CONTROLLO DELLA SETTICEMIA EMORRAGICA VIRALE IN DANIMARCA

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CONTROLLO DELLA SETTICEMIA EMORRAGICA VIRALE IN DANIMARCA
CONTROLLO DELLA SETTICEMIA EMORRAGICA VIRALE
                IN DANIMARCA
              Alcune considerazioni

Dagli Atti del IX Meeting annuale dei               Da quanto sopra esposto risulta chiaro che le
Laboratori Nazionali di Referenza per le            caratteristiche idrogeologiche e la vicinanza
Malattie dei Pesci” tenutosi ad Arhus (DK) dal      dei siti produttivi nelle aree in cui sono
21      al     23      giugno    2005.     (doc.:   insediati degli allevamenti ittici e nel caso
SANCO/10005/2006) è stato estratto un               specifico delle troticolture condizionano
brano che si ritiene interessante pubblicare su     notevolmente gli interventi volti a controllare o
queste pagine, anche per stimolare un dibattito     eradicare una patologia a carattere endemico
all’interno del nostro ambiente.                    quale può essere la SEV. In zone della
Tali note da un lato descrivono una situazione      Danimarca in cui è concentrata una porzione
già nota, dall’altro rappresentano lo spunto per    considerevole, in termini quantitativi, della
alcune considerazioni che saranno di seguito        produzione di trote (con tipologie gestionali e
esposte.                                            ambientali sovrapponibili a quelle delle zone del
“Dopo i primi riscontri di Setticemia               nostro territorio nazionale vocate alla
Emorragia Virale (SEV) in Danimarca negli           troticoltura) l’eradicazione della SEV tramite
anni ’50, la malattia si diffuse rapidamente        stamping out non ha portato i frutti desiderati,
alla maggior parte degli allevamenti di trote       anche a fronte di un impegno notevole in
danesi. Il metodo dello stamping-out è stato        termini di tempo e risorse. Queste osservazioni
usato fin degli anni ’60 nel tentativo di           unitamente      ad    altri   segnali   quali  la
eradicare la malattia. Nell parte a nord            sperimentazione da parte degli istituti di
dello Jutland, l’eradicazione ha avuto              ricerca danese di vaccini di nuova generazione
successo. La mancanza di una completa               (si legga su tale argomento l’articolo pubblicato
eradicazione nella parte centrale dello             su API Informa n.VI di giugno 2005) nei
Jutland è presumibilmente dovuta ad un’alta         confronti delle patologie virali, che affliggono
densità di allevamenti posti su corsi d’acqua       le troticolture devono orientare verso un
abbastanza grandi. La strada scelta dalla           diverso approccio nella pianificazione del
Danimarca per il controllo della SEV è lo           controllo    di    tali    malattie,  pragmatico
stamping-out. Il numero di aziende infette è        corrispondente alle esigenze anche dei
lo stesso dall’inizio degli anni ’90. Il Paese      produttori. Questo nuovo orientamento dovrà
fu diviso in due zone. Nella zona B (l’attuale      essere recepito sia dai troticoltori europei che
zona indenne) la malattia fu rapidamente            dai diversi soggetti interessati: enti e istituti
eradicata. Nella zona A non è parso                 di ricerca, organismi di controllo e Istituzioni,
possibile eradicare, soprattutto perché qui         che a vario titolo sono coinvolti nella
gli allevamenti sono situati l’uno vicino           progettazione      delle    strategie    per    il
all’altro. Pare che l’eradicazione abbia            contenimento delle malattie virali, quali la SEV,
successo quando tutti gli allevatori su un          in acquacoltura. È pertanto auspicabile
corso d’acquai siano d’accordo a svuotare, e        pertanto l’impegno a tutti i livelli affinché sia
quando non ci esistano collegamenti con altri       possibile un più ampio ricorso a pratiche
corsi d’acqua infetti. Gli allevamenti infetti      vaccinali una volta superate le difficoltà di
sono concentrati su due corsi d’acqua,              messa a punto e di registrazione.
soprattutto     a    causa   delle   difficoltà
incontrate a convincere gli allevatori ad                                              Lucio Fariano
agire in quella direzione.”                                                          Consigliere API

    LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DEI CONTENUTI DEL PRESENTE PERIODICO E’ SUBORDINATA
     ALLA CITAZIONE ESPLICITA DELLA TESTATA “ACQUACOLTURA – API INFORMA” E DEGLI AUTORI
RAPPORTO SUI CONSUMI
                                    API/ACNielsen
Gli ultimi mesi dell’anno passato hanno fornito                                    che nei punti vendita della grande distribuzione
interessanti segnali positivi in merito ai consumi                                 organizzata. In particolare è proprio la GDO che
domestici alimentari.In particolare l’anno 2005 si è                               sviluppa il massimo delle vendite ed incrementa il
chiuso con un andamento delle quantità consumate                                   suo peso nel triennio 2003/05 di alcuni punti
dalle famiglie italiane in crescita sia per il prodotto                            percentuali. Pertanto l’importanza della grande
marino che per quello di fiume. A trainare questa                                  superficie self service è sempre più elevata ed ha
crescita è stata anche l’offerta del prodotto di                                   raggiunto ormai i due terzi del mercato per il
acquacoltura di origine marina e soprattutto di                                    prodotto da fiume e un pò meno della metà per il
origine di acqua dolce dove la trota ha trovato buoni                              prodotto marino, area in cui il punto vendita
spazi di acquisto. Tale andamento è abbastanza                                     specializzato riveste un ruolo ancora di elevata
generalizzato sia in termini di aree geografiche, che                              importanza. Il prodotto da fiume dunque e la trota
in termini di canale distributivo che vedono                                       in particolare devono puntare inevitabilmente su
entrambi in crescita sia gli acquisti nella pescheria                              questo grande canale distributivo.

    Variazioni acquisti domestici in quantità                                                     La GDO: peso % vendite iper + super

Mare        -14%        -2%       +1%        +2%                                       Mare                         40%                      42%                          43%
Fiume       -9%          -        - +2%      +5%                                       Fiume                        66%                     68%                           69%
Anni        2002       2003        2004      2005                                      Anni                         2003                    2004                          2005

                                                                  TOTALE CONSUMO MANGIME PER TROTE (TON.)

                                                        4500
                                                        4000
                                                        3500
                                                        3000
                                                        2500
                                                        2000
                                                        1500
                                                        1000
                                                         500
                                                           0
                                                                                  e

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                                                                                                        o

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                                                                                                                                    e

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                                                                     br

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                                                                                                                                                                            os
                                                                                                                         ar

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                                                                                                                                                               lu
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                                                                                                                                                                          ag
                                                                                                                        m
                                                    br

                                                                                                                                                                                   br
                                                                             ve

                                                                                                                                                     gi
                                                                                         ce
                                                                ot

                                                                                                                                           m
                                                                                                 ge

                                                                                                            fe
                                                    m

                                                                                                                                                                                  m
                                                                           no

                                                                                      di
                                                 tte

                                                                                                                                                                               tte
                                               se

                                                                                                                                                                             se

                                                                        TOTALE CONSUMO MANGIME MARINO (TON.)

                                                        4000
                                                        3500
                                                        3000
                                                        2500
                                                        2000
                                                        1500
                                                        1000
                                                         500
                                                           0
                                                                                  e

                                                                                                                            zo

                                                                                                                                                o
                                                            4

                                                                      e

                                                                                             e

                                                                                                                                                         o

                                                                                                                                                                              to

                                                                                                                                                                                          5
                                                                                                        o

                                                                                                                   io

                                                                                                                                                                     io
                                                                                                                                       e
                                                                               br

                                                                                                                                              gi
                                                                                           br

                                                                                                                                                       gn
                                                                   br
                                                         '0

                                                                                                                                                                                       '0
                                                                                                     ai

                                                                                                                                   r il
                                                                                                                 ra

                                                                                                                                                                  gl

                                                                                                                                                                            os
                                                                                                                         ar

                                                                                                                                            ag
                                                                                                   nn

                                                                                                                                 ap
                                                                               m

                                                                                           m
                                                                   to
                                                       e

                                                                                                                                                                                      e
                                                                                                                                                               lu
                                                                                                                                                     gu
                                                                                                               bb

                                                                                                                                                                          ag
                                                                                                                        m
                                                    br

                                                                                                                                                                                   br
                                                                             ve

                                                                                         ce
                                                                ot

                                                                                                                                           m
                                                                                                 ge

                                                                                                            fe
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                                                                                                                                                                                   m
                                                                           no

                                                                                      di
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SPECIALE BOCCA ROSSA
          Realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

       LA BOCCA ROSSA
 NELLE TROTICOLTURE FRIULANE
La storia                                         carico dello stomaco, ripieno di muco e di          siano stati somministrati antibiotici in tut-
Questa patologia è stata segnalata per la         gas, della milza che si presenta ingrossata e       to il loro ciclo vitale.
prima volta negli USA circa 50 anni fa, col-      dell’intestino emorragico che contiene ab-       4) Non esiste l’eventualità, come avviene
pisce principalmente le trote ed i salmoni,       bondante muco sieroso giallastro.                   nella terapia, di antibiotico resistenza, e
ma è stata segnalata anche in altre specie,                                                           quindi di mancata efficacia del vaccino.
tra cui ricordiamo i gamberi di acqua dolce       Temperatura                                         Tantomeno esiste la possibilità che dopo
e gli storioni. Da allora si è diffusa in tutte   Contrariamente alla vibriosi che compare            un certo periodo la malattia si manifesti
le aree vocate alla coltivazione dei salmo-       con temperature alte dell’acqua, la BR              di nuovo, come avviene con la normale
nidi e di specie con esigenze fisiologiche        compare e si sviluppa con ogni temperatu-           terapia; debbono evidentemente venire
simili.                                           ra, anche la più fredda, diffondendosi però         ben studiati i programmi di vaccinazio-
In Italia è stata segnalata per la prima volta    maggiormente proporzionalmente alla sua             ne ed i relativi tempi di efficacia.
all’inizio degli anni 80, espandendosi rapi-      crescita, ed arrivando a mortalità che pos-      In Italia vengono commercializzati: due
damente ed arrecando gravi danni, anche           sono arrivare al 50% ma che normalmente,         vaccini contro la Bocca Rossa, prodotti da
perché non esisteva in quei tempi nessun          adottando idonee tecniche gestionale e te-       due note ditte farmaceutiche; entrambe
presidio immunizzante contro questa pato-         rapeutiche, si attesta sul 5%.                   propongono questo presidio immunizzante
logia. In breve è diventata la malattia batte-                                                     da solo, sierotipo 1, o associato con la Vi-
rica più diffusa nelle troticolture, sostituen-   Terapia                                          briosi.
dosi prima alla Foruncolosi, da Aeromonas         È quella tradizionale e si basa sugli antibio-
salmonicida, che teneva il primato negli an-      tici concessi dalla vigente normativa, Flu-      Legislazione
ni 60, poi alla vibriosi da Vibrio anguilla-      mechina, Sulfadiazina+trimethoprim, men-         La Direttiva CEE 91/67, recepita con
rum, che, caso unico in Europa, ha tenuto il      tre l’Amoxicillina e l’Ossitetraciclina, pur     D.P.R. 555 del 30 dicembre 92, ha incluso
primo posto tra le malattie batteriche negli      consentite, si sono dimostrate, per motivi       questa patologia nella lista 3 della tabella
anni 70, per essere poi per l’appunto sosti-      diversi, sul campo meno efficaci. Questi         A, lasciando così ai singoli Stati la libertà
tuita dalla Bocca Rossa causata da Yersinia       prodotti debbono venire somministrati sot-       di gestire i piani di profilassi secondo i loro
ruckeri che è tutt’ora in prima posizione.        toforma di mangimi medicati e solo a se-         intendimenti, che dipendono essenzialmen-
                                                  guito di prescrizione medico-veterinaria,        te dalla maggiore o minore diffusione della
Agente eziologico                                 nel rispetto dei tempi di sospensione previ-     patologia sul territorio. Il Ministero della
È un coccobacillo gram negativo, Yersinia         sti prima della macellazione.                    Salute comunica alla Comunità Europea
ruckeri, famiglia Enterobatteriacae, che                                                           l’evolvere della situazione, che in caso di
cresce sui tradizionali terreni di coltura, a     Vaccinazione                                     positivo e concreto miglioramento contri-
22 °C e 37 °C, ed anche sui terreni selettivi     È il sistema maggiormente consigliato per        buisce alla buona immagine del nostro pro-
per Enterobatteriacae. L’identificazione e        numerosi motivi, che vogliamo qui di se-         dotto nel mondo, oltre che facilitare di mol-
quindi la conferma diagnostica si può otte-       guito elencare:                                  to il compito dei nostri produttori.
nere con l’apporto delle tradizionali tecni-      1) La precoce anoressia, che colpisce i pe-      In Friuli: questa patologia si è diffusa se-
che biochimiche (gallerie API 20), e siero-          sci ammalati fin dai primi giorni, può        guendo in modo più o meno marcato la epi-
logiche, utilizzando un siero polivalente e          rendere solo parzialmente efficace il         zoologia del resto dell’Italia, obbligando i
successivamente monospecifico per l’iden-            trattamento terapeutico. Infatti dall’in-     produttori a combatterla, prima con la tera-
tificazione di uno dei 3 ceppi sierologica-          zio dei sintomi, dalla diagnosi certa e       pia e poi, con la registrazione dei vaccini,
mente differenti presenti sul nostro territo-        confermata all’arrivo del mangime me-         con il costante uso di questi ultimi.
rio. Il sierotipo 1 è comunque quello mag-           dicato possono passare diversi giorni. In     Il ricorso alla vaccinazione, pratica che si
giormente presente, e contiene anche delle           questo periodo la mortalità può essere        sta diffondendo nel territorio regionale, an-
frazioni antigeniche che lo rendono efficace         significativa.                                che grazie a questo programma, contribui-
anche contro gli altri 2 sierotipi.               2) Impatto ambientale nullo. Questo siste-       sce ad elevare lo stato sanitario e quindi
                                                     ma, contrariamente all’uso dei che-           l’immagine del prodotto friulano.
Sintomi e lesioni                                    mioantibiotici, non arreca alcun danno        Programmi e piani come il presente si pos-
Caratterizzati in un primo tempo da anores-          all’ambiente, non rilasciando nello stes-     sono attuare e portare a buon fine con otti-
sia, iperpigmentazione (colorazione scura,           so alcuna sostanza.                           mi risultati solo con la sinergia, e lo sforzo
o melanosi), rigonfiamento dell’addome. In        3) Migliore qualità del prodotto. È questa una   collaborativo che accomuna imprenditori,
un secondo tempo compaiono caratteristi-             problematica che vede i consumatori par-      esponenti politici, funzionari e tecnici della
che emorragie a carico della cavità orale e          ticolarmente attenti e di conseguenza ana-    Regione Friuli-V.G., Istituti di ricerca, Uni-
soprattutto della rima buccale, che offrono          loga attenzione viene data dai produttori a   versità, la classe veterinaria e l’Associazio-
un caratteristico quadro della malattia e che        questo aspetto. Alcuni protocolli della       ne Piscicoltori.
gli hanno dato il nome (Bocca Rossa, BR).            grande distribuzione prevedono/predili-                              Prof. Giorgio Giorgetti
All’interno le lesioni più evidenti sono a           gono prodotti dell’acquacoltura cui non                            Coordinatore Scientifico
speciale
        4                                                                                       “bocca rossa”

     VACCINAZIONE PER “BOCCA ROSSA”
        IN TROTA IRIDEA: VALUTAZIONE
    DELLA RISPOSTA UMORALE SPECIFICA
    E DELLA PROTEZIONE DELLA MALATTIA
                           Volpatti D., Fabris A.*, Contessi B., Buonasera E., Gusmani L., Berton D., Galeotti M.
                           Dipartimento di Scienze Animali, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Udine
                                                       *Associazione PiscicoltoriItaliani

Introduzione                                              settimane successive alla somministrazione. I risul-       2003) classificato come UD 011.
L’enterobatterio Gram negativo Yersinia ruckeri è         tati ottenuti saranno potenzialmente utilizzabili per      I batteri rivirulentati sono stati conservati in aliquo-
l’agente eziologico della bocca rossa o enteric red-      l’implementazione e il perfezionamento dei proto-          te uniformi alla temperatura di -80°C, in presenza
mouth disease (ERM), malattia infettiva che induce        colli vaccinali adottati nelle troticolture della regio-   di dimetilsulfossido o glicerolo fino al momento
elevate mortalità e conseguenti perdite economiche        ne Friuli Venezia Giulia.                                  dell’utilizzo.
nei salmonidi allevati ed in particolare nella trota
iridea (O. mykiss) e nel salmone atlantico (S. salar).    Materiali e metodi                                         f) Determinazione della Dose Letale 70,
Yersinia ruckeri è stato isolato per la prima volta       a) Pesci, condizioni di allevamento                        riferita all’infezione intraperitoneale
circa 50 anni fa negli Stati Uniti e negli ultimi ven-    e vaccinazione                                             con Yersinia ruckeri
ti anni si è diffuso nella maggior parte delle aree       Allo scopo sono stati utilizzati soggetti di trota iri-    Due gruppi di trote di taglia circa 5 grammi sono
vocate all’allevamento di queste due specie ittiche       dea (O. mykiss) di peso pari a 5-6 g, allevati in ra-      state stabulate presso l’acquario sperimentale situa-
(Temprano et al., 2005).                                  ceways in cemento (temperatura media 12-13 C°) e           to nel laboratorio di microbiologia del DIAN ad una
Il primo riferimento bibliografico in merito alla         alimentati con mangime commerciale all’1% P.V. I           temperatura di 17.5 °C.
vaccinazione contro questa malattia risale al 1965        soggetti destinati alla sperimentazione non avevano        Dopo una adeguata acclimatazione, un gruppo di 20
(Ross e Klonz, 1965, citati da Stevenson, 1997            subito nessun trattamento profilattico e/o chemiote-       soggetti è stato infettato per via intraperitoneale con
mentre nel 1976, una formulazione costituita da           rapico. La vaccinazione per Yersinia ruckeri è stata       50 microlitri/soggetto di una sospensione batterica
Yersinia ruckeri inattivato (bacterin) fu il primo        effettuata dal personale dell’allevamento seguendo         ad una concentrazione di 6 x 106 UFC/ml; un grup-
vaccino per i pesci ad essere registrato e commer-        le istruzioni della ditta produttrice. Nell’ambito di      po equivalente è stato infettato con 50
cializzato negli Stati Uniti. Newman (citato da Ste-      questa indagine sono stati vaccinati 100.000 avan-         microlitri/soggetto di una sospensione batterica ad
venson, 1997) negli anni successivi descrisse l’esi-      notti circa, mentre un gruppo numericamente equi-          una concentrazione di 6 x 105 UFC/ml.
to dell’impiego di tale preparazione vaccinale sia in     valente di avannotti della stessa taglia non sono sta-     Il numero effettivo delle UFC/ml contenute nelle
laboratorio che in campo, sottolineandone l’effica-       ti vaccinati e pertanto considerati soggetti di con-       sospensioni inoculate e stato sempre controllato
cia protettiva indotta impiegando diverse modalità        trollo.                                                    mediante coltura in piasta Petri. La mortalità deter-
di somministrazione (orale, per iniezione, per im-                                                                   minata dall’infezione è stata monitorata per 8 gior-
mersione). Da allora le cellule batteriche intere ap-     c) Prelievo dei sieri                                      ni e i soggetti moribondi sono stati controllati me-
partenenti a ceppi Serovar 1, fissate con formalina,      I soggetti sperimentali sono stati sottoposti a 5 pre-     diante esame batteriologico per confermare l’ezio-
continuano ad essere ampiamente utilizzate nella          lievi (1 pre-vaccinazione e 4 post-vaccinazione) di        logia.
formulazione dei vaccini per bocca rossa. Tale            sangue periodici, distanziati di 15 giorni l’uno dal-
gruppo sierologico è quello maggiormente isolato          l’altro fino al 50° giorno post-vaccinazione. I cam-       e) Infezione sperimentale
dagli episodi di malattia in Europa ed è diventato la     pioni venivano portati immediatamente in laborato-         Nella cabina di infezione, appositamente predispo-
base della formulazione commerciale bacterin uti-         rio mediante trasporto in ghiaccio e lasciati coagu-       sta presso il laboratorio di Biologia Marina di Trie-
lizzata nelle troticolture di quest’area.                 lare overnight alla temperatura di + 4°C.                  ste, i pesci sono stati stabulati in vasche di vetrore-
L’impiego del vaccino per immersione si è dimo-           I sieri ottenuti mediante centrifugazione a 3000 rpm       sina con capienza pari a 140 l, in un impianto a ci-
strato idoneo in quanto garantisce adeguata prote-        per 10 minuti, sono stati quindi conservati in pro-        clo aperto approvvigionato con acqua di fonte, fil-
zione degli avannotti, limitando lo stress da mani-       vette Eppendorf a -80°C fino al momento della va-          trata con carbone attivo. L’acqua in uscita dall’im-
polazione e da iniezione. Bacterin somministrato          lutazione.                                                 pianto veniva sterilizzata tramite esposizione a ra-
tramite questa via garantisce ai salmonidi di 1-2 g                                                                  diazioni ultraviolette. La temperatura dell’acqua
protezione per 120-180 giorni, mentre per soggetti        d) Prove di agglutinazione per la valutazione              era pari a 18°C, il ricambio idrico pari a 2 litri/min.
di maggiore taglia la protezione sembra protrarsi fi-     della risposta anticorpale specifica                       Stabilita la DL50 nel corso delle prove preliminari,
no ad un anno (Johnson et al., 1982, citati da Ste-       I sieri prelevati prima e dopo la vaccinazione sono        espressa come UFC/ml, l’infezione (challenge) è
venson, 1997).                                            stati esaminati mediante il saggio di agglutinazione       stata attuata scegliendo due diverse dosi batteriche
In merito alla risposta immunitaria indotta da que-       descritto da Robertson (1990). Vengono considerati         stimate come assimilabili alla dose letale 70. L’in-
sta vaccinazione, vari studi sono stati finalizzati al-   positivi i sieri che danno agglutinazione a diluizio-      fezione ha previsto l’anestesia di tutti i soggetti me-
la valutazione del responso anticorpale (Cossarini e      ni comprese da 1:10 a 1:320.                               diante benzocaina (0.03 g/l).
Dunier, 1986; Olesen, 1991; Cipriano e Ruppen-                                                                       L’andamento della mortalità è stata seguito e regi-
thal, 1987; citati da Stevenson, 1997) e cellulare        e) Ri-virulentazione del ceppo batterico                   strato per 8 giorni. I soggetti moribondi sono stati
(Jones et al., 1993; citati da Stevenson, 1997). Le       di Yersinia ruckeri                                        controllati mediante esame batteriologico per veri-
problematiche ancora da affrontare in questo setto-       Al fine di eseguire le prove sperimentali di infezio-      ficare l’eziologia. La mortalità risultante è stata
re sono legate alla mancata correlazione fra titoli       ne e di ottenere un siero di trota iper-immune per         espressa percentualmente sul numero dei soggetti
anticorpali e protezione indotta dal vaccino e alla li-   Yersinia ruckeri sono stati presi in considerazione        infettati e anche come RPS o percentuale relativa di
mitata risposta anticorpale riscontrabile dopo la         alcuni ceppi conservati presso il laboratorio di pato-     sopravvivenza come citato da Amend (1981). I ri-
vaccinazione per immersione.                              logia del DIAN, isolati da episodi spontanei di ma-        sultati sono stati analizzati statisticamente median-
Gli scopi dell’indagine seguita dal DIAN dell’Uni-        lattia. Tali ceppi sono stati scongelati, posti in bro-    te test c2.
versità di Udine è stato quello di valutare in vivo la    do coltura (TSB) e quindi analizzati mediante galle-
protezione indotta dal vaccino commerciale som-           ria API 20E per definirne il profilo biochimico. Fra       Risultati
ministrato per immersione a trote iridea di 5 g, tra-     questi è stato rivirulentato il ceppo avente il se-        a) Prove di agglutinazione per la valutazione della
mite infezione sperimentale con un ceppo virulento        guente profilo biochimico, 5107100 catalasi positi-        risposta anticorpale specifica
di Yersinia ruckeri, e di studiare la risposta anticor-   vo, corrispondente a quanto descritto in bibliografia      I sieri prelevati nelle date pre-vaccinazione e post-
pale specifica indotta dal medesimo vaccino nelle         per Y. ruckeri (Austin e Austin, 1999; Austin et al.,      vaccinazione, escluso l’ultimo campionamento,
speciale
                                                                                       “bocca rossa”                                                                     5

                                                                                        Challenge

                                            Soggetti vaccinati                                                          Soggetti non vaccinati

               dose infettante alta dose infettante bassa                   controllo            dose infettante alta dose infettante bassa                controllo

mortalità %            42,5% a                    11,25% c                     2,5%                      62,7%                    49,3%                       4,5%

RPS                      32%                         77%                         -                          -                        -                          -

                                                                                                    %
                                                                                                    %
                                                                                                    %
                                                                                                    %
                                                                                                    %
                                                                                                    %

hanno dato risultati negativi, ovvero non è stata ri-        elevata, sia che essi siano stati esposti ad una dose      allevamento si presenta con una tipica lesione
scontrata agglutinazione entro la diluizione 1:320.          infettante più contenuta. La scelta degli autori di        emorragica attorno alla rima buccale (Bocca Rossa)
Diversamente, nell’81% dei sieri prelevati al 50°            mantenere due dosi batteriche, più alte rispetto alle      e agli occhi e con una forte enterite emorragica (per
giorno post-vaccinazione i risultati hanno dato esi-         indicazioni fornite dalla prova di infezione finaliz-      gli anglosassoni Enteric Red Mouth Disease). Il
to positivo. Nel 65% dei sieri è stata osservata ag-         zata alla definizione della DL 70, è stata dettata dal-    quadro sintomatologico osservato è probabilmente
glutinazione già alla diluizione 1:10, nell’8% alla          la necessità di cautelarsi preventivamente rispetto        da ascriversi alla via di infezione intraperitoneale
diluizione 1:20 e un restante 8% alla diluizione             all’esito del challenge. Questo ultimo, infatti, per       che ha determinato l’instaurarsi di una infezione ad
1:40. Nel 24% dei sieri positivi l’agglutinazione è          esigenze tecniche, è stato condotto in condizioni          andamento iperacuto senza la manifestazione dei
presente fino alla diluizione di 1:320, mentre un 4%         ambientali migliori ( ricambio idrico e possibilità di     segni classici di malattia. Tale metodo di infezione
presenta agglutinazione fino a 1:160.                        mantenere la temperatura costante) rispetto alla           ha comunque permesso di controllare con precisio-
                                                             prova di DL 70. Questa scelta consente di fare alcu-       ne la dose batterica assunta da ogni sggetto
b) Determinazione della Dose Letale 70,                      ne valutazioni sull’esito della prova di infezione.        Le prove di agglutinazione hanno dato esito positivo
riferita all’infezione intraperitoneale                      Sebbene le due dosi batteriche non abbiano dato per-       (agglutinazione entro la diluizione sierica 1:320) solo
con Yersinia ruckeri                                         centuali di mortalità significativamente differenti nei    nel campionamento di sieri effettuato alla 7a settima-
La mortalità percentuale nel gruppo infettato con la         gruppi di controllo, l’andamento della mortalità si        na post-vaccinazione nell’81% dei campioni, cam-
concentrazione batterica più alta (6 x 106 UFC/ml –          presenta diverso. Nel caso della dose alta, il picco di    pionamento eseguito in concomitanza con il challen-
50 microlitri/soggetto) è stata pari all’85%, mentre         mortalità si è verificato intorno al 2°-3° giorno post-    ge. Questo dato potrebbe suggerire che si instauri una
nel gruppo infettato con la dose più bassa (6 x 105          infezione mentre nel caso della dose bassa la mortali-     immunità specifica sufficiente per la protezione solo
UFC/ml – 50 microlitri/soggetto) la mortalità è sta-         tà è andata progressivamente aumentando fino al 6°         circa due mesi dopo la vaccinazione. È opinione degli
ta pari al 70 %.                                             giorno post-infezione quando si è verificato il picco di   autori che questo dato debba essere suffragato da pro-
                                                             mortalità. È opinione degli autori che l’infezione con     ve maggiormente sensibili per valutare il titolo anti-
c) Infezione sperimentale                                    la dose bassa abbia simulato meglio quanto avviene         corpale specifico; al momento si sta mettendo a pun-
L’esito della prova di infezione è riassunto nella se-       in ambiente di allevamento durante il corso naturale       to la prova ELISA che dovrebbe fornire dati tempora-
guente tabella e nei due grafici.                            di malattia infettiva. Con queste premesse e andando       li più precisi circa l’instaurarsi dell’immunità (Ole-
L’elaborazione statistica finalizzata a confrontare la       ad analizzare l’andamento della mortalità nelle dei-       sen, 1991, citato da Stevenson, 1997).
mortalità percentuale dei gruppi infettati con la stes-      soggetti vaccinati, si può osservare che nel gruppo in-    Per concludere si sottopongono alcuni spunti di ri-
sa dose, vaccinati e non, ha evidenziato che le diffe-       fettato con la dose alta l’andamento della mortalità è     flessione che potrebbero essere elementi utili per il
renze fra i valori ottenuti sono significative per P≤        paragonabile a quello del gruppo dei non vaccinati         prosieguo dello studio. A nostro avviso potrebbe es-
0.01 (c2 = 90,47). Il vaccino per immersione ha ga-          (picco di mortalità tra il 2° e 3° giorno) mentre nel      sere interessante valutare la risposta anticorpale
rantito, rispetto ai controlli non vaccinati una RPS         gruppo vaccinato infettato con la dose bassa la morta-     specifica e la protezione nei confronti di una infe-
pari a 32% nel caso del challenge effettuato con la          lità si è mantenuta ridotta, con un moderato aumento       zione sperimentale, anche in momenti successivi al
dose più alta e pari al 77% nel caso del challenge ef-       intorno al 4°-5° giorno ma con mortalità cumulative e      presente per avere dei dati circa la durata nel tempo
fettuato con la dose più bassa.                              RPS significativamente differenti sia, ovviamente, al      della protezione. Potrebbe, inoltre, essere interes-
                                                             rispettivo gruppo di controllo, sia al gruppo dei pesci    sante valutare l’effetto booster di un richiamo vac-
Discussione                                                  infettati con la dose alta (mortalità 42,5% vs 11,25%,     cinale confrontando i dati di una infezione speri-
I risultati sopra esposti e, nello specifico, le prove di    RPS 32% vs 77%).                                           mentale con quelli ottenuti nel presente lavoro.
agglutinazione per la ricerca di anticorpi specifici         Questo dato conferma ulteriormente l’efficacia del
insieme all’esito della prova di infezione (challen-         vaccino in condizioni di allevamento.                      La bibliografia è disponibile presso l’API.
ge), permettono di affermare che la vaccinazione             L’esame anatomopatologico, effettuato sui pesci
per immersione contro Yersinia ruckeri, induce la            morti, ha evidenziato iperpigmentazione cutanea,           La presente ricerca è stata supportata da un fi-
produzione di un livello anticorpale in grado deter-         esoftalmo bilaterale, anemia branchiale ed una for-        nanziamento erogato dalla regione Friuli Vene-
minare protezione nei pesci esposti all’infezione.           te enterite catarrale (non emorragica) che si manife-      zia Giulia (L.R. 164/98).
Con la prova di infezione, infatti, si sono verificate       stava in vasca con la presenza di numerosi agglo-          Gli autori desiderano ringraziare il Sig. Gian-
mortalità significativamente differenti tra i pesci          merati di feci e muco intestinale (c.d. pseudocasts).      Pietro Martincig, DIAN, Università di Udine,
vaccinati e quelli non vaccinati (controlli) sia che         Questi sintomi non sono immediatamente ricondu-            per il supporto tecnico nel corso delle prove spe-
essi siano stati esposti ad una dose infettante più          cibili ad infezione da Y. ruckeri, che in condizioni di    rimentali.
Regione Friuli - Venezia Giulia
                        PROGRAMMA DI VACCINAZIONE
                             PER “BOCCA ROSSA”
Introduzione                                              validazione dell’evento vaccinale, in quanto l’unico
Le malattie infettive sostenute da batteri incidono       metodo per capire se la vaccinazione è stata
pesantemente,       anche     in   termini    economici   efficace risiede nella valutazione della effettiva
sull’allevamento della trota. Il controllo delle          protezione contro la malattia. La malattia, però non
patologie batteriche deve avvenire integrando             ha sempre lo stesso decorso, talvolta presentandosi
tecniche di gestione d’allevamento, profilassi            in modo più “benigno” con scarsa incidenza anche nei
igienico sanitaria, profilassi vaccinale e terapia; la    soggetti non vaccinati (sovrastima della protezione
prassi usuale che prevede un intervento a patologia       conferita dal vaccino), talvolta presentandosi con
in atto, con chemioterapici, piuttosto che                una    maggiore      virulenza    (sottostima     della
preventivo. I principali problemi legati alla terapia     vaccinazione). Scopo del programma di vaccinazione
con antibiotici in acquacoltura sono da identificarsi     è stato la diffusione di pratiche vaccinali
nella ridotta assunzione di alimento da parte dei         attraverso l’individuazione di realtà aziendali pilota
soggetti malati che si deve misurare con la               e di un protocollo vaccinale confrontabile e
possibilità di somministrare i chemioterpici              apprezzabile nella massima parte delle troticolture
solamente sottoforma di mangime medicato, il              del Friuli Venezia Giulia.
ridotto numero di principi attivi efficaci autorizzati    Il programma d’attività è stato suddiviso in
in Italia in acquacoltura, l’induzione alla comparsa di   quattro fasi:
ceppi resistenti che possono rendere inefficace               • individuazione delle aziende;
l’utilizzo dei farmaci.                                       • protocolli di vaccinazione e modalità di
Pur nella consapevolezza che la terapia con presidi               intervento;
sanitari manterrà comunque un importante ruolo nel            • valutazione della protezione indotta dal
controllo di diverse patologie, già da molti anni                 vaccino nei confronti della malattia
esistono in commercio specifici presidi vaccinali che             sviluppata dal Dipartimentodi Scienze
possono         risolvere        definitivamente      e           Animali, Facoltà di Medicina Veterinaria,
preventivamente l’insorgere di alcune patologie di                Università di Udine (si legga articolo in altra
origine batterica.                                                pagina);
Allo stato attuale possono essere preventivamente             • divulgazione dei risultati;
combattute alcune patologie che interessano                   • individuazione delle aziende.
l’acquacoltura d’acqua dolce mediante l’ uso di: a)
vaccini registrati: “Bocca rossa” (agente eziologico      Sono state individuate 10 aziende per un totale di
Yersinia ruckeri) e vibriosi (agente eziologico Vibrio    12 siti produttivi che presentano le condizioni
spp.); b) vaccini stabulogeni: lattococcosi (agente       manageriali e strutturali ottimali per attuare tale
eziologico Lactococcus garviae).                          progetto ma con dimensioni aziendali e sbocchi su
L’esperienza maturata dai veterinari e tecnici            mercato diversi. Nelle aziende individuate è stato
aziendali e le osservazioni dell’IZS competente per       effettuato un monitoraggio dei principali indicatori
territorio, hanno indirizzato l’intervento di             strutturali, produttivi ed economici e una
vaccinazione nei confronti della sola Bocca Rossa, in     valutazione dello stato sanitario. Sono state
quanto l’incidenza nelle troticolture friulane della      vaccinate 14 partite, la cui dimensione variava da
vibrioni in quest’ultimi anni si è notevolmente           80.000 a 1.000.000 avannotti per un totale di
ridotta.                                                  6.625.000 ca. Le vaccinazioni si sono svolte nel
Molto spesso le vaccinazioni contro importanti            periodo intercorrente tra aprile 2005 a ottobre
malattie delle troticolture non vengono attuate, se       2005.
non in modo parziale, o con problemi in corso, in
quanto l’allevatore non riconosce alla vaccinazione
una sicura protezione contro la patologia. Questo, in
parte, dipende anche dalla mancanza di prove di                                                Segue a pagina 7
Protocolli di vaccinazione e modalità di intervento     tale patologia ha sempre avuto una forte incidenza.
L’intervento di vaccinazione era previsto su            In questi casi si dovrà valutare l’applicazione di un
avannotti con una taglia di circa 5 g (comunque         doppio intervento vaccinale secondo protocolli da
compreso nel range ottimale 2-20 g); nell’ambito del    stabilire in azienda.
programma sono stati vaccinati avannotti di taglia      Nel complesso gli incrementi ponderali delle rotelle
compresa tra 2 e 10 g. La vaccinazione per              durante il periodo d’osservazione sono stati nella
immersione è stata effettuata con un vaccino            norma e si è potuta verificare una notevole
reperibile in commercio, registrato per l’uso nella     riduzione      dei    trattamenti     con    alimento
trota in Italia:                                        medicamentoso.
vaccino monovalente: Yersinia ruckeri                   I risultati sopra esposti relativi all’attività del
• diluizione 1/10 (1 parte di vaccino e 9 parti         programma sono certamente positivi, e hanno
d’acqua);                                               permesso di calibrare il programma per meglio
• immersione: 30 secondi;                               adattarlo alle troticolture friulane.
• 5 kg ogni l di vaccino utilizza (10 l soluzione
vaccinale) per 20 trattamenti vaccinali (= 100 Kg di    I benefici attesi dalla diffusione delle pratiche
pesce).                                                 vaccinali sono:
La vaccinazione è stata eseguita da dipendenti              • miglioramento         delle     performance    di
dell’azienda sotto il controllo ed il coordinamento             allevamento produttive ed economiche
del personale specializzato dell’API; è stato                   attraverso la riduzione della mortalità e
attivato in seguito un monitoraggio giornaliero per             della morbilità in allevamento e la riduzione
un periodo di tre mesi successivo all’intervento                dei costi terapeutici per interventi curativi;
vaccinale dei seguenti parametri:                           • maggiore tutela del consumatore e riduzione
temperatura, O2 disciolto, mortalità, eventuali                 dell’impatto ambientale in seguito ad un
cause di morte, incremento in peso, eventi                      minore impiego di farmaci, con riduzione di
atmosferici o gestionali eccezionali.                           residui nelle carni immesse al consumo e
                                                                diminuzione del rischio di insorgenza di
Risultati e discussione                                         ceppi batterici resistenti agli antimicrobici
La mortalità complessiva rilevata nei tre mesi                  utilizzabili in acquacoltura;
postvaccinazione per le diverse partite si è                • messa a punto di termini di valutazione
assestata tra il 2,5 ‰ e 0,2 ‰. Nel periodo                     oggettivi dell’efficacia del vaccino, che
compreso tra i 3 e i 5 mesi successivi la                       permettono agli allevatori di comprendere la
vaccinazione si sono verificati episodi di Bocca                reale      importanza       dell’attuare    una
Rossa,    senza    peraltro    provocare    mortalità           vaccinazione nel loro impianto.
eccessive, in 3 partite vaccinate in aziende in cui         • consolidamento di pratiche di conduzione
                                                                responsabile e sostenibile dell’allevamento –
                                                                “Buone        pratiche      d’allevamento”    –
                                                                attraverso l’aumento delle conoscenze
                                                                tecniche        e     della      consapevolezza
                                                                dell’allevatore, di concerto con gli operatori
                                                                di settore e sanitari.
                                                                                           Dott. Andrea Fabris
                                                                                        Coordinatore Tecnico
CONFERENZA TEMATICA L’ACQUACOLTURA
BIOLOGICA NELL’UNIONE EUROPEA SITUAZIONE
          ATTUALE E PROSPETTIVE
          Bruxelles, 12-13 dicembre 2005
La Commissione Europea, Direzione Generale per la Pesca e gli Affari Marittimi, ha organizzato nelle giornate
del 12 e 13 dicembre a Bruxelles una conferenza sul tema dell’acquacoltura biologica, invitando a partecipare non
solo gli operatori del comparto produttivo, ma anche rappresentanti dei consumatori, di gruppi ambientalisti, e
di enti di certificazione europei.
Per l’API vi hanno preso parte la dott.ssa Loredana Locatelli e il dott. Andrea Fabris. L’agenda è stata suddivisa
in 6 sezioni, e ha previsto in prima battuta una serie di presentazioni di operatori del settore che già lavorano in
regime biologico: sono stati portati esempi di allevamenti biologici di branzino e orata (Francia), salmone
(Irlanda), carpa (Ungheria), storione e caviale (Spagna), ed sono stato altresì valutati i rischi e gli eventuali
benefici ed opportunità legati alla scelta di una produzione biologica.
Sono stati altresì oggetto di presentazioni la valutazione degli aspetti ambientali, economici e sociali, degli
aspetti mangimistici e terapeutici applicabili in acquacoltura biologica, e il livello di conoscenza a cui si giunti
finora.
Una sessione separata è stata dedicata alla produzione biologica di molluschi, che da sempre è oggetto di forte
discussione: infatti i molluschicultori rivendicano l’aspetto “biologico” di qualsiasi loro forma di allevamento, e
l’impossibilità di stabilire dei canoni che differenzino in qualche modo un tipo produzione più biologico rispetto
ad altre. Sicuramente però maggiore attenzione e maggiore fonte di discussione è stata la sessione dedicata
agli aspetti legislativi dedicati alla certificazione biologica, e alle forme di certificazione “private” esistenti in
diversi paesi comunitari: un commento generale per tutti che vogliamo ricordare qui, è stato il riconoscimento
della mancanza di una normativa comunitaria e di parametri di certificazioni che siano omogenei per tutti gli
Stati Membri.
Non potendo qui riportare in maggior dettagli il contenuto delle presentazioni tenute alla conferenza,
riportiamo qui di seguito l’indirizzo del sito web dove la Commissione Europea ha reso disponibili tutti i lavori
presentati:
http://europa.eu.int/comm/fisheries/news_corner/autres/conf121205/index_en.htm.

REGOLAMENTO UE CRITERI MICROBIOLOGICI PRODOTTI ALIMENTARE

Il Regolamento (CE) n. 2073/2005 della Commissione del 15 novembre 2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
dell’Unione Europea L.338 del 22/12/2005, ha stabilito i nuovi criteri microbiologici applicabili ai prodotti
alimentari. Il Regolamento in vigore dal 1 gennaio 2006, fa riferimento alle precedenti norme UE sulla sicurezza
alimentare, emanate dopo il 1999 a seguito della pubblicazione del Libro Bianco sulla sicurezza alimentare.
Importanti le definizioni riportate al fine di identificare i nuovi compiti spettanti agli operatori del settore
alimentare, cui spetta provvedere che i prodotti alimentari siano conformi ai criteri microbiologici fissati
nell’allegato I. Vengono poi dettate norme specifiche per le analisi e i metodi di campionamento.

                   Il testo del Regolamento è disponibile sul sito internet www.api-online.it
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