Cosa abbiamo visto nelle lezioni precedenti (cap.5): Università degli studi di Milano

Pagina creata da Rebecca D'Andrea
 
CONTINUA A LEGGERE
Cosa abbiamo visto nelle lezioni precedenti (cap.5): Università degli studi di Milano
Cosa abbiamo visto nelle lezioni precedenti (cap.5):

Democrazia: «Una forma di regime politico caratterizzata da alti livelli di
competizione e partecipazione politica» (Dahl).
           Democrazia procedurale vs sostanziale
           Democrazia (procedurale) elettorale vs liberale.

Non-democrazia = autocrazia
           Varietà di autocrazia: militare, a partito unico, monarchia, autocrazia
            elettorale

Misure:
Indici continui: Freedom House; Polity IV; V-Dem
Indicatori categorici
           Dicotomici: Freedom House (electoral democracy); PACL
           Ordinali: Freedom House (freedom status)
 La scelta tra indici e indicatori (e quale indice o indicatore) dipende da tanti
  fattori
 Nessuna misura è «perfetta», trade-off affidabilità/validità
Cosa abbiamo visto nelle lezioni precedenti (cap.5): Università degli studi di Milano
Attenzione! Gli indici talvolta sono in disaccordo, perché non hanno la stessa sensibilità
      rispetto a determinati aspetti istituzionali. Per questo sapere come sono fatti, e avere a
      disposizione il materiale per replicarli è importante.
      Scegliere una misura piuttosto che un’altra può produrre risultati diversi.

                 Freedom House                                        Varieties of Democracy
1                                                   0,900
                                                    0,800
2
                                                    0,700
3                                                   0,600
                                                    0,500
4
                                                    0,400
5                                                   0,300
                                                    0,200
6
                                                    0,100
7                                                   0,000

                    Ghana     Hungary                                      Ghana     Hungary

                       Polity IV                            In base a tali grafici, come si classificano i
 10
                                                            tre indici per sensibilità?
  8                                                         1. V-dem; 2.Freedom House; 3 Polity IV
  6
  4
  2                                                         Per approfondimenti su Ungheria:
  0
 -2
                                                            https://www.washingtonpost.com/news/monkey-
 -4                                                         cage/wp/2019/01/04/how-do-you-know-when-a-
 -6                                                         democracy-has-slipped-over-into-
 -8
                                                            autocracy/?utm_term=.3c0422581288
-10
                                                            (link disponibile anche su Fb Democrazia e
                                                            democratizzazione – PIS GLO, post 4-01-19)
                     Ghana         Hungary
Cosa abbiamo visto nelle lezioni precedenti (cap.5): Università degli studi di Milano
Oltre agli indici e i dati, Freedom House e V-Dem offrono diverse altre risorse
utili:
 Per documentarsi sulla situazione politica dei paesi
       https://freedomhouse.org/report/freedom-world/freedom-world-2018

 Per creare grafici
       https://www.v-dem.net/en/analysis/
Cosa abbiamo visto nelle lezioni precedenti (cap.5): Università degli studi di Milano
La «rivolta del pane» in Sudan
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/sudan-la-rivolta-del-pane-ora-fa-paura-omar-al-bashir-21994
https://www.washingtonpost.com/news/monkey-cage/wp/2018/12/28/recent-protests-in-sudan-are-
much-more-than-bread-riots/?utm_term=.76659e895af1

https://freedomhouse.org/report/freedom-world/2018/sudan
https://www.v-dem.net/en/analysis/CountryGraph/

                                   Dicembre 2018: proteste contro il governo per aumento
                                   prezzi si trasformano in rivolta contro il regime di Omar
                                   al-Bashir, al potere dal 1989.
                                   E’ improbabile che tali proteste porteranno alla caduta
                                   del regime, ed è ancora meno probabile che il Sudan
                                   diventi democratico in un futuro prossimo.
                            Ma l’episodio mostra l’esistenza di un collegamento tra
economia e democratizzazione. Nel caso del Sudan, tale collegamento è sfavorevole. Il
Sudan è un paese a reddito medio-basso (WB), con bassi di sviluppo umano (UNDP).
Paradossalmente, lo stesso fattore (la povertà) è sia il propulsore della rivolta contro la
dittatura, sia la causa del suo probabile fallimento.
Cosa abbiamo visto nelle lezioni precedenti (cap.5): Università degli studi di Milano
Le determinanti
                 economiche della
                    democrazia
Clark, Golder & Golder, Principi di scienza politica, McGrawHill, 2011, cap.6

Andrea Cassani, Università degli Studi di Milano
andrea.cassani@unimi.it
http://unimi.academia.edu/AndreaCassani

Ciclo «Democrazia e democratizzazione – PIS GLO»
https://www.facebook.com/Democrazia-e-democratizzazione-PIS-GLO-582037695579812/?modal=admin_todo_tour
Cosa abbiamo visto nelle lezioni precedenti (cap.5): Università degli studi di Milano
Lo studio delle determinanti economiche della democrazia fa
riferimento al più ampio settore di studi sulle possibili cause della
democrazia.

Quali fattori favoriscono l’emergere della democrazia in un paese?
Perché alcuni paesi sono democratici e altri no?
Perché in alcuni paesi la democrazia sopravvive e in altri no?

Quali fattori/determinanti?
 Economici (cap.6): ricchezza/sviluppo di un paese; tipo di economia;
  settori economici; disuguaglianza economica; crescita economica;
  commercio internazionale; dipendenza economica (aiuti allo
  sviluppo).
 Culturali (cap.7)
Sviluppo economico e democrazia 2015

                              4. high-income economy
PIL pc (World Bank)
Development group

                      3. upper-middle-income economy

                      2. lower-middle-income economy

                              1. low-income economy

                                                       0   0,1   0,2   0,3   0,4   0,5   0,6   0,7   0,8   0,9

                                        Democrazia (V-dem) (livello medio)

PIL pc: Il PIL è il Prodotto Interno Lordo (Gross Domestic Product, GDP) e misura il valore di
tutti i beni e servizi prodotti all’interno di un paese in un anno. Quando è calcolato «pro capite»
(pc) il PIL totale viene diviso per il numero di abitanti. Il PIL pc è l’indicatore della ricchezza di
un paese più comunemente usato.
Sviluppo economico e democrazia 2015

                       Livello di sviluppo              Autocrazie      Democrazie
PIL pc (World Bank)
Development group

                       Economie a basso reddito            20               10

                       Economie a reddito medio-basso      22               26

                       Economie a reddito medio-alto       18               26

                       Economie ad alto reddito             7               35

                                                            Electoral democracy
                                                                     FH
L’evidenza empirica illustrata nei grafici dimostra l’esistenza di una forte
correlazione tra sviluppo economico e democrazia. Questi risultati sono
compatibili con due spiegazioni in parte discordanti:

Teoria della modernizzazione
Lipset (1959): Lo sviluppo economico favorisce la democratizzazione e la
sopravvivenza della democrazia.

Teoria della sopravvivenza
Przeworski et al. (2000): Lo sviluppo economico non favorisce la
democratizzazione, ma le democrazie hanno più probabilità di sopravvivere in
paesi ricchi.

La teoria (o paradigma) della modernizzazione nasce in campo economico e si fonda
sull’assunto che esiste un unico percorso di sviluppo da cui tutti i paesi devono passare.
Le tappe includono la riduzione del settore agricolo in favore di un crescente peso del
settore industriale e dei servizi.
In campo politico, lo sviluppo implica il passaggio dalla autocrazia alla democrazia.
Perché lo sviluppo economico dovrebbe favorire la
democratizzazione di un paese

Stando alla teoria della modernizzazione, con lo sviluppo economico:
 La struttura sociale diventa più complessa,
 I processi di lavoro cominciano a richiedere la cooperazione attiva
  dei dipendenti,
 Emergono nuovi gruppi sociali (urbani) che si organizzano,
 Cambiano le aspirazioni delle persone, che vorranno «qualcosa in
  più», per esempio più libertà e più potere decisionale.

Tali sviluppi rendono l’autocrazia una forma di regime inadeguata a
rispondere alle esigenze di questa nuova e più articolata società.
L’autocrazia funziona fintantoché la società si compone
prevalentemente di cittadini poveri, non-istruiti, incapaci di organizzarsi
e quindi facilmente controllabili.
Perché lo sviluppo economico dovrebbe favorire la
sopravvivenza della democrazia

Stando alla teoria della modernizzazione, lo sviluppo economico porta
alla crescita del ceto medio urbano, tra le cui caratteristiche principali
figurano la moderazione e la tolleranza. Tali sentimenti sono più
compatibili con la democrazia che con l’autocrazia.

Secondo Przeworski (2000), una società benestante preferisce vivere
in un regime democratico perché in dittatura chi è ricco rischierebbe di
venire espropriato, in assenza di tutele ai diritti individuali e di limiti al
potere di chi governa.
Chi ha ragione?

I dati empirici finora osservati sono compatibili sia con la teoria della
modernizzazione che con la teoria della sopravvivenza.

La dittatura è più comune nei paesi poveri, mentre i paesi ricchi sono
tendenzialmente democratici.

Lo sviluppo economico favorisce la democratizzazione, la sopravvivenza
di una democrazia, o entrambe le cose?

Se l’evidenza empirica finora raccolta (basata sulla semplice
presenza/assenza o livello di democrazia in un paese) non basta a
rispondere, occorre individuare ipotesi più specifiche.

Concentreremo l’attenzione su ciò su cui teoria della modernizzazione e
della sopravvivenza dissentono, ovvero
come lo sviluppo economico influenza la probabilità di una
transizione verso la democrazia e di una transizione verso
l’autocrazia.
Ipotesi

Con lo sviluppo economico:

la probabilità di una transizione verso la dittatura:
        diminuisce (t. modernizzazione)
        diminuisce (t. sopravvivenza)

la probabilità di una transizione verso la democrazia:
        aumenta (t. modernizzazione)
        non aumenta (t. sopravvivenza)
Cosa è la probabilità di una transizione e come si calcola

La probabilità che un determinato evento accada è un indicatore diverso
rispetto al semplice numero di volte in cui quell’evento è accaduto
(frequenza).

Dato un campione di 100 paesi osservati per 10 anni, otteniamo 1000
osservazioni «anno-paese» (100x10).
Quindi abbiamo 1000 occasioni in cui una transizione di regime potrebbe
accadere.
Immaginiamo che nel corso dei 10 anni osservati si sono verificati 20
episodi di transizione.
La probabilità di una transizione sarebbe:
Pr (Transizione di regime) = 20 / 1000 = 0.02 (o 2%)

                              num. eventi reali
                            num. eventi possibili
Come lo sviluppo economico influenza la probabilità di una
transizione da autocrazia a democrazia

Come lo sviluppo economico influenza la probabilità di una
transizione da democrazia a autocrazia
Ipotesi

Con lo sviluppo economico:

la probabilità di una transizione verso la dittatura:
        diminuisce (t. modernizzazione)
        diminuisce (t. sopravvivenza)

la probabilità di una transizione verso la democrazia:
        aumenta (t. modernizzazione)
        non aumenta (t. sopravvivenza)
Test empirico:

Cosa ci dice il grafico rispetto all’effetto dello sviluppo economico sulla
probabilità di una transizione verso la democrazia?

Cosa ci dice il grafico rispetto all’effetto dello sviluppo economico sulla
probabilità di una transizione verso la autocrazia?
A quale delle due immagini il grafico precedente assomiglia di più?

Quale delle due teorie sembra confermare?
Risultati

La democrazia è più comune nei paesi ricchi che nei paesi poveri.

Lo sviluppo economico diminuisce la probabilità di una transizione dalla
democrazia alla autocrazia.

Lo sviluppo economico aumenta la probabilità di una transizione dalla
autocrazia alla democrazia (≠ teoria della sovrapposizione).

La teoria della modernizzazione sembra essere più corretta rispetto alla
teoria della sopravvivenza.
        !!! Attenzione alle eccezioni: Cina, Singapore, Paesi del Golfo

Altre potenziali «implicazioni» della teoria della modernizzazione che
non trovano conferma empirica:
 La democrazia è un lusso che solo i ricchi si possono permettere
       cf.: India, Ghana
 L’autocrazia favorisce lo sviluppo economico
       cf.: URSS, Zimbabwe
Fonti di dati socio-economici

World Bank (WB) – World Development Indicators
Dati su: economia, educazione, sanità, demografia
https://databank.worldbank.org/data/source/world-development-indicators

United Nations Development Programme (UNDP)
Human Development Index
http://hdr.undp.org/en/content/human-development-index-hdi

        Sviluppo Umano
Una misura di sviluppo che si propone di andare oltre la sola dimensione
economica, e di «ponderarla» rispetto ad altri indicatori più concreti del
benessere degli individui.
La crisi del Venezuela
 https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/venezuela-la-fine-di-maduro-e-segnata-nella-crisi-economica-
 22083
 https://www.washingtonpost.com/opinions/2019/01/29/venezuela-is-how-illiberal-democracy-
 ends/?utm_term=.000aa03dcc6c
 https://freedomhouse.org/report/freedom-world/2018/venezuela
 https://www.v-dem.net/en/analysis/CountryGraph/

                  12,00                                                            0,55

                  10,00
                                                                                   0,50
                   8,00
Economic growth

                   6,00

                                                                                          Democracy
                                                                                   0,45

                   4,00

                                                                                   0,40
                   2,00

                   0,00
                                                                                   0,35
                  -2,00

                  -4,00                                                            0,30

                                 Economic growth   Democracy (V-Dem)
Le determinanti
                 economiche della
                    democrazia
Clark, Golder & Golder, Principi di scienza politica, McGrawHill, 2011, cap.6

Andrea Cassani, Università degli Studi di Milano
andrea.cassani@unimi.it
http://unimi.academia.edu/AndreaCassani

Ciclo «Democrazia e democratizzazione – PIS GLO»
https://www.facebook.com/Democrazia-e-democratizzazione-PIS-GLO-582037695579812/?modal=admin_todo_tour
Cosa abbiamo visto nella lezione precedente

Esiste una forte correlazione tra ricchezza economica e democrazia
               cosa è il PIL pc?
  I paesi ad alto reddito tendono a essere democratici (o più democratici)
  I paesi a basso reddito tendono a essere autocratici (o meno democratici)
Sviluppo economico e democrazia 2015

                       Livello di sviluppo                  Autocrazie          Democrazie
PIL pc (World Bank)
Development group

                                                                20                   10
                       Economie a basso reddito                      (67%)                (33%)
                                                        (30%)                (10%)

                                                                22                   26
                       Economie a reddito medio-basso                (46%)                (56%)
                                                        (33%)                (27%)

                                                                18                   26
                       Economie a reddito medio-alto                 (41%)                (59%)
                                                        (27%)                (27%)

                                                                7                    35
                       Economie ad alto reddito                      (17%)                (83%)
                                                        (10%)                (36%)

                                                                Electoral democracy
                                                                         FH
Sviluppo economico e democrazia 2015

                              4. high-income economy
PIL pc (World Bank)
Development group

                      3. upper-middle-income economy

                      2. lower-middle-income economy

                              1. low-income economy

                                                       0   0,1   0,2   0,3   0,4   0,5   0,6   0,7   0,8   0,9

                                        Democrazia (V-dem) (livello medio)

PIL pc: Il PIL è il Prodotto Interno Lordo (Gross Domestic Product, GDP) e misura il valore di
tutti i beni e servizi prodotti all’interno di un paese in un anno. Quando è calcolato «pro capite»
(pc) il PIL totale viene diviso per il numero di abitanti. Il PIL pc è l’indicatore della ricchezza di
un paese più comunemente usato.
Cosa abbiamo visto nella lezione precedente

Esiste una forte correlazione tra ricchezza economica e democrazia
               cosa è il PIL pc?
  I paesi ad alto reddito tendono a essere democratici (o più democratici)
  I paesi a basso reddito tendono a essere autocratici (o meno democratici)

Esistono due possibili spiegazioni di tale evidenza empirica:
  Teoria della modernizzazione = lo sviluppo economico aumenta sia la
   probabilità di una transizione democratica che la probabilità che un
   regime democratico sopravviva
  Teoria della sopravvivenza = lo sviluppo economico aumenta la
   probabilità che un regime democratico sopravviva, ma non influenza la
   probabilità di una transizione democratica

I test empirici confermano la teoria della modernizzazione.
I MECCANISMI CAUSALI DELLA MODERNIZZAZIONE

    Sviluppo
   economico
                                    ?                             Democrazia

Perché (ovvero attraverso quali passaggi) lo sviluppo economico dovrebbe
favorire la democratizzazione di un paese?
Lo sviluppo economico innesca alcuni cambiamenti sociali che rendono la
dittatura una forma di governo non più adatta.

La teoria della modernizzazione si basa in gran parte sull’esperienza storica dei
paesi europei.
La storia europea (‘600-’700) in effetti mostra come il passaggio da un’economia
feudale, basata sull’agricoltura, a un’economia industriale, incentrata sul
commercio, abbia modificato le relazioni di potere tra Corona e (alcuni) sudditi,
portando a una maggiore condivisione del potere politico.

! Attenzione: Siamo agli albori della democrazia moderna, si parla innanzitutto di
rafforzamento del Parlamento rispetto alla Corona, ovvero di una istituzione che
rappresentava solo alcuni strati della popolazione, in assenza di suffragio
universale.
LA VERSIONE «STORICA» DELLA TEORIA DELLA
MODERNIZZAZIONE
Con lo sviluppo economico …
         crescita dell’industria a scapito dell’agricoltura
         passaggio da un’economia di sussistenza a un’economia di mercato
… cambiano i rapporti di forza tra Corona e Sudditi, che acquisiscono maggior
potere contrattuale.

Perché?
La terra rappresenta un bene fisso, e come tale è facilmente tassabile.
I prodotti dell’industria (lana, manufatti etc.) rappresentano beni mobili (o liquidi),
e per questo sono più difficili da tassare.

Agricoltura e sussistenza  Industria e commercio = beni fissi  beni mobili

Per raccogliere le risorse necessarie al funzionamento dello Stato (esercito,
burocrazia, etc.), la Corona è costretta a negoziare con la nuova élite economica.

Cosa può offrire?     Rappresentanza politica, limitazione del proprio potere e
                      maggiore potere decisionale al Parlamento (power sharing).
Quindi:

VERSIONE «STORICA» DELLA TEORIA DELLA
MODERNIZZAZIONE
Lo sviluppo economico favorisce la democratizzazione (o quantomeno la
concessione e il rafforzamento di istituzioni rappresentative e il power sharing)
nella misura in cui crea una nuova classe sociale economicamente rilevante che
trae la propria ricchezza dal commercio di prodotti industriali, più difficili da tassare
rispetto alla terra, e che è quindi in grado di esercitare un maggior potere
contrattuale nei confronti di chi detiene il potere e necessita delle tasse per
mantenere lo Stato.

  «No taxation without                                  «No bourgeoisie, no
  representation»                                       democracy»
  Rivoluzione Americana                                 B. Moore (1966), The Social
  (1765-1783)                                           Origins of Dictatorship and
                                                        Democracy.
Formalizziamo quanto detto in un gioco UVL – Uscita, Voce, Lealtà                   Cap.3
Antefatto:
Siamo in una monarchia assoluta.
Esiste un Parlamento che rappresenta l’élite economica del paese.
Per esigenze di guerra, la Corona confisca una parte del patrimonio dell’élite.

I Parlamentari (P) hanno tre opzioni di risposta:
Uscita = Prendere atto del sopruso e modificare il proprio comportamento per ottenere il
massimo dalla nuova situazione
         Smettere di pagare le tasse e di produrre
Lealtà = Accettare la nuova situazione
         Continuare a pagare le tasse e produrre
Voce = Protestare per ripristinare la situazione precedente
         Continuare a pagare le tasse e produrre solo se la Corona restituisce i beni
           confiscati e accetta quindi una limitazione del proprio potere

Se i Parlamentari scelgono l’opzione Voce, la Corona (C) avrà due opzioni di risposta:
  a) Accettare i limiti
  b) Rifiutare i limiti

Se la Corona sceglie l’opzione Rifiutare, ai Parlamentari resteranno due opzioni di risposta:
  a) Continuare a pagare e produrre (Lealtà)
  b) Smettere di pagare e di produrre (Uscita)
Voce

                           Lealtà

   Antefatto
  La Corona
confisca parte
 dei beni dei
                 Lealtà
 parlamentari

                 Uscita
                          Uscita
L’esito del gioco dipenderà dal valore (guadagno o costo) che ciascun giocatore
attribuisce a ciascuna mossa e alle sue possibili conseguenze.

Payoff

Corona (C)
1            = Valore dei beni espropriati a P
L>1          = Valore della Lealtà, che corrisponde al mantenimento delle entrate
             ordinarie provenienti dalle tasse a P

Parlamentari (P)
0            = Valore dell’opzione Lealtà
U            = Risparmio derivante dall’opzione Uscita
c            = Costo dell’opzione Voce
1            = Valore delle risorse confiscate che P potrebbe riavere se
             esercitasse con successo l’opzione Voce
1–c          = Guadagno netto se l’opzione Voce avesse successo
(1 – c) > U = Ottenere quello che si chiede ha un valore maggiore rispetto
            all’opzione Uscita
1–c;L

                                                0–c;1+L

                         0;1+L

                                                U–c;1
                     U;1

Payoff: P = Parlamentari ; C = Corona
Proviamo a risolvere il gioco:
         induzione a ritroso: si parte dall’ultima tappa e si risale alle mosse
        precedenti, assumendo che si sia in una situazione di informazione
        perfetta (o completa…nessuno può bluffare)

Consideriamo però due situazioni differenti:

1.      Ci troviamo in un paese la cui economia si basa sull’agricoltura, in cui il
        bene principale è la terra, che è facilmente tassabile
         P dispone di beni fissi
         l’opzione Uscita non è credibile U < 0

2.      Ci troviamo in un paese industrializzato, i cui prodotti sono più difficili da
        tassare
         P dispone di beni mobili
         l’opzione Uscita è credibile        U>0
Minaccia Uscita
 non credibile                                 1–c;L
     U
Minaccia Uscita
   credibile                                   1–c;L
     U>0

                                                       0–c;1+L

                               0;1+L

                                                        U–c;1
                           U;1

         Nota: P = parlamentari ; C = corona
Quindi:

In un paese dall’economia arretrata,
        la poca credibilità dell’opzione Uscita diminuisce le probabilità di
           successo dell’opzione Voce
        i governati hanno scarsa capacità contrattuale nei confronti dei
           governanti,
        i governati si piegheranno facilmente alle richieste dei governanti.

La modernizzazione dell’economia
        determina un cambiamento nel potere contrattuale di governanti e
          governati
        rende credibile l’opzione Uscita, aumentando le probabilità di
           successo dell’opzione Voce
        costringe i governanti a venire a patti e a limitare il proprio potere
Implicitamente, finora abbiamo assunto che ci sia una relazione di dipendenza tra
governanti e governati, dettata dalla necessità di raccogliere le risorse necessarie
per il funzionamento dello stato.
Ma se la Corona (o chi ha il potere, in generale) non dipendesse dalle élite
economiche?

Verrebbe meno il potere negoziale (la credibilità della minaccia di uscita) delle élite
economiche, e quindi non vi sarebbero incentivi a rafforzare le istituzioni
rappresentative (o democratizzare).

Implicazioni:

MALEDIZIONE DELLE RISORSE
Laddove lo stato deriva la maggior parte delle sue rendite dallo sfruttamento delle
risorse naturali (es: estrazione petrolio, gas, minerali), la democrazia ha minore
probabilità di emergere e sopravvivere perché viene meno il rapporto di
dipendenza economica tra governanti e sudditi.

DILEMMA DEGLI AIUTI ALLO SVILUPPO
Gli aiuti esterni allo sviluppo possono ridurre la dipendenza dello stato dai propri
cittadini, rendendo meno probabile la democratizzazione.
          spesso tuttavia gli aiuti sono erogati solo a determinate condizioni
              (aiuti in cambio di riforme)
LA MALEDIZIONE DELLE RISORSE

Rendite del petrolio e democrazia (2000)
   1
  .8
  .6
  .4
  .2
   0

       0                    20                       40   60
                                 Oil rents (% GDP)
IL DILEMMA DEGLI AIUTI ALLO SVILUPPO

Assistenza allo sviluppo e democrazia (2000)
  1
 .8
 .6
 .4
 .2
  0

      0                   100                  200   300
                                   ODA pc
ANALISI ECONOMETRICA
(REGRESSIONE)

Come influiscono il livello di ricchezza di un paese, la crescita economica e lo status di
produttore di petrolio sulla probabilità che esso:
         (a) diventi democratico?
         (b) rimanga democratico?

variabili dipendenti = ciò che vogliamo spiegare
        Transizione alla democrazia: La probabilità che un paese passi dalla autocrazia alla
         democrazia nell’intervallo di tempo t e t+1
        Sopravvivenza della democrazia: La probabilità che un paese resti democratico
         nell’intervallo di tempo t e t+1

variabili indipendenti = ciò che riteniamo possa influenzare la variabile dipendente
        Ricchezza
        Crescita economica
        Risorse naturali (es. Produzione di petrolio)
E’ come svolgere un’equazione:

Y = a + b1X1 + b2X2
       Y è la variabile dipendente
       X1 e X2 (X3, X4, ecc.) sono le variabili indipendenti
       a è la “constante”
       b1 e b2 sono i coefficienti e misurano, rispettivamente, l’effetto di X1 e X2
       sulla variabile dipendente

Es: Quali sono le determinanti della vostra bolletta della luce?
Spesa totale = canone fisso
                 + (costo energia fascia diurna * quantità energia utilizzata)
                 + (costo energia fascia notturna * quantità energia utilizzata)
minore l’«errore standard», maggiore la fiducia nei risultati:
                                      in genere, se il coefficiente è maggiore del doppio dell’errore
                                      standard, siamo sicuri al 95% del nostro coefficiente

Maggiore la ricchezza, maggiore la probabilità di una transizione democratica.
Maggiore la crescita economica, minore la probabilità di una transizione democratica
    un paese può crescere molto, ma essere (ancora) economicamente arretrato
Essere produttori di petrolio diminuisce la probabilità di diventare democrazie.
Maggiore la ricchezza, maggiore la probabilità che una democrazia sopravviva.
Maggiore la crescita economica, maggiore la probabilità che una democrazia
sopravviva.
La produzione di petrolio non influenza la probabilità di sopravvivenza di una
democrazia.
L’evidenza empirica suggerisce che:
Maggiore è la ricchezza di un paese, maggiore è la probabilità che esso diventi
e rimanga democratico.
Una buona performance economica (alti tassi di crescita) tende a preservare lo
status quo, sia esso democrazia o autocrazia.
Un’economia basata sulla produzione di petrolio diminuisce la probabilità di una
transizione verso la democrazia (pur non influenzando negativamente la
sopravvivenza della democrazia, es. Norvegia).

 Nel complesso, tali risultati sembrano confermare che, nella relazione tra
sviluppo economico e democrazia:
 Non sono la ricchezza e la sua crescita nel breve periodo in quanto tali che
contano.
 Piuttosto, contano il tipo di economia e i cambiamenti della struttura
economica e sociale che accompagnano lo sviluppo economico nel medio/lungo
periodo.
SVILUPPO ECONOMICO E DEMOCRAZIA NELLA STORIA RECENTE
Le analisi presentate nel cap 6 si basano su dati che si interrompono nel 1990.
La relazione tra sviluppo economico e democrazia è ancora robusta?
Il dubbio deriva soprattutto dai più recenti casi di democratizzazione.

1943                                         1974

1989                                         1999
correlazione (GDPpc-Democracy)
                                   (WB, V-Dem)
 0,8

0,75

 0,7
                                                                                      La relazione è
0,65
                                                                                         sempre
 0,6                                                                                   positiva, ma
0,55
                                                                                      sempre meno
                                                                                           forte
 0,5

0,45

 0,4

0,35

 0,3

   Correlazione
    Esprime il grado di associazione tra due variabili ovvero la loro tendenza a
     variare insieme (co-variare)
    Non si tratta necessariamente di un rapporto di causalità
    Si misura da 0 a 1, in valore assoluto
        Maggiore il valore, maggiore la forza della relazione tra le due variabili
        Può essere negativa (segno –), quando la relazione è inversa
Puoi anche leggere