Crisi sanitaria: la ristorazione reagisce - Approfondimento su un settore in piena mutazione - FOOD

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Crisi sanitaria: la ristorazione reagisce - Approfondimento su un settore in piena mutazione - FOOD
Crisi sanitaria:
la ristorazione reagisce
Approfondimento su un settore in piena mutazione
Crisi sanitaria: la ristorazione reagisce - Approfondimento su un settore in piena mutazione - FOOD
L
           a ristorazione ha appena attraver
           sato una delle sue peggiori crisi: una
    crisi sanitaria, certo, ma anche economica
    e umana.

    Carniato, come i suoi clienti, ha perso quasi
    tutto il fatturato proveniente dalla risto-
    razione nelle prime settimane del confi-
    namento di marzo e aprile 2020. Abbiamo
    dovuto, come molte realtà del settore,
    gestire la «perdita» di una certa quantità
    di prodotti, in particolare quelli freschi o
    freschissimi. Questa situazione delicata ci
    ha tuttavia permesso di stringere legami
    forti, Tinnanzitutto grazie alle donazioni a
    ospedali e a numerose associazioni con cui

    collaboriamo tuttora, ma anche di rivedere      19 maggio, e quella delle sale interne del
    le nostre modalità di lavoro.                   9 giugno. La cucina italiana, al ristorante o
                                                    in consegna a domicilio, si riconferma tra i
    In poco tempo è stato confermato il po-         piaceri preferiti di questa libertà che riac-
    tenziale della vendita da asporto: durante      quistiamo a poco a poco.
    le prime settimane di riapertura abbiamo
    quindi arricchito la nostra gamma di prodot-    Tutto il nostro team è pronto a offrire il
    ti alimentari e non alimentari (confezioni      miglior servizio possibile e la qualità impec-
    per pizze e insalate, posate monouso, ecc.).    cabile di oltre 3000 prodotti alimentari e vi-
                                                    nicoli italiani, come già facciamo per i nostri
    Non si può negare la perfetta compatibilità     5000 clienti. Siamo a disposizione per for-
    della cucina italiana con la vendita da         nire un sostegno, nei mesi a venire, a tutti i
    asporto e l’aumento del consumo di specia-      ristoratori italiani (pizzerie, gastronomie da
    lità italiane durante il confinamento come      asporto), ma anche ai negozi di alimentari
    soluzione per uscire dalla routine quoti-       (francesi e italiani) e alle brasserie francesi.
    diana: pizza, box di pasta fresca, formaggi
    freschi, limonata siciliana, vino biologico     CARNIATO, il gusto dell’eccellenza!
    monoporzione pronto per la degustazione...
    tutti questi prodotti hanno riscosso un vero    A presto !
    successo negli ultimi mesi.
                                                    Stéphane Audrain, Directeur Général de
    Scrivo queste righe tra la riapertura degli     Carniato
    spazi all’aperto dei ristoranti, avvenuta il

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Crisi sanitaria: la ristorazione reagisce - Approfondimento su un settore in piena mutazione - FOOD
P.04
   Parte 1 : facciamo il punto della situazione
               P.05                                   P.08
Un bilancio amaro per il mondo               Resistere, persistere...
       della ristorazione                           esistere

                                 P.12
              Parte 2 : « Casa dolce casa »
             P.13                                      P.21
   Da asporto o a domicilio:            I nostri consigli per distinguersi
        ma che bontà!                          dalla concorrenza

                                P.25
                   Cucine fantasma ma non troppo

                                 P.29
             Parte 3 : Ma che bella Italia !
              P.30                                   P.32
      La cucina italiana                Carniato, per amore dell’Italia
      va per la maggiore
Crisi sanitaria: la ristorazione reagisce - Approfondimento su un settore in piena mutazione - FOOD
Covid-19: facciamo il punto della situazione
                 Crisi sanitaria: la ristorazione reagisce

    A fine 2019, la Cina attraversava una crisi sanitaria sotto gli occhi increduli di tutti.
    Una nuova malattia infettiva, il COVID-19, entrava sulla scena internazionale. Da
    allora, il virus ha portato molti cambiamenti nelle nostre vite, a vari livelli. Abbiamo
    dovuto imparare a organizzare le nostre vite in base agli annunci dei governi, el alcuni
    settori, come la ristorazione, hanno dovuto rivedere il loro intero modello di funziona-
    mento per continuare ad esistere, nell’attesa che la situazione torni alla «normalità».

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Crisi sanitaria: la ristorazione reagisce - Approfondimento su un settore in piena mutazione - FOOD
Covid-19, facciamo il punto della situazione
                        Un bilancio amaro per il mondo della ristorazione

    In Francia, alla fine del primo trimestre      stata messa in pausa per arrestare
    del 2021, il COVID-19 aveva già colpito        la propagazione del virus.
    più di 4,8 milioni di persone e causato
    quasi 100.000 decessi(1). A partire dal        Il settore della ristorazione è tra quelli
    2020, in Francia sono state adottate           maggiormente colpiti dalla crisi sanitaria.
    numerose misure volte a reagire alla           Dall’inizio della pandemia, quindi da
    pandemia e limitare il suo impatto sulla       oltre 14 mesi, i ristoratori hanno potuto
    popolazione. Restrizioni delle uscite          accogliere i clienti per soli 5 mesi.
    e delle interazioni sociali, ricorso gene-
    ralizzato al telelavoro, chiusura delle
    attività non essenziali: la vita di sempre è

    (1)
          https://www.insee.fr/

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Crisi sanitaria: la ristorazione reagisce - Approfondimento su un settore in piena mutazione - FOOD
280 giorni
    È il numero totale di giorni di chiusura
    obbligata per i ristoratori dall’inizio della
    crisi sanitaria del COVID-19 fino al 19
    maggio 2021, data di riapertura degli
    spazi all’aperto dei ristoranti francesi.

    Dal 2 giugno                                    di persone. Qualche esempio: distanza
                                                    di almeno un metro tra i tavoli, obbligo

    al 29 ottobre                                   della mascherina per il personale e per
                                                    i clienti, se non seduti ai tavoli, limite del
                                                    numero di persone per tavolo, compila-
    2020,                                           zione da parte dei clienti di registri di pas-
                                                    saggio, promozione dell’app StopCovid,
                                                    pagamento al tavolo... Insomma, una lista
    quando i ristoratori hanno potuto accogliere    decisamente lunga di condizioni da rispet-
    nuovamente i clienti nelle proprie strutture,   tare che non ha aiutato i ristoratori
    si sono dovute prendere numerose mi-            a ritrovare (per davvero)
    sure precauzionali in modo da garantire         il buon umore.
    il rispetto degli accorgimenti di sicurezza,
    il distanziamento fisico e le regole orga-
    nizzative e di gestione dei flussi

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Nel 2020, la ristorazione ha perso più della metà
                        degli avventori e del fatturato.

       In totale, la ristorazione francese nel         della ristorazione non a domicilio ha
        2020 ha avuto una perdita di quasi             registrato una riduzione della frequen-
                il 54% del fatturato.                  tazione del 35% e una diminuzione della
                                                       spesa del 37% rispetto al 2019. Le perdite
    Questa perdita è stata inoltre aggravata           si concentrano nel periodo del primo
    dai mesi già difficili per il settore all’inizio   confinamento di marzo 2020. In questi tre
    dell’anno.                                         mesi, rispetto al 2019, la ristorazione non a
                                                       domicilio ha visto una perdita del 64% delle
    Da gennaio ad agosto 2020, il mercato              visite e del 70% della spesa.

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Covid-19, facciamo il punto della situazione
                            Resistere, persistere... esistere

    Vendita diretta, organizzazione del ritiro      e hanno riscosso un grande successo tra i
    degli ordini in modalità Click&Collect,         professionisti del settore nel 2020. Questa
    consegna tramite aggregatori quali Uber         tendenza si è confermata nel corso dell’an-
    Eats, Deliveroo o Just Eat: le soluzioni        no, in particolare durante il secondo confi-
    per mantenere in vita i ristoranti ci sono      namento.

          « Just Eat ha registrato un aumento del 51% degli ordini nella prima settimana
         del secondo confinamento rispetto alla prima settimana del primo confinamento.
                 In media, rispetto a marzo, abbiamo ricevuto circa il 21% di ordini
                                        in più ogni giorno »

                commenta Aurélie Gohin, Direttrice commerciale di Just Eat France.

    Oltre agli sforzi compiuti dai ristoratori      scelta dei consumatori di continuare a
    per rimanere a galla, c’è stata quindi una      ordinare presso i ristoranti di quartiere.

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Perché ordinare con consegna
                                  a domicilio?

        01                                                             02
         Per sostenere i ristoranti di quartiere      Per togliersi qualche sfizio
         e una cucina responsabile e locale.           e variare l’alimentazione.

     03
    Per risparmiare tempo ed evitare di cucinare
    per ogni pasto della giornata.

                                                                  04
                                                   Per non rischiare di contrarre il virus.

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« Un aspetto interessante, durante la riapertura estiva dei ristoranti, è stata la domanda
          di ordini da asporto e in consegna a domicilio, che ha continuato ad essere sostenuta,
                                     parallelamente al servizio in sala. »

                       Maria Bertoch, Specialista ristorazione Francia per The NPD Group.

     Alla riapertura dei ristoranti a metà 2020,                               ad aumentare, con una crescita del 30%
     il mercato della ristorazione ha raggiunto                                per il Click&Collect e del 34% per gli ordi-
     solo il 70% dei risultati avuti nel 2019.                                 ni in consegna.
     Le vendite con consegna a domicilio
     e da asporto, tuttavia, hanno continuato

     *Dati di The NPD Group/COVID-19 Foodservice Sentiment Study, France, May 2020

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Covid-19, facciamo il punto della situazione
                                     Una crisi rivelatrice

     In questo contesto mondiale piuttosto         il 47% dei francesi afferma di cucinare di più
     teso, i pasti sono più che mai momenti di     adesso rispetto a prima della crisi, e questa
     convivialità da condividere in famiglia. Se   percentuale arriva persino al 60% per i più
     non sono ordinati con consegna a domici-      giovani (18-34 anni).
     lio, sempre più spesso i piatti sono pre-
     parati interamente in casa, con prodotti
                                                     L’entusiasmo per le vendite da asporto
     di qualità provenienti da filiere corte per
                                                      non interessa soltanto il settore della
     sostenere gli agricoltori e l’economia
                                                    ristorazione, ma ha anche invaso quello
     nazionale. Secondo uno studio di Ifop, un
                                                           del consumo su larga scala.
     istituto francese di ricerche di mercato,

                                   +43%            Ecco l’aumento del fatturato degli acquisti
                                                   online da ritirare in negozio nel 2020..

                                                   Per molti consumatori passare a ritirare
                                                   la spesa è diventato parte della vita
                                                   quotidiana. Niente più corse per arrivare
                                                   in tempo prima del coprifuoco, manipo-
                                                   lazione diretta dei vari prodotti e ressa
                                                   alla casa: a molti, i servizi «drive»
                                                   permettono di fare la spesa in modo
                                                   più sicuro e flessibile.

                                                   Per molti aspetti, sembra quindi che
                                                   la crisi sanitaria sia stata un acceleratore
                                                   di tendenze.

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« Casa dolce casa »
        La crescita della vendita da asporto e della consegna
                             a domicilio

     Dopo il primo confinamento, i ristoratori si sono riorganizzati in previsione di un
     potenziale secondo confinamento e di un’evoluzione delle abitudini di consumo della
     clientela. Per molti di loro, la creazione di un sistema di vendita da asporto e/o con
     consegna a domicilio ha permesso di limitare una perdita di fatturato già notevole. I
     locali che hanno continuato a lavorare nel secondo semestre del 2020, dai fast food ai
     ristoranti stellati, sono stati più numerosi rispetto all’inizio dell’anno ma soprattutto...
     più vari.

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« Casa dolce casa »
                         Da asporto o a domicilio: ma che bontà!

     Preparato, imbustato, e via!

     Nel 2020, le vendite da asporto hanno          Alcuni locali proponevano già servizi da
     rappresentato il 30% del fatturato mondiale    asporto prima della crisi sanitaria, mentre
     della ristorazione rispetto al 15% del 2019.   altri hanno dovuto imparare con un po’di
     Nel contesto della crisi sanitaria, che ha     ritardo a gestire questa nuova modalità
     costretto i ristoranti a chiudere l’accesso    d’organizzazione. L’agenzia di consulenza e
     al pubblico per più della metà dell’anno,      comunicazione API & YOU, che ha creato la
     questo modello ha permesso ai pro-             soluzione di vendita da asporto «Console
     fessionisti del settore di mantenere la        Shop and Go®», ha condotto un’indagine
     propria attività continuando ad avere un       tra i 164 locali che hanno adottato la sua
     contatto con la clientela.                     tecnologia tra il 15 aprile e il 31 dicembre
                                                    2020.

     Secondo questo studio, il fatturato totale     stella che fanno uso del servizio hanno
     realizzato da questi ristoranti in questo      generato un fatturato medio di 23.555
     periodo è stato di oltre 5 milioni di euro.    euro, quelli a due stelle di 66.795 euro e
     Inoltre, i consumatori hanno particolar-       quelli a tre stelle di 61.961 euro. Un risto-
     mente apprezzato i menù festivi pro-           rante ha persino raggiunto un fatturato
     posti: a dicembre 2020, i ristoranti a una     da record di oltre 190.000 euro in un solo
                                                    mese!

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Per i ristoratori, la vendita da asporto comporta diversi
                  vantaggi, non solo in periodo di pandemia.

     I locali che propongono soltanto cibo da     anticipo ed evitando così lo stress dell’ora
     asporto riescono a generare un margine       di punta. Infine, l’elaborazione di un
     maggiore, eliminando i costi relativi al     menù speciale per la vendita da aspor-
     servizio in sala. La vendita da asporto      to permette di gestire meglio le scorte,
     permette inoltre di organizzare la giorna-   dando maggiore rilievo, di volta in volta,
     ta in modo diverso, preparando i piatti in   ai prodotti in eccesso.

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L’IVA applicata alla vendita da asporto è ridotta:
                            a seconda del caso specifico, è del 10% (tasso
                                intermedio) o del 5,5% (tasso ridotto).

     Insomma, la vendita da asporto non è             ad esempio, per la catena La Pizza du
     soltanto una soluzione provvisoria a una         Dimanche Soir, la cui offerta in fatto di
     situazione eccezionale e/o imprevista.           ristorazione prevede solo pizze gastrono-
     Anzi, per alcuni è il modello di funzio-         miche da cuocere a casa e focacce pronte
     namento unico e permanente. È così,              per la degustazione.

          « Il nostro modello, che era già basato su un sistema unico di vendita da asporto,
           ci ha permesso di reagire bene a questa pandemia inattesa che ci accompagna
                                       da ormai oltre un anno »,

                         afferma Cristophe Jenot, fondatore della catena.

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Mangiare bene nella
                                     comodità di casa

     Anche le consegne a domicilio hanno          dente. Mentre alcuni ristoranti (in genere
     avuto una buona crescita dall’inizio della   quelli di alto livello) hanno un proprio
     crisi sanitaria. Nel 2020 sono infatti au-   sistema di consegne, altri usufruiscono di
     mentate del 25% rispetto all’anno prece-     servizi quali Uber Eats, Deliveroo e Just Eat.

                                                  4000
                                                  È questo il numero delle nuove iscrizioni
                                                  di ristoranti alla piattaforma Just Eat in
                                                  Francia dal primo confinamento.

                                                  Questa crescita è dovuta principalmente
                                                  alla popolarità sempre maggiore dei
                                                  servizi di consegna per il pranzo. Questi
                                                  vanno a compensare la chiusura delle
                                                  mense aziendali per tutti coloro che,
                                                  malgrado la diffusione del telelavoro,
                                                  continuano a recarsi in ufficio. Tra no-
                                                  vembre e dicembre 2020, le consegne per
                                                  il pranzo sono aumentate dell’11% rispetto
                                                  al 2019 (passando dal 20% al 31% di tutti
                                                  i pasti). Per altri, invece, la consegna a
                                                  domicilio del pranzo permette di rispar-
                                                  miare tempo e diversificare i pasti senza
                                                  doverci pensare in anticipo.

16
Per molti ristoranti, le consegne sono un’occasione
                           per acquisire nuovi clienti.

     I servizi di consegna e vendita da asporto     Ma questo tipo di servizio di ristorazione
     hanno successo in particolare tra la ge-       non è limitato a una sola generazione.
     nerazione Y, quella dei millennial, nati tra   Quest’anno anche i meno giovani ne
     l’inizio degli anni Ottanta e la fine degli    hanno approfittato! Durante il secondo
     anni Novanta. Questo tipo di consumo           confinamento, hanno effettuato il 16%
     permette loro di provare diversi ristoran-     degli ordini totali, rispetto all’8% dello
     ti senza dover rinunciare alle comodità        stesso periodo nel 2019.
     di casa. Nel 2019, il 70% dei millennial ha
     effettuato regolarmente ordini con consegna
     a domicilio.

17
Sandrine Gleizes, titolare di diversi ristoranti,
              tra cui Baïla Pizza e Vittorio Beltramelli, titolare
                        del ristorante parigino Giusè

     In che modo il COVID-19 ha influito
     sulla vostra attività?
                                                                            01
     Sandrine : Baïla Pizza ha avuto la fortuna di es-
     sere già abituata alla vendita da asporto. I nos-
     tri ristoranti hanno chiuso, ma eravamo pre-
     parati a proporre il nostro menù in consegna a
     domicilio o da asporto. Il vero cambiamento è
     stato rappresentato dall’arrivo della clientela
     di altre strutture, che non hanno potuto rima-
     nere aperte, e dalle nuove difficoltà vissute da
     molti lavoratori a causa del coprifuoco. Grazie
     alle consegne a domicilio abbiamo acquisito molti
     clienti, tra cui giovani ovviamente, ma anche
     persone di 40-50 anni che, lavorando, non ave-
     vano il tempo di andare a fare la spesa a causa
     del coprifuoco alle 6 o 7 di sera. La consegna
     a domicilio ha permesso di soddisfare le loro
     esigenze.

                                                Quali difficoltà principali avete dovuto
                                                affrontare?

                                                Vittorio : La difficoltà principale è stata sapersi
                                                adattare elaborando un menù pensato proprio per
                                                la vendita da asporto e creando il nostro servizio
                                                di consegne a domicilio, che ci ha permesso,
                                                tramite un sito web, di effettuare consegne
                                                a Parigi e in buona parte della periferia ovest
                                                della città. Siamo riusciti a creare un nuovo menù
                                                con tante ricette, e in particolare una deliziosa
                                                selezione di piatti street food, come l’arancino
                                                al tartufo, il «ripieno napoletano» e la puccia, il

     02                                         panino tradizionale pugliese.

18
Sandrine : Nonostante la vendita da              la come antipasto o i muffin per dessert!
     asporto faccia parte del nostro DNA, ab-         Abbiamo anche cambiato tutte le confezioni
     biamo presto capito che non era adatta a         per ridurre il più possibile la quantità di rifiu-
     tutti i nostri piatti. Abbiamo quindi ridot-     ti e aumentare il valore del servizio. Per noi
     to il menù e ci siamo concentrati su pizze,      è importante distinguerci fornendo un
     insalate e antipasti. I nuovi clienti ci hanno   servizio personalizzato. Se i prodotti sono
     spinto a proporre piatti diversi, anche          di buona qualità, devono esserlo anche le
     se non sono quelli che prepariamo più            confezioni.
     volentieri, come i bastoncini di mozzarel-

     03

     Quali sono i vantaggi e gli svantaggi
     della vendita da asporto e in conse-
     gna a domicilio?

     Sandrine : Si tratta di due modalità di          rispetto a quelli che acquistano da asporto
     consumo comode per i clienti e sono cer-         o quelli che, prima, consumavano diret-
     ta che continueranno a crescere. Alcuni          tamente nel locale. È anche importante
     sono anche pronti a pagare di più per non        imparare a lavorare efficacemente con
     dover uscire e, ora che hanno preso ques-        le aziende di consegna a domicilio. Se il
     ta abitudine, non torneranno indietro. Per       prodotto non arriva in buone condizioni,
     noi questo comporta una maggiore visibilità      i consumatori non distinguono necessa-
     e la possibilità di avere un target più ampio!   riamente il lavoro del ristorante da quello
     D’altra parte, i clienti che ordinano            di consegna.
     a domicilio hanno aspettative maggiori

19
04

     E il servizio in sala?

     Vittorio : Ovviamente il servizio di ris-        clientela sono il fulcro del nostro mestiere.
     torazione in sala è imbattibile ed es-           È molto frustrante non poter illustrare
     senziale per una cucina di qualità come          ai clienti il piatto che degustano, par-
     quella italiana. Permette infatti ai clienti     lare loro della provenienza dei prodotti,
     di consumare il piatto meno di due minuti        ecc. Siamo appassionati: sviluppiamo i
     dopo la sua preparazione, oltre a consentire     nostri piatti e scegliamo i prodotti diret-
     di giocare sull’aspetto visivo e sull’atmosfe-   tamente con Carniato, il nostro distribu-
     ra, che da Giusè è un grandissimo punto          tore. Abbiamo persino raccolto i limoni
     di forza!                                        direttamente in Italia per produrre il
                                                      nostro limoncello. Insomma, deside-
     Sandrine : Il servizio di ristorazione in        riamo condividere tutto questo e non
     sala continuerà a essere il nostro preferito     poterlo fare è difficile.
     perché la condivisione e il contatto con la

20
« Casa dolce casa »
     La crescita della vendita da asporto e della consegna a domicilio

           I nostri consigli per distinguersi dalla concorrenza

     01                                 Proporre un menù adatto

                                        È importante proporre alla clientela dei
                                        piatti adatti a un consumo rapido (finger
                                        food, street food, ecc.), ma l’interruzione
                                        del servizio in sala ha causato un’evolu-
                                        zione della domanda e il desiderio nei
                                        consumatori di mangiare a casa piatti
                                        elaborati come quelli del ristorante. Ma
                                        senza esagerare! Per i ristoratori che si
                                        affacciano ora al mercato della vendita
                                        a distanza, l’ideale è creare un menù sem-
                                        plice con pochi piatti emblematici: una
                                        selezione di pietanze antimalumore facili da
                                        consumare e uno o due piatti variabili in edi-
                                        zione limitata. In questo modo la clientela
                                        vorrà consultare regolarmente il menù
                                        per scoprire le novità e la cucina potrà
                                        lavorare con maggiore dinamismo grazie
                                        alle nuove ricette proposte in funzione
                                        delle stagioni e delle tendenze.

21
Largo alle verdure!                           con piatti speciali oppure opzioni parti-
                                                   colari, è essenziale. Si stima che il 2% della
     Per aumentare le possibilità di soddisfare    popolazione francese sia vegetariano e/o
     una clientela ampia è importante proporre     vegano, ma anche molti «semivegetariani»,
     piatti vegetariani e vegani. Non trascurare   che progressivamente limitano il consu-
     questi nuovi consumatori che alimenta-        mo della carne, si interessano a questi
     no un mercato sempre più promettente          stili di vita alternativi.

22
Comunicare con la comunità                                                       02
     Ora che i clienti non possono andare nei
     ristoranti, tocca a questi ultimi andare
     dai clienti. Insomma... ci siamo capiti! Per
     distinguersi dalla concorrenza, è importante
     lavorare sulla propria comunicazione. Per
     esempio, può essere interessante comu-
     nicare mediante newsletter inviate setti-
     manalmente, o anche semplicemente sui
     social media, in particolare su Instagram. Si
     curano in tal modo le relazioni umane,
     si mette in valore il menù e si condivide
     il lavoro fatto al ristorante in modo che
     ogni ordine sia un successo.

                                                     A distanza... ma non solo!

                                                     Per mantenere una relazione con la clien-
                                                     tela, si possono personalizzare gli ordini
                                                     con un messaggio scritto a mano su un
                                                     biglietto o direttamente sulla busta per
                                                     la consegna. L’importante è dimostrare ai
                                                     clienti di non averli dimenticati e che ognu-
                                                     no di loro è unico.

23
03

     Scegliere confezioni ecosostenibili            Vuoto a rendere per tutti

     I consumatori sono sempre più attenti          Per soddisfare efficacemente le richieste
     all’impatto ambientale. Il riciclaggio e la    di maggiore responsabilizzazione,
     riduzione dei rifiuti sono temi importanti,    è possibile proporre un servizio di vuoto
     che occupano un ruolo centrale nella nos-      a rendere che permetta a clienti e ristoranti
     tra società. Devono pertanto essere presi      di ridurre i rifiuti generati e consenta inoltre
     in considerazione il più possibile da tutti    di avere una riduzione sull’ordine successivo.
     noi... e quindi anche dai ristoranti.          Bottiglie e recipienti in vetro, contenitori
     Per ogni ordine, è fondamentale limitare il    lavabili e riutilizzabili e non solo: le solu-
     numero di tovaglioli, posate monouso           zioni per implementare il vuoto a rendere
     e confezioni non riciclabili.                  nei ristoranti sono molte.

24
« Casa dolce casa »
                  Cucine fantasma che non passano inosservate

                              Cucine fantasma ma non troppo

     Anziché adattarsi a un nuovo tipo di          s’intende un ristorante che non propone ser-
     consumo, alcuni decidono di puntare           vizio in sala e non accoglie la clientela nella
     tutto su un modello completamente nuo-        propria struttura. Poiché non è possibile
     vo, dedicandosi soltanto alla vendita in      mangiare nel locale né prendere da as-
     consegna. Mentre molti ristoratori            porto, tutti gli ordini vengono effettuati
     aspettano con impazienza che i locali         a distanza e consegnati direttamente
     possano riaprire, a crisi sanitaria finita,   all’indirizzo indicato dai clienti.
     altri hanno rinunciato a sedie e tavoli
     per restare sempre in cucina. Per «dark
     kitchen», ovvero «cucina fantasma»,

25
Queste cucine discrete, persino invisibili,   Grazie all’ottimizzazione delle spese di
     sono nascoste al pubblico e comporta-         gestione, i nuovi ristoratori possono de-
     no numerosi vantaggi per i ristoratori.       dicare gli investimenti allo sviluppo del/i
     Tra questi, vi sono la riduzione impor-       menù, del/i concept e della/e marca/
     tante dei costi legali alla gestione della    marche. Al plurale, perché ormai esistono
     clientela, ma anche il risparmio dovuto       diversi modelli di cucina fantasma.
     all’affitto di un locale chiuso, non ad uso
     commerciale, spesso situato in una zona
     meno frequentata e quindi... meno caro!

26
« Questione di sopravvivenza » :

     alcuni ristoranti, dopo aver adottato il
     modello dark kitchen per forza di cose,
     hanno scelto di continuare a lavorare
     nonostante le chiusure dei locali per le
     restrizioni legate alla crisi sanitaria. Per
     questi imprenditori, si tratta di un buon
     modo di provare nuove idee ed esplorare
     nuovi mercati. Permette anche di conti-
     nuare a dare lavoro ai propri dipendenti
     e non perdere la motivazione.

                                                    « Un successo difficile da gestire » :

                                                    questi ristoranti, che spesso fanno capo
                                                    a catene molto popolari e apprezzate
                                                    dalla clientela, affittano talvolta delle
                                                    seconde cucine dedicate esclusivamente
                                                    agli ordini in consegna. In questo modo,
                                                    possono continuare a sviluppare la clientela
                                                    e il fatturato ed evitare la gestione talvolta
                                                    complicata dei runner nelle sale dei
                                                    ristoranti.

27
« Fucina e laboratorio di idee» :

     quando cucina e marketing si incon-           azienda innovativa fondata da un ex
     trano, nascono tanti nuovi ristoranti pen-    dirigente di Deliveroo, DEVOR (prima
     sati dagli imprenditori per soddisfare le     nota come Dark Kitchen) e Not So Dark,
     tendenze. Spesso le start up creano così,     che ha appena raccolto oltre 20 milioni
     una dopo l’altra, nuove idee di ristoranti.   di euro con il suo progetto di una ventina
     E gli affari vanno a gonfie vele! Per ci-     di marche virtuali.
     tare alcuni esempi, menzioniamo Taster,

      Affinché le dark kitchen possano esistere    La maggior parte delle cucine fantasma
       sul lungo termine, sarà però necessario     subappalta le consegne, il che comporta
          sviluppare un servizio di consegna       commissioni spesso elevate e un certo
                 efficace e redditizio.            livello di dipendenza, che in molti cerca-
                                                   no di superare.

28
Ma che bella Italia !
                                        La favorita

     La situazione sanitaria non ha intaccato per nulla l’amore dei francesi per la cucina
     italiana. Le specialità italiane sono, per definizione, gustose, appaganti, convi-
     viali... e, nell’attuale contesto sanitario senza precedenti, i pasti sono, più che
     mai, momenti di condivisione ai quali la cucina italiana si presta particolar-
     mente bene. Allora via! Si parte per l’Italia in un viaggio ricco di sapori!

29
Ma che bella Italia !
                           La cucina italiana va per la maggiore

     L’Italia è in voga... e non è una novità!         in testa alla classifica dei piatti più ordi-
     Da diversi anni, la pizza è il piatto più ordi-   nati, prima degli hamburger e del sushi.
     nato nelle consegne a domicilio. Non siamo        Infatti, nel 2020, la pizza ha rappresentato
     noi a dirlo! Secondo le statistiche annuali       il 26,47% degli ordini, rispetto al 26,89% nel
     pubblicate dalla piattaforma Just Eat nel         2019 e al 27,94% nel 2018.
     suo rapporto Datalicious 2020, la pizza è

30
L’epidemia di COVID-19 è stata rivelatrice di tendenze
                     e causa di evoluzione delle aspettative
                                dei consumatori.

                         Come esempi delle tendenze principali, citiamo:

           01
                                                                            03

            Il bisogno di ritrovare se stessi attraverso   Il desiderio di mangiare piatti
            i piaceri semplici della vita                                      di qualità

     02
     Un ritorno all’essenziale con la volontà di consu-
     mare meno e meglio
                                                                                   04
                                                            Una maggiore attenzione al prezzo,
                                                            alla provenienza e alle qualità nutritive
                                                            dei prodotti acquistati

31
Carniato, per amore dell’Italia

        Carniato, leader della distribuzione         Per spiegarci come sia riuscita a convin-
           di prodotti italiani in Francia,          cere i palati più raffinati, ma anche come
       accompagna i propri clienti da ormai          si sia adattata alla situazione eccezio-
                    oltre 65 anni.                   nale che stiamo attraversando, Pierpaolo
                                                     Colucci, Direttore Acquisti e Marketing di
                                                     Carniato, ha risposto a cinque domande
     Creata nel 1955 da due immigrati italiani       sul mestiere della distribuzione.
     che volevano continuare a consumare
     i loro prodotti tipici, l’azienda si è guada-
     gnata la fiducia dei ristoratori e di altri
     professionisti del settore alimentare
     francese.

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Pierpaolo Colucci, Direttore Acquisti e Marketing di Carniato,
      ha risposto a cinque domande sul mestiere della distribuzione.

     Secondo Lei, perché Carniato è il
     leader della distribuzione di prodot-
                                                          01
     ti italiani in Francia?

     Ciò che ci distingue è il nostro vastissimo
     catalogo di prodotti.

         Proponiamo quasi 2000 articoli e
      collaboriamo con oltre 160 produttori,
      tutti italiani, tutti legati alla tradizione
                 del nostro bel paese..

     Tutte le regioni italiane, da nord a sud,
     trovano posto nella nostra offerta. Ab-
     biamo incluso molte specialità regionali,
     talvolta rare e poco diffuse, anche in          i produttori, in quanto permette di vendere
     Italia! Ricotta di bufala, pomodorini del       a prezzi più elevati. Noi facciamo il possibile
     Piennolo del Vesuvio, oltre 100 diversi tipi    per contenerli in modo da garantire l’accesso
     di pasta... Carniato rappresenta l’Italia in    ai migliori prodotti italiani.
     tutte le sue forme.
                                                     Infine, siamo molto legati alle aziende con
     Inoltre, ci impegniamo costantemente            cui collaboriamo. Siamo fedeli e non faccia-
     per garantire un giusto rapporto qualità/       mo affari con chiunque. La nostra etica e la
     prezzo. Sappiamo che, per i produttori          riconoscenza verso i nostri produttori storici sono
     italiani, il mercato francese non è come        mportantissime. Se siamo arrivati fin qui,
     quello locale, soprattutto in termini           è grazie a loro, e vogliamo fare le cose come
     di margine. L’estero è l’eldorado di tutti      si deve.

33
Come selezionate i prodotti da inclu-
     dere nel catalogo?

     Partecipiamo a numerose fiere di settore         quella dei pomodori a San Marzano...Sia-
     e facciamo spesso visita ai nostri fornito-      mo a contatto diretto con la produzione.
     ri, che ci presentano i loro nuovi prodotti.
     Quando andiamo in Italia, più di 12 volte        A volte creiamo i nostri prodotti. Qual-
     all’anno, giriamo i ristoranti, i piccoli ne-    che anno fa, abbiamo notato il successo
     gozi di quartiere ma anche i supermercati        crescente del tartufo. Allora, come ancora
     per osservare le tendenze.                       oggi, la burrata era tra i nostri prodotti
                                                      più richiesti e così abbiamo avuto l’idea
     Il nostro lavoro non si limita però al           di creare una burrata al tartufo in modo
     reperimento dei prodotti. In un anno,            da unire due delle principali tendenze
     visitiamo in genere più di una cinquantina di    della gastronomia italiana. Abbiamo svi-
     produttori per assicurarci che tutto proceda     luppato questa nuova idea insieme alle
     bene e che la tecnica e la qualità caratteris-   nostre aziende partner, attraverso molte
     tiche dei prodotti che vendiamo siano ancora     prove e varie sessioni collettive di valida-
     intatte. Tutto il team partecipa a momen-        zione in occasione delle commissioni
     ti intensi, quali la raccolta delle olive o      di degustazione.

      02

34
Come garantite la freschezza dei                  03
     vostri prodotti?

     Effettuiamo molti controlli qualità dei pro-
     dotti. Nel corso di un ordine a uno dei nostri
     produttori italiani il primo controllo avvie-
     ne al momento del ritiro presso il luogo
     di produzione, il secondo al transito
     attraverso la nostra piattaforma logisti-
     ca a Milano e il terzo all’arrivo da noi, in
     Francia. In ogni caso, tutti i nostri
     prodotti sono sottoposti a controlli
     aleatori, anche una volta arrivati nei nos-
     tri magazzini. La piattaforma logistica
     di Milano è molto importante, in quanto
     ci permette di spedire facilmente e rapi-
     damente in Francia. Nel nostro mestiere
     la massima rapidità è fondamentale,
     quindi serve un’ottima organizzazione
     logistica e a tal proposito Milano è una
     città strategica: è la destinazione di spe-
     dizioni giornaliere dei produttori italiani.
     I nostri prodotti freschi, quindi, arrivano tra
     le 24 e le 48 ore dopo la produzione. Si trat-
     ta, quindi, di prodotti davvero freschissimi
     e senza intermediari.

                                                       Come si riconosce un buon prodotto
                                                       italiano?

                                                       La prima caratteristica di un buon
                                                       prodotto italiano è il marchio DOP per
                                                       l’innovazione. L’Italia è il paese con il
                                                       maggior numero di prodotti DOP e IGP al
                                                       mondo. È un indicatore di qualità e prova di
                                                       una tecnica unica, definita da un capitolato
                                                       d’oneri preciso e, ovviamente, nel rispetto
                                                       delle tradizioni. Garantisce anche la zona
                                                       di produzione del prodotto, il che non va
                                                       sottovalutato in un paese come l’Italia,
                                                       dove le regioni hanno una grande impor-

          04
                                                       tanza.

35
In che modo la crisi sanitaria
     ha influito sul mestiere della distri-
     buzione?

     Per adattarci alla situazione, abbiamo             una riduzione delle quantità ordinate e
     dovuto ottimizzare le interazioni tra              poco interesse per i grandi formati e per
     acquisto, vendita e approvvigionamento.            l’acquisto all’ingrosso. Abbiamo dedica-
     Siamo riusciti a mantenere un contatto             to le nostre attenzioni agli articoli di base,
     con i nostri fornitori pur non potendo             elaborato carte essenziali e proposto nuovi
     fare loro visita. Abbiamo infatti pianificato      formati che si prestano a un consumo
     delle riunioni settimanali in videoconfe-          individuale, come il vino monodose da
     renza. Inoltre, abbiamo organizzato le             20 cl. La ciliegina sulla torta: abbiamo
     commissioni di degustazione a distanza             continuato a proporre atelier di cucina
     e rielaborato la nostra offerta in funzione        gratuiti insieme al nostro chef siciliano
     delle tendenze della vendita da asporto            Giovanni, per chi volesse formarsi sulle
     e della consegna a domicilio. Per quan-            nuove tendenze legate alla vendita
     to riguarda i clienti che hanno potuto             da asporto e allo street food.
     continuare a lavorare, abbiamo notato

               « La mia specialità italiana preferita è un piatto tipico di Milano: il risotto
           alla milanese con l’ossobuco. Una vera prelibatezza, da assaporare nel ristorante
            a gestione familiare Trattoria Milanese, a qualche minuto a piedi dal Duomo »

                     Pierpaolo Colucci, Direttore Acquisti e Marketing di Carniato

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Tutto il team Carniato è felice di dare nuovamente vita, insieme,
allo stile di vita italiano... che sia a casa, al tavolo di un ristorante
o in una busta da asporto!

Carniato :
6 route de Stains, 94380 Bonneuil-sur-Marne, France

+33 (0)1 43 77 39 49
www.carniato.fr
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