Da Franco Berrino una lezione di vita - DEL FONDO - QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA

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Da Franco Berrino una lezione di vita - DEL FONDO - QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA
a n n o     X X I V    -   n u m e r o       1   -   a p r i l e      2 0 1 8

                                                     DEL FONDO

                           Da Franco Berrino
                           una lezione di vita
 QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA
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In questo numero
Fondatore Foglie: Elvo Tempia
Presidente Fondo Tempia: Simona Tempia
Direttore Responsabile: Corradino Pretti
Coordinatore: Giampiero Canneddu
Resp. tematiche sanitarie: Adriana Paduos
Hanno collaborato: Massimo Aglietta
- Tiziana Basiricò - Giovanna Chiorino -                            7   I nomi e i volti del comitato scientifico
Francesca Crivelli - Mariella Debernardi
- Viola Erdini Tempia - Valentina Furno -
P.F. Gasparetto - Isabella Graziola - Maria
                                                                   12   Proteus Donna per 10mila biellesi
Teresa Guido - Benedetta Lanza - Angelica
Mercandino - Paola Minacapelli - Pietro                            14   Una folla per Franco Berrino a Città Studi
Presti - Ivana Ramella - Barbara Sartorello
Grafica: Inedita – Biella                                          23   Il corso per i nuovi volontari in oncologia
Stampa: Tipolito Botalla srl
                                                                   24   «Il camper mi ha salvato la vita»
                                                                   26   «Grazie a Dignicap non mi sento malata»
      informativa dati non raccolti
           presso l’interessato
                                                                   28   Il nostro 2017 in cifre
Informiamo che, secondo quanto disposto dall’art. 13
comma 1 della legge 675/96 sulla “Tutela dei dati perso-           30   Il ricordo di Nella Zaninetti, moglie di Gim
nali”, le persone citate hanno diritto, in qualsiasi momento
e del tutto gratuitamente, di consultare, far modificare e
cancellare i propri dati o semplicemente opporsi al loro           40   Le proprietà benefiche delle piante
utilizzo ed inoltre di ottenere informazioni sulle iniziative di
cui si sono rese partecipi. Tale diritto potrà essere esercitato        di Pier Francesco Gasparetto
semplicemente scrivendo al Fondo Edo Tempia, via Malta

                                                                   46   Ecco come aiutarci: una guida pratica
3 - 13900 BIELLA
Responsabile del trattamento: Camilla Erdini
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Comitato Scientifico
Presidente: Massimo AGLIETTA
Professore Ordinario di Oncologia Medica, Università
                                                                             La nostra fiducia
degli Studi di Torino, Direttore Unità di Oncologia
Medica I.R.C.C. Candiolo

Membri
                                                                          in scienza e medicina
Silvio AIME: Professore ordinario al corso di bio-
tecnologie e alla facoltà di chimica dell’Università di
Torino, sempre all’ateneo torinese, lavora al centro di
biotecnologie molecolari. Collabora con aziende nel
settore della diagnostica per immagini.
Oscar ALABISO: Direttore della S.C. di Oncologia,                                  Simona Tempia Erdini                               Viola Erdini Tempia
Azienda Ospedaliero-Universitaria, «Maggiore della                                        presidente                                       presidente
Carità» di Novara – Coordinatore operativo, del Polo                                   Fondo Edo Tempia                                    Fondazione
Oncologico del Nord-Est (Rete Oncologica del Piemon-                                                                                    Edo ed Elvo Tempia
te e della Valle d’Aosta)
Adriana ALBINI: Direttore scientifico della fon-
dazione MultiMedica Onlus di Milano-Sesto San

                                                            U
Giovanni e del laboratorio di Biologia Vascolare e
Angiogenesi dell’Irccs MultiMedica.
Oscar BERTETTO:Direttore S.C. Oncologia Medi-                            n episodio drammatico ha con-        oggi di cancro si muore meno di un tempo.
ca delle Molinette di Torino, Coordinatore Operativo
Rete Oncologica Regionale Piemontese, Cofondatore
                                                                         quistato di recente spazio sui       Ma ci ha ricordato anche quanto siano im-
Fondazione F.A.R.O.                                                      giornali nazionali. È la storia di   portanti gli stili di vita, che possono fermare
Michele CARBONE: Uno dei massimi esperti                                 una donna, malata di cancro al       sul nascere il 30 per cento dei tumori. Anche
mondiali di mesotelioma, il cancro legato alla polvere                   seno che, dopo essersi rivolta       per questo il Fondo Edo Tempia è stato tra
di amianto, conduce le sue ricerche nell’Università di
Honolulu alle Hawaii.                                       non a un medico ma a un “guru di provincia”       i promotori della Rete della Prevenzione di
Alberto COSTA: Coordinatore Centro di Senologia             (come lo ha definito La Stampa) per guarire,      Piemonte e Valle d’Aosta, che mette insieme
della Fondazione Maugeri di Pavia, Direttore Scuola         ha scritto al Centro di Riferimento Oncolo-       le associazioni di due regioni con l’obiettivo
Europea di Oncologia, Coordinatore del Centro di
Senologia del Canton Ticino
                                                            gico di Aviano una lettera disperata con una      di far conoscere (e, possibilmente, far ap-
Maurizio D’INCALCI: Direttore Dipartimento di               richiesta d’aiuto. Massimiliano Berretta, che     plicare) le dodici regole del codice europeo
Oncologia, Istituto di Ricerca Farmacologica Mario          è dirigente medico di quel centro friulano di     contro il cancro. Sono norme di comporta-
Negri, Milano, Preclinical Coordinator della Fonda-         eccellenza (gemellato con il Fondo Edo Tem-       mento che ciascuno di noi può applicare.
zione SENDO, Milano
Gian Paolo DOTTO: Docente di biochimica                     pia per il concorso letterario “Gim, paladino     Sono semplici. E salvano la vita, insieme alle
all’università di Losanna, lavora come ricercatore tra      di un sogno”), le offrì un consulto gratuito e    terapie e alla ricerca.
Svizzera e Stati Uniti, con una particolare attenzione      poi studiò una terapia, insieme ai colleghi       Prevenzione, cura e ricerca: sono le nostre
al campo della carcinogenesi. È cofondatore dell’Icpi
(International cancer prevention institute).
                                                            della sua regione d’origine, la Sicilia. «Quan-   tre linee di intervento. Per garantire che sia
Giovanni GANDINI: Professore Ordinario, Uni-                do pochi mesi dopo mi fu comunicato il suo        sempre la scienza medica a guidare ogni
versità degli Studi di Torino, Direttore Dipartimento       decesso» ha raccontato il dottore «mi corse       nostro passo, il comitato scientifico di Fon-
di Diagnostica per Immagini, S.C.D.U. Radiodiagno-
stica 4, Azienda Ospedaliero Universitaria S.Giovanni
                                                            un brivido lungo la schiena. Non sarebbe          dazione e Fondo Edo Tempia si è arricchito
Battista, Torino                                            mai guarita da quella forma di cancro ma coi      di nuovi nomi, tutti parte dell’eccellenza non
Silvia MARSONI: È responsabile del programma                farmaci giusti sarebbe potuta essere una pa-      solo italiana nella sfida ai tumori. Saranno
di Oncologia di Precisione dell’Istituto Firc di Onco-      ziente lungovivente e anche con una buona         i fari della nostra opera e la garanzia per
logia Molecolare e consulente dell’Istituto Nazionale
Tumori e dell’ospedale Niguarda di Milano.                  qualità della vita».                              ogni paziente, che potrà bussare alla nostra
Umberto RICARDI: Professore ordinario di                    Al Fondo Edo Tempia lo sappiamo bene: la          porta, come accade da quasi quarant’anni,
radioterapia dell’Università di Torino e direttore della    scienza e la medicina non sono una garanzia       sapendo di poter avere il miglior sostegno
radioterapia universitaria dell’azienda ospedaliera
San Giovanni Battista di Torino. Dal 2005 è anche
                                                            di guarigione, non ancora. Spesso sono i lutti    possibile. E di averlo a disposizione in forma
direttore della scuola di specialità in radioterapia        a ricordarcelo: proprio nelle pagine di Foglie    gratuita. Possiamo continuare a farlo, se-
dell’Università di Torino.                                  salutiamo amici che ci hanno lasciato per         guendo la strada tracciata da mio nonno Elvo
Anna SAPINO: Professore ordinario di anatomia               colpa di un tumore, come Omar Ronda e la          Tempia e da nonna Nella, la cui scomparsa
patologica all’Università di Torino e direttore scienti-
fico dell’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di   sua arte o Marina Terranova e il suo sorriso      stiamo ancora piangendo, grazie all’aiuto di
Candiolo. È membro del Consiglio Superiore di Sanità.       da paziente ottimista. Ma la scienza e la me-     tutti voi. La nostra mano è tesa per offrire
Gianluca Severi: Epidemiologo genetico e mole-              dicina sono l’unica strada che abbiamo per        aiuto. Ma è altrettanto quello che riceviamo.
colare, è direttore di ricerca dell’Inserm e direttore di
un laboratorio dell’Istituto Gustave Roussy a Parigi.
                                                            far sì che sempre meno persone muoiano
Gabriella SOZZI: Responsabile Struttura Semplice            per questa malattia. Franco Berrino, nella                                   Viola Erdini Tempia
di Citogenetica, e Citogenetica Molecolare, Diparti-        sua conferenza a Città Studi davanti a una                                  Scriveteci all’indirizzo:
mento Oncologia Sperimentale, I.N.T. Milano
                                                            folla senza precedenti, ce lo ha ricordato:                             info@fondazionetempia.org

                                                                                                                                                               3
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editoriale scientifico

             Immunoterapia, uno scudo
             contro le cellule del tumore
      Gli sviluppi della terapia e gli studi
        perché sia sempre più efficace:
     così la ricerca sta lavorando perché
     il cancro possa essere combattuto
                 “dall’interno”

                                                 Con anticorpi mono-
                  Prof. Massimo Aglietta
                                                 clonali o molecole
                     Presidente del comitato     altamente specifiche
                  scientifico Fondo Edo Tempia
                      e Fondazione Tempia        che possono essere
                                                 infuse nel paziente
                                                 si agisce sulle cellule
                                                 del sistema immuni-
                                                 tario con un’azione
                                                 diretta di stimolo o
In questi anni si parla dell’immuno-             in modo indiretto
terapia come della nuova arma per                togliendo i freni ini-
sconfiggere i tumori. Come nasce?                bitori. Quest’ultimo è il meccanismo
Che cosa è? Come si combina con le               d’azione di molti farmaci attualmente
terapie tradizionali? Da oltre un secolo         disponibili (check-point inibitori) che     un uso ampio derivano dal fatto che se
è noto che il sistema immunitario è              si sono dimostrati attivi inizialmente      il bersaglio non è specifico, la tossicità
in grado di bloccare la crescita delle           nel melanoma e successivamente in           è elevata.
cellule tumorali. Oltre sessant’anni fa          altre neoplasie, con una tossicità ac-      L’immunoterapia aggiunge efficacia
sono stati creati i primi modelli animali        cettabile. Ci sono tuttavia ancora molti    alle altre terapie. In particolare si sta
in cui si riusciva a bloccare la crescita        pazienti che non possono beneficiare        osservando che alcune forme di che-
tumorale utilizzando le cellule del si-          dell’immunoterapia. Si sta cercando di      mioterapia e la radioterapia aumentano
stema immunitario. Passare dai modelli           capire le ragioni di questa inefficacia     la visibilità per il sistema immunitario
sperimentali alla pratica clinica è stato        e si stanno studiando varie combina-        dei neoantigeni tumorali, aumentando
incredibilmente complesso, con molte             zioni di farmaci che agiscono in modo       quindi l’efficacia terapeutica senza
delusioni e qualche sporadico succes-            complementare. Se la tossicità resterà      aumento di tossicità.
so. Solo negli ultimi anni lo sforzo di          accettabile sono prevedibili ulteriori      In conclusione, stiamo percorrendo
migliaia di ricercatori è stato premiato.        rilevanti progressi.                        una via nuova, reale, che richiede an-
Sappiamo che le cellule tumorali sono            La seconda strada è quella di pre-          cora sperimentazioni complesse, sia-
differenti dal normale anche per la              levare dal sangue specifiche sotto-         mo consapevoli che avremo ancora
presenza di neoantigeni che posso-               popolazioni di cellule immunitarie e        delusioni ma sappiamo anche che
no essere riconosciuti come estranei             modificarle in modo da riconoscere e        l’immunoterapia consentirà nei pros-
(dannosi) dal sistema immunitario. Se            uccidere le cellule tumorali. Se riuscia-   simi anni di aumentare le speranze
lo attiviamo in modo appropriato pos-            mo ad avere un bersaglio giusto (cioè       di sopravvivenza e di guarigione dei
siamo indurre le nostre stesse cellule           un antigene specifico per il tumore) è      pazienti con neoplasia. Non sappiamo
a uccidere quelle tumorali. Per fare             molto efficace (vedi leucemie acute e       ancora quantificare il beneficio a lungo
questo si stanno perseguendo essen-              cellule CAR-T di cui si è parlato molto     termine ma speriamo (e pensiamo) che
zialmente due strade.                            in queste settimane). Le difficoltà per     sia rilevante.

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corsa della speranza

                         Il cancro al seno, le cure
                         e la dignità delle donne
           Ogni Breast Unit deve avere chirurghi senologi dedicati
    e la collaborazione del chirurgo plastico. Quella di Biella è consigliata
              dalla Rete Oncologica del Piemonte e Valle D’Aosta

                           Adriana Paduos         stante compreso il complesso areola-         Foto 1
                                                  capezzolo (foto 1), ma con anche i mu-
                            Direttore Sanitario
                           Fondo Edo Tempia e     scoli grande e piccolo pettorale e tutti
                           Fondazione Tempia      i linfonodi del cavo ascellare. Questo
                                                  intervento salvò sicuramente molte
                                                  vite, ma a quale prezzo? La femminilità
                                                  era completamente compromessa: le
                                                  donne operate mostravano sotto la
Un grande chirurgo americano, ma                  pelle la parete toracica. E quanti di
vissuto anche in Europa, William Ste-             questi interventi avrebbero potuto
ward Halsted, ideò alla fine dell’800             essere evitati...                           re e attuare uno studio che metteva a
un intervento particolarmente invasi-             Tutto proseguì in questo modo fino a        confronto la vecchia mastectomia con
vo per curare il cancro della mammel-             quando nel 1969 Umberto Veronesi,           un intervento innovativo detto qua-
la, già allora molto diffuso. Il suo inter-       che ricordiamo con tanto affetto e          drantectomia. Lo studio prevedeva di
vento venne chiamato mastectomia                  che è stato molto vicino al Fondo           trattare la metà delle pazienti con la
radicale perché prevedeva di togliere             Edo Tempia di cui era anche direttore       mastectomia e l’altra metà con la qua-
la mammella con tutta la cute sovra-              scientifico, ebbe l’intuizione di propor-   drantectomia (a quell’epoca sempre

L’équipe di senologia dell’Asl di Biella

                                                                                                                                   5
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editoriale scientifico

con la dissezione ascellare). I risultati     dipendono dal tipo di tumore, dalle       direttamente nella regione mammaria.
ai controlli fatti a 5 anni e poi fino a 10   sue dimensioni, dalla distanza dal        Questo “trapianto” di grasso prevede
anni furono sorprendenti: la mortalità        complesso areola-capezzolo, dalle         più sedute chirurgiche e viene usato
nei due gruppi era sovrapponibile e           dimensioni della mammella e dalla         più per correggere eventuali difetti
quindi fu evidente l’inutilità in molti       struttura toracica della paziente. Il     che per la ricostruzione totale.
casi di una demolizione chirurgica            metodo ancora più frequente è la          Molto attuale poi è la ricostruzio-
così radicale.                                ricostruzione con posizionamento          ne con inserimento immediato della
Da lì si iniziò a fare una chirurgia sem-     immediato di un espansore tessutale       protesi definitiva (ovviamente con
pre più conservativa. Ricordo bene            (foto qui sotto): dopo aver rimosso la    contemporanea simmetrizzazione
quando negli anni ‘80 e ‘90 i chirurghi       mammella si prepara una “tasca” sotto     della mammella contro laterale). Per
facevano a gara per non fare più ma-          il muscolo grande pettorale che pos-      eseguire questo tipo di ricostruzione
stectomie, ma spesso i risultati non          sa contenere una protesi di silicone      bisogna valutare diversi parametri:
                                              vuota o riempita fino a un terzo della    la possibilità nella mastectomia di
                                              sua dimensione con soluzione fisiolo-     risparmiare cute, la possibilità di non
                                              gica (acqua con sali minerali isotonica   asportare il complesso areola-capez-
                                              all’organismo). Questo “palloncino”       zolo, le dimensioni delle mammelle,
                                              verrà quindi progressivamente riempi-     la struttura della paziente. Talora per
                                              to fino a ottenere il volume desiderato   eseguire questo impianto proteico
                                              allo scopo di distendere gradualmente     si rende necessario l’utilizzo di una
                                              i tessuti cutaneo, sottocutaneo e         mesh, cioè una rete sintetica che av-
                                              muscolare. Quando l’espansore sarà        volga la protesi ove non protetta dal
                                              riempito e la paziente avrà terminato     piano muscolare.
                                              eventuali cure adiuvanti, potrà essere    Quando non è possibile utilizzare
erano dei migliori. Negli anni 2000           sottoposta a un intervento di sosti-      protesi per precedenti complicanze
un nuovo grande cambiamento: certo            tuzione dell’espansore con la protesi     o intolleranza, e la paziente ha un
non più togliere i muscoli pettorali o        definitiva e al contemporaneo rimo-       tessuto sottocutaneo discretamente
i linfonodi ascellari (salvo siano meta-      dellamento della mammella contro          sviluppato, la mammella può essere
statici), ma, quando togliere solo una        laterale per renderla il più simmetrica   ricostruita con tessuti propri cioè con
parte della mammella porti a risultati        possibile. Questo intervento, quando      il trasferimento di cute e sottocute
comunque non buoni esteticamente,             è stato asportato anche il capezzolo,     (quindi anche il grasso) da altre parti
o quando la malattia è presente in più        richiede la sua ricostruzione che vie-    del corpo (dorso e addome) conser-
punti, si può tranquillamente sotto-          ne fatta con un piccolo intervento in     vando la vitalità dei tessuti stessi cioè
porre la paziente a mastectomia, ma           anestesia locale, cui segue la pigmen-    mantenendone la vascolarizzazione
con la immediata ricostruzione.               tazione, cioè un tatuaggio della cute     (come illustrato nelle immagini in basso).
Nei centri di Senologia, le così dette        di colore simile a quello dell’areola     Oggi, in conclusione, la mastectomia
Breast Unit (e Biella è una di quel-          contro laterale.                          non è più un intervento deturpante
le piemontesi consigliate dalla Rete          Ma non è questo il solo modo per ri-      e le modalità di ricostruzione sono
Oncologica) è previsto che ci sia un          costruire la mammella asportata. È da     molteplici. La chirurgia ha fatto grandi
chirurgo plastico e un chirurgo se-           diversi anni attuata una tecnica detta    passi grazie alle nuove tecnologie e ci
nologo “formato” cioè in grado di             di “lipofilling” con la quale possiamo    permette di ottenere ottimi risultati
fare interventi di oncoplastica e di          ricreare il volume mammario utilizzan-    estetici avendo come priorità la cura
ricostruzione.                                do del tessuto adiposo prelevato da       oncologica della malattia. Non dimen-
Allora ecco che le pazienti vengono           coscia o addome della stessa paziente     tichiamo che dobbiamo primariamen-
sottoposte a mastectomia e nello              con la tecnica della liposuzione. Il      te curare le donne, ma poi anche dare
stesso intervento a ricostruzione. I          grasso aspirato viene opportuna-          a loro la dignità.
modi per ricostruire sono diversi e           mente trattato e quindi impiantato

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Comitato scientifico

                        Come unica bussola
                         il sapere medico
                                                                         I quindici nomi (sei dei quali
                                                                         nuovi) del comitato scientifico
                                                                         di Fondazione Tempia e Fondo
                                                                         Edo Tempia: oncologia, ricerca,
                                                                         innovazione ai massimi livelli in
                                                                         Italia e nel mondo come garan-
                                                                         zia delle linee guida del nostro
                                                                         lavoro

                                                                           Villa Canepa, in via Malta, sede del Fondo Edo Tempia

Ci sono i biellesi a cui il mondo della medicina italiana e     re operativo della Rete oncologica piemontese, Oscar
internazionale guarda come fari, come Massimo Aglietta          Alabiso, direttore di oncologia medica al Maggiore di
o Alberto Costa. Ci sono menti, mani e occhi che hanno          Novara e docente all’Università del Piemonte Orien-
esportato il loro sapere oltre i confini nazionali come         tale, e Maurizio D’Incalci, direttore del dipartimento di
Michele Carbone, che insegna al mondo come combat-              oncologia dell’istituto Mario Negri.
tere il mesotelioma (la malattia dell’amianto piaga, per        I sette nuovi ingressi rappresentano le discipline e le
esempio, della vicina Casale Monferrato) o come Gian            competenze più varie, tant’è che non tutti sono medici,
Paolo Dotto, esperto di genetica che opera e insegna            e non potranno che essere di ispirazione per il lavoro di
tra Svizzera e Stati Uniti. Ci sono i pilastri dell’oncologia   Fondo e Fondazione. Adriana Albini si occupa di onco-
piemontese, come lo stesso Aglietta o come Oscar Ber-           logia molecolare, Gianluca Severi si è laureato in fisica
tetto. Tutti e quindici gli uomini e le donne del nuovo         e ha lavorato anni in Australia prima di tornare a Torino
comitato scientifico di Fondazione Edo ed Elvo Tempia           a dirigere la Human Genetics Foundation, Silvio Aime è
e di Fondo Edo Tempia hanno un compito essenziale:              biologo e si occupa di biotecnologie molecolari, oltre a
dettare la linea del lavoro e farlo senza mai deviare dai       essere docente alla facoltà di chimica dell’università di
binari del rigore del sapere medico, unica bussola perché       Torino, dove insegna anche Umberto Ricardi, specializ-
l’opera di prevenzione, cura e ricerca sia efficace.            zato in radioterapia. Anna Sapino è direttore scientifico
Dei quindici componenti, otto sono volti noti, a partire        dell’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo.
dal presidente Massimo Aglietta, biellese d’origine e ora       Nel curriculum di Gian Paolo Dotto (per lui, biellese di
alla guida della divisione di oncologia medica all’Istituto     origine, è un ritorno) ci sono studi al Mit di Boston, a
per la ricerca sul cancro di Candiolo. Continuano a fare        Yale e ad Harvard. Ora lavora tra Svizzera e Stati Uniti e
parte del gruppo di lavoro gli altri biellesi Alberto Costa,    insegna all’università di Losanna. Michele Carbone negli
oggi uno dei massimi esperti di tumori del continente           Usa ha addirittura preso la cittadinanza, il che non gli ha
al punto da essere tra i consulenti sul tema della Com-         impedito di essere nominato, nel 2001, Cavaliere della
missione Europea, le ricercatrici Gabriella Sozzi e Silvia      Repubblica italiana. I suoi studi sul mesotelioma e il suo
Marsoni, entrambe trapiantate a Milano, la prima all’I-         lavoro, che ha base all’università delle Hawaii, fa scuola
stituto nazionale tumori e la seconda all’Istituto Firc di      in tutto il mondo. Questo è il patrimonio di conoscenza
Oncologia Molecolare, e Giovanni Gandini, responsabile          che Fondazione e Fondo Tempia hanno a disposizione,
del dipartimento di diagnostica per immagini della Città        un bagaglio di sapere scientifico che fa da garanzia al
della Salute e della Scienza di Torino. Sono rimasti nel        rigore delle nostre cure, delle nostre ricerche e dei nostri
comitato scientifico anche Oscar Bertetto, coordinato-          programmi di prevenzione.
                                                                                                                                   7
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comitato scientifico

                               Biellese, laureato in medicina                                  Nato a Carignano, laureato-
                                  a Torino nel 1976, specia-                                      si in biologia all’Universi-
                                    lizzato in medicina inter-                                      tà di Torino nel 1971, è
                                      na e oncologia clinica,                                        stato prima ricercatore,
                                      è professore ordinario                                         poi assistente e infine
                                      di oncologia medica                                            professore      ordinario
                                      all’Università degli stu-                                      di chimica generale e
                                    di di Torino. Ha avuto                                          inorganica alla facoltà di
                                  esperienze professionali e                                      chimica dell’Università di
                                stages in Olanda, Svizzera e                                   Torino e, in tempi più recen-
                             Francia ed è stato direttore del                                 ti, al corso di biotecnologie.
    Massimo                  dipartimento di medicina inter-
                             na dell’Ospedale Maggiore del-
                                                                             Silvio           Dal 2007, sempre all’ateneo
                                                                                              torinese, lavora al centro di
    Aglietta                 la Carità di Novara e del dipar-                Aime             biotecnologie molecolari che
                             timento di oncologia clinica del                                 ha lo scopo di affrontare le
    Presidente               Mauriziano di Torino. Oggi è                                     necessità della medicina con
                             direttore della divisione di on-                                 un approccio basato proprio
                             cologia medica all’Istituto per la                               sulla biotecnologia. Collabo-
                             ricerca sul cancro-Fondazione                                    ra regolarmente con aziende
                             del Piemonte per l’oncologia di                                  soprattutto nel settore della
                             Candiolo.                                                        diagnostica per immagini.

       Oscar Alabiso                                   Adriana Albini                           Oscar Bertetto

    Nato a Torino, laureato in                     Laureatasi in chimica organica            Nato a Torino, si è laureato
    medicina nel 1976 a Torino                     all’università di Genova nel 1979,        in medicina nel 1976 nell’U-
    dove ha conseguito anche le                    ha lavorato come ricercatrice non         niversità della sua città na-
    specializzazioni in chirurgia e                solo in Italia ma anche a Monaco          tale dove ha conseguito le
    oncologia. Dal 1998 è diretto-                 di Baviera e a Bethesda (negli Sta-       specializzazioni in patologia
    re della struttura complessa a                 ti Uniti). Tra il 1999 e il 2006 ha       generale e oncologia medi-
    direzione universitaria di on-                 diretto il laboratorio di oncologia       ca. Dal 2010 è direttore della
    cologia medica dell’Ospedale                   molecolare dell’Istituto nazionale        struttura complessa di onco-
    Maggiore della Carità di No-                   per la ricerca sul cancro di Genova,      logia medica delle Molinette
    vara. Titolare della cattedra di               di cui è stata anche vicedirettore        di Torino e coordinatore ope-
    oncologia medica dell’Univer-                  dopo il 2004. Già responsabile del        rativo della Rete oncologica
    sità del Piemonte Orientale, è                 laboratorio di ricerca traslazionale      regionale piemontese, il cui
    stato docente anche di seme-                   e dell’infrastruttura di ricerca e sta-   scopo è raggiungere stan-
    iotica e metodologia chirur-                   tistica all’arcispedale Santa Maria       dard di trattamento sempre
    gica e assistente di chirurgia                 Nuova di Reggio Emilia, ora è di-         più elevati per i pazienti. È il
    generale e terapia chirurgica                  rettore scientifico della fondazione      cofondatore della Faro (Fon-
    all’Università di Torino. Ha di-               MultiMedica Onlus di Milano-Se-           dazione ricerca assistenza
    retto master in cire palliative e              sto San Giovanni e del laboratorio        oncologica).
    terapia del dolore.                            di Biologia Vascolare e Angiogene-
                                                   si dell’Irccs MultiMedica.

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Michele Carbone                                   Alberto Costa                      Maurizio D’Incalci

Calabrese di nascita, laureato-               Di origine biellese, si è laureato   Milanese, laureato in medicina
si in medicina e poi specializ-               in medicina nel 1976 all’univer-     nella sua città, poi specializza-
zatosi in anatomia patologica                 sità di Milano e ha conseguito       tosi in oncologia e farmacolo-
all’Università La Sapienza di                 le specializzazioni in chirurgia     gia, dopo un’esperienza negli
Roma, lavora ormai da due                     e oncologia. Nel 1982 ha fon-        Stati Uniti è dal 1986 direttore
decenni negli Stati Uniti. I                  dato con il professor Umberto        del dipartimento di Oncologia
suoi studi lo hanno reso uno                  Veronesi la scuola europea di        dell’istituto di ricerca farmaco-
dei massimi esperti mondiali                  oncologia. Attualmente è se-         logica Mario Negri di Milano.
di mesotelioma, il cancro le-                 gretario generale della Scuola       Dal 1997 è preclinical coordi-
gato all’asbesto, la polvere di               Europea di Oncologia, diret-         nator della fondazione Sendo
amianto che attacca le cellule                tore della rivista Cancerworld,      di Milano. Fa parte del comitato
dei polmoni. Ha condotto un                   membro del comitato di esperti       tecnico scientifico dell’Airc, del
lungo studio in Turchia che                   sul cancro della Commissione         comitato etico dell’Ircc di Can-
gli ha permesso di isolare il                 Europea, consigliere scientifi-      diolo e del consiglio direttivo
gene che causa la malattia e                  co della direzione area medica       della Società italiana di cance-
di progettare programmi per                   dell’ente ospedaliero cantonale      rologia.
la diagnosi precoce. Conduce                  di Bellinzona e consulente me-
le sue ricerche nell’Università               dico scientifico di Think Pink
di Honolulu alle Hawaii.                      (organizzazione contro i tumori
                                              al seno con sede in Belgio).

                             Laureatosi in medicina nel                                Laureatosi in medicina all’U-
                               1979 a Torino, ha ottenuto                                 niversità di Parma, spe-
                                  una specializzazione in                                   cializzatosi in radiologia
                                   genetica alla Rockefeller                                 a Torino, ha iniziato la
                                   University di New York,                                   sua carriera lavorando
                                   dove è rimasto con l’in-                                  all’ospedale di Biella.
                                   carico di ricercatore fino                                Professore      associato
                                  al 1987 con un incarico                                   all’Università di Torino
                               al Massachusets Institute                                  dal 1988, è diventato pro-
                             of Technology. È stato do-                                 fessore ordinario nel 1997
                            cente alle università di Yale e                        all’Università del Piemonte
 Gian Paolo                 Harvard prima di tornare in
                            Europa nel 2002, per insegna-
                                                                      Giovanni     Orientale per poi tornare a fare
                                                                                   il docente all’ateneo torinese. È
 Dotto                      re biochimica all’università di           Gandini      direttore del dipartimento assi-
                            Losanna. Continua a lavorare                           stenziale di diagnostica per im-
                            come ricercatore tra Svizzera                          magini del presidio San Giovanni
                            e Stati Uniti, con una partico-                        Battista dell’azienda ospedaliera
                            lare attenzione al campo della                         Città della Salute e della Scienza
                            carcinogenesi. È cofondatore                           di Torino, che comprende sette
                            dell’Icpi (International cancer                        radiologie, una neuroradiologia e
                            prevention institute).                                 due medicine nucleari.

                                                                                                                         9
Da Franco Berrino una lezione di vita - DEL FONDO - QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA
Comitato scientifico

                                Laureatasi in medicina all’uni-                                     Laureatosi in medicina e
                                   versità di Milano nel 1977                                         chirurgia all’Università di
                                     e specializzatasi in farma-                                        Torino nel 1987, si è spe-
                                      cologia clinica all’istituto                                       cializzato in radioterapia
                                      Mario Negri, ha lavora-                                            oncologica nel 1991
                                      to come ricercatrice tra                                           e in oncologia medica
                                      Milano e gli Stati Uniti                                           nel 1995. Attualmente
                                     dove ha fatto parte dello                                          è professore ordinario di
                                   staff del National Cancer                                          radioterapia dell’Universi-
                                 Institute. Tornata in Italia ha                                    tà di Torino e direttore del-
                           diretto il laboratorio di epide-                                        la radioterapia universitaria
     Silvia              miologia clinica dell’istituto Mario
                         Negri e, dal 2000 al 2011, la fon-
                                                                              Umberto              dell’azienda ospedaliera San
                                                                                                   Giovanni Battista di Torino.
     Marsoni             dazione Sendo. Dopo aver guidato                     Ricardi              Dal 2005 è anche direttore
                         per 7 anni l’ufficio di ricerca clinica                                   della scuola di specialità in
                         dell’Ircc di Candiolo, ora è respon-                                      radioterapia dell’Università di
                         sabile del programma di Oncologia                                         Torino. Ha ricevuto premi da
                         di Precisione dell’Istituto Firc di                                       società oncologiche italiane
                         Oncologia Molecolare e consulen-                                          per la sua attività.
                         te dell’Istituto Nazionale Tumori e
                         dell’ospedale Niguarda di Milano.

         Anna Sapino                                    Gianluca Severi                               Gabriella Sozzi

     Cuneese di Moretta, laureata in             Laureatosi in fisica nel 1993 a Genova,          Nata a Biella, si è laureata in
     medicina e chirurgia nel 1982               città dove ha mosso i primi passi all’Isti-      biologia all’Università di Mi-
     all’Università di Torino, ha con-           tuto Scientifico Tumori, è un epidemiolo-        lano nel 1980 e si è specializ-
     seguito la specializzazione in              go genetico e molecolare. Tra il 2008 e il       zata in citogenetica umana e
     anatomia patologica nel 1986.               2013 è stato il vice direttore del Cancer        genetica medica. Subito dopo
     Già responsabile della struttura            Epidemiology Center del Cancer Council           la laurea è entrata nello staff
     semplice a valenza dipartimen-              Victoria, in Australia, Paese dove si era tra-   dell’Istituto Nazionale Tumori
     tale di patologia senologica e da           sferito fin dal 2003 e dove è stato anche        di Milano, dove per due anni
     screening all’ospedale maggiore             professore associato presso l’università di      era stata allieva di oncologia
     San Giovanni Battista di Torino,            Melbourne. Ha lavorato nel campo dell’e-         sperimentale ancora prima di
     è professore ordinario di anato-            pidemiologia del cancro dal 1995 e, più          terminare gli studi. È docen-
     mia patologica nell’ateneo del              recentemente, nel campo dell’epigenetica         te al dottorato di oncologia
     capoluogo piemontese e diret-               dei tumori. Nel 2013 il ritorno in Italia per    dell’Università di Ferrara e dal
     tore scientifico dell’Istituto per          assumere l’incarico di direttore dello Hu-       1998 è coordinatrice dell’uni-
     la ricerca e la cura del cancro di          GeF, la Human Genetics Foundation di To-         tà operativa semplice di cito-
     Candiolo. È membro del Consi-               rino, attualmente conosciuto come Italian        genetica e citogenetica mo-
     glio Superiore di Sanità. A marzo           Institute for Genomic Medicine (Iigm). Ora       lecolare all’Istituto Nazionale
     è stata la prima italiana a vincere         è a Parigi, come direttore di ricerca dell’In-   Tumori.
     il premio Totovic dell’Internatio-          serm e direttore di un laboratorio dell’Isti-
     nal Academy of Pathology.                   tuto Gustave Roussy.

10
prevenzione

                        Prevenill, il “non farmaco”
                        che tiene lontani i tumori
            Nata la Rete per la Prevenzione di Piemonte e Valle d’Aosta.
              Il Fondo Edo Tempia tra i fondatori e tra le associazioni
                    che hanno lavorato al progetto fin dall’inizio

Ci sono anche il lavoro e la filosofia           mi e interventi di prevenzione per               iniziativa, il Fondo Edo Tempia è stato
del Fondo Edo Tempia nella nascita               mettere in atto quanto raccomandato              presente e attivo per dare il suo con-
della Rete per la Prevenzione del Pie-           dal Codice Europeo contro il Cancro.             tributo di conoscenza e delineare il
monte e della Valle d’Aosta. Il patto            Tra i vari partner si contano molte              modo in cui il progetto si sarebbe svi-
sancisce l’alleanza tra Enti ed Asso-            associazioni di volontariato, il Centro          luppato. La Rete per la Prevenzione
ciazioni, che già da molti anni opera-           per la Prevenzione Oncologica del                avrà anche un respiro internazionale
no nell’ambito della prevenzione del             Piemonte (Cpo Piemonte), il Centro               assicurato dalla partecipazione, co-
cancro. Questa iniziativa, promossa              di documentazione per la promozio-               me partner ufficiale, della European
dalla Rete Oncologica del Piemonte e             ne della salute del Piemonte (Dors),             Cancer League (Ecl), che rappresenta
della Valle d’Aosta, rappresenta l’op-           Federfarma Piemonte e l’Ordine Pro-              tutte le Leghe europee per la Lotta
portunità per offrire a tutti i partner          vinciale dei Farmacisti. Ma fin dai              contro i Tumori.
di sostenere e promuovere program-               primi passi per la creazione di questa           Il simbolo dell’iniziativa è la sca-
                                                                                                  tola di “Prevenill”, il nuovo rivolu-
Viola Erdini Tempia presidente Fondazione Edo ed Elvo Tempia firma il patto di Fondazione della   zionario “non farmaco” che potrà
Rete per la Prevenzione                                                                           dimezzare l’incidenza dei tumori.
                                                                                                  Non un farmaco qualunque, ma una
                                                                                                  medicina a base di prevenzione, per-
                                                                                                  chè prevenire è meglio che curare.
                                                                                                  Una confezione conterrà le dodi-
                                                                                                  ci raccomandazioni da seguire del
                                                                                                  Codice europeo contro il cancro e
                                                                                                  sarà distribuita in primo luogo nelle
                                                                                                  farmacie della regione, incluse quelle
                                                                                                  biellesi. In Piemonte e Valle d’Aosta
                                                                                                  viene diagnosticato un tumore a circa
                                                                                                  33.000 persone (18.000 uomini e
                                                                                                  15.000 donne) ogni anno. I decessi
                                                                                                  sono 14.500. Molti tumori sono cu-
                                                                                                  rabili grazie alle attuali conoscenze
                                                                                                  sanitarie, ma il carico di disabilità,
                                                                                                  che questi provocano, è elevato. Un
                                                                                                  abitante del Piemonte ogni venti ha
                                                                                                  avuto una diagnosi di tumore nel
                                                                                                  corso della sua vita (in totale oltre
                                                                                                  200.000 persone). Il Codice, tradot-
                                                                                                  to in tutte le lingue della Comunità
                                                                                                  Europea, compreso l’italiano, formula
                                                                                                  le raccomandazioni che tutti i citta-
                                                                                                  dini possono seguire per tutelare la
                                                                                                  propria salute ed è basato sulle più
                                                                                                  recenti prove scientifiche.
                                                                                                                                      11
studi e progetti

                      Oltre 10mila donne biellesi
                          per Proteus Donna
     Conclusa la fase di arruolamento. Ora si analizzano i dati dello studio

La Fondazione Tempia, come è noto, è partner dello stu-          un breve questionario sulla familiarità per il tumore al
dio Proteus Donna, promosso dalla Regione Piemonte,              seno e sulla vita riproduttiva. Le informazioni raccolte
che si propone di attuare un programma sperimentale              permetteranno di valutare il rischio che ogni donna ha di
di screening del cancro della mammella con una nuova             ammalarsi di questo tumore e di individuare, al termine
metodica: la tomosintesi.                                        dello studio, il test più adatto ai diversi livelli di rischio.
La prima fase, che prevede l’adesione allo studio di             Queste le percentuali molto significative delle donne del
70.000 donne, si è conclusa a novembre 2017. Nella Re-           quadrante che hanno accettato di partecipare allo studio,
gione Piemonte 71.442 sono state le donne aderenti, di           accolte dalle volontarie del Fondo Tempia: Biella 75%,
cui 29.722 sottoposte alla mammografia con tomosintesi,          Novara 82%, Verbania 91%, Domodossola 83%, Vercelli
numero abbondantemente superiore a quello previsto.              84%, Galliate 88%.
A Biella hanno aderito 10.233 donne, di cui 4.063 han-                                        Senza l’aiuto delle volontarie
no eseguito la mammografia con tomosintesi.                                                   dell’accoglienza non si sareb-
Questo brillante risultato è stato ottenuto anche grazie                                      bero raggiunti questi risultati.
al forte e costante impegno delle volontarie del Fondo                                        Grazie di cuore a tutte le vo-
Tempia. All’accoglienza delle donne per l’adesione allo                                       lontarie dello studio!
studio sono state impegnate oltre 60 volontarie, ade-
guatamente preparate, negli ospedali di Biella, Novara,                                       Elisabetta Favettini,
Verbania, Domodossola, Vercelli e Galliate.                                                   responsabile scientifico
Alle donne aderenti è stato chiesto anche di compilare                                        del progetto Proteus Donna Biella

             20429
 20000

 15000
                                    12565

                           10233
                                                                                              PREVENZIONE SENO
 10000

                                                                          6307

 5000
                                            3599   3456           3187              3421
                                                          2370                                        2616
                                                                                             1241              1075       943

 0
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                                     A

                                                      Aderenti (22 novembre 2017)

12
la ricerca

                         Costi in oncologia,
                       un sistema da cambiare
È una fotografia nitida e a tratti impie-         personale che, come ricorda la ricerca,         stazione a quello per tipologia di utente,
tosa quella che ha scattato la ricerca            «rappresentano il 20% della spesa to-           recuperando anche il concetto basilare
voluta da Aiom (Associazione italiana             tale nel caso delle terapie ad alto costo       della centralità del paziente».
di oncologia medica) e Cipomo (il                 e addirittura il 92% per quelle a basso         Alla stesura della ricerca hanno colla-
Collegio italiano dei primari oncolo-             costo. Un caso emblematico in tal senso         borato da Biella, oltre a Mario Clerico,
gi medici ospedalieri), pubblicata a              è quello rappresentato dalla chemio-            anche Stefano Pronsati, farmacista
febbraio da Quotidiano Sanità, a cui              terapia per la quale, quando sommini-           dell’Asl, e Francesca Crivelli, data ma-
ha collaborato anche la Fondazione                strata in regime ambulatoriale o di day         nager e coordinatrice di ricerca clinica
Tempia. L’analisi sui costi delle terapie         hospital, viene riconosciuta una tariffa        della Fondazione Tempia. La fotografia
oncologiche, condotta su un campione              che varia nelle diverse regioni, ma nes-        dello studio, il terzo più esteso d’Eu-
di quasi 8mila pazienti in cura presso            suna riesce in realtà a coprire gli effettivi   ropa sul tema con il suo campione di
dieci aziende sanitarie tra cui quella            costi del personale, dell’ammortamento          7.660 pazienti seguiti per l’intero anno
di Biella, porta alla luce un nervo sco-          delle apparecchiature e quelle generali         2015, mostra in modo più che nitido
perto: la distribuzione delle risorse, già        della struttura. La somministrazione di         quali siano i costi per la collettività della
inferiori alla media europea, dovrebbe            alcune terapie può durare anche oltre le        cura di un tumore. Un anno di terapie
tenere conto in modo più puntuale                 8-10 ore e richiede la continua presen-         per questo campione ha portato a un
dei costi, che variano da paziente a              za di infermieri. Pertanto la conoscenza        esborso da parte delle unità oncologi-
paziente e da patologia a patologia,              e l’analisi degli aspetti organizzativi         che di oltre 75,8 milioni di euro, con un
e non applicare una tariffa unica per             sono fondamentali per produrre nuovi            costo medio a trattamento di 2.276,10
prestazione generica come avviene                 criteri che determinino il reale costo          euro. E se è vero che in Italia la soprav-
ora. L’esempio lampante è dato dalla              dell’assistenza».                               vivenza per cancro a cinque anni è tra
chemioterapia, oggi classificata sotto            È un tema su cui torna, nelle conclusioni       le più alte d’Europa, è altresì vero che
un’unica voce mentre a seconda del                della ricerca, anche Mario Clerico, re-         con 369mila nuovi casi stimati per il
tipo di tumore che si sta cercando                sponsabile della struttura complessa di         2017 il sistema sanitario nazionale
di debellare, il costo unitario delle             oncologia dell’Asl di Biella e presidente       deve fare fronte a spese sempre mag-
prestazioni varia dai 905,30 euro per             nazionale del Cipomo. «Grazie all’ana-          giori. Spese che potrebbero ridursi con
chi è affetto da un cancro al pancreas            lisi è possibile ragionare in termini di        una corretta prevenzione: si stima che
ai 10.743,30 euro per un melanoma.                percorsi, potendo evidenziare quali e           il 30% dei tumori potrebbero essere
La differenza è data soprattutto dal              quante prestazioni si rendono necessa-          evitati se si seguissero le dodici regole
prezzo dei farmaci, almeno per le tera-           rie per curare ogni specifica tipologia di      del codice europeo contro il cancro,
pie definite “ad alto costo”, ma una per-         paziente. In tal modo si possono deter-         buone norme di vita quotidiana a co-
centuale rilevante è data da altre voci           minare i costi del percorso annuale per         sto zero per chi le applica. E con un
di spesa, ovvero la struttura, i laboratori       patologia e di conseguenza si potrebbe          guadagno certo, quello di una salute
e dispositivi sanitari ma soprattutto il          passare al mero finanziamento per pre-          più solida.

 Una ricerca che ha coinvolto Asl Biella e
 Fondazione Tempia mostra le differenze di
 spesa tra le diverse patologie e prestazioni.
 Ogni trattamento può costare alle aziende
 sanitarie fino a quasi 11mila euro

Francesca Crivelli datamanager di ricerca clinica della Fondazione Tempia

                                                                                                                                            13
giornata mondiale contro il cancro

                Biella e Franco Berrino,
               un’accoglienza da rock star
Tutto esaurito alla conferenza dell’epidemiologo a Città Studi in occasione
della giornata mondiale contro il cancro. I suoi messaggi, le sue parole

La voce pacata ma capace di tenere          dell’auditorium di Città Studi si sono        Franco Berrino non ha chitarra né can-
incollata e silenziosa una moltitudine      chiuse mezz’ora prima dell’inizio della       zoni che passano alla radio. È un epi-
di persone per più di un’ora e mez-         conferenza perché la sala era già arriva-     demiologo («Conto i morti» ha detto,
za. L’aspetto elegante e sereno di un       ta al “tutto esaurito”. E Berrino stesso si   scherzando su se stesso e ricordando
uomo minuto e saggio, la cui forza          è affacciato per ringraziare e chiedere       come il figlio definì la professione del
sta nelle idee e nelle parole. Il sorriso   pazienza a coloro che, speranzosi,            padre a scuola), parla di temi ostici
lieve, le battute che punteggiano i suoi    avevano atteso comunque fuori al              e su cui non sempre si ha la giusta
discorsi, l’entusiasmo di un divulgatore    freddo. Per tutti loro, ma anche per          propensione all’ascolto: cambiare abi-
che però non va mai sopra le righe.         chi c’era e vuole riascoltare, la traccia     tudini e stili di vita, parte fondante del
Franco Berrino non ha il look né lo stile   video della serata è a disposizione sui       suo messaggio, non è semplice. Ed è
di una rock star. Ma è così che Biella      canali YouTube di Fondazione Tempia           quasi un miracolo riuscire a catalizzare
lo ha accolto nella serata di venerdì 2     e Fondazione Cassa di Risparmio di            l’attenzione con simili messaggi, che
febbraio in occasione della giornata        Biella, che ha contribuito nell’organiz-      parlano di come prevenire il cancro (il
mondiale contro il cancro: le porte         zazione dell’evento.                          professore ha un’esperienza di anni di

                                                                                                             Asparagi

                                                                                          Il prof. Franco Berrino
                                                                                          in mezzo alla folla
                                                                                          che ha letteralmente
                                                                                          preso d’assalto
                                                                                          l’auditorium di Città Studi

14
lavoro all’Istituto nazionale dei tumori            il rischio di ammalarsi di tumore. Intor-          I BIELLESI
         di Milano). Il codice europeo contro il             no a Biella avete luoghi meravigliosi per          VICINI AL PROFESSORE
         cancro («Pubblicato nel 2014, ignorato              fare una passeggiata a ritmo veloce. E             C’è un biellese d’adozione tra i (per ora)
         dai media» si è lamentato Berrino) ha               non vale la scusa del non avere tempo,             pochi medici che hanno frequentato i
         dato le linee guida del suo intervento,             così come non vale per chi dice che                corsi di aggiornamento di Franco Ber-
         insieme alle tre strade di quella che               non ha tempo per cucinare. Riusciamo               rino «per far studiare ai futuri dottori
         lui stesso ha chiamato “la grande via”,             a dedicare tempo per guardare Master-              i temi di alimentazione, movimento e
         nome che ha scelto anche per la sua                 chef e le partite di calcio alla tv e non          meditazione, su cui non sono formati
         associazione. Il benessere e la preven-             per prepararci un pasto sano e fare                né informati a sufficienza». Francesco
         zione passano dal cibo, dall’attività               un piccolo allenamento?». La scienza               Andreoli, sposato con una biellese,
         fisica e da quella spirituale. Il cibo,             certifica anche i vantaggi portati dalla           lavora e opera a Milano ma non ha
         innanzitutto: frutta, verdura, cereali              vita spirituale e dalla meditazione «che           voluto mancare all’appuntamento con
         integrali e legumi dovrebbero essere la             riduce» ha detto Berrino «l’attività dei           il suo “maestro”. Non solo: da marzo è
         base di una dieta sana. La carne rossa              centri dell’infiammazione, che è una               entrato a far parte dello staff del Fondo
         «contiene ferro, che è ossidante. Se                difesa naturale del nostro corpo ma                Edo Tempia. Periodicamente sarà a
         non riuscite a farne a meno, mangiatela             che, quando non è necessaria, ci fa                Biella per consulenze sulla nutrizione
         solo ogni tanto e mettete nello stesso              male». Il dottore ha citato uno stu-               per pazienti oncologici.
         piatto tante verdure». Le bevande                   dio dell’università di Harvard, che ha             Non era presente, ma è stato comun-
         alcooliche «moltiplicano per tre i fat-             seguito per quarant’anni un gruppo                 que protagonista anche Emiliano Toso,
         tori di rischio. Il fumo li moltiplica per          di 100mila infermiere: «A parità di                il biologo musicista il cui cd è parte del
         dieci. Chi beve e fuma rischia trenta               stili e condizioni di vita, coloro che             libro “Medicina da mangiare”, che il
         volte tanto di ammalarsi». Non solo                 frequentavano il tempio della loro                 professore ha scritto insieme alle chef
         gli zuccheri sono pericolosi ma anche               religione costantemente avevano un                 Simonetta Barcella e Silvia Petruzzelli
         i dolcificanti contenuti nelle bevande              indice di mortalità ridotto del 33%. E             per raccogliere 150 ricette che abbi-
         light, «che sono 200 volte più dolci                la riduzione era ancora più marcata tra            nano gusto e salute. A proposito di
         dello zucchero. Mangiare un dolce                   le donne afroamericane. Ho provato                 cucina, è tutto biellese invece il sapere
         subito dopo aumenta la propensione                  a spiegarmi perché e ho pensato che                di Marta Foglio: le sue ricette naturali,
         del corpo ad assimilare gli zuccheri e la           nelle chiese frequentate dalle donne               pensate secondo le indicazioni del pro-
         nostra glicemia sale».                              afroamericane si canta. E il canto,                fessor Berrino (prodotti a chilometro
         Anche muoversi fa bene. E lo dicono le              come i mantra tibetani, attiva il nervo            zero, rispetto delle stagioni, cibi sani
         ricerche: «Fare attività fisica ogni gior-          vago. Il mio consiglio? Ovvio: cantate             e nutrienti), sono state oggetto di un
         no, anche solo per trenta minuti, riduce            più spesso. Fa bene».                              corso svoltosi a metà marzo.

sparagi i germogli che depurano
               Tipici della primavera, gli      quelli coltivati non ne influen-    8 pomodorini sott’olio                alle olive, quindi in una terrina
                   asparagi contengono          za molto la composizione.           1 spicchio di aglio                   uniteli ai finocchi e poco olio.
                    diverse sostanze uti-                                           1 peperoncino                         Mescolate e trasferite il misto
                    li per depurare l’or-       Come riconoscere la                 1 cucchiaio di capperi                in 4 ciotole da insalata.
                          ganismo, come         freschezza?                         1 manciata di foglie di prez-         Tostate le scaglie di mandor-
                            già sostenuto       Se gli asparagi sono freschi de-    zemolo                                le in un pentolino dal fondo
                            nell’antichità      vono spezzarsi senza piegarsi.      olio e.v.o. sale                      spesso e senza condimenti per
                            da Galeno, me-                                          Tagliate gli asparagi a tron-         alcuni minuti.
                      dico e filosofo del       Controindicazioni                   chesi lunghi circa 2 cm e cuo-        Distribuite gli asparagi tiepidi
                200 d.C..                       Gli asparagi sono controindi-       ceteli a vapore per 5 minuti          sui finocchi, coprite con le
         Gli asparagi contengono infat-         cati in caso di cistite o calcoli   abbondanti                            scaglie di mandorla tostata e
         ti il glutatione, un potente di-       renali.                             Tritate finemente il peperon-         completate con i pomodorini
         sintossicante che agisce con-                                              cino e l’aglio e fateli rosolare      sott’olio ben scolati e ridotti
           tro i radicali liberi, l’asparagi-   Antipasto di asparagi               brevemente in padella insieme         in filettini.
              na che ha effetto diuretico       piccanti e finocchi me-             a 2 cucchiai di olio. Aggiunge-       Variante: potete provare a so-
              e molte fibre che ci aiutano      diterranei                          te gli asparagi, saltateli e fateli   stituire i finocchi con il sedano,
              ad affrontare la primavera        Ingredienti per 4 persone:          insaporire per alcuni minuti.         che si abbina a meraviglia con
            “puliti” dall’interno.              600 gr di asparagi                  Mondate con cura i finocchi e         gli aromi mediterranei.
         Quelli selvatici sono più ricchi       3 finocchi                          affettateli sottilmente
         di sostanze attive, mentre il          80 gr di olive nere                 Dissalate i capperi e poi trita-               Angelica Mercandino
         colore bianco, verde o viola di        25 gr di mandorle in scaglie        teli insieme al prezzemolo e

                                                                                                                                                               15
riconoscimenti e premi

                Una certificazione europea
                con il punteggio massimo
           Il laboratorio di oncologia molecolare supera a pieni voti
        l’esame dell’European Molecular Genetics Quality Network
                  sui test effettuati a Biella sul tumore al colon

Mettersi alla prova serve a crescere,                                                                  dove è ospitato dal locale centro di
superare le prove mostra che si è                                                                      medicina genomica. Tra i suoi obiettivi
cresciuti davvero: il laboratorio di on-                                                               statutari spicca la volontà di aiutare a
cologia molecolare della Fondazione                                                                    far crescere e mantenere gli standard
Tempia ha superato a pieni voti l’esame                                                                dei test genetici di clinica molecolare
dell’Emqn, acronimo di European Mo-                                                                    diagnostica e di fornire certificazioni
lecular Genetics Quality Network, l’or-                                                                di qualità che siano validi e duraturi
ganizzazione europea che promuove la                per il Fondo un grande motivo di orgo-             nel tempo.
qualità negli esami genetici verificando            glio» aggiunge Viola Erdini, presidente            Questo riconoscimento si aggiunge alla
prima e divulgando poi le pratiche più              della Fondazione.                                  certificazione di qualità nazionale, per il
efficaci.                                           Il test Colorect2017 dell’Emqn preve-              tumore del colon, ottenuta dalla Aiom-
«Questo è un ulteriore e importante                 deva la valutazione, su dieci campioni             Siapec, ovvero l’associazione italiana di
riconoscimento a livello internazionale             tumorali di colon, di tutti i marcatori            oncologia medica e la società italiana
del nostro lavoro nell’ambito della dia-            molecolari necessari per la scelta della           di anatomia patologica e citologia dia-
gnostica molecolare» sottolinea il diret-           terapia adeguata a ciascun paziente. Lo            gnostica. L’obiettivo di quel test era di
tore generale della Fondazione Tempia               scopo era di verificare la corretta ge-            valutare il lavoro del laboratorio per
Pietro Presti. «È un risultato raggiunto            notipizzazione, l’interpretazione clinica          giudicare se fosse svolto con metodi-
grazie alla professionalità, alla passione          del dato e l’accuratezza nella redazione           che adeguate, economicamente soste-
e al lavoro di squadra dello staff del              del referto; su tutte e tre le categorie           nibnili, accessibili sull’intero territorio
laboratorio, egregiamente diretto dalla             prese in esame, il test è stato superato           nazionale e in un tempo clinicamente
dottoressa Maria Scatolini». «I nostri              con il massimo punteggio. Emqn ha                  accettabile. Anche quell’esame era sta-
laboratori rappresentano per tutti noi e            sede a Manchester, in Gran Bretagna,               to passato con il massimo punteggio.

Maria Scatolini direttore del laboratorio di oncologia molecolare. A destra Pietro Presti direttore generale della Fondazione Tempia

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More than Pink premia la ricerca
           sul tumore al seno
Un team di donne ricercatrici, un progetto per migliorare la diagnosi di
    un cancro che colpisce le donne: ecco i due ingredienti chiave
         per il riconoscimento nazionale ottenuto a Milano

Il premio “More than Pink” sostiene l’emersione, lo sviluppo e
la valorizzazione di pratiche innovative nell’ambito della tutela
della salute della donna. E tra i vincitori dell’edizione 2017 c’è
anche la Fondazione Tempia, un ennesimo marchio di qualità
sia per l’impegno nella ricerca sia per quello nei confronti del
benessere al femminile. Il riconoscimento è stato consegnato
lunedì 6 novembre a Milano nelle mani di Giovanna Chiorino,
responsabile del laboratorio di genomica della Fondazione che
ha un ruolo chiave nel progetto vincente, denominato “3Tx3N”.
«L’acronimo» spiega la ricercatrice «vuol dire “tre team per mi-
gliorare diagnosi e cura dei tripli negativi”. I tripli negativi sono
un gruppo di tumori al seno che non esprimono né i recettori
ormonali per estrogeno e progesterone, né il recettore HER2.
Per entrambe queste classi, esistono terapie mirate che colpi-
scono in maniera selettiva le cellule che esprimono i suddetti
recettori. I tripli negativi invece vengono solitamente trattati
con la chemioterapia, ma solo una piccola parte di essi rispon-
de. Il nostro progetto consiste nell’interazione fra tre team di        Qui sopra Giovanna Chiorino, direttore del laboratorio di Genomica
ricerca. Lo scopo è stratificare i tripli negativi in base alle loro    della Fondazione Tempia e responsabile del progetto che ha vinto il
caratteristiche biologiche e definire uno standard diagnostico,         premio.
per poterne personalizzare la terapia». Insieme al laboratorio          Sotto Alfredo Pino (co-presidente Fondazione Tempia), Giovanna Chio-
                                                                        rino, Pietro Presti (direttore generale Fondazione Tempia), Francesca
di genomica di via Malta, partecipano al progetto il laboratorio        Crivelli (datamanager ricerca clinica Fondazione Tempia)
di oncologia molecolare, ospitato dall’Ospedale degli Infermi,
diretto da Maria Scatolini e dotato di un sequenziatore di ultima
generazione per l’analisi del Dna e dell’Rna che la Fondazione
Tempia ha acquisito recentemente, e la struttura di ricerca cli-
nica coordinata da Francesca Crivelli. «Il nostro studio» spiega
Francesca Crivelli «si propone di realizzare una sinergia tra
pubblico e privato per migliorare la diagnosi e personalizzare
la cura di questo tipo di tumori».
Con questi punti di forza, il lavoro della Fondazione Tempia
ha superato la concorrenza di una sessantina di altri progetti
provenienti da tutta Italia. Più della metà, proprio come quello
biellese, portava la firma di ricercatrici e specialiste donne. Il
premio è un’iniziativa dell’associazione ItaliaCamp, che si propo-
ne di mettere in contatto buone pratiche e coloro che possono
aiutare a finanziarle, e di Susan G. Komen Italia, sede italiana
di una Onlus nata negli Stati Uniti per combattere il tumore al
seno, presieduta dal professor Riccardo Masetti. Alla Fonda-
zione Tempia andranno 30mila euro di cui di 15mila euro in
denaro e altrettanti in beni e servizi di tutoraggio e mentoring.

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