza Europa,
dal ‘500 fino agli inizi del ‘900, e che rappresentano una forte testimonianza,
attraverso l’Arte, di quella Fede che ha svolto un ruolo primario nel plasmare la
cultura occidentale ed inciso sulla storia del mondo moderno in modo decisivo.

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Benedicam Domino

Johann Speth                Toccata prima *
(1664-1719)

Johann Pachelbel            Partita sul corale Was Got tut, das ist
(1653-1706)                 wohlgetan 9 variazioni *

Steffano Bernbardi          Magnificat
(1575-1637)

Henry Purcell               An Evening Hymn (Harmonia Sacra)
(1659-1695)

Bernardo Pasquini           Toccata IV *
(1637-1710)
                            Variazioni per il Paggio Todesco *
                            Canzon francese in f *

Leon Leoni                  Benedicam Dominum
(1560-1627)

Claudio Monteverdi          dal Vespro della Beata Vergione
(1567-1643)                 Pulchra es

Christian Friedrich Ruppe   Fuga *
(1753-1826)

Gaetano Valerj              Sonata XI e Siciliana *
(1760-1822)

Gaston Choisnel             O salutaris Hostia
(1857-1921)

Niccolò Moretti             Sonata VIII ad uso Sinfonia *
(1763-1821)

* organo solo
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DIEGO BERTUZZO Ha coltivato l’interesse e la passione per l’arte
             organaria e organistica fin da giovane ed ha lavorato per alcuni anni presso
             la bottega organaria Alfredo Piccinelli di Padova, specializzata nel restau-
             ro di strumenti antichi. Ha iniziato lo studio dell’organo presso la scuola
             Diocesana di Musica Sacra di Vicenza. Successivamente ha studiato con
             Antonio Cozza e ha frequentato il corso d’organo tenuto da Enrico Viccar-
di presso l’associazione M. Antonio Ingegneri di Cremona. Ha partecipato a corsi di
interpretazione organistica, con particolar riferimento alla prassi esecutiva del periodo
barocco, seguendo le lezioni tenute da docenti di chiara fama quali: Harald Vogel (Sma-
rano TN), Peter Westerbrink (Accademia di Pistoia), Klemens Schnorr (Corso in tempore
Organi di Arona), Jean Claude Zehnder (Accademia di Friburgo all’organo di Poschiavo
CH), Andreas Liebig (Krummhorner Orgelfruhling in Ostfriesland nella regione Ostfri-
esland nel nord della Germania). Attualmente studia con Massimiliano Raschietti per
approfondire la propria conoscenza della prassi esecutiva storicamente informata del re-
pertorio organistico. Dal 1991 svolge il servizio di organista presso il Santuario di Monte
Berico in Vicenza.

             MICHELE BRAVIN Diplomato in organo, composizione organistica
               ed in pianoforte presso il Conservatorio di Trieste sotto la guida di G. Rus-
               solo e M. Puxeddu, si diploma inoltre con il massimo dei voti in didattica
               della musica al Conservatorio di Venezia dove consegue anche il diploma
               accademico di secondo livello per la formazione di docenti di strumento
               musicale discutendo una tesi di carattere metodologico-didattico su W.A.
Mozart. Si è perfezionato con Piet Kee e Ludger Lohmann all’Accademia Internazionale
d’Organo di Haarlem (Olanda). Ha seguito corsi e accademie di interpretazione organi-
stica con L. Ghielmi, R. Antonello, N. Hakim e M.C. Alain. Si dedica inoltre allo studio
e approfondimento della letteratura clavicembalistica; è da poco uscito il suo ultimo
lavoro discografico: “Sonate Op. 2 di Anna Bon” per clavicembalo. Ha approfondito la
direzione corale seguendo corsi di metodologia del canto corale, tecnica direttoriale,
analisi musicale e tecnica vocale con G. Acciai, G. Mazzucato, M. Trombetta, Lorenzo
Donati. Svolge intensa attività concertistica (ha già al suo attivo più di 800 concerti sia
come solista (organo e pianoforte) che pianista accompagnatore, in duo con vari solisti
ed in diverse formazioni vocali – strumentali. È titolare della cattedra di Pianoforte pres-
so l’Istituto Comprensivo ad Indirizzo Musicale “Dario Bertolini” di Portogruaro (VE). È
docente di Organo e Storia della Musica presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di
Portogruaro Tiene regolari corsi di Storia della Musica presso la U.T.E. di Portogruaro e
corsi di approfondimento musicale per varie associazioni del Veneto e Friuli. È chiamato
in qualità di membro di giuria in importanti concorsi musicali nazionali ed internaziona-
li. Da 32 anni ricopre l’incarico di organista titolare presso la chiesa parrocchiale Santa
Margherita Regina di Villanova di Fossalta (VE), dove è anche direttore del locale coro
polifonico Santa Margherita. Ha al suo attivo diverse produzioni discografiche per l’eti-
chetta Rainbow Classics.

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FEDERICA CAZZARO Si avvicina alla musica come corista can-
             tando nel coro delle voci bianche del suo paese natale, Trebaseleghe (PD).
             Frequenta studi di orientamento musicale e inizia lo studio del clarinetto.
             Parallelamente inizia lo studio e l’approfondimento della tecnica vocale con
             Antonietta Piovan e consegue il diploma di canto presso il conservatorio di
             Castelfranco Veneto (TV). Ha collaborato con varie realtà corali, tra le quali
l’ensemble ARS Canendi diretto da Giovanni Acciai, l’Athestis Chorus diretto da Filippo
Maria Bressan e il Coro del Friuli Venezia Giulia di Cristiano Dell’Oste. Dal 1998 colla-
bora stabilmente con La Stagione Armonica di Padova diretta da Sergio Balestracci par-
tecipando a tutte le produzioni dell’associazione musicale. Con La Stagione Armonica,
in veste di solista, partecipa al Festival di Musica Barocca di Viterbo, a MITO Settembre
Musica e alle Dieci giornate di Brescia eseguendo a Ronciglione (VT), Torino e Brescia
lo Stabat Mater di Domenico Scarlatti. A Venezia, con I Cameristi della Stagione Armo-
nica esegue le Antiche Canzoni da Battello del secolo XVII per le Feste Musicali per San
Rocco e a Palazzo Ducale, Sala dello Scrutinio, i Madrigali e Grechesche di Andrea
Gabrielli. Nella stessa formazione, a Padova, Sala della Carità e al Castello Reale di Var-
savia, esegue i Madrigali di Gesualdo da Venosa, al teatro Moriconi di Jesi (AN) sempre
in formazione cameristica esegue i Contrafacta su madrigali di Claudio Monteverdi. Nel
contempo con Fabrizio Da Ros, inizia ad approfondire lo studio e la prassi esecutiva del
belcanto lirico italiano.

            IVAN DUKHNYCH Nato a Leopoli (Ucraina) nel 1990. Alla scuo-
             la di specializzazione musicale del conservatorio di Leopoli studia violino
             con Myroslav Sora, pianoforte con Irena Halaj e composizione con Myro-
             slaw Wolynsky. Successivamente studia violino all’accademia musicale di
             Basilea con Adelina Oprean e organo alla Schola Cantorum di Basilea con
             Wolfgang Zerer, Felix Pachlatko e Andrea Marcon. Ha completato i suoi
studi con dei corsi di violino barocco con Chiara Banchini e di musica da camera con
Andrea Marcon. Nel 2012 ha ottenuto il Master in Performance e nel 2015 il Master in
didattica, con lode. Ivan Dukhnych è attivo come solista e in gruppi da camera soprattut-
to in Svizzera, Italia, Ucraina e Polonia. Dal 2016 è direttore dell’associazione Haliciana
Schola Cantorum e insegna organo e violino barocco all’accademia nazionale di musica
a Leopoli (Ucraina).

                                           15
DAVIDE XOMPERO Nato nel 1990 si diploma nel 2012 col mas-
             simo dei voti in tromba presso il Conservatorio di Vicenza sotto la guida di
             Roberto Bracchi e presso lo stesso istituto frequenta il biennio accademico
             sotto la guida di Bellucco, Santochirico e Brini laureandosi nel luglio 2017
             con 110 e lode. Segue corsi di perfezionamento e si esibisce in concerti sia
             come orchestrale sia come solista in produzioni di rilevante importanza per
             il repertorio trombettistico. Collabora inoltre con formazioni cameristiche,
corali, bandistiche e orchestrali (Orchestra Filarmonica della Fenice, Accademia di S.
Giorgio, Accademia del Concerto, Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, Orchestra
del Teatro Lirico di Cagliari). Dal 2011 ricopre il ruolo di prima tromba del decimino
d’ottoni Vicenza Brass, di cui cura la direzione artistica e organizzativa fin dalla sua
fondazione. Nel 2011 partecipa alla tournée della CEI Youth Orchestra ed entra nell’or-
chestra J. Futura di Trento. Nel 2012 si qualifica al concorso per l’Orchestra Giovanile
del Teatro dell’Opera di Roma e per l’Orchestra Regionale dei Conservatori del Veneto.
Dal 2015 risulta idoneo all’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e collabora con la Fon-
dazione Marialisa De Carolis di Sassari nelle produzioni di Aida e Nona di Beethoven.
Nel 2017 inizia la collaborazione con l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e nello
stesso anno diventa insegnante di tromba presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di
Vicenza. nazionale di musica a Leopoli (Ucraina).

             MARCO PRIMULTINI                       Mostra fin dalla sua infanzia un grande
              interesse per la musica. A dieci anni riceve le prime lezioni di pianoforte
              e chitarra. Nel 2004 comincia gli studi presso il Conservatorio di Vicenza
              nella classe di organo e composizione organistica di P. Comparin. Dopo
              il diploma nel 2013, continua gli studi presso l’Universität für Musik und
              darstellende Kunst a Vienna nella classe del professor P.D. Peretti. Nume-
rose le masterclass e le lezioni private con musicisti quali A. Heurtematte, M. Harris,
R. Antonello, M. Ruggeri, P. Van Dijk, F. Danksagmüller e M. Radulescu. Svolge attività
concertistica in diversi Paesi europei (Francia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Ita-
lia, Lituania, Croazia), sia in veste di solista, sia in formazione cameristica e orchestrale
(Ensemble Aerosonus, Webern Kammerphilharmonie, Sinfonietta Baden, Ton der Jugend
Orchester, Philharmonie der Universität Wien) e collabora con diverse formazioni cora-
li. La musica da camera ricopre un ruolo importante nella sua vita musicale e dal 2010
suona regolarmente in duo col trombettista Davide Xompero. L’interesse per la musica
sinfonica l’ha portato finora ad eseguire lavori come il Deutsches Requiem di Brahms
e l’Ottava Sinfonia di Mahler nella Wiener Konzerthaus, Also sprach Zarathustra nella
Nepomukkirche di Vienna. Ha partecipato nel 2017 al progetto Les Cantates nel Tem-
ple protestant du Foyer de l’Âme a Parigi, con l’esecuzione dell’integrale della Cantate
di Johann Sebastian Bach. Allo studio dell’organo affianca quello del cembalo con E.
Traxler presso la stessa Universität e dal 2016 svolge attività di collaboratore al cemba-
lo nelle opere Tamerlano e Oreste di Georg Friedrich Händel presso lo Schlosstheater
Schönbrunn. Nel 2014 vince il primo premio al Concorso organistico Rino Benedet di
Bibione, nel 2015 è finalista al concorso di musica da camera Kurt-Boßler-Wettbewerb
di Friburgo.

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ANNA TARCA Diplomata in canto lirico presso il Conservatorio di Ca-
               stelfranco Veneto, si perfeziona con S. Lowe. Attualmente è iscritta al Master
               Teoria e Pratica della Musica Antica l’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena dove
               studia con M. Piccinini. Recentemente debutta Euridice ‘Orfeo Monteverdi
               sotto la guida di R. Alessandrini per il Festival di Musica Antica. Ha tenuto nu-
               merosi concerti in Italia e all’estero presso Le Sale Apollinee del Gran Teatro
La Fenice, la Basilica dei Frari, La stagione di musica antica di S. Giovanni Evangelista,
Il Festival Internazionale Gaetano Callido a Venezia, l’Istituto Pontificio di Musica Sacra
a Roma, l’Incontro Internazionale Polifonico “Città di Fano”, la Heiliggeistkirche di Hei-
delberg. A’attività solistica alterna un’assidua presenza in formazioni corali professionali:
Chamber Choir of Europe, Tenso Europe Chamber Choir, Meesters und Gezellen, Esto-
nian Philarmonic Choir lavorando con S. Klava, K. Putnins, P. Hillier, N. Matt, G. Grün.
Con tali formazioni svolge sia ruolo di corista che di solista, partecipando ad importanti
festival in Italia e all’estero, quali Le settimane musicali meranesi, Sommerfestival Brixen,
Gustav Mahler Musikwochen di Dobbiaco, I concerti Estivi Brunicensi, Il Festival Galup-
pi di Venezia, Internazionale Domkonzerte St. Blasien, Internationale Musiktage Dom
zu Speyer, Musiktage Südliche Weinstrasse, Philarmonie am Gesteig - München, Phi-
larmonie Mesitersingerhalle - Nürnberg, Philarmonie Mannheim (Germania). All’attività
artistica affianca l’insegnamento del canto e della teoria musicale sia in scuole private
che nella scuola statale e tiene regolarmente corsi di vocalità per cori, in particolare è
insegnante di vocalità presso la Corale del Duomo di Treviso.

            MAURO VALENTE Ha conseguito il diploma in trombone nel 1994
             e quello quadriennale in Didattica della Musica nel 1999 entrambi presso il
             Conservatorio di Venezia. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione all’educa-
             zione musicale presso il conservatorio di Padova. Si è perfezionato in trom-
             bone presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro sotto la
             guida di Denis Wick e Carsten Svanberg. Successivamente ha frequentato
i corsi di perfezionamento presso L’Accademia Nazionale Santa Cecilia Di Roma sotto
la guida di Jacques Mauger. Ha collaborato in qualità di orchestrale con il Teatro Lirico
Sperimentale A. Belli di Spoleto (1995), Teatro La Fenice di Venezia (1996 e 2002), Or-
chestra di Padova e del Veneto (2002, 2003), Orchestra Mitteleuropa Di Udine (produ-
zioni varie), teatro di Rovigo (2007), Marghera opera festival, Fondazione Musicale Santa
Cecilia di Portogruaro per i Festival estivi di musica da camera. Attualmente svolge attività
concertistica free-lance con orchestre e formazioni cameristiche. È docente di Trombone
presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro e docente di Musica presso
l’Istituto Omnicomprensivo Marconi di Portogruaro. Dal 2008 al 2014 è stato formatore
della sezione tromboni presso l’orchestra Giovani Musicisti Veneti e dal 2005 direttore
dell’Orchestra di Fiati di Portogruaro della Fondazione Musicale Santa Cecilia.

                                             17
Chiesa di San Gaetano - Treviso
Organo Callido, 1770

Costruito nel 1770 da Gaetano Callido. Nel 1993 l’organaro Francesco Zanin di
Codroipo ha restituito allo strumento la fisionomia di origine grazie all’intervento
della Fondazione Cassamarca. In epoca più recente i tromboncini sono stati
sostituiti con un registro di viola, ma fortunatamente, una volta smontati, sono
stati accuratamente conservati e ripristinati nella loro sede originaria nell’ultimo
restauro. È collocato in cantoria sopra la porta principale della chiesa e racchiuso
in cassa lignea in stile neoclassico dipinta ad intonaco. Trasmissione meccanica,
consolle a finestra. Facciata di 25 canne del Principale dal Do1. Tastiera di 45
note (Do1-Do5) con prima ottava corta. Pedaliera a leggio di 18 note (Do1-
La2) con prima ottava corta costantemente unita al manuale. Temperamento
inequabile. Accordatura: La3=438 Hz a 18°. Accessori tiratutti a manovella.
Tamburo sull’ultimo pedale. Divisone bassi/soprani Do#3-Re3

                 Disposizione fonica

        Principale bassi 8’              Voce umana
        Principale soprani               Flauto in VIII bassi
        Ottava                           Flauto in VIII soprani
        Quintadecima                     Flauto in XII
        Decimanona                       Cornetta
        Vigesimaseconda                  Tromboncini bassi
        Vigesimasesta                    Tromboncini soprani
        Vigesimanona                     Tromboni (al pedale)
        Trigesimaterza
        Trigesimasesta
        Contrabbassi (al pedale)
        Ottava di contrabbassi

                                        18
19
Chiesa Parrocchiale
Paderno di Ponzano Veneto (TV)
Organo Bazzani-Zanin, 1997

L’organo è stato costruito nel 1903 dalla Ditta Aletti di Monza con la
conservazione di parecchio materiale fonico del precedente organo Bazzani
del 1845. L’organaro Francesco Zanin di Codroipo, constatate le assai precarie
condizioni dello strumento e la non sempre eccelsa qualità del materiale
impiegato dall’Aletti con gravi difetti nelle trasmissioni e vizi di struttura, ha
ristrutturato l’organo valorizzando soprattutto il materiale fonico del Bazzani
e parte dell’Aletti, quello che maggiormente si prestava all’integrazione.
L’opera è stata condotta a termine nel 1997. È collcato in cantoria sopra la
porta principale e racchiuso entro una cassa lignea, decorata in finto marmo.
Facciata di 25 canne in stagno del registro Principale 8, disposte a cuspide
con ali ascendenti. Consolle a finestra, trasmissione meccanica. Due tastiere
di 56 tasti (Do1-Sol5), tasti diatonici ricoperti in osso e cromatici in ebano,
divisione bassi/soprani ai tasti Do#3-Re3. Pedaliera in rovere dritta e parallela
di 30 tasti (Do1-Fa3). Registri azionati da tiranti a pomello collocati a destra
delle tastiere per il grand’organo e a sinistra per l’organo positivo. Quest’ultimo
interamente ricostruito dallo Zanin su tipologia della scuola veneta e collocato
sul basamento della cassa, a sinistra delle tastiere. Accessori: Unione G.O.-Ped.,
Unione Pos.-Ped, Unione dei manuali “a cassetto” Accordatura a temperamento
inequabile tipo Barca-Vallotti, elettroventilatore.
Disposizione fonica

Grand’Organo                                         Positivo laterale
(manuale superiore)                                  (manuale inferiore)

Principale Bassi           Voce umana                Flauto tappato 8’ bassi
Principali soprani         Flauto reale bassi 8’     Flauto tappato 8’ soprani
Ottava                     Flauto reale soprani 8’   Flauto in VIII bassi
Quintadecima               Flauto bassi 4’           Flauto in VIII soprani
Decimanona                 Flauto soprani 4’         Flauto in XII bassi
Vigesimaseconda            Flauto in XII bassi       Flauto in XII soprani
Ripieno 4-2 file           Flauto in XII soprani     Cornetto
Contrabbasso (al pedale)   Cornetta                  Quintadecima
Ottava di contrabbasso     Tromba bassi 8’           Decimanona
(al pedale)
Tiratutti                  Tromba soprani 8’         Vigesimaseconda
                           Trombone (al pedale) 8’   Tromboncini bassi
                                                     Tromboncini soprani
                                                     Tremolo

                                             21
Chiesa Parrocchiale
Caerano di San Marco (TV)
Organo Nacchini, 1746

L’organo è stato costruito dal celebre organaro Pietro Nacchini nel 1746 e riveste
grande pregio storico e artistico. Subì alcune modifiche nel 1890 ad opera
dei Fratelli Pugina di Padova. Negli anni 1928-1929 venne trasportato dietro
l’altare maggiore dalla cantoria sopra la porta principale, sulla quale rimase
tristemente vuota la bella cassa settecentesca. Nel 1953 lo strumento subì gravi
trasformazioni da parte della ditta La Fonica con la sostituzione di alcuni registri
ed eliminazione di altri, la sostituzione dei somieri e delle parti meccaniche e
l’aggiunta di un secondo corpo d’organo. Fra il 1978 ed il 1979 lo strumento è
stato restaurato dall’organaro Franz Zanin di Camino al Tagliamento che ne ha
restituito la fisionomia originaria sia fonica che strutturale ricollocandolo nella
sua originaria ubicazione dove oggi può essere ascoltato e ammirato. L’organo
è collocato in cantoria sopra l’ingresso principale della chiesa e rac­chiuso in
elegante cassa decorata e ricca di intagli e sculture lignee. Facciata di 23 canne
del Principale. Consolle a finestra. Manuale di 45 tasti (Do1-Do5) con prima
ottava corta. Pedaliera a leggio di 17 note (Do1˜Sol#2), estensione reale di una
sola ottava costantemente unita al manuale con prima ottava corta. Manette
dei registri a destra dell’esecutore. Trasmissione meccanica. Temperamento
inequabile. Divisione bassi/soprani: Do#3-Re3. Accessori: tiratutti del ripieno
a manovella.

                                        22
Disposizione fonica

Principale bassi                Voce umana
Principale soprani              Flauto in XII
Ottava                          Cornetta
Quintadecima                    Tromboncini Bassi
Decimanona                      Tromboncini soprani
Vigesimaseconda                 Tromboni
Vigesimasesta                   Tamburo
Vigesimanona
Contrabbassi (al pedale)
Ottava di Contrabbassi

                           23
24
Chiesa di Sant’Ambrogio di Fiera - Treviso
Organo Callido, 1779

L’organo fu costruito da Gaetano Callido nel 1779 ed è collocato in cantoria
sopra la porta principale della chiesa, racchiuso in una sobria cassa di stile
neoclassico dipinta ad intonaco. Lo strumento, nonostante le ingiurie del tempo
e alcuni interventi e manomissioni, ha conservato sostanzialmente la struttura
originaria. Il recente restauro compiuto dalla ditta Alfredo Piccinelli di Padova,
eliminando quanto era stato modificato precedentemente sotto l’aspetto sia
meccanico sia fonico, ha ridato all’organo la sua primitiva fisionomia. Facciata
da 27 canne del Principale dal Sol1, disposte a cuspide con ali ascendenti.
Davanti alle canne in stagno del Principale sono collocate le caratteristiche canne
ad ancia del registro Tromboncini e Violoncelli, questi ultimi costruiti in legno di
cipresso e particolarmente di pregio per la loro rarità e delicatezza. Tastiera di 45
note (Do1–Do5) con prima ottava corta. Pedaliera a leggio di 18 tasti con prima
ottava corta. Consolle a finestra. Trasmissione meccanica Divisione bassi/soprani:
Do#3-Re3. Temperamento inequabile. Accessori: Pedale per il Rollante, Tiratutti
per il Ripieno.

                         Disposizione fonica

           Principale bassi                   Voce umana
           Principale soprani                 Flauto in VIII
           Ottava                             Flauto in XII
           Quintadecima                       Cornetta
           Decimanona                         Tromboncini bassi
           Vigesimaseconda                    Tromboncini soprani
           Vigesimasesta                      Violoncello bassi
           Vigesimanona                       Violoncello soprani
           Trigesimaterza
           Trigesimasesta
           Contrabassi 16’ (al pedale)

                                         25
26
Un sentito ringraziamento ai nostri sponsor

                      Si ringraziano

    le Parrocchie di Treviso, Paderno di Ponzano Veneto,
Caerano di San Marco e il Museo nazionale Collezione Salce
              per il sostegno e la disponibilità.

                           27
Associazione culturale “Antiqua Vox”
Via E.Majorana, 7 – 31050 Ponzano Veneto (TV)
Tel. +39 0422 442504 - Mob. +39 345 7096696
      info@antiquavox.it - www.antiquavox.it
     L’associazione Antiqua Vox è presente su

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