CONTROLLO DELLA SETTICEMIA EMORRAGICA VIRALE IN DANIMARCA
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CONTROLLO DELLA SETTICEMIA EMORRAGICA VIRALE IN DANIMARCA Alcune considerazioni Dagli Atti del IX Meeting annuale dei Da quanto sopra esposto risulta chiaro che le Laboratori Nazionali di Referenza per le caratteristiche idrogeologiche e la vicinanza Malattie dei Pesci” tenutosi ad Arhus (DK) dal dei siti produttivi nelle aree in cui sono 21 al 23 giugno 2005. (doc.: insediati degli allevamenti ittici e nel caso SANCO/10005/2006) è stato estratto un specifico delle troticolture condizionano brano che si ritiene interessante pubblicare su notevolmente gli interventi volti a controllare o queste pagine, anche per stimolare un dibattito eradicare una patologia a carattere endemico all’interno del nostro ambiente. quale può essere la SEV. In zone della Tali note da un lato descrivono una situazione Danimarca in cui è concentrata una porzione già nota, dall’altro rappresentano lo spunto per considerevole, in termini quantitativi, della alcune considerazioni che saranno di seguito produzione di trote (con tipologie gestionali e esposte. ambientali sovrapponibili a quelle delle zone del “Dopo i primi riscontri di Setticemia nostro territorio nazionale vocate alla Emorragia Virale (SEV) in Danimarca negli troticoltura) l’eradicazione della SEV tramite anni ’50, la malattia si diffuse rapidamente stamping out non ha portato i frutti desiderati, alla maggior parte degli allevamenti di trote anche a fronte di un impegno notevole in danesi. Il metodo dello stamping-out è stato termini di tempo e risorse. Queste osservazioni usato fin degli anni ’60 nel tentativo di unitamente ad altri segnali quali la eradicare la malattia. Nell parte a nord sperimentazione da parte degli istituti di dello Jutland, l’eradicazione ha avuto ricerca danese di vaccini di nuova generazione successo. La mancanza di una completa (si legga su tale argomento l’articolo pubblicato eradicazione nella parte centrale dello su API Informa n.VI di giugno 2005) nei Jutland è presumibilmente dovuta ad un’alta confronti delle patologie virali, che affliggono densità di allevamenti posti su corsi d’acqua le troticolture devono orientare verso un abbastanza grandi. La strada scelta dalla diverso approccio nella pianificazione del Danimarca per il controllo della SEV è lo controllo di tali malattie, pragmatico stamping-out. Il numero di aziende infette è corrispondente alle esigenze anche dei lo stesso dall’inizio degli anni ’90. Il Paese produttori. Questo nuovo orientamento dovrà fu diviso in due zone. Nella zona B (l’attuale essere recepito sia dai troticoltori europei che zona indenne) la malattia fu rapidamente dai diversi soggetti interessati: enti e istituti eradicata. Nella zona A non è parso di ricerca, organismi di controllo e Istituzioni, possibile eradicare, soprattutto perché qui che a vario titolo sono coinvolti nella gli allevamenti sono situati l’uno vicino progettazione delle strategie per il all’altro. Pare che l’eradicazione abbia contenimento delle malattie virali, quali la SEV, successo quando tutti gli allevatori su un in acquacoltura. È pertanto auspicabile corso d’acquai siano d’accordo a svuotare, e pertanto l’impegno a tutti i livelli affinché sia quando non ci esistano collegamenti con altri possibile un più ampio ricorso a pratiche corsi d’acqua infetti. Gli allevamenti infetti vaccinali una volta superate le difficoltà di sono concentrati su due corsi d’acqua, messa a punto e di registrazione. soprattutto a causa delle difficoltà incontrate a convincere gli allevatori ad Lucio Fariano agire in quella direzione.” Consigliere API LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DEI CONTENUTI DEL PRESENTE PERIODICO E’ SUBORDINATA ALLA CITAZIONE ESPLICITA DELLA TESTATA “ACQUACOLTURA – API INFORMA” E DEGLI AUTORI
RAPPORTO SUI CONSUMI API/ACNielsen Gli ultimi mesi dell’anno passato hanno fornito che nei punti vendita della grande distribuzione interessanti segnali positivi in merito ai consumi organizzata. In particolare è proprio la GDO che domestici alimentari.In particolare l’anno 2005 si è sviluppa il massimo delle vendite ed incrementa il chiuso con un andamento delle quantità consumate suo peso nel triennio 2003/05 di alcuni punti dalle famiglie italiane in crescita sia per il prodotto percentuali. Pertanto l’importanza della grande marino che per quello di fiume. A trainare questa superficie self service è sempre più elevata ed ha crescita è stata anche l’offerta del prodotto di raggiunto ormai i due terzi del mercato per il acquacoltura di origine marina e soprattutto di prodotto da fiume e un pò meno della metà per il origine di acqua dolce dove la trota ha trovato buoni prodotto marino, area in cui il punto vendita spazi di acquisto. Tale andamento è abbastanza specializzato riveste un ruolo ancora di elevata generalizzato sia in termini di aree geografiche, che importanza. Il prodotto da fiume dunque e la trota in termini di canale distributivo che vedono in particolare devono puntare inevitabilmente su entrambi in crescita sia gli acquisti nella pescheria questo grande canale distributivo. Variazioni acquisti domestici in quantità La GDO: peso % vendite iper + super Mare -14% -2% +1% +2% Mare 40% 42% 43% Fiume -9% - - +2% +5% Fiume 66% 68% 69% Anni 2002 2003 2004 2005 Anni 2003 2004 2005 TOTALE CONSUMO MANGIME PER TROTE (TON.) 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 e zo o e 4 e to 5 o io no e io br gi br br '0 '0 ai ril ra gl os ar ug ag nn ap m m to e e lu bb ag m br br ve gi ce ot m ge fe m m no di tte tte se se TOTALE CONSUMO MANGIME MARINO (TON.) 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 e zo o 4 e e o to 5 o io io e br gi br gn br '0 '0 ai r il ra gl os ar ag nn ap m m to e e lu gu bb ag m br br ve ce ot m ge fe m m no di t te t te se se
SPECIALE BOCCA ROSSA Realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia LA BOCCA ROSSA NELLE TROTICOLTURE FRIULANE La storia carico dello stomaco, ripieno di muco e di siano stati somministrati antibiotici in tut- Questa patologia è stata segnalata per la gas, della milza che si presenta ingrossata e to il loro ciclo vitale. prima volta negli USA circa 50 anni fa, col- dell’intestino emorragico che contiene ab- 4) Non esiste l’eventualità, come avviene pisce principalmente le trote ed i salmoni, bondante muco sieroso giallastro. nella terapia, di antibiotico resistenza, e ma è stata segnalata anche in altre specie, quindi di mancata efficacia del vaccino. tra cui ricordiamo i gamberi di acqua dolce Temperatura Tantomeno esiste la possibilità che dopo e gli storioni. Da allora si è diffusa in tutte Contrariamente alla vibriosi che compare un certo periodo la malattia si manifesti le aree vocate alla coltivazione dei salmo- con temperature alte dell’acqua, la BR di nuovo, come avviene con la normale nidi e di specie con esigenze fisiologiche compare e si sviluppa con ogni temperatu- terapia; debbono evidentemente venire simili. ra, anche la più fredda, diffondendosi però ben studiati i programmi di vaccinazio- In Italia è stata segnalata per la prima volta maggiormente proporzionalmente alla sua ne ed i relativi tempi di efficacia. all’inizio degli anni 80, espandendosi rapi- crescita, ed arrivando a mortalità che pos- In Italia vengono commercializzati: due damente ed arrecando gravi danni, anche sono arrivare al 50% ma che normalmente, vaccini contro la Bocca Rossa, prodotti da perché non esisteva in quei tempi nessun adottando idonee tecniche gestionale e te- due note ditte farmaceutiche; entrambe presidio immunizzante contro questa pato- rapeutiche, si attesta sul 5%. propongono questo presidio immunizzante logia. In breve è diventata la malattia batte- da solo, sierotipo 1, o associato con la Vi- rica più diffusa nelle troticolture, sostituen- Terapia briosi. dosi prima alla Foruncolosi, da Aeromonas È quella tradizionale e si basa sugli antibio- salmonicida, che teneva il primato negli an- tici concessi dalla vigente normativa, Flu- Legislazione ni 60, poi alla vibriosi da Vibrio anguilla- mechina, Sulfadiazina+trimethoprim, men- La Direttiva CEE 91/67, recepita con rum, che, caso unico in Europa, ha tenuto il tre l’Amoxicillina e l’Ossitetraciclina, pur D.P.R. 555 del 30 dicembre 92, ha incluso primo posto tra le malattie batteriche negli consentite, si sono dimostrate, per motivi questa patologia nella lista 3 della tabella anni 70, per essere poi per l’appunto sosti- diversi, sul campo meno efficaci. Questi A, lasciando così ai singoli Stati la libertà tuita dalla Bocca Rossa causata da Yersinia prodotti debbono venire somministrati sot- di gestire i piani di profilassi secondo i loro ruckeri che è tutt’ora in prima posizione. toforma di mangimi medicati e solo a se- intendimenti, che dipendono essenzialmen- guito di prescrizione medico-veterinaria, te dalla maggiore o minore diffusione della Agente eziologico nel rispetto dei tempi di sospensione previ- patologia sul territorio. Il Ministero della È un coccobacillo gram negativo, Yersinia sti prima della macellazione. Salute comunica alla Comunità Europea ruckeri, famiglia Enterobatteriacae, che l’evolvere della situazione, che in caso di cresce sui tradizionali terreni di coltura, a Vaccinazione positivo e concreto miglioramento contri- 22 °C e 37 °C, ed anche sui terreni selettivi È il sistema maggiormente consigliato per buisce alla buona immagine del nostro pro- per Enterobatteriacae. L’identificazione e numerosi motivi, che vogliamo qui di se- dotto nel mondo, oltre che facilitare di mol- quindi la conferma diagnostica si può otte- guito elencare: to il compito dei nostri produttori. nere con l’apporto delle tradizionali tecni- 1) La precoce anoressia, che colpisce i pe- In Friuli: questa patologia si è diffusa se- che biochimiche (gallerie API 20), e siero- sci ammalati fin dai primi giorni, può guendo in modo più o meno marcato la epi- logiche, utilizzando un siero polivalente e rendere solo parzialmente efficace il zoologia del resto dell’Italia, obbligando i successivamente monospecifico per l’iden- trattamento terapeutico. Infatti dall’in- produttori a combatterla, prima con la tera- tificazione di uno dei 3 ceppi sierologica- zio dei sintomi, dalla diagnosi certa e pia e poi, con la registrazione dei vaccini, mente differenti presenti sul nostro territo- confermata all’arrivo del mangime me- con il costante uso di questi ultimi. rio. Il sierotipo 1 è comunque quello mag- dicato possono passare diversi giorni. In Il ricorso alla vaccinazione, pratica che si giormente presente, e contiene anche delle questo periodo la mortalità può essere sta diffondendo nel territorio regionale, an- frazioni antigeniche che lo rendono efficace significativa. che grazie a questo programma, contribui- anche contro gli altri 2 sierotipi. 2) Impatto ambientale nullo. Questo siste- sce ad elevare lo stato sanitario e quindi ma, contrariamente all’uso dei che- l’immagine del prodotto friulano. Sintomi e lesioni mioantibiotici, non arreca alcun danno Programmi e piani come il presente si pos- Caratterizzati in un primo tempo da anores- all’ambiente, non rilasciando nello stes- sono attuare e portare a buon fine con otti- sia, iperpigmentazione (colorazione scura, so alcuna sostanza. mi risultati solo con la sinergia, e lo sforzo o melanosi), rigonfiamento dell’addome. In 3) Migliore qualità del prodotto. È questa una collaborativo che accomuna imprenditori, un secondo tempo compaiono caratteristi- problematica che vede i consumatori par- esponenti politici, funzionari e tecnici della che emorragie a carico della cavità orale e ticolarmente attenti e di conseguenza ana- Regione Friuli-V.G., Istituti di ricerca, Uni- soprattutto della rima buccale, che offrono loga attenzione viene data dai produttori a versità, la classe veterinaria e l’Associazio- un caratteristico quadro della malattia e che questo aspetto. Alcuni protocolli della ne Piscicoltori. gli hanno dato il nome (Bocca Rossa, BR). grande distribuzione prevedono/predili- Prof. Giorgio Giorgetti All’interno le lesioni più evidenti sono a gono prodotti dell’acquacoltura cui non Coordinatore Scientifico
speciale 4 “bocca rossa” VACCINAZIONE PER “BOCCA ROSSA” IN TROTA IRIDEA: VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA UMORALE SPECIFICA E DELLA PROTEZIONE DELLA MALATTIA Volpatti D., Fabris A.*, Contessi B., Buonasera E., Gusmani L., Berton D., Galeotti M. Dipartimento di Scienze Animali, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Udine *Associazione PiscicoltoriItaliani Introduzione settimane successive alla somministrazione. I risul- 2003) classificato come UD 011. L’enterobatterio Gram negativo Yersinia ruckeri è tati ottenuti saranno potenzialmente utilizzabili per I batteri rivirulentati sono stati conservati in aliquo- l’agente eziologico della bocca rossa o enteric red- l’implementazione e il perfezionamento dei proto- te uniformi alla temperatura di -80°C, in presenza mouth disease (ERM), malattia infettiva che induce colli vaccinali adottati nelle troticolture della regio- di dimetilsulfossido o glicerolo fino al momento elevate mortalità e conseguenti perdite economiche ne Friuli Venezia Giulia. dell’utilizzo. nei salmonidi allevati ed in particolare nella trota iridea (O. mykiss) e nel salmone atlantico (S. salar). Materiali e metodi f) Determinazione della Dose Letale 70, Yersinia ruckeri è stato isolato per la prima volta a) Pesci, condizioni di allevamento riferita all’infezione intraperitoneale circa 50 anni fa negli Stati Uniti e negli ultimi ven- e vaccinazione con Yersinia ruckeri ti anni si è diffuso nella maggior parte delle aree Allo scopo sono stati utilizzati soggetti di trota iri- Due gruppi di trote di taglia circa 5 grammi sono vocate all’allevamento di queste due specie ittiche dea (O. mykiss) di peso pari a 5-6 g, allevati in ra- state stabulate presso l’acquario sperimentale situa- (Temprano et al., 2005). ceways in cemento (temperatura media 12-13 C°) e to nel laboratorio di microbiologia del DIAN ad una Il primo riferimento bibliografico in merito alla alimentati con mangime commerciale all’1% P.V. I temperatura di 17.5 °C. vaccinazione contro questa malattia risale al 1965 soggetti destinati alla sperimentazione non avevano Dopo una adeguata acclimatazione, un gruppo di 20 (Ross e Klonz, 1965, citati da Stevenson, 1997 subito nessun trattamento profilattico e/o chemiote- soggetti è stato infettato per via intraperitoneale con mentre nel 1976, una formulazione costituita da rapico. La vaccinazione per Yersinia ruckeri è stata 50 microlitri/soggetto di una sospensione batterica Yersinia ruckeri inattivato (bacterin) fu il primo effettuata dal personale dell’allevamento seguendo ad una concentrazione di 6 x 106 UFC/ml; un grup- vaccino per i pesci ad essere registrato e commer- le istruzioni della ditta produttrice. Nell’ambito di po equivalente è stato infettato con 50 cializzato negli Stati Uniti. Newman (citato da Ste- questa indagine sono stati vaccinati 100.000 avan- microlitri/soggetto di una sospensione batterica ad venson, 1997) negli anni successivi descrisse l’esi- notti circa, mentre un gruppo numericamente equi- una concentrazione di 6 x 105 UFC/ml. to dell’impiego di tale preparazione vaccinale sia in valente di avannotti della stessa taglia non sono sta- Il numero effettivo delle UFC/ml contenute nelle laboratorio che in campo, sottolineandone l’effica- ti vaccinati e pertanto considerati soggetti di con- sospensioni inoculate e stato sempre controllato cia protettiva indotta impiegando diverse modalità trollo. mediante coltura in piasta Petri. La mortalità deter- di somministrazione (orale, per iniezione, per im- minata dall’infezione è stata monitorata per 8 gior- mersione). Da allora le cellule batteriche intere ap- c) Prelievo dei sieri ni e i soggetti moribondi sono stati controllati me- partenenti a ceppi Serovar 1, fissate con formalina, I soggetti sperimentali sono stati sottoposti a 5 pre- diante esame batteriologico per confermare l’ezio- continuano ad essere ampiamente utilizzate nella lievi (1 pre-vaccinazione e 4 post-vaccinazione) di logia. formulazione dei vaccini per bocca rossa. Tale sangue periodici, distanziati di 15 giorni l’uno dal- gruppo sierologico è quello maggiormente isolato l’altro fino al 50° giorno post-vaccinazione. I cam- e) Infezione sperimentale dagli episodi di malattia in Europa ed è diventato la pioni venivano portati immediatamente in laborato- Nella cabina di infezione, appositamente predispo- base della formulazione commerciale bacterin uti- rio mediante trasporto in ghiaccio e lasciati coagu- sta presso il laboratorio di Biologia Marina di Trie- lizzata nelle troticolture di quest’area. lare overnight alla temperatura di + 4°C. ste, i pesci sono stati stabulati in vasche di vetrore- L’impiego del vaccino per immersione si è dimo- I sieri ottenuti mediante centrifugazione a 3000 rpm sina con capienza pari a 140 l, in un impianto a ci- strato idoneo in quanto garantisce adeguata prote- per 10 minuti, sono stati quindi conservati in pro- clo aperto approvvigionato con acqua di fonte, fil- zione degli avannotti, limitando lo stress da mani- vette Eppendorf a -80°C fino al momento della va- trata con carbone attivo. L’acqua in uscita dall’im- polazione e da iniezione. Bacterin somministrato lutazione. pianto veniva sterilizzata tramite esposizione a ra- tramite questa via garantisce ai salmonidi di 1-2 g diazioni ultraviolette. La temperatura dell’acqua protezione per 120-180 giorni, mentre per soggetti d) Prove di agglutinazione per la valutazione era pari a 18°C, il ricambio idrico pari a 2 litri/min. di maggiore taglia la protezione sembra protrarsi fi- della risposta anticorpale specifica Stabilita la DL50 nel corso delle prove preliminari, no ad un anno (Johnson et al., 1982, citati da Ste- I sieri prelevati prima e dopo la vaccinazione sono espressa come UFC/ml, l’infezione (challenge) è venson, 1997). stati esaminati mediante il saggio di agglutinazione stata attuata scegliendo due diverse dosi batteriche In merito alla risposta immunitaria indotta da que- descritto da Robertson (1990). Vengono considerati stimate come assimilabili alla dose letale 70. L’in- sta vaccinazione, vari studi sono stati finalizzati al- positivi i sieri che danno agglutinazione a diluizio- fezione ha previsto l’anestesia di tutti i soggetti me- la valutazione del responso anticorpale (Cossarini e ni comprese da 1:10 a 1:320. diante benzocaina (0.03 g/l). Dunier, 1986; Olesen, 1991; Cipriano e Ruppen- L’andamento della mortalità è stata seguito e regi- thal, 1987; citati da Stevenson, 1997) e cellulare e) Ri-virulentazione del ceppo batterico strato per 8 giorni. I soggetti moribondi sono stati (Jones et al., 1993; citati da Stevenson, 1997). Le di Yersinia ruckeri controllati mediante esame batteriologico per veri- problematiche ancora da affrontare in questo setto- Al fine di eseguire le prove sperimentali di infezio- ficare l’eziologia. La mortalità risultante è stata re sono legate alla mancata correlazione fra titoli ne e di ottenere un siero di trota iper-immune per espressa percentualmente sul numero dei soggetti anticorpali e protezione indotta dal vaccino e alla li- Yersinia ruckeri sono stati presi in considerazione infettati e anche come RPS o percentuale relativa di mitata risposta anticorpale riscontrabile dopo la alcuni ceppi conservati presso il laboratorio di pato- sopravvivenza come citato da Amend (1981). I ri- vaccinazione per immersione. logia del DIAN, isolati da episodi spontanei di ma- sultati sono stati analizzati statisticamente median- Gli scopi dell’indagine seguita dal DIAN dell’Uni- lattia. Tali ceppi sono stati scongelati, posti in bro- te test c2. versità di Udine è stato quello di valutare in vivo la do coltura (TSB) e quindi analizzati mediante galle- protezione indotta dal vaccino commerciale som- ria API 20E per definirne il profilo biochimico. Fra Risultati ministrato per immersione a trote iridea di 5 g, tra- questi è stato rivirulentato il ceppo avente il se- a) Prove di agglutinazione per la valutazione della mite infezione sperimentale con un ceppo virulento guente profilo biochimico, 5107100 catalasi positi- risposta anticorpale specifica di Yersinia ruckeri, e di studiare la risposta anticor- vo, corrispondente a quanto descritto in bibliografia I sieri prelevati nelle date pre-vaccinazione e post- pale specifica indotta dal medesimo vaccino nelle per Y. ruckeri (Austin e Austin, 1999; Austin et al., vaccinazione, escluso l’ultimo campionamento,
speciale “bocca rossa” 5 Challenge Soggetti vaccinati Soggetti non vaccinati dose infettante alta dose infettante bassa controllo dose infettante alta dose infettante bassa controllo mortalità % 42,5% a 11,25% c 2,5% 62,7% 49,3% 4,5% RPS 32% 77% - - - - % % % % % % hanno dato risultati negativi, ovvero non è stata ri- elevata, sia che essi siano stati esposti ad una dose allevamento si presenta con una tipica lesione scontrata agglutinazione entro la diluizione 1:320. infettante più contenuta. La scelta degli autori di emorragica attorno alla rima buccale (Bocca Rossa) Diversamente, nell’81% dei sieri prelevati al 50° mantenere due dosi batteriche, più alte rispetto alle e agli occhi e con una forte enterite emorragica (per giorno post-vaccinazione i risultati hanno dato esi- indicazioni fornite dalla prova di infezione finaliz- gli anglosassoni Enteric Red Mouth Disease). Il to positivo. Nel 65% dei sieri è stata osservata ag- zata alla definizione della DL 70, è stata dettata dal- quadro sintomatologico osservato è probabilmente glutinazione già alla diluizione 1:10, nell’8% alla la necessità di cautelarsi preventivamente rispetto da ascriversi alla via di infezione intraperitoneale diluizione 1:20 e un restante 8% alla diluizione all’esito del challenge. Questo ultimo, infatti, per che ha determinato l’instaurarsi di una infezione ad 1:40. Nel 24% dei sieri positivi l’agglutinazione è esigenze tecniche, è stato condotto in condizioni andamento iperacuto senza la manifestazione dei presente fino alla diluizione di 1:320, mentre un 4% ambientali migliori ( ricambio idrico e possibilità di segni classici di malattia. Tale metodo di infezione presenta agglutinazione fino a 1:160. mantenere la temperatura costante) rispetto alla ha comunque permesso di controllare con precisio- prova di DL 70. Questa scelta consente di fare alcu- ne la dose batterica assunta da ogni sggetto b) Determinazione della Dose Letale 70, ne valutazioni sull’esito della prova di infezione. Le prove di agglutinazione hanno dato esito positivo riferita all’infezione intraperitoneale Sebbene le due dosi batteriche non abbiano dato per- (agglutinazione entro la diluizione sierica 1:320) solo con Yersinia ruckeri centuali di mortalità significativamente differenti nei nel campionamento di sieri effettuato alla 7a settima- La mortalità percentuale nel gruppo infettato con la gruppi di controllo, l’andamento della mortalità si na post-vaccinazione nell’81% dei campioni, cam- concentrazione batterica più alta (6 x 106 UFC/ml – presenta diverso. Nel caso della dose alta, il picco di pionamento eseguito in concomitanza con il challen- 50 microlitri/soggetto) è stata pari all’85%, mentre mortalità si è verificato intorno al 2°-3° giorno post- ge. Questo dato potrebbe suggerire che si instauri una nel gruppo infettato con la dose più bassa (6 x 105 infezione mentre nel caso della dose bassa la mortali- immunità specifica sufficiente per la protezione solo UFC/ml – 50 microlitri/soggetto) la mortalità è sta- tà è andata progressivamente aumentando fino al 6° circa due mesi dopo la vaccinazione. È opinione degli ta pari al 70 %. giorno post-infezione quando si è verificato il picco di autori che questo dato debba essere suffragato da pro- mortalità. È opinione degli autori che l’infezione con ve maggiormente sensibili per valutare il titolo anti- c) Infezione sperimentale la dose bassa abbia simulato meglio quanto avviene corpale specifico; al momento si sta mettendo a pun- L’esito della prova di infezione è riassunto nella se- in ambiente di allevamento durante il corso naturale to la prova ELISA che dovrebbe fornire dati tempora- guente tabella e nei due grafici. di malattia infettiva. Con queste premesse e andando li più precisi circa l’instaurarsi dell’immunità (Ole- L’elaborazione statistica finalizzata a confrontare la ad analizzare l’andamento della mortalità nelle dei- sen, 1991, citato da Stevenson, 1997). mortalità percentuale dei gruppi infettati con la stes- soggetti vaccinati, si può osservare che nel gruppo in- Per concludere si sottopongono alcuni spunti di ri- sa dose, vaccinati e non, ha evidenziato che le diffe- fettato con la dose alta l’andamento della mortalità è flessione che potrebbero essere elementi utili per il renze fra i valori ottenuti sono significative per P≤ paragonabile a quello del gruppo dei non vaccinati prosieguo dello studio. A nostro avviso potrebbe es- 0.01 (c2 = 90,47). Il vaccino per immersione ha ga- (picco di mortalità tra il 2° e 3° giorno) mentre nel sere interessante valutare la risposta anticorpale rantito, rispetto ai controlli non vaccinati una RPS gruppo vaccinato infettato con la dose bassa la morta- specifica e la protezione nei confronti di una infe- pari a 32% nel caso del challenge effettuato con la lità si è mantenuta ridotta, con un moderato aumento zione sperimentale, anche in momenti successivi al dose più alta e pari al 77% nel caso del challenge ef- intorno al 4°-5° giorno ma con mortalità cumulative e presente per avere dei dati circa la durata nel tempo fettuato con la dose più bassa. RPS significativamente differenti sia, ovviamente, al della protezione. Potrebbe, inoltre, essere interes- rispettivo gruppo di controllo, sia al gruppo dei pesci sante valutare l’effetto booster di un richiamo vac- Discussione infettati con la dose alta (mortalità 42,5% vs 11,25%, cinale confrontando i dati di una infezione speri- I risultati sopra esposti e, nello specifico, le prove di RPS 32% vs 77%). mentale con quelli ottenuti nel presente lavoro. agglutinazione per la ricerca di anticorpi specifici Questo dato conferma ulteriormente l’efficacia del insieme all’esito della prova di infezione (challen- vaccino in condizioni di allevamento. La bibliografia è disponibile presso l’API. ge), permettono di affermare che la vaccinazione L’esame anatomopatologico, effettuato sui pesci per immersione contro Yersinia ruckeri, induce la morti, ha evidenziato iperpigmentazione cutanea, La presente ricerca è stata supportata da un fi- produzione di un livello anticorpale in grado deter- esoftalmo bilaterale, anemia branchiale ed una for- nanziamento erogato dalla regione Friuli Vene- minare protezione nei pesci esposti all’infezione. te enterite catarrale (non emorragica) che si manife- zia Giulia (L.R. 164/98). Con la prova di infezione, infatti, si sono verificate stava in vasca con la presenza di numerosi agglo- Gli autori desiderano ringraziare il Sig. Gian- mortalità significativamente differenti tra i pesci merati di feci e muco intestinale (c.d. pseudocasts). Pietro Martincig, DIAN, Università di Udine, vaccinati e quelli non vaccinati (controlli) sia che Questi sintomi non sono immediatamente ricondu- per il supporto tecnico nel corso delle prove spe- essi siano stati esposti ad una dose infettante più cibili ad infezione da Y. ruckeri, che in condizioni di rimentali.
Regione Friuli - Venezia Giulia PROGRAMMA DI VACCINAZIONE PER “BOCCA ROSSA” Introduzione validazione dell’evento vaccinale, in quanto l’unico Le malattie infettive sostenute da batteri incidono metodo per capire se la vaccinazione è stata pesantemente, anche in termini economici efficace risiede nella valutazione della effettiva sull’allevamento della trota. Il controllo delle protezione contro la malattia. La malattia, però non patologie batteriche deve avvenire integrando ha sempre lo stesso decorso, talvolta presentandosi tecniche di gestione d’allevamento, profilassi in modo più “benigno” con scarsa incidenza anche nei igienico sanitaria, profilassi vaccinale e terapia; la soggetti non vaccinati (sovrastima della protezione prassi usuale che prevede un intervento a patologia conferita dal vaccino), talvolta presentandosi con in atto, con chemioterapici, piuttosto che una maggiore virulenza (sottostima della preventivo. I principali problemi legati alla terapia vaccinazione). Scopo del programma di vaccinazione con antibiotici in acquacoltura sono da identificarsi è stato la diffusione di pratiche vaccinali nella ridotta assunzione di alimento da parte dei attraverso l’individuazione di realtà aziendali pilota soggetti malati che si deve misurare con la e di un protocollo vaccinale confrontabile e possibilità di somministrare i chemioterpici apprezzabile nella massima parte delle troticolture solamente sottoforma di mangime medicato, il del Friuli Venezia Giulia. ridotto numero di principi attivi efficaci autorizzati Il programma d’attività è stato suddiviso in in Italia in acquacoltura, l’induzione alla comparsa di quattro fasi: ceppi resistenti che possono rendere inefficace • individuazione delle aziende; l’utilizzo dei farmaci. • protocolli di vaccinazione e modalità di Pur nella consapevolezza che la terapia con presidi intervento; sanitari manterrà comunque un importante ruolo nel • valutazione della protezione indotta dal controllo di diverse patologie, già da molti anni vaccino nei confronti della malattia esistono in commercio specifici presidi vaccinali che sviluppata dal Dipartimentodi Scienze possono risolvere definitivamente e Animali, Facoltà di Medicina Veterinaria, preventivamente l’insorgere di alcune patologie di Università di Udine (si legga articolo in altra origine batterica. pagina); Allo stato attuale possono essere preventivamente • divulgazione dei risultati; combattute alcune patologie che interessano • individuazione delle aziende. l’acquacoltura d’acqua dolce mediante l’ uso di: a) vaccini registrati: “Bocca rossa” (agente eziologico Sono state individuate 10 aziende per un totale di Yersinia ruckeri) e vibriosi (agente eziologico Vibrio 12 siti produttivi che presentano le condizioni spp.); b) vaccini stabulogeni: lattococcosi (agente manageriali e strutturali ottimali per attuare tale eziologico Lactococcus garviae). progetto ma con dimensioni aziendali e sbocchi su L’esperienza maturata dai veterinari e tecnici mercato diversi. Nelle aziende individuate è stato aziendali e le osservazioni dell’IZS competente per effettuato un monitoraggio dei principali indicatori territorio, hanno indirizzato l’intervento di strutturali, produttivi ed economici e una vaccinazione nei confronti della sola Bocca Rossa, in valutazione dello stato sanitario. Sono state quanto l’incidenza nelle troticolture friulane della vaccinate 14 partite, la cui dimensione variava da vibrioni in quest’ultimi anni si è notevolmente 80.000 a 1.000.000 avannotti per un totale di ridotta. 6.625.000 ca. Le vaccinazioni si sono svolte nel Molto spesso le vaccinazioni contro importanti periodo intercorrente tra aprile 2005 a ottobre malattie delle troticolture non vengono attuate, se 2005. non in modo parziale, o con problemi in corso, in quanto l’allevatore non riconosce alla vaccinazione una sicura protezione contro la patologia. Questo, in parte, dipende anche dalla mancanza di prove di Segue a pagina 7
Protocolli di vaccinazione e modalità di intervento tale patologia ha sempre avuto una forte incidenza. L’intervento di vaccinazione era previsto su In questi casi si dovrà valutare l’applicazione di un avannotti con una taglia di circa 5 g (comunque doppio intervento vaccinale secondo protocolli da compreso nel range ottimale 2-20 g); nell’ambito del stabilire in azienda. programma sono stati vaccinati avannotti di taglia Nel complesso gli incrementi ponderali delle rotelle compresa tra 2 e 10 g. La vaccinazione per durante il periodo d’osservazione sono stati nella immersione è stata effettuata con un vaccino norma e si è potuta verificare una notevole reperibile in commercio, registrato per l’uso nella riduzione dei trattamenti con alimento trota in Italia: medicamentoso. vaccino monovalente: Yersinia ruckeri I risultati sopra esposti relativi all’attività del • diluizione 1/10 (1 parte di vaccino e 9 parti programma sono certamente positivi, e hanno d’acqua); permesso di calibrare il programma per meglio • immersione: 30 secondi; adattarlo alle troticolture friulane. • 5 kg ogni l di vaccino utilizza (10 l soluzione vaccinale) per 20 trattamenti vaccinali (= 100 Kg di I benefici attesi dalla diffusione delle pratiche pesce). vaccinali sono: La vaccinazione è stata eseguita da dipendenti • miglioramento delle performance di dell’azienda sotto il controllo ed il coordinamento allevamento produttive ed economiche del personale specializzato dell’API; è stato attraverso la riduzione della mortalità e attivato in seguito un monitoraggio giornaliero per della morbilità in allevamento e la riduzione un periodo di tre mesi successivo all’intervento dei costi terapeutici per interventi curativi; vaccinale dei seguenti parametri: • maggiore tutela del consumatore e riduzione temperatura, O2 disciolto, mortalità, eventuali dell’impatto ambientale in seguito ad un cause di morte, incremento in peso, eventi minore impiego di farmaci, con riduzione di atmosferici o gestionali eccezionali. residui nelle carni immesse al consumo e diminuzione del rischio di insorgenza di Risultati e discussione ceppi batterici resistenti agli antimicrobici La mortalità complessiva rilevata nei tre mesi utilizzabili in acquacoltura; postvaccinazione per le diverse partite si è • messa a punto di termini di valutazione assestata tra il 2,5 ‰ e 0,2 ‰. Nel periodo oggettivi dell’efficacia del vaccino, che compreso tra i 3 e i 5 mesi successivi la permettono agli allevatori di comprendere la vaccinazione si sono verificati episodi di Bocca reale importanza dell’attuare una Rossa, senza peraltro provocare mortalità vaccinazione nel loro impianto. eccessive, in 3 partite vaccinate in aziende in cui • consolidamento di pratiche di conduzione responsabile e sostenibile dell’allevamento – “Buone pratiche d’allevamento” – attraverso l’aumento delle conoscenze tecniche e della consapevolezza dell’allevatore, di concerto con gli operatori di settore e sanitari. Dott. Andrea Fabris Coordinatore Tecnico
CONFERENZA TEMATICA L’ACQUACOLTURA BIOLOGICA NELL’UNIONE EUROPEA SITUAZIONE ATTUALE E PROSPETTIVE Bruxelles, 12-13 dicembre 2005 La Commissione Europea, Direzione Generale per la Pesca e gli Affari Marittimi, ha organizzato nelle giornate del 12 e 13 dicembre a Bruxelles una conferenza sul tema dell’acquacoltura biologica, invitando a partecipare non solo gli operatori del comparto produttivo, ma anche rappresentanti dei consumatori, di gruppi ambientalisti, e di enti di certificazione europei. Per l’API vi hanno preso parte la dott.ssa Loredana Locatelli e il dott. Andrea Fabris. L’agenda è stata suddivisa in 6 sezioni, e ha previsto in prima battuta una serie di presentazioni di operatori del settore che già lavorano in regime biologico: sono stati portati esempi di allevamenti biologici di branzino e orata (Francia), salmone (Irlanda), carpa (Ungheria), storione e caviale (Spagna), ed sono stato altresì valutati i rischi e gli eventuali benefici ed opportunità legati alla scelta di una produzione biologica. Sono stati altresì oggetto di presentazioni la valutazione degli aspetti ambientali, economici e sociali, degli aspetti mangimistici e terapeutici applicabili in acquacoltura biologica, e il livello di conoscenza a cui si giunti finora. Una sessione separata è stata dedicata alla produzione biologica di molluschi, che da sempre è oggetto di forte discussione: infatti i molluschicultori rivendicano l’aspetto “biologico” di qualsiasi loro forma di allevamento, e l’impossibilità di stabilire dei canoni che differenzino in qualche modo un tipo produzione più biologico rispetto ad altre. Sicuramente però maggiore attenzione e maggiore fonte di discussione è stata la sessione dedicata agli aspetti legislativi dedicati alla certificazione biologica, e alle forme di certificazione “private” esistenti in diversi paesi comunitari: un commento generale per tutti che vogliamo ricordare qui, è stato il riconoscimento della mancanza di una normativa comunitaria e di parametri di certificazioni che siano omogenei per tutti gli Stati Membri. Non potendo qui riportare in maggior dettagli il contenuto delle presentazioni tenute alla conferenza, riportiamo qui di seguito l’indirizzo del sito web dove la Commissione Europea ha reso disponibili tutti i lavori presentati: http://europa.eu.int/comm/fisheries/news_corner/autres/conf121205/index_en.htm. REGOLAMENTO UE CRITERI MICROBIOLOGICI PRODOTTI ALIMENTARE Il Regolamento (CE) n. 2073/2005 della Commissione del 15 novembre 2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L.338 del 22/12/2005, ha stabilito i nuovi criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari. Il Regolamento in vigore dal 1 gennaio 2006, fa riferimento alle precedenti norme UE sulla sicurezza alimentare, emanate dopo il 1999 a seguito della pubblicazione del Libro Bianco sulla sicurezza alimentare. Importanti le definizioni riportate al fine di identificare i nuovi compiti spettanti agli operatori del settore alimentare, cui spetta provvedere che i prodotti alimentari siano conformi ai criteri microbiologici fissati nell’allegato I. Vengono poi dettate norme specifiche per le analisi e i metodi di campionamento. Il testo del Regolamento è disponibile sul sito internet www.api-online.it
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