Corso di Fisiologia Basi morfologiche e funzionali della vita - Lezione 6 1 Sistema nervoso - Moodle@Units

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Corso di Fisiologia
  (Basi morfologiche e funzionali della vita)

Lezione 6
19 novembre 2021

1) Sistema nervoso
2) Sistema cardiovascolare
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Calendario
Venerdì 29/10   Fisiologia cellulare
Venerdì 5/11    Fisiologia cellulare
Lunedì 8/11     Fisiologia cellulare
Venerdì 12/11   Fisiologia cellulare / S. nervoso
Lunedi 15/11    Test 1
Venerdì 19/11   S. nervoso / circolatorio
Lunedì 22/11    S. circolatorio
Venerdì 26/11   S. respiratorio
Lunedì 29/11    Test 2
Venerdì 3/12    S. renale
Lunedì 6/12     S. digerente
Venerdì 10/12   Test 3
Martedì 14/12   XXX
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Recettori ionotropici

           Glutammato
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LTP induction
 NMDARs are blocked by Mg2+                       But the Mg2+ block is releived
 at resting membrane                              by strong postsynaptic
 potential                                        depolarization

Mechanisms for inducing LTP

AMPARs - Na+ enter  normal synaptic transmission
NMDARs – Ca2+ enters only if there is enough depolarization to displace Mg2+ that
clogs the channel
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LTP expression
Large depolarization

Opening of NMDARs

Ca2+ enters the postsynaptic
neuron

AMPARs more sensitive to
glutamate and more AMPARs
inserted at the synapse
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Encefalo / cervello:                         SNC - Encefalo / cervello
 Telencefalo
•    Corteccia cerebrale (percezione cosciente di     Telencefalo
     stimoli esterni, comandi motori, aree
     associative: interpretazione realtà, emozione,
     logica, lingua…)
•    Ippocampo (memoria…)
•    Amigdala (paura…)
•    Gangli della base (regolazione movimento…)
 Diencefalo
•    Talamo (‘smistamento’ informazioni dalla e
     alla corteccia…)
•    Ipotalamo / ipofisi (omeostasi corporea…)
 Tronco encefalico (regolazione attività
    cardiaca, respiratoria…)
•    Mesencefalo
•    Ponte
•    Bulbo (midollo allungato)
 Cervelletto (coordinamento motorio…)
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Classificazione delle FORME DI
MEMORIA
e loro localizzazione nel cervello
dell’uomo

        MEMORIA                                    MEMORIA
      DICHIARATIVA                             NON-DICHIARATIVA
        ESPLICITA                                 IMPLICITA

 SEMANTICA     EPISODICA SUGGERIMENTO                                     APPRENDIMENTO
  (CONCETTI (AUTOBIOGRAFICA                                             NON-ASSOCIATIVO:
                                                      APPRENDIMENTO           Abitudine,
VOCABOLARIO)    EVENTI)         PROCEDURALE            ASSOCIATIVO:        sensibilizzazione
                               (abilità manuali e      condizionamento       disabitudine
                              procedure abituali     classico ed operante

                           Neocortex     Striato              Striato        Vie riflesse
       Lobo temporale                  Cervelletto           Amigdala
     mediale (ippocampo)                                    Cervelletto
      + Cx associativa
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Amidala
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Pavlovian fear conditioning

Il topo apprende un'associazione tra US (shock) e il CS (suono) che predice l’US. Un CS (suono)
emotivamente neutro è presentato per diversi secondi e lo shock è dato nell'ultimo secondo del CS.
Dopo diversi accoppiamenti, la presentazione del solo suono provoca un congelamento difensivo e
cambiamenti nell'attività del SNA ed endocrino.

I topi con amigdala danneggiata non riescono a imparare l'associazione tra CS e US e quindi non
esprimono paura quando il CS è presentato da solo.

Gli input sensoriali raggiungono l'amigdala dal talamo sia direttamente che indirettamente. I segnali
sensoriali dal talamo sono trasmessi alla corteccia. Di conseguenza l'amigdala e la corteccia sono
attivate simultaneamente, ma l'amigdala risponde al pericolo prima che la corteccia elabori le
informazioni. Dato che l'elaborazione corticale è necessaria per sperimentare consapevolmente la
paura, è probabile che la risposta alla paura sia avviata prima di provare consapevolmente paura.
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Encefalo / cervello:                          SNC - Encefalo / cervello
 Telencefalo
•    Corteccia cerebrale (percezione cosciente di     Telencefalo
     stimoli esterni, comandi motori, aree
     associative: interpretazione realtà, emozione,
     logica, lingua…)
•    Ippocampo (memoria…)
•    Amigdala (paura…)
•    Gangli della base (regolazione movimento…)
 Diencefalo
•    Talamo (‘smistamento’ informazioni dalla e
     alla corteccia…)
•    Ipotalamo / ipofisi (omeostasi corporea…)
 Tronco encefalico (regolazione attività
    cardiaca, respiratoria, del cervello……)
•    Mesencefalo
•    Ponte
•    Bulbo (midollo allungato)
 Cervelletto (coordinamento motorio…)
Ormoni Neuroipofisari: ADH e OXI

ADH e OXI sono prodotti da 2 diversi tipi di
neuroni. Il singolo tipo di neurone è in grado
di produrre o l’uno o l’altro.

Segnali che inducono il rilascio di ADH:
- incremento osmolarità ematica.
- diminuzione del volume ematico.

Segnali che inducono il rilascio di OXI:
- impulsi nervosi generati da collo dell’utero
  durante travaglio.
- suzione della gh. mammaria da parte del
  bambino.

       OSSITOCINA         VASOPRESSINA
Ormoni Adenoipofisari

Gli ormoni dell’ipofisi anteriore
controllano così tante funzioni
che l’ipofisi è spesso chiamata
‘ghiandola dominante’. Gli
ormoni dell’adenoipofisi
controllano metabolismo,
crescita, riproduzione….

ORM. AGENTI SU G. ENDOCRINE
 Adrenocorticotropina (ACTH)
 Tireotropina (TSH)
 Orm. Gonadotropici:
 •   follicolostimolante (FSH)
 •   luteinizzante (LH)
ORM. AGENTI SU TESS. SOMATICI
 orm. della crescita (GH)
 Prolattina (PRL)
Encefalo / cervello:                          SNC - Encefalo / cervello
 Telencefalo
•    Corteccia cerebrale (percezione cosciente di     Telencefalo
     stimoli esterni, comandi motori, aree
     associative: interpretazione realtà, emozione,
     logica, lingua…)
•    Ippocampo (memoria…)
•    Amigdala (paura…)
•    Gangli della base (regolazione movimento…)
 Diencefalo
•    Talamo (‘smistamento’ informazioni dalla e
     alla corteccia…)
•    Ipotalamo / ipofisi (omeostasi corporea…)
 Tronco encefalico (regolazione attività
    cardiaca, respiratoria, del cervello……)
•    Mesencefalo
•    Ponte
•    Bulbo (midollo allungato)
 Cervelletto (coordinamento motorio…)
Sistemi modulatori diffusi del tronco encefalico
  Serotonina     Noradrenalina             Dopamina             Acetilcolina

                                       Substantia nigra
 Raphe nuclei     Locus ceruleus Ventral tegmental area (VTA) Vari Nuclei pontine

 Sonno-veglia     Attenzione           Controllo motorio      Apprendimento
 Ansia-Umore      Ansia-umore           ‘’Ricompensa”         Memoria

Each of the monoaminergic nuclei projects widely throughout the brain
Comportamenti che consideriamo tipicamente umani, come la
memoria, il linguaggio e la compassione, dipendono anche dalla
modulazione del cervello da parte dei sistemi ascendenti
colinergico e monoamminergici. Questa dipendenza si evince dai
legami tra morbo di Alzheimer e sistema colinergico, tra
schizofrenia e sistema dopaminergico e dall’attenuazione della
depressione    con    formaci    che    agiscono     sulle   sinapsi
serotoninergiche e noradrenergiche.

Quindi, sebbene il tronco encefalico sia filogeneticamente antico, i
sistemi modulatori di questa regione del cervello rendono possibili
e modulano molti dei comportamenti che consideriamo più
tipicamente umani.
Encefalo / cervello:                         SNC - Encefalo / cervello
 Telencefalo
•    Corteccia cerebrale (percezione cosciente di     Telencefalo
     stimoli esterni, comandi motori, aree
     associative: interpretazione realtà, emozione,
     logica, lingua…)
•    Ippocampo (memoria…)
•    Amigdala (paura…)
•    Gangli della base (regolazione movimento…)
 Diencefalo
•    Talamo (‘smistamento’ informazioni dalla e
     alla corteccia…)
•    Ipotalamo / ipofisi (omeostasi corporea…)
 Tronco encefalico (regolazione attività
    cardiaca, respiratoria, del cervello…)
•    Mesencefalo
•    Ponte
•    Bulbo (midollo allungato)
 Cervelletto (coordinamento motorio…)
Anatomia del Sistema Nervoso
SNC - Midollo spinale

         Principale via di comunicazione tra encefalo
         e altri tessuti. Se sezionato  perdita
         sensibilità e paralisi

         Suddiviso in 4 regioni
         - cervicale (C1-C8)
         - toracica (T1-T12)
         - lombare (L1-L5)
         - sacrale (S1-S5)

         Ciascuna regione suddivisa in segmenti.
         Ciascun segmento da origine a 2 nervi spinali
         (destro e sinistro; SNP)
SNC - Midollo spinale

Al contrario di quanto visto nell’encefalo, nel midollo spinale la materia
grigia è all’interno e la materia bianca all’esterno.
SNC - Midollo spinale

La materia grigia è a forma di farfalla e si divide in corna dorsali, che ricevono le
terminazioni dei neuroni afferenti sensoriali, che hanno i corpi cellulari nei gangli delle
radici dorsali, e corna ventrali, che contengono i corpi cellulari dei motoneuroni che
inviano i loro assoni efferenti ai tessuti periferici.
• Anatomia e funzione del Sistema nervoso

• Sistemi sensoriali

• Sistema motorio
Anatomia del Sistema Nervoso
Sensazione - percezione
                                                            Neuroni efferenti
                                                            SNC  periferia

             Neuroni afferenti
             Periferia  SNC

Sensazione: rilevamento “meccanico” di uno stimolo (SNP)

Percezione: assegnare allo stimolo un determinato significato (SNC)
Percezione
Informazioni CONSCE    Informazioni INCONSCE

Sensi somatici         Stimoli somatici
Tatto - pressione      Lunghezza e tensione muscolare
Temperatura
Dolore                 Stimoli somatico-viscerali
                       Pressione arteriosa
Sensi speciali         pH ematico
Vista                  pH liquido cerebrospinale
Udito                  Inflazione polmonare
Equilibrio             Osmolarità liquidi corporei
Sensi chimici:         Temperatura
Gusto                  Glucosio ematico
Olfatto                Distensione tratto gastrointestinale
Percezione
RECETTORI SENSORIALI: strutture neuronali specializzate per la percezione di specifici stimoli
sensoriali e trasduzione in linguaggio del neurone (cioè in una variazione del potenziale di membrana)
Ogni recettore risponde preferenzialmente a un particolare tipo di stimolo.
I recettori possono rispondere anche ad altre modalità, che saranno però percepite come stimolo
proprio di quel recettore perché proiettano nelle aree del SNC preposte a codificare quella particolare
modalità (es. pressione sui bulbi oculari  luce)
Apertura - chiusura di canali ionici che rispondono a particolari stimoli sono
responsabili per la trasduzione dello stimolo
                         CHIUSO                                     APERTO
Recettori (cellulari)
           Classe I: il recettore è lo stesso neurone
           gangliare, con terminazioni recettoriali. Lo
           stimolo è convertito direttamente in un
           potenziale di recettore (=potenziale graduato)
            PA.

           Classe II: il recettore è una cellula separata.
           Stimolo provoca rilascio di NT dal recettore,
           che genera poi un potenziale sinaptico
           (=potenziale graduato) nel neurone afferente
            PA.

           Classe III: neurone afferente attivato da
           interneurone.
Recettori (cellulari)
   Classe I semplice   Classe I complesso           Classe II

Terminazione nervosa   Terminazioni nervosa
libera                 racchiusa in capsule di
                       tessuto connettivo
                       (es. corpuscolo di Pacini)
Campo recettivo
I neuroni della sensibilità somatica e i recettori visivi sono attivati da stimoli che cadono in un area ben
definita (=campo recettivo). Acuità tattile o visiva = capacità di discriminazione tra due punti. La
distanza più piccola a cui due punti vengono ancora percepiti separati è detta soglia di discriminazione.
Più piccoli sono i campi recettivi, maggiore è l’acuità (ma minore la sensibilità).
Acuità è determinata anche dal livello di convergenza dei neuroni primari sui neuroni secondari.
Campo recettivo
I neuroni della sensibilità somatica e i recettori visivi sono attivati da stimoli che cadono in un area ben
definita (=campo recettivo). Acuità tattile o visiva = capacità di discriminazione tra due punti. La
distanza più piccola a cui due punti vengono ancora percepiti separati è detta soglia di discriminazione.
Più piccoli sono i campi recettivi, maggiore è l’acuità (ma minore la sensibilità).
Acuità è determinata anche dal livello di convergenza dei neuroni primari sui neuroni secondari.
Inibizione laterale
Uno stimolo che eccita un recettore (tattile o visivo), inibisce anche l’attività dei neuroni secondari
limitrofi tramite attivazione di interneuroni inibitori.
L’inibizione laterale aumenta l’acuità perché aumenta il contrasto tra campi recettivi adiacenti.
1) L’intensità dello stimolo è codificata in base al
numero di recettori attivati (codifica di popolazione)

Uno stimolo più intenso attiva più recettori
alcuni a soglia più bassa altri a soglia più
alta.

Il SNC interpreta il numero di recettori
attivati come una misura di intensità dello
stimolo.
2) Intensità (e durata) dello stimolo è codificata anche in base
   al numero dei potenziali d’azione (codifica di frequenza)
Adattamento dei recettori
Recettori tonici: adattano poco per parametri che devono essere monitorati continuamente(es.
barocettori, nocicettori, alcuni recettori per il tatto)

Recettori fasici: si attivano solo all’inizio (o all’inizio e alla fine) dello stimolo per rispondere a
variazioni di un parametro (es. recettori olfattivi)
Codificazione sensoriale
Ad eccezione dell’olfatto che
raggiunge la corteccia olfattiva
attraverso il bulbo olfattivo, tutte
le altre informazioni sensoriali
che raggiungono livello cosciente
arrivano alla corteccia attraverso
il    talamo      (‘stazione      di
smistamento’: es. i nuclei visivi
ricevono informazioni visive e le
inviano alla corteccia visiva).

Informazioni sensoriali che non
raggiungono      lo     stato    di
percezione cosciente e avviano
riflessi     viscerali        sono
generalmente integrate a livello
del midollo spinale e/o tronco
encefalico    (es.     regolazione
pressione arteriosa).
Un esempio: percezione somatica
                       Soma dei neuroni sensoriali
                       primari nei gangli delle radici
                       dorsali (SNP)  sinapsi su
                       neuroni sensoriali secondari o
                       nel midollo spinale (nocicezione,
                       temperatura, stimoli tattili
                       grossolani) o nel bulbo
                       (sensazioni tattili fini).

                       I neuroni secondari decussano e
                       raggiungono neuroni sensoriali
                       terziari in un nucleo specifico
                       del talamo del lato opposto.

                       Il talamo proietta alla corteccia
                       somatosensoriale primaria
                       (parte anteriore del lobo
                       parietale)
Codificazione sensoriale
Aree diverse della corteccia integrano informazioni sensoriali diverse
Organizzazione topografica
Il neurochirurgo Wilder Penfiel fu il primo a dimostrare negli anni ’40 l’esistenza
dell’homunculus. In più di 1000 pazienti svegli introdusse elettrodi e stimolò diverse zone
della corteccia mappando così l’organizzazione topografica della corteccia sensoriale
primaria (e motoria primaria). Rappresentazione altamente deformata.
• Anatomia e funzione del Sistema nervoso

• Sistemi sensoriali

• Sistema motorio
Anatomia del Sistema Nervoso
SN integra il movimento

Il movimento è controllato dal SN a 3 livelli:

1) Midollo spinale integra i riflessi spinali (riflessso patellare)
2) Tronco encefalico e cervelletto controllano riflessi posturali e movimenti mano e
   occhi
3) Cx cerebrale e gangli della base per movimenti volontari (con talamo che modula
   e trasmette a cx cerebrale informazioni da midollo spinale, gangli della base e
   cervelletto)
SNC - Midollo spinale

La materia grigia è a forma di farfalla e si divide in corna dorsali, che ricevono le
terminazioni dei neuroni afferenti sensoriali, che hanno i corpi cellulari nei gangli delle
radici dorsali, e corna ventrali, che contengono i corpi cellulari dei motoneuroni che
inviano i loro assoni efferenti ai tessuti periferici.
Riflesso patellare
Via corticospinale per il
       movimento volontario

Fibre che si originano nella corteccia motoria
primaria   decussano (per il 90%) nel bulbo e
terminano nelle corna ventrali del midollo spinale
dove     sinapsano    direttamente   motoneuroni
somatici (e con interneuroni).
Moviemento volontario richiede
coordinamento di tutto il sistema motorio
                       Al fine di rendere il movimento accurato,
                       la via corticospinale è modulata da
                       informazioni sensoriali e da altre regioni
                       motorie

                       Ricevono informazione di feedback da:

                       - Gangli della base, i quali ricevono
                       informazioni da cx motorie, sensoriali e
                       associative e li inviano al talamo che li
                       invia all cx (Parkinson e Huntington sono
                       disordini dei gangli della base)

                       - Cervelletto (riceve informazioni
                       somatosensoriali ascendenti dal midollo
                       spinale e discendenti da cx; è un sistema
                       correggi-errore; di controllo predittivo)
Anatomia del Sistema Nervoso
Sistema nervoso autonomo (SNA)
E’ suddiviso in simpatico (o ortosimpatico) e parasimpatico
a cui competono funzioni opposte: “ fight or flight ” e
“rest and digest”.

                                           Es. vista di un serpente:
                                           risposta motoria = scappare,
                                           emozionale = tremare,
                                           svenire, vuoto allo stomaco,
                                           mediata da sistema simpatico
Sistema nervosa autonomo (SNA)
La maggior parte degli organi interni è sottoposto a un doppio controllo in cui una
delle 2 branche del SNA è eccitatoria (generalmente il simp.) e l’altra è inibitoria
(generalmente il parasimp.). Ci sono alcune eccezioni (le vedremo man mano).

Le vie autonome sia simap. che parasimp. sono costituite da due neuroni
efferenti collegati in serie

Il n. pregangliare origina nel SNC e proietta a un ganglio autonomo situato
all’esterno del SNC. Qui il soma del n. postgangliare riceve la sinapsi dal pre-
gangliare e proietta verso il tessuto bersaglio.
Le fibre simpatiche e parasimpatiche escono dal midollo
               spinale in diverse regioni
                                Simpatico (toracolombare)

                                Le fibre simp. escono dal midollo spinale
                                a livello toraco-lombare.

                                I gangli simp. sono in gran parte situati
                                a livello di una catena paravertebrale
                                che decorre parallela al midollo spinale.

                                Parasimpatico (craniosacrale)

                                Le fibre pregangliari escono dal bulbo-
                                ponte attraverso il III, VII, IX e X
                                (questo è il vago = 75% di tutte le fibre
                                para) nervo cranico e a livello sacrale
                                attraverso il II e III nervo spino-
                                sacrale.

                                I   gangli   parasimp.   si    trovano    in
                                prossimità    se   non      addirittura   a
                                contatto degli organi bersaglio.
Neurotrasmettitori del SNA

                Alla regola generale enunciata in
                figura esistono però alcune
                eccezioni:

                1)   neuroni simp. che innervano
                     le ghiandole sudoripare
                     rilasciano ACh anziché NA

                2)   Alcuni neuroni del SNA sia
                     simp. che parasimp. non
                     secernono nè Ach nè NA ma
                     altri NTs (sostanza P, ATP;
                     VIP, somatostatina, NO)
Giunzione neuroeffettrice
               La struttura di una sinapsi
               autonoma si differenzia dalle
               sinapsi del SNC

               Gli assoni formano numerose
               varicosità contenenti NT. I
               recettori postsinaptici non si
               concentrano       sotto      alle
               varicosità,     rilascio   meno
               diretto, il NT diffonde con
               modalità      quasi    paracrina,
               influenza area molto vasta (più
               cellule).
La midollare del surrene
La midollare del surrene attivata dal SNA Simpatico secerne
catecolamine (principalmente adrenalina, A)
Durante lo sviluppo embrionale il tessuto nervoso deputato alla secrezione delle
catecolamine (NA & A) si divide in: SNA simpatico e midollare del surrene. Mentre
la parte corticale è una vera ghiandola endocrina di origine epidermica, la midollare
è un differenziamento funzionale in senso endocrino del SNA e può essere
considerata come un ganglio simpatico modificato la cui funzione è rilasciare
grandi quantità di A in circolo

                                                          Ormoni glucocorticoidi
                                                            (sotto controllo ipofisario
                                                         (adrenocorticotropina; ACTH)
Sistema nervoso motorio
     Ricapitalondo:

  Il SNA è suddiviso in

simpatico (ortosimpatico)

  e parasimpatico a cui

   competono funzioni

  decisamente diverse

rispettivamente “fight or

   flight” e “rest and

        digest”.
Sistemi
      Sistema tegumentario:
      Barriera protettiva dall’ambiente
      esterno

      Sistema muscolo-scheletrico:
      Movimento

      Sistemi respiratorio, digerente,
      urinario, riproduttivo:
      Scambio di materiali con l’ambiente

      Sistema circolatorio:
      Distribuzione di materiali

      Sistemi nervoso e endocrino:
      Coordinamento

      Sistema immunitario:
      Protezione
Sistema cardiocircolatorio

                                    Obiettivi

1. Organizzazione morfofunzionale del sistema cardiocircolatorio (=cardiovascolare)
2. Funzione e regolazione cardiaca
3. Sistema circolatorio: caratteristiche, regolazione, peculiarità distrettuali
4. Sangue: caratteristiche, funzioni, emopoiesi, emostasi
Sistema
 Sistema CardioVascolare
         cardiovascolare.
                       vene                    capillari               arterie
                                                                                                            Tre elementi:
                                                                                                            CUORE: organo muscolare cavo, assimilabile ad una
                                                 capo
                                                                                                            pompa idraulica doppia che spinge il sangue attraverso
                                             arti superiori
                                                                                                            due circuiti chiusi
                                                                    vene
 vena cava super.

                                                                                    ascendenti
                                                                    polmonari

                                                                                      arterie
                                                                                                            VASI SANGUIGNI: organizzati in 2 circuiti chiusi:
                          arterie
                       polmonari              polmoni                                                       Grande circolo sistemico: aorta, grandi arterie, rami
                      atrio destro                                                                          arteriosi, arteriole, capillari (zona di scambio), venule,

                                                                                         aorta addominale
                                                           atrio             aorta
                                                           sinis.                                           rami venosi, grandi vene, vene cave.
                                                                        ventricolo
                      vene cave                                         sinistro                            Piccolo circolo polmonare: arteria polmonare, arterie e
 vena cava

                        ventricolo
                            destro
                                                                        arterie                             capillari bronchiali, vene polmonari.
                                                                        coronarie
                                  cuore
 inf.

                                                              tronco                                        Parte dei liquidi tissutali entra in un 2º sistema, la
 vena                                                                                                       circolazione linfatica, che confluisce nel sistema venoso
 epatica
                                                 arteria epatica

                                     vena portale epatica
                                                                                                            SANGUE: tessuto connettivo specializzato in cui la
                      fegato                                        tratto digerente

                    vene renali                                         vene renali
                                                                                                            matrice intercellulare (plasma) è liquida e contiene in
                                                                                                            sospensione vari tipi cellulari.
                                                 reni                         Arterie
                      valvola                                            discendenti                        5 litri (7-8% massa corporea), diviso nelle vene (60%,

                                         pelvi ed arti inferiori
                                                                                                            bassa pressione) e arterie (40%, alta pressione)
Sistema CardioVascolare
             FUNZIONI dell’APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO
• Trasporto:
  – Scambio O2/CO2,
  – Trasporto nutrienti/cataboliti
  – Veicolazione ormoni

• Omeostasi:
  – Temperatura
  – Osmolalità
  – pH

• Difesa:
  – Da patogeni
  – Da lesioni tissutali
IL CUORE

                                                                                                                       Il Cuore
                        vene                    capillari               arterie

                                                  capo
                                              arti superiori
                                                                                                             Organo muscolare cavo, assimilabile a
                                                                     vene
                                                                                                             una pompa idraulica situato al centro
  vena cava super.

                                                                                     ascendenti
                                                                     polmonari

                                                                                       arterie
                           arterie
                                                                                                             della cavità toracica.
                        polmonari              polmoni

                       atrio destro                                                                          Apice piegato verso sinistra

                                                                                          aorta addominale
                                                            atrio             aorta
                                                            sinis.
                                                                         ventricolo                          Base si trova dietro lo sterno
                       vene cave                                         sinistro
  vena cava

                         ventricolo
                                                                         arterie
                             destro
                                                                         coronarie                           Cuore dx alimenta circolo polmonare
                                   cuore
  inf.

                                                               tronco

  vena
                                                                                                             Cuore sin alimenta circolo sistemico
  epatica
                                                  arteria epatica

                                      vena portale epatica
                                                                                                                 Contrazione = sistole
                       fegato                                        tratto digerente

                     vene renali                                         vene renali

                                                  reni                         Arterie                           Rilassamento = diastole
                       valvola
                                                                          discendenti

                                          pelvi ed arti inferiori
IL CUORE

     1. Richiami di anatomia del cuore
     2. Attività elettrica del cuore
        a) Caratteristiche delle cellule miocardiche
        b) Potenziale d’azione cardiaco, conduzione, basi ioniche e regolazione
        c) Elettrocardiogramma
     3. Attività meccanica del cuore
        a) Accoppiamento eccitazione-contrazione
        b) Ciclo cardiaco
        c) Gittata cardiaca e sua regolazione
IL CUORE

     1. Richiami di anatomia del cuore
     2. Attività elettrica del cuore
        a) Caratteristiche delle cellule miocardiche
        b) Potenziale d’azione cardiaco, conduzione, basi ioniche e regolazione
        c) Elettrocardiogramma
     3. Attività meccanica del cuore
        a) Accoppiamento eccitazione-contrazione
        b) Ciclo cardiaco
        c) Gittata cardiaca e sua regolazione
IL CUORE
 Organo muscolare situato al centro della cavità toracica.

 Apice piegato verso sinistra

 Base dietro lo sterno

 Organo cavo, base-apice = 12 cm; larghezza alla base = 9 cm; profondità alla base = 6 cm
 300 g nel maschi adulto

                                                  Epicardio

                                Base

                                                                 Apice
IL CUORE
 Contenuto nel sacco pericardico: costituito da foglietto interno (epicardio) e
 foglietto esterno (pericardio)
 Tra epicardio e pericardio 15-30 ml di fuido, drenato da sistema linfatico. Funzione:
 lubrificazione, riduce attrito
 Endocardio: strato endoteliale che riveste le camere interne
 Miocardio: strato muscolare tra endocardio e epicardio
IL CUORE

   Atri e Ventricoli
Sistema
IL CUORECardioVascolare

   Le valvole cardiache assicurano la unidirezionalità del flusso nel cuore
IL CUORE
IL CUORE
IL CUORE

     1. Richiami di anatomia del cuore
     2. Attività elettrica del cuore
        a) Caratteristiche delle cellule miocardiche
        b) Potenziale d’azione cardiaco, conduzione, basi ioniche e regolazione
        c) Elettrocardiogramma
     3. Attività meccanica del cuore
        a) Accoppiamento eccitazione-contrazione
        b) Ciclo cardiaco
        c) Gittata cardiaca e sua regolazione
Trasmissione sinaptica

 TRASMISSIONE SINAPTICA ELETTRICA

                                                            Le gap junction sono diverse
                                                            dai canali che abbiamo studiato
                                                            finora:
                                                            poro largo (1.5-2 nm) e non
                                                            selettivo, di conseguenza diverse
                                                            sostanze (ioni e piccoli
                                                            metaboliti, ad esempio ATP)
                                                            possono diffondere liberamente
                                                            tra le due cellule.

 FUNZIONI SINAPSI ELETTRICHE
 1. Networks neuronali, networks gliali, muscolo cardiaco e liscio
 2. Trasmissione segnali elettrotonici (ad esempio potenziale d’azione)
 3. Trasmissione segnali metabolici (flusso di metaboliti tra le spire della guaina mielinica)
Trasmissione sinaptica

 TRASMISSIONE SINAPTICA ELETTRICA

                                                     Le gap junction sono diverse
                                                     dai canali che abbiamo studiato
                                                     finora:
                                                     poro largo (1.5-2 nm) e non
                                                     selettivo, di conseguenza diverse
                                                     sostanze (ioni e piccoli
                                                     metaboliti, ad esempio ATP)
                                                     possono diffondere liberamente
                                                     tra le due cellule.

                  CARATTERISTICHE DELLE SINAPSI ELETTRICHE
                  1. La propagazione del segnale è molto rapida
                  2. La propagazione del segnale è bidirezionale
IL CUORE

           Le gap junctions hanno un diametro di 1.5-2 nm e sono
           disposti a 10 nm di distanza tra loro secondo una
           struttura a pianta esagonale, poro non selettivo che
           permette il passaggio di molecole neutre e cariche sino a
           un PM 1000 Dalton. Sono modulati dalla [O2] e [H+].

           Ischemia = diminuzione di O2 e aumento di H+ 
           chiusura parziale canali  altera la conduzione
           dell’eccitazione cardiaco.
IL CUORE
           Il Cuore è un sincizio funzionale: da un punto di
           vista funzionale il miocardio è costituito da cellule
           che formano una rete unificata di fibre muscolari.
           Sono separate lateralmente mentre le porzioni
           terminali sono tra loro unite dai dischi intercalari.
           Qui le membrane si fondono e formano delle gap
           junctions, che permettono la libera diffusione di ioni
           e quindi la propagazione del PA. Per questo motivo
           il tessuto miocardico viene anche definito un sincizio
           funzionale

           Si distingue un sincizio atriale ed uno ventricolare
           tra loro separati dal tessuto fibroso (elettricamente
           isolante) che circonda le aperture valvolari.
IL CUORE
IL CUORE
IL CUORE

     1. Richiami di anatomia del cuore
     2. Attività elettrica del cuore
        a) Caratteristiche delle cellule miocardiche
        b) Potenziale d’azione cardiaco, conduzione, basi ioniche e regolazione
        c) Elettrocardiogramma
     3. Attività meccanica del cuore
        a) Accoppiamento eccitazione-contrazione
        b) Ciclo cardiaco
        c) Gittata cardiaca e sua regolazione
IL CUORE

                                             Si distinguono tre popolazioni cellulari
                                             funzionalmente distinte.

                                             Primo gruppo: cellule pacemaker, responsabili
                                             dell’autoritmicità. A questo gruppo appartengono le
                                             cellule del nodo senoatriale (NSA; pacemaker
                                             primario), le cellule del nodo atrio ventricolare (NAV;
                                             pacemaker secondario), più cellule costituenti altri
                                             pacemaker ectopici minori.

Secondo gruppo: cellule in grado di propagare velocemente l’eccitazione. Sono le cellule che
costituiscono il fascio di His (che si origina dal NAV) e le fibre di Purkinje (che si irradiano dalle
due branche del f. di His e trasferiscono l’eccitazione alle diverse regioni del ventricolo). O quelle
che costituiscono il fascio di Bachmann che propaga l’ecc. dal NSA all’atrio sinistro. Dotate
anch’esse di autoritmicità.
Terzo gruppo: le cellule che rispondono all’eccitazione con un’efficace contrazione, queste sono
le cellule atriali e ventricolari che costituiscono il miocardio di lavoro.
IL CUORE

Nelle tre popolazioni cellulari si registrano due tipi di PA. Il PA a risposta rapida si riscontra nei
cardiomiociti atriali e ventricolari e nelle fibre specializzate alla conduzione (fascio di His e f.
di Purkinje). Il PA a risposta lenta si riscontra nelle cellule del NSA (pacemaker primario) e del
NAV (pacemaker secondario) ma anche in cellule specializzate che possono divenire
pacemaker sostitutivi, che dettano un loro ritmo di contrazione in caso inattività del NSA e
NAV.
IL CUORE

           In condizioni normali l’eccitazione si
           origina     nel    NSA       (pacemaker
           primario), si propaga fino al NAV, e
           raggiunge le branche del fascio di His
           e   le    fibre   del    Purkinje,   che
           trasmettono        l’eccitazione       al
           miocardio     ventricolare    dove     si
           propaga dall’interno verso l’esterno,
           dall’apice verso la base dei ventricoli.
IL CUORE

                                            Vie internodali

                                                                      NODO ATRIO-
                                                                      VENTRICOALRE

Ritardo di 120 - 160 ms nella conduzione dell’impulso dal NAV ai ventricoli, così atri e
ventricoli non si contraggono in contemporanea ma sequenzialmente permettendo il
passaggio del sangue
IL CUORE

     1. Richiami di anatomia del cuore
     2. Attività elettrica del cuore
        a) Caratteristiche delle cellule miocardiche
        b) Potenziale d’azione cardiaco, conduzione, basi ioniche e regolazione
        c) Elettrocardiogramma
     3. Attività meccanica del cuore
        a) Accoppiamento eccitazione-contrazione
        b) Ciclo cardiaco
        c) Gittata cardiaca e sua regolazione
Il Potenziale d’Azione

IL POTENZIALE D’AZIONE: cenni storici
The Nobel Prize in                          Dal 1939 al 1952, con una pausa di 5 anni dovuta alla guerra, Hodgkin
Physiology or Medicine                      and Huxley, sfruttando il lavoro di Young (1936 che trovò il miglior modo
1963                                        di inserimento degli elettrodi nell’assone di calamaro), hanno dato una
                                 Huxley     spiegazione chiara e corretta del PA senza mai citare la parola canale.
                                            Il concetto di canale prese consenso dai primi del ’70 grazie alla messa
                                            a punto delle tecnica del Patch-Clamp (Neher and Sackman Nobel nel
                                            1991).

                                             Perché proprio l’assone del
                                             calamaro?
 Hodgkin

                                                                                    Molto di quello che sappiamo
                                                                                    oggi su come il segnale
                                                                                    elettrico viaggia lungo la rete
                                                                                    nervosa deriva da
                                                                                    esperimenti condotti
                                                                                    sull’assone gigante di
Elettrodo inserito                                                                  calamaro.
all’interno          La prima
dell’assone di       registrazione del PA
calamaro
Basi ioniche del potenziale d’azione

                         40

                         20

                          0
       V membrane (mV)

                         -20
                               THRESHOLD
                         -40

                         -60   RESTING

                         -80
                                                       Time (ms)
                                  1        3   5   6               7
IL CUORE

  Confronto PA neurone - muscolo scheletrico - muscolo cardiaco
IL CUORE

                          Le cellule atriali e ventricolari del miocardio di
  Basi ioniche del PA a   lavoro sono caratterizzate da Vm piuttosto negativo
     risposta rapida      (-80/-90 mV). In queste cellule il PA in risposta a
                          una stimolazione è caratterizato da 4 fasi:

                          Una attivazione molto rapida dovuta ad attivazione
                          canali Na+ V-dip (soglia: -70 mV; fase 0)

                          Raggiunto +20 mV per 1-2 ms segue una fase di
                          ripolarizzazione iniziale dovuta a inattivazione
                          canali Na+ e attivazione canali K+ (fase 1)

                          Segue fase plateau a 0/-20 mV (fase 2) per 200 -
                          250 ms dovuta ad attivazione canali Ca2+ V-dip (L-
                          type) controbilanciati da canali K+

                          dopo la fase di plateau il PA inizia a ripolarizzare,
                          dovuto a inattivazione canali Ca2+ (fase 3)

                          Raggiungemento Vm (fase 4).
IL CUORE

   Basi ioniche del PA a
      risposta rapida

    Fase 0
    Attivazione – inattivazione canali Na+ V-dip
    (simile al PA neuronale)
IL CUORE

    Basi ioniche del PA a
       risposta rapida

      Fase 1
      Attivazione – inattivazione canali Na+ V-dip
      (simile al PA neuronale)

 Attivazione canali K+ V-dip
IL CUORE

                   Basi ioniche del PA a
                      risposta rapida

                     Fase 2
                     Attivazione – inattivazione canali Na+ V-dip
                     (simile al PA neuronale)
                Attivazione – lenta inattivazione canali Ca2+ V-dip L-type
Bilanciamento

                (nel PA neuronale componente Ca2+ minoritaria)

                Attivazione canali K+ V-dip
IL CUORE

             Basi ioniche del PA a
                risposta rapida

               Fase 3
               Attivazione – inattivazione canali Na+ V-dip
               (simile al PA neuronale)
          Attivazione – lenta inattivazione canali Ca2+ V-dip L-type
          (nel PA neuronale componente Ca2+ minoritaria)
 Vince

          Attivazione canali K+ V-dip
IL CUORE

             Basi ioniche del PA a
                risposta rapida

               Fase 4
               Attivazione – inattivazione canali Na+ V-dip
               (simile al PA neuronale)
          Attivazione – lenta inattivazione canali Ca2+ V-dip L-type
          (nel PA neuronale componente Ca2+ minoritaria)
 Vince

          Attivazione canali K+ V-dip
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