CORSO DI Agopuntura auricolare neuromodulazione auricolare 2016-2017

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CORSO DI Agopuntura auricolare neuromodulazione auricolare 2016-2017
CORSO DI Agopuntura auricolare
               neuromodulazione auricolare
                          2016-2017

Gestione di un Pz trattato con agopuntura tradizionale ed
   auricoloterapia in corso di terapie odontoiatriche

Candidato dott stefano pinto   relatore dott giancarlo bazzoni
CORSO DI Agopuntura auricolare neuromodulazione auricolare 2016-2017
PREMESSA

Scopo di questo lavoro è riportare la mia esperienza su un caso trattato
nel 2013 con Agopuntura Tradizionale Cinese e ritrattare il medesimo,
nel 2017, con Agopuntura Auricolare sempre in corso di terapia
odontostomatologiche.

Per quanto attiene la prima fase, è stato già scritto e riportato nella mia
tesi ‘’IL RUOLO DELL’AGOPUNTURA NELLA CURA DELL’ANSIA IN
ODONTOIATRIA’’ per l’anno accademico 2012/2013 all’Università di
Brescia, Facoltà di Medicina e Chirurgia in collaborazione con U.M.A.B.
mentre il trattamento con l’Agopuntura Auricolare è oggetto recente della
mia esperienza.
INTRODUZIONE
Il padiglione auricolare possiede delle caratteristiche interessanti: è
presente solo nei mammiferi, ha una densità di fibre nervose piuttosto
elevata rispetto ad altri distretti encefalici. La cosa più interessante è che
trattasi dell’unica struttura anatomica ove il nervo vago raggiunge la
superficie cutanea.
Da un punto di vista anatomico è formato da una superficie laterale
(anteriore, esterna) sulla quale riscontriamo parte dei punti e aree con
significato terapeutico e una superficie mediale (posteriore o mastoidea).
Strutturalmente è composto da una lamina cartilaginea che forma
l’impalcatura i ligamenti, alcuni muscoli ed infine un rivestimento
cutaneo.
Nella cute abbiamo una ricca innervazione mentre la cartilagine
auricolare non possiede terminazioni nervose. L’epidermide è composta
da un epitelio pavimentoso composto cheratinizzato, contiene lecellule di
Langerhans e Merkel a cui sono associate fibre mieliniche.
INTRODUZIONE

Nel sottile strato dermico sono presenti terminazioni nervose libere
mieliniche e amieliniche. Rispondono a vari stimoli termici di modesta
intensità, lesivi caldo freddo, deformanti ecc.
Molto particolare è l’innervazione sensitiva che è fornita da quattro nervi
(Peuker e Filler 2002) che sono:
➢ N. Grande Auricolare (II e III rano cervicale)
➢ N. Vago col ramo Auricolare
➢ N. Trigemino col suo ramo Auricolo-Temporale
➢ N. Piccolo Occipitale
Rapporti del Nervo Vago col padiglione
               auricolare
Il Vago è un nervo cranico misto ed è il principale nervo parasimpatico.
Decorre per il collo, il torace, l’addome e per quanto riguarda il cranio ha
una distribuzione più ambia rispetto al resto dei nervi cranici. E’ il
maggior nervo afferente viscerale, il rapporto fra fibre afferenti/efferenti è
pari a 4:1.
E’ costituito da due gangli, uno superiore, piccolo detto Giugulare ed
uno grande inferiore detto Nodoso. Di questi il ganglio superiore è
tipicamente somatico e la maggior parte dei suoi neuroni compongono il
nervo Auricolare. Il ganglio inferiore, i cui neuroni sono correlati con la
sensibilità viscerale provengono dal cuore, laringe, polmoni, faringe e
colon trasverso.
Il ramo auricolare origina dal ganglio Giugulare, è raggiunto da un ramo
proveniente dal ganglio inferiore del Glossofaringeo e si divide in due
rami: uno si unisce al nervo auricolare posteriore del Faciale, l’altro si
distribuisce a parte della cute del padiglione auricolare (conca e trago)
ed al meato acustico esterno.
Rapporti del Nervo Vago col padiglione
               auricolare
Occorre qui definire meglio la distribuzione dell’innervazione del Vago
che interessa tutta la conca superiore, parte della conca inferiore (circa il
45%), radice dell’elice (20%) e corpo dell’antelice (73%). Utile qui
ricordare un metodo terapeutico che prevede la stimolazione elettrica dei
rami auricolari del nervo Vago.
Si chiama VNS (Vagus Nerve Stimolation), tecnica questa utilizzata in
America per pazienti affetti da Epilessia no responder alla terapia
farmacologica e in pazienti con depressione severa. Trattasi di un
generatore di impulsi impiantato sottocute, nella parete toracica, che
invia segnali elettrici intermittenti al ramo cervicale del Vago di sinistra. A
destra non è possibile farlo perché la stimolazione di destra può
provocare oltre ai più comunieffetti collaterali (raucedine, disfagia e
dispnea) anche tachicardia.
Rapporti del Nervo Vago col padiglione
               auricolare

Le azioni validate della VNS sono: antiepilettica, antidepressiva,
antiinfiammatoria, analgesica, ansiolitica, metabolica favorente il calo
ponderale, modulatoria del comportamento alimentare, sulla funzione
cardiaca (ischemia, turbe del ritmo, insuf. cardiaca). Infine anche azione
neurotrofica protettiva sul danno vascolare centrale.

Con un processo non invasivo, tutte queste azioni sono ugualmente
raggiungibili con la Transcutaneous Vagus Nerve Stimulation praticata
sul padiglione auricolare.
Rapporti del Nervo Trigemino col
           padiglione auricolare
Il nervo Trigemino giunge al padiglione attraverso il suo nervo Auricolo-
temporale, il quale va a distribuirsi alla radice dell’elice (80%), corpo elice
(90%), ed in minima parte anche nel corpo dell’antelice.

  Rapporti del Nervo Grande Auricolare
       col padiglione auricolare
Il nervo Grande Auricolare dal Plesso Cervicale Superficiale (C2 C3) e si
distribuisce nelle seguenti aree: lobo (100%), fossa scafoidea e coda
dell’elice (100%), antitrago (100%), conca inferiore (55%), trago (45%) e
radici dell’antelice (90%).
Neuromodulazione Auricolare
Per Neuromodulazione Auricolare si intende una particolare disciplina
terapeutica che utilizza la stimolazione delle branche auricoilari dei nervi
trigemino, vago e del grande auricolare (C2 C3).
Questa nasce dalla integrazione di Auricoloterapia-Agopuntura
Auricolare e tecniche non invasive di stimolazione del padiglione quali la
TNS (Trigeminal Nerve Stimulation) e la t-VNS (transcutaneous Vagus
Nerve Stimulation).
Per la stimolazione del Vago con la t-VNS si utilizzano stimoli elettrici con
parametri specifici (forma d’onda, intensità, frequenza, durata).
Viene usata anche la stimolazione pressoria continua nel tempo.
Tale stimolazione si avvale dei seguenti ausili: microsfere vegetali (semi
di Vaccaria), sferette metalliche e cerotti contenenti piccoli aghi di varie
misure).
Questi ausili sono posizionati sulla cute del padiglione secondo precisa
disposizione topografica per giorni o settimane e stimolati dallo stesso
paziente mediante impulsi pressori.
Neuromodulazione Auricolare

L’auricoloterapia è una disciplina delle Medicine Complementari che
utilizza il padiglione auricolare a scopo DIAGNOSTICO e
TERAPEUTICO.
Un aspetto tipico della Neuromodulazione Auricolare è il concetto di
mappa che non è una proiezione bensì una rappresentazione (Bossy
1984); mentre nel SNC distinguiamo mappe del mondo esterno,
topografiche,    somatotopiche      (tatto, pressione, propriocezione,
temperatura e dolore) e del mondo interno senza quasi somatotopiche,
nel padiglione auricolare abbiamo una rappresentazione precisa
(topografica e somatotopica) delle mappe centrali del mondo esterno
(solo per dolore e propriocezione).
Il dolore viscerale (mondo interno) ha una rappresentazione topografica
meno precisa.
Punti Neuroriflessi e Punti Funzionali

I punti corrispondenti sulla mappa si individuano con il ‘’test del dolore
alla pressione’’ e sono i Punti Neuroriflessi.

Sul padiglione si trovano anche punti che non veicolano alcuna
informazione somatotopica, sono punti ad azione generale, psichica, di
riequilibrio, sono positivi al ‘’test della resistenza elettrica cutanea’’ e
sono i Punti Funzionali.
La loro stimolazione ha una azione terapeutica.
Teoria Polivagale di Stephen Porges
La Neurostimolazione vagale è importante per le possibilità che ha nel
modulare le funzioni del Vago. Il tono vagale è ormai accettato come
indicatore psicofisiologico di diversi aspetti, sia del comportamento sia
dello stato spicoemotivo della persone.
Nel 1994 Stephen Porges ha proposto la teoria ‘’Polivagale’’ secondo cui
il Vago si divide in due componenti: Mielinica (Complesso ventro-vagale
nucleo ambiguo) e Amielinica (Complesso dorso-vagale nucleo motore
dorsale) diverse fra loro sul versante neuroanatomico, filogenetico,
funzione e neurofisiologico.
Il Vago Mielinico interviene sul controllo degli stati affettivi e sul
comportamento sociale (relazioni).
Il Vago in toto svolge un ruolo primario sulla risposta di stess e di
rilassamento. Ne consegue che attraverso la stimolazione auricolare è
possibile modulare il sistema vagale che, tramite l’attivazione
meccanismi neurobiologici e terapeutici permette di ottimizzare la
modulazione dello stress, ciò significa, mantenere lo stato di salute il più
lungo possibile nel campo della ‘’Medicina del ben-essere’’.
Le basi fisiologiche e biochimiche
                   dell’ansia
Fin dall’inizio della sua storia l’uomo ha applicato il suo impegno per
trovare sostanze naturali che agissero sul suo umore o sui suoi stati
d’animo più negativi inducendo benessere, rilassamento ed euforia.

L’ansia è un’emozione più antica dell’evoluzione umana stessa. La sua
ubiquità tra gli uomini e la sua presenza in un ampio spettro di disturbi
d’ansia      la     rende      di    notevole    importanza      clinica.

L’ansia è un fenomeno fisiologico e un certo grado di ansia/allerta è
vitale per un’ottima performance nelle situazioni che la richiedono.

Quando l’ansia di una persona è sproporzionata rispetto a una data
situazione, causa angoscia e pregiudica il generale funzionamento, si
può    dire   che   la   persona   soffre   di   un   disturbo   d’ansia.
La patologia dell’ansia

I disturbi d’ansia sono per convenzione divisi in: disturbo d’ansia
generalizzata (generalisedanxietydisorder, GAD), disturbo di panico
(DP), fobia sociale (disturbo d’ansia sociale, social anxietydisorder,
SAD), disturbo post-traumatico da stress (posttraumatic stress disorder,
PTSD) e disturbo ossessivo-compulsivo (obsessive-compulsive disorder,
                                OCD).

Le Benzodiazepine sono state identificate fin dalla loro prima
introduzione come terapie specifiche per ogni forma di ansia, e inoltre, la
spiegazione farmacodinamica del loro meccanismo d’azione ha portato
alla formulazione di un’ipotesi GABAergica dell’ansia .
Ansia e Odontoiatria
Conoscere e gestire l’ansia diventa allora per il dentista un compito
pressoché quotidiano. Il dentista, nella sua pratica “psicologica”
quotidiana, dovrebbe in sostanza riuscire acapire se il paziente che ha di
fronte agisce/reagisce in modo razionale oppure irrazionale.
Numerosi autori hanno sottolineato infatti come la percentuale di persone
che va dal dentista con una relativa tranquillità sia bassa.
Il 90 % circa delle persone prova un certo grado di ansia prima del
trattamento, il 45 % prova una paura che li spinge a limitare ed a
rimandare il più possibile le visite dal dentista, mentre un 5 % é talmente
impaurito e teso dalla situazione che dovrà affrontare sulla "poltrona" da
mettere in atto un vero e proprio comportamento fobico di evitamento
(Stouthard e Hoogstraten, 1993).

Il paziente "odontofobico" richiede maggiore padronanza e attenzione
visiva e manuale, e quindi causa un aumento di stress lavorativo.
E’ stato stimato che il dentista utilizza un 20 % di tempo in più per curare
i     pazienti     ansiosi        (Scott      e     Humphreys,        1987).
Ansia e Odontoiatria

L'agopuntura svolge un ruolo importante per migliorare la qualità delle
cure odontoiatriche in particolare per le problematiche connesse alla
gestione del riflesso faringeo, e il trattamento di disordini
temporomandibolari (TMD). (Thayer ML. 2007)

L’Agopuntura prima del trattamento dentale ha un effetto benefico sul
livello di ansia in pazienti con ansia. (Rosted P, Bundgaard M, Gordon S,
Pedersen AM. 2010)

L’agopuntura nel campo odontoiatrico trova impiego anche nelle cura
implantari. Gli aspetti che la letteratura evidenzia come suscettibili di
miglioramento attraverso l’agopuntura sono: il controllo del vomito
postoperatorio, il controllo del dolore postoperatorio, potenzia gli effetti
anestetici, il controllo dell’ansia, l’aumento della produzione di saliva.
(Vachiramon A, Wang WC, Vachiramon T. 2004)
Ansia e Odontoiatria

Lo studio conferma che il tempo di inizio dell’anestesia locale è ridotta
se l'agopuntura segmentaria è somministrata prima dell’anestesia locale.
(Rosted P, Bundgaard M. 2003)

L’agopuntura trova indicazione nel campo odontoiatrico nella gestione
del dolore post trattamento, in particolare nella disfunzione articolare.
Ansia nella Medicina Cinese
Nella concezione filosofica cinese dell’uomo non esiste una netta
separazione tra psiche e soma; tutto, infatti, dipende dall’energia (Qi),
termine introdotto in agopuntura da Soulié de Morant (1939), che sta ad
indicare      un’entità     dinamica      essenziale       alla     vita.

In linee generali le depressioni possono essere inquadrate come malattia
da vuoto di yang che si presenta con manifestazioni di dolore morale e
abbandono alla sofferenza, accanto ad un senso di scontentezza di sé e
del mondo, ripiegamento su sé stessi e assenza totale di movimento
verso l’esterno.

RELAZIONE CON IL CUORE CENTRO
Cuore come sorgente di vita: si tratta di persone che hanno perduto il
desiderio di vivere, che soffrono di paura e apprensione, di dolore al
plesso solare e in zona precordiale. Nel trattamento di questi pazienti è
importante l’uso di CV-14 in grado di rimettere l’uomo in relazione col suo
centro.
CASO CLINICO
Paziente.
I.G. di anni quasi 65, scolarità laurea, di professione ex dirigente
bancario (in pensione da pochi mesi), conserva ancora incarichi
lavorativi con notevoli responsabilità nel settore investimenti, stress
emotivo continuo, ansia, tensione nervosa.
Coniugato con tre figli (tutti universitari).
Situazione familiare economica buona, meno felice quella affettiva in
quanto in corso di possibile separazione dal coniuge.
Anamnesi Fisiologica.
Abitudini alimentari: appetito variabile, abbastanza ordinato
nell’assunzione dei pasti principali, non fa uso di sostanze alcooliche,
gran consumatore di caffè (6/7 al di). Non fumatore.
Alvo tendenzialmente stitico, diuresi nella norma.
Pressione arteriosa 160/85, frequenza cardiaca 80-85 batt/min. Polso
rapido, pieno.
CASO CLINICO
Anamnesi patologica.
Paziente ansioso con disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi),
risvegli notturni, iperonirismo. Affetto da ipertensione arteriosa da due
decenni in trattamento farmacologico. Presenza di anomalie del ritmo
cardiaco con episodi di fibrillazione atriale il più delle volte rientrati
spontaneamente. Riferiti inoltre, diverse crisi ipertensive trattate in
ambiente ospedaliero con relative modifiche e variazioni della terapia
antiipertensiva. Valori pressori tendenzialmente elevati (160/90-5).
Comparsa da circa tre anni di manifestazioni cutanee di tipo esfoliative,
in primis alle ginocchia poi ai gomiti ed, infine sparse sulla superficie
corporea, inquadrate come psoriasi. Dal 2014, contestualmente alle
manifestazioni cutanee, algie alle articolazioni delle mani e piedi con
segni di flogosi a carico delle articolazioni interessate. Da ciò la diagnosi
di artrite psoriasica. Dal 2015, insuff.renale con episodi ripetuti di cistiti
(2-3 episodi l’anno). Calcolosi della colecisti con sporadiche episodi di
coliche epato-biliari. Difficoltà nella digestione che risulta lenta con pirosi
gastrica accompagnata, a volte, da cefalea post-prandiale.
Spondiloartrosi del rachide dorso-lombare.
CASO CLINICO

Il Paziente viene alla mia osservazione in quanto affetto da odontalgia
nel sestante 2 (emiarcata superiore sinistra)
Esame odontostomatologico.

Cavo orale: parodontopatia interessante i sestanti 1° e 2°.
Mobilità (M3) a carico di alcuni elementi dentari (23 ,24). Gengivite
marginale nei sestanti 3° e 4°. Presenza di carie elementi13,14 e 15.

Esame della lingua : dimensioni normali, colorito rosso, asciutta,
fissurata al centro con patina diffusamente giallastra; bordi linguali e
punta di colorito rosso più acceso.
SEMEIOLOGIA AURICOLARE

Ispezione
Attenta valutazione visiva del padiglione, procedendo dall’alto in basso e
dall’elice alle zone cetrali, munito dilente di ingrandimento e lampada a
luce bianca. Si annotano eventuali alterazioni cutanee, dismorfismi,
presenza dilesioni vascolari.
Nel caso specifico, si reperta iperemia del lobo bilateralmente, e solco
longitudinale in senso cranio-caudale che interessa quasi tutta la
superficie esterna del lobo di sinistra. Alla luce della semeiologia
interpretativa delle alterazioni cutanee, la presenza di alcune di esse,
sono da interpretare come indizio di potologie organiche in atto (sub
cronica ,cronica o solo pregressa) o come predisposizione congenita o
acquisita a sviluppare una determinata patologia (concetto di terreno
favorente).
SEMEIOLOGIA AURICOLARE

Nel caso specifico, il Sig A.G. presenta in maniera ben evidente il solco
sul lobo auricolare sin (FRANK’S sign) ed, in effetti, risulta affetto da
cardiopatia ipertensiva in trattamento da lungo tempo e sicuramente ad
un approfondimento di indagini diaagnostiche, potrebbero essere
interessate le carotidi da placche ateromasiche così pure le coronarie.
Ciò potrebbe essere un ottimo suggerimento per il Pz ad approfondire e
completare un iter diagnostico.
La concomitante iperemia dei lobi (classico colore rosso) è secondo la
Scuola Cinese da intendersi come una patologia da calore, tipo YANG
(TCM). Questo concorda con il quadro patologico generale.
SEMEIOLOGIA AURICOLARE
Detezione Elettrica. (Electrical skin resistence test)
Misurazione dell’impedenza cutanea.
La elettrofisiologia spiega che la cute possiede una ’’Attività Elettrica’’
che è l’insieme dei fenomeni elettrici attivi e passivi, con tutte le loro
variazioni temporali, associati al funzionamento della cute e registrabili
sulla superficie corporea.
Per rilevare questa attività elettrica vengono usati diversi parametri: la
tensione, l’intensità di corrente, la resistenza.
Per la misurazione dell’impedenza usiamo diversi strumenti quali
Agiscop DT ed il Point Digital.

Diagnosi Baroestesica. (Pressure pain test)
Si usano i Palpeur Nero (125 g/mm), Palpeur Bleu (250 g/mm)
Grimace (Segno della smorfia). Livelli da 1 a 4 a seconda del grado di
sensibilità.
SCELTA DEI PUNTI
Dovendo trattare questo Pz con l’Auricoloagopuntura ed essendo già
stato sottoposto ad un trattamento con Agopuntura Classica anni
addietro,ho abbreviato e reso più snello l’iter della preparazione pre-
cura.Intanto il Pz era a conoscenza dell’uso degli aghi e dei punti da
usare per cui ho iniziato nei seguenti modi.In occasione della seduta di
igiene orale (circa 5 giorni prima),ho scelto e posizionato dei New
Pyonex da 0,3 mm eda 0,6mm (arancio e verde secondo la scala
cromatica),nei seguenti punti:
Shenmen,Master cerebral (ansia 1), Relaxation (ansia 2) ed ho
sollecitato il Pz a stimolarli, manualmente per più volte al giorno,prima
ad lato e poi all’altro,tutti i giorni fino all’appuntamento successivo.
Questa procedura ha il significato di ridurre lo stato d’ansia e si è resa di
grande efficacia.
Il giorno del trattamento odontoiatrico ,(mezz’ora prima),ho infisso i
seguenti punti di agopuntura tradizionale cinese:LV3,LI4,GB13,YINTANG
e questa volta anche GV20,tenuti in loco per circa 20 minuti.Avevo
pronto un ago da siringa per pungere il punto Apex dell’orecchio nel caso
di qualche picco ipertensivo ma non è servito.
SPIEGAZIONE DEI PUNTI
La stimolazione di Shen men nella fossa triangolare, zona antero-
inferiore, ha un’azione ansiolitica, antidepressiva, antiallergica,
antinfiammatoria (questo punto ha una doppia innervazione, vagale e
trigeminale).
.
Punto/area ansiolitica , nella fossa triangolare precisamente la parte più
craniale, III antero-superiore della fossa (anche questo con doppia
innervazione come sopra). La sua stimolazione produce un potente
effetto ansiolitico .

Punto tranquillizer o TG anxiolitic area, posto davanti all’incisura
intertragica (doppia innervazione,vago/spinale C2-C3) .La sua
stimolazione porta un effetto ansiolitico.
Treatment of dental anxiety
Trattamento

Si programmano le cure conservative degli elementi interessati da carie
precedute da due sedute di igiene orale (15 e 7 giorni prima delle
otturazioni). Si raccoglie il consenso informato e si fissano gli
appuntamenti per le sedute di igiene.
Il Paziente si sottopone al trattamento con la solita ansia emal
sopportando tutte le operazioni.
Salta un appuntamento (sempre per motivi lavorativi!), ma in generale
risulta essere più tranquillo non fosse altro per il rapporto di fiducia di
vecchia data.
Trattamento
A questo punto propongo un trattamento di agopuntura preventivo alle
sedute odontoiatriche, cosa cui è stato sottoposto anni addietro ed
aggiungo un trattamento con auricoloterapia. Spiego esattamente in
cosa consiste, la quantità di aghi da usare ed i punti da infiggere sul
corpo e dei cerottini che dovrò applicare sul padiglione auricolare.
Raccolgo nuovamente il consenso e procedo come segue:

Visita generale con misurazione pressione arteriosa (170/90), frequenza
cardiaca (90), apprezzo sudorazione alle mani, fronte e lieve
congestione del viso. Seduta di circa sette giorni prima, dedicata
completamente all’auricoloterapia. Posiziono.

Scelgo i seguenti punti : LV3, LI4, GB13, YINTANG, infiggo e trattengo
gli aghi per circa 20 minuti.
Trattamento

Procedo all’impiego dell’anestetico locale ed eseguo le cure
conservative.
Tempi: 30 minuti di agopuntura e 10 minuti per anestesia ed otturazioni.

Controllo di tutti i parametri vitali: pressione arteriosa 150/85, frequenza
cardiaca 85, assenza di sudorazione. Paziente contento, sereno.
Valutazione secondo la medicina
              tradizionale cinese

Alla luce delle otto regole diagnostiche della MTC, inquadro tale
sintomatologia in un eccesso di calore, direi calore pieno da riferire ad un
eccesso di Yang.

In sostanza il calore da eccesso può derivare da problemi emozionali,
stress che, nelle prime fasi, può determinare una stasi del Qi; quando il
Qi ristagna per un po’ di tempo dà origine a calore e se la situazione
persiste per altro tempo,il calore si può trasformare in fuoco.
Conclusioni

L’utilizzo di LV3 ( TAI CHONG ) mi è sembrato necessario per calmare il
fegato in questa sindrome da eccesso e per la sua azione principale
appunto, di sottomettere lo yang di fegato.
Inoltre calma profondamente lo SHEN e risulta molto efficace nella
sedazione di molti pazienti con tensione nervosa generalizzata, con
tendenza alla preoccupazione provocata dalla stress lavorativo proprio
come nel caso del nostro paziente.

In associazione a LV3,ho utilizzato LI4 ( HEGU) perché aumenta l’effetto
calmante ( i 4 cancelli),espelle il vento interno o esterno dalla testa,
blocca il dolore ( minore percezione di dolore durante l’avulsione) e
soprattutto, agisce calmando l’ansia.
Conclusioni

GB13 ( BEN SHEN),Radice dello Shen, possiede un forte effetto
calmante sullo Shen, attenua l’ansia e, in associazione con GV24 (SHEN
TING ),potenzia ulteriormente l’effetto sedativo su ansia e shen.
HINTANG è stato scelto per l’azione sedativa sullo shen e perché
elimina vento e calore.
Molto perplesso sono stato per la scelta o meno di GV20 ( che in alcuni
lavori di Rosted è stato usato assieme YINTANG).

Valutazioni secondo l’AURICOLOTERAPIA.
La scelta dei tre punti auricolari e la conseguente associazione al
trattamento con Agopuntura Tradizionale Cinese ha fondamentalmente
ridotto lo stato d’ansia nel Pz ed ha abbreviato i tempi delle procedure
terapeutiche.Ricordiamo che la stimolazione di Shen men porta ad
un’azione ansiolitica,antidepressiva,antiallergica,antidolorifica, grazie alla
innervazione del nervo vago ed, in parte, del trigemino.
Conclusioni
Come sappiamo GV20 fra le sue azioni ha sia quella di sottomettere il
vento interno, sia quella di sottomettere lo yang di fegato, ma può
sollevare anche lo yang oltre allo shen.
Questo perché GV20 è localizzato al vertice della testa, luogo di
massimo potenziale energetico, nonché area di convergenza dei canali
yang.
Nel dubbio, trattando un Paziente con ipertensione arteriosa di lunga
data, ho preferito non usarlo per la possibilità di scatenare crisi
ipertensive, ma oggi avendo a disposizione un’arma in più (Punto APEX
delle emergenze, sull’apice del padiglione auricolare),ho potuto usarlo
tranquillamente.

L’uso dell’agopuntura in odontoiatria può sedare “ l’ansia da
poltrona“, ciò è affermato e consolidato da diversi studi, da Rosted
ad altri che ne dimostrano l’utilizzo in varie situazioni cliniche.
L’uso dell’Auricoloterapia in associazione all’Agopuntura
tradizionale Cinese, ha confermato ulteriormente, il controllo
dell’ansia aumentando la compliance del Paziente.
Bibliografia
Peuker e Filler 2002
Nogier P. Trattato di auricoloterapia 1969
Bossy 1984
Stouthard e Hoogstraten 1993
Scoot e Humphreys 1987
Thayr ML. 2007
Rosted P e Bundgaard M. 2003
Rosted P., Bundgaard M, Gordon S., Pedersen A.M. 2010
Vachiramon A, Wang W.C., Vachiramon T. 2004
Souliè de Morant 1939
Frank St from New England Jurnal Medicine 1973
Romoli M., Vannacci A., Zagli G., Lucenteforte E. Europian Journal of
Integrative Medicine
Grazie per l’attenzione
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