CSV FC - Assiprov domenica, 29 agosto 2021

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Prime Pagine

 29/08/2021   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                            3
 Prima pagina del 29/08/2021
 29/08/2021   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                  4
 Prima pagina del 29/08/2021
 29/08/2021   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                 5
 Prima pagina del 29/08/2021

csv e scenario locale

 29/08/2021   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 32                                                                  6
 Di corsa per 26 ore e 99,3 km sui sentieri del Monte Bianco
 29/08/2021   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 38                                                                  8
 Raccolta fondi, un foulard in aiuto dell' Afghanistan

 28/08/2021   Forli Today                                                                                                       9
 'Do ciacri' alla scoperta della chiesa del Suffragio, una pinacoteca nel cuore di Rocca San Casciano

 29/08/2021   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 41                                                                       11
 Volontari ecologici in azione
 29/08/2021   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 52                                                                       12
 «Eutanasia, quasi 3mila firme nel Cesenate»

volontariato

 29/08/2021   La Repubblica Pagina 8                                                                    DI ALESSANDRA ZINITI   14
 Piano per l' accoglienza: il Viminale cerca 5 mila posti
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                                      Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          UN' IMPRESA MASSACRANTE

                          Di corsa per 26 ore e 99,3 km sui sentieri del Monte Bianco
                          Il 37enne cesenate Stefano Milini è riuscito a tagliare il traguardo Dopo due anni di preparazione è tra i "finisher", al
                          1464° posto

                          GIORGIA CANALI Dopo cento chilometri con un dislivello positivo di 6.100 metri
                          percorsi in 26 ore, Stefano Milini è ufficialmente un "finisher" della "Ccc", la
                          prestigiosa gara di ultratrail che rientra tra e gare dell' Ultratrail del Monte
                          Bianco.
                          Due anni di allenamenti Classe 1984, cesenate, Milini è partito venerdì mattina
                          alle 10 e ha corso fino alle 12 di ieri, quando finalmente ha tagliato il traguardo
                          di Chamonix. Insieme ad altre migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo, era
                          partito dal centro di Courmayeur con il pettorale 3971. Una gara appassionante,
                          complicata e dai paesaggi mozzafiato, a cui Milini è arrivato dopo due anni di
                          allenamenti, che lo hanno portato a migliorare costantemente nella capacità di
                          affrontare le grandi distanze.
                          Il suo amore per la corsa in montagna è nato da qualche anno e dalla
                          partecipazione ai trail da 25 km in Romagna, che percorreva insieme all' amico
                          Thomas Biondi.
                          Italia, Svizzera, Francia Quella che ha concluso ieri è considerata una delle gare
                          più prestigiose del suo genere e fa parte delle gare dell' Ultra trail del Monte Bianco.
                          Nella "Ccc", gli atleti toccano i versanti di Italia, Svizzera e Francia, il percorso è complesso e richiede grande
                          preparazione: comporta infatti numerosi passaggi in altitudine (oltre i 2500 metri di quota), in condizioni che
                          possono rivelarsi essere molto difficili: si corre infatti anche di notte e può capitare di imbattersi invento, freddo,
                          pioggia o neve.
                          Il percorso I primi chilometri della gara, come riporta anche il sito web della competizione, «portano velocemente a
                          più di 2500 metri di quota, di fronte ad uno dei più bei panorami che si possano immaginare, con l' occhio che spazia
                          dal Monte Bianco fino alle Grandes Jorasses. Il passaggio al Grand Col Ferret (2537 metri) segna l' ingresso in
                          Svizzera, dove si potrà gustare l' accoglienza incomparabile dei volontari di la Fouly, Champex e Trient. Ormai in
                          Francia, ma ancora tanto vicini alla Svizzera, approfittate per un momento dell' autenticità e del fascino diVallorcine,
                          prima di scoprire, al termine di un' ultima e impietosa salita, ilvallone di Cheserys, un vero angolo di paradiso con una
                          vista grandiosa sul massiccio del Monte Bianco. È arrivato quindi il momento di raggiungere il traguardo posto nel
                          cuore di Chamonix».
                          "Finisher" Quel traguardo Milini lo ha passato alle 12.01, dopo aver percorso 99,3 km, a una velocità media di 3,08
                          km/h, arrivando al 1464° posto nella classifica assoluta e portandosi a casa la soddisfazione di quel "finisher" che
                          compare accanto al suo nome tra i dati che raccontano la sua gara.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2021              Pagina 6
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                                                                        csv e scenario locale

                          © RIPRODUZIONE R ISERVATA.

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                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          Raccolta fondi, un foulard in aiuto dell' Afghanistan
                          Uds fa partire una colletta per bimbi e donne con una serie di eventi nelle prossime settimane

                          SAN MARINO Uds organizza una raccolta fondi a sostegno di donne e bambini
                          dell' Afghanistan, offrendo in dono un foulard a chi farà un' offerta minima di 10
                          euro. Come anticipato durante la manifestazione sul Pianello in favore del
                          popolo afghano, l' Uds organizza una raccolta che promuoverà negli eventi delle
                          prossime settimane. Il ricavato sarà devoluto per progetti a favore di bimbi e
                          donne afghane tramite Pangea onlus e Cisda. Il primo banchetto sarà il 1°
                          settembre alla "Festa della musica di San Marino" al Campo Bruno Reffi, dalle
                          19. In omaggio a chi farà una donazione di 10 euro minimo "il foulard della
                          solidarietà".

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                          sabato 28 agosto 2021

                                                                                    Forli Today
                                                                                csv e scenario locale

                          'Do ciacri' alla scoperta della chiesa del Suffragio, una pinacoteca nel cuore di Rocca San
                          Casciano

                          Si va alla scoperta della Chiesa del Suffragio nella tredicesima puntata di "Do
                          ciacri", la rubrica video ideata e curata da Vincenzo Bongiorno, visionabile
                          nella pagina facebook del Progetto "Cambia VITA". Il giovane Davide Pieri ha
                          collaborato girando le immagini, poi montate da "Luca e Paolo video making".
                          Una chiesa, quella del Suffragio, dove sono state raccolte, nel corso degli anni,
                          varie opere di pregio per custodirle adeguatamente e renderle visitabili,
                          creando così di fatto una pinacoteca nel cuore di Rocca, nella centrale piazza
                          Garibaldi. A dialogare con Bongiorno sono Giorgio Piovaccari, Paolo Benini e
                          Piero Frassineti, i principali artefici della cura di questo luogo, assieme ad altri
                          volontari. Entrando in chiesa si viene avvolti dall' arte, e tra le opere esposte,
                          spicca una pala d' altare del pittore fiammingo Jan Van der Straet, detto
                          Giovanni Stradano (Bruges 1523 - Firenze 1605). "L' opera - spiega Piovaccari -
                          è della metà del XVI secolo e fu restaurata negli anni '70 dal noto Ottorino
                          Nonfarmale, uno dei maestri più autorevoli del restauro italiano e
                          internazionale, venuto a mancare nel 2020. E' rappresentata la SS. Trinità:
                          domina la scena la figura di Gesù morto sorretto dalle braccia di Dio Padre,
                          rappresentato da un vecchio con la barba; in alto, in posizione centrale, una colomba simboleggia lo Spirito Santo;
                          completano la raffigurazione due figure alate poste ai lati; in basso è visibile la figura di un devoto in atteggiamento
                          di preghiera: si ritiene che sia un componente della famiglia Assirelli, commissionario dell' opera". In una nicchia
                          illuminata e protetta da vetro, è possibile ammirare un tondo in ceramica invetriata, "opera attribuita - sottolinea
                          Frassineti - all' artista Andrea della Robbia (Firenze, 1435 - 1525). La ceramica proviene dalla chiesa dell' Abbazia di
                          San Donnino. Vi è raffigurata la Vergine in atto di adorazione di Gesù Bambino". Tra le opere visibili, sull' altare,
                          racchiusa in una ricca cornice barocca, c' è l' immagine della Madonna del Buon Consiglio. In un' altra nicchia
                          illuminata e protetta da vetro, "vi è un Crocifisso in legno - osserva Benini - del XV secolo che è stato recuperato dalla
                          Chiesa di Calbola. Nella nicchia vi sono anche due sculture preromaniche provenienti da San Donnino: in una è
                          rappresentato il simbolo dei Camaldolesi, due colombe che bevono dallo stesso calice; l' altra è un fregio". Nella
                          chiesa del Suffragio, ancora consacrata ed utilizzata in particolare durante l' Ottavario per i defunti a novembre, vi
                          sono poi diversi arredi di pregio, che hanno visto negli anni anche l' opera del restauratore rocchigiano, Marco Laghi.
                          Piovaccari, Benini e Frassineti hanno spiegato che la chiesa era rimasta semi abbandonata e ridotta a magazzino per
                          un ventennio nella seconda metà del secolo scorso, per poi essere gradualmente reuperata. Si è provveduto negli
                          anni al restauro dell' intero edificio, con il contributo di tante persone. Tra queste i fratelli Pentoli, artigiani locali, che
                          hanno costruito una robusta porta d' ingresso. La facciata è stata decorata

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2021                 Pagina 9
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                          sabato 28 agosto 2021

                                                                                 Forli Today
                                                                             csv e scenario locale

                          con un' opera in cotto eseguita e donata dal rocchigiano Giuseppe Frattagli. L' ampia finestra della facciata è
                          arricchita da un' artistica vetrata colorata, dove viene raffigurato San Cassiano, opera della ditta Grassi di Milano e
                          donata dal rocchigiano Franco Assirelli. La visita alla Chiesa del Suffragio è gratuita, ma va prenotata cell.
                          335334486 (Paolo).

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2021           Pagina 10
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                          domenica 29 agosto 2021
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                                csv e scenario locale

                          Volontari ecologici in azione
                          Quartiere Romiti, raccolti numerosi sacchi di rifiuti abbandonati

                          Coordinati da Maurizio Naldi, volontari ecologici del quartiere Romiti e
                          Zona-Ovest di Forlì, assieme ad Erica, instancabile volontaria, sono
                          tornati in azione martedì scorso con i loro 'gilet gialli' e hanno ripulito lo
                          svincolo in entrata e uscita da via Po alla tangenziale Nord Est.
                          Questo è il quarto intervento di rimozione che viene effettuato dai
                          volontari in quella zona, molto soggetta a facili abbandoni di rifiuti solidi
                          urbani. La parte di rifiuti che si notava percorrendo la strada, purtroppo
                          era solo la punta dell' iceberg: nel rivale adiacente, infatti, la vegetazione
                          era completamente coperta da centinaia di sacchi e sacchetti vari,
                          probabilmente lanciati dal finestrino dell' auto da qualche incivile. Il
                          recupero è stato difficile e complicato per la presenza di rovi e arbusti
                          vari e alcuni sacchi erano addirittura rotolati in fondo alla riva stessa .
                          Sono stati ritrovati documenti vari (probabilmente rubati) consegnati poi
                          alla polizia.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2021   Pagina 11
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                          domenica 29 agosto 2021
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                               csv e scenario locale

                          «Eutanasia, quasi 3mila firme nel Cesenate»
                          Ieri a Cesenatico Marco Cappato ha parlato del referendum: «Stiamo portando avanti una gran mole di lavoro, grazie
                          a chi ci ha incontrato»

                          Sono oltre 5.200 le persone che nella provincia di Forlì-Cesena hanno
                          firmato il referendum sull' eutanasia legale. Lo hanno comunicato ieri gli
                          attivisti a Cesenatico, giunti per raccogliere le firme in riviera. Il maltempo
                          ha impedito di organizzare il banchetto in piazza Andrea Costa, così l'
                          appuntamento si è tenuto al Bar Gelateria Manzelli in viale Roma, dove
                          Marco Cappato ha parlato ai cittadini e poi ha tenuto una conferenza
                          stampa, dove ha parlato dell' andamento della raccolta firme per il
                          referendum promosso dall' Associazione Luca Coscioni. Dopo l'
                          intervento di Feliciano Rossi, responsabile regionale dell' Emilia
                          Romagna, Luca Pieri, referente provinciale di Forlì-Cesena, ha fornito i
                          dati sul territorio: «Siamo molto soddisfatti perché l' Emilia-Romagna è
                          tra le regioni che hanno dato un grande contributo con più di 50mila
                          adesioni. Nella provincia di Forlì-Cesena abbiamo superato le 5.200
                          firme, delle quali 2.900 raccolte a Cesena e circondario e di queste 2.200
                          già certificate e spedite a Roma, e 2.300 circa a Forlì e comprensorio. Sul
                          nostro territorio abbiamo una ventina di volontari impegnati e siamo qui a Cesenatico per proseguire la raccolta».
                          Marco Cappato, esponente dei Radicali e tesoriere dell' Associazione Luca Coscioni, ha bacchettato i grandi partiti
                          «rimasti a guardare» e sottolineato l' importanza di realtà numericamente più piccole: «Stiamo portando avanti una
                          grande mole di lavoro, con un risultato straordinario, visto che delle oltre 750mila firme raccolte, mezzo milione
                          arrivano dai banchetti e 250mila sono state inviate on line. Ce ne servivano 500mila, ma noi proseguiamo la
                          mobilitazione per informare tutti i cittadini, offrendo una occasione unica di conoscenza. Il primo tentativo di portare
                          la questione in parlamento è stato fatto 37 anni fa e, da allora, i parlamentari non hanno dedicato a questo tema
                          nemmeno un minuto. Quest' anno i partiti non vogliono affrontare l' eutanasia legale perché non vogliono parlare di
                          morte, ma si sono sbagliati, perché noi qui parliamo di vita e di libertà di scelta sino alla fine».
                          Le persone incontrate dagli attivisti del referendum sull' eutanasia legale, sono molto interessate e proprio su questi
                          rapporti punta Cappato: «In tutti i tavoli da noi organizzati, siamo stati avvicinati da tantissime persone che ci hanno
                          raccontato di aver vissuto questi casi in famiglia o nelle case di persone amiche, dimostrandoci che la legge non può
                          attendere, perché ci sono troppe persone che soffrono». Il grande consenso non monta la testa agli attivisti: «A noi
                          non interessa una prova di forza, le centinaia di migliaia di persone che ci appoggiano, con una maggioranza di
                          giovani, devono far capire ai politici la nostra voglia di partecipazione democratica a favore di quei malati terminali
                          che non possono manifestare; noi oltre ai numeri abbiamo la qualità - ha concluso Cappato -, e possiamo aiutare i
                          politici a ricollegarsi

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2021          Pagina 12
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                                                        Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                   csv e scenario locale

                          con la società».
                          Giacomo Mascellani.

                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2021   Pagina 13
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                                                                                    volontariato

                          In arrivo il decreto del governo

                          Piano per l' accoglienza: il Viminale cerca 5 mila posti

                                                                                                                             DI ALESSANDRA ZINITI

                          ROMA - Servono 5.000 nuovi posti e fondi per finanziarli: non solo vitto,
                          alloggio e assistenza legale e sanitaria, ma veri e propri progetti di
                          integrazione e formazione, corsi di lingua, scuola per i più piccoli, lavoro per
                          gli adulti.
                          Ci vorrà un decreto, che il governo varerà già questa settimana, per avviare il
                          piano italiano per l' accoglienza dei circa 5.000 afghani che la Difesa è
                          riuscita a portare in salvo in Italia. Il Viminale è già al lavoro ma non
                          nasconde le difficoltà: i posti, per il momento, non ci sono e neanche i soldi.
                          Per trovarli occorrerà ampliare il Sai, sistema di accoglienza e integrazione,
                          che attualmente, dopo il ridimensionamento deciso con i decreti sicurezza
                          targati Salvini, conta 30.000 posti già quasi tutti occupati. I 1800 Comuni
                          che aderiscono alla rete con 760 progetti attivi stanno già cercando nuovi
                          appartamenti in cui poter collocare i nuclei familiari. I prefetti di tutta Italia
                          sono già stati attivati e la ricognizione è in corso: da nord a sud del Paese
                          centinaia di privati hanno offerto la disponibilità di case e Ong, associazioni
                          ed enti del terzo settore che nell' ultimo anno si erano tirati indietro dalla gestione dei centri ritenendo improponibili le
                          condizioni economiche al ribasso (poi per la verità rialzate dalla ministra Lamorgese) adesso hanno dato la loro
                          disponibilità. Ma l' ampliamento della rete di seconda accoglienza, quella riservata ai rifugiati e ai richiedenti asilo, va
                          fatta per decreto e anche con una certa urgenza viste le caratteristiche di questi nuovi 5.000 profughi da accogliere:
                          quasi tutti nuclei familiari (moltissimi bambini) che non possono essere separati e per i quali non è opportuna l'
                          accoglienza nei grandi centri. I Comuni che hanno ancora qualche residua disponibilità si sono subito fatti avanti e le
                          prime famiglie, terminata la quarantena sanitaria, sono già state smistate. Ma la stragrande maggioranza dei
                          profughi sarà ospitata ancora per diverse settimane nelle tende del grande centro allestito da Difesa, Protezione
                          civile e Croce Rossa ad Avezzano dove sono già 1300 i profughi e in altre strutture già individuate: dal centro sportivo
                          olimpico dell' Esercito alla Cecchignola a diverse basi logistiche - a Camigliatello Silano, Roccaraso, Colle Isarco.
                          Difficile trovare posto nei Cas dove ogni giorno vengono smistati anche le migliaia di migranti che continuano a
                          sbarcare in Sicilia dopo il periodo sulle navi quarantena. «È un momento complesso - ammettono al Viminale - ci
                          sono anche i normali flussi da gestire, confidiamo nella disponibilità dei Comuni e nella solidarietà dei privati. Il
                          governo farà la sua parte».
                          Il problema dell' accoglienza sarà al centro di un vertice europeo tra i ministri dell' Interno in programma martedì: sul
                          tavolo anche la sorte dei 230.000 afghani già presenti in Europa e a cui è stato negato l' asilo.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2021              Pagina 14
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                          domenica 29 agosto 2021

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                                                                         volontariato

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