Corporate Social Responsibility review n.2 - Snam

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Corporate Social Responsibility review n.2 - Snam
agosto 2015

    Corporate Social Responsibility review n.2

CSR e imprese pag.1                                 Osservatorio CSR pag. 3
Finanza ed etica pag. 2

                                                                                                                      Snam S.p.A. Investor Relations

CSR e imprese
Buone pratiche di sostenibilità nella catena di fornitura
La gestione della catena di fornitura viene         porting Iniziative (GRI-G4), le stesse attual-      che se, in generale, tra le aziende italiane il
sempre più considerata come un asset stra-          mente seguite da Snam. In pratica, attraver-        profilo energetico dei fornitori non costituisce
tegico di CSR da parte delle imprese. In            so l’adozione di strumenti di rilevazione e         attualmente un elemento di riferimento di-
particolare, nel processo di qualificazione dei     monitoraggio (principalmente questionari)           scriminante in tema di selezione dei fornitori,
fornitori, in aggiunta all’osservanza delle         delle performance di sostenibilità delle            gli esperti del settore considerano ipotizzabi-
normative e di determinati parametri in mate-       aziende appartenenti alla catena di fornitura,      le uno scenario di medio-lungo termine in cui
ria di qualità, ambiente, sicurezza, si stanno      si intende innescare un meccanismo che              il “profilo energetico” e la “carbon footprint”
gradualmente introducendo criteri di monito-        consenta di introdurre gradualmente una             dei fornitori potrebbero entrare nei modelli di
raggio su tematiche più strettamente am-            maggiore sensibilizzazione sulle tematiche          selezione adottati dalle società appaltanti.
bientali, in osservanza anche delle linee-          di risparmio energetico e di contenimento
guida di reporting avanzato del Global Re-          delle emissioni di gas ad effetto serra. An-

Iniziative di volontariato dei dipendenti

Nell’ambito del volontariato dei dipendenti, si     nati progetti di solidarietà. La scelta può         I vantaggi sono sia per il non profit, in quanto
va affermando tra le aziende pubbliche e            essere annullata in qualsiasi momento e             può contare su un sostegno regolare, che
private italiane il “payroll giving”, la donazio-   donare in questo caso è facile, veloce e            consente di programmare le attività a lunga
ne in busta paga, una modalità molto diffusa        trasparente, dato che un’apposita organizza-        scadenza, ma anche per le aziende, dato
nel mondo anglosassone. Si tratta di donare         zione (unora.org), costituita da otto associa-      che la convenzione è gratuita e il ritorno di
un’ora di lavoro al mese, o ciò che in busta        zioni non profit, si occupa di selezionare          immagine è a costo zero.
paga equivale a un’ora di lavoro, a determi-        altrettanti progetti specifici.

Il Corporate Responsibility Diary di Deutsche Bank

Deutsche Bank Italia è una società partico-          dedicata ai progetti di responsabilità sociale
larmente attiva nel campo della CSR, con             dell’istituto in Italia, un esempio di eccellen-
una serie di iniziative e di progetti che spa-       za in questo ambito.
ziano dagli investimenti nel sociale, alle           In particolare, sono molto variegate le attivi-
partnership con il mondo dell’education,             tà di Corporate Volunteering, finalizzate a
passando per la tutela del territorio e dell’ar-     fornire supporto a istituzioni educative e
te e le attività di volontariato. In linea con       sociali, enti non profit e organizzazioni di
questi molteplici impegni, è stato recente-          micro finanza (www.db.com/italia/it/content/
mente presentato il “Corporate Responsibilty         CR_Diary_Italia.html).
Diary 2010-2015”, la nuova pubblicazione

Corporate Social Responsibility review n.2
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Finanza ed Etica

Green bond                                          Alti rendimenti per i Fondi etici                  La svolta “verde” dei Fondi Sovrani
                                                                                                       e dei Fondi di Investimento
Il mercato obbligazionario dei green bond,          Dal 73% al 105%: queste sono le performan-         Il fondo sovrano norvegese, il più grande del
cioè delle emissioni obbligazionarie legate a       ce realizzate in tre anni dai migliori 20 fondi    mondo (gestito dalla Norges Bank Invest-
progetti ambientali o iniziative di sostenibili-    sostenibili o etici a livello internazionale       ment Management), con un patrimonio di
tà, secondo le rilevazioni di Bloomberg, nel        (fonte: Lipper/Thomson Reuters), che inve-         916 miliardi di dollari, ha annunciato che dal
2014 ha realizzato una notevole performan-          stono in Società selezionate tra quelle con i      1° gennaio 2016 uscirà da tutte le società,
ce di crescita, arrivando a circa 38 miliardi di    migliori requisiti in termini di CSR, in quanto    minerarie e utilities, che ricavano dal carbo-
dollari di titoli collocati, dai 15 miliardi di     garantiscono elevata trasparenza nella ge-         ne il 30% del fatturato o il 30% dell’energia
dollari dell’anno precedente. Il primo emit-        stione e nei rapporti con gli stakeholder.         prodotta. Si tratta di una decisione di notevo-
tente a livello mondiale è stata la Banca           Le azioni delle società europee sono attual-       le impatto, dato che in prospettiva potrebbe-
europea degli investimenti (Bei) con bond           mente quelle maggiormente considerate              ro essere cedute partecipazioni di 50-75
per 5,5 miliardi di dollari, seguita dalla banca    come target di investimento, ma anche tra le       società. In Italia, in particolare, sono poten-
di sviluppo tedesca Kfw (3,5 miliardi di dolla-     imprese statunitensi si sta assistendo ad una      zialmente a “rischio” le partecipazioni in
ri) e da GDF Suez (2,5 miliardi di euro).           crescente attenzione verso le tematiche di         Enel, Hera e Iren, mentre nel resto d’Europa
In prospettiva, i più significativi contributi di   responsabilità sociale. Tra i fondi etici con le   sono in discussione quelle di Rwe, Eon, Sse
crescita di questo strumento finanziario do-        migliori performance a tre anni c’è il fondo       e Vattenfal.
vrebbero arrivare dalla Cina, il cui Governo        JSS Sustainable Equity della svizzera Bank         La svolta “green” sta assumendo sempre
vede con favore l’adozione di green bond            Safra Sarasin, il fondo RobecoSam Sustai-          maggiore importanza da parte dei gestori dei
per promuovere iniziative di contenimento           nable Healthy Living e il fondo italiano Etica     fondi, tra i quali si può annoverare anche la
dell’inquinamento ambientale, oltre che dalle       azionario di Etica SGR (performance a 3            società francese di assicurazioni Axa
grandi banche d’investimento, come Citi-            anni dell’86,6%), nel cui universo di azioni       (gestisce oltre 100 miliardi di dollari), che ha
group, Barclays, Goldman Sachs, Bank of             investibili è presente anche Snam.                 annunciato che nei prossimi mesi venderà
America e Deutsche Bank. Quest’ultima, in                                                              asset nel carbone per 500 milioni di dollari e
particolare, ha appena annunciato di voler                                                             che entro il 2020 farà investimenti nelle fonti
investire 1 miliardo di euro in green bond,                                                            rinnovabili per 3 miliardi di dollari.
mentre Citigroup ha un programma di emis-
sioni da 100 miliardi di dollari entro il 2025.

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Osservatorio CSR

Last Call to Europe 2020                           Il G-7 sul clima – Raggiunta un’inte-             Le nuove opportunità della “Sharing
                                                   sa sull’ambiente                                  Economy”

Lo scorso 19 giugno si è tenuta nella sede di      Nel summit dei capi di governo del G-7            La sharing economy rappresenta un nuovo
Expo la Conferenza internazionale sulla            (Stati Uniti, Giappone, Germania, Gran            modello di consumo, che si sta imponendo
Sostenibilità Last Call to Europe 2020, orga-      Bretagna, Francia, Italia e Canada) tenuto        in forma sempre più diffusa nelle abitudini
nizzata da Fondazione Sodalitas in collabo-        in Germania ad inizio giugno, è stato rag-        dei consumatori a livello globale. E’ un siste-
razione con CSR Europe (network di impre-          giunto un accordo per affrontare i cambia-        ma dove non occorre possedere beni e ser-
se “responsabili”) e con il patrocinio della       menti climatici, compresa la progressiva          vizi, ma li si usa solo quando se ne ha biso-
Commissione europea.                               diminuzione dell’uso di carbone e petrolio.       gno, pagando in proporzione.
Last Call to Europe 2020 è stato uno dei           L’intesa, che sarà sottoposta ad ulteriori        Uno dei primi teorizzatori di questa nuova
principali eventi dell’Esposizione di Rho, con     verifiche e conferme nel corso della Confe-       forma di economia globale è Jeremy Rifkin,
protagoniste alcune delle imprese più avan-        renza mondiale di Parigi sul clima del pros-      che nella sua pubblicazione “L’era dell’ac-
zate a livello europeo per l’impegno dedicato      simo dicembre, prevede un taglio delle            cesso” (uscita nel 2000), immaginava una
a sviluppare l’agenda europea sulla sosteni-       emissioni dei gas serra tra il 40% e il 70%       civiltà nella quale l’accesso ai beni e ai servi-
bilità. Nel corso della Conferenza si sono         nel 2050 rispetto ai livelli del 2010, con        zi avrebbe sostituito il concetto di possesso.
tenuti 3 workshop di approfondimento su            l’obiettivo di contenere l’aumento delle tem-     L’espansione della sharing economy è tale
alcune delle tematiche ritenute prioritarie per    perature medie globali. I Paesi del G-7 si        che, in aggiunta ai settori più facilmente
la crescita, l’innovazione digitale (Growth is     impegnano quindi a realizzare una trasfor-        oggetto di condivisione (car e bike sharing,
smart), i nuovi modelli economici (Growth is       mazione, anche con l’uso di tecnologie            coworking, alloggi, viaggi in auto, musica),
sustainable) e l’occupazione e inclusione          innovative, delle proprie politiche energeti-     ne sono progressivamente coinvolti altri in
sociale (Growth is inclusive). E’ stato inoltre    che entro il 2050, con la definizione di obiet-   ambiti più sofisticati, come quello della colla-
presentato il manifesto Enterprise 2020, che       tivi nazionali per le emissioni dal 2020 in       borazione scientifica (attraverso l’affitto di
si propone di fornire indicazioni sulle priorità   poi. Questo cambiamento di passo da parte         ricercatori e di laboratori).
e gli impegni necessari per attuare l’Agenda       dei Governi segue, tuttavia, quello che risul-    Secondo una recente ricerca Ipsos sul grado
europea sulla sostenibilità in 29 Paesi del        ta essere un sempre più diffuso orientamen-       di diffusione dell’economia della condivisione
continente. Il manifesto sarà il risultato del     to, più “sostenibile” e attento all’ambiente,     nel nostro Paese, la sharing economy è
lavoro sviluppato attraverso il coinvolgimento     concretamente già fatto proprio da parte          conosciuta dal 75% degli intervistati, il 67%
di oltre 10.000 aziende europee, leader            numerosi consumatori, investitori e imprese       la identifica con beni e servizi, il 57% ne
nell’ambito delle tematiche di CSR, e 41           a livello globale, che nel 2014 ha portato,       prevede una forte diffusione, il 38% la asso-
organizzazioni (per l’Italia, Fondazione So-       per la prima volta nella storia, ad una cresci-   cia a convenienza e risparmio e il 26% alla
dalitas). Per approfondimenti è disponibile il     ta economica non accompagnata da un               sostenibilità ambientale, in quanto si valoriz-
sito: www.sodalitas.it                             equivalente trend di crescita delle emissioni,    zano le capacità inutilizzate o sotto-utilizzate
                                                   rimaste invariate rispetto al 2013 (come          di determinati beni e servizi, contribuendo
                                                   rilevato dall’Aie, l’Agenzia internazionale       alla lotta agli sprechi.
                                                   dell’energia).                                    La diffusione di questo modello di consumo
                                                                                                     ha inevitabili conseguenze anche per le
                                                                                                     imprese, sotto vari profili: per quelle che
                                                                                                     producono beni di consumo potrebbe ren-
                                                                                                     dersi necessario un riposizionamento sul
                                                                                                     mercato ma, più in generale, gli effetti diretti
                                                                                                     potenzialmente più evidenti dovrebbero
                                                                                                     riguardare la mobilità dei dipendenti, attra-
                                                                                                     verso la promozione di una nuova tipologia e
                                                                                                     qualità degli spostamenti, con diverse inizia-
                                                                                                     tive, tra le quali in particolare il car-pooling
                                                                                                     gestito attraverso il portale aziendale
                                                                                                     (attualmente allo studio anche da parte di
                                                                                                     Snam).

Snam SpA
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