Creare e utilizzare un canale Telegram per la diffusione di materiali didattici
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Creare e utilizzare un canale Telegram per la diffusione di materiali didattici A cura dell’Animatore digitale I.C.S. Ragazzi d’Europa di Casalnuovo di Napoli *** Per quanto il più diretto concorrente – parlo ovviamente di WhatsApp – sia ancora il più utilizzato nel mondo, sarà il caso di dire che l’applicazione di messaggeria di gran lunga più potente in circolazione è Telegram. Tra le tante funzionalità che essa implementa, quella che ci interessa, in questa sede, è la possibilità di gestire canali. Ma che differenza c’è tra un gruppo e un canale? Per comprenderlo, basta pensare ai canali radio o TV. Molte persone seguono contemporaneamente una trasmissione, ma ognuna di loro non sa chi sono le altre, né, tanto meno, ne conosce i recapiti. Allo stesso modo, in Telegram, chi segue un canale non sa chi sono gli altri utenti collegati al canale, non vede né i loro nomi, né, tanto meno, i numeri di telefono. Si comprende bene come questo sia un enorme vantaggio per la privacy. Rispetto ai canali radiotelevisivi, inoltre, c’è un vantaggio: per recepire contenuti da un canale TV occorre che l’utente decida autonomamente di accendere il televisore e collegarsi. Con Telegram è l’amministratore a decidere di inviare una notifica ogni volta che viene pubblicato un contenuto. In questo modo si può raggiungere un numero, anche alto, di utenti in pochi secondi e avvisarli che ci sono contenuti nuovi (arriverà il classico beep). Data la sua natura, Telegram è adatto a inviare risorse anche a un gruppo di alunni, nel rispetto della privacy di ognuno. Per farlo, occorrerà creare un canale. Vediamo come. Per prima cosa, scarichiamo e installiamo Telegram da Google Play. NB: l’icona giusta è quella qui sopra. In secondo luogo, occorre cliccare sull’icona menu (le tre lineette in alto a sinistra) e poi su Nuovo canale. Nella scelta del nome, occorrerà essere ‘esclusivi’, dando al canale un nome che sarà inconfondibilmente identificabile. Ciò serve perché, se sceglieremo di rendere pubblico il canale, occorrerà che non vi siano in giro altri canali con lo stesso nome. Inutile scegliere, per esempio, terzab (quante terze B ci sono al mondo?). Meglio scegliere qualcosa come profrossiterzabdeamicis (si utilizzino solo lettere minuscole, senza spazi). È possibile inserire una piccola descrizione del canale, che gli utenti vedranno quando lo visiteranno. 1
Proseguendo, verrà chiesto di fare la scelta più importante: impostare il canale come pubblico o privato. Ma che differenza c’è e quali vantaggi/svantaggi si presenteranno? Vediamolo schematicamente. Canale privato Canale pubblico Vantaggi Vantaggi Nessun utente si potrà aggiungere al canale L’amministratore, diffondendo il nome del senza l’invito dell’amministratore. Ciò consente canale, permetterà agli utenti di aggiungersi un controllo totale degli utenti aggiunti. autonomamente. 2
Svantaggi Svantaggi L’amministratore dovrà essere in possesso In teoria, anche persone indesiderate si preventivamente dei numeri di telefono degli potranno aggiungere al canale. utenti che vuole aggiungere al canale La questione della sicurezza, in questo caso, è davvero marginale: in un canale destinato a venti- venticinque persone, se si imbosca un estraneo, si vede comunque. Diciamo, semmai, che c’è il pericolo opposto: se si lascia agli alunni la possibilità di decidere, è probabile che un certo numero di essi non si aggreghino, perché disinteressati. In quel caso, aggiungerli a monte farà in modo di poterli raggiungere tutti. NB: sia nei canali pubblici che privati l’amministratore può aggiungere utenti di propria iniziativa. Basterà cliccare su Iscritti e poi su Aggiungi iscritto. Ovviamente, per aggiungere un utente, occorrerà essere in possesso del suo numero di telefono e occorrerà che l’utente abbia installato Telegram sul suo dispositivo. Ma Telegram non sarebbe davvero così efficiente se non lo si potesse usare anche via computer, sincronizzandolo con il proprio smartphone. A tal proposito, diamo qualche indicazione. Innanzitutto, occorre raggiungere sul proprio computer l’indirizzo https://web.telegram.org. Si aprirà la pagina di login. Nel campo Numero di telefono, inserire quello dello smartphone che vogliamo sincronizzare e andiamo avanti. Un attimo dopo, sul cellulare, ci arriverà un codice di conferma, che dovremo inserire sul computer. E basta. Tutto qui. Magicamente, sul nostro browser comparirà una schermata che emula la nostra App sul cellulare, grazie alla quale potremo comunicare e, soprattutto, inviare file e materiali di varia natura. Chiudiamo con alcune osservazioni tecniche. 3
La prima riguarda i canali pubblici. Come detto, se un docente crea un canale pubblico, può semplicemente comunicare il nome del canale ai ragazzi, che lo potranno cercare autonomamente e unirvisi. Questa operazione prevede l’aggiunta della chiocciola al nome scelto al momento della creazione. Nel nostro esempio, il docente dovrà dire ai ragazzi di cercare il canale @profrossiterzabdeamicis. Una volta installato Telegram, tramite la funzione di ricerca i ragazzi troveranno il canale molto facilmente, digitando la stringa in grassetto. La seconda riguarda la fruizione di un canale via Web. Si sarà notato che, con i canali pubblici, Telegram suggerisce un Link permanente. Nel nostro esempio, esso è: https://t.me/profrossiterzabdeamicis. Se i ragazzi lo raggiungono tramite il browser di un computer, vedranno questo Anche se Telegram invita a scaricare un emulatore, in realtà non c’è bisogno di installare nulla. In pratica, Telegram crea una pagina dedicata ad ogni canale pubblico creato, che tutti possono visitare, se l’amministratore del canale lo pubblicizza. L’ultima raccomandazione riguarda la privacy personale, se si utilizza Telegram su un computer. Occorre tenere presente che, una volta sincronizzato il computer con il nostro telefono, chiunque raggiunga, sul computer sincronizzato, il sito https://web.telegram.org vedrà le nostre conversazioni, come se avesse il nostro smartphone in mano. Ciò può essere estremamente lesivo della privacy. Pertanto, se il nostro computer è accessibile a più persone, è buona norma, alla fine di ogni sessione di lavoro, cancellare la Cronologia del browser e assicurarsi che la disconnessione sia avvenuta rientrando all’indirizzo in oggetto e verificare se il telefono ancora connesso (se non lo è, il computer ci chiederà di nuovo di inserire il numero di telefono, cosa che, ovviamente, non faremo fino a che non dovremo rimetterci al lavoro su quel PC). Ultimo aggiornamento di questo tutorial 07 marzo 2020 4
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