Coronavirus, il nuovo decreto del 26 aprile: ecco il calendario di quello che si potrà fare nella "fase 2"

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Coronavirus, il nuovo decreto del 26
aprile: ecco il calendario di quello che si
potrà fare nella “fase 2”
Le scadenze: 4 maggio le aziende, 18 maggio negozi, musei e cantieri privati, il 1
giugno bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici.

Che cosa si può fare da oggi
Le aziende
Le aziende strategiche, industriali e produttive, che esportano all’estero e rischiano di perdere
altre quote di mercato, possono riaprire presentando un’autocertificazione e passando al vaglio
dei prefetti.
I cantieri
Riparte anche l’edilizia carceraria, scolastica e per il contrasto del dissesto idrogeologico.

Che cosa si può fare dal 4 maggio 2020
Spostamenti
Saranno consentiti «solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o
situazioni di necessità o per motivi di salute» ma si «considerano necessari gli spostamenti per
incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e
vengano utilizzate le mascherine». E dunque ci si potrà muovere all’interno della propria
Regione di residenza ma soltanto per questi motivi. Per andare in un’altra Regione bisognerà
invece avere «comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute».
Visite ai parenti
La novità è la possibilità di spostarsi per visite «mirate» ai congiunti e qui il presidente del
Consiglio Conte fa riferimento alle «famiglie che sono state separate dal lockdown: genitori e
figli, nonni e nipoti». Ma il divieto di assembramento rimane e gli incontri devono avvenire
sempre «nel rispetto delle distanze e con le mascherine».
Autocertificazione
Il modulo cartaceo con nome, cognome, indirizzo e destinazione dello spostamento è stato uno
dei temi più dibattuti da ministri e scienziati. Alla fine, poche ore prima della conferenza stampa
del premier, la linea del rigore ha vinto. L’autocertificazione resta per almeno due settimane. La
scelta è motivata dal timore che gli italiani percepiscano l’allentamento delle misure come il
ritorno alla vita di prima, uno stato d’animo che potrebbe ripercuotersi drammaticamente sulla
curva dei contagi. «L’autocertificazione è fondamentale», si è battuto il ministro della Salute,
Roberto Speranza. In sostanza alle tre motivazioni che consentono gli spostamenti (lavoro,
salute, stato di necessità) se ne aggiunge una quarta: incontro con i congiunti.
Dispositivi di protezione
Nei luoghi chiusi la mascherina diventa obbligatoria. E quindi dentro i negozi, negli uffici, nelle
fabbriche, sugli autobus, sulla metropolitana, nei treni e a bordo degli aerei bisognerà coprirsi
naso e bocca. Il tema è stato uno dei più dibattuti, per le difficoltà di approvvigionamento e per
i costi. Finché ieri, durante la riunione della cabina di regia, si è trovato un accordo anche con
Regioni e Comuni e si è deciso di emanare una circolare per fissa il prezzo massimo delle
mascherine chirurgiche, così da evitare abusi e speculazioni di mercato.
Parchi e sport all’aperto
Un altro pezzetto di libertà riconquistata è la possibilità di passeggiare anche lontano dalla
propria abitazione, purché a distanza dagli altri. Parchi, ville e giardini pubblici riapriranno su
tutto il territorio nazionale, ma gli ingressi nelle aree riservate ai bambini potranno essere
«contingentati», e i sindaci potranno attuare restrizioni, sempre seguendo la curva dei contagi.
Le forze dell’ordine controlleranno il rispetto delle norme. Sarà possibile fare jogging, praticare
sport all’aperto e riprendere gli allenamenti individuali. La distanza di sicurezza sarà di minimo
due metri anche per gli atleti professionisti, che però dovranno allenarsi da soli.
Mare e montagna
Si potrà andare al mare per nuotare e fare passeggiate in montagna: attività motorie da soli o al
massimo in due, ma non ci si potrà trasferire nelle seconde case.
Messe e funerali
La Chiesa da settimane prova a convincere il governo a far celebrare la Santa messa, ma per gli
scienziati è ancora troppo rischioso. Sul fronte delle cerimonie religiose si potranno soltanto
celebrare i funerali, purché alla funzione non prendano parte più di quindici persone con
mascherine e rimanendo a distanza. Le persone ammesse alle funzioni dovranno essere
soltanto i familiari più stretti.
Cibo da asporto
Bar e ristoranti rimangono chiusi ma sarà possibile acquistare cibo da asporto «da consumare
a casa o in ufficio» e non rimanendo davanti ai locali.
Aziende
Si rimettono in moto le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso
relativo a queste filiere.
Ristrutturazioni private
Anche i cantieri privati potranno riprendere a lavorare, perché l’Inail stima che il settore
presenta un indice di rischio tra i più bassi. In tutte le riunioni il premier ha raccomandato il
rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza.
Che cosa si può fare dal 18 maggio 2020
Negozi
Potranno riaprire i negozi di abbigliamento e di calzature, le gioiellerie e tutti gli altri esercizi
commerciali di vendita al dettaglio rispettando le regole sugli ingressi contingentati, il
distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine.
Mostre e musei
Gli scienziati hanno chiesto al governo grandissima cautela sulla riapertura dei luoghi di
aggregazione. Cinema, teatri e sale da concerto resteranno chiuse, come i pub e le discoteche.
«Sono sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli con la presenza di
pubblico», non è possibile organizzare feste pubbliche e private, anche nelle case. Riaprono
invece i musei e si potranno visitare le mostre a ingressi contingentati, rispettando le distanze
e indossando le mascherine.
Allenamenti di squadra
Gli atleti che praticano sport di squadra potranno tornare ad allenarsi sempre mantenendo le
distanze.

Che cosa si può fare dal 1 giugno 2020
Bar e ristoranti
Dopo la lunga attesa potranno riaprire bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie. In base all’ampiezza
dei locali e agli spazi disponibili i ristoranti perderanno la metà dei posti a sedere a causa delle
regole di distanziamento: due metri tra un tavolo e l’altro. I camerieri indosseranno guanti e
mascherine.
Estetiste e parrucchieri
Si potrà andare su appuntamento perché bisognerà rispettare il rapporto di un lavoratore per
un cliente. Poiché non è possibile mantenere la distanza, entrambi dovranno indossare la
mascherina e i guanti.

Che cosa si può fare il 17 giugno 2020
Esame di maturità
I ragazzi potranno rientrare a scuola e sostenere l’esame di maturità.
Emergenza COVID-19: Il dPCM della Fase 2 con
le nuove misure a partire dal 4 maggio
Firmato il d.P.C.M. 26 aprile 2020
Successivamente alla cabina di regia con regioni ed Enti Locali, è stato firmato
il Decreto del Presidente del Consiglio 26 aprile 2020 con le misure, per la “Fase
due”, sull’allentamento del lockdown e le riaperture delle aziende.

Decreto costituito da 10 articoli e 10 allegati
Il Decreto del Presidente del Consiglio 26 aprile 2020 è costituito da 10 articoli e
dai seguenti 10 allegati:

   •   allegato 1 - Commercio al dettaglio
   •   allegato 2 - Servizi per la persona
   •   allegato 3 - Elenco Codici Ateco attività produttive industriali e commerciali
       non sospese
   •   allegato 4 - Misure igienico-sanitarie
   •   allegato 5 - Misure per gli esercizi commerciali
   •   allegato 6 - Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il
       contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti
       di lavoro
   •   allegato 7 - Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento
       della diffusione del COVID-19 nei cantieri
   •   allegato 8 - Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento
       della diffusione del COVID-19 nel settore del trasporto e della logistica
   •   allegato 9 - Linee guida per l'informazione agli utenti e le modalità
       organizzative per il contenimento della diffusione del COVID-19 in materia di
       trasporto pubblico
   •   allegato 10 - Principi per il monitoraggio del rischio sanitario

precisando, preliminarmente, che i primi 5 allegati hanno la stessa struttura dei 5
allegati all’ancora vigente (sino al 3 maggio 2020) d.P.C.M. 10 aprile 2020.

Entra in vigore il 4 maggio e cessa il 17 maggio
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020 dovrebbe
essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di oggi, entrerà in vigore il 4 maggio 2020,
sostituisce integralmente il d.P.C.M. 10 aprile 2020 ed è efficace sino al 17 maggio
2020 ad eccezione di quanto previsto dall’articolo 2, commi 7,9 ed 11 che si
applicano, dal 27 aprile 2020, cumulativamente alle disposizioni del
predetto d.P.C.M. 10 aprile 2020.

Nel citato comma 9 è precisato che “Le imprese, che riprendono la loro attività a partire
dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a
partire dalla data del 27 aprile 2020”.

Le novità che entreranno in vigore il 4 maggio
Ma vediamo quali sono le novità che entreranno in vigore il 4 maggio prossimo.

Nessuna novità per il commercio al dettaglio e per i servizi alla persona, per lo meno
sino al 17 maggio, perché i due allegati 1 e 2 confermano le aperture già in atto
esistenti. L’allegato 3 contiene parecchie novità rispetto all’allegato 3 al d.P.C.M. 10
aprile 2020, nell’allegato 4 c’è, poi, la novità della lettera m) relativa
alla raccomandazione dell’utilizzazione, in tutti i contatti sociali, di una mascherina,
anche di stoffa, come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuale
igienico-sanitaria; per ultimo l’allegato 5 è identico mentre gli allegati dal 6 al
10 sono nuovi e contengono i protocolli precedentemente approvati ed i Principi
per il monitoraggio del rischio sanitario.

Modifiche introdotte alle misure urgenti
Per quanto concerne, poi, le misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero
territorio nazionale, l’articolo 1 del nuovo d.P.C.M. 26 aprile 2020 ha la stessa
struttura dell’articolo 1 del d.P.C.M. 10 aprile 2020 con un unico comma e varie
lettere alcune delle quali modificate e, da un primo esame, le modifiche più
importanti sono le seguenti:

   •   modifica introdotta alla lettera a) con cui vengono considerati necessari, anche,
       gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto
       di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine;
       in ogni caso, è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi,
       con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella
       in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di
       assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro
       presso il proprio domicilio, abitazione o residenza e non è più vietato lo
       spostamento verso abitazioni diverse da quella principale comprese le
       seconde case utilizzate per vacanza;
•   modifica introdotta alla lettera e) con cui l’accesso del pubblico ai parchi, alle
       ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto di quanto
       previsto dalla lettera d), nonché della distanza di sicurezza interpersonale
       di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree
       in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla
       citata lettera d); le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non
       sia possibile consentirne l’accesso contingentato;
   •   modifiche introdotte alla lettera f) al fine di svolgere individualmente, ovvero
       con accompagnatore per i minori o le persone non completamente
       autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel
       rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per
       l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività;
   •   modifiche introdotte alla lettera g) al fine di consentire la graduale ripresa
       delle attività sportive, nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute
       connesse al rischio di diffusione da COVID-19, le sessioni di allenamento
       degli atleti, professionisti e non professionisti sono consentite, nel rispetto
       delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte
       chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali;
   •   modifica introdotta alla lettera i) con cui sono consentite le cerimonie
       funebri con l’esclusiva partecipazione di parenti di primo e secondo grado e,
       comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi
       preferibilmente all’aperto, indossando mascherine protettive e rispettando
       rigorosamente le misure di distanziamento sociale;
   •   modifica introdotta alla lettera aa) con cui viene inserita, relativamente ai
       servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), la
       possibilità della ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di
       rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, il divieto di
       consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate
       vicinanze degli stessi.

Nuove attività produttive                                     industriali               e
commerciali non sospese
Abbastanza modificato, poi, l’allegato 3 relativo alle attività produttive industriali
e commerciali non sospese in cui vengono inserite nuove attività con i relativi Codici
ATECO che, unitamente a quelle del precedente allegato 3 al d.P.C.M. 10 aprile
2020, non saranno più sospese a partire dal 4 maggio prossimo; nell'elenco, qui di
seguito proposto relativo alle novità, sono riportate quelle attività o del tutto nuove
rispetto a quelle di cui all'allegato 3 al d.P.C.M. 10 aprile 2020 o per le quali è stata
fatta l'estensione a tutto il relativo Codice ATECO, prima parzialmente non sospeso:

   •   08 - Estrazione di altri minerali da cave e miniere
   •   09 - Attività dei servizi di supporto all'estrazione
   •   12 - Industria del tabacco
   •   13 - Industrie tessili
   •   14 - Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e
       pelliccia
   •   15 - Fabbricazione di articoli in pelle e simili
   •   22 - Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
   •   23 - Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
   •   24 - Metallurgia
   •   25 - Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)
   •   26 - Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi
       elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi
   •   27 - Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso
       domestico non elettriche
   •   28 - Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca
   •   29 - Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
   •   30 - Fabbricazione di altri mezzi di trasporto
   •   31 - Fabbricazione di mobili
   •   32 - Altre industrie manifatturiere
   •   41 - Costruzione di edifici
   •   43 - Lavori di costruzione specializzati
   •   45 - Commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e
       motocicli
   •   46 - Commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)
   •   65 - Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (escluse le assicurazioni
       sociali obbligatorie)
   •   66 - Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative
   •   68 - Attività immobiliari
   •   78 - Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale
   •   80 - Servizi di vigilanza e investigazione
   •   82 - Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle
       imprese
   •   95 - Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa.
Successive nuove aperture relative alla Fase 2
Sarà necessario un ulteriore d.P.C.M. per definire nuove aperture ed il Presidente
Conte, nella conferenza stampa, ha detto che:

   •   il 18 maggio riapriranno i negozi di commercio al dettaglio ma, anche, i musei,
       le mostre e le biblioteche;
   •   il 1 giugno riapriranno i bar, i ristoranti, i barbieri, i parrucchieri ed i centri
       estetici.
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