C - Iit - Consiglio Nazionale delle Ricerche
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
C Consiglio Nazionale delle Ricerche RELAZIONE TECNICA - MANUALE OPERATIVO TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA TENDA AD AZOTO (23.01.2018) A. Stumpo – M. Taverniti IIT B4-07/2020 Nota Interna Settembre 2020 Iit Istituto di Informatica e Telematica
Istituto di Informatica e Telematica Sede di Cosenza NOTA INTERNA REL AZIONE TECNICA - M AN U AL EOP ER ATI V O TR ATT AME N TO D OCU MEN TI NELL A TE ND A AD AZ OTO Id documento: OP_tenda Id Alfresco: Date: 23/01/18 Autore(i): Stumpo Antonio, Taverniti Maria Stato del documento: Definitivo Abstract: Il presente documento presenta l’attività di lavorazione in abiente anossico finalizzata alla pulitura e disinfestazione di materiale documentale compromesso da attacchi parassitari effettuata attraverso l’uso di un generatore di azoto e una tenda a tenuta stagna. Nella prima parte ci si è occupati di aspetti più generali riguardanti i gas inerti, in particolare l’azoto; nella seconda parte è stata descritta passo passo la procedura da seguire in caso di incidenti dovuti a fuoriuscita di azoto dal locale confinato o in caso di asfissia all’interno della tenda; nel terzo capitolo, prima della parte conclusiva, è stata descritta passo passo l’attività di lavorazione in tutte le sue fasi, iniziale, intermedia e conclusiva. VISIBILITÀ: INTERNO 1 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO Info sul processo di produzione ed approvazione Nome Data Stumpo Antonio, Maria 23/01/18 Autore Taverniti Stumpo Antonio, Maria 23/01/18 Autore Taverniti Rivisto da Maria Taverniti 23/01/18 Approvato da Giuseppe Alfredo Cavarretta 23/01/18 Log del documento Vers. Data Commento Autore Stumpo Antonio 1.0 23/01/2018 Prima Versione 1.0 23/01/2018 Prima Versione Taverniti Maria VISIBILITÀ: INTERNO 2 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO SOMMARIO 1. INTRODUZIONE ....................................................................................................................................... 4 OBIETTIVI DEL DOCUMENTO .......................................................................................................................... 4 NORMATIVA E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO ................................................................................................... 4 PROCEDURA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO ....................................................................................... 4 GLOSSARIO ................................................................................................................................................... 4 2. NOTIZIE GENERALI SUI GAS INERTI E CARENZA DI OSSIGENO ................................................ 6 2.1. AMBIENTE DI LAVORO CONFINATO............................................................................................... 6 2.2. SOCCORSO IN AMBIENTE DI LAVORO CONFINATO ..................................................................... 7 2.2. 1 PRIMO SOCCORSO IN AMBIENTE DI LAVORO CONFINATO E NON .......................................... 8 3. PROTOCOLLO DI ACCESSO ED ESECUZIONE CICLO DI LAVORAZIONE ................................ 11 3.1. SPOLVERATURA .............................................................................................................................. 11 3.2. DISINFESTAZIONE - MESSA IN FUNZIONE DEL GENERATORE DI AZOTO ............................... 12 3.2.1 Attivazione del generatore –primo giorno: ..................................................................................... 12 3.2.2 Durante i 21 giorni: ....................................................................................................................... 13 3.2.3 Dopo i 21 giorni ............................................................................................................................ 14 3.3. DIGITALIZZAZIONE ......................................................................................................................... 14 3.4. CONSERVAZIONE A LUNGO TERMINE – SOTTO VUTO .............................................................. 15 VISIBILITÀ: INTERNO 3 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO 1. INTRODUZIONE OBIETTIVI DEL DOCUMENTO Il Presente documento è stato redatto per descrivere le procedure operative da eseguire per la corretta conduzione del ciclo di lavorazione, in generale, di beni archivistici e, in particolare, di materiale documentale storico infestato da insetti e/o parassiti da trattare in ambiente anossico attraverso l’uso di un sistema di generazione di azoto associato ad una camera a tenuta stagna in dotazione al CNR IIT Sede di Cosenza. L’obiettivo del processo è la disinfestazione del bene archivistico nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti e delle buone pratiche per la tutela dell’ambiente di lavoro e degli operatori. Di seguito si riportano i riferimenti legislativi, le informazioni di base sull’argomento, la descrizione dei casi tipici di attività condotte in mancanza di ossigeno e le misure di intervento consigliate da porre in atto in caso di incidente, nonché le specifiche tecniche dell’attrezzatura adottata per l’intero processo. Infine si indicherà il protocollo standard da seguire per effettuare il ciclo di lavorazione sui documenti da trattare, partendo dalla pulitura/spolveratura dei dicumenti, l’inserimento degli stessi nella tenda, l’avvio delle attrezzature e la fine del processo il quale a sua volta rappresenta l’inizio della fase di digitalizzazione e conservazione a lungo termine dei documenti. NORMATIVA E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Trattandosi di un processo di lavorazione che potrebbe comportare la presenza accidentale nell’ambiente di lavoro di gas inerti quale l’azoto, di seguito si riporta la normativa di riferimento in matteria di sicurezza sul lavoro, i regolamenti e le buone pratiche nazionali ed europee riguardanti l’oggetto del presente rapporto tecnico. I documenti contengono nozioni fondamentali per prevenire il rischio di asfissia conseguentemente alla presenza e all’utilizzo di tali gas. -Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81, Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009 n. 106 e con i successivi ulteriori decreti integrativi e correttivi (il Testo Unico è aggiornato nella sua edizione giugno 2016); -European Industrial Gases Association (EIGA), Pericoli relativi ai gas inerti e alla carenza di ossigeno Traduzione e adattamento del Documento EIGA Doc ICG 44/09/E, Revisione del Doc ICG 44/00, a cura di Federchimica – Assogastecnici, Associazione Nazionale Imprese gas tecnici, speciali e medicinali, 2009; -EIGA, Position Paper PP-14: Definitions of Oxygen Enrichment/Deficiency Safety Criteria, agosto 2006. -EIGA, Position Paper PP-24: Abuse of Gases, dicembre 2008, -EIGA, Work Permit Systems - IGC Doc 40/02/E -, 2002. PROCEDURA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO Gli autori del documento sono unici responsabili della stesura dello stesso e le sole persone autorizzate a modificarlo. Per commenti e proposte di modifica, contattare gli autori (antonio.stumpo@cnr.it – maria.taverniti@cnr.it). GLOSSARIO VISIBILITÀ: INTERNO 4 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO Lista di termini, espressioni ed acronimi utilizzati nel documento, con relativa spiegazione. Ambiente confinato: spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un evento incidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza di agenti chimici pericolosi (ad esempio, gas, vapori, polveri). Anossia: Insufficienza di ossigeno nell'ambiente o nel mezzo. Asfissia: gli effetti sul corpo umano conseguenti alla carenza di ossigeno, che di solito provocano la perdita di conoscenza e/o la morte. Viene anche detta soffocamento o anossia. Asfissiante: qualsiasi sostanza che riduce la quantità di ossigeno disponibile, per semplice diluizione o per reazione. Azoto: Elemento chimico tri- e pentavalente, di simbolo N, numero atomico 7, peso atomico 14,007, appartenente al 5° gruppo del sistema periodico, diffuso in natura sia allo stato libero (costituisce i 4/5 dell’aria) sia sotto forma di composti inorganici e organici. Gas incolore e inodore, pochissimo reattivo (pur non essendo tossico non mantiene la vita). Defibrillatore: Il defibrillatore semiautomatico (spesso abbreviato con DAE, defibrillatore automatico esterno, o AED, automated external defibrillator) è un dispositivo in grado di riconoscere e interrompere tramite l'erogazione di una scarica elettrica aritmie maligne responsabili dell'arresto cardiaco quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare. Dispositivo di protezione personale (DPP): Prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l'indossi o comunque li porti con sé, da rischi per la salute e la sicurezza. Gas inerte: un gas non tossico che non supporta la respirazione umana e che non reagisce o reagisce in misura minima con altre sostanze. I gas inerti più comuni sono l’azoto e i gas rari, come l’elio, l’argon, il neon, lo xeno e il krypton. Operatore: Personale addetto ed autorizzato a seguire ed eseguire le procedure citate nel presente rapporto tecnico. Ossigeno: Elemento chimico di simbolo O, gas inodore, insapore, invisibile, che costituisce circa un quarto dell'atmosfera ed è essenziale nella respirazione di esseri viventi, animali e piante, ecc. VISIBILITÀ: INTERNO 5 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO 2. NOTIZIE GENERALI SUI GAS INERTI E CARENZA DI OSSIGENO Tra i gas inerti più comuni c’è l’azoto. Il Gas inerte è un gas non tossico che non supporta la respirazione umana e che non reagisce o reagisce in misura minima con altre sostanze. Contrtariamente a quanto potrebbe far pensare l’aggettivo “inerte” questo gas non può essere considerato inoffensivo in quanto può essere causa di incidenti ovvero di asfissia. L’attenzione va infatti posta sui pericoli da gas inerti e dalla carenza di ossigeno. Gli incidenti dovuti ad atmosfere prive di ossigeno di norma sono molto gravi e spesso fatali. L’azoto è un gas normalmente presente in natura in concentrazione anche superiore a quella dell’ossigeno esistente nell’aria che respiriamo che è pari al 21% circa. Le capacità di concentrarsi, pensare, prendere decisioni sono intaccate quando la concentrazione di ossigeno scende anche di poco al di sotto di tale valore. Se la concentrazione di ossigeno nell’aria diminuisce, o se aumenta la concentrazione di qualsiasi altro gas, si arriva rapidamente ad una situazione che presenta un rischio significativo di asfissia (ciò è un fenomeno di cui la persona colpita non avverte gli effetti). Per questo motivo, qualsiasi riduzione del tenore di ossigeno al di sotto del 21% deve essere gestita con la massima attenzione: Tabella 1. Asfissia – Effetti della concentrazione di O2 (dalla Campagna contro l'asfissia NL/77) Il rischio per la salute della persona diventa elevato nel momento in cui il livello di ossigeno inalato si riduce a meno del 18 %. In questo caso ove l’assenza dell’ossigeno è da considerarsi totale è sufficiente fare 1 o 2 respiri di azoto o altro gas inerte per perdere i sensi e rischiare di morire. L’asfissia di fatto è un fenomeno insidioso poichè è asintomatica. I gas inerti sono inodori, incolori e insapori non danno segni premonitori e non sono rilevabili. La mancanza di ossigeno in particolare causa vertigini, mal di testa o difficoltà di parola, ma la persona non è in grado di riconoscere tali sintomi come l’inizio dell’asfissia. 2.1. AMBIENTE DI LAVORO CONFINATO VISIBILITÀ: INTERNO 6 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO Il locale in cui è stato posizionato il generatore di azoto non può essere definito un locale confinato tout court, poiché dispone di un sistema di aerazione costruito ad hoc e delle finestre che affacciando all’esterno garantiscono un ricambio continuo dell’aria. In questo spazio è posizionata la tenda a tenuta stagna (che messa in funzione e saturata di azoto rappresenta questa volta si un locale confinato) in cui verrà creato l’ambiente anossico necessario per disinfestare i documenti. Qualsiasi accesso ad uno spazio confinato o struttura chiusa con atmosfera potenzialmente pericolosa deve comunque essere controllato con la massima attenzione. Ciò in quanto si è in una condizione di potenziale pericolo a causa della possibilità di fuoriuscita non controllata del gas inerte con conseguente carenza di ossigeno. È quindi opportuno: - consentire l’accesso ai locali soltanto al personale qualificato in numero non inferiore di due; - applicare misure di primo soccorso e/o eseguire interventi di rianimazione in caso di incidenti; - applicare presidi luminosi e/o acustici per segnalare l’area potenzialmente pericolosa e per limitare l’accesso di personale non autorizzato. In particolare per quanto riguarda l’ultimo punto: apporre cartelli ben visibili di avvertimento riportanti le informazioni relative al rischio reale o potenziale di asfissia (come da fig. 1); Figura 1. Segnale di pericolo per gas inerti 2.2. SOCCORSO IN AMBIENTE DI LAVORO CONFINATO È molto importante che il personale addetto sia formato ad agire in caso di primo soccorso. Un soccorso rapido ma improvvisato, attuato senza seguire una procedura formale, potrebbe rilevarsi inefficace o addirittura pericoloso per chi effettua il soccorso perché potrebbe diventare a sua volta la seconda o anche la terza vittima. Risulta importante che tutti coloro i quali operano nell’ambiente potenzialmente a rischio siano informati in merito: -ai reali pericoli rappresentati dalle eventuali fughe di gas inerti nei locali potenzialmente a rischio contaminazione, ad esempio rischio di asfissia; -ai sistemi ed alle misure di sicurezza necessari da adottare e seguire in caso di pericolo in ambienti a rischio asfissia; VISIBILITÀ: INTERNO 7 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO -alle fasi da seguire in caso di incidente. 2.2. 1 PRIMO SOCCORSO IN AMBIENTE DI LAVORO CONFINATO E NON Di seguito vengono riportate le fasi da seguire nel caso in cui si trova una persona in difficoltà o in stato di collasso in un ambiente in cui viene rilevato un livello di ossigeno inadeguato. Se una persona mentre lavora all’interno dei locali subisce un collasso improvviso, ed è incosciente, si DEVE presumere che la persona sia stata colpita da carenza di ossigeno a causa della presenza eccessiva di azoto (oltre il 90%) nell’aria. Il soccorritore deve sapere che la sua vita è in pericolo se entra nello stesso spazio contaminato. Il rischio che il soccorritore diventi la seconda vittima deve essere evitato ad ogni costo. I soccorritori possono tentare di salvare una possibile vittima di asfissia unicamente se dispongono delle attrezzature necessarie, sono stati addestrati in merito, dispongono dell’assistenza e del supporto necessari. Le linee guida adottate e suggerite nel presente rapporto tecnico fanno riferimento alle Considerazioni sul recupero dei locali normalmente accessibili riportate nel documento EIGA Doc ICG 44/09/E1, mentre per le tecniche di rianimazione si rimanda alle linee guida e alle istruzioni del Consiglio Europeo per la rianimazione, accessibili al seguente link: www.erc.edu. In caso di pericolo/incidente in ambiente non confinato è necessario: -verificare la sicurezza del luogo ed entrare nell’ambiente a rischio indossando in via preventiva dispositivi di protezione personale; quindi, se la persona è priva di sensi a causa di una carenza di ossigeno, recuperare la vittima solo se chi interviene durante il soccorso indossa respiratori che permettono di accedere nell’area potezialmente contaminata senza rischi; -prima di entrare nel locale contaminato l’operatore deve inoltre portare un dispositivo personale di monitorarggio dell’ossigeno, che sarà complementare a quelli fissi già instalati nell’area di lavoro a rschio; -chiamare i soccorsi via telefono o altro mezzo idoneo a lanciare l’allarme; -che un operatore resti di guardia all’esterno del locale contaminato e non perda il contatto visivo e verbale con l’operatore che entra ad effettuare la verifica dello stato dei luoghi e il soccorso; -verificare che non ci siano ostacoli che impediscano l’uscita dal locale contaminato; -portare il soggetto all’aria aperta e/o spalancare le finestre; ma in questi casi è importante che i soccorritori prestino attenzione a non rimanere a loro volta asfissiati. Pertnto è importante eseguire il primo punto (entrare nell’ambiente a rischio indossando in via preventiva maschere a ventilazione forzata). Se la vittima respira è preferibile, in attesa dell’arrivo dei soccorsi, adagiare la persona in una posizione che favorisca la respirazione. Può essere di aiuto anche allentare accessori o indumenti che 1 EUROPEAN INDUSTRIAL GASES ASSOCIATION (EIGA), Pericoli relativi ai gas inerti e alla carenza di ossigeno, Trad. e adattamento del Documento EIGA Doc ICG 44/09/E, Revisione del Doc ICG 44/00, a cura di Federchimica – Assogastecnici, Associazione Nazionale Imprese gas tecnici, speciali e medicinali, 2009; VISIBILITÀ: INTERNO 8 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO rendano difficoltosa la respirazione. Se non respira, in attesa dei soccorsi, verificare l’eventuale presenza di ostruzioni meccaniche delle vie aeree e poi procedere alla respirazione artificiale, facendo attenzione al polso cardiaco. In caso di arresto cardiaco occorrerà praticare un massaggio cardiaco. In caso di pericolo/incidente in ambiente confinato è necessario: - PRIMA DI ENTRARE nell’ambiente a rischio: - allertare immediatamente il Servizio 118 e il responsabile, specificando che si è in presenza di un soccorso in ambiente con carenza di ossigeno, che la vittima è priva di sensi, che la vittima non presenta ferite traumatiche; - -indossare i dispositivi di protezione personale: indossare la maschera a pieno facciale con l’autorespiratore a ventilazione forzata posta vicino la porta d’ingresso del locale d’ingresso dell’edificio; -verificare la sicurezza del luogo e dell’atmosfera sia attraverso un rilevatore personale di ossigeno che attraverso il rilevatore d’ambiente fisso; -ventilare lo spazio confinato attivando il compressore d’aria e l’ambiente circostante aprendo le finestre e verificando l’effettivo funzionamento della ventola di aerazione; - -se la persona è priva di sensi a causa di una carenza di ossigeno recuperarla trascinandola all’esterno della zona a rischio afferrandola da sotto le ascelle; l’operazione è consentita solo se chi interviene durante il soccorso indossa i dispositivi di protezione personale prescrittti: guanti, respiratore, ecc, che permettono di accedere nell’area contaminata senza rischi; - giunti all’aria aperta, togliere il proprio respiratore e quello eventuale della vittima; -posizionare la persona con le spalle al suolo prestare i primi soccorsi adottando nel caso le manovre utili a mantenere la persona in vita fino all’arrivo dei sanitari (rianimazione cardiopolmonare); - Una volta rianimato il paziente metterlo su un fianco (per evitare soffocamenti da vomito, saliva o sangue) se incosciente e nel caso in cui ci si debba allontanare per approssimarsi ai soccorsi, oppure mettere in posizione comoda se cosciente; Durante tutta l’attività di soccorso il secondo operatore: - resta di guardia all’esterno del locale contaminato; - non perde il contatto visivo e verbale con l’operatore che entra ad effettuare la verifica dello stato dei luoghi e il soccorso; - verifica che non ci siano ostacoli che impediscano l’uscita dal locale contaminato del soccorritore e della vittima; - comunica se necessario con gli operatori del 118. In caso di arresto respiratorio è fondamentale chiamare i soccorsi e agire con la massima tempestività con tecniche utili a prestare un primo soccorso di base anche verificando la presenza di un DAE - defiblillatore semiautomatico e personale autorizzato all’uso. VISIBILITÀ: INTERNO 9 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO Nel presente paragrafo è stato descritto il protocollo di accesso allo spazio confinato e non confinato in caso di pericolo e primo soccorso, in quello che segue si descriverà il protocollo di accesso ed esecuzione del ciclo di lavorazione (spolveratura dei documenti, carico tenda, ecc.) con il sistema di generazione d’azoto. VISIBILITÀ: INTERNO 10 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO 3. PROTOCOLLO DI ACCESSO ED ESECUZIONE CICLO DI LAVORAZIONE Nei paragrafi precedenti è stato più volte sottolineato che l’aria presente nell’atmosfera e che respiriamo permettendoci la vita è una miscela composta da gas quali l’azoto in una percentuale di quasi l’80%, l’ossigeno del 20,95%, l’argon in piccola percentuale cioè meno dell’1% ed altri gas presenti in tracce ancora minori. Come per gli esseri umani anche gli insetti e/o i parassiti vivono grazie alla presenza nell’ambiente di ossigeno la cui diminuzione rappresenta una minaccia anche per la loro sopravvivenza. L'attività di disinfestazione delle carte sarà eseguita attraverso il metodo dell’anossia cioè in assenza di ossigeno. Il metodo dell’anossia adottato dal CNR-IIT sede di Cosenza sfrutta questa “esigenza” vitale degli insetti e dei microrganismi e creando un ambiente anossico, cioè privo di ossigeno e saturo di azoto al 99,8%, che pone i parassiti dannosi per la salvaguardia e la conservazione dei documenti in condizioni letali indipendentemente da quella che è la fase del loro ciclo vitale: uovo, larva, crisalide, adulto. In sintesi si tratta di un sistema che sfrutta un generatore di azoto ed una camera a tenuta stagna entro cui sono inseriti i materiali da trattare grazie al quale è possibile eliminare i parassiti presenti sulle carte mantenendole in condizioni di assenza di ossigeno per 21 giorni. In pratica le carte trattate saranno inserite all'interno di una tenda (da cm. 200 x 300 x 200 H) di plastica stagna dotata di cerniera per la sua apertura e chiusura. Tramite delle apposite valvole il sistema generatore, in poco tempo ed in modo completamente autonomo, modificherà l’atmosfera all'interno della tenda eliminando completamente l’ossigeno e creando quindi delle condizioni letali per i parassiti infestanti i documenti. Il generatore, sfruttando la sola aria atmosferica, è in grado di produrre azoto purissimo con valori del 99,99% e con bassissimi contenuti di molecole d’ossigeno, elemento indispensabile per la vita di ogni tipo di insetto o micro-organismo. Useremo tale sistema perché presenta i seguenti vantaggi: • Efficacia dell' intervento di disinfestazione pari al 100%; • Nessun pericolo per la salute degli operatori, per la salvaguardia ambientale e per la composizione polimaterica delle carte, se rispettate tutte le norme di sicurezza indicate. • Facilità d’impiego e netta riduzione dei costi di trattamento rispetto ai metodi tradizionali con gas tossici. In relazione al tipo di lavoro da eseguire per pulire, disinfestare e disinfettare i documenti di seguito si riporta un protocollo da adottare durante le diverse fasi di lavorazione. In via preliminare e prima di iniziare la lavorazione indipendentremente dalla fase, gli operatori in numero non inferiore a due dovranno verificare le condizioni dell’ambiente come già descritto e dovranno indossare: - tuta momouso; -calzari monouso; -guanti monouso in lattice o nitrile; 3.1. SPOLVERATURA Il ciclo di lavorazione inizia con una prima pulizia del materiale documentale. A tale scopo verrà utilizzato un tubo collegato ad un compressore ad aria; la spolveratura avviene meccanicamente, per mano dell’operatore prima che il generatore venga messo in funzione e la tenda chiusa. VISIBILITÀ: INTERNO 11 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO Durante tutta questa fase l’operatore dovrà indossare i dispositivi di protezione personale atti per salvaguardare le vie aeree e gli occhi: -mascherina monouso con filtro; -occhiali; - tuta momouso; - calzari monouso; - guanti in lattice o nitrile. 3.2. DISINFESTAZIONE - MESSA IN FUNZIONE DEL GENERATORE DI AZOTO L'attività di disinfestazione delle carte sarà eseguita attraverso il metodo dell’anossia. Il ciclo avrà una durata di 21 giorni conteggiati dal momento in cui viene PRIMA chiusa la tenda stagna e POI attivato il generatore2. 3.2.1 Attivazione del generatore –primo giorno: -Chiudere la tenda a tenuta stagna attraverso la cerniera di apertura e chiusura; -Verificare la corretta installazione del generatore di azoto (seguire le istruzioni d’installazione del manuale del generatore); - -verificare che il rubinetto di sfiato posizionato all’esterno della tenda sia aperto; -posizionare l’interruttore/selettore del generatore di azoto in posizione 1; -Aspettare l’inizializzazione: sul primo rigo del display appare la scritta INIZIALIZZAZIONE; 2 Sfruttando il generatore di azoto le carte si inseriscono all'interno della tenda a tenuta stagna dotata di cerniera per la sua apertura e chiusura. Tramite delle apposite valvole il sistema generatore collegato alla teda una volta chiusa, in poco tempo ed in modo completamente autonomo modificherà l’atmosfera all'interno della tenda eliminando quasi completamente l’ossigeno e creando quindi delle condizioni letali per i parassiti infestanti i documenti. VISIBILITÀ: INTERNO 12 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO Figura 2. Pannello operatore del generatore di azoto -Premere il pulsante START; A questo punto, DOPO 2 minuti dalla messa in funzione dell’impianto esso inizierà l’immissione nella tenda dell’azoto; -Verificare sul display che ci sia la scritta GAS a questo punto il generatore sta correttamente erogando azoto al contrario sul display appare la scritta NO GAS; -Attrendere che la tenda sia gonfia effettuando anche delle manovre di compressione sulle pareti della tenda; -Chiudere il rubinettodi sfiato; -Verificare che il livello del gas indicato sul display del rilevatore fisso indichi un valore non inferiore a 95%; -Procedere allo spegnimento temporaneo del generatore di azoto: --Premere il pulsante STOP; -Attendere la scritta sul display ATTESA START; -Posizionare l’interruttore/selettore su 0; 3.2.2 Durante i 21 giorni: -Gli addetti alla lavorazione dovranno essere sempre in numero non inferiore a 2. PRIMA di accedere nel locale ove è ubicata la tenda: - Il personale autorizzato, attraverso i rilevatori di ossigeno personali portatili, dovrà accertarsi che il livello di ossigeno nell’ambiente non confinato non sia inferiore a 20,5%; NEL locale contenente la tenda e il generatore entra solo uno degli operatori: -uno si occuperà del controllo visivo del collega, -l’altro effettuerà le necessarie operazioni di controllo della strumentazione; VISIBILITÀ: INTERNO 13 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO -Verificare l’apertura delle finestre; -Verificare il funzionamento della ventola di aerazione; -Verificare che la tenda non abbia perdite di gas rilevanti; -Nel caso in cui il livello indicato sul rilevatore di gas scende sotto il 95% e la tenda è diminuita in pressione, AZIONARE temporaneamente il generatore e ristabilre le condizioni di anossia; -Verifica dei livelli di azoto/ossigeno attraverso il rilevatore di gas fisso collegato alla tenda, il livello di azoto dentro la tenda a regime dovrà essere almeno del 99%; fuori dalla tenda il livello di ossigeno dovrà essere del 20,5%. 3.2.3 Dopo i 21 giorni Prima di accedere al locale di lavorazione eseguire quanto riportato nei paragrafi precedenti PRIMA di procedere oltre è necessario verificare che il generatore di azoto non sia in funzione; -Aprire il rubinetto di sfiato posizionato all’esterno della tenda; -Azionare il compressore ad aria; -Verificare attraverso il rilevatore di gas fisso collegato alla tenda l’effettiva diminuzione del livello di azoto presente all’interno della tenda; - Fermare il compressore, nel caso in cui il livello di pressione interna alla camera risulti elevato; Sollecitare manualmente la tenda al fine di velocizzare il ricambio dell’atmosfera al suo interno favorendo l’espulsione dell’azoto a favore dell’ossigeno. -Ripetere le operazioni di cui sopra fino a completo ricambio dell’aria; -Aprire la tenda, SOLTANTO quando il livello di azoto rilevato sul display del rilevatore di gas indicherà il valore 79,4, come da fig. 4. Dopo l’apertura della tenda l’operatore dovrà attendere 24h prima di poter accedere all’interno della tenda e prelevare il materiale disinfestato. Figura 4 Display del rilevatore di ossigeno/azoto 3.3. DIGITALIZZAZIONE VISIBILITÀ: INTERNO 14 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO L’attività dfi digitalizzazione consiste nell’acquisizione in formato digitale, attraverso apposita sttrumentazione, dell’immagine di un documento analogico. In parole povere possiamo dire che si tratta di fotografare il documento, cioè acquisirne l’immagine. L’esempio non è casuale se si considera che la maggior parte degli scanner in commercio tipicamente quelli planetari montano apparati fotografici (Nikon, Canon, ecc.) ad alte prestazioni e definizioni. I vantaggi derivanti dall’attività di digitalizzazione sono molteplici. In primis la logica deve essere quella orientata a realizzare un sistema digitale di accesso e preservazione delle informazioni e delle immagini, questo consente di lavorare sul supporto digitale indipendentemente dal luogo fisico dove si trovano le carte e consente inoltre nel caso si tratti di documenti già danneggiati di non deteriorare ulteriormente il supporto cartaceo di cui è costitutito il documento. Digitalizzazione con scanner planetario (farsi spiegare il funzionamento) o Dopo la fase di prima spolveratura e disinfestazione delle carte si passa alla loro digitalizzazione attraverso l’uso di scanner appositi e in particolare uno scanner planetario. • Sottovuoto (farsi spiegare il funzionamento): o Una volta digitalizzati i documenti, le immagini digitali vengono memorizzate su appositi sistemi di stoccaggio e parallelamente si procede con l’ultima quella di fase di conservazione il cui obiettivo è la salvaguardia e la conservazione a lungo termine della carta. Infatti a questo punto i documenti vengono messi sottovuoto e riposti negli archivi. 3.4. CONSERVAZIONE A LUNGO TERMINE – SOTTO VUTO La documentazione cartcea, a valle delle attività sopra descritte e al fine di preservarne l’integrità e la consultabilità a lungo termine sarà imbustata e messa sottovuoto. La conservazione sotto vuoto sarà effettuata attraverso il sistema TIRR-VACUUM.(fig. 5) con il quale i documenti cartacei vengono confezionati e condizionati in buste trasparenti di film plastico a barriera di gas (fig. 6); in questo modo il materiale è protetto dagli agenti di degrado. Figura 5 Sistema sotto vuoto TIRR-VACUUM VISIBILITÀ: INTERNO 15 / 16
RELAZIONE TECNICA - Id documento: Consiglio Nazionale delle Ricerche MANUALE OPERATIVO OP_tenda Istituto di Informatica e Telematica TRATTAMENTO DOCUMENTI NELLA Date: 23/01/18 Sede di Cosenza TENDA AD AZOTO Fig. 6 Confezionamento dei documenti VISIBILITÀ: INTERNO 16 / 16
Puoi anche leggere