QUALI ALIMENTI PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO COLORETTALE - ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
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ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE QUALI ALIMENTI PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO COLORETTALE 2 anno VIII www.pacinimedicina.it
2 anno VIII IN QUESTO NUMERO: 3 L’EDITORIALE di Franca Marangoni Direttore Scientifico 4 IL TEMA Franca Marangoni a cura di Elena Mattioli Nuovi dati sui principi della dieta diretta alla prevenzione Direttore Responsabile del tumore del colon-retto Patrizia Alma Pacini 11 L’INTERVISTA ALL’ESPERTO © Copyright by a cura della Redazione di AP&B Nutrition Foundation of Italy Etichettatura degli alimenti: allo studio gli effetti su conoscenze e comportamenti dei consumatori Coordinamento redazionale Risponde Daniela Martini Alessandra Della Mura 14 LA SCHEDA Redazione L’olio d’oliva NFI - Nutrition Foundation of Italy Viale Tunisia 38 - 20124 Milano Tel. 02 76006271 - 02 83417795 Fax 02 76003514 info@nutrition-foundation.it Grafica Pacini Editore Srl Via Gherardesca 1 • 56121 Pisa Tel. 050 313011 • Fax 050 3130300 info@pacinieditore.it • www.pacinimedicina.it ISSN 2531-3908 (online) Edizione digitale febbraio 2021 Periodico mensile – Testata iscritta presso il Registro OPEN ACCESS pubblico degli Operatori della Comunicazione La rivista è open access e divulgata sulla base della licenza CC-BY-NC-ND (Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale). Il (Pacini Editore Srl, iscrizione n. 6269 del 29/08/2001) fascicolo può essere usato indicando la menzione di paternità adeguata e la licenza; solo a scopi non commerciali; solo in originale. Per ulteriori informazioni: https://creativecom- mons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it
L’EDITORIALE C he la prevenzione oncologica vamente impattare sul rischio di svilup- passi anche attraverso l’adozione pare questi tumori. di stili alimentari (oltre che di vita) sani non è certo una novità. Soprattut- Sempre in un’ottica di prevenzione, e to per i tumori del colon-retto, che se- di salute, sta acquisendo sempre mag- condo i dati dell’Associazione Italiana di giore interesse negli ultimi anni il tema Oncologia Medica (AIOM) si sono con- dell’etichettatura degli alimenti, al quale fermati nel 2020 tra quelli maggiormen- è dedicata invece l’Intervista a Daniela te diagnosticati nel nostro Paese, e che, Martini, Ricercatrice del Dipartimento di pur con una riconosciuta eziologia mul- Scienze per gli alimenti, la nutrizione e tifattoriale, sembrano presentare, tra le l’ambiente dell’Università di Milano, che patologie tumorali, la maggiore correla- ha recentemente curato la pubblicazio- zione a fattori nutrizionali. ne di un numero monografico della ri- Tuttavia, la review a ombrello (ovvero vista Nutrients sul tema. Oltre che mez- una revisione delle evidenze più solide disponibili sull’argomento) dalla quale zo di comunicazione delle informazioni prende le mosse il Tema pubblicato in nutrizionali essenziali (lista ingredienti e questo numero di AP&B mette in evi- composizione), l’etichetta in tutte le sue denza la complessità della relazione tra versioni (apposta su retro o fronte del- composizione della dieta e rischio di svi- la confezione dell’alimento) deve essere luppare tumori del colon-retto. Pur con- considerata (e lo è anche a livello nor- fermando i benefici associati all’apporto mativo) sempre più come uno strumen- di fibra, ai livelli di assunzione adeguati to per educare il consumatore, aiutan- di calcio, ai consumi di yogurt e alla mo- dolo a compiere scelte alimentari sane derazione dei consumi di alcol e carni consapevoli. rosse, la review sottolinea infatti anche la necessità di approfondire, con ricer- che mirate e basate su disegni speri- Buona lettura! mentali rigorosi, quanto altre categorie di alimenti (cereali integrali, latte, speci- Franca Marangoni fici pattern alimentari) possano effetti- Direttore Scientifico AP&B ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 3
IL TEMA Nuovi dati sui principi della dieta diretta alla prevenzione del tumore del colon-retto a cura di Elena Mattioli I l consumo di carne è finito anco- della relazione tra alimentazione e sa- ra una volta sulle prime pagine dei lute (Global Burden of Disease Study)3. giornali a seguito di una recente affermazione del neoministro della Il tumore del colon-retto Transizione ecologica Roberto Cin- Il cancro del colon-retto (CRC) rap- golani, che ha invitato a diminuirne il presenta una delle più frequenti consumo per evitare presunti impatti forme tumorali nelle società ad alto negativi sulla salute e sull’ambiente. reddito come la nostra. Secondo i dati Quest’idea rimbalza ormai da anni sul- AIOM-AIRTUM (Associazione Italiana di la stampa ad ampia diffusione, e per Oncologia Medica-Associazione Italia- questo è entrata a far parte delle mol- na Registri Tumori), in Italia nel 2020 le te nozioni che affollano la testa della nuove diagnosi di cancro del colon-ret- popolazione, non sempre corrette. to sono state circa 43.700. La neoplasia A fare il punto del- colo-rettale rappre- le reali conoscenze senta il terzo tumo- sui collegamenti Protettivi latte, latticini, re più diffuso negli tra alimentazione fibre nei cereali integrali, uomini e il secondo e rischio di tumo- mantenendo la varietà tra le donne in tut- re del colon-retto, complessiva dei nutrienti to il mondo. La sua una delle principa- eziologia è mul- li patologie asso- tifattoriale: sono ciate al consumo di carne rossa, arriva coinvolti sia fattori genetici sia am- un’ampia umbrella review pubblicata bientali. Esistono prove che conferma- su Jama Network Open1. I risultati di no come alcuni stili di vita modificabili questa review vanno interpretati anche giochino un ruolo significativo nell’in- alla luce di altre due revisioni della let- sorgenza e nella progressione della teratura di grande ampiezza e rilevan- malattia. Tra questi sono noti l’ecces- za, una focalizzata sugli effetti di salute so di grasso corporeo (sovrappeso e della carne rossa e trasformata (ad ope- obesità), un’alimentazione non equi- ra del gruppo di ricerca NutriRECS)2, e librata, l’abitudine al fumo, la scarsa l’altra basata sull’analisi a livello globale attività fisica e la sedentarietà. 4 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
Umbrella review Si definisce review a ombrello una review di altre reviews o metanalisi. Questo tipo di studio è in grado di integrare le informazioni certe su un determinato argomento, offren- done una panoramica aggiornata e affidabile. Lo scopo è determinare non solo che cosa è noto, ma anche cosa ancora non è noto o ben chiarito e andrebbe quindi indagato con ulteriori ricerche future. I risultati possono talvolta evitare che si promuovano nella po- polazione interventi non adeguatamente supportati da prove e quindi potenzialmente inutili4. La correlazione col cibo: ta assunzione di carne rossa rispet- un’indagine ad hoc to a una minore (RR: 1,13), e un elevato consumo di bevande alcoliche, inteso Alla luce di questi dati epidemiologici, come più di quattro bicchieri al giorno, risulta quindi molto utile l’indagine di in confronto con l’astinenza dall’alcol o Veettil e colleghi, che fornisce un’ade- il consumo occasionale (RR: 1,58). Le al- guata sintesi dei risultati complessivi tre tre correlazioni riscontrate erano nel di 45 metanalisi di studi osservaziona- verso opposto, cioè riducevano l’inci- li prospettici impostati con disegno di denza del tumore in oggetto (l’aumen- studio di coorte. L’obiettivo dell’analisi to del consumo di fibra, di calcio e di era valutare le prove esistenti a confer- yogurt con l’alimentazione). ma dell’associazione tra diversi schemi alimentari, cibi specifici, gruppi di cibi, Scendendo di un gradino nel livello di bevande (incluse quelle alcoliche), ma- affidabilità delle prove troviamo altre cronutrienti e micronutrienti, e l’insor- due associazioni basate su evidenze al- genza di cancro del colon-retto, basan- tamente indicative (Highly Suggestive dosi sulla forza e la qualità delle prove Evidence). Un consumo giornaliero più emerse globalmente. Le prove circa la alto di prodotti caseari come latte, for- correlazione tra un alimento o fattore maggio e yogurt risultava associato a preso in considerazione e l’insorgenza una significativa riduzione del rischio di CRC sono state classificate secondo rispetto alle persone che ne consuma- una scala di forza: convincenti, altamen- vano meno (yogurt OR: 0,81; latticini te indicative, indicative, deboli o non si- RR: 0,83; latte non fermentato RR: 0,85). gnificative. Inoltre è emerso che anche l’assunzio- ne quotidiana di una quantità di alcol Le associazioni emerse moderata, tra uno e tre drink al giorno, Tra le 109 associazioni rilevate negli studi, risulta associata a un incremento di ri- solo 5, pari al 4,6%, erano supportate da schio, se paragonata a un’assunzione prove definite convincenti (Convincing saltuaria o del tutto assente (RR: 1,24). Evidence). Due di queste correlazioni riguardavano un incremento di rischio Infine, scendendo ancora di un livello di tumore del colon-retto: una eleva- nella scala di forza delle prove sulle as- ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 5
La dieta pesco-vegetariana Per dieta pesco-vegetariana si intende un regime alimentare che include frutta, verdura, latte e latticini, uova, pesce, crostacei e molluschi, ma esclude qualsiasi tipo di carne o di prodotto derivato. La dieta semi-vegetariana I semi-vegetariani privilegiano la dieta vegetariana, ma la mettono in atto in modo non rigido, assumendo in modo occasionale anche prodotti di origine animale, compresa la carne. Sono previste però alcune limitazioni, più o meno severe, sulla quantità e/o sulla frequenza di assunzione. sociazioni riscontrate (Suggestive Evi- i folati, la cui associazione inversa con lo dence), è emerso che in 8 associazioni sviluppo di CRC è dimostrata. Meno cer- (7,3%) su 109 si osserva una riduzione to è il ruolo di altre fonti di fibra come del rischio di tumore del colon-retto. la verdura, la frutta e i legumi. Le prove Ciò si verifica in chi aderisce a uno circa i benefici del consumo di frutta e schema alimentare di dieta mediterra- verdura rispetto al rischio di CRC sono nea, a noi ben nota, di dieta sana, di infatti deboli, come hanno riconosciuto dieta pesco-vegetariana, di dieta se- gli esperti del World Cancer Research mi-vegetariana (vedi riquadro) e in chi Fund International. consuma maggiori quantità di cereali integrali, latte non fermentato o assume Non va però dimenticato che, a parte la integratori a base di calcio. L’alimenta- fibra, gli alimenti vegetali contengono zione di tipo occidentale e il consumo vitamine, minerali e polifenoli, che po- di carni trasformate risultano invece trebbero contribuire a un effetto com- associate a un aumento di rischio nel- plessivo favorevole sul rischio oncolo- la popolazione adulta. gico. Per questo motivo rimangono uno strumento di prevenzione plausibile e L’assunzione di fibra alimentare coerente, nonostante le prove dirette di correlazione siano deboli. Sono state Un aspetto sul quale va fatta qualche ri- osservate differenze in base al sesso dei flessione in più è il tipo di fibra alimen- soggetti e associazioni non lineari che tare assunta con la dieta. Nonostante potrebbero attenuare le stime circa i le prove circa l’utilità del suo consumo loro benefici. nel ridurre il rischio di tumore del colon- retto siano solide e convincenti, rimane Secondo gli autori di uno studio statu- poco esplorata la differenza tra gli effet- nitense recente5 il consumo di cereali ti dei vari tipi di fibra. I cereali integrali integrali si associa a una riduzione del sembrano essere particolarmente utili rischio di CRC; quindi, in ambito di pre- perché la fibra che contengono è as- venzione, l’attenzione della popolazione sociata a micronutrienti, per esempio, andrebbe focalizzata sul loro consumo 6 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
specifico, piuttosto che su quello di fi- il Lactobacillus bulgaricus e lo Strepto- bra in generale. Andrebbe inoltre con- coccus thermophilus, potrebbero ridurre siderato che il cancro del colon-retto è i livelli di alcuni carcinogeni come la ni- caratterizzato da un certo grado di fa- troreduttasi, enzimi di origine batterica, miliarità e che è possibile identificare le gli acidi ed i sali biliari fecali. La maggio- lesioni in modo precoce attraverso tec- re correlazione rilevata sulla prevenzione niche diagnostiche appropriate. Potreb- del tumore del colon rispetto a quello be quindi essere di particolare rilevanza del retto potrebbe essere in parte dovu- orientare i consumi alimentari soprat- ta al pH più basso nel colon, che lo ren- tutto nei soggetti ad alto rischio. de più ospitale per i probiotici. Lo yogurt potrebbe ridurre il rischio di tumore Il microbiota intestinale anche esercitando effetti antinfiam- La fibra alimentare viene trasformata matori sulla mucosa del colon e miglio- per opera del microbiota intestinale in rando eventuali disfunzioni della barriera altri composti importanti per la salute intestinale. Dato che i pazienti di sesso della parete del colon, come gli acidi maschile presentano più spesso un’au- grassi a catena corta, e specie il butirra- mentata permeabilità intestinale, gli uo- to. Tra le ipotesi sul meccanismo d’a- mini potrebbero trarre maggiore benefi- zione dei benefici dell’assunzione di cio dall’assunzione di yogurt rispetto alle fibra, infatti, c’è proprio l’interazione donne. con il microbiota. Quest’ultimo, a sua volta, può variare molto in composizio- Il consumo di latte e latticini ne in termini di ceppi e specie diverse, Anche per quanto riguarda il consumo a seconda dell’alimentazione. La flora di latte e latticini ci viene incontro con intestinale, per esempio, è regolata an- qualche risposta una review sistematica che dall’apporto di specifici polifenoli e metanalisi di studi osservazionali sull’ar- ad azione prebiotica6. gomento8. È emersa una correlazione inversa solida tra un maggior consumo Lo yogurt come alimento di prodotti caseari e latte intero e il ri- di prevenzione schio di sviluppare CRC in tutte le varie Alcuni studi hanno rilevato come una localizzazioni. Anche il latte a basso con- maggiore assunzione di yogurt possa tenuto di grassi ha mostrato di offrire un ridurre il rischio di CRC, in modo poten- beneficio, limitato però al colon, mentre zialmente mediato, appunto, dal micro- è stata osservata anche un’associazio- biota intestinale. Un review recente7 ha ne inversa con il consumo di formaggio, indagato con un’analisi prospettica la specialmente per quanto riguarda il tu- correlazione tra il consumo di yogurt more del colon prossimale. Non è stato e il rischio di sviluppare le lesioni pre- rilevato alcun effetto sfavorevole legato al neoplastiche che rappresentano i pre- consumo di tutti i prodotti caseari inda- cursori del CRC. Sono stati ipotizzati vari gati, compresi quelli a base di latte intero. meccanismi. In particolare, due tra i più comuni probiotici presenti nello yogurt, Secondo gli autori è quindi ragionevo- ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 7
le affermare che il consumo di latticini, consumo di carne rossa o trasforma- come formaggi e latte sia interi e sia a ta si associa, con un livello di evidenza ridotto contenuto di grassi, possa esse- basso o molto basso, ad un modesto re correlato a un minore rischio di svi- aumento del rischio di tumori (+7-8 per luppare CRC. Conferme potranno venire mille per un aumento di consumo di tre da ulteriori studi, di tipo prospettico, su porzioni la settimana di carne rossa o campioni ampi e con periodi di follow-up trasformata per tutta la vita). Secondo protratti, nonché da studi clinici che ten- gli autori, alla luce di questi dati, la po- gano conto del lungo periodo di latenza polazione adulta dovrebbe tuttavia con- del CRC, della ben nota difficoltà delle tinuare nel suo consumo abituale di car- persone ad aderire a diete precise e di al- ne rossa o trasformata, perché le prove tri fattori complessi non trascurabili. non sono sufficientemente solide per giustificare un cambiamento radica- Carne rossa e carne trasformata le delle abitudini di consumo di questi alimenti. L’entità dell’effetto protettivo Per quanto riguarda specificamente la potenzialmente ottenibile, inoltre, era relazione tra consumo di carne rossa e considerata del tutto insufficiente, per trasformata (per esempio gli insaccati), modificare il proprio stile alimentare di e il rischio di tumori totali (non solo CRC, consumo della carne rossa o trasforma- quindi) vale la pena di ricordare che i ri- ta, dalla maggioranza del pubblico in- sultati di questa umbrella review vanno terpellato. confrontati con quelli di altri due studi di grande portata e rilevanza. È interessante ricordare che la pubblica- zione di questi articoli ha innescato una Un gruppo di ricercatori indipenden- polemica molto aspra tra i ricercatori ti, NutriRECS, ha elaborato indicazioni del gruppo NutriRECS ed altri gruppi di specifiche per il pubblico al proposito, ricerca, tra cui l’autorevole gruppo della basate sulla solidità delle prove scientifi- Harvard School of Public Health, e tra le che, sull’entità del potenziale di beneficio rispettive Università. o di danno del ridurre o eliminare il con- sumo di carni rosse o trasformate, non Gli autori di NutriRECS non escludono trascurando di prendere in considerazio- in realtà la possibilità che la carne ros- ne i valori e le preferenze esplicite delle sa o trasformata possa avere un effet- persone in ambito alimentare. L’analisi è to causale piccolo o molto piccolo sul partita da quattro reviews sistematiche rischio di tumori, ma ne ridimensiona- sui danni e i benefici associati al consu- no l’ampiezza e la solidità. mo di carne rossa e carne trasformata e da una review sistematica che stabiliva le Un discorso più ampio e onnicompren- preferenze e il valore salutistico attribuito sivo sugli effetti di salute delle carni ros- al consumo di carne. se e trasformate proviene dall’analisi sistematica dello studio Global Burden Le conclusioni tratte, tenendo conto di of Disease (GBD) circa gli effetti dell’ali- queste premesse, sono che un elevato mentazione sulla salute, svolto in 195 Pa- 8 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
esi tra il 1990 e il 2017. Questo imponen- secondo gli autori, che le strategie ali- te lavoro offre un’immagine esauriente mentari che promuovono un aumento dei principali fattori di rischio correlati nei consumi di cibi benefici, per i quali alla dieta, il cui miglioramento potrebbe gran parte della popolazione non rag- prevenire una morte su cinque a livello giunge ancora un livello di assunzione globale. Secondo i dati del GBD, le car- ottimale, possano dare risultati migliori ni rosse non rientrano tra i determinanti rispetto a politiche di restrizione di spe- del rischio di morte associabile alla die- cifici nutrienti come, per esempio, zuc- ta nei Paesi europei (mentre entrano, al cheri e grassi. Emerge quindi la necessi- penultimo posto, nella classifica che ri- tà di interventi sui sistemi alimentari che guarda tutti i paesi del mondo). Le carni siano di vasta portata e che includano la trasformate sarebbero invece associate produzione, la distribuzione e il consumo all’1,5% dei decessi osservabili in Europa, ed a una quota analoga anche a livello di questi cibi favorevoli per la salute a be- mondiale. Tali effetti sono solo una mini- neficio di tutta la popolazione mondiale. ma frazione di quanto potrebbe essere È indispensabile, infatti, per stimolare i invece ottenuto aumentando il consu- consumi, che le persone siano informate mo di cereali integrali, frutta, verdura, e convinte circa i vantaggi per la loro sa- frutta secca e semi, sempre in Europa. lute dell’assunzione di un cibo più sano, ma anche che lo possano reperire con L’analisi di questi dati suggerisce quindi, facilità e a un prezzo accessibile. Conclusioni • Circolano molte credenze sui collegamenti tra alimentazione e rischio di tumore • del colon-retto, in particolare sul consumo di carne rossa. Un’ampia umbrella review pubblicata su Jama Network Open fa il punto delle reali conoscenze sui collegamenti tra alimentazione e rischio di sviluppare que- • sto diffuso tumore. Sono emerse alcune correlazioni sia in senso negativo e sia in senso positivo: alcuni alimenti non vanno consumati in eccesso, altri vanno aumentati con la • dieta perché hanno un ruolo protettivo. Tra gli alimenti da consumare con moderazione figurano la carne rossa, quella • trasformata e le bevande alcoliche. Tra gli alimenti benefici, la cui assunzione va incrementata, troviamo la fibra (so- • prattutto quella contenuta in cereali integrali), lo yogurt e i cibi ricchi di calcio. Il consumo di latticini, come formaggi e latte, sia interi e sia a ridotto contenuto • di grassi, può essere correlato a un minore rischio di sviluppare CRC. Secondo il gruppo di ricercatori indipendenti, NutriRECS, la popolazione adulta può continuare nel suo consumo moderato abituale di carne rossa o trasforma- ta, perché non esistono prove sufficienti per giustificare un cambiamento radi- • cale delle abitudini di consumo di questi alimenti. Non viene esclusa la possibilità che la carne rossa o trasformata possa avere un ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 9
effetto causale piccolo o molto piccolo sul rischio di tumori, ma vengono ridi- mensionate l’ampiezza e la solidità delle prove e l’entità dei benefici che si trar- • rebbero da una sua riduzione o eliminazione dalla dieta. Un discorso più ampio circa gli effetti dell’alimentazione sulla salute è stato fatto nello studio Global Burden of Disease (GBD), in cui si sottolinea soprattutto l’im- portanza di adeguare l’apporto di alimenti a valenza benefica, oggi consumati in quantità non sufficienti; un cambio di passo di maggiore impatto positivo sulla • salute rispetto alla restrizione di alimenti consumati in eccesso. È comunque fondamentale seguire una dieta variata nei componenti ed equilibra- ta nelle quantità, che non esponga a eccessi o carenze. Bibliografia di riferimento 1 Veettil SK, Wong TY, Loo YS, et al. Role of diet in 5 Hullings AG, Sinha R, Liao LM, et al. Whole grain colorectal cancer incidence: umbrella review and dietary fiber intake and risk of colorectal of meta-analyses of prospective observational cancer in the NIH-AARP diet and health study studies. JAMA Netw Open 2021;4:e2037341. cohort. Am J Clin Nutr 2020;112:603-12. 2 Johnston BC, Zeraatkar D, Han MA, et al. Unpro- 6 Oh H, Kim H, Lee DH, et al. Different dietary fibre cessed red meat and processed meat consump- sources and risks of colorectal cancer and ad- tion: dietary guideline recommendations from enoma: a dose-response meta-analysis of pro- the Nutritional Recommendations (NutriRECS) spective studies. Br J Nutr 2019;122:605-15. Consortium. Ann Intern Med 2019;171:756-764. 7 Zheng X, Wu K, Song M, et al. Yogurt consump- 3 GBD 2017 Diet Collaborators. Health effects of di- tion and risk of conventional and serrated pre- etary risks in 195 countries, 1990-2017: a system- cursors of colorectal cancer. Gut 2020;69:970-2. atic analysis for the Global Burden of Disease 8 Barrubés L, Babio N, Becerra-Tomás N, et al. As- Study 2017. Lancet 2019;393:1958-72. sociation between dairy product consumption 4 Grant MJ, Booth A. A typology of reviews: an and colorectal cancer risk in adults: a systematic analysis of 14 review types and associated meth- review and meta-analysis of epidemiologic stud- odologies. Health Info Libr J 2009;26:91-108. ies. Adv Nutr 2019;10:S190-S211. 10 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
L’INTERVISTA ALL’ESPERTO a cura della Redazione di AP&B Etichettatura degli alimenti: allo studio gli effetti su conoscenze e comportamenti dei consumatori Risponde Daniela Martini, Dipartimento di Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l’ambien- te, Università degli Studi di Milano L a rivista Nutrients ha appena del profilo nutrizionale di prodotti con pubblicato un volume intera- caratteristiche diverse riportate sulle eti- mente dedicato all’etichettatura chette alimentari; 2) le etichette nutrizio- degli alimenti. Ne parliamo con uno nali FOP e il loro design grafico nei diversi dei Guest Editor, Daniela Martini, ri- Paesi; 3) la percezione, la conoscenza e la cercatrice del Dipartimento di Scienze comprensione da parte dei consumatori per gli alimenti, la delle informazio- nutrizione e l’am- ni fornite sugli ali- biente dell’Univer- menti; 4) l’impatto sità degli Studi di Uno strumento utile non solo delle informazioni Milano. per informare, ma anche sull’etichettatu- per aiutare a compiere ra degli alimenti DOMANDA: Qua- scelte alimentari più sane sulla disponibilità li sono stati i mo- dei consumatori tivi che vi hanno a spendere e sulle portato a pensa- scelte alimentari. re a un numero speciale dedicato L’interesse per l’argomento è stato testi- all’etichettatura degli alimenti? moniato dall’alto numero di articoli rice- RISPOSTA: Il tema delle etichette ali- vuti. Sono stati infatti pubblicati 25 lavori, mentari è di estrema attualità, anche dei quali 20 contributi originali, quattro considerando il dibattito in corso sull’e- revisioni narrative ed un commentary da tichettatura “Front-of-pack” (FOP). Con parte di autori prestigiosi. il mio collega, il prof. Davide Menozzi dell’Università degli Studi di Parma, è D.: Quali sono le finalità e quali ca- nata l’idea di questa Special Issue per ac- ratteristiche generali dovrebbe ave- cogliere ricerche e revisioni originali della re l’etichetta alimentare? letteratura incentrate su diversi aspetti R.: Le etichette degli alimenti possono legati all’etichettatura, tra cui: 1) l’analisi essere uno strumento per promuovere ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 11
la salute pubblica fornendo informa- rose tipologie di etichette FOP. Molto zioni che consentono ai consumatori di interessanti sono poi i risultati di ulte- fare scelte alimentari consapevoli. riori studi che hanno valutato quali fat- Allo stesso tempo, però, è innegabile tori influenzino percezione, conoscenza che le etichette degli alimenti possano e comprensione del consumatore nei rappresentare uno strumento di marke- confronti delle etichette. ting e possano influenzare la percezio- Questi hanno dimostrato ad esempio ne dei consumatori sulla qualità degli come la conoscenza delle tematiche alimenti. nutrizionali e legate alla salute rappre- senti un importante predittore dell’inte- Secondo il Regolamento (UE) n.1169 del resse nei confronti delle etichette, a cui 2011, che rappresenta uno dei regola- si sommano altri fattori come l’età dei menti cardine in tema di informazioni consumatori e l’importanza prestata a sugli alimenti fornite ai consumatori, tali particolari aspetti come i claim. informazioni non devono indurre in erro- re per quanto riguarda le caratteristiche Il dibattito su questo argomento è tut- dell’alimento, ad esempio attribuendo tavia ancora aperto, ed è necessario al prodotto effetti o proprietà che non indagare meglio la relazione tra le ca- possiede, o suggerendo che l’alimen- ratteristiche del consumatore e il suo to possiede caratteristiche particolari, atteggiamento nei confronti delle eti- quando in realtà tutti gli alimenti analo- chette. Questo perché è ad esempio ghi possiedono le stesse caratteristiche. importante individuare strategie che Inoltre, le informazioni sugli alimenti de- coinvolgano soprattutto i consumatori vono essere precise, chiare e facilmente con minor livello di istruzione e meno comprensibili per il consumatore, il che attenti o propensi a leggere le etichette comporta ad esempio che le informa- e ad utilizzare le informazioni riportate zioni obbligatorie non debbano essere sulle confezioni per compiere scelte ali- nascoste, o oscurate da elementi su- mentari consapevoli. scettibili di interferire. Infine, fatte salve alcune eccezioni, le informazioni sugli D.: Quale ruolo possono avere le in- alimenti non possono attribuire loro la formazioni volontarie disponibili al proprietà di prevenire, trattare o guarire momento dell’acquisto nella per- una malattia umana. cezione di salubrità di un alimento? R.: Da un lato, la presenza di specifi- D.: Come si pone il consumatore di che informazioni volontarie disponibili fronte all’etichetta nutrizionale? su un’etichetta può rappresentare uno R.: Questo rappresenta un aspetto in- strumento per aiutare il consumatore a teressante dell’etichettatura degli ali- fare scelte consapevoli. L’esempio clas- menti, che non a caso è stato oggetto sico è la necessità di un soggetto che ha di numerosi articoli che sono stati pub- bisogno di tenere sotto controllo l’ap- blicati all’interno della nostra Special Is- porto di componenti come il sale, e che sue, alcuni dei quali hanno valutato la può essere agevolato dalla presenza di percezione del consumatore di nume- indicazioni come “senza sale” o “a ridot- 12 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
to contenuto di sale”. Al tempo stesso, logie di FOP, tra cui Nutriscore, Multiple però, la presenza di informazioni come i Traffic Light e Health Star Rating sono claim nutrizionali può essere fuorviante state oggetto di un maggior numero di per il consumatore, il quale può essere articoli scientifici. Al contrario, altri FOP influenzato dal cosiddetto “effetto alo- come la versione italiana della NutrIn- ne” che può portare gli individui a “so- form battery, sviluppati da poco tempo, vrastimare” l’importanza di queste indi- sono stati per ora oggetto di un numero cazioni. troppo limitato di studi. Sono pertanto necessarie ulteriori ricer- Alcuni studi hanno ad esempio dimo- che per meglio comparare questa tipo- strato come la presenza di indicazioni logia di FOP con le altre e comprendere nutrizionali o salutistiche possa essere se possano davvero rappresentare una male interpretata, portando il consu- soluzione efficace per aiutare il consu- matore ad una percezione alterata del- matore a fare scelte consapevoli e, pos- le caratteristiche dell’alimento che di sibilmente, salutari. conseguenza aumenta la propensione all’acquisto di quel prodotto. Anche in D.: Quali possibili prospettive si rav- questo caso l’educazione alimentare vedono per la ricerca nell’ambito può fare la differenza e deve essere in- dell’etichettatura nutrizionale? centivata, per mettere il consumatore R.: Gli studi inclusi nella Special Issue in condizione di leggere e interpretare hanno fornito risultati interessanti in correttamente le informazioni riportate questo campo, con raccomandazio- in etichetta. ni rilevanti per i policy makers, le im- prese e i ricercatori per lo sviluppo di D.: L’utilizzo di informazioni nutri- strategie di etichettatura più efficaci zionali supplementari sul fronte del- che consentano ai consumatori di fare la confezione, in aggiunta a quelle scelte alimentari informate. Molti studi già presenti sul retro, è al centro di hanno però messo in evidenza la ne- un vivace dibattito. Che cosa si sa cessità di condurre ulteriori ricerche, dell’approccio dei consumatori a per chiarire meglio altri aspetti legati questo tipo di etichettatura? all’etichettatura degli alimenti. Non c’è R.: Questa tematica costituisce sicu- dubbio che l’etichettatura FOP resterà ramente uno degli argomenti mag- un tema centrale della ricerca in que- giormente approfonditi nella letteratu- sto settore. Questo anche consideran- ra scientifica recente, visto l’interesse do che l’obiettivo della Comunità Eu- nell’indagare la comprensione, il gradi- ropea è di arrivare a una proposta di mento e l’efficacia sulle scelte alimenta- etichettatura FOP armonizzata entro il ri delle informazioni riportate sul fronte 2022, nell’ambito della strategia Farm- della confezione. Alcune di queste tipo- to-Fork. ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE | 13
LA SCHEDA: l’olio d’oliva L’olio d’oliva è il prodotto ottenuto dalla spremitura del frutto dell’ulivo (Olea europea) e rappresenta il condimento per eccellenza della dieta mediterranea. Con circa 4 milioni di ettari destinati alla coltivazione degli ulivi l’Unione Europea ne è il maggiore produttore, consumatore ed esportatore al mondo. Dopo la raccolta, che avviene tipicamente tra ot- tobre e novembre, le olive vengono trasferite in frantoio per l’estrazione in condizioni di temperatura controllata. Tra gli oli d’oliva commestibili si distinguono per legge (Reg. N. 1513/2001): • Olio extra vergine di oliva: ottenu- to esclusivamente tramite procedi- Composizione nutrizionale di 100 g menti meccanici e in condizioni che di olio extra vergine di oliva e olio di oliva non causano alterazioni all’olio; con Olio extra un’acidità libera (espressa in acido Olio vergine di oliva oleico) inferiore allo 0,8% è l’olio di di oliva migliore qualità. Energia (kcal) 899 900 • Olio di oliva vergine: prodotto come Lipidi (g) 99,9 100 l’olio extra vergine, ma con la possi- Acidi grassi saturi (g) 14,4 16,2 bile presenza di difetti sensoriali e/o Acidi grassi monoinsaturi (g) 72,9 74,5 un’acidità libera superiore, ma co- • di cui acido oleico (g) 71,9 73,6 Acidi grassi polinsaturi (g) 7,5 8,8 munque inferiore al 2%. • Olio di oliva: composto da una mi- • di cui acido linoleico (g) • di cui acido linolenico (g) 6,8 0,73 7,8 0,99 scela di olio ottenuto mediante la Vitamina E (mg) 21,4 18,5 raffinazione di olio di oliva di minore ß-carotene eq. (µg) 216 18 qualità e di olio di oliva vergine (10- Fonte: Modif. da BDA IEO 20%) con acidità non superiore all’1%. • Olio di sansa di oliva: ottenuto da una miscela di olio di oliva di sansa (ottenuto dalla pasta residua della spremitura delle olive) raffinato e di olio di oliva vergine. Con un’acidità libera non superiore all’1%. Che cosa contiene L’olio di oliva è costituito per circa il 98-99% da trigliceridi. Gli acidi grassi presenti sono prevalentemente insaturi: quello predominante è l’acido oleico, seguito dall’acido linolei- co. Tra i componenti minori compaiono la vitamina E, il beta-carotene (precursore della vitamina A), oltre a piccole quantità di steroli vegetali. Mentre l’olio di oliva ne risulta quasi privo, quello extra vergine si caratterizza per un elevato contenuto in polifenoli, per i quali l’EFSA ha approvato un claim specifico relativo al contributo alla protezione dei lipidi ema- tici dallo stress ossidativo. Che cosa bisogna sapere Il consumo di olio di oliva extra vergine è stato associato ad un migliore stato di salute. Nu- merosi studi ne hanno evidenziato un ruolo nella prevenzione cardiovascolare. Gli effetti sono attribuibili soprattutto al contenuto in polifenoli specie l’idrossitirosolo e l’oleuropei- na capaci, tra l’altro, di ridurre l’aggregazione piastrinica e modulare la risposta infiamma- toria. Ai fenoli è dovuto anche il gusto leggermente amaro e decisamente pungente tipico dell’olio d’oliva extra vergine. 14 | ALIMENTAZIONE PREVENZIONE & BENESSERE
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