Corso integrativo di preparazione all'Esame di Stato per l'abilitazione alla libera professione di Geometra anno 2020 - Collegio Geometri Genova
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Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Genova Corso integrativo di preparazione all’Esame di Stato per l’abilitazione alla libera professione di Geometra anno 2020 Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 1
Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Genova TOPOGRAFIA Venerdì 17 Luglio 2020 Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 2
La topografia è la scienza che viene utilizzata per il rilievo e la rappresentazione grafica del terreno. Per poter effettuare le misurazioni necessarie a svolgere il compito assegnato bisogna riferire sempre la superficie fisica del terreno al piano orizzontale. Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 3
IN TOPOGRAFIA LE GRANDEZZE MISURABILI SONO: - Le lunghezze di cui l’unità di misura è il metro (m) - Le superfici di cui l’unità di misura è il metro quadrato (mq) - Gli angoli di cui l’unità di misura dipende dal diverso sistema di misura utilizzato (i sistemi utilizzati in topografia sono riportati nella tabella seguente) ANGOLO SISTEMA SOTTOMULTIPLI PIATTO Sessagesimale 180° primi e secondi decimi, centesimi, millesimi e Sessadecimale 180° decimillesimi decimi, centesimi, millesimi e Centesimale 200g decimillesimi Radiante π - Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 4
TRASFORMAZIONE DEGLI ANGOLI Nello svolgimento della prova potrebbe capitarvi di dover trasformare un angolo da un sistema all’altro, per farlo basta applicare la seguente proporzione: Ricorda che nel caso di un angolo sessagesimale bisogna prima trasformarlo in sessadecimale e poi procedere negli altri sistemi. Queste trasformazioni, una volta capito il principio, vengono fatte in maniera più veloce utilizzando alcune funzioni delle vostre calcolatrici scientifiche Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 5
RISOLUZIONE DEI TRIANGOLI Grazie alla trigonometria è possibile risolvere i triangoli trovando gli elementi incogniti partendo da quelli noti. E’ possibile risolvere un triangolo se sono noti almeno tre elementi (di cui almeno un lato) dei sei che lo compongono. Nel triangolo rettangolo è possibile risolvere il triangolo conoscendo solo due elementi poiché si conosce già l’angolo retto. Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 6
Riassumendo i casi che si possono verificare sono: Triangolo rettangolo Triangolo qualsiasi elementi noti: elementi noti: - due cateti; - tre lati; - ipotenusa e cateto; - due lati e l’angolo compreso; - cateto ed un angolo acuto; - due lati e l’angolo opposto; - ipotenusa ed un angolo acuto. - un lato e due angoli; - l’area, un lato ed un angolo adiacente. Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 7
RISOLUZIONE TRIANGOLI RETTANGOLI Noti ipotenusa e angolo acuto Noti cateto e angolo acuto Noti ipotenusa e cateto Noti i due cateti Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 8
RISOLUZIONE TRIANGOLI RETTANGOLI I triangoli rettangoli possono essere anche risolti con il teorema di Pitagora In ogni triangolo rettangolo l'area del quadrato costruito sull'ipotenusa è uguale alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti. a= b= c= Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 9
RISOLUZIOLI TRIANGOLI QUALSIASI TEOREMA DEI SENI TEOREMA DEL COSENO ( CARNOT ) AB2 = BC2 + AC2-2 x BC x AC x cos γ BC2 = AC2 + AB2-2 x AC x AB x cos α AC2 = BC2 + AB2-2 x BC x AB x cos β Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 10
FORMULE AREE TRIANGOLI QUALSIASI Quando conosco i due lati e l’angolo compreso sup = x AB x BC x Quando conosco i tre lati (Formula di Erone) sup = p = Semiperimetro Quando conosco un lato e i tre angoli sup = Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 11
RISOLUZIONE DEI QUADRILATERI Nel risolvere un quadrilatero, possono verificarsi due casi a seconda degli elementi noti (sono comunque necessari almeno 5 elementi per poterlo risolvere): Se si conoscono tre lati e i due angoli esterni il quadrilatero si divide in triangoli rettangoli e dalla risoluzione di questi si giunge alla risoluzione dell’intero quadrilatero Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 12
RISOLUZIONE DEI QUADRILATERI Se si conoscono due lati e tre angoli o altri cinque dati diversi dal primo caso il quadrilatero viene diviso in due triangoli qualsiasi Per quanto riguarda il calcolo dell’area si può procedere considerando separatamente i due triangoli qualsiasi o i triangoli rettangoli derivanti dalle suddivisioni del quadrilatero, oppure con la formula di camminamento. Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 13
FORMULA DI CAMMINAMENTO Viene utilizzata quando si ha una figura con un numero consistente di lati, per applicare la formula devo conoscere tutti i lati meno uno e tutti gli angoli meno i due adiacenti al lato incognito 2STOT = AB x BC x sen β + BC x CD x sen γ ……….. Proseguo la formula includendo tutti i lati noti, una volta terminato, ricomincio il giro utilizzando i lati saltandone uno e sommando gli angoli compresi tra i due lati utilizzati, procedo in questo modo fino a terminare le possibilità (quando avrò da sommare un numero di angoli in intervalli pari dovrò sottrarre quella parte di formula altrimenti dovrò sommarla) ESEMPIO CON 6 LATI 2STOT = AB x BC x sen β + BC x CD x sen γ + CD x DE x sen δ + + DE x EF x sen ε - AB x CD x sen (β + γ) - BC x DE x x sen (γ + ε) - CD x EF x sen (δ + ε) + AB x DE x sen (β + + γ + δ) + BC x EF x sen (γ + δ + ε) - AB x EF x sen (β + + γ + δ + ε) Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 14
COORDINATE CARTESIANE E POLARI Per poter individuare la posizione di un punto sul piano è necessario conoscere le sue coordinate. esistono due tipi di coordinate: - Cartesiane = ascissa ed ordinata rispetto ad un sistema di assi cartesiani ortogonali); - Polari = azimut e raggio vettore rispetto ad un asse polare y avente origine nel punto O). Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 15
COORDINATE CARTESIANE E POLARI È possibile effettuare la trasformazione da un sistema di coordinate all’altro mediante formule derivanti dai teoremi sui triangoli rettangoli. Tg θAB = PUÒ ESSERE SCRITTA ANCHE Tg (AB) = AB = OPPURE AB = Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 16
COORDINATE CARTESIANE E POLARI TABELLA AZIMUT Per calcolare il valore dell'azimut bisogna sempre vedere in quale quadrante cade, dipende dal segno di numeratore e denominatore. Si possono dunque verificare quattro casi: θAB = θAB* (Angolo di calcolatrice) θAB = 180°/200g - θAB* θAB = 180°/200g + θAB* θAB = 360°/400g - θAB* Nota Bene: è da utilizzare il valore assoluto dell’angolo calcolato (angolo senza segno) per il calcolo dell’azimut Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 17
COORDINATE CARTESIANE E POLARI TABELLA AZIMUT Se si vuole utilizzare direttamente il valore dell’angolo calcolato con la calcolatrice (quando l’angolo si trova nel secondo o quarto quadrante il suo valore calcolato risulta negativo), per il calcolo dell’azimut, bisogna considerare i segni sempre positivi, come nella seguente tabella: θAB = θAB* (Angolo di calcolatrice) θAB = 180°/200g + θAB* θAB = 180°/200g + θAB* θAB = 360°/400g + θAB* Nota Bene: in ogni caso confrontare la grandezza dell’angolo calcolato con quello rappresentato nel vostro disegno per avere la conferma di aver trovato il giusto valore di azimut Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 18
POLIGONALI Le poligonali, generalmente, sono delle spezzate che uniscono due vertici trigonometrici o due punti qualunque. Nella pratica topografica, le poligonali sono uno dei metodi più usati per il rilievo planimetrico specialmente per la rapidità di applicazione e la possibilità di adattamento ad ogni tipo di terreno. Vengono classificate in: - Poligonali chiuse quando il primo vertice (origine) coincide con l'ultimo - Poligonali aperte Le stesse possono essere: - Poligonali principali: quelle che congiungono vertici di ordine superiore di coordinate note - Poligonali ausiliarie che congiungono vertici di poligonali principali - Poligonali secondarie - poligonali orientate - poligonali non orientate Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 19
RISOLVERE UNA POLIGONALE Per risolvere una poligonale (conoscere le coordinate dei vertici), è necessario conoscere la misura di tutti i lati, gli angoli interni, il primo azimut e le coordinate del primo punto. Se la poligonale non è orientata (si conoscono almeno la misura dei lati e degli angoli) bisogna stabilire un sistema di riferimento a nostro piacimento in un vertice a nostra convenienza. Nel risolvere la poligonale bisogna considerare e correggere gli eventuali errori angolari e lineari . Prima di calcolare le coordinate totali è necessario calcolare tutti gli azimut successivi al primo mediante la: Regola di propagazione degli azimut L'azimut successivo è uguale all'azimut precedente più l'angolo compreso più o meno l'angolo piatto Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 20
RISOLVERE UNA POLIGONALE CHIUSA Per risolvere una poligonale chiusa innanzitutto si procede calcolando l’errore angolare, il quale deve essere attribuito a ciascun angolo, successivamente si calcolano gli azimut orientando la poligonale con un lato, si calcolano le coordinate parziali le quali devono essere corrette distribuendo anche in esse l’errore lineare appena calcolato. Conoscendo le coordinate parziali corrette si può procedere al calcolo delle coordinate totali. Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 21
AGRIMENSURA L’agrimensura è la parte di topografia che si occupa della misurazione dei terreni, della loro divisione e dello spostamento e rettifica dei confini. Con la comparsa sul mercato di nuovi strumenti di misurazione (stazioni totali) molte cose sono cambiate e i calcoli necessari si sono semplificati. Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 22
MISURA DELLE AREE Per la misura delle aree esistono quattro metodi: - Metodi analitici: i più precisi, ma che necessitano di più lavoro, i più usati già citati in precedenza; - Metodi grafici: vengono trasformate graficamente figure complesse in figure semplici (triangoli e quadrilateri); - Metodi grafo-numerici: i più utilizzati sono il metodo di Bezout e di Simpson-Cavalieri; - Metodi meccanici: scarsamente utilizzati in quanto si ottiene poca precisione nell’esecuzione degli stessi. Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 23
DIVISIONE DELLE AREE Le divisioni dei terreni sono un problema che capita spesso al geometra. Innanzitutto bisogna capire se si è in presenza di: - Terreno a valore unitario costante: il parametro di riferimento è la superficie; - Terreno a valore unitario diverso: il parametro di riferimento è il valore. I casi che si possono verificare nella pratica sono molteplici e dipendono sia dalla forma del terreno sia dal modo con cui esso si vuole dividere. Qui di seguito vengono riportati alcuni esempi: Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 24
DIVIDENTI USCENTI DA UN VERTICE Devo dividere un appezzamento di terreno in tre parti aventi superfici differenti (es. divisione ereditaria: madre ½ figli ¼) con la dividente uscente da un vertice - Calcolo la superficie totale dell’appezzamento di terreno; - Calcolo le superfici delle aree da attribuire a ciascun erede; - Calcolo della superficie limite (SACD); - Confronto la superficie della prima divisione con la superficie limite Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 25
DIVIDENTI USCENTI DA UN VERTICE Se risulta minore della superficie limite il punto “R” appartiene al lato AD Se risulta maggiore della superficie limite il punto “R” appartiene al lato AB Se risulta uguale della superficie limite il punto “R” si trova sul vertice A Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 26
DIVIDENTI USCENTI DA UN VERTICE - Confronto la superficie 1 e la superficie 2 con la superficie limite Se la loro somma risulta minore della superficie limite il punto “S” appartiene al lato AR Se la loro somma risulta maggiore della superficie limite il punto “S” appartiene al lato AB Se la loro somma risulta uguale alla superficie limite il punto “S” si trova sul vertice A Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 27
DIVIDENTI USCENTI DA UN PUNTO SU UN LATO Devo dividere un appezzamento di terreno in tre parti aventi superfici differenti (m1 ; m2 ; m3) con la dividente uscente da un punto su un lato - Calcolo la superficie totale - Calcolo le superfici delle divisioni - Calcolo le superfici limite Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 28
DIVIDENTI USCENTI DA UN PUNTO SU UN LATO - Confronto la superficie delle divisioni (S1 ; S2 ; S3) con le superfici limite e agisco secondo i casi in cui vado incontro: a) Se la superficie di S1 è minore della superficie limite 1, il punto “R” si trova sul lato AB a.a.) Se la somma delle superfici S1 e S2 risulta minore della superficie limite 1, il punto “S” si trova sul lato RB a.b.) Se la somma delle superfici S1 e S2 risulta maggiore della superficie limite 1, potrei avere: a.b.a.) Se risulta minore della somma delle due superfici limite il punto “S” si trova sul lato BC Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 29
DIVIDENTI USCENTI DA UN PUNTO SU UN LATO a.b.b.) Se risulta maggiore della somma delle due superfici limite il punto “S” si trova sul lato CD a.b.c.) Se risulta uguale alla somma delle due superfici limite il punto “S” si trova sul vertice “C” a.c.) Se la somma delle superfici S1 e S2 risulta uguale alla superficie limite 1, il punto “S” si trova sul vertice “B” b) Se la superficie di S1 è maggiore della superficie limite 1, potrei avere: b.a.) Se risulta minore della somma delle superfici limite 1 e 2 il punto “R” si trova sul lato BC Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 30
DIVIDENTI USCENTI DA UN PUNTO SU UN LATO b.a.a.) Se la somma delle superfici 1 e 2 risulta minore della superficie limite 2 il punto “S” si trova sul lato RC b.a.b.) Se la somma delle superfici 1 e 2 risulta maggiore della somma delle superfici limite 1 e 2 b.a.c.) Se la somma delle superfici 1 e 2 risulta uguale alla superficie limite 2 il punto “S” si trova sul vertice “C” Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 31
DIVIDENTI AVENTI DIREZIONE NOTA (METODO PARALLELOGRAMMA) Devo dividere un appezzamento di terreno in tre parti aventi superfici differenti (m1 ; m2 ; m3) con la dividente parallele ad un lato Elementi noti: AD, α, δ - Calcolo la superficie totale - Calcolo la superficie delle divisioni - Calcolo la superficie limite Se S1 < Sup. Limire (SABHD) => R si trova sul lato AB Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 32
DIVIDENTI AVENTI DIREZIONE NOTA (METODO PARALLELOGRAMMA) Dimostrazione per trovare la formula (equazione di secondo grado) che mi permette di trovare RH e SK Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 33
DIVIDENTI AVENTI DIREZIONE NOTA (METODO PARALLELOGRAMMA) Moltiplico per tutti i fattori a b c Se entrambi sono positivi utilizzo il valore più vicino all’altezza del rettangolo Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 34
SPOSTAMENTO E RETTIFICA DI CONFINI A volte è opportuno o conveniente procedere allo spostamento o alla rettifica di un confine. Alcuni esempi sono nei casi in cui il terreno va coltivato in maniera più ottimale o sfruttato al meglio in vista di una futura edificazione. Si opera principalmente con terreni a valore unitario costante. I casi che si possono verificare sono anche qui molteplici e di seguito vengono rappresentati quelli più frequenti. Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 35
SIMULAZIONE 2° PROVA Da svolgere entro le 12:00 del 21 luglio 2020 e da inviare al seguente indirizzo email: geometra.lcarbone@gmail.com N.B. la correzione della prova verrà effettuata nella lezione del 24 Luglio 2020 dalle 17:00 alle 19:00 Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 36
Il testo della prova riportato nella diapositiva seguente è disponibile anche sul sito del Collegio Geometri di Genova nell’area download – area praticanti – corso di preparazione esame 2020 – seconda prova 2019 Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 37
La particella pentagonale ABCDE, necessita di una recinzione continua e cancello d’ingresso a due ante centrato sul lato AB. Sono note le coordinate planoaltimetriche dei vertici della particella rispetto ad n sistema di assi cartesiani ortogonali: VERTICI ASCISSE ORDINATE QUOTE A 258,75 m 208,80 m 115,37 m B 388,80 m 75,40 m 109,28 m C 210,20 m - 65,45 m 99,01 m D 50,35 m 36,25 m 105,69 m E 73,10 m 148,70 m 110,28 m Il candidato, dopo aver calcolato le distanze e le quote dei vertici A, B, C, D, E, rappresenti lo sviluppo del lotto di terreno. Successivamente progetti la recinzione costituita genericamente da un muretto con sovrastante rete metallica, disegnandone lo sviluppo planimetrico, il profilo e i particolari costruttivi, in scala appropriata, della sezione trasversale e del cancello d’ingresso. Delle opere previste esegua il computo metrico. La parte della prova in rosso non deve essere svolta in questa fase poiché non tratta strettamente di topografia Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 38
GRAZIE PER L’ATTENZIONE Geomm. Umberto Barillari e Lorenzo Carbone 39
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