Cotral, scontro a distanza tra autisti e dirigenza - Guidonia, esasperati 300 per - L ...

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Cotral, scontro a distanza tra autisti e dirigenza - Guidonia, esasperati 300 per - L ...
Cotral, scontro a distanza
tra autisti e dirigenza

La reazione dei conducenti aziendali, sdegnati dello sfarzo
riscontrato durante la presentazione del Piano Industriale

Guidonia,                 300          cittadini
esasperati                 per          chiusura
Cotral, scontro a distanza tra autisti e dirigenza - Guidonia, esasperati 300 per - L ...
delegazioni:                      “Vogliamo                   i
servizi”

Trecento Cittadini esasperati per la chiusura delle
delegazioni a Guidonia Montecelio chiedono al sindaco “servizi
e rispetto”.

Strade,   parchi,   pulizia,   controlli   e   attenzione   alle
necessità. “Entro la fine di luglio e primi di agosto le
delegazioni riprenderanno a funzionare a pieno
regime.” Questa la promessa riferita dal sindaco di Guidonia
Montecelio Michel Barbet agli oltre 300 cittadini che ieri 13
giugno anzi che portare i gigli di S.Antonio si sono
presentati nella piazza del Comune con una montagna di moccoli
e contumelie al primo cittadino.
Motivo della ennesima tensione nella seconda città d’Italia
non capoluogo di provincia la delibera di giunta del 29 maggio
n°47 con cui l’Amministrazione penta stellata ha stabilito di
chiudere le delegazioni di Villanova, Montecelio e Colleverde
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anche se con un punto interrogativo: in pratica tutte. In
merito Barbet ha voluto definire : “Peccato, un documento
di lavoro finito on.line” mentre nel frattempo ha sempre
tenuto le mani intrecciate rivelando la forte tensione:
“Avevamo pensato anche ad altre soluzioni come il camper
intinerante o il servizio navetta” ha detto il Sindaco
sovrastato da fragorose risate e urla. Un servizio navetta
dalle frazioni con distanze che variano da 10 ai 15 km
sicuramente più costoso vista la popolazione residente:
“Trecento cittadini intervenuti spontaneamente a gridare uno
stato d’animo di stanchezza e di ribellione ad una
Amministrazione sempre più immobile e ingessata – ha detto
Giovanna Ammaturo consigliere di Fratelli d’Italia presente
con tutta
l’opposizione politica per supportare la battaglia sui
disservizi e la mancata programmazione amplificata dalla
mancanza di prestazioni. L’addizionale Irpef comunale la
pagano tutti e questa Amministrazione riceve in appannaggio
quasi 7 mln di euro dai cittadini, in cambio di cosa, viene da
chiedersi. Il Sindaco è un Pinocchio – conferma l’Ammaturo –
ha dichiarato che faranno assunzioni e nel frattempo concede
il N.O. ad unità del Comune per lavorare in altri Enti. Finora
ha assunto un comunicatore ed un portavoce a quasi 70.000 euro
e che oltremodo già lavoravano, alla faccia dei disoccupati
locali. Poi tenta di giustificarsi che 54.000 euro per
il comunicatore sono la previsione della Dirigente, come se la
stessa si possa inventare le prebende dovute. Ribadisco che
due volte in consiglio comunale il 5 giugno scorso la
maggioranza penta stellata ha bocciato una mozione presentata
da tutta l’opposizione per revocare l’assunzione del
comunicatore a favore di due unità da dislocare nelle
delegazioni.
Con 20 milioni di euro sul conto corrente del Comune da due
anni in sella non ci si può ancora giustificare che nel
passato gli altri sindaci hanno speso molto di più e che loro
sono costretti alla ristrettezza economica e del personale. Ma
nulla dice su quanto finora non ha avuto la capacità di
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recuperare o di alienare beni comunali non vitali. Questa è la
dura realtà pentastellata”

IL CONSIGLIERE di FRATELLI D’ITALIA

Giovanna Ammaturo

Bracciano e il caso del campo
di calcio: ecco i fatti

BRACCIANO (RM) – Conto alla rovescia per l’inaugurazione di
domani del centro anziani di Bracciano mentre a giorni tornerà
operativo anche l’auditorium.

Occorrerà invece attendere per la riapertura del campo
sportivo, quest’ultimo, come specificato dal sindaco, dovrebbe
infatti riaprire per il prossimo mese di settembre.

Strutture,
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queste ultime, che non erano state trovate a norma
dall’attuale amministrazione
guidata da Armando Tondinelli che ne aveva disposto la
chiusura.

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la video intervista

Il sindaco Armando Tondinelli e il vice Luca Testini a
Officina Stampa del 13/6/2019
“Riguardo il
campo sportivo un consigliere comunale di minoranza aveva
presentato un esposto
– ha detto il primo cittadino durante l’intervista con Chiara
Rai nel corso del
programma Officina Stampa di ieri – e il responsabile
dell’area preposta dopo
aver effettuato un sopralluogo ha revocato l’agibilità della
struttura”.

Una serie di
difficoltà burocratiche nel poter gestire l’impianto sportivo,
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scaturite dall’esposto,
ha portato quindi il sindaco, nel gennaio del 2018, a dover
revocare tutte le
autorizzazioni con la conseguente chiusura dello stesso. Nel
frattempo sono
stati svolti alcuni lavori migliorativi e a marzo 2018 è stato
fatto un avviso
pubblico per la gestione del campo e della pista di atletica
con esclusione degli
spogliatoi che non erano agibili e della palestra, ma nessuno
ha partecipato
alla gara. A questo punto in Consiglio comunale è stato
deliberato di prevedere
un project financing, una concessione e da pochi giorni è
uscito il bando della
Città Metropolitana di Roma Capitale su linee guida dettate
dall’amministrazione
comunale.

Qui sono
nate diverse polemiche a causa di una clausola che prevede
l’esclusione per le
società di calcio che non hanno gestito situazioni simili
nell’ultimo triennio.
Una clausola, quest’ultima, messa da Città Metropolitana e che
di fatto esclude
le società di calcio del territorio.

Questa
clausola messa dall’Ente sovracomunale intende alzare il
livello qualitativo
delle società che parteciperanno alla gara pubblica che devono
necessariamente
dimostrare un’esperienza nella gestione di almeno tre anni.

“C’è
bisogno, io credo, – ha detto il sindaco Tondinelli – che a
Bracciano vengano
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ad operare professionisti di alto profilo, proprio per alzare
il livello della
città di Bracciano. I cittadini devono sapere – ha proseguito
Tondinelli – che fino
ad oggi le società che hanno gestito il campo sportivo, oltre
che non dare
nulla al Comune, per anni hanno usufruito di contributi, che
in alcuni periodi,
sono arrivati anche alla cifra di 60mila euro annui.”

Il   sindaco
ha   quindi voluto evidenziare il fatto che se dopo tanti anni
di   contributi ci
si   è trovati con un campo sportivo non a norma significa che
qualcosa non ha
funzionato.

Il bando in
questione si concluderà il prossimo 27 giugno e la previsione
per la riapertura
della struttura è fissata al prossimo mese di settembre.

“Rimango
stupito di quelle società che oggi si lamentano – ha
proseguito Tondinelli –
che a marzo 2018 non hanno partecipato all’avviso e che
probabilmente avevano
altri interessi che non sono quelli del sindaco e della
maggioranza del Comune
di Bracciano che è sempre l’interesse pubblico”.

Tondinelli
ha quindi inteso rispondere alle varie polemiche ribadendo che
quello che conta
sono i fatti che corrispondono alla riapertura del campo a
settembre, in regola
con tutte le autorizzazioni e soprattutto con una gestione che
saprà
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sicuramente valorizzare questa eccellenza del territorio a
beneficio dei
bambini “che potranno giocare nella città dove abitano”. Il
sindaco ha anche
precisato che l’amministrazione comunale ha preteso sul bando
di calmierare i
prezzi in modo da renderli simili a quello che si è pagato
fino ad oggi.

“Un buon
lavoro da amministratori, – ha concluso Tondinelli – che
ancorché criticato da
chi pensa ancora che Bracciano sia la città di tanti anni fa,
proseguirà per la
nostra strada perché l’interesse pubblico è preminente su
tutto e soprattutto
il bilancio si sana anche con queste cose”.

Un “sindaco
militare” che di fatto ritiene necessario per il bene di
Bracciano un certo
decisionismo, soprattutto      dopo   tanti   anni   di   certi
amministratori che hanno
portato ai risultati ben noti e che oggi, perlopiù sui social
criticano l’amministrazione
comunale dimenticando che hanno lasciato 10 milioni di debito.

La ricetta
che sta portando ormai al traguardo del completo risanamento
per la città, per
Armando Tondinelli, è quella del buon padre di famiglia:
tagliando le spese che
andavano tagliate, facendo le gare come andavano fatte, non
garantendo nessuno
e pretendendo che tutte le leggi che emana lo Stato vengano
applicate all’interno
del Comune di Bracciano.
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Ssd   Roma  VIII   (calcio),
finisce la corsa dell’Under
19. Mancuso: “Orgoglioso dei
ragazzi”

Roma – E’ terminata ai quarti di finale dei play off la corsa
stagionale dell’Under 19 provinciale della Roma VIII. I
ragazzi di mister Massimiliano Mancuso hanno ceduto per 2-1
mercoledì sul campo del La Rustica dopo che nel match d’andata
di sabato scorso avevano impattato per 1-1 (in gol Pinciotti
per la formazione di Tor Bella Monaca). “Rimane tanto
rammarico, è stata una sconfitta immeritata – dice Mancuso – I
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ragazzi hanno costruito almeno cinque nitide palle gol e
avevano dimostrato di valere le semifinali tanto da meritare
anche i complimenti dell’allenatore avversario, ma purtroppo
il calcio è anche questo”. Mancuso entra più nello specifico
del racconto della gara: “Siamo andati sotto al quarto d’ora
del primo tempo, poi con un gol di Marrazzi abbiamo pareggiato
i conti e successivamente lo stesso Marrazzi non ha
concretizzato una ghiottissima palla gol a tu per tu col
portiere avversario. Nella ripresa gli avversari sono rimasti
in dieci, ma poco dopo Marrazzi si è fatto espellere in
maniera abbastanza ingenua. Nel finale, poi, è arrivato il gol
del definitivo 2-1 che ci ha estromesso dalla competizione.
Pensavamo di dover soffrire molto di più nella gara di
ritorno, a maggior ragione pensando al fatto che il La Rustica
ha utilizzato anche ragazzi nel giro della Promozione. Invece,
come accaduto nel precedente turno contro il Tor de’ Cenci, al
ritorno la nostra squadra ha sfoderato una prestazione ancora
migliore e avrebbe certamente meritato di più”. Il giudizio
sulla stagione dell’Under 19 provinciale non cambia di una
virgola. “Sono orgoglioso di questi ragazzi che mi hanno
“sopportato” per tutta la stagione dimostrando impegno e
passione, oltre a delle indubbie qualità tecniche. Ringrazio
tutto lo staff tecnico e dirigenziale, ma anche la società che
mi ha fornito la possibilità di guidare questo gruppo”. Da
adesso in avanti è tempo di guardare al futuro. “Credo che ci
siano le basi per proseguire il nostro rapporto con la Roma
VIII, ma in questo momento sono molto amareggiato per
l’epilogo dei play off e quindi ne riparleremo nelle prossime
ore” conclude Mancuso.
Giovanni dietro Falcone –
prima puntata: i suoi angeli
custodi
Nel 1979, Giovanni Falcone arriva a Palermo chiamato dal
consigliere istruttore Rocco Chinnici. Da quel momento con
Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e poi anche Leonardo
Guarnotta, la Procura di Palermo diverrà il centro nevralgico
per la lotta alla mafia. Chinnici si era insediato al posto di
Cesare Terranova ucciso il 25 settembre 1979. Per i magistrati
l’aria di Palermo era insopportabile. Le parole di due agenti
della tutela e scorta della Polizia di Stato, Diego Bonsignore
e Giovan Battista Guttadauro ci riportano indietro ai quei
giorni. Falcone diventa l’effige della lotta alla criminalità
organizzata e perciò bersaglio preferito dalla cupola di Cosa
Nostra. È l’inizio di una vita blindata: 6 macchine di scorta
e un elicottero lo seguono ovunque. Il rumore delle sirene è
assordante. Come gli agenti di scorta all’inizio non venivano
dotati del giubbotto anti proiettile, cosi anche il dottor
Falcone doveva far fronte personalmente alla sua incolumità.
Dietro Falcone, forti e ben addestrati i suoi agenti
dell’ufficio scorte. Diego Bonsignore, Giovan Battista
Guttadauro, Pasquale Patinella e Paolo Buscemi. Suoi angeli
custodi e amici.
Cliccare sull’immagine per guardare
il video servizio

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 13/6/2019

Ue  stringe   su   procedura
infrazione       all’Italia:
intanto, Di Maio e Tria sono
cauti sulla flat tax che
vuole la Lega
Pressing dell’Ue sull’Italia sulla procedura d’infrazione.
‘Vogliamo evitarla, ma servono i fatti’, dice Moscovici,
mentre il presidente dell’Eurogruppo Centeno, chiede il
rispetto degli impegni e il vicepresidente della Commissione
Dombrovskis dice che ‘servono aggiustamenti considerevoli, e
elementi aggiuntivi’ per correggere la traiettoria di
bilancio.

Intanto, Di Maio e Tria sono cauti sulla flat tax che vuole la
Lega. ‘Serve un tetto non oltre 70mila euro l’anno, perché si
devono abbassare le tasse ma per il ceto medio’, dice il
vicepremier. Il ministro smentisce liti con Salvini, ribadisce
il no alla manovra-bis e aggiunge: ‘La flat tax? Bisogna
vedere come si fa, in questo momento gli obiettivo di deficit
sono quelli’. E arriva un monito dall’Fmi: ‘Paesi con debito
elevato un rischio per l’Eurozona’.
“Vogliamo evitare una procedura per debito, credo che i
ministri ci sosterranno in questa fase, aspettiamo fatti,
cifre, dati per il 2019 e 2020, le intenzioni non bastano, un
sentiero chiaro è necessario, una procedura (per l’Italia ndr)
è ancora evitabile”: lo ha detto il commissario Pierre
Moscovici entrando alla riunione dell’Eurogruppo.
“Sull’Italia dobbiamo essere in grado di rassicurare tutti, i
cittadini italiani, le imprese, gli investitori, che gli
impegni ci sono e li rispettiamo. Quello sarebbe il miglior
risultato per l’Italia e la zona euro”: lo ha detto il
presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno prima della riunione
delle ministri.

“Servono aggiustamenti considerevoli”, e “discuterò con Tria
elementi aggiuntivi” per correggere la traiettoria di
bilancio: lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue
Valdis Dombrovskis entrando alla riunione dell’Eurogruppo che
oggi si tiene in Lussemburgo.

“Io ieri non ho visto il ministro Tria che diceva no, la flat
tax non si può fare o non si può contemplare alcun tipo di
deficit”. Lo ha chiarito il vicepremier, Luigi Di Maio,
parlando del vertice di ieri mattina con Tria, Conte e
Salvini. “Quando l’incontro è finito, – ha aggiunto ai
microfoni di Radio Anch’io – ci siamo alzati tutti quanti, il
ministro dell’Interno non ha partecipato dopo a questioni più
tecniche che riguardavano altri ministeri”.

“Ero favorevole alla flat tax anche in passato, bisogna vedere
come si fa”, ma “in questo momento gli obiettivo di deficit
sono quelli”: lo ha detto il ministro dell’Economia Giovanni
Tria.

“Stiamo facendo un negoziato sugli obiettivi di deficit che
noi abbiamo, dimostreremo che li raggiungeremo perché ci
mettono in posizione di sicurezza”, ha detto Tria. “Non ne
abbiamo bisogno” di misure correttive, “altrimenti le
faremmo”, ma “già sappiamo che arriviamo naturalmente a quel
livello”, ha aggiunto.

Escalation   delle tensioni commerciali, alto rischio di no deal
su Brexit,   Paesi ad alto debito che non riescono a ricostruire
buffer di    bilancio e attuare le riforme strutturali: sono i
tre rischi   che vede il Fondo monetario internazionale, a causa
dei quali “le previsioni per la zona euro restano precarie”.
Lo scrive il Fmi nel suo rapporto article IV sulla zona euro.

“I Paesi ad alto debito sono perlopiù nel Sud Europa.
Preoccupa la crescita bassa e la mancanza di riforme
strutturali, ed è importante avere un percorso di bilancio che
mantenga la fiducia degli investitori”: lo ha detto il
direttore generale del Fmi Christine Lagarde, parlando dei
rischi della zona euro. Riferendosi ai Paesi ad alto debito,
Italia inclusa, ha auspicato “che le istituzioni Ue si
impegnino in un dialogo per arrivare a un risultato
favorevole”, e un “percorso appropriato” dei conti.

Poi in merito ai minibot in Italia. “Ci sono molti modi
migliori per affrontare i pagamenti, che non richiedono la
creazione di questi strumenti. I bond possono fare lo stesso
lavoro”, mentre dei minibot “non si capisce e non è accettato
il quadro legale, quindi perché farli?”.

Esplosione al centro di Rocca
Di Papa, comunità colpita al
cuore. Indaga la procura
ROCCA DI PAPA (RM) – Continuano le indagini sull’esplosione a
Rocca di Papa avvenuta lo scorso lunedì 10 giugno.

Secondo quanto ricostruito finora, gli operai dopo la rottura
accidentale della condotta del gas avrebbero tamponato con una
riparazione di fortuna e poi chiamato l’Italgas per chiedere
un intervento. Subito dopo si sono allontanati. Come
accertato, la riparazione non avrebbe retto, rilasciando il
gas nell’aria e in particolare all’interno della palazzina del
Comune che, dopo essersi saturata, è esplosa.

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il video servizio
Il servizio trasmesso a Officina Stampa del 13/6/2019
A finire sul registro degli indagati, con l’accusa di disastro
colposo e lesioni gravi colpose il geologo incaricato dal
Comune di Rocca di Papa a svolgere l’esplorazione geognostica,
Leonardo Nolasco, il titolare della ditta del frusinate
TecnoGeo e suo fratello, Norman ed Emiliano Abballe. Il
procuratore capo, Francesco Prete, ipotizza che ci siano state
da parte loro delle responsabilità oggettive riconducibili
alla progettazione dell’intervento e ai seguenti lavori sul
manto stradale. In sostanza o il progetto è stato stilato
senza tenere in considerazione quello che c’era nel sottosuolo
o la ditta esecutrice ha dato delle indicazioni sbagliate agli
operai su dove intervenire.

Restano ricoverati in prognosi riservata presso il Centro
Grandi Ustionati dell’ospedale di Roma Sant’Eugenio il sindaco
di Rocca di Papa, Emanuele Crestini e il suo delegato Vincenzo
Eleuteri, rimasti feriti nell’ esplosione. Crestini presenta
una percentuale di ustione del 34% ed è attualmente assistito
in ventilazione meccanica così anche Eleuteri con ustioni del
44%. Complessivamente sono quattro i pazienti ricoverati al
Sant’Eugenio. Arrivati in codice rosso, hanno ustioni di
secondo grado profondo e terzo grado, su una superficie
corporea compresa tra il 11% e il 44%.

Resta ricoverata anche la bimba di 5 anni ferita gravemente
nell’esplosione mentre si trovava all’asilo comunale vicino il
palazzo comunale.
A gestire l’emergenza in cui si sono venute a trovare le 150
persone evacuate dalla zona rossa un esercito di volontari
della protezione civile di Rocca di Papa e dei comuni
limitrofi, insieme ai vigili del fuoco, la polizia locale, i
carabinieri, la polizia di stato, i forestali, la croce rossa,
le assistenti sociali comunali e presso la sede del Parco
Regionale dei Castelli è stata allestita una cucina da campo.
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