Corso "Fognature e deflussi urbani Soluzioni progettuali e tecnologie innovative" 16 e 17 settembre, 23 e 24 settembre, 30 settembre
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Corso «Fognature e deflussi urbani Soluzioni progettuali e tecnologie innovative» 16 e 17 settembre, 23 e 24 settembre, 30 settembre Progettazione di condotti fognari in aree urbane In collaborazione con Con il patrocinio di fortemente antropizzate Giuseppe Del Giudice giuseppe.delgiudice@unina.it Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale Università degli Studi di Napoli Federico II Con il contributo incondizionato di
SOMMARIO • Cambiamenti idrologici • Urbanizzazione ed Impermeabilizzazione • Effetti dell’urbanizzazione • Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici/idrologici • Sistemi di drenaggio urbano: nuovi criteri di progetto e gestione • Invarianza idraulica • Normativa • Low Impact Development (LID) Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate
CAMBIAMENTI IDROLOGICI Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 3
IL BACINO IDROGRAFICO E L’IDROLOGIA Image courtesy of Waterwatch Queensland Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 4
IL BACINO IDROGRAFICO E L’IDROLOGIA • Il ruolo dei cambiamenti idrologici, rispetto ai cambiamenti climatici, è spesso inspiegabilmente trascurato negli studi di impatto. E’ invece del tutto evidente che la causa di numerosi recenti eventi alluvionali è da attribuirsi ad una gestione poco oculata dei bacini idrografici e delle reti fluviali, piuttosto che da un cambio del regime delle precipitazioni. • Il bacino idrografico è la reale connessione fra il sistema ambiente e quello sociale. • Il bacino idrografico esercita un azione di filtro non lineare che, a seconda dei casi, può amplificare o annullare l’effetto del cambiamento climatico. Numerosi aspetti legati a questa intima relazione fra fenomeni che si verificano a scale spaziali e temporali diverse sono ancora poco noti. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 5
IL CAMBIAMENTO IDROLOGICO • Il cambiamento idrologico, che è indotto da urbanizzazione, cambio di destinazione d’uso del suolo in genere, occupazione di aree fluviali, sfruttamento della risorsa idrica, regolazione fluviale, gioca spesso un ruolo più importante. • Occorre stabilire un ordine di priorità degli interventi per risolvere le situazioni di dissesto. • A tale fine occorre valutare il ruolo giocato da ogni anello dell’interazione fra l’ambiente e l’uomo. • Il cambiamento idrologico è un fenomeno che si verifica a scala spaziale locale e che produce effetti a lungo termine. E’ perciò caratterizzato da forte eterogeneità e sicuramente induce cambiamenti radicali (non stazionarietà), mentre il cambiamento climatico potrebbe essere l’espressione di cicli stazionari. • Il cambiamento idrologico, avvenendo a scala locale, è difficile da monitorare e gli effetti sono difficili da decifrare. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 6
ALCUNE CONSIDERAZIONI • Il cambiamento climatico è certamente una realtà; è innegabile che il pianeta stia vivendo una “fase calda”. Tuttavia, l’effetto sulle piogge e sulla disponibilità di risorse idriche è meno evidente. • I fenomeni di dissesto sono invece una realtà. Occorre prendere atto dell’urgenza di identificare le cause reali del problema e quindi le misure di adattamento più opportune. • Occorre individuare le zone a rischio (sistemi a bassa resilienza) e le priorità di intervento. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 7
URBANIZZAZIONE ED IMPERMEABILIZZAZIONE Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 8
AREA METROPOLITANA DI PECHINO Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 9
AREA METROPOLITANA DI MILANO Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 10
ESTENSIONE DELL’URBANIZZAZIONE NEL QUARTIERE ARCELLA DI PADOVA DAL 1945 AL 2000 Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 11
CRESCITA DELLA POPOLAZIONE URBANA http://www.gapminder.org 1 1 Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 12
CRESCITA DELLA POPOLAZIONE VS CRECITA SUPERFICIE URBANIZZATA 1982-1997 http://www.gapminder.org Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 13
CRESCITA DELLA POPOLAZIONE URBANA IN ITALIA http://www.gapminder.org 1 1 Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 14
POPOLAZIONE URBANA VS TERRE COLTIVATE http://www.gapminder.org Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 15
PERCENTUALE DI SUPERFICIE IMPERMEABILE SUL TOTALE DELL’AREA COMUNALE (2005-2008) Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 16
IMPERMEABILIZZAZIONE DEI SUOLI IN ITALIA (1956-2006) Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 17
EFFETTI DELL’URBANIZZAZIONE Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 18
EFFETTI DELL’URBANIZZAZIONE: IMPATTO SULL’IDROLOGIA DEI BACINI A causa dell’urbanizzazione grandi porzioni di territori vegetati con superfici permeabili sono stati sostituiti da superfici impermeabili. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 19
EFFETTI DELL’URBANIZZAZIONE: IMPATTO SULL’IDROLOGIA DEI BACINI Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 20
EFFETTI DELL’URBANIZZAZIONE: IMPATTO SULL’IDROLOGIA DEI BACINI Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 21
Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 22
Possibili cause di allagamento nei centri urbani Durante gli eventi di pioggia più intensi, il territorio urbano può allagarsi in seguito a due diverse tipologie di cause: straripamenti di canali e/o collettori fognari. Il primo si verifica quando i fiumi/canali non sono in grado di convogliare le portate provenienti dal bacino (caso B). Il secondo si verifica quando i sistemi di drenaggio urbano non sono in grado di convogliare le acque provenienti dalle varie superfici del bacino urbano quali strade, piazze, ecc. (caso C). Quando entrambi i sistemi falliscono, si ha un allagamento urbano generalizzato (caso D). Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 23
Orografia dell’area napoletana in assenza dell’urbanizzato Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 24
Evoluzione della rete tra le due guerre mondiali Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 25
Cartografia della rete fognaria Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 26
Attuale rete fognaria principale della città di Napoli Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 27
NAPOLI - Allagamenti 9 settembre 2003: via Marconi P.le Tecchio Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 28
NAPOLI - Allagamenti 17-18 settembre 2005: via Ben Hur tra via Epomeo ed attraversamento Ferrovia SEPSA Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 29
ALLAGAMENTI A MILANO Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 30
ALLAGAMENTI A MILANO Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 31
GENOVA – 4 novembre 2011 Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 32
GENOVA – 4 novembre 2011 Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 33
STRATEGIE DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI/IDROLOGICI Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 34
STRATEGIA UE PER L’ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI La normativa sui cambiamenti climatici approvata dall’UE ha messo in atto una strategia di mitigazione affinché l’Europa raggiunga l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto ai valori del 1990. Poiché gli effetti di tale strategia si manifesteranno nel lungo periodo, è necessario intervenire contestualmente per affrontare gli impatti attuali e attesi nei prossimi decenni con l’adozione di misure di adattamento. Con il LIBRO BIANCO “l'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo” (Aprile 2009) l’UE stabilisce la necessità di intervenire “con un approccio più strategico per garantire che le misure di adattamento necessarie siano adottate per tempo e siano efficaci e coerenti tra i vari settori e livelli di governo interessati”. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 35
IL MINISTERO DELL'AMBIENTE HA RECEPITO LE INDICAZIONI DEL LIBRO BIANCO Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 36
STRATEGIE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI Mitigazione: misure che agiscono sulle cause del cambiamento climatico; includono le strategie e le misure sulle fonti emissive e sono finalizzate alla riduzione delle emissioni di gas serra o all’aumento dello stoccaggio della CO2(carbon sinks); Adattamento: interventi nei sistemi naturali o umani in risposta agli impatti climatici attuali e attesi o ai loro effetti, finalizzati a limitarne i danni (ambientali, sociali ed economici) o a cogliere l’opportunità di eventuali vantaggi associati; Resilienza: capacità di un sistema sociale o ecologico di assorbire i disturbi conservando la stessa struttura di base e la stessa modalità di funzionamento, la capacità di auto-organizzarsi e di adattarsi agli stress e ai cambiamenti (adattamento ‘autonomo’) Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 37
STRATEGIE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI Resilienza dei sistemi urbani Nella sua versione ecologica, il concetto di resilienza, pioneristicamente introdotto da Crawford Holling (Resilience and stability of ecological systems, 1973. Annu. Rev. Ecol Syst 1973 4:1 23) nei primi anni Settanta ha tentato di evidenziare e definire la capacità dei sistemi (naturali o umani) di assorbire elementi di disturbo, dando luogo ad un processo di riorganizzazione interna che sia in sintonia con il mutamento della realtà esterna, in modo tale da preservare nel tempo, sia pure modificandole, la propria struttura e funzioni. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 38
STRATEGIE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI Resilienza dei sistemi urbani Gli impatti del climate change sulle città sono rilevanti. • Ancora scarsi gli studi e le applicazioni organiche di misure di adattamento nei sistemi urbani. Serve l’approccio integrato. • Alcuni progetti comunitari sostengono studi, sperimentazioni e prassi promosse da città e territori. • Alcune città hanno introdotto misure di mitigazione nei loro piani e regolamenti, anche in assenza di un approccio sistemico. • Due grandi assi d’intervento: ridurre la vulnerabilità del territorio (alluvioni, esondazioni, frane, erosione, siccità..); gestire il confort climatico negli ecosistemi urbani (urban heat islands, effetti sanitari, biodiversità). Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 39
STRATEGIE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI Diverse strategie di risposta per la resilienza urbana Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 40
ALCUNE ESPERIENZE: COPENHAGEN La strategia di adattamento della città di Copenhagen nasce integrata nel Copenhagen Climate Plan (2009), i cui obiettivi sono una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 dal 2005 al 2015 e il perseguimento di una città “carbon neutral” al 2025. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 41
ALCUNE ESPERIENZE: COPENHAGEN Le principali iniziative previste: 1. sviluppo di sistemi di drenaggio delle acque da applicare in ogni parte della città; 2. creazione di aree verdi su aree impermeabilizzate: micro-parchi, tetti e pareti verdi per la laminazione delle acque di pioggia, in modo da ridurre il rischio di inondazioni; 3. utilizzo di sistemi alternativi per il condizionamento dell’aria, quali ombreggiamenti, migliore ventilazione e isolamento; 4. protezione contro le inondazioni e l’innalzamento del livello del mare; 5. sviluppo di una strategia sull’adattamento climatico di ampio spettro. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 42
SISTEMI DI DRENAGGIO URBANO: NUOVI CRITERI DI PROGETTO E GESTIONE Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 43
SISTEMA DI DRENAGGIO URBANO Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 44
DRENAGGIO URBANO E PROTEZIONE DALLE PIENE Nuovi Criteri Di Progetto E Gestione Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 45
DRENAGGIO URBANO E PROTEZIONE DALLE PIENE Nuovi Criteri Di Progetto E Gestione • Tradizionali sistemi di convogliamento (vecchia filosofia di progetto e gestione) • Gestione delle piene urbane centralizzata per controllare portate e volumi di piena e per migliorare la qualità delle acque meteoriche (prime piogge e impatti cumulativi e /o transitori) (attuale filosofia di progetto e gestione, spesso riconosciuta insufficiente) • Gestione delle piene urbane diffusa (alla sorgente) con invasi e trattamenti delle acque meteoriche atti a ridurre la formazione e il degrado qualitativo delle piene (drenaggio urbano sostenibile: LID, SUD, BMPs) (nuova filosofia di progetto e gestione) Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 46
APPROCCIO CLASSICO AL DRENAGGIO URBANO Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 47
GESTIONE DEI DEFLUSSI METEORICI Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 48
PIENE URBANE E PIENE FLUVIALI Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 49
PIENE URBANE E PIENE FLUVIALI Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 50
PIENE URBANE E PIENE FLUVIALI Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 51
INVARIANZA IDRAULICA Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 52
INVARIANZA IDROLOGICA ED IDRAULICA • Definizione d’invarianza idraulica e d’invarianza idrologica, rispetto alla situazione antecedente l’urbanizzazione: ➢ invarianza idraulica si definisce l’invarianza della portata di picco; ➢ invarianza idrologica si definisce l’invarianza del volume di piena. • Obiettivo delle strategie d’intervento: ➢ ottenere l’invarianza idraulica e possibilmente anche quella idrologica; ➢ controllare la qualità delle acque riducendone il contenuto inquinante. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 53
IL CONTROLLO DELLE PIENE: L’INGEGNERIA IDRAULICA E L’INVARIANZA IDRAULICA Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 54
IL CONTROLLO DELLE PIENE: EFFETTO DELL’URBANIZAZIONE Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 55
IL CONTROLLO DELLE PIENE: Dove intervenire per ridurre l’impatto dei deflussi meteorici Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 56
NORMATIVA Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 57
NORMATIVA • Legge 267/98 “Legge Sarno” Prevede che ogni nuovo strumento urbanistico di pianificazione contenga la valutazione di compatibilità idraulica. Inoltre istituisce i Piani di Assetto Idrogeologico (PAI), da adottarsi da parte delle Autorità di Bacino e delle Regioni. Il PAI deve contenere le norme per la regolamentazione idraulica e idrologica degli strumenti urbanistici generali e delle loro varianti. • Direttiva 2007/60/CE Relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni (anche causate da reti di drenaggio artificiale) • D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.: Principi base dell’azione ambientale (art. 3 ter) e dello sviluppo sostenibile (art. 3 quater); Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 58
ENTI PUBBLICI CHE HANNO PRODOTTO NORMATIVE SPECIFICHE • Regione Lombardia: PRRA 1995 - PTUA 2006 - 2012 Nuova regolamentazione dell’invarianza idraulica; • Regione Veneto: Delibere della Giunta Regionale del Veneto n. 1322 del 10 maggio 2006 e n. 1841 del 19 giugno 2007 (Invarianza idraulica); • Provincia Autonoma Bolzano: Legge 18/06/2002 n. 81 (art. 46) • Comune di Bolzano: Regolamento di impatto edilizio (2004) ; • Autorità Bacini Regionali Romagnoli: PAI - Delibera n. 3/2 del 20/10/2003; • Regione Puglia: Legge n. 13/2008; Documento regionale DGR 2753/2010 • Provincia Torino: PTCP 2010 (Invarianza idraulica). Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 59
NORMATIVE SPECIFICHE IL PIANO DELLA REGIONE LOMBARDIA Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 60
NORMATIVE SPECIFICHE REGIONE LOMBARDIA: NUOVO PROGETTO DI LEGGE Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 61
NORMATIVE SPECIFICHE PAI DELLE AUTORITÀ DEI BACINI ROMAGNOLI • Inquadramento dell’invarianza idraulica alla stregua di un Indice Urbanistico. • Il metodo consente di applicare il principio di “chi consuma paga”, trasferendo ad ogni intervento sul territorio il costo dell’effetto idrologico che esso potrà comportare. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 62
NORMATIVE SPECIFICHE PAI DELLE AUTORITÀ DEI BACINI ROMAGNOLI Sono state individuate le tipologie di soluzione seguenti: • vasca in c.a. o altro materiale “rigido” posta a monte del punto di scarico, sia aperta sia coperta; • invaso in terra posto a monte del punto di scarico; • depressione in area verde o in piazzale posta a monte del punto di scarico • dimensionamento con “strozzatura” delle caditoie in modo da consentire un invaso su strade e piazzali • dimensionamento con “strozzatura” delle grondaie e tetti piatti con opportuno bordo di invaso in modo da consentire un invaso sulle coperture • sovradimensionamento delle fognature interne al lotto (1 m3 di tubo o canale = 0,8 m3 di invaso) • mantenimento di aree allagabili (es. verde, piazzali) con “strozzatura” adeguata degli scarichi Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 63
NORMATIVA SPECIFICHE DELIBERE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO • Per tutti gli strumenti urbanistici generali e le varianti, generali o parziali o che, comunque possano recare trasformazioni del territorio tali da modificare il regime idraulico esistente deve essere presentata una valutazione valutazione di compatibilità idraulica. • Ogni progetto di trasformazione dell’uso del suolo che provochi una variazione di permeabilità superficiale deve prevedere misure compensative volte e mantenere costante il coefficiente udometrico secondo il principio dell’“invarianza idraulica”. • Vengono definite opere di urbanizzazione primaria le opere relative alla messa in sicurezza idraulica (pavimentazioni drenanti su sottofondo permeabile per i parcheggi, aree verdi tali da massimizzare le capacità di invaso e laminazione, manufatti di limitazione delle portate delle acque meteoriche, invasi compensativi, ecc.). Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 64
LOW IMPACT DEVELOPMENT (LID) Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 65
Key concepts Low-Impact Development Più comunemente usato in Nord America, il termine "low impact development " (LID) sembra sia stato introdotto per la prima volta da Barlow et al. in un rapporto 1977 sulla pianificazione dell'uso del suolo del Vermont, USA (Fletcher et al., 2014). L’obiettivo è quello di minimizzare il costo della gestione delle acque piovane adottando un "design with nature approach" (McHarg, 1971). L'intento originale dei LID era quello di ottenere un'idrologia naturale utilizzando il layout del sito e il controllo integrato. Il LID ha scoraggiato la precedente pratica comune che considerava soluzioni di grandi dimensioni concentrate nella parte terminale del bacino a causa della loro incapacità di soddisfare sufficientemente le aspettative. Il termine LID è stato utilizzato per distinguere la progettazione a livello locale e l'approccio a scala di bacino dall'approccio di gestione comune precedentemente utilizzato, che tipicamente prevedeva il trasporto attraverso collettori di grosse dimensioni ai sistemi di detenzione terminali. L'implementazione dei LID è stata ufficialmente sancita dalla legislazione nel 2007 negli Stati Uniti e nel 2010 in Canada. Da allora LID è diventata una soluzione tradizionale sia negli Stati Uniti che in Canada. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 66
Key concepts Water-Sensitive Urban Design La frase " water-sensitive urban design " (WSUD) è stata introdotta in Australia negli anni '90. WSUD è descritto come un "approccio filosofico alla pianificazione e progettazione urbana che mira a ridurre al minimo gli impatti idrologici dello sviluppo urbano sull'ambiente circostante". La gestione delle acque piovane è un sottoinsieme di WSUD diretto a fornire il controllo delle inondazioni, la gestione delle portate, il miglioramento della qualità dell'acqua e l’opportunità di raccogliere l'acqua piovana per integrare l'acqua di rete per usi non potabili (Lloyd et al., 2002). Gli obiettivi stabiliti per WSUD includevano: ➢ Protezione e miglioramento dei sistemi idrici naturali durante lo sviluppo urbanistico; ➢ Integrazione del trattamento delle acque piovane nel paesaggio utilizzando anche corridoi multiuso; ➢ Riduzione del ruscellamento e delle portate di picco dai centri urbani impiegando misure di detenzione locale e riducendo al minimo le aree impermeabili. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 67
Key concepts Sustainable Urban Drainage Systems Il termine " sustainable urban drainage systems " (SUDS) è stato definito nel Regno Unito come un modo per individuare delle modifiche necessarie agli approcci di drenaggio urbano all’epoca utilizzati. Jim Conlin di Scottish Water ha concepito il termine SUDS nel 1997 per definire la tecnologia di gestione delle acque piovane. In pratica, SUDS inizialmente consisteva in una varietà di tecniche che replicavano fedelmente il drenaggio naturale pre-sviluppo da un sito, coerentemente con i principi alla base di LID - l'obiettivo era quello di drenare il deflusso delle acque piovane in un modo più sostenibile rispetto ad altre soluzioni convenzionali in uso in quel momento. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 68
Key concepts Best Management Practices Il termine " best management practices " (BMP) è stato coniato per la prima volta negli Stati Uniti nel documento Clean Water Act nel 2011. È stato utilizzato in tutto il Nord America per descrivere un approccio da utilizzare per prevenire l'inquinamento delle acque e ripristinare la copertura vegetale e la struttura del suolo al fine di mantenere condizioni naturali per soddisfare il fabbisogno idrico utilizzabile sia presente che futuro. I BMP si riferiscono a tecniche, misure o controlli strutturali utilizzati per gestire la il deflusso delle acque piovane e migliorarne la qualità attraverso la rimozione degli inquinanti. Il suo obiettivo è ridurre o eliminare i contaminanti raccolti dal deflusso urbano prima che si trasferisca nei corsi d'acqua. La definizione di BMP da allora è diventata un termine più universale che descrive le migliori pratiche relative alla prevenzione generale dell'inquinamento. Comprende soluzioni sia non strutturali che strutturali: le soluzioni non strutturali sono pratiche operative e procedurali, mentre gli soluzioni strutturali si riferiscono alle opere ingegneristiche (Fletcher et al., 2014). Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 69
Key concepts Green Infrastructures Il termine "green infrastructure " (GI) sembra avere origine sia nell'architettura del paesaggio, dove è stato promosso come una rete di spazi verdi (Benedict & McMahon, 2006), con un ruolo sia di concetto (influenzare la pianificazione urbana e i layout per massimizzare l'inclusione di spazi verdi) che di processi (cercando di massimizzare i benefici di tali spazi verdi identificando i loro potenziali servizi ecosistemici). Tra questi servizi, il potenziale utilizzo dell'IG per assistere la gestione delle acque piovane è stato realizzato dall'EPA statunitense (2012) e da altri e ora il termine è spesso usato in modo intercambiabile con BMP e LID (Struck et al., 2010). GI è definito in vari modi nella letteratura statunitense sulla gestione delle acque piovane come "una rete di pratiche decentralizzate di gestione delle acque piovane, come tetti verdi, alberi, giardini pluviali e pavimentazioni permeabili, che possono catturare e infiltrare la pioggia dove cade, riducendo così il deflusso delle acque piovane e migliorando la salute dei corsi d'acqua circostanti« ed è ora "più spesso correlato a obiettivi ambientali o di sostenibilità che le città stanno cercando di raggiungere attraverso un mix di approcci naturali (Fletcher et al., 2014). Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 70
Key concepts Sustainable Best Low-Impact Water-Sensitive Green Urban Drainage Management Development Urban Design Infrastructures Systems Practices Integrated Urban Water Management I principi su cui si basa IUWM generalmente seguono quelli delineati da Mitchell (2006): 1. Considerare tutte le parti del ciclo dell'acqua, naturale ed artificiale, superficiale e sotterranee, come un sistema integrato; 2. Considerare tutti i requisiti dell'acqua, sia antropici che ecologici; 3. Considerare il contesto locale, tenendo conto delle prospettive ambientali, sociali, culturali ed economiche; 4. Impegnarsi per la sostenibilità, mirando a bilanciare le esigenze ambientali, sociali ed economiche a breve, medio e lungo termine. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 71
Sfide e opportunità Progettazione urbana sensibile al clima Comprendere e formalizzare il modo in cui il clima (e il cambiamento climatico) influisce sull'efficienza delle pratiche LID per la gestione delle acque piovane Effetto scala Comprensione e formalizzazione di come un insieme di pratiche LID influenzerà la gestione delle acque piovane a livello di bacino Retrofitting Comprendere e formalizzare come un contesto urbano sviluppato influenzerà la scelta e l'ubicazione delle pratiche LID Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 72
Climate Sensitive Design Esiste un consenso generale sull'effetto positivo del controllo alla sorgente (source control) - sia con riferimento alla riduzione delle portate di picco, mediante la trattenuta dei volumi d’acqua (laminazione), sia considerando altre tecniche che riducono i deflussi superficiali - sulle inondazioni per ciò che riguarda le tracimazioni dalle fognature o, più in generale, le inondazioni su piccola scala. Quando si considera una scala più ampia, tuttavia, questo effetto positivo è meno chiaro: in particolare, diversi idrologi hanno sostenuto che la laminazione delle piene, pur riducendo la portata immediatamente a valle delle opere di invaso, può effettivamente aumentarla più a valle, aumentando la durata della portata di piena e quindi la probabilità di sovrapposizione dei picchi provenienti da altri sotto-bacini (McCuen, 1979; Urbonas & Glidden, 1983; Goff & Gentry, 2006; Fang et al., 2010). La progettazione del LID dovrebbe tenere conto del regime delle precipitazioni locali (sia i pattern stagionali che le precipitazioni estreme). Possono verificarsi due condizioni principali: ❖ Gran parte del volume di deflusso annuale si genera durante eventi di elevata insnsità, con lunghi periodi di siccità intermedi. In questo caso, le pratiche LID richiederanno grandi dimensioni/estensione per gestire elevati volumi di acqua piovana, ma saranno inutilizzate per periodi prolungati. ❖ Il volume annuale del deflusso è dovuto principalmente a piccoli e frequenti eventi meteorici. In questo caso, se gli eventi estremi sono gli unici criteri di progettazione per le opere LID, tali opere risulteranno sovradimensionate per la stragrande maggioranza degli eventi meteorici annuali, probabilmente ponendo problemi di efficienza. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 73
Climate Sensitive Design L'entità degli eventi di pioggia influenza profondamente la progettazione (tipo, dimensione, posizione) delle pratiche LID da attuare; i progetti LID sono generalmente più efficaci nella riduzione del deflusso durante eventi di pioggia più brevi e più intensi (Bai et al., 2018). Sebbene si tratti di una questione aperta, alcuni Paesi hanno adottato standard e regolamenti conformi a questo argomento. Norwegian standards for stormwater management US standards for stormwater management Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 74
Climate Sensitive Design Nel 2008, la Norwegian Water Association ha adottato una linea guida nazionale per la gestione delle acque piovane che utilizza un approccio in tre fasi, in cui un controllo alla sorgente dovrebbe essere in grado di raccogliere e infiltrare i deflussi di piccoli eventi (Lindholm et al., 2008): T < 2-5 anni T < 5-10 anni T > 10 anni Step 1 Step 3 Step 2 Eventi di modesta Eventi estremi Eventi di entità trattati affrontati maggiore entità mediante mediante la trattati mediante infiltrazione garanzia di vie le tradizionali (nature-based d’acuqa (gestione misure si invaso solutions) del rischio) Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 75
Climate Sensitive Design In conformità con le direttive EPA, molti Paesi degli Stati Uniti hanno adottato gli Unified Sizing Criteria, assumendo che le diverse intensità degli eventi meteorici producono diversi tipi di pericolo che dovrebbero essere affrontati con pratiche diverse: T = 1 year, T = 5 years T = 100 years d = 24h Protezione del Protezione dei piani golenali Protezione dagli eventi canale estremi Misure per il controllo del picco Misure di detenzione di 24 di piena relativo a T=5 anni in Valutare gli effetti sul sistema di ore per ridurre le portate di modo tale che il picco di piena gestione delle acque piovane e sulle piena ordinaria e dello dopo lo sviluppo dell’area strutture e proprietà a valle. Gestire proteggere i canali di valle non superi la capacità di gli impatti dell'evento estremo da fenomeni di erosione e trasporto a valle e/o provochi attraverso i controlli di bacini di conseguenti condizioni di inondazioni dalle sponde nei detenzione instabilità bacini idrografici urbani Per gli eventi meteorici con T
Cambiamenti futuri nel clima e nell'uso del suolo Fonte: www.rainews.it Fonte: Georges River. Image courtesy of Waterwatch Queensland Il cambiamento climatico è dovuto Il cambiamento idrologico è dovuto ad un aumento della concentrazione all'urbanizzazione e al cambiamento di GHG; il suo effetto è più visibile e della copertura del suolo; si verifica consistente sulle temperature su scala molto locale ma gli effetti (riscaldamento globale) ma gli sono significativi a lungo termine: effetti sui regimi di precipitazione Diminuzione dell'infiltrazione sono incerti e si verificano a scala molto locale: Diminuzione dell'evapotraspirazione Possibile aumento della frequenza di eventi estremi Maggiore deflusso superficiale Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 77
Cambiamenti futuri nel clima e nell'uso del suolo Sustainable Best Low-Impact Water-Sensitive Green Urban Drainage Management Development Urban Design Infrastructures Systems Practices Win-win measures (vantaggioso per tutti) Convenienti ora e in una serie di scenari climatici futuri. Essi non comportano forti compromessi con altri obiettivi politici. Low-regret measures (a basso svantaggio) Le azioni a basso svantaggio hanno un costo relativamente basso e forniscono benefici relativamente ampi in condizioni climatiche future previste. No-regret measures (senza svantaggio) Contribuire all'adattamento ottenendo allo stesso tempo altri vantaggi di politica sociale, economica e ambientale, anche in relazione alla mitigazione. Le molteplici fonti di incertezza che influenzano le proiezioni climatiche spesso sollevano dubbi sulla loro affidabilità nella stima del futuro regime locale di precipitazioni estreme. L'adozione di misure senza svantaggio risponde a tali dubbi, migliorando in modo efficiente la gestione delle acque piovane a breve e a lungo termine. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 78
Effetto scala Le pratiche LID distribuite possono imitare funzionalmente un paesaggio idrologico di condizioni pre-urbanizzate. Tuttavia, le attuali conoscenze sull'efficacia delle pratiche LID a scala di bacino sono relativamente incerte e rappresentano una frontiera della ricerca (Golden & Hoghooghi 2018). Gli effetti cumulati delle pratiche LID sui sistemi idrici di valle sono principalmente influenzate da: Progettazione specifica (dimensione, materiali, etc.) Ubicazione all’inerno del bacino (funzionamento in serie/parallelo, distanza dalla rete di drenaggio Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 79
Effetto scala Ricerche recenti mostrano che pratiche LID distribuite in "aree spazialmente sensibili", come lungo percorsi idrici preferenziali o ai lati di strade, migliora l'efficienza in termini di attenuazione del picco delle portate/volume (Golden & Hoghooghi, 2018). Directly Connected Impervious Areas The concept of directly connected impervious area (DCIA) or efficient impervious areas (EIA) refers to a subset of impervious cover, which is directly connected to a drainage system or a water body via continuous impervious surfaces (Seo et al., 2017). Inoltre, la riduzione del deflusso a scala di bacino con le pratiche LID risulta essere più vantaggiose se queste ultime sono posizionate vicino alla sezione di chiusura del bacino (Di Vittorio et al., 2015). Ciò è particolarmente vero per le misure di detenzione (vasche volano), la cui efficacia è influenzata dal funzionamento in serie e/o parallelo (Del Giudice et al., 2014. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 80
Effetto scala Source Control vs. End-of-pipe Control End-of-Pipe Control Mira a drenare rapidamente il deflusso attraverso le fognature. Nell'approccio "end-of-pipe", tutto il volume di acqua è concentrato nella sezione di chiusura del bacino dove è ubicata una struttura di invaso tradizionali ("grey").. Source Control Mira a mitigare gli impatti delle acque piovane sui corpi idrici ricettori i il più vicino possibile alla sorgente dove viene generato il deflusso. Nell'approccio " source control ", sono adottati sistemi di gestione delle acque piovane in loco al fine di controllare i deflussi, l'evapotraspirazione e l'infiltrazione, riducendo al minimo gli impatti sia idrologici che qualitativi Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 81
Retrofitting Le pratiche LID sono più efficaci dal punto di vista dell'efficienza e dei costi quando la gestione delle acque piovane è inserita nelle prime fasi di pianificazione di una comunità. L'adeguamento (retrofitting) di strutture esistenti è tecnicamente più difficile e costoso perché potrebbe non essere disponibile lo spazio, ovvero si potrebbero intersecare con altre infrastrutture sono già installate etc (National Research Council, 2008) Nei contesti urbani sviluppati la scelta e il posizionamento delle pratiche LID pone diverse sfide (Shafique & Kim, 2017): ❖ Trovare luoghi adatti per le pratiche LID nelle infrastrutture esistenti; ❖ Mancanza degli standard di progettazione delle pratiche LID accettati in tutto il mondo; ❖ Mancanza di conoscenza della tecnologia LID da parte dei residenti e delle parti interessate. ❖ Manutenzione difficile e costosa; ❖ Nessuna fiducia generalizzata sugli obiettivi a lungo termine della tecnologia LID. Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 82
Retrofitting Generally not a restriction Can be overcome with careful site design May preclude use Gradient table High water bedrock Proximity to foundations building Proximity to Land take depth Maximum uses Multifunctional input High sediment and liability Management practice Extended detention basin Water retention basin Constructed wetland Infiltration basin Porous paving Grass swale Grass strip filter Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 83
Progettazione LID: un problema circolare La progettazione LID è solitamente formalizzata come un problema di ottimizzazione vincolata con diversi gradi di complessità in termini di risoluzione spaziale / temporale, parametri, modellazione idraulica (Mani et al., 2019). Efficiency at the Funzioni obiettivo tipiche catchment scale ❖ Criteri quantitativi ed economici: minimizzazione del picco/volume di piena e dei costi di implementazione/ manutenzione (Jiaet al., 2012; Damodaram & Zechman, 2012; Tao et al., 2014; Eckart, 2015; Loáiciga et al., 2015; Chui et al. ., 2016; Aminjavaheri e Nazif, 2018) Optimal stormwater ❖ Criteri qualitativi ed economici: integrated minimizzazione dell'inquinamento dei management deflussi e costi di implementazione/ manutenzione (Baeket al., 2015; Tobio et al., 2015) LID type Available locations ❖ Criteri quantitativi, qualitativi ed (areas/volumes) economici (Limbrunner et al., 2013; Montaseri et al., 2015; Sadeghi et al., 2017). Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 84
ALCUNE ESPERIENZE: NEW YORK CITY Studio della resilienza climatica • Approccio in 4 fasi alla pianificazione della resilienza in caso di eventi estremi mediante un processo iterativo • Analisi costi - benefici Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 85
ALCUNE ESPERIENZE: NEW YORK CITY 1. Determinazione del rischio attuale • Simulazione idraulica nelle condizioni climatiche attuali e future • Impatti diretti basati sui premi delle compagnie assicurative, sui costi delle infrastrutture etc. • Impatti indiretti dovuti agli effetti sul traffico, la salute pubblica, la riduzione degli investimenti, etc. • Calcolo del Valore attuale netto (VAN) Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 86
ALCUNE ESPERIENZE: NEW YORK CITY 2. Pianificazione e progettazione • Progettare un masterplan con le Blue-Green Infrastructure (BGI) Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 87
ALCUNE ESPERIENZE: NEW YORK CITY 2. Pianificazione e progettazione - Esempi Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 88
ALCUNE ESPERIENZE: NEW YORK CITY 3. Misura degli effetti • Riduzione degli allagamenti • Riduzione del costo dei danni • Introduzione di ulteriori aree ricreative verdi • Miglioramento della connettività Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 89
ALCUNE ESPERIENZE: NEW YORK CITY 4. Valutazioni dei costi • Capitale investito $ 330 ml Perdita netta • Costi di rischio evitati $ 310 ml Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 90
APPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DI INVARIANZA IDRAULICA IN UN CASO REALE A SCALA LOCALE Fonte: Paoletti et al. 2016 Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 91
APPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DI INVARIANZA IDRAULICA IN UN CASO REALE A SCALA LOCALE Fonte: Paoletti et al. 2016 Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 92
APPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DI INVARIANZA IDRAULICA IN UN CASO REALE A SCALA COMUNALE Fonte: Paoletti et al. 2016 Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 93
Pervious LID practices pavements Rain garden Bio-swale Green roof Rain barrel Bio-retention system Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 94
GRAZIE PER L’ATTENZIONE Giuseppe Del Giudice – Progettazione di condotti fognari in aree urbane fortemente antropizzate 95
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