CURRICULUM UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'AQUILA - Università degli Studi dell'Aquila

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’AQUILA
           DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE-
DICEAA     ARCHITETTURA E AMBIENTALE
           LABORATORIO AnTeA – Analisi Territoriali e Ambientali
                                                      Rev. 04/2016

                CURRICULUM
            delle attività svolte dal 2002
Laboratorio AnTeA – Analisi Territoriali e Ambientali

                         1|Lab. AnTeA – ricerche e incarichi
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Il Laboratorio Analisi Territoriali e Ambientali AnTeA-DAU è stato costituito su Iniziativa del Prof. P. Properzi
nel 2002.
Nei primi anni ha svolto essenzialmente una attività interna al DAU - Dipartimento di Architettura ed
Urbanistica (oggi DICEAA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambientale), nella
definizione dei programmi di ricerca, nel tutoraggio e nella assistenza a laureandi e dottorandi,
precostituendo e sperimentando una solida base metodologica e le strutture ordinative di banche dati
territoriali e ambientali.
Queste esperienze hanno consentito di meglio definire la struttura e gli obiettivi delle successive attività
proiettate anche all’esterno per consulenza e fornitura di dati territoriali e ambientali.
In particolare AnTeA svolge le proprie attività nella sede istituzionale del DICEAA su programmi ordinari e
istituzionali e su commesse di soggetti terzi conferite al Dipartimento e per esso ad AnTeA.
Attività ordinarie e continuative del lab. AnTeA
     Collaborazione con Enti per le attività propedeutiche alla pianificazione e programmazione locale e
        territoriale, ambientale e paesaggistica;
     Collaborazione alla redazione di Rapporti Territoriali e studi;
     Costruzione di Sistemi Informativi Territoriali correlati a Piani, Programmi, Valutazione ambientale,
        Studi e Rapporti Territoriali;
     Monitoraggio di Indicatori territoriali, urbanistici e ambientali.
Attività specifiche per soggetti terzi
I programmi di ricerca commissionati da soggetti terzi al DICEAA sulla base di convenzioni, vengono svolti
da AnTeA con particolare riferimento a:
     Analisi
             o Mobilità e traffico
             o Armatura urbana e territoriale
             o Ambiente costiero – montano – urbano
             o Tessuti insediativi
             o Strutture del Paesaggio
     Tecniche
             o di riqualificazione ambientale
     Valutazione
             o Carte di compatibilità – trasformabilità
             o Valutazione di coerenza
             o Costruzione di Report e Quadri per la valutazione
             o Protocolli procedurali e metodologici
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o Indicatori
     Modelli
            o di compatibilità
            o di frammentazione

Chi lavora in AnTeA
Svolgono le loro attività in AnTeA il Dott. Donato Di Ludovico, Responsabile scientifico del laboratorio, i
professori e ricercatori afferenti il DICEAA, assegnisti di ricerca, dottori di ricerca, dottorandi di ricerca,
borsisti di ricerca, ricercatori junior ed il personale tecnico del DICEAA.

La strumentazione del Laboratorio
Il Laboratorio AnTeA dispone di hardware e software licenziato per l’analisi e progettazione urbanistica e
territoriale, tra i quali anche un plotter A1, software GIS (2 licenze di Arcgis) e CAD (2 licenze di Autocad).

I prodotti più recenti
Il laboratorio AnTeA sta collaborando con l’Istituto Nazionale di Urbanistica e il CRESME per la elaborazione
del Rapporto dal Territorio 2016, in particolare per la raccolta dati e la predisposizione della cartografia,
degli indicatori nonché per la raccolta e l’analisi delle Agende regionali sui temi del governo del territorio.
Dal 2014 sta collaborando con il Comune dell’Aquila per lo “Studio di Fattibilità per il nuovo Polo
scolastico, culturale e sportivo dell’Aquila”. A supporto dell’ufficio tecnico dell’Università ha predisposto la
Variante al Planivolumetrico di coordinamento del complesso di ingegneria per la realizzazione di un
Laboratorio per studi di ingegneria sismica con utilizzo di macchina vibrazionale nonché la sua valutazione
ambientale e paesaggistica preliminare.
Dal 2012 al 2016 il responsabile scientifico del Laboratorio AnTeA ha coordinato 4 tesi di dottorato, alcune
finanziate dal Comune dell’Aquila, sul tema della ricostruzione post-sisma. Nel 2012 ha presentato,
nell’ambito dei Gruppi di Ricerca, un programma dal titolo “Progetto delle forme post-urbane. La sfera del
piano”, nel quale è stato attivato in Assegno di ricerca triennale ancora in corso. Infine, sul tema
dell’emergenza da disastri naturali il Laboratorio collabora con la Regione Abruzzo, attraverso una borsa di
ricerca ancora in corso, per la definizione della Condizione Limite per l’Emergenza; sul tema ambientale
collabora sempre con la Regione Abruzzo nell’ambito del Progetto UE - SPEEDY “Shared Project for
Environmental Evaluation with DYnamic governance” sulla modifica della direttiva relativa alla Valutazione
Ambientale Strategica.

                                                    3|Lab. AnTeA – ricerche e incarichi
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Si citano infine le attività continue del Laboratorio nell’organizzazione degli Atelier internazionali sulla
ricostruzione dell’Aquila in collaborazione con il LAURAq di INU e ANCSA, e nell’organizzazione di convegni
e manifestazioni.

Nella tabella che segue si riportano le ricerche o incarichi svolti dall’ex DAU e dal DICEAA a cui il Laboratorio
AnTeA ha collaborato o sta collaborando (sui temi della Pianificazione urbanistica e territoriale, analisi
territoriale, ambientale e paesaggistica), con una descrizione sommaria delle attività svolte.

Anno di Ricerca o incarico – DAU/AnTeA
chiusura
attività
2004     “CARTA DEI LUOGHI E DEI PAESAGGI – Conoscenze tecniche plurali nei processi di
         pianificazione e gestione del territorio”, Tesi di Dottorato, Dottorato in “Tecnica Urbanistica” –
         DAU/Università “La Sapienza” Roma, Dottorando Donato Di Ludovico, Tutor Prof. Pierluigi
         Properzi, Cotutor Arch. Matteo Guccione (APAT)
         OBIETTIVO DELLA RICERCA
         Il tema della ricerca va inquadrato nell’ampio contesto della pianificazione di scala vasta e delle
         procedure di valutazione e di aiuto alla decisione, con specifico riferimento alle problematiche
         connesse alla paesaggio, alla classificazione e rappresentazione del territorio, nonché all’utilizzo
         e alla costruzione della conoscienza nel piano e per il piano. L’obiettivo principale della ricerca è
         infatti quello di studiare una procedura di pianificazione territoriale e, soprattutto, urbanistica
         che veda nella definizione delle componenti paesaggistiche ed ecologico-funzionali un layer
         condizionante per le decisioni di trasformazione. Tale procedura si basa essenzialmente sull’uso
         di un sistema GIS di Cartografie definito Carta dei Luoghi e dei Paesaggi, la quale costruzione si
         colloca in un campo di esperienze volte alla reintroduzione nel processo di piano dei fattori di
         conoscenza che partecipano alla costruzione dei progetti di sviluppo sottesi alla nuova pubblica
         utilità della pianificazione, creando, così, un sistema di valutazione, alla scala regionale, che
         consenta ai soggetti preposti al controllo (verifiche di compatibilità e verifiche di coerenza) di
         affrontare i loro impegni partendo da un patrimonio cognitivo delineato e condiviso. La Carta dei
         Luoghi e dei Paesaggi diventa allora, una carta delle “garanzie”, che evidenzia la capacità di
         trasformazione di un territorio e quindi definisce i regimi d’intervento dello stesso, una carta
         condivisa, flessibile (quindi aggiornabile), che tiene conto delle evoluzioni disciplinari, che aiuta al
         colloquio, che tiene conto di una conduzione metodologica coerente alle tensioni derivanti dalle
         componenti e dalle dinamiche evolutive del territorio e dell’urbano. La Carta è quindi uno
         strumento di verifica ex-ante, nella quale la conoscenza non è costruita nell’ambito del progetto
         esaminato ma è precedente e quindi, in linea di principio, non inficiata dagli obiettivi del
         progetto stesso. Ma è anche uno strumento al quale è possibile legare indicatori e registrare la
         variabile tempo (per una lettura dell’evoluzione), permette di indagare le relazioni non
         deterministiche tra pianificazione, conoscenza, progetto di sviluppo e di correlare procedimenti e
         cogenze giuridico-normative degli impianti di conoscenza istituzionali con le esigenze di verifica-
         falsificazione-aggiornamento dei processi cognitivi a base scientifico-disciplinare.
         METODOLOGIA
         La ricerca è stata condotta seguendo tre approcci, con l’obiettivo ricomposizione disciplinare
         territorio-ambiente-paesaggio. Con il primo, l’approccio strutturale, si intende perimetrare i
         suoli, o meglio classificarli attraverso una lettura funzionale degli impianti territoriali
         consapevole dell’ordinamento regolativo dei piani.

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Il secondo approccio riguarda le analisi di tematiche fenomeniche e dei processi da loro derivanti
       (interazione spaziale e sequenze temporali) sul territorio. In pratica si tratta di raccogliere e
       rappresentare i fenomeni sottesi al territorio, la cui conoscenza deriva dalle attività di raccolta
       delle informazioni in sede istituzionale regionale, secondo le categorie di Valori, Rischi,
       Conflittualità (derivanti dalla sovrapposizione di valori e rischi), e di individuare gli elementi di
       Frattura, quelli di Degrado e di Abbandono. Questo è l’approccio nel quale la conoscenza si
       trasforma in regimi generali d’intervento (Conservazione e Trasformazione, una classificazione
       necessaria per le successive e diverse valutazioni delle trasformabilità.
       Il terzo approccio è quello che introduce il paesaggio nei fattori della conoscenza e che introduce
       la Carta dei Paesaggi. L’analisi del paesaggio viene portata avanti nel senso dell’unitarietà e
       integrazione delle sue componenti. Il risultato è la caratterizzazione delle Unità Ambientali
       Paesistiche (UAP) attraverso gli elementi derivanti dall’integrazione delle tre letture.
       PUBBLICAZIONI

       Di Ludovico D., Properzi P., Copianificazione: il ruolo del SIT nella verifica di coerenza e di compatibilità, in
       atti XXII Conferenza Italiana di Scienze Regionali, Venezia, 2002.
       Di Ludovico D., Properzi P., Valutazioni e conoscenze, razionalità parziali e prassi condivise, XXVI
       conferenza italiana di scienze regionali (AISRE novembre 2005) Pianificazione strategica e dimensione
       metropolitana, Tecnologie di rete, nuova imprenditorialità e sviluppo del territorio
       Di Ludovico D., Properzi P., Le Carte dei Luoghi e dei Paesaggi, strumenti per un governo plurale del
       territorio, atti della VII conferenza nazionale SIU (Trento 13-14 febbraio 2003) Il progetto di territorio e
       paesaggio, cronache e appunti su paesaggi/territori in trasformazione a cura di Arturo Lanzani e Valeria
       Fedeli, Franco Angeli, 2004, Milano.
2005   “Carta dei luoghi e dei paesaggi della costa abruzzese, Il ruolo della conoscenza per la
       valutazione”, Università dell’Aquila – DAU, Tesi di laurea in Tecnica Urbanistica II, Relatore prof.
       P. Properzi, Laurendo A. Chietini.
       OBIETTIVO DELLA RICERCA
       La ricerca ha avuto per obiettivo quello di mettere a punto 'strumenti' efficienti ed efficaci di
       aiuto alle scelte, tenendo conto della transcalarità dei temi considerati (territorio, ambiente e
       paesaggio). I temi che sono stati affrontati sono il superamento del rigido e definito set di
       tematiche, per garantire l'integrazione disciplinare e la gestione dinamica (per es. attraverso i
       Sistemi Informativi Territoriali), per la risolvere i contrasti e le interferenze tra lo strumento
       urbanistico e il substrato ambientale (verifica di compatibilità), per affrontare la questione in una
       logica non gerarchica né sequenziale (conoscenza - piano), ma piuttosto in un processo iterativo
       e circolare in cui livelli "alti" di conoscenza istituzionale si confrontino con altri tipi di conoscenza
       tra cui quelli di progetto (progetto di paesaggio e progetto dei luoghi) fortemente connotati da
       conoscenze identitarie e locali. La necessità di avere a disposizione strumenti di conoscenza e di
       supporto alla pianificazione e alla programmazione - e più in generale alla decisione, pone quindi
       in evidenza altre questioni, quali ad esempio la natura della conoscenza (plurale, non olistica), la
       sua perfettibilità (o meglio l'aggiornamento dell'informazione), la transcalarità.
       METODOLOGIA
       La Carta dei Luoghi e dei Paesaggi è stata pensata come uno strumento dalla doppia natura: la

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prima è definita Carta dei Luoghi, la seconda Carta dei Paesaggi. Questa doppia natura non
       toglie, però le generalità alla Carta, poiché, sebbene i procedimenti di formazione siano
       parzialmente separati, la fase di valutazione effettuata con la stessa è il risultato
       dell'integrazione delle due sub-carte. La prima carta è definita attraverso una lettura della
       conoscenza secondo le categorie valori, rischi, degrado, abbandono, fratture e vincoli, e individua
       i regimi d'intervento possibili sul territorio e quindi ne da una valutazione del livello di
       trasformabilità generale. La seconda, attraverso l'individuazione delle Unità Ambientali-
       Paesistiche, definisce l'ambito minimo della valutazione entro il quale dovranno essere analizzati
       i processi (quelli riconoscibili e non evidenziati sulla Carta dei Luoghi). La valutazione di
       compatibilità ambientale viene posta in relazione con la Valutazione di Sostenibilità Ambientale
       e Territoriale (VALSAT) e con la valutazione strategica nel processo di formazione dei piani e dei
       programmi. Vengono approfondite le tematiche relative alla classificazione dei suoli attraverso i
       mosaici dei Prg delle province, la posizione disciplinare assunta per la Carta dei Paesaggi e gli
       indicatori e le procedure per la Valutazione attraverso la Carta (protocolli di valutazione e
       cruscotto della sostenibilità).
       PUBBLICAZIONI

       Andrea Chietini, “Il ruolo della conoscenza ignorante nella pianificazione territoriale”, Rivista: AreAVasta;
       Volume: 12/13; ISBN: 1825-7526, 2006.
2005   “PROGETTO S.I.CO.R.A. Supporto Informativo per la gestione della Costa della Regione
       Abruzzo”, Regione Abruzzo, Università degli Studi dell’Aquila (DISAT – Dipartimento di
       Ingegneria delle Strutture, Acque e Terreno)
       OBIETTIVO DELLA RICERCA
       La Regione Abruzzo è stata tra le prime regioni italiane a porsi il problema di razionalizzare la
       gestione della fascia costiera riconoscendo la necessità di promuovere e sostenere lo sviluppo di
       processi integrati di governo.
       In questo contesto si colloca la delibera del Consiglio Regionale del giugno 1997 sul tema della
       difesa dall’erosione costiera dal titolo “Difesa o gestione: indirizzi per la definizione di un piano
       organico dell’area costiera abruzzese”, a cui fa seguito la LR 108/97 con la quale si promuove
       l’“attività di ricerca applicata di supporto alla programmazione di pianificazione regionale in
       materia di difesa della costa dai fenomeni erosivi”. A questo progetto viene attribuito il nome
       SICORA (Supporto Informativo per la gestione della zona COstiera della Regione Abruzzo).
       Con riferimento alla LR n° 108 del 23/09/1997, l'obiettivo prioritario della ricerca applicata
       regionale sulle dinamiche costiere è quello di costituire un Sistema di Supporto alle Decisioni
       (DSS) che risulti costantemente operativo. In particolare il DSS dovrà essere in grado di
       consentire l’avviamento e lo sviluppo di processi di governo dell’area costiera, quali ad esempio
       quelli richiamati dalla LR 108/97 e consistenti nella formulazione di risposte da parte della
       Pubblica Amministrazione in relazione alle variazioni della linea di costa su scale spaziali e
       temporali variabili, in relazione agli effetti su di essa determinati dalle attività antropiche. Si
       tratta quindi di un’azione di sostegno ai Comuni in relazione alle opere di difesa costiera, di
       un’azione di supporto alla programmazione della pianificazione regionale in materia di difesa
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costiera e sviluppo sostenibile della costa abruzzese.
METODOLOGIA
Il progetto è essenzialmente distinto ed organizzato in cinque macroattività:
1) Progettazione, realizzazione, taratura e verifica del SIT e del DSS;
2) Esecuzione di studi sperimentali avanzati di tipo fisico-numerici;
3) Esecuzione di studi avanzati sulla fascia costiera per lo sviluppo ed aggiornamento del DSS;
4) Diffusione delle informazioni, del know-how e dei risultati;
5) Gestione amministrativa e contabile del progetto.
In particolare, la terza macroattività prevede la costruzione di una “Relazione sullo Stato delle
Costa”, nella quale convergono gli studi di carattere marino, idraulico, socio economico,
ambientale e della Pianificazione/Programmazione ai diversi livelli.
La crescente consapevolezza dell’importanza e dell’urgenza di saper programmare forme di
sviluppo sostenibile nel rispetto delle limitate risorse ambientali e della salute umana ha
prodotto negli ultimi anni l’attivazione di politiche e norme comunitarie sempre più stringenti in
materia di ambiente e territorio e, parallelamente, numerosi documenti di studio e ricerca sullo
stato di salute del pianeta. La conoscenza dello stato di qualità dell’ambiente in tutte le sue
componenti, della disponibilità di risorse di un territorio rappresentano infatti informazioni
indispensabili per poter orientare le opere di difesa costiera ed operare un’azione di supporto alla
programmazione della pianificazione regionale in materia di difesa costiera e sviluppo sostenibile
della costa abruzzese.
La Relazione sullo Stato dell’Ambiente della Costa si pone come obiettivo principale di
ricomporre, in maniera quanto più completa possibile, le conoscenze sull’articolato sistema
ambientale e territoriale, acquisendo ed elaborando le informazioni necessarie per
descriverne lo stato attuale e prospettarne futuri scenari mediante un quadro valutativo di
indicatori costruiti ad hoc.
PUBBLICAZIONE

Properzi P., PROGETTO S.I.CO.R.A. Supporto Informativo per la gestione della Costa della Regione
Abruzzo, Relazione sullo Stato della Costa, UrbIng – Università degli Studi di Brescia – 28/29 ottobre 2005
IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA NELLA RICERCA
Il programma di ricerca specifico per il laboratorio AnTeA ha sviluppato il progetto denominato
“Relazione sullo stato della Costa”, implementando un set di indicatori coordinati e soprattutto
riferiti ad un base informativa e strumento di valutazione definita Carta dei Luoghi e dei
Paesaggi. La Relazione stessa diviene pertanto il prodotto centrale delle attività così come sono
state svolte.
Nello metodologia specifica proposta sono stati previsti Studi di Base, nei quali sono analizzate le
condizioni della pianificazione e della programmazione a livello territoriale della costa abruzzese.
I risultati di questa analisi hanno composto due Rapporti, il primo che si interessa alla condizione
della pianificazione/programmazione territoriale e ambientale, il secondo ai grandi progetti e
agli studi che vedono la costa abruzzese appartenere al sistema nazionale.
La seconda parte del progetto ha previsto la costruzione della cosiddetta “Carta dei Luoghi e dei
Paesaggi”, base necessaria per l’implementazione degli indicatori essenziali per la valutazione

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delle performance territoriali.
       Dalla Carta dei Luoghi e dei Paesaggi, e attraverso una ricognizione di tutti i dati disponibili a
       livello locale e territoriale, sono state desunte tutte le informazioni per la definizione e il calcolo
       del set di indicatori previsto e differenziato su tre temi: Territorio/Piano/Insediamento, Armature
       Urbane, Ambiente Costiero. Il risultato di questo calcolo è stato quindi inserito nello schema del
       DashBoard dal quale si è ottenuto una classifica parziale sui diversi indicatori, sui temi, e nel
       complesso attraverso la strutturazione dell’Indice di Sostenibilità delle Trasformazioni
       Territoriali.
2006   “Rapporto dal Territorio 2005”, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica
       OBIETTIVO DEL RAPPORTO
       INU EDIZIONI srl, con cadenza biennale pubblica il RAPPORTO DAL TERRITORIO, un documento
       che nasce nel 2000 e che oggi è in fase di pubblicazione per la versione 2007. Il Rapporto dal
       Territorio esprime il risultato di un’attività continua di monitoraggio e di interpretazione dei
       processi di pianificazione in atto nel paese, e al contempo, propone una evoluzione significativa
       del tradizionale impianto di lettura del territorio nazionale e delle sue politiche. L’obiettivo del
       Rapporto è quello di proseguire un’attività di sistematico monitoraggio della pianificazione e di
       confrontare questo monitoraggio, che necessariamente si rappresenta ordinato nelle due
       dimensioni istituzionali e geografiche, con la diffusione delle buone pratiche che i progetti di
       sviluppo locale introducono, in una progressiva contaminazione con le pratiche tradizionali;
       questo è maggiormente vero oggi con il successo della pianificazione/programmazione
       complessa e con il successo della Pianificazione Strategica e Integrata. L’intento è quello di
       fornire agli utenti o meglio ai lettori una riflessione complessiva sul dove va la pianificazione,
       attraverso una lettura delle pratiche tradizionali e di quelle innovative, delle contaminazioni,
       delle differenze e delle assenze. Il Rapporto dal Territorio è pertanto leggibile in entrambe queste
       ottiche: dall’alto di un processo ordinato e dal basso dei processi locali.
       PUBBLICAZIONE

       A.A.V.V., Rapporto dal Territorio 2005, INU Edizioni, 2006 Roma
       IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
       Nella redazione del Rapporto dal Territorio 2005, il laboratorio AnTeA del Dipartimento di
       Architettura e Urbanistica, si è occupato della definizione del sistema di indicatori e della loro
       determinazione. In particolare sono stati trattate indicatori di performance complessi legati alla
       Pianficazione Comunale, alla Dotazione Ambientale, alla Coerenza Strutturale, allo Sviluppo, alla
       Dotazione Infrastrutturale e alla Coesione Istituzionale. Si tratta di indicatori aggiornabili, che
       rappresentano dati di livello comunale, provinciale, regionale e nazionale reperibili facilmente
       nel tempo.
2007   “Attività di supporto costituzione e attivazione Ufficio di Piano, monitoraggio e valutazione
       strumenti urbanistici”, Convenzione Ricerca Comune di Teramo – Università degli Studi
       dell’Aquila/Dipartimento di Architettura e Urbanistica
       OBIETTIVO DELLE ATTIVITA’
       Obiettivo delle attività previste nella convenzione del Comune di Teramo è quello di costituire
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l’Ufficio di Piano, e di implementarne i contenuti. Si tratta di costituire un Sistema Informativo
       Territoriale per il Quadro Conoscitivo Locale, approfondimento di quello regionale, di legare al
       questo QCL un sistema di indicatori per la valutazione di compatibilità e di coerenza della
       pianificazione locale e di settore e della programmazione complessa e strategica (ad esempio i
       Piani Integrati di Intervento o il Piano Strategico) e infine di strutture le procedure interne
       necessarie alla valutazione.
       METODOLOGIA
       La convenzione di ricerca prevede la costituzione dell’ufficio di piani e del relativo sistema della
       conoscenza attraverso i seguenti passi:
            costruzione del sistema dei quadri conoscitivi e previsivi necessari per la gestione del
                nuovo PRG e per interfacciare lo stesso con la pianificazione strategica
                dell’amministrazione;
            costruzione dei processi valutativi e dei relativi protocolli di attuazione necessari per
                gestire l’attuazione del piano attraverso il ricorso a Programmi Complessi ed a strumenti
                di urbanistica consensuale;
            costruzione, gestione ed implementazione del SIT attraverso
            formazione del personale per l’uso del SIT e dei quadri conoscitivi.
       IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
       Il ruolo di ANTEA nella ricerca è quello di costituire l’Ufficio di Piano del comune di Teramo, di
       raccogliere i dati geografici e statistici necessari, di implementare il Quadro Conoscitivo Locale , i
       relativi set di indicatori e le procedure di valutazione di piani e programmi di livello comunale
       anche in ordine all’applicazione del Dlgs 152/06 (VAS).
2008   “Rapporto dal Territorio 2007”, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica
       OBIETTIVO DEL RAPPORTO
       Come per il Rapporto dal Territorio 2005, anche questo è il risultato di un’attività continua di
       monitoraggio e di interpretazione dei processi di pianificazione in atto nel paese, e al contempo,
       propone una evoluzione significativa del tradizionale impianto di lettura del territorio nazionale e
       delle sue politiche. L’obiettivo del Rapporto rimane quello di proseguire un’attività di sistematico
       monitoraggio della pianificazione e di confrontare questo monitoraggio, che necessariamente si
       rappresenta ordinato nelle due dimensioni istituzionali e geografiche, con la diffusione delle
       buone pratiche che i progetti di sviluppo locale introducono, in una progressiva contaminazione
       con le pratiche tradizionali. L’intento è quello di fornire agli utenti o meglio ai lettori una
       riflessione complessiva sul dove va la pianificazione, attraverso una lettura delle pratiche
       tradizionali e di quelle innovative, delle contaminazioni, delle differenze e delle assenze. Il
       Rapporto dal Territorio è pertanto leggibile in entrambe queste ottiche: dall’alto di un processo
       ordinato e dal basso dei processi locali.
       PUBBLICAZIONE
       http://www.rapportodalterritorioinu.it/

       A.A.V.V., Rapporto dal Territorio 2007, INU Edizioni, 2008 Roma
       IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
                                                 9|Lab. AnTeA – ricerche e incarichi
CURRICULUM UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'AQUILA - Università degli Studi dell'Aquila
Nella redazione del Rapporto il laboratorio AnTeA ha consolidato il suo ruolo di esperto nel
       campo della ricerca dati e nella definizione del sistema di indicatori e della loro determinazione e
       rappresentazione. Sono stati infatti aggiornati, e posti a confronto con i precedenti, gli indicatori
       di performance della versione 2005, legati alla Pianificazione Comunale, alla Dotazione
       Ambientale, alla Coerenza Strutturale, allo Sviluppo, alla Dotazione Infrastrutturale e alla
       Coesione Istituzionale.
2008   “La nuova pianificazione regionale come quadro di coerenza e di compatibilità per i progetti di
       sviluppo locale”, PRIN (Programma di Ricerca Nazionale) coordinatore scientifico Belli Attilio,
       Programma di ricerca del DAU “Forme plurime di pianificazione territoriale regionale”,
       Responsabile Scientifico dell'Unità di Ricerca PROPERZI Pierluigi.
       OBIETTIVO DELLA RICERCA dell’UNITA’ LOCALE
       La Ricerca dell'Unità locale, in coerenza con il programma proposto, ha sviluppato due linee
       parallele di analisi, una relativa ad una ricognizione estensiva sui sistemi di pianificazione e sugli
       interventi infrastrutturali nelle regioni dell'Italia Mediana. L'altra ha riguardato una proiezione
       dei diversi modelli di sviluppo riconoscibili in queste regioni nella dimensione europea e nel suo
       "modello sociale di sviluppo". Questa in particolare ha prodotto un confronto tra i due principali
       paradigma europei: "policentrismo" e "megaregione" con la pianificazione spaziale delle regioni
       dell'Italia mediana. Le due linee di analisi hanno definito il campo di potenziale interazione tra
       sistemi tradizionali di pianificazione spaziale ampiamente utilizzati dalle amministrazioni locali e
       nuove forme di governance plurilivello sperimentate nei diversi contesti (casi di studio - regioni
       del centro Italia: Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Emilia Romagna e
       Campania).
       METODOLOGIA
       La prima parte ha riguardato la raccolta e sistematizzazione di dati, sottoforma di schedatura, e
       di materiali documentari con riferimento ai casi di studio e relativamente alle seguenti
       tematiche:
              Pianificazione del paesaggio;
              Pianificazione ordinaria e strategica;
              Pianificazione regionale della Reti Ecologiche;
              Programmazione Nazionale e Regionale;
              Aspetti geo-economici;
              Metodi di descrizione e rappresentazione nella Pianificazione Regionale.
       L'elaborazione dei dati raccolti ha consentito di formulare una serie di interessanti riflessioni
       riguardo la rappresentazione e l'articolazione spaziale dell'Italia Mediana, il suo ruolo e la sua
       raffigurazione all'interno dei documenti di spatial planning europeo e nazionale, e circa la
       convergenza dei diversi sistemi di pianificazione e di governante territoriale.
       La parte conclusiva della ricerca, orientata ad una sistematizzazione dei risultati del lavoro
       ricognitivo del primo anno per la costruzione di uno scenario spaziale per l'italia Mediana ha
       consentito di riferire a questo scenario strategico della Megaregione Mediana un sistema
       articolato di strumenti e di procedure per una governance consapevole sia degli aggiornamenti
       dei "sistemi di pianificazione spaziale" sia dell'ingresso della VAS. Altro obiettivo della ricerca,
       infatti, era quello di approfondire i temi della dimensione spaziale della pianificazione e della
       sostenibilità degli interventi, con particolare riferimento ai temi della valutazione. In particolare
       sono state analizzate le modalità con le quali la valutazione, nelle sue componenti di
       compatibilità e coerenza, interagisce con il processo di pianificazione in termini di introitazione
       (VAS) o di separazione. In tal senso sono state analizzate le più recenti proposte legislative,
       partendo dalla considerazione che i casi di studio affrontati seguono approcci assai differenti tra
       loro e si muovono tra una dimensione rigida della conoscenza per la pianificazione di tipo
       neocontrattuale (come nel caso delle invarianti toscane) ed una dimensione che privilegia
       maggiormente la verifica di compatibilità e coerenza di tipo neoutilitaristico (come nel caso

                                              10 | L a b . A n T e A – r i c e r c h e e i n c a r i c h i
abruzzese), e sono stati delineati alcuni protocolli operativi basati su:
            impianti conoscitivi condivisi;
            bilanci urbanistici ambientali;
            costruzione delle armature territoriali;
            attività di valutazione di coerenza e di compatibilità.
       PUBBLICAZIONI

       A. Belli, G. De Luca, , S. Fabbro, A. Mesolella, S. Ombuen, P. Properzi, " Territori regionali e infrastrutture.
       La possibile alleanza", Franco Angeli, Milano 2008.

       S. Fabbro, “Il progetto della regione europea, Regole e strategie del territorio di fronte all’European
       Spatial Planning”, Franco Angeli, Milano 2007.
2008   “Studio per l’inserimento urbanistico del Piano Strategico di Teramo e per la metodologia
       relativa alla predisposizione dei Piani Integrati di Sviluppo Urbano (PISU)”, Convenzione
       Ricerca Comune di Teramo – Università degli Studi dell’Aquila/Dipartimento di Architettura e
       Urbanistica
       OBIETTIVO DELLE ATTIVITA’
       Obiettivo dell’incarico è quello di predisporre uno studio per l’inserimento urbanistico del Piano
       Strategico di Teramo. Lo studio dovrà tener conto del Quadro Conoscitivo Locale e della relativa
       carta dei Regimi Generali d’Intervento, utile alla Verifica di Compatibilità Ambientale, e dovrà
       tener conto della sperimentazione degli indicatori per la Verifica di Sostenibilità Ambientale dei
       progetti del Piano Strategico, proposta nella precedente convenzione. Un secondo obiettivo
       riguarda la metodologia per la predisposizione dei Piani Integrati di Sviluppo Urbano e del
       relativo processo di verifica/valutazione e protocolli connessi.
       METODOLOGIA
       Per quanto concerne l’inserimento urbanistico dei progetti del Piano Strategico si intende
       costruire una mappa dei progetti che individui li precisamente su base cartografica, attraverso
       perimetri. Da questa mappa si otterranno degli scenari di sviluppo locale e territoriale che
       saranno sottoposti a verifica di coerenza orizzontale. In base alla verifiche sarà definito lo
       schema di assetto che a sua volta sarà sottoposto a Verifica di coerenza verticale (verifica degli
       obiettivi dello schema di assetto con quelli della programmazione e pianificazione si ogni ordine:
       nuovo PRG, PTCP, QRR e DSR/PRS/DPEFR; a Verifica di compatibilità ambientale con il Quadro
                                              11 | L a b . A n T e A – r i c e r c h e e i n c a r i c h i
Conoscitivo predisposto dall’Ufficio di Piano, per valutare l’inserimento ambientale e
       paesaggistico dello schema di assetto. Sulla base dei progetti del Piano Strategico saranno
       individuati i progetti a base del PISU nel quale entreranno anche i processi di valutazione.
       IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
       Il ruolo di ANTEA nella ricerca è quello di portare avanti le attività dell’Ufficio di Piano del
       comune di Teramo. In questo nuovo incarico AnTeA dovrà occuparsi del Piano Strategico e del
       Piano Integrato di Sviluppo Urbano e della relativa Verifica di Coerenza e di Compatibilità
       Ambientale. Questo verrà fatto sulla base dei contenuti del Quadro Conoscitivo Locale
       sperimentato nell’incarico precedente
2009   “Attività ordinarie di gestione e funzionamento dell’Ufficio di Piano del Comune, attività di
       verifica e aggiornamento dei Quadri Conoscitivi (Carta dei Luoghi e dei Paesaggi), attività di
       accompagnamento e di Indirizzo per la predisposizione di Piani e della loro Valutazione”,
       Convenzione Ricerca Comune di Teramo – Università degli Studi dell’Aquila/Dipartimento di
       Architettura e Urbanistica
       OBIETTIVO DELLE ATTIVITA’
       Le attività prevedono l’aggiornamento e il completamento del Sistema Informativo Territoriale
       del Piano Regolatore Generale approvato, la strutturazione dei set di indicatori utili alla Verifica
       di Compatibilità ambientale e di Coerenza degli obiettivi dei suddetti Piani e alla loro Valutazione
       Ambientale Strategica. In tale contesto è prevista altresì la verifica e aggiornamento delle schede
       relative all’Armatura Urbana (Servizi, Attrezzature e Infrastrutture) per l’aggiornamento e il
       perfezionamento dei Bilanci Urbanistici.
       Le attività di accompagnamento e di Indirizzo, riguardano la predisposizione del Piano Integrato
       di Sviluppo Urbano (PISU) - anche in relazione al documento metodologico proposto dal
       laboratorio AnTeA nella fase intermedia tra prima e seconda annualità, la predisposizione di
       alcuni strumenti di pianificazione ambientale e settoriale come il Piano di Zonazione Acustica, il
       Piano Energetico e il Piano Antenne o dei Programmi Integrati. Tali attività sono connesse al
       punto (1) e (2) per quanto riguarda l’integrazione e l’aggiornamento dei Quadri Conoscitivi, per
       quanto concerne le Verifiche di Compatibilità ambientale e di coerenza degli obiettivi e per
       quanto riguarda le operazioni di Valutazione Ambientale Strategica attraverso indicatori.
       METODOLOGIA
       Il Sistema Informativo Territoriale è basato sul software ARCGIS di ESRI. L’obiettivo generale del
       laboratorio è quello di creare uno strumento di valutazione ambientale, di coerenza, di
       compatibilità, interno alla struttura comunale, in grado di porre in relazione gli atti di
       pianificazione e programmazione sia dal punto di vista progettuale e sia dal punto di vista
       gestionale.
       La metodologia di valutazione si basa su Quadri Conoscitivi prodotti dall’Ufficio di
       Piano/Laboratorio AnTeA, che si riferiscono al modello di Carta dei Luoghi e dei Paesaggi
       proposto nel Progetto di Legge regionale per il Governo del Territorio. I suoi aggiornamenti
       riguardano le informazioni desumibili dalla redigenda pianificazione paesaggistica e dai Quadri
       Conoscitivi locali connessi ai nuovi piani e programmi messi in cantiere dal Comune e infine.
       Sarà inoltre prodotto un Documento Metodologico, per le specifiche verifiche della progettualità
       proposta nel Piano Strategico Teramo 2020.
       IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
       Il ruolo di ANTEA nella ricerca è quello di gestire e implementare l’Ufficio di Piano del comune di
       Teramo, di raccogliere i dati geografici e statistici necessari, di implementare / aggiornare/
       integrare il Quadro Conoscitivo Locale , i relativi set di indicatori e le procedure di valutazione di
       piani e programmi di livello comunale anche in ordine all’applicazione del Dlgs 152/06.
2010   “Studio di fattibilità dell’adeguamento a 4 corsie – in sede e in variante –della SS16 adriatica
       nei territori di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia fino a Foggia con particolare riferimento
       all’interazione tra le varie modalità di trasporto, nonchè alla sostenibilità’ ambientale,

                                              12 | L a b . A n T e A – r i c e r c h e e i n c a r i c h i
territoriale, economica e sociale.” Convenzione Ricerca ANAS – Università degli Studi
       dell’Aquila/Università degli Studi del Molise Tema “Ambiente e Territorio”.
       OBIETTIVO DELLE ATTIVITA’
       Le attività relative al tema “Ambiente e Paesaggio” riguardano la verifica di compatibilità
       ambientale delle zone attraversate dalla SS16 e dalla futura variante nelle regioni Marche,
       Abruzzo, Molise e Puglia fino a Foggia.
       Atto preliminare all’avvio delle attività è stata, in collaborazione con gli altri gruppi di lavoro, la
       determinazione della fascia territoriale interessata dal progetto e quindi dalla produzione
       relativa alle attività medesime.
       Si tratta di un approccio alla valutazione che vuole tener non legata la costruzione degli impianti
       conoscitivi dal momento delle scelte, in particolare con riferimento specifico alla costituzione di
       una dimensione condivisa della conoscenza stessa indipendente da quella prodotta dai progetti
       di sviluppo (ad esempio il progetto di territorio che deriva dalla variante alla SS16) ma in
       relazione con essi e consapevole delle razionalità parziali che interagiscono nella pianificazione.
       Il processo di costruzione del Quadro Conoscitivo (e nella fattispecie della Carta dell’Armatura
       Urbana e Territoriale ) tiene conto della necessità di garantire al contempo la stabilità del
       sistema della conoscenza rispetto al quale si valuta, ma anche la sua verificabilità (in termini di
       integrazione – negazione) da parte degli apporti delle altre forme di conoscenze insite nei piani-
       progetti oggetto di valutazione o derivanti da forme di conoscenza non strutturate (conoscenza
       locale). La dimensione della conoscenza può essere perfezionata così attraverso l’attività di
       pianificazione e di valutazione mantenendo una sua configurazione autonoma (rispetto ai piani e
       progetti), ma condivisa (nel caso specifico, perché istituzionale).
       METODOLOGIA
       La metodologia utilizzata divide per fasi le attività. La prima riguarda la Costruzione del Quadro
       Conoscitivo dei Sistemi Naturalistico-Ambientale e delle componenti ambientali – paesaggistiche,
       attraverso il modello della Carta dei Luoghi e dei Paesaggi, già sperimentato la Laboratorio in
       altre occasioni. In particolare la fase di divide nella raccolta dei materiali e nella successiva
       costruzione del QC.
       La fase successiva riguarda l’Analisi del Quadro Conoscitivo, e in particolare la definizione del
       sistema di indicatori, la successiva definizione dei corridoi progettuali, la predisposizione della
       Carta delle principali aree di Trasformabilità – Criticità. La terza fase si occupa della Valutazione
       del Quadro Conoscitivo, declinata nella forma della Valutazione della Sostenibilità Ambientale
       prodotta attraverso la metodologia del Dashbard, e nella forma della Valutazione di
       Compatibilità Ambientale.
       La quarta fase riguarda l’ Assistenza e supporto tecnico all’evoluzione del progetto, e l’ultima le
       Attività di comunicazione.
       IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
       Nell’ambito del contratto il Laboratorio AnTeA ha supportato tutte le attività, utilizzando per
       l’intero lavoro e diffusamente il software GIS ARCGIS di ESRI, attivando contratti specifici e le
       risorse interne al Dipartimento di Architettura e Urbanistica.; è stato inoltre affiancato
       dall’Università del Molise per quanto riguarda le specifiche ricerche relative al proprio territorio.
2010   “Studio di fattibilità dell’adeguamento a 4 corsie – in sede e in variante –della SS16 adriatica
       nei territori di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia fino a Foggia con particolare riferimento
       all’interazione tra le varie modalità di trasporto, nonchè alla sostenibilità’ ambientale,
       territoriale, economica e sociale.” Convenzione Ricerca ANAS – Università degli Studi
       dell’Aquila/Università degli Studi del Molise Tema “Pianificazione Territoriale”.
       OBIETTIVO DELLE ATTIVITA’
       Le attività relative al tema “Pianificazione Territoriale” riguardano la verifica di coerenza
       territoriale con gli atti della Pianificazione-Programmazione delle zone attraversate dalla SS16 e
       dalla futura variante nelle regioni Marche, Abruzzo, Molise e Puglia fino a Foggia.

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Atto preliminare all’avvio delle attività dovrà essere, in collaborazione con gli altri gruppi di
       lavoro, la determinazione della fascia territoriale interessata dal progetto e quindi dalla
       produzione relativa alle attività medesime.
       Si tratta di un approccio alla valutazione che vuole tener non legata la costruzione degli impianti
       conoscitivi al momento delle scelte, in particolare con riferimento specifico alla costituzione di
       una dimensione condivisa della conoscenza stessa indipendente da quella prodotta dai progetti
       di sviluppo (ad esempio il progetto di territorio che deriva dalla variante alla SS16) ma in
       relazione con essi e consapevole delle razionalità parziali che interagiscono nella pianificazione.
       Il processo di costruzione del Quadro Conoscitivo (e nella fattispecie della Carta dell’Armatura
       Urbana e Territoriale ) tiene conto della necessità di garantire al contempo la stabilità del
       sistema della conoscenza rispetto al quale si valuta, ma anche la sua verificabilità (in termini di
       integrazione – negazione) da parte degli apporti delle altre forme di conoscenze insite nei piani-
       progetti oggetto di valutazione o derivanti da forme di conoscenza non strutturate (conoscenza
       locale). La dimensione della conoscenza può essere perfezionata così attraverso l’attività di
       pianificazione e di valutazione mantenendo una sua configurazione autonoma (rispetto ai piani e
       progetti), ma condivisa (nel caso specifico, perché istituzionale).
       METODOLOGIA
       La metodologia utilizzata divide per fasi le attività. La prima riguarda la Costruzione del Quadro
       Conoscitivo degli Atti di Pianificazione e di Programmazione del sistema insediativo-
       infrastrutturale, attraverso la costituzione di una banca Dati di Piani e Programmi / sistema
       insediativo-infrastrutturale, del successivo Atlante degli Atti di programmazione e pianificazione
       e della Raccolta Cartografica dei Piani e Programmi. In questa fase è stato predisposto anche il
       documento Apprendere dall’esperienza – Progetti e Piani del passato. Nella fase successiva è
       stata condotta l’Analisi dei piani e dei programmi con riguardo alla Tipologia e vigenza dei piani,
       alle Previsioni di assetto e politiche territoriali e alla Pianificazione paesaggistico-ambientale.
       Nella terza fase è stata predisposta l’Analisi dei sistemi insediativi e infrastrutturali esistenti e
       proposti, attraverso un approfondimento sul Sistema Insediativo-Infrastrutturale e la
       predisposizione della Carta dell’Armatura Urbana e Territoriale. Sono state quindi analizzate le
       Criticità delle alternative progettuali proposte dai diversi gruppi di lavoro, e nella quarta fase
       sono state prodotte Valutazioni di efficacia dei sistemi di pianificazione con sistema di indicatori
       relativi all’Armatura Urbana e Territoriale (elaborazione dell’Indice di Sostenibilità Ambientale), e
       Valutazioni di coerenza Orizzontale e Verficale.
       La sesta fase riguarda l’ Assistenza e supporto tecnico all’evoluzione del progetto, e l’ultima le
       Attività di comunicazione.
       IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
       Nell’ambito del contratto il Laboratorio AnTeA ha supportato tutte le attività, utilizzando per
       l’intero lavoro e diffusamente il software GIS ARCGIS di ESRI, attivando contratti specifici e le
       risorse interne al Dipartimento di Architettura e Urbanistica.; è stato inoltre affiancato
       dall’Università del Molise per quanto riguarda le specifiche ricerche relative al proprio territorio.
2010   “Rapporto dal Territorio 2010 - ABRUZZO”, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica sezione
       Abruzzo e Molise
       OBIETTIVO DEL RAPPORTO
       Il Rapporto dal Territorio della Regione Abruzzo fornisce uno stato di avanzamento delle politiche
       inerenti il governo del territorio in ambito regionale, specificando il quadro che il Rapporto dal
       Territorio 2007 ha tracciato a livello nazionale. I temi trattati riguardano la programmazione e la
       pianificazione urbanistica, le armatura urbane e territoriali, l’ambiente e il paesaggio;
       riguardano anche uno sguardo al futuro, cioè le tendenze per un nuovo sviluppo regionale e il
       processo di riforma in atto. E’ stato inoltre analizzato lo stato della pianificazione regionale
       attraverso la formulazione indicatori e grafici, tematiche per la quale è risultato fondamentale il
       ruolo del Laboratorio AnTeA.

                                              14 | L a b . A n T e A – r i c e r c h e e i n c a r i c h i
PUBBLICAZIONE

        A.A.V.V., Rapporto dal TerritorioAbruzzo 2010, INU Edizioni, 2010 Roma
        IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
        Nella redazione del Rapporto dal territorio della Regione Abruzzo il laboratorio AnTeA si è
        occupato principalmente della predisposizione dei sistemi di indicatori per l’analisi dello stato
        della pianificazione. Si tratta di studi che specializzano i temi tracciati dal Rapporto nazionale
        2007 legati principalmente alla Pianificazione Comunale e alla Pianificazione Provinciale.
2010-   “Studio e predisposizione di un sistema di monitoraggio per i programmi di cui alla Legge
2014    Regionale n. 13/04 – Provvidenze per il recupero e la valorizzazione dei Centri Storici”
        Convenzione Ricerca Regione Abruzzo – Università degli Studi dell’Aquila/Dipartimento di
        Architettura e Urbanistica
        OBIETTIVO DELLE ATTIVITA’
        Le attività hanno riguardato la Predisposizione di un software del tipo “Applicativo Intesa” per le
        attività di monitoraggio e verifica dello stato di attuazione dei programmi presentati con il
        bando relativo alla LR. E’ stata inoltre effettuata una Valutazione della coerenza tra le finalità
        della Legge Regionale e gli obiettivi di qualità raggiunti per le opere realizzate con particolare
        riferimento al “miglioramento della qualità urbana”, la Predisposizione di uno studio mirato alla
        valutazione degli effetti reali degli interventi in relazione agli obiettivi esplicitati per i Sistemi
        Insediativi definiti nel documento “Proiezioni Territoriali per le Città” e nelle proposte settoriali
        (schede ivi contenute); la proposta di obiettivi specifici e di aggiornamento del testo normativo
        sulla base dell’esperienza maturata con l’applicazione della legge, e degli schemi di bando e
        relativi allegati.
        METODOLOGIA
        La metodologia si fonda, da un lato sulla valutazione della coerenza tra le finalità della Legge
        Regionale e gli obiettivi di qualità raggiunti per le opere realizzate con particolare riferimento al
        “miglioramento della qualità urbana”, dall’altro sull’aggiornamento di uno studio, le “Proiezioni
        Territoriali per le Città”, con particolare attenzione alla lettura e alla strutturazione di obiettivi
        strategici per il sistema dei borghi storici della Regione Abruzzo, tenendo conto dell’innovazione
        di base che legge l’Abruzzo attraverso i suoi Sistemi Insediativi Integrati.
        Per l’aggiornamento della LR è stata prodotta una verifica di coerenza tra leggi analoghe
        pubblicate in altre Regioni, i quali obiettivi sono stati posti in relazione con quelli scaturiti dalle
        analisi di casi campione.
        IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
        Il laboratorio AnTeA ha supportato, attraverso risorse interne ed esterne, il gruppo di lavoro per
        l’implementazione del sistema informatico dei casi campione, per lo studio dei Sistemi Territoriali
        Integrati, con particolare attenzione al sistema dei Borghi, e per le ricerche legislative in ordine
        all’aggiornamento della LR.
2010    “Attività di consulenza per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del PRG” Convenzione
        Ricerca Comune di Atessa (CH) – Università degli Studi dell’Aquila/Dipartimento di Architettura e
        Urbanistica.
                                                15 | L a b . A n T e A – r i c e r c h e e i n c a r i c h i
OBIETTIVO DELLE ATTIVITA’
       Le attività sono divise in due fasi. La prima riguarda l’allineamento della banca dati esistente
       (PRG esistente e adottato), necessaria per la costruzione del Rapporto Preliminare VAS, con il
       formato standard GIS Shape; l’integrazione del GIS del PRG adottato con le osservazioni, fornite
       dal Comune in formato Shape e con indicazione delle stato di accoglimento; l’aggiornamento e
       integrazione del Quadro Conoscitivo, anche con le indicazioni della Pianificazione Strategica di
       area vasta in essere.
       La seconda fase riguarda la predisposizione del sistema di indicatori necessario per la
       Valutazione Ambientale Strategica; il calcolo indicatori PRG vigente e al PRG di variante e
       definizione di un indicatore sintetico di sostenibilità ambientale; la predisposizione del Rapporto
       Preliminare per la VAS.
       METODOLOGIA
       La metodologia riguarda essenzialmente la costruzione di un modello replicabile (anche in ordine
       alla fase di monitoraggio) per la Valutazione Ambientale Strategica e la predisposizione del
       relativo Rapporto Preliminare. Il modello su cui si basa la costruzione del Rapporto è quello di un
       Quadro Conoscitivo strutturato nella forma della Carta dei Luoghi e dei Paesaggi, predisposto
       con gli strumenti GIS, dal quale è stato possibile trarre agevolmente indicatori di tipo territoriale
       e ambientale e predisporre la Valutazione di Compatibilità ambientale delle scelte riportate sul
       PRG.
       IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
       Il ruolo del laboratorio AnTeA essenzialmente ha riguardato il supporto per la costruzione del
       Sistema Informativo Territoriale con il software ARCGIS di ESRI e l’aggiornamento del Quadro
       Conoscitivo del PRG, l’implementazione del sistema di indicatori e il supporto alla predisposizione
       del Rapporto Preliminare per la VAS.
2010   Collaborazione con il LAURAq – Laboratorio Urbanistico per la Ricostruzione dell’Aquila di INU
       ed ANCSA, per l’organizzazione di 8 Workshop e 2 Forum sul tema della ricostruzione, conclusi
       con la pubblicazione di “Dio Salvi L’Aquila. Una ricostruzione difficile”.

       Gli 8 workshop e 2 Forum tematici si sono tenuti a L’Aquila tra maggio e giugno 2010, una
       occasione hanno potuto confrontarsi sui vari temi connessi alla ricostruzione il mondo scientifico,
       le amministrazioni e la società civile, sottolineando di volta in volta “Problemi”, “Pericoli” e
       “Priorità”; le sintesi dei lavori sono state discusse in un Forum conclusivo (luglio 2010). I materiali
       ed i ragionamenti sviluppati nei workshop e nei forum hanno trovato una sintesi organica nel
       Libro bianco, dal titolo “Dio salvi l’Aquila – Una ricostruzione difficile”, pubblicato da INU
       Edizioni.
2011   “Rapporto dal Territorio 2010”, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica
       OBIETTIVO DEL RAPPORTO
       Come per il Rapporto dal Territorio 2007, anche questo è il risultato di un’attività continua di
       monitoraggio e di interpretazione dei processi di pianificazione in atto nel paese, e al contempo,
       propone una evoluzione significativa del tradizionale impianto di lettura del territorio nazionale e
       delle sue politiche. L’obiettivo del Rapporto rimane quello di proseguire un’attività di sistematico
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monitoraggio della pianificazione e di confrontare questo monitoraggio, che necessariamente si
       rappresenta ordinato nelle due dimensioni istituzionali e geografiche, con la diffusione delle
       buone pratiche che i progetti di sviluppo locale introducono, in una progressiva contaminazione
       con le pratiche tradizionali. L’intento è quello di fornire agli utenti o meglio ai lettori una
       riflessione complessiva sul dove va la pianificazione, attraverso una lettura delle pratiche
       tradizionali e di quelle innovative, delle contaminazioni, delle differenze e delle assenze. Il
       Rapporto dal Territorio è pertanto leggibile in entrambe queste ottiche: dall’alto di un processo
       ordinato e dal basso dei processi locali.
       PUBBLICAZIONE
       http://www.rapportodalterritorioinu.it/

       A.A.V.V., Rapporto dal Territorio 2010, INU Edizioni, in c.s. Roma
       IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
       Nella redazione del Rapporto il laboratorio AnTeA ha consolidato il suo ruolo di esperto nel
       campo della ricerca dati e nella definizione del sistema di indicatori e della loro determinazione e
       rappresentazione. Sono stati infatti aggiornati, e posti a confronto con i precedenti, gli indicatori
       di performance della versione 2007, legati alla Pianificazione Comunale, alla Dotazione
       Ambientale, alla Coerenza Strutturale, allo Sviluppo, alla Dotazione Infrastrutturale e alla
       Coesione Istituzionale.
2011   Collaborazione con il LAURAq – Laboratorio Urbanistico per la Ricostruzione dell’Aquila di INU
       ed ANCSA, per l’organizzazione del primo ciclo di Atelier progettuali sul tema della
       ricostruzione, conclusi con la pubblicazione di “I Materiali del LAURAq on-line”.

       Gli Atelier progettuali rappresentano lo sviluppo di un’attività che ha avuto inizio nell’aprile 2010
       con la sottoscrizione di un accordo tra INU ed ANCSA con un duplice obiettivo:
       1) approfondire le tematiche connesse al sisma che aveva colpito l’aquilano un anno prima;
       2) sollecitare la comunità scientifica a fornire il proprio contributo, nell’ottica di un approccio
       integrato al tema della ricostruzione, capace di cogliere appieno la complessità dei problemi e le
       potenzialità di una corretta e lungimirante impostazione delle soluzioni.
       I 3 Atelier organizzati sui temi (1) Frazioni e nuove centralità, (2) Connettivi naturali e mobilità,
       (3) Centro storico e percorsi strutturanti, nel mese di luglio 2011, in collaborazione con numerose

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Scuole di Dottorato attinenti le materie trattate, sono stati sintetizzati in un secondo Dossier
        edito da INU Edizioni dal Titolo “I Materiali del LAURAq online, Spazi urbani strategici per la
        ricostruzione”.
2011-   Progetto ViTo – “Integrated Urban Development of Vital Historic Towns ad Regional Centre,
2013    Programma di Cooperazione Transnazionale SEE (area South East Europe)” promosso
        dall’amministrazione Comunale di Ptuj – Slovenia. Convenzione triennale con il Comune di
        Teramo conclusa nel 2013. Nell’ambito del progetto è stata anche attivato un assegno di ricerca
        triennale.
2012-   “Attività ordinarie di gestione e funzionamento dell’Ufficio di Piano del Comune, attività di
2014    verifica e aggiornamento dei Quadri Conoscitivi (Carta dei Luoghi e dei Paesaggi), attività di
        accompagnamento e di Indirizzo per la predisposizione di Piani e della loro Valutazione”,
        Convenzione Ricerca Comune di Teramo – Università degli Studi dell’Aquila/Dipartimento di
        Architettura e Urbanistica
        OBIETTIVO DELLE ATTIVITA’
        Le attività prevedono l’aggiornamento e il completamento del Sistema Informativo Territoriale
        del Piano Regolatore Generale approvato, l’implementazione nel SIT dei Quadri Previsivi e della
        progettualità proposti negli strumenti di pianificazione ambientale, strategica e strutturale da
        predisporre o in fase di predisposizione da parte del Comune, l’aggiornamento dei set di
        indicatori utili alla Verifica di Compatibilità e Sostenibilità ambientale (VC e VAS) e di Coerenza
        degli obiettivi dei suddetti Piani e alla loro Valutazione Ambientale Strategica.
        In particolare sarà aggiornato il database e la copertura geografica del Sistema Informativo
        Comunale del PRG in relazione alle nuove pubblicazioni del database catastale, questo anche ai
        fini delle verifiche ICI.
        Le attività connesse alle gestione dei Quadri Conoscitivi riguardano il loro aggiornamento in
        riferimento ai Quadri Conoscitivi locali connessi ai nuovi piani e programmi messi in cantiere dal
        Comune. In parallelo, su piattaforma messa a disposizione dal Comune o da concordare con lo
        stesso, sarà predisposta la loro pubblicazione su web come pure quella dei Quadri Previsivi
        indicati dal Comune medesimo (ad es. il PRG). Le attività di accompagnamento e di Indirizzo
        invece, riguarderanno le attività di consulenza messe a disposizione dal laboratorio AnTeA in
        relazione alle tematiche urbanistiche e del territorio.
        METODOLOGIA
        Il Sistema Informativo Territoriale comunale è basato sul software ARCGIS di ESRI. Esso copre
        tutte le tematiche ambientali, paesaggistiche, territoriali e urbane utili all’implementazione del
        sistema di Valutazione e Verifica messo in piedi nelle precedenti annualità e derivate dai vari atti
        di pianificazione predisposti. Obiettivo particolare sarà quello di aggiornare il database e la
        copertura geografica del Sistema Informativo Comunale del PRG in relazione alle nuove
        pubblicazioni del database catastale, anche ai fini delle verifiche ICI. Per implementare questa
        fase sarà prodotta una versione del PRG su catastali dell’Agenzia del Territorio, sempre in
        formato GIS, che consentirà una veloce e agevole interrogazione di tutte le banche Dati
        associate.
        In ordine alla pubblicazione sul webgis, il Laboratorio si occuperà di strutturarne la piattaforma e
        di implementarne i contenuti. Il modello della piattaforma sarà scelto assieme al Comune, con
        l’obiettivo di allargare la base degli utenti e rendere accessibili tutti i dati disponibili.
        IL RUOLO DEL LABORATORIO ANTEA
        Il ruolo di ANTEA nella ricerca è quello di gestire e implementare l’Ufficio di Piano del Comune di
        Teramo, di raccogliere i dati geografici e statistici necessari, di implementare / aggiornare/
        integrare il Quadro Conoscitivo Locale e le banche dati connesse al PRG, i relativi set di indicatori
        e le procedure di Valutazione e Verifica di piani e programmi di livello comunale, di fornire la
        strumentazione e l’assistenza per la pubblicazione sul WEB del GIS dell’ufficio di piano.
2012-   Nell’ambito del Dottorato di Ricerca XXVII e XXVIII ciclo “Recupero, Progetto e Tutela nei

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