Covid-19: inquinamento, impronta ecologica e clima
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Scienze Covid-19: inquinamento, impronta ecologica e clima Proposta di strategia per le aree interne e progetto “Borghi del benessere” di Teresa Pandolfi, Giovanni Misasi e Matteo Olivieri* Q uesto studio si inserisce nel solco del position zia Europea per l’Ambiente (Eea) e dell’Agenzia Spaziale paper della Società Italiana di Medicina Am- Europea (Esa), sono tra le più inquinate d’Europa. Anche lo bientale (2020), dei dati della Agenzia Europea studio di Watts e Belesova (2019), pubblicato su The Lancet, per l’Ambiente (EEA) e dell’OCSE (2020), e del conferma che l’Italia è il primo paese in Europa, e l’undicesi- working paper della università di Harvard (Wu mo nel mondo, per numero di morti premature causate dalla et al., 2020), secondo cui il meccanismo di contagio del Co- esposizione alle polveri sottili Pm2,5. vid-19 sembrerebbe collegato all’inquinamento atmosferico, Similitudini sono state notate anche con la provincia cine- che funge da vettore di trasporto del coronavirus. se di Wuhan e la regione autonoma spagnola di Barcellona, Anche le rilevazioni ambientali condotte nella regione pure fortemente colpite dal coronavirus e aree fortemente Calabria dalla Associazione Scientifica Biologi Senza Fron- inquinate. Tale evidenza ha indotto ad ipotizzare che i livel- tiere (ASBSF) durante il periodo di lockdown, sembrano li di inquinamento atmosferico possano essere associati alla confermare tale ipotesi, nel confronto con altre regioni ita- diversa propagazione dell’epidemia, attraverso la presenza liane. di polveri sottili nell’aria (Pm10 e il Pm2,5), le quali – fun- L’implicazione principale di questo studio è che la tutela gendo da vettori di trasmissione del virus – ne amplificano della salute umana e quella del nostro pianeta sono attività la diffusione spaziale. interconnesse, e ciò delinea nuove prospettive nella piani- In particolare, tenuto conto che il principale sintomo del ficazione territoriale ed urbanistica in ottica ecosostenibile. coronavirus sono le complicanze respiratorie, si è ipotizzata Per supportare un cambio di paradigma, che ormai appa- una correlazione tra la esposizione prolungata agli inqui- re non più rinviabile, viene presentato il progetto “i Borghi nanti atmosferici e la maggiore vulnerabilità al coronavirus. del Benessere”, il cui obiettivo è la promozione di un con- Infatti, le polveri sottili presenti nell’aria hanno dimensioni cetto di sviluppo sostenibile che sia al contempo diffuso, tale microscopiche, nell’ordine di diametro uguale o inferiore a cioè da invertire la tendenza alla concentrazione di risorse 10 millesimi di millimetro e, attraverso le vie respiratorie, nei centri urbani, e partecipato, attraverso forme decentrate riescono a penetrare stabilmente nei polmoni, causando per- di governance territoriale, che combattano lo spopolamento ciò infiammazioni e rischi per la salute. in atto nelle aree interne e valorizzino i borghi, quali cerniera La pericolosità di tali polveri sottili è poi direttamente tra aree urbane, agricole e naturali. proporzionale alla loro dimensione: infatti, tanto più piccole sono tali particelle, tanto più facilmente esse vengono inala- Covid-19 e inquinamento atmosferico te nel sistema respiratorio e, quindi, danneggiare gli alveoli In Italia il Covid-19 ha colpito le regioni del Nord e ha polmonari. risparmiato quelle del Sud. In particolare, la pandemia ha colpito duramente le aree della Pianura Padana (Piemonte, Cambiamenti climatici e protezione della salute umana Lombardia, Emilia-Romagna) che, in base ai dati dell’Agen- Il termine particolato indica un insieme di sostanze co- stituite da polveri sottili, fumo, microparticelle o anche so- stanze liquide che rimangono sospese in atmosfera e – in * Comitato tecnico-scientifico della Associazione Scientifica Bio- presenza di particolari condizioni climatiche, come la assen- logi Senza Frontiere (ASBSF), Cosenza, presidenza@asbsf.it. za di piogge o di venti prevalenti – determinano un duraturo peggioramento della qualità dell’aria respirata e quindi un 100 Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021
Scienze l’ozono), seguita da Lodi con 135 (55 per Pm10 e 80 per ozono) e Pavia con 130 (65 superamenti per entrambi gli inquinanti. Limitando l’attenzione al solo parametro Pm10, in base ai dati forniti da Legambien- te, la città di Torino (centra- lina Grassi) si colloca ancora una volta in testa alla classifi- ca italiana per numero di sfo- ramenti annuali delle soglie di legge (86 giorni/anno), © Nhemz/shutterstock.com seguita da Milano (centrali- na Marche) con 72 giorni/ effetto “aerosol”. anno di sforamenti e Rovigo (centro) con 69 giorni/anno, Se di origine antropica, il particolato è il risultato dei pro- e poi Frosinone (scalo), Venezia (Beccaria e Tagliamento), cessi di combustione termica nel settore dei trasporti, nelle Alessandria (D’Annunzio), Padova (Arcella), Pavia (P.zza attività che utilizzano sostanze chimiche volatili (quali sol- Minerva), Cremona (P.zza Cadorna) e Treviso (S. Agnese), venti e carburanti), in impianti industriali a ciclo continuo dove i giorni di superamento dei limiti di legge sono com- come centrali elettriche o termovalorizzatori, nei sistemi di presi tra 68 e 62 giorni all’anno. riscaldamento o refrigerazione in aree ad alta concentrazio- ne antropica, come pure in agricoltura intensiva, mediante Impronta ecologica e livello di antropizzazione l’utilizzo di fertilizzanti azotati che causano la dispersione di La ”impronta ecologica” (ingl. “carbon footprint”) è un ammoniaca in atmosfera. parametro utilizzato a livello mondiale per la stima delle Inoltre, le polveri sottili possono essere causate indiret- emissioni di gas clima-alteranti, responsabili del riscalda- tamente da comportamenti predatori posti in essere dagli mento del pianeta, cioè il c.d. “effetto-serra”. Il Protocollo esseri umani, spesso responsabili di incendi boschivi o di di Kyoto definisce sette gas ad “effetto-serra”, ovvero l’a- dissesto idrogeologico nel tentativo di consumare maggiore nidride carbonica (CO2), il metano (CH4), il protossido quantità di suolo per finalità produttive. d’azoto (N2O), gli idrofluorocarburi (HFCs), i clorofuoro- La direttiva europea sulla qualità dell’aria (2008/CE/50) carburi (CFCs), i perfluorocarburi (PFCs) e l’esafluoruro di fissa per il particolato Pm10 il limite medio giornaliero di zolfo (SF6), ma tra essi l’attenzione massima è rivolta alle 50 µg/m3 e max 35 sforamenti in un anno, e quello medio emissioni di anidride carbonica, in quanto gas prevalente in annuale pari a 40 µg/m3. I valori soglia per il particolato natura nonché sottoprodotto delle attività antropiche. ultrasottile Pm2,5 sono ancora più stringenti: infatti, le linee E’ possibile esprimere l’impronta ecologica anche in ter- guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in- mini di “porzione di territorio” (terrestre o acquatico) di cui dicano in 10 μg/m3 il valore associato con elevati rischi per una comunità ha bisogno per riprodurre le risorse consu- la salute umana. mate o per neutralizzare le emissioni inquinanti prodotte. Nonostante ciò, le città italiane sono malate. Secondo Comunemente, il termine viene utilizzato per la stima di l’Ocse (2020), l’Italia registra valori durevolmente al di so- quanti pianeti equivalenti alla Terra sarebbero necessari per pra dei limiti. Inoltre, nel dossier annuale di Legambiente sostenere gli attuali stili di vita umani. “Mal’aria di città” (2020), si legge che il 2019 è stato un In base ai dati del 2019 forniti dal Global Footprint “anno nero per la qualità dell’aria”, poiché ben 26 centri ur- Network (ma riferiti al 2016), l’impronta ecologica dell’Italia bani sono risultati “fuorilegge” in relazione al superamento è pari a 4,4 ettari pro-capite, equivalenti ad una biocapacità dei valori limite di legge riguardanti le polveri sottili (Pm10) di 0,9 ettari pro-capite ed un deficit ecologico di -3,5 ettari e l’ozono (O3), e 54 città hanno superato il numero massi- pro-capite. Questo significa che viviamo al di sopra delle no- mo di sforamenti di legge, fissato in 35 giorni all’anno per il stre possibilità e, quindi, utilizziamo una quantità di risorse Pm10 e in 25 per l’ozono (O3). naturali incompatibile con la tutela della salute umana. Per il settimo anno nelle ultime dieci rilevazioni condot- Il crescente consumo di suolo, l’utilizzo di processi indu- te dall’associazione ambientalista, è Torino la città d’Italia striali inefficienti e la densità abitativa comportano squilibri col maggior numero di sforamenti (147 “giornate fuorileg- naturali spesso irreversibili, e pongono a rischio la soprav- ge” nel solo ultimo anno, di cui 86 per il Pm10 e 61 per vivenza del genere umano. L’aumento del degrado è visibi- Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021 101
Scienze alcuni casi anche ai massimi storici, con superamenti ge- neralizzati del limite giorna- liero di 50 µg/m3 ad Ales- sandria il 18 ed il 19 marzo, e a Novara il 18 marzo. Tale anomalia è stata motivata dalle autorità competenti con l’arrivo di polveri del deserto. Nuove prospettive nella pia- nificazione territoriale Inquinamento atmosferi- co e cambiamenti climatici sono fenomeni correlati. In- © Anastasiia Tymoshenko/shutterstock.com fatti, il particolato causato dalle emissioni di gas serra ri- le soprattutto nelle regioni industrializzate, dove l’impatto mane in atmosfera sotto forma di black carbon (BC) o di gas ambientale causato dall’antropizzazione è maggiore rispetto quali anidride carbonica (CO2) e ozono troposferico (O3) – al passato, non solo per l’aumento della popolazione, ma sostanze che hanno un potenziale impatto negativo sul clima anche per le maggiori fonti di inquinamento e conseguente e sul riscaldamento globale – oppure finisce nei mari, con- perdita di biodiversità. tribuendo così al fenomeno di “acidificazione degli oceani”, ritenuto causa dell’estinzione di numerose specie viventi. Inquinamento atmosferico a confronto tra regioni italiane Lo sviluppo sostenibile delle aree urbane è una sfida di I campionamenti ambientali eseguiti da ASBSF in Cala- importanza fondamentale per ridurre le emissioni di carbo- bria durante i mesi di marzo e aprile 2020 hanno riguardato nio e, quindi, per proteggere la vita. Per questo motivo esiste le cinque città capoluogo, nonché le aree industriali di Gioia un consenso crescente sul fatto che occorre agire sui fattori Tauro (porto e termovalorizzatore) e Crotone (impianto a precursori dei gas ad effetto serra per mitigare i cambiamen- biomasse), alcuni cantieri della autostrada A2 e in prossimi- ti climatici in atto, tra l’altro progettando gli spazi in maniera tà di svincoli della SS 106, dove si registrano notevoli volu- flessibile, in modo che siano adattabili alle mutate esigenze mi di traffico. La campagna di monitoraggio ha evidenziato di vita. ovunque concentrazioni di particolato atmosferico sottile La sfida di costruire città a emissioni-zero (“carbon neu- (Pm10) e ultrasottile (Pm2,5), nonché di metalli pesanti e di tral”) non è irrealizzabile ma, anzi, è alla nostra portata. inquinanti gassosi (CO e SO2) al di sotto dei limiti di legge. Anche in passato, le epidemie hanno imposto di ripensare I risultati ottenuti confermano, completandole, le rilevazio- urbanisticamente le città e le infrastrutture, in modo da ga- ni della Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente rantire la sicurezza alimentare, la fornitura di servizi pub- della Calabria (Arpacal). blici essenziali, e la amenità di vita in abitazioni ben fatte. Nello stesso periodo, le rilevazioni condotte in Vene- Per riuscire anche questa volta, è fondamentale ripensare to dalla Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale l’impronta ecologica dei processi antropici facendo ricorso (Arpa), evidenziavano diffusi sforamenti delle concentrazio- a tecnologie pulite e a soluzioni innovative derivate dalla ni di Pm10, con valori superiori di oltre il doppio dei limiti scienza, in modo da includere fattori di mitigazione dei ri- di legge. In particolare, nei giorni 27/28/29 marzo 2020, le schi, con particolare riferimento nel settore energetico, dei concentrazioni giornaliere hanno toccato punte di oltre 100 trasporti e delle telecomunicazioni. µg/m3 in tutta la regione, ad eccezione della zona alpina e Occorre implementare azioni in molti direzioni, a parti- prealpina. re da quelle realizzabili con poco sforzo e immediato. Per L’inquinamento da particolato è stato registrato anche esempio, è indispensabile ripensare urbanisticamente le no- in Lombardia, dove i superamenti della concentrazione di stre città, attraverso la trasformazione di aree degradate o Pm10 hanno riguardato quasi tutte le province, con valori marginali in “corridoi verdi”, che – oltre a favorire l’assor- nettamente superiori al limite di 50 µg/m3 per più giorni bimento di inquinanti atmosferici – consentono di dare un consecutivi e nonostante il lockdown. apporto significativo nella lotta alle isole di calore urbano, Infine, in Piemonte si sono registrati aumenti anomali al bilancio energetico e alla rigenerazione di risorse naturali delle concentrazioni di Pm10 nel periodo 16/19 marzo 2020, attraverso l’azione degli insetti impollinatori. In questo pro- con valori superiori non solo alla media del periodo, ma, in cesso di transizione ecologica delle aree antropizzate, che 102 Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021
Scienze vede la biologia in prima linea assieme ad altre discipline to pubblico, e tra esse soprattutto l’economia e la biologia, scientifiche, viene condivisa la necessità di migliorare la qua- dalla cui interazione è sorto un rinnovato interesse verso i lità della vita delle persone attraverso l’utilizzo sinergico e temi dello sviluppo sostenibile. Al centro della discussione non predatorio delle risorse naturali. si è posto il tema della tutela degli ecosistemi, il cui valore è rappresentato dalla riserva di biodiversità anziché dalla sola Il mondo post-pandemia e la simbiosi con l’ambiente riserva di materie prime estraibili. La pandemia di Covid-19 ha messo in luce le debolezze La salute degli ecosistemi è diventata una variabile strate- dell’attuale modello di sviluppo. Improvvisamente ci siamo gica nel mondo post-pandemia, poiché nel mondo animale resi conto che ospedali, mezzi di trasporto pubblico, centri e vegetale è possibile trovare degli alleati per risolvere pro- commerciali e altri luoghi di assembramento possono tra- blemi pratici della vita umana: batteri, funghi, protozoi, al- sformarsi in veicoli di trasmissione del virus, e perfino le ghe, muschi, insetti, pesci, sono “operai” preziosi, in quanto case sono apparse luoghi inospitali dove trascorrere il perio- sono in grado di scomporre le catene chimiche complesse do di isolamento forzato. Nella impossibilità di garantire un e restituire all’ambiente i nutrienti necessari, oltre che l’e- adeguato distanziamento sociale non è rimasta altra scelta nergia creata dalla fotosintesi clorofilliana. Finora abbiamo che fermare tutte le attività produttive e culturali, e così le sottovalutato questo aspetto, ma ora è arrivato il momento nostre città sono diventate in breve tempo degli ambienti di cambiare, e la pandemia ci impone di farlo! Così, dotarsi ostili e inadatti alla vita degli individui. di piani di tutela dell’aria e dell’acqua dall’inquinamento e Perfino le infrastrutture strategiche sono state messe a difendere la fertilità dei suoli, ci offre la possibilità di raf- dura prova: per esempio, il lockdown ha imposto un aumen- forzare le nostre difese immunitarie, smaltire in sicurezza i to dei rifiuti indifferenziati (ponendo così nuove sfide am- rifiuti, produrre energie rinnovabili, garantire la sicurezza bientali), mentre tracce di coronavirus sono state trovate ne- alimentare, e perfino curare certi disturbi della personalità. gli impianti fognari e di depurazione di numerose città (con Per troppo tempo abbiamo tollerato il degrado degli ha- potenziale rischio di contaminazione degli acquiferi dove la bitat pensando che ciò fosse necessario per promuovere lo depurazione è carente). Ci siamo resi conto che © Nhemz/shutterstock.com ogni aspetto del nostro vivere è stato organizzato sulla base di assunzioni rigide, che – se messe in discussione da even- ti di eccezionale gravità – non sono in grado di adattarsi prontamente alle mutate con- dizioni di sistema, e quindi conducono ad un sostanziale peggioramento del benessere. Addirittura, proprio le infra- strutture, progettate per ga- rantire la connessione tra cose e persone, sono apparse inser- vibili nel momento di maggio- re bisogno, e dunque antieco- nomiche a causa di improvvisa carenza di domanda. Tutto ciò ha contribuito a creare la per- cezione di una situazione di precarietà e pericolo, i cui ef- fetti psicologici sono destinati a durare verosimilmente a lun- go nella mente degli individui. In tutto questo rivolgimen- to culturale, nuove discipline scientifiche si sono ritagliate un posto di rilievo nel dibatti- Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021 103
Scienze sviluppo economico. Ed invece tutto ciò si è tradotto unica- delle relazioni mente in un deterioramento della nostra qualità di vita. Si esistenti tra ma- è guardato a foreste, fiumi, mari unicamente come riserve trici ambientali di biomassa da sfruttare a basso costo, mentre poca o nulla aria-acqua-suo- attenzione è stata rivolta ad essi in quanto rigeneratori di lo-energia è risorse naturali, ovvero quali riserve di carbonio in grado di la chiave per © Anastasiia Tymoshenko/shutterstock.com assicurare la prosecuzione della vita sulla Terra. prenderci cura Mai si è guardato agli habitat quale prima linea di difesa fattivamente del contro la diffusione dei virus né mai si è provato a trovare pianeta Terra. soluzioni innovative ai problemi comunitari senza dover per L’iniziativa si inserisce pertanto nel filone della lotta ai forza intaccare il capitale naturale. cambiamenti climatici, e si ripropone di riconoscere ai bor- E, se non si può escludere che in futuro un altro virus ghi il ruolo di cerniera tra aree urbane, agricole e naturali. sconosciuto colpisca duramente il genere umano, non di Nei borghi, infatti, si producono buona parte delle derrate meno è possibile mitigare i rischi di una nuova epidemia, alimentari e le materie prime che trovano un mercato nelle rendendo salubri e ameni i luoghi abitati, e diminuendo la aree a maggiore densità abitativa, come pure i servizi ecosi- dipendenza umana da fonti di energia non sostenibili o da stemici utili alla crescita delle aree urbanizzate. Per esempio, linee di approvvigionamento insicure. Occorre favorire l’a- è nei borghi peri-urbani che inizia la lotta al dissesto idroge- zione dei processi naturali fin dentro le nostre città, preve- ologico o agli incendi, come pure la rigenerazione di capitale nendo l’inquinamento e ogni altra condizione che possa far naturale e la protezione del paesaggio. prosperare i virus. Non deve stupire, pertanto, se tra aree urbanizzate, natu- Dobbiamo ripensare i processi produttivi, in modo da rali e rurali si siano sviluppati storicamente dei rapporti si- poter essere certi che essi continuino ad operare anche in nergici e di mutua dipendenza, tanto che oggi i borghi sono situazioni di emergenza estrema. Soprattutto, abbiamo biso- unanimemente considerati dei presidi avanzati di controllo gno di soluzioni decentrate e ritagliate sui bisogni specifici di aree marginali del territorio, nonché serbatoio di un gran- delle nostre comunità, e la biologia (assieme alle biotecnolo- de patrimonio della nostra cultura. gie) ci aiuta a farlo. Tra i vantaggi di questo approccio vanno citate la possibi- Il campo di discussione è ampio e variegato, ma il di- lità di implementare politiche di coesione dal basso, capaci battito tra discipline scientifiche oggettivamente differenti di ridurre i divari territoriali tra aree centrali e periferiche è possibile perché – in fondo – ad accumunarle c’è la vo- di una nazione, nonché sperimentare un modello di svilup- cazione originaria al sapere olistico, alla poliedricità dell’in- po economico pluridimensionale, disegnato sulla base delle gegno, alla sintesi interdisciplinare, che vede l’essere uma- specificità territoriali anziché essere incentrato sulla indu- no non come una entità isolata o egoista, bensì come parte strializzazione quale unico motore di sviluppo economico. di un ecosistema vivente fatto di relazioni simbiotiche con Tra le numerose azioni finora svolte e/o in itinere, spesso l’ambiente circostante. Solo a partire da un diverso sguardo in collaborazione con scuole e gruppi di animazione locale, sull’umano, le nostre città potranno mutare in meglio in fu- si citano: turo, abbandonando modelli di sviluppo basati sul consumo A) Progetto Sarcopenia irreversibile di suolo, e promuovendo invece una sinergia tra La sarcopenia indica la perdita progressiva di massa ambiente urbano, rurale e forestale. muscolare e la conseguente diminuzione delle forze, che si verifica in prevalenza nelle persone anziane. Con l’avanzare Progetto “Borghi del benessere” dell’età, infatti, gli esseri umani tendono naturalmente a per- Il progetto “I borghi del Benessere”, promosso da ASB- dere parte delle forze fisiche, rendendo l’organismo umano SF, nasce nel 2013 con l’obiettivo di stimolare il dibattito fragile e più esposto alle malattie. Nei casi più gravi, la sarco- pubblico intorno al ruolo strategico dei borghi italiani quali penia è accompagnata dall’insorgere di problemi psicologici, depositari di conoscenze e competenze a rischio di estin- poiché il progressivo deterioramento delle condizioni fisiche zione, e di favorire altresì un nuovo modello di vita sociale, e la conseguente difficoltà nello svolgere le azioni abituali, ecosostenibile, che promuova il contatto attivo delle persone può essere causa di autoesclusione sociale o di depressione, con l’ambiente naturale. soprattutto in quelle persone che con fatica accettano l’inevi- Ad oggi sono 44 i Comuni calabresi che hanno aderito tabile declino fisico. Dal momento che non esistono farmaci formalmente al progetto tramite protocollo di intesa. L’idea in grado di guarire dalla sarcopenia, gli unici rimedi ritenu- di fondo è che la definizione attuale di progresso ha allon- ti efficaci per mantenere un adeguato stato di salute, sono tanato le persone dalla consapevolezza che la sopravvivenza un’alimentazione equilibrata (come la dieta mediterranea), del genere umano dipende dallo preservazione dello stato di una buona idratazione con il giusto apporto di sali minerali, salute del territorio e, pertanto, una maggiore comprensione assieme a una moderata attività fisica e al buonumore. Infat- 104 Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021
Scienze ti, l’esposizio- ze sociali nell’accesso ai servizi essenziali. ne prolungata Purtroppo, ad essere colpite maggiormente dagli effetti ai raggi solari del virus sono state le persone che vivono in aree di degrado favorisce la ambientale o di disagio sociale. produzione di Ripensare l’urbanistica in funzione equa ed ecosostenibile vitamina D, un è dunque una necessità non più rinviabile. Ciò comprende ormone natu- tra l’altro il ripensamento delle funzioni abitative e l’uso di rale ritenuto infrastrutture essenziali, legate alla mobilità (strade, ferrovie, parte del processo di mantenimento del tono muscolare. Tali porti, aeroporti, ecc.), all’educazione (scuole, università), alla attività sono facilitate nei borghi. salute (ospedali, laboratori, case di cura) e alla vita pubbli- Il “Progetto Sarcopenia” intende valorizzare il valore ca (tribunali, uffici pubblici, ecc.). Per questo motivo, vale la sociale degli anziani, favorendone l’attivismo e l’inclusione pena investire per aumentare la capacità di produrre local- sociale, attraverso attività a basso sforzo fisico quali l’orticol- mente le risorse di cui si ha bisogno, decongestionando le aree tura, laboratori di artigianato, incontri culturali (cfr. anche più densamente popolate soprattutto durante lunghi periodi il progetto “Piatto della salute”), attività ricreative all’aper- di confinamento sociale, e e riducendo il rischio sanitario. to (passeggiate ecologiche, giardinaggio, ecc.), scambio di La sfida riguarda un cambio di paradigma nei rapporti conoscenze intergenerazionali, in modo da favorire l’attività tra aree urbane, agricole e naturali, tenendo conto delle im- motoria in un contesto amichevole e accogliente. plicazioni economiche, sociali e ambientali dell’inquinamen- B) Progetto “Piatto della Salute” to atmosferico sulle scelte di pianificazione territoriale, che Il tema del cibo salutare è tornato prepotentemente di at- passano attraverso una riduzione dell’impronta ecologica; la tualità in tutto il mondo. I cibi organici e biologici, in par- tutela della biodiversità; una maggiore resilienza ai cambia- ticolar modo quelli ricchi di aminoacidi, spesso prodotti a menti climatici; la tutela dell’ambiente e lo stile di vita salu- km-zero, risultano particolarmente utili per rafforzare il siste- tare. Tutti elementi che favoriscono il benessere degli indi- ma immunitario, equilibrare il rapporto tra massa muscolare vidui, rendendoli meglio in grado di contrastare le minacce e grassi, contribuire al dinamismo delle funzioni cerebrali e, di agenti patogeni, e possono creare nuove opportunità di quindi, rallentare i processi di invecchiamento naturale. lavoro in settori finora trascurati. Il progetto consiste in più azioni poste sotto la supervisio- ne di ASBSF, tra cui la certificazione dei processi produttivi biologici, il rilascio di marchi di qualità a “denominazione comunale d’origine” (De.Co.), la tutela e la valorizzazione Bibliografia delle varietà di cibo autoctono o a rischio di estinzione (p.e. - European Network for Rural Development, “A Strategy for grani antichi), e la diffusione di conoscenze legate al corretto Inner Areas Italy”, Working document. valore nutritivo del cibo. - ntergovernmental Panel on Climate Change - IPCC (2019) Tale iniziativa è stata poi ulteriormente declinata nel pro- “Special Report on Climate Change, Desertification, Land De- gradation, Sustainable Land Management, Food Security, and getto “Ambasciatori della salute”, volto a identificare dei - Greenhouse gas fluxes in Terrestrial Ecosystems”. testimonial credibili nel diffondere le buone pratiche salu- - Ispra (2020), Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territo- tari nella produzione e nel consumo di cibo nelle comunità riali e servizi ecosistemici” locali, nonché nei progetti-gemelli, a) “Casetta dell’acqua”, - Legambiente (2020), Rapporto “Mal’Aria di città”. che – oltre a contribuire alla riduzione delle plastiche mo- - Ocse (2020), Rapporto “Environmental health and strengthe- ning resilience to pandemics” nouso – intende sensibilizzare le persone sull’importanza di - Rete Rurale Nazionale (2020), Rapporto “Emergenza Co- bere acqua dotata del giusto apporto di sali minerali e priva vid-19. Le azioni della rete a supporto dello sviluppo rurale” di cloro, e b) “Biopackaging”, con la progressiva sostituzio- The New York Times, “239 Experts With One Big Claim: The ne di imballaggi in plastica con bio-polimeri naturali, per Coronavirus Is Airborne”, 4 luglio 2020 esempio quelli ottenuti a partire dagli scarti di produzione - Watts N., Belesova K. (2019), “The 2019 report of The Lancet Countdown on health and climate change: ensuring that the delle arance. health of a child born today is not defined by a changing climate”. The Lancet, vol. 394, isuue 10211, P1836-1878, Conclusioni November 16 Ogni crisi porta con sé la possibilità di ripensare il modo - Wu X., Nethery R.C., Sabath M.B., Braun D., Dominici F. di vivere da lasciare in eredità alle future generazioni. Ciò (2020), “Air pollution and COVID-19 mortality in the United States: strengths and limitations of an ecological regression che il Covid-19 ha insegnato è che l’inquinamento può es- analysis”, Science Advances (in pubblicazione) sere un veicolo di trasmissione di virus insidiosi, ma anche 2012;30(36):4493-4500. doi:10.1200/JCO.2012.39.7695 il fatto che le pandemie mettono in luce le fragilità della so- cietà, con conseguenze da pagare in termini di diseguaglian- Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021 105
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